Salve vorrei esternare con voi questo mio problema . Bisogna dare importanza ai pensieri intrusivi?
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Salve vorrei esternare con voi questo mio problema .
Bisogna dare importanza ai pensieri intrusivi?
Stavo guardando un film e all'improvviso mi è venuto un pensiero brutto /immagine brutta .
Ho cercato di toglierlo dalla mente ma lui arrivava sempre .
Quindi ho fatto il modo di non pensarci , lasciar stare e continuare il film anche se il pensiero tornare facevo finta di niente.
Dopo aver finito la visione , ho continuato a pensare a quell'immagine ed ho paura che accada.
E quindi dico , i pensieri intrusivi possono causare qualcosa nella vita reale .
Bisogna dare importanza ai pensieri intrusivi?
Stavo guardando un film e all'improvviso mi è venuto un pensiero brutto /immagine brutta .
Ho cercato di toglierlo dalla mente ma lui arrivava sempre .
Quindi ho fatto il modo di non pensarci , lasciar stare e continuare il film anche se il pensiero tornare facevo finta di niente.
Dopo aver finito la visione , ho continuato a pensare a quell'immagine ed ho paura che accada.
E quindi dico , i pensieri intrusivi possono causare qualcosa nella vita reale .
Buongiorno,
i pensieri intrusivi possono capitare e possono essere non poco fastidiosi. Le consiglio di approfondire la questione con un professionista, in quanto mi sembra di cogliere che questo fatto le abbia procurato un vissuto di disagio.
Cordialmente,
Dott.ssa Elisa Fiora
i pensieri intrusivi possono capitare e possono essere non poco fastidiosi. Le consiglio di approfondire la questione con un professionista, in quanto mi sembra di cogliere che questo fatto le abbia procurato un vissuto di disagio.
Cordialmente,
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Buongiorno,
La ringrazio per aver condiviso il suo problema. Comprendere e affrontare i pensieri intrusivi può essere una sfida, ma è un passo importante verso il benessere mentale.
È normale sperimentare pensieri intrusivi di tanto in tanto. Questi pensieri, anche se disturbanti, non significano necessariamente che accadrà qualcosa di negativo nella vita reale. È importante riconoscere che i pensieri intrusivi non definiscono chi siamo e non hanno il potere di causare eventi reali.
Ecco alcune strategie che potrebbero essere utili per gestire i pensieri intrusivi:
- **Accettazione e non giudizio**: Accogliere il pensiero intrusivo senza giudicarlo o cercare di sopprimerlo. Accettare che i pensieri fanno parte della nostra mente.
- **Distacco e osservazione**: Osservare il pensiero come un osservatore esterno, senza identificarvisi. Questo può aiutare a ridurre il potere emotivo del pensiero.
- **Mindfulness**: Pratiche di mindfulness e meditazione possono aiutare a sviluppare una maggiore consapevolezza e controllo sui pensieri.
- **Routine e distrazione**: Continuare con le attività quotidiane e cercare di distrarsi con compiti o hobby piacevoli.
Ricorda che cercare il supporto di un professionista, come un terapeuta, può essere molto utile per sviluppare strategie personalizzate e affrontare meglio queste difficoltà.
Spero che queste indicazioni possano essere di aiuto.
Cordiali saluti.
La ringrazio per aver condiviso il suo problema. Comprendere e affrontare i pensieri intrusivi può essere una sfida, ma è un passo importante verso il benessere mentale.
È normale sperimentare pensieri intrusivi di tanto in tanto. Questi pensieri, anche se disturbanti, non significano necessariamente che accadrà qualcosa di negativo nella vita reale. È importante riconoscere che i pensieri intrusivi non definiscono chi siamo e non hanno il potere di causare eventi reali.
Ecco alcune strategie che potrebbero essere utili per gestire i pensieri intrusivi:
- **Accettazione e non giudizio**: Accogliere il pensiero intrusivo senza giudicarlo o cercare di sopprimerlo. Accettare che i pensieri fanno parte della nostra mente.
