scrivo perché sto attraversando un periodo molto difficile legato a un problema di salute che sta co
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scrivo perché sto attraversando un periodo molto difficile legato a un problema di salute che sta condizionando profondamente la mia vita quotidiana.
Da tempo soffro di disturbi gastrointestinali importanti (tra cui reflusso gastroesofageo, difficoltà digestive e altri sintomi persistenti), che mi hanno portato a sottopormi a diverse visite, terapie e valutazioni chirurgiche. Sto valutando la possibilità di un intervento, ma la paura e l’ansia legate all’operazione, insieme al disagio fisico quotidiano, stanno diventando per me molto pesanti da gestire.
Mi sento spesso bloccato, mentalmente e fisicamente, e questa condizione mi sta togliendo energia, serenità e lucidità.
Da tempo soffro di disturbi gastrointestinali importanti (tra cui reflusso gastroesofageo, difficoltà digestive e altri sintomi persistenti), che mi hanno portato a sottopormi a diverse visite, terapie e valutazioni chirurgiche. Sto valutando la possibilità di un intervento, ma la paura e l’ansia legate all’operazione, insieme al disagio fisico quotidiano, stanno diventando per me molto pesanti da gestire.
Mi sento spesso bloccato, mentalmente e fisicamente, e questa condizione mi sta togliendo energia, serenità e lucidità.
Gentile,
la ringrazio per la fiducia con cui ha condiviso questo momento così complesso. Quello che sta attraversando è profondamente faticoso, sia sul piano fisico che psicologico. Quando il corpo ci segnala una sofferenza costante, come nel suo caso con i disturbi gastrointestinali, è normale sentirsi stanchi, bloccati, a tratti sopraffatti.
La paura dell’intervento, l’incertezza delle diagnosi, la fatica delle terapie e il disagio quotidiano possono generare un senso di impotenza e un logoramento emotivo che spesso viene sottovalutato. Ma ciò che prova è del tutto legittimo: ansia, stanchezza mentale, perdita di lucidità… sono reazioni molto comuni di fronte a una sofferenza cronica e alle difficili decisioni che comporta.
La psicoterapia, in una situazione come la sua, non serve solo a “parlare del problema”, ma può rappresentare un contenitore sicuro e strutturato dove esplorare queste paure, ridurre l’ansia, recuperare energia e prendere decisioni in modo più consapevole e meno condizionato dall’emotività.
Le suggerisco di considerare un primo colloquio come uno spazio dedicato esclusivamente a lei, dove potersi alleggerire, ascoltare e iniziare a rimettere insieme corpo, mente e volontà in un momento in cui tutto sembra disgregarsi.
Resto a disposizione, se e quando sentirà che è il momento giusto per iniziare questo percorso.
Con stima e rispetto,
Dott. Valerio Ancis –Psicologo Psicoterapeuta
la ringrazio per la fiducia con cui ha condiviso questo momento così complesso. Quello che sta attraversando è profondamente faticoso, sia sul piano fisico che psicologico. Quando il corpo ci segnala una sofferenza costante, come nel suo caso con i disturbi gastrointestinali, è normale sentirsi stanchi, bloccati, a tratti sopraffatti.
La paura dell’intervento, l’incertezza delle diagnosi, la fatica delle terapie e il disagio quotidiano possono generare un senso di impotenza e un logoramento emotivo che spesso viene sottovalutato. Ma ciò che prova è del tutto legittimo: ansia, stanchezza mentale, perdita di lucidità… sono reazioni molto comuni di fronte a una sofferenza cronica e alle difficili decisioni che comporta.
La psicoterapia, in una situazione come la sua, non serve solo a “parlare del problema”, ma può rappresentare un contenitore sicuro e strutturato dove esplorare queste paure, ridurre l’ansia, recuperare energia e prendere decisioni in modo più consapevole e meno condizionato dall’emotività.
Le suggerisco di considerare un primo colloquio come uno spazio dedicato esclusivamente a lei, dove potersi alleggerire, ascoltare e iniziare a rimettere insieme corpo, mente e volontà in un momento in cui tutto sembra disgregarsi.
