Salve Vorrei sapere come mi devo comportare soffro di Acufeni ho fatto visita dall'otorino ma senza
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Salve Vorrei sapere come mi devo comportare soffro di Acufeni ho fatto visita dall'otorino ma senza risultato mi hanno detto che devo guardare se proviene dalla mandibola però ancora il fischio non è andato via la mandibola ho fatto controllare da un dentista il quale mi dice che potrebbe esserci poco poco di di mal di mal chiusura ho fatto la risonanza encefalo ho risultati buoni buoni ottimi e non lo so come mi devo comportare c'è qualche terapia o qualche consiglio So soltanto che il ronzio mi sta facendo impazzire specialmente di notte Grazie Attendo risposta Ah fino adesso usato parecchi tipi di integratori Grazie per il consiglio Beatrice
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Salve Beatrice comprendo benissimo il suo disagio.Nella maggior parte dei casi gli acufeni non sono causati da disfunzioni cerebrali o dell' orecchio e gli accertamenti che lei ha eseguito lo confermano.Come le hanno suggerito infatti possono essere legati a una disfunzione della temporo mandibolare e delle cervicali alte che un bravo osteopata può riuscire a normalizzare e a farla stare meglio. Un saluto
Salve. La causa può essere di tipo muscolotensivo a livello mandibolare ma non solo. Un buon lavoro osteopatico può esserle di aiuto, altrimenti potrebbe provare con la terapia miofunzionale posturologica. Distinti saluti
Talvolta gli acufeni sono causati o peggiorati da una masticazione sbagliata che causa problemi a una o a tutte e due le Articolazione Temporo Mandibolari (che iniziano a "scricchiolare" durante l'apertura della bocca).
Questa infiammazione delle ATM può interferire con l'udito e/o con l'equilibrio, dato che l'orecchio interno dista pochi millimetri dalla ATM.
Si faccia controllare da un dentista che si interessi di "gnatologia"
Questa infiammazione delle ATM può interferire con l'udito e/o con l'equilibrio, dato che l'orecchio interno dista pochi millimetri dalla ATM.
Si faccia controllare da un dentista che si interessi di "gnatologia"
Gli acufeni possono essere di varia natura, anche neurologica(sindrome di Meniere) oppure locale. Solo un medico specialista(l'unica figura che possa fare diagnosi e terapia) dopo attenta visita olistica, globale potrà formulare diagnosi ed eventualmente terapia
Patologia per lo più Neuro/sensoriale multidisciplinare. Molto importane è la valutazione della Rocca Petrosa. In genere Lo specialista segna La Risonanza Magnetica per valutare il comparto ed escludere situazioni Vascolari.
La malocclusione viene trattata da osteopati specializzati in terapia craniale, effettivamente questo può dare problemi di acufeni e click mandibolari. È importante però escludere altre cause, neurologiche e vascolari.
Buongiorno, spesso sintomi come l'acufene possono essere dovuti da tensioni muscolari a livello cervicale o della muscolatura masticatoria.
Le consiglio una visita da un'osteopata, che potrà darle una visione più globale per cercare una soluzione al suo fastidio.
Spero di esserle stata utile, buona giornata!
Le consiglio una visita da un'osteopata, che potrà darle una visione più globale per cercare una soluzione al suo fastidio.
Spero di esserle stata utile, buona giornata!
Ha mai sentito parlare della Biorisonanza? Approfondisca e poi se vuole mi contatti in privato senza alcun impegno.
Buona giornata
Buona giornata
Buongiorno
Avrei necessità di avere maggiori informazioni, potrebbe inviarmi un messaggio con il suo contatto telefonico? senza impegno. Grazie
Avrei necessità di avere maggiori informazioni, potrebbe inviarmi un messaggio con il suo contatto telefonico? senza impegno. Grazie
Buonasera, escluse le cause neurologiche e quelle legate direttamente dall'orecchio medio e interno, gli acufeni sono provocati da alterazioni del drenaggio a livello cranio-cervicale, spesso riconducibili a problematiche stomatognatiche (relative alla bocca) non strutturali ma funzionali. Il consiglio è dunque di rivolgersi il prima possibile a un osteopata, anceh perchè la vera problematica degli acufeni è la cronicità, in quanto può a modificarsi anche a livello biochimico la linfa (il liquido che scorre all'interno e all'esterno della chiocciola dell'orecchio. Quindi è importantissimo non aspettare troppo tempo a far valutare la situazione.