- **Distacco e osservazione**: Osservare il pensiero come un osservatore esterno, senza identificarvisi. Questo può aiutare a ridurre il potere emotivo del pensiero.
- **Mindfulness**: Pratiche di mindfulness e meditazione possono aiutare a sviluppare una maggiore consapevolezza e controllo sui pensieri.
- **Routine e distrazione**: Continuare con le attività quotidiane e cercare di distrarsi con compiti o hobby piacevoli.
Ricorda che cercare il supporto di un professionista, come un terapeuta, può essere molto utile per sviluppare strategie personalizzate e affrontare meglio queste difficoltà.
Spero che queste indicazioni possano essere di aiuto.
Cordiali saluti.
Gentile utente, comprendo i suoi dubbi e le difficoltà a gestire questo tipo di pensiero. Essendo intrusivo possiamo limitarne l'accesso alla consapevolezza fino ad un certo punto, per loro natura questi pensieri arrivano, si intrufolano nella nostra mente e generano in noi dei cambiamenti cognitivi ed affettivi. Ciò che possono causare è appunto una modificazione dell'attivazione, pensieri a correlati, stati affettivi solitamente caratterizzati da ansia, preoccupazione, paura, come se il nostro organismo si stesse preparando ad affrontare una minaccia. Tale minaccia molto spesso è radicata in noi, sarebbe forse più utile cercare di comprendere tali pensieri, capire da dove arrivano, quali timori ne sono alla base e in generale favorendo una più profonda elaborazione di noi stessi. Per questo le consiglierei di provare a rivolgersi ad un professionista che sappia accompagnarla in questo tipo di esplorazione personale ed introspettiva.
Un caro saluto, Dott. Marco Squarcini
Un caro saluto, Dott. Marco Squarcini
I pensieri intrusivi sono esperienze comuni e non rappresentano necessariamente un pericolo o un segnale di qualcosa di grave. Sono pensieri o immagini indesiderate che emergono spontaneamente nella mente, spesso nei momenti di relax o durante le attività quotidiane. Il tentativo di respingerli o di non pensarci può, paradossalmente, rinforzarli, rendendoli più insistenti.
È importante ricordare che i pensieri, anche quelli negativi o disturbanti, non hanno il potere di trasmettere direttamente la realtà. Avere un pensiero brutto non significa che si realizzerà o che abbia un significato profondo. Ciò che conta è il modo in cui si risponde a questi pensieri: accoglierli senza giudizio e lasciarli andare può aiutare a ridurne l'impatto.
Se questi pensieri diventano frequenti, generano ansia intensa o compromettono la qualità della vita, potrebbe essere utile approfondire la situazione con uno specialista, che potrà fornire strumenti efficaci per gestirli.
DOTTORESSA SILVIA PARISI
PSICOLOGA PSICOTERAPEUTA SESSUOLOGA
È importante ricordare che i pensieri, anche quelli negativi o disturbanti, non hanno il potere di trasmettere direttamente la realtà. Avere un pensiero brutto non significa che si realizzerà o che abbia un significato profondo. Ciò che conta è il modo in cui si risponde a questi pensieri: accoglierli senza giudizio e lasciarli andare può aiutare a ridurne l'impatto.
Se questi pensieri diventano frequenti, generano ansia intensa o compromettono la qualità della vita, potrebbe essere utile approfondire la situazione con uno specialista, che potrà fornire strumenti efficaci per gestirli.
DOTTORESSA SILVIA PARISI
PSICOLOGA PSICOTERAPEUTA SESSUOLOGA
Buongiorno, un pensiero intrusivo in quanto tale, genera spesso frustrazione ed emozioni di disagio. Quando accade, la prima cosa che pensiamo è "questo pensiero non mi fa stare bene, adesso non penso più questa cosa così tornerò a stare bene". E' un meccanismo di difesa lecito e che ha lo scopo di proteggerci dal malessere. Non sempre però funziona, come nel suo caso.