Resto a disposizione, se e quando sentirà che è il momento giusto per iniziare questo percorso.
Con stima e rispetto,
Dott. Valerio Ancis –Psicologo Psicoterapeuta
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Caro utente,
una condizione fisica limitante e che crea disagio è difficile da gestire, nella quotidianità e nel lungo termine, anche a livello psicologico. Inoltre, adesso sta affrontando anche le normali paure e ansie legate all'operazione e questo aumenta la difficoltà togliendo energie preziose dalle cose che si piacerebbe fare. Per questo periodo dunque, e anche subito dopo post intervento, le consiglio un piccolo percorso di supporto psicologico in modo tale che qualche chiacchiera possa darle la possibilità di parlare e sfogare un po' così da affrontare tutto questo con l'aiuto di qualcuno.
Rimango a disposizione
Un caro saluto
Dott.ssa Claudia Fontanella
una condizione fisica limitante e che crea disagio è difficile da gestire, nella quotidianità e nel lungo termine, anche a livello psicologico. Inoltre, adesso sta affrontando anche le normali paure e ansie legate all'operazione e questo aumenta la difficoltà togliendo energie preziose dalle cose che si piacerebbe fare. Per questo periodo dunque, e anche subito dopo post intervento, le consiglio un piccolo percorso di supporto psicologico in modo tale che qualche chiacchiera possa darle la possibilità di parlare e sfogare un po' così da affrontare tutto questo con l'aiuto di qualcuno.
Rimango a disposizione
Un caro saluto
Dott.ssa Claudia Fontanella
Salve, grazie per la condivisone della sua situazione attuale. Sicuramente sta attraversando un periodo non facile e questo la porta ad avere uno stato d ansia generale. In cosa di preciso si sente bloccato? ha mai pensato di intraprendere un percorso e avere un supporto in questo periodo difficile? Resto a sua disposizione.
Buonasera mi dispiace del periodo che sta attraversando, e immagino che sia faticoso tenere insieme le parti. Evidentemente l'essere bloccato è proprio quello che anche il corpo agisce su di lei, chiedendole di fermarsi e di prendersene cura. Sarebbe interessante capire perchè il corpo ci da questa battuta d'arresto, cosa vuole comunicarci? Magari in un secondo momento dopo essersi preso cura dei sui disturbi gastrointestinali, potrà avere la possibilità di prendersi cura di questo blocco che sta mettendo in pausa la sua vita.
Affrontare un problema di salute cronico, soprattutto quando tocca aspetti così fondamentali come la digestione e l’alimentazione, può davvero minare la qualità della vita quotidiana, sia sul piano fisico che emotivo. È comprensibile che la prospettiva di un intervento chirurgico generi timore, si tratta di una scelta delicata, che smuove ansie profonde, legate al corpo, alla vulnerabilità, al futuro. E quando il dolore o il disagio diventano persistenti, può succedere di sentirsi svuotato, confuso o persino incapace di prendere decisioni lucide. Quello che sta vivendo merita ascolto e rispetto. Può essere utile, in questo momento, affiancare al percorso medico anche uno spazio di sostegno psicologico che l'aiuti a ritrovare un po’ di centratura, a gestire l’ansia e a fare chiarezza su cosa sia meglio per lei, nel rispetto dei suoi tempi e del suo sentire.
Un caro saluto
Un caro saluto
Buongiorno capisco quanto possa essere difficile sentirsi invaso da sintomi fisici che condizionano la tua vita quotidiana. Allo stesso tempo, è del tutto umano provare paura paura davanti a un intervento, anche se può sembrare un miglioramento.sei in una situazione dove da un lato desideri stare meglio, e dall'altro ti spaventa il percorso per arrivarci. Il nostro spazio insieme può servirti proprio per questo: per accogliere e comprendere queste emozioni contrastanti, senza forzarti a decidere in fretta, ma aiutandoti a fare chiarezza su cosa ti fa più paura e su quali passi ti fanno sentire più sicuro.