Un saluto, Dott. Alessio Notarpasquale
Un saluto, Dott. Alessio Notarpasquale
Salve, la problematica che descrive potrebbe avere moltissime spiegazioni, è molto importante dare la giusta attenzione alla valutazione fatta dal dentista o più precisamente dallo gnatologo il quale è in grado di comprendere se esistano delle problematiche strettamente riconducibili all'articolazione tempo-mandibolare. Esiste infatti una stretta correlazione anatomica tra i due elementi che prevede la presenza di un legamento tra l'orecchio e il condilo mandibolare che quando entra in tensione crea un'importante restrizione a livello timpanico e crea il sintomo. E' molto importante intanto rivolgersi ad un osteopata e creare una stretta collaborazione con lo specialista gnatologo in modo da effettuare un lavoro bivalente sia sul piano muscolare e fasciale che su quello articolare.
Resto a disposizione, Giulia Li Calzi Osteopata.
Resto a disposizione, Giulia Li Calzi Osteopata.
Cara Beatrice,
diversi specialisti l'hanno già presa in carico, il mio consiglio è una visita Osteopatica per inquadrare anche a livello "globale" qual è la causa degli acufeni. Possono essere causati da una rigidità cervicale, da una o più disfunzione somatica. Un'attenta anamnesi e visita possono molto probabilmente migliorarle i sintomi.
diversi specialisti l'hanno già presa in carico, il mio consiglio è una visita Osteopatica per inquadrare anche a livello "globale" qual è la causa degli acufeni. Possono essere causati da una rigidità cervicale, da una o più disfunzione somatica. Un'attenta anamnesi e visita possono molto probabilmente migliorarle i sintomi.
Salve Beatrice,
Gli acufeni (ronzio nelle orecchie) sono un sintomo complesso che può derivare da diverse cause, inclusi disordini temporo-mandibolari, stress muscolare, e alterazioni posturali, ma anche da problematiche a livello uditivo o neurologico. Poiché la risonanza encefalica è risultata normale, e dopo aver escluso patologie acute, è importante considerare il ruolo della postura e della mandibola, che sembrano essere i principali sospetti in questo caso, come indicato dal suo dentista.
In ambito osteopatico, si ritiene che disfunzioni a livello temporo-mandibolare possano influenzare la muscolatura cervicale e, di conseguenza, i nervi che innervano l'area dell'orecchio, contribuendo all'insorgenza di acufeni. Un trattamento osteopatico mirato potrebbe includere la valutazione e il trattamento delle disfunzioni posturali, delle tensioni muscolari a livello cervicale e mandibolare, nonché l'eventuale miglioramento della mobilità temporo-mandibolare. Tecniche come il rilascio miofasciale, manipolazioni articolari e il lavoro sui muscoli masticatori potrebbero ridurre le tensioni e migliorare la comunicazione tra le strutture coinvolte.
Inoltre, un osteopata esperto può suggerire esercizi posturali mirati a ridurre lo stress muscolare, così come tecniche di rilassamento per gestire il disagio durante la notte. È importante non focalizzarsi solo sull'integratore, ma considerare un approccio più integrato che combini il trattamento manuale con la correzione della postura e la gestione del stress.
Cordiali saluti,
Dott. Lorenzo Orsolini
Gli acufeni (ronzio nelle orecchie) sono un sintomo complesso che può derivare da diverse cause, inclusi disordini temporo-mandibolari, stress muscolare, e alterazioni posturali, ma anche da problematiche a livello uditivo o neurologico. Poiché la risonanza encefalica è risultata normale, e dopo aver escluso patologie acute, è importante considerare il ruolo della postura e della mandibola, che sembrano essere i principali sospetti in questo caso, come indicato dal suo dentista.