A questo punto cosa si può fare? Se non si può cacciare, si può imparare ad accoglierlo, ma in che modo? Un pensiero intrusivo racconta sempre qualcosa di noi, delle nostre paure, delle nostre preoccupazioni. Allora, generalizzando, può provare a chiedersi se c'è qualcosa che la preoccupa nella sua quotidianità o in generale. Soprattutto quando si soffre di ansia, i pensieri intrusivi (spesso anche irrazionali o catastrofici) sono un pò all'ordine del giorno. E arrivano quando vogliono loro, anche in momenti dove in realtà ci stiamo rilassando o pensando ad altro. Ad esempio, la sera, può capitare che mentre si va a letto e abbiamo ufficialmente concluso la giornata, la mente si annebbia e fatichiamo ad addormentarci.
I pensieri intrusivi (in tutte le loro vesti) raccontano qualcosa che riguarda la vita reale, provi a riflettere se si sente di avere delle preoccupazioni che in qualche modo la spaventano/agitano a tal punto che la sua mente elabora manifestando tale intrusività. Se nota che questi pensieri invalidano il suo funzionamento o più semplicemente le piacerebbe lavorare in via preventiva su di sè e capire meglio come funziona e come poter gestire questi aspetti, il supporto psicologico potrebbe essere un meraviglioso viaggio alla scoperta di sè.
A questo punto cosa si può fare? Se non si può cacciare, si può imparare ad accoglierlo, ma in che modo? Un pensiero intrusivo racconta sempre qualcosa di noi, delle nostre paure, delle nostre preoccupazioni. Allora, generalizzando, può provare a chiedersi se c'è qualcosa che la preoccupa nella sua quotidianità o in generale. Soprattutto quando si soffre di ansia, i pensieri intrusivi (spesso anche irrazionali o catastrofici) sono un pò all'ordine del giorno. E arrivano quando vogliono loro, anche in momenti dove in realtà ci stiamo rilassando o pensando ad altro. Ad esempio, la sera, può capitare che mentre si va a letto e abbiamo ufficialmente concluso la giornata, la mente si annebbia e fatichiamo ad addormentarci.
I pensieri intrusivi (in tutte le loro vesti) raccontano qualcosa che riguarda la vita reale, provi a riflettere se si sente di avere delle preoccupazioni che in qualche modo la spaventano/agitano a tal punto che la sua mente elabora manifestando tale intrusività. Se nota che questi pensieri invalidano il suo funzionamento o più semplicemente le piacerebbe lavorare in via preventiva su di sè e capire meglio come funziona e come poter gestire questi aspetti, il supporto psicologico potrebbe essere un meraviglioso viaggio alla scoperta di sè.
Buongiorno, mi sembra un'intuizione corretta. Spesso i pensieri intrusivi che spingono per uscire sono dei rappresentanti proprio di quel qualcosa che non conosciamo e che per qualche motivo teniamo lontano dalla consapevolezza. Da questo punto di vista, può essere interessante dargli una cornice più ampia si può imparare molto su di sè.
Cari saluti
Cari saluti
Buongiorno, mi dispiace per il suo vissuto. I pensieri intrusivi possono essere molto invalidanti nel quotidiano. Si rivolga ad un/a psicoterapeuta per capire da dove originano e il significato del sintomo,e col tempo stare meglio.
Un saluto
Un saluto
Capisco il disagio che i pensieri intrusivi possono causare e il fatto che tu possa sentirti preoccupato riguardo al loro impatto sulla vita reale. Innanzitutto, è importante sapere che **i pensieri intrusivi** sono esperienze comuni che molte persone vivono, e non sono indicativi di un pericolo imminente o di un comportamento che si intende mettere in atto. Sono pensieri che appaiono in modo involontario, e non sono necessariamente legati ai tuoi desideri o intenzioni reali.