Possiamo iniziare da qui, prenota il tuo colloquio con me. Ti aspetto
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Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Comprendere e affrontare un problema di salute cronico come quello che descrivi può essere estremamente faticoso, sia dal punto di vista fisico che psicologico. Quando il corpo manda segnali di disagio costante — come nel caso di sintomi gastrointestinali persistenti — è naturale sentirsi sopraffatti, stanchi e, talvolta, impotenti.
Il dolore e il malessere quotidiano non impattano solo il corpo, ma anche l’umore, il pensiero e la capacità di prendere decisioni. Il fatto che tu stia valutando un intervento chirurgico indica quanto la situazione sia diventata significativa, ma allo stesso tempo è comprensibile che l’ansia e la paura legate a un’operazione possano rallentare o bloccare questo processo.
È importante riconoscere che lo stress psicologico può amplificare i sintomi fisici, e viceversa. Spesso, quando ci troviamo in queste situazioni, la mente può entrare in un circolo vizioso fatto di preoccupazioni, pensieri negativi e blocchi che rendono ancora più difficile affrontare la realtà.
Proprio per questo motivo, può essere molto utile lavorare parallelamente anche sul piano psicologico, per acquisire strumenti che aiutino a gestire l’ansia, il dolore, il senso di impotenza e la difficoltà nel prendere decisioni complesse.
Sarebbe utile e consigliato per approfondire rivolgersi ad uno specialista, in modo da ricevere un supporto personalizzato e competente che possa accompagnarti in questo percorso con delicatezza e consapevolezza.
Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
Il dolore e il malessere quotidiano non impattano solo il corpo, ma anche l’umore, il pensiero e la capacità di prendere decisioni. Il fatto che tu stia valutando un intervento chirurgico indica quanto la situazione sia diventata significativa, ma allo stesso tempo è comprensibile che l’ansia e la paura legate a un’operazione possano rallentare o bloccare questo processo.
È importante riconoscere che lo stress psicologico può amplificare i sintomi fisici, e viceversa. Spesso, quando ci troviamo in queste situazioni, la mente può entrare in un circolo vizioso fatto di preoccupazioni, pensieri negativi e blocchi che rendono ancora più difficile affrontare la realtà.
Proprio per questo motivo, può essere molto utile lavorare parallelamente anche sul piano psicologico, per acquisire strumenti che aiutino a gestire l’ansia, il dolore, il senso di impotenza e la difficoltà nel prendere decisioni complesse.
Sarebbe utile e consigliato per approfondire rivolgersi ad uno specialista, in modo da ricevere un supporto personalizzato e competente che possa accompagnarti in questo percorso con delicatezza e consapevolezza.
Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
Gentile utente, grazie per aver condiviso la sua esperienza tanto delicata quanto importante.
L'ansia legata all’idea di un intervento è del tutto comprensibile: si tratta di una reazione naturale, che merita ascolto piuttosto che essere respinta. Lei ha descritto una sensazione di privazione di energia, serenità e lucidità - segnali importanti, che non andrebbero trascurati. Proprio per questo, le consiglio di intraprendere questo percorso con il supporto di un professionista che possa aiutarla a elaborare le sue paure e a uscire da questa fase di stallo.
Non ci è possibile fornire un parere medico, sia per mancanza di dati sia perché non rientra nelle nostre competenze. Tuttavia, possiamo invitarla con forza a non ignorare ulteriormente il suo malessere e ad agire: prendersi cura della propria salute fisica richiede strumenti adeguati, e la salute mentale è parte integrante di questo processo. La salute mentale è importante tanto quanto la salute fisica.
Prendere una decisione consapevole sarà possibile solo mettendo al centro il suo benessere nella sua totalità.
L'ansia legata all’idea di un intervento è del tutto comprensibile: si tratta di una reazione naturale, che merita ascolto piuttosto che essere respinta. Lei ha descritto una sensazione di privazione di energia, serenità e lucidità - segnali importanti, che non andrebbero trascurati. Proprio per questo, le consiglio di intraprendere questo percorso con il supporto di un professionista che possa aiutarla a elaborare le sue paure e a uscire da questa fase di stallo.