In ambito osteopatico, si ritiene che disfunzioni a livello temporo-mandibolare possano influenzare la muscolatura cervicale e, di conseguenza, i nervi che innervano l'area dell'orecchio, contribuendo all'insorgenza di acufeni. Un trattamento osteopatico mirato potrebbe includere la valutazione e il trattamento delle disfunzioni posturali, delle tensioni muscolari a livello cervicale e mandibolare, nonché l'eventuale miglioramento della mobilità temporo-mandibolare. Tecniche come il rilascio miofasciale, manipolazioni articolari e il lavoro sui muscoli masticatori potrebbero ridurre le tensioni e migliorare la comunicazione tra le strutture coinvolte.
Inoltre, un osteopata esperto può suggerire esercizi posturali mirati a ridurre lo stress muscolare, così come tecniche di rilassamento per gestire il disagio durante la notte. È importante non focalizzarsi solo sull'integratore, ma considerare un approccio più integrato che combini il trattamento manuale con la correzione della postura e la gestione del stress.
Cordiali saluti,
Dott. Lorenzo Orsolini
Beatrice, se le valutazioni dell'otorino, del dentista e la RM encefalica sono risultate negative, il passo successivo potrebbe essere approfondire la questione. È frequente che l'acufene sia legato a tensioni muscolari al collo e disfunzioni dell'ATM, ma per definire il quadro esatto e valutare terapie mirate – che possano includere terapia fisica specifica, esercizi per il rilascio delle tensioni mandibolari, tecniche di rilassamento e gestione dello stress – è fondamentale una valutazione clinica approfondita.
Ti consiglio una visita da un osteopata, io personalmente tratto gli acufeni da diversi anni ( io stesso ne soffro ), e ti posso confermare che se preso in tempo il tinnitus può diminuire, escluse cause di origine prettamente medica (vedi lesione della membrana timpanica), se fai passare del tempo sarà sempre più difficile relazionarsi con esse e quindi potrai solo modulare, quindi cambiare di intensità e di frequenza, il fischio.
Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Alessandro Bartolo
Ti consiglio una visita da un osteopata, io personalmente tratto gli acufeni da diversi anni ( io stesso ne soffro ), e ti posso confermare che se preso in tempo il tinnitus può diminuire, escluse cause di origine prettamente medica (vedi lesione della membrana timpanica), se fai passare del tempo sarà sempre più difficile relazionarsi con esse e quindi potrai solo modulare, quindi cambiare di intensità e di frequenza, il fischio.
Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Alessandro Bartolo
Gentile Beatrice,
L’acufene è un disturbo complesso e spesso multifattoriale: può avere origini otologiche, vascolari, muscolo-tensive e in alcuni casi essere amplificato da stati di stress e ansia. Ha già fatto bene ad eseguire le visite e gli accertamenti principali, che hanno escluso patologie importanti.
Quando gli esami risultano nella norma, può esserci una componente funzionale legata a tensioni cervicali, mandibolari e posturali: queste, nel tempo, possono contribuire a mantenere o peggiorare la percezione del fischio. In questi casi, un lavoro mirato di riequilibrio posturale, rilascio muscolare e tecniche di respirazione possono aiutare a ridurre la tensione e migliorare la qualità della vita, soprattutto nei momenti più fastidiosi come la notte.
Si tratta di un approccio complementare a quello medico, che non sostituisce la diagnosi, ma può rappresentare un valido supporto nella gestione del sintomo, spesso riducendolo di molto.
Un cordiale saluto,
Dott. M. Giaccio
L’acufene è un disturbo complesso e spesso multifattoriale: può avere origini otologiche, vascolari, muscolo-tensive e in alcuni casi essere amplificato da stati di stress e ansia. Ha già fatto bene ad eseguire le visite e gli accertamenti principali, che hanno escluso patologie importanti.
Quando gli esami risultano nella norma, può esserci una componente funzionale legata a tensioni cervicali, mandibolari e posturali: queste, nel tempo, possono contribuire a mantenere o peggiorare la percezione del fischio. In questi casi, un lavoro mirato di riequilibrio posturale, rilascio muscolare e tecniche di respirazione possono aiutare a ridurre la tensione e migliorare la qualità della vita, soprattutto nei momenti più fastidiosi come la notte.
Si tratta di un approccio complementare a quello medico, che non sostituisce la diagnosi, ma può rappresentare un valido supporto nella gestione del sintomo, spesso riducendolo di molto.
Un cordiale saluto,
Dott. M. Giaccio
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