### 1. **Cosa sono i pensieri intrusivi?**
I pensieri intrusivi sono immagini mentali, idee o ricordi che si presentano in modo imprevisto, spesso con contenuti disturbanti o angoscianti. Questi pensieri non sono controllabili e possono essere molto fastidiosi, ma non riflettono ciò che realmente desideri fare o pensi di fare. La mente umana è incline a questi pensieri a causa della sua tendenza a esplorare vari scenari, ma ciò non implica che tali scenari debbano diventare realtà.
### 2. **La paura che il pensiero diventi realtà**
Un aspetto fondamentale in questi casi è che il pensiero intrusivo non implica che si materializzerà nella vita reale. La paura che il pensiero diventi un'azione o che accada qualcosa di brutto è un fenomeno che si basa su un errore di interpretazione, chiamato **distorsione cognitiva**. In particolare, questo tipo di paura è legato alla **"catastrofizzazione"**, dove si tende a pensare che se un pensiero è disturbante, debba per forza avere una qualche connessione con la realtà futura. Tuttavia, non è così. La maggior parte dei pensieri intrusivi è puramente mentale e non è destinata a tradursi in azioni.
### 3. **Come reagire ai pensieri intrusivi**
La strategia principale in **psicoterapia cognitivo-comportamentale** per affrontare i pensieri intrusivi è il cambiamento del modo in cui li affronti. Ecco alcune modalità efficaci:
- **Non dare importanza ai pensieri**: Cercare di forzare l’eliminazione di un pensiero o di una immagine può paradossalmente alimentarlo. Più cerchi di non pensare a qualcosa, più quella cosa tende a tornare nella mente. Questo fenomeno è chiamato "effetto di ritorno del pensiero". La tecnica più efficace in questo caso è **accettare il pensiero senza giudicarlo**, permettendo che entri e se ne vada senza darvi troppa attenzione. Se ti accorgi che il pensiero arriva, semplicemente riconoscilo ("Ok, questo è un pensiero intrusivo") e lascia che svanisca da solo.
- **Tecnica di distacco**: Una strategia utile è la **"defusione cognitiva"**, che consiste nel separare il pensiero dalla realtà. Ad esempio, se un pensiero intrusivo ti arriva, puoi dirti "Questo è solo un pensiero" o "Questo è solo un pensiero che non ha potere su di me". Non associarlo a te come persona o a una possibilità futura.
- **Mindfulness e accettazione**: La pratica della **mindfulness** può essere utile per osservare i pensieri senza attaccarti ad essi. Permetti a te stesso di provare il pensiero, ma non lasciare che definisca la tua realtà. Puoi usare tecniche di respirazione o focalizzarti sul momento presente per distrarti da quei pensieri.
- **Cambiare il focus**: Quando il pensiero intrusivo ritorna, invece di lottare con esso, puoi distrarti con altre attività o focalizzarti su pensieri più positivi. Cambiare l’attenzione ti aiuterà a ridurre l’impatto emotivo del pensiero stesso.
### 4. **I pensieri intrusivi e il loro legame con la realtà**
I pensieri intrusivi **non sono pericolosi** e non hanno la capacità di causare danni nella vita reale. Anche se a volte ti sembrano molto vividi o intensi, ricordati che **il pensiero non è l’azione**. La tua reazione al pensiero, ovvero il modo in cui decidi di affrontarlo, è ciò che determina se il pensiero avrà un impatto sulla tua vita. Se ti preoccupi costantemente che il pensiero diventi realtà, stai alimentando la paura e il ciclo di ansia, mentre ignorarlo o affrontarlo in modo distaccato riduce gradualmente la sua forza.