Non ci è possibile fornire un parere medico, sia per mancanza di dati sia perché non rientra nelle nostre competenze. Tuttavia, possiamo invitarla con forza a non ignorare ulteriormente il suo malessere e ad agire: prendersi cura della propria salute fisica richiede strumenti adeguati, e la salute mentale è parte integrante di questo processo. La salute mentale è importante tanto quanto la salute fisica.
Prendere una decisione consapevole sarà possibile solo mettendo al centro il suo benessere nella sua totalità.
Salve,
sicuramente la sua situazione non è facile. Il dolore fisico, come ha scritto accompagna inevitabilmente anche quello mentale e gestire la vita, diventa faticoso.
Per questo, a mio avviso, sarebbe utile intraprendere un percorso psicologico con un professionista, da affiancare alle cure mediche come già sta facendo, per farsi supportare durante le decisioni che dovrà prendere. Anche se, da ciò che leggo, è comprensibilmente scoraggiato, sono sicura che con il giusto sostegno, riuscirà a trovare soluzioni adeguate per far fronte alle sue difficoltà. Il contributo psicologico è essenziale a chi si trova a dover gestire problematiche a livello fisico.
Le auguro di risolvere quanto prima la sua problematica e di ritrovare la serenità.
Saluti
sicuramente la sua situazione non è facile. Il dolore fisico, come ha scritto accompagna inevitabilmente anche quello mentale e gestire la vita, diventa faticoso.
Per questo, a mio avviso, sarebbe utile intraprendere un percorso psicologico con un professionista, da affiancare alle cure mediche come già sta facendo, per farsi supportare durante le decisioni che dovrà prendere. Anche se, da ciò che leggo, è comprensibilmente scoraggiato, sono sicura che con il giusto sostegno, riuscirà a trovare soluzioni adeguate per far fronte alle sue difficoltà. Il contributo psicologico è essenziale a chi si trova a dover gestire problematiche a livello fisico.
Le auguro di risolvere quanto prima la sua problematica e di ritrovare la serenità.
Saluti
Disturbi di questo genere, purtroppo, essendo generalmente molto debilitanti, possono avere ripercussioni anche sulla salute psicologica. Poter esprimere il disagio che sente e dedicarsi del tempo per occuparsi anche della sua salute mentale non può che aiutarLa. Anche le tecniche di rilassamento (come coadiuvanti delle altre terapie) potrebbero senza dubbio esserLe d'aiuto per ripristinare, pian piano, quella energia, serenità e lucidità che sente di star perdendo. Mi rendo disponibile a fornirLe questo genere di aiuto.
Gentile utente, effettivamente i disturbi gastrointestinali possono creare disagi importanti, ed è un'ottima cosa occuparsene. Prima di saltare alla conclusione dell'intervento, ha valutato alternative? Da chi è seguito? Inoltre, ha preso in considerazione iniziare un percorso di terapia per allegerire il blocco mentale di cui parla, e aiutarla a ritrovare energia, serenità e lucidità?
Gentile paziente,quando il corpo manifesta sintomi persistenti e invalidanti, come quelli gastrointestinali che descrivi, è naturale sentirsi stanchi, sopraffatti e con la mente annebbiata. Il disagio fisico continuo assorbe molte risorse mentali ed emotive, e può facilmente generare ansia, insicurezza e un senso di blocco.
L’incertezza legata a una possibile operazione, i tanti esami medici e le terapie provate senza sollievo definitivo, contribuiscono ad alimentare la fatica psicologica. È importante riconoscere che questo malessere non è “solo fisico”: la connessione tra corpo e mente è profonda, e il tuo vissuto emotivo merita attenzione tanto quanto quello organico.
Affrontare questo percorso con un supporto psicologico può aiutarti a gestire meglio l’ansia, ritrovare un senso di controllo, e costruire risorse interiori per affrontare con maggiore lucidità e fiducia le scelte che ti attendono. Non sei solo nel tuo vissuto: chiedere aiuto non è un segno di debolezza, ma un atto di cura verso di te.
L’incertezza legata a una possibile operazione, i tanti esami medici e le terapie provate senza sollievo definitivo, contribuiscono ad alimentare la fatica psicologica. È importante riconoscere che questo malessere non è “solo fisico”: la connessione tra corpo e mente è profonda, e il tuo vissuto emotivo merita attenzione tanto quanto quello organico.
Affrontare questo percorso con un supporto psicologico può aiutarti a gestire meglio l’ansia, ritrovare un senso di controllo, e costruire risorse interiori per affrontare con maggiore lucidità e fiducia le scelte che ti attendono. Non sei solo nel tuo vissuto: chiedere aiuto non è un segno di debolezza, ma un atto di cura verso di te.
Gentile Utente, buongiorno.
Posso immaginare che la situazione che sta vivendo sia provante per lei, percepisco la fatica di cui parla e ne sono dispiaciuta.
Situazioni come questa rappresentano un cambiamento per noi, una fase nuova di vita. Come ogni cambiamento, ciò che comporta è la novità, una situazione in via di definizione che non conosciamo e che esce dalla nostra quotidianità.
Si presenta un momento nuovo della nostra vita in cui da un lato cerchiamo di conoscere aspetti nuovi di noi stessi, dall'altro vogliamo riconoscerci e ritrovarci.
Ciò può rappresentare per alcuni un passaggio delicato, e l'ansia che riporta nel messaggio è comprensibile perchè è una emozione che ci pone in allerta di fronte a qualcosa che può preoccupare, che è poco conosciuto.
Per poter comprendere e chiarire in modo personale e del tutto soggettivo i vissuti che porta qui, potrebbe considerare la possibilità di un percorso psicologico, di uno spazio a lei dedicato in cui portare sè stesso, i suoi pensieri e i suoi vissuti emotivi. Sarebbe un passaggio importante che le consentirebbe di capire più approfonditamente come sta reagendo e le motivazioni per cui esperisce disagio.
Resto a disposizione. Un caro saluto, Dott.ssa Letizia Turchetto
Posso immaginare che la situazione che sta vivendo sia provante per lei, percepisco la fatica di cui parla e ne sono dispiaciuta.
Situazioni come questa rappresentano un cambiamento per noi, una fase nuova di vita. Come ogni cambiamento, ciò che comporta è la novità, una situazione in via di definizione che non conosciamo e che esce dalla nostra quotidianità.
Si presenta un momento nuovo della nostra vita in cui da un lato cerchiamo di conoscere aspetti nuovi di noi stessi, dall'altro vogliamo riconoscerci e ritrovarci.
Ciò può rappresentare per alcuni un passaggio delicato, e l'ansia che riporta nel messaggio è comprensibile perchè è una emozione che ci pone in allerta di fronte a qualcosa che può preoccupare, che è poco conosciuto.
Per poter comprendere e chiarire in modo personale e del tutto soggettivo i vissuti che porta qui, potrebbe considerare la possibilità di un percorso psicologico, di uno spazio a lei dedicato in cui portare sè stesso, i suoi pensieri e i suoi vissuti emotivi. Sarebbe un passaggio importante che le consentirebbe di capire più approfonditamente come sta reagendo e le motivazioni per cui esperisce disagio.