### 5. **Quando i pensieri intrusivi diventano un problema**
Se i pensieri intrusivi diventano particolarmente frequenti, intensi, o disturbanti, e inizi a sentirti incapace di gestirli, potrebbe essere utile esplorare il tema con un professionista della salute mentale. In alcuni casi, i pensieri intrusivi possono essere associati a disturbi come il **Disturbo Ossessivo-Compulsivo (DOC)**, che implica una continua ripetizione di pensieri intrusivi e l’incapacità di evitarli. In questi casi, il trattamento con la psicoterapia cognitivo-comportamentale è molto utile e offre tecniche specifiche per affrontare i pensieri intrusivi in modo sano.
### In sintesi:
I pensieri intrusivi sono comuni e non vanno dati troppo peso. Non causano azioni nella vita reale, e la loro presenza non significa che accadrà qualcosa di negativo. Imparare a gestirli attraverso tecniche di accettazione, distacco e mindfulness è fondamentale per ridurne l'intensità. Se questo problema ti causa troppo disagio, ti consiglio di rivolgerti a un terapeuta che possa guidarti nel migliorare la gestione dei pensieri intrusivi.
### 1. **Cosa sono i pensieri intrusivi?**
I pensieri intrusivi sono immagini mentali, idee o ricordi che si presentano in modo imprevisto, spesso con contenuti disturbanti o angoscianti. Questi pensieri non sono controllabili e possono essere molto fastidiosi, ma non riflettono ciò che realmente desideri fare o pensi di fare. La mente umana è incline a questi pensieri a causa della sua tendenza a esplorare vari scenari, ma ciò non implica che tali scenari debbano diventare realtà.
### 2. **La paura che il pensiero diventi realtà**
Un aspetto fondamentale in questi casi è che il pensiero intrusivo non implica che si materializzerà nella vita reale. La paura che il pensiero diventi un'azione o che accada qualcosa di brutto è un fenomeno che si basa su un errore di interpretazione, chiamato **distorsione cognitiva**. In particolare, questo tipo di paura è legato alla **"catastrofizzazione"**, dove si tende a pensare che se un pensiero è disturbante, debba per forza avere una qualche connessione con la realtà futura. Tuttavia, non è così. La maggior parte dei pensieri intrusivi è puramente mentale e non è destinata a tradursi in azioni.
### 3. **Come reagire ai pensieri intrusivi**
La strategia principale in **psicoterapia cognitivo-comportamentale** per affrontare i pensieri intrusivi è il cambiamento del modo in cui li affronti. Ecco alcune modalità efficaci:
- **Non dare importanza ai pensieri**: Cercare di forzare l’eliminazione di un pensiero o di una immagine può paradossalmente alimentarlo. Più cerchi di non pensare a qualcosa, più quella cosa tende a tornare nella mente. Questo fenomeno è chiamato "effetto di ritorno del pensiero". La tecnica più efficace in questo caso è **accettare il pensiero senza giudicarlo**, permettendo che entri e se ne vada senza darvi troppa attenzione. Se ti accorgi che il pensiero arriva, semplicemente riconoscilo ("Ok, questo è un pensiero intrusivo") e lascia che svanisca da solo.
- **Tecnica di distacco**: Una strategia utile è la **"defusione cognitiva"**, che consiste nel separare il pensiero dalla realtà. Ad esempio, se un pensiero intrusivo ti arriva, puoi dirti "Questo è solo un pensiero" o "Questo è solo un pensiero che non ha potere su di me". Non associarlo a te come persona o a una possibilità futura.
- **Mindfulness e accettazione**: La pratica della **mindfulness** può essere utile per osservare i pensieri senza attaccarti ad essi. Permetti a te stesso di provare il pensiero, ma non lasciare che definisca la tua realtà. Puoi usare tecniche di respirazione o focalizzarti sul momento presente per distrarti da quei pensieri.
- **Cambiare il focus**: Quando il pensiero intrusivo ritorna, invece di lottare con esso, puoi distrarti con altre attività o focalizzarti su pensieri più positivi. Cambiare l’attenzione ti aiuterà a ridurre l’impatto emotivo del pensiero stesso.