Resto a disposizione. Un caro saluto, Dott.ssa Letizia Turchetto
Buongiorno, la ringrazio per la fiducia con cui ha voluto condividere un momento così delicato della sua vita. Quello che sta affrontando, infatti, non riguarda solo il corpo, ma tocca profondamente anche l’equilibrio emotivo e psicologico. Quando un problema di salute diventa persistente, impattando sulla qualità della vita quotidiana, può generare una condizione di stress costante che spesso viene sottovalutata ma che è, invece, molto reale e invalidante. Le difficoltà gastrointestinali che descrive, specialmente se croniche e resistenti ai trattamenti, possono influire in modo significativo sul benessere globale. Dolore, disagio, stanchezza, senso di limitazione nelle attività quotidiane e nelle relazioni possono alimentare un circolo vizioso in cui corpo e mente si influenzano a vicenda. Il pensiero costante del problema, la necessità di adattare la propria vita al malessere fisico, e l’incertezza sulle prospettive future (come la decisione di un possibile intervento) possono generare ansia anticipatoria, difficoltà di concentrazione e una sensazione pervasiva di impotenza. In ottica cognitivo-comportamentale, è importante riconoscere come le emozioni che sta vivendo, tra cui la paura e la frustrazione, siano risposte comprensibili e legittime a una situazione percepita come minacciosa e fuori dal proprio controllo. La mente, in questi casi, tende a concentrarsi sugli scenari peggiori, rafforzando l’ansia e amplificando la sensazione di essere sopraffatti. Questo accade perché il nostro cervello, nel tentativo di proteggerci, cerca costantemente segnali di pericolo, anche quando ciò rischia di farci sentire ancora più vulnerabili. È fondamentale, però, ricordare che esistono strumenti efficaci per gestire questo tipo di sofferenza psicologica. Interventi mirati, come la ristrutturazione dei pensieri disfunzionali, l’esposizione graduale alle situazioni temute e tecniche di rilassamento e mindfulness, possono aiutarla a ridurre il peso dell’ansia legata all’incertezza medica e al dolore cronico. Non si tratta di “negare” o “minimizzare” ciò che sta provando, ma piuttosto di imparare a osservarlo con occhi diversi, distinguendo ciò che può controllare da ciò che invece va accettato senza subirlo passivamente. Inoltre, affrontare un percorso psicologico può essere un grande sostegno anche in vista di una decisione importante come quella di un intervento chirurgico. Le paure legate all’operazione sono comuni e comprensibili, ma spesso possono essere esplorate e regolate con maggiore lucidità proprio all’interno di uno spazio terapeutico, dove ansie e dubbi possono essere accolti, normalizzati e gestiti in modo concreto. Ciò che sta attraversando è senza dubbio una sfida impegnativa, ma non è solo. Riconoscere che si è in difficoltà e cercare strumenti per affrontare questo momento è già un segnale di resilienza e di forza. Ogni passo che farà per prendersi cura non solo del suo corpo ma anche del suo equilibrio emotivo sarà un passo verso una maggiore libertà e qualità di vita. Resto a disposizione. Dott. Andrea Boggero
Buongiorno,
lungi da me lasciarle un'opinione dal punto di vista medico, non è la mia professione. Ci tenevo a rimandarle che i problemi gastrointestinali di solito si accompagnano a situazioni psicologiche stressanti, ansiogene. Ha mai provato a pensarla in questo modo? Cosa della sua vita fa fatica a "digerire"?
un caro saluto
dott.ssa Alessia Serio
lungi da me lasciarle un'opinione dal punto di vista medico, non è la mia professione. Ci tenevo a rimandarle che i problemi gastrointestinali di solito si accompagnano a situazioni psicologiche stressanti, ansiogene. Ha mai provato a pensarla in questo modo? Cosa della sua vita fa fatica a "digerire"?
un caro saluto
dott.ssa Alessia Serio
Buonasera, comprendo il suo disagio e difficoltà nella vita quotidiana e nello svolgimento della sua routine. Infatti, I disturbi gastrointestinali possono influire significativamente sullo svolgimento della routine quotidiana a causa di dolore, disagio e limitazioni fisiche. Questo può portare a influenze significative sullo stato d'animo e di tensione, andando così a peggiorare i sintomi gastrointestinali e, a sua volta, i disturbi gastrointestinali possono aumentare lo stress e l'ansia, creando di conseguenza una sorta di "circolo vizioso".
Se sente questa situazione insostenibile da solo, non esiti a parlarne con le persone a lei care o con uno specialista nel settore psicologico.
Un saluto
Dott.ssa Eugenia Alessio
Se sente questa situazione insostenibile da solo, non esiti a parlarne con le persone a lei care o con uno specialista nel settore psicologico.
Un saluto
Dott.ssa Eugenia Alessio
Buongiorno, dalle poche righe che condivide sembra che l'ansia sia una forte preoccupazione che vive pensando alle operazioni a cui si deve sottoporre. Dunque c'è una causa chiara che canalizza la sua attenzione. Un lavoro terapeutico potrebbe accompagnarla e aiutarla in questo periodo delicato. Dott.ssa Bonomi
Buonasera, la sua confusione è comprensibile, perché si trova in una situazione dove desiderio, bisogno affettivo e senso etico si intrecciano, generando dubbi profondi. È chiaro che questa relazione, seppur non pienamente concretizzata, ha attivato in lei un coinvolgimento emotivo che va oltre la semplice attrazione. Quello che descrive, il sentirsi attratta ma anche incerta, la paura di “sbagliare” e il pensiero di farlo solo per “chiudere un capitolo”, segnala che dentro di lei c’è già una parte che conosce il proprio limite, ma fatica a seguirlo perché l’altra parte cerca conferme, attenzioni, presenza. Avere bisogno di essere visti e desiderati non è una colpa, ma è importante chiedersi a quale prezzo si è disposti a ottenerlo, e cosa realmente cerca in questa storia: affetto? Autostima? Convalida? Oppure un’esperienza che però non sente davvero sua?
Più che decidere “se vederlo o no”, potrebbe essere utile fermarsi a capire cosa desidera davvero, non nella dinamica con lui, ma per sé. Una psicoterapia può aiutarla a riconoscere i bisogni affettivi che questa relazione sembra colmare solo in parte, e darle strumenti per uscire da questa ambivalenza, senza giudizio, ma con maggiore chiarezza.
Rispondere a se stessi con onestà è il primo passo per scegliere con consapevolezza.
Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
Più che decidere “se vederlo o no”, potrebbe essere utile fermarsi a capire cosa desidera davvero, non nella dinamica con lui, ma per sé. Una psicoterapia può aiutarla a riconoscere i bisogni affettivi che questa relazione sembra colmare solo in parte, e darle strumenti per uscire da questa ambivalenza, senza giudizio, ma con maggiore chiarezza.
Rispondere a se stessi con onestà è il primo passo per scegliere con consapevolezza.
Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
Buongiorno la condizione che stai vivendo è certamente impegnativa e il disagio fisico, unito all’ansia legata all’eventualità dell’intervento chirurgico, crea un carico emotivo significativo. Quando il corpo manifesta sofferenza prolungata, è naturale che ne risenta anche la sfera psicologica, con sentimenti di paura, senso di impotenza e blocco che possono influenzare negativamente la qualità di vita. Il legame mente-corpo è molto forte ed è importante prendersi cura non solo degli aspetti medici ma anche di quelli emotivi.
Affrontare la paura dell’intervento e il carico ansioso richiede un accompagnamento che ti supporti nel trovare risorse interne di equilibrio, gestione dello stress e accettazione, così da non sentirti sopraffatto. Io credo che un percorso terapeutico possa aiutarti a esplorare e modulare l’ansia, a recuperare energia e serenità, rendendo il cammino più sostenibile. pensaci seriamente. Rimango a disposizione per un sostegno clinico personalizzato.
Dott.ssa Marzia Mazzavillani
Affrontare la paura dell’intervento e il carico ansioso richiede un accompagnamento che ti supporti nel trovare risorse interne di equilibrio, gestione dello stress e accettazione, così da non sentirti sopraffatto. Io credo che un percorso terapeutico possa aiutarti a esplorare e modulare l’ansia, a recuperare energia e serenità, rendendo il cammino più sostenibile. pensaci seriamente. Rimango a disposizione per un sostegno clinico personalizzato.
Dott.ssa Marzia Mazzavillani
Buongiorno, le consiglio un percorso di sostegno psicologico e di trattamento dell'ansia. Cordiali saluti.
In situazioni in cui si affrontano problemi fisici invalidanti, può succedere che i pensieri si concentrino quasi esclusivamente sui sintomi, soprattutto quando questi si manifestano ogni giorno. Questo può dare il via a una sorta di ruminazione mentale, in cui ansie e preoccupazioni si mescolano e si finisce per insistere continuamente sugli stessi pensieri. Da questo può nascere la sensazione di sentirsi bloccati e di faticare a uscire da questo meccanismo. Avere uno sguardo esterno può aiutare molto: permette di fare chiarezza, mettere ordine tra i pensieri e affrontare le decisioni con maggiore consapevolezza, oltre a offrire uno spazio in cui portare le proprie emozioni.
Buongiorno,
La situazione che porta è complessa e fonte di disagio.
Certamente è una scelta delicata che richiede una valutazione accurata e ben ponderata.
Oltre ai sintomi fisici ci sono anche quelli psicologici perché il corpo è legato alla mente e le due aree si influenzano a vicenda. La sua sensazione di blocco e di forte difficoltà oltre alla riduzione di energie è un tema che può portare in terapia. In quel contesto potrà andare a fondo sulla sua situazione e capire le cause del blocco. Potrà comprendere cosa alimenta la sua paura dell'operazione. Allo stesso tempo, avrà una persona in grado di supportarla emotivamente e di darle gli strumenti per affrontare la situazione di disagio. Resto a disposizione per ulteriori informazioni e domande, nell'eventualità di un colloquio psicologico di approfondimento. Cordiali saluti
La situazione che porta è complessa e fonte di disagio.
Certamente è una scelta delicata che richiede una valutazione accurata e ben ponderata.
Oltre ai sintomi fisici ci sono anche quelli psicologici perché il corpo è legato alla mente e le due aree si influenzano a vicenda. La sua sensazione di blocco e di forte difficoltà oltre alla riduzione di energie è un tema che può portare in terapia. In quel contesto potrà andare a fondo sulla sua situazione e capire le cause del blocco. Potrà comprendere cosa alimenta la sua paura dell'operazione. Allo stesso tempo, avrà una persona in grado di supportarla emotivamente e di darle gli strumenti per affrontare la situazione di disagio. Resto a disposizione per ulteriori informazioni e domande, nell'eventualità di un colloquio psicologico di approfondimento. Cordiali saluti
Gentilissimo, capisco bene quanto possa essere faticoso vivere ogni giorno con un disagio fisico che condiziona così profondamente la qualità della vita. Quando il corpo fa male e le soluzioni sembrano complesse o incerte, è naturale sentirsi spossati, ansiosi o bloccati: non si tratta di debolezza, ma di una reazione umana a una situazione di grande stress.
Spesso, in questi momenti, la mente e il corpo entrano in un circolo in cui la sofferenza fisica alimenta la tensione emotiva, e viceversa. Lavorare su questo legame — imparando a gestire ansia, paura e pensieri ricorrenti legati alla malattia — può aiutare a recuperare un maggiore senso di controllo, anche in presenza dei sintomi.
Un percorso psicologico potrebbe offrirti uno spazio in cui alleggerire il peso di tutto questo, comprendere meglio le tue emozioni e trovare strategie per affrontare il momento con più lucidità e forza interiore.
Ti auguro di poter ritrovare presto un po’ di sollievo, sia fisico che mentale.
Un caro saluto
Spesso, in questi momenti, la mente e il corpo entrano in un circolo in cui la sofferenza fisica alimenta la tensione emotiva, e viceversa. Lavorare su questo legame — imparando a gestire ansia, paura e pensieri ricorrenti legati alla malattia — può aiutare a recuperare un maggiore senso di controllo, anche in presenza dei sintomi.
Un percorso psicologico potrebbe offrirti uno spazio in cui alleggerire il peso di tutto questo, comprendere meglio le tue emozioni e trovare strategie per affrontare il momento con più lucidità e forza interiore.
Ti auguro di poter ritrovare presto un po’ di sollievo, sia fisico che mentale.
Un caro saluto
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