### 4. **I pensieri intrusivi e il loro legame con la realtà**
I pensieri intrusivi **non sono pericolosi** e non hanno la capacità di causare danni nella vita reale. Anche se a volte ti sembrano molto vividi o intensi, ricordati che **il pensiero non è l’azione**. La tua reazione al pensiero, ovvero il modo in cui decidi di affrontarlo, è ciò che determina se il pensiero avrà un impatto sulla tua vita. Se ti preoccupi costantemente che il pensiero diventi realtà, stai alimentando la paura e il ciclo di ansia, mentre ignorarlo o affrontarlo in modo distaccato riduce gradualmente la sua forza.
### 5. **Quando i pensieri intrusivi diventano un problema**
Se i pensieri intrusivi diventano particolarmente frequenti, intensi, o disturbanti, e inizi a sentirti incapace di gestirli, potrebbe essere utile esplorare il tema con un professionista della salute mentale. In alcuni casi, i pensieri intrusivi possono essere associati a disturbi come il **Disturbo Ossessivo-Compulsivo (DOC)**, che implica una continua ripetizione di pensieri intrusivi e l’incapacità di evitarli. In questi casi, il trattamento con la psicoterapia cognitivo-comportamentale è molto utile e offre tecniche specifiche per affrontare i pensieri intrusivi in modo sano.
### In sintesi:
I pensieri intrusivi sono comuni e non vanno dati troppo peso. Non causano azioni nella vita reale, e la loro presenza non significa che accadrà qualcosa di negativo. Imparare a gestirli attraverso tecniche di accettazione, distacco e mindfulness è fondamentale per ridurne l'intensità. Se questo problema ti causa troppo disagio, ti consiglio di rivolgerti a un terapeuta che possa guidarti nel migliorare la gestione dei pensieri intrusivi.
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso/a utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso/a utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buongiorno, i pensieri intrusivi sono esperienze comuni e spesso si presentano senza un motivo apparente, generando ansia o paura. È importante sapere che questi pensieri, per quanto disturbanti, non hanno il potere di influenzare la realtà. Cercare di respingerli o combatterli può paradossalmente rinforzarli, facendoli tornare con maggiore intensità.
La strategia di lasciarli passare senza prestarvi troppa attenzione è generalmente efficace, ma se questi pensieri iniziano a diventare frequenti e difficili da ignorare, potrebbero essere un segnale di stress o di ansia. In questi casi, un supporto psicologico può aiutarla a comprenderne l'origine ea sviluppare strumenti per gestirli in modo sereno, evitando che interferiscano con il suo benessere.
Non esiti a rivolgersi a un professionista se sente di avere bisogno di maggiore chiarezza e sostegno. Un caro saluto.
La strategia di lasciarli passare senza prestarvi troppa attenzione è generalmente efficace, ma se questi pensieri iniziano a diventare frequenti e difficili da ignorare, potrebbero essere un segnale di stress o di ansia. In questi casi, un supporto psicologico può aiutarla a comprenderne l'origine ea sviluppare strumenti per gestirli in modo sereno, evitando che interferiscano con il suo benessere.
Non esiti a rivolgersi a un professionista se sente di avere bisogno di maggiore chiarezza e sostegno. Un caro saluto.
Buongiorno gentile utente,
i pensieri si definiscono intrusivi quando emergono a livello della consapevolezza senza che noi lo desideriamo, spesso perché il loro contenuto è spiacevole, o spaventoso. Pertanto, come lei stessa ha verificato, per quanto cerchiamo di spostare l'attenzione su altri pensieri e sul presente, quel pensiero intrusivo torna periodicamente a farci visita, con tutto il suo carico di disagio.
Spesso, tali pensieri non hanno una correlazione diretta con la realtà, altrimenti sarebbero problemi da risolvere e li troveremmo alquanto utili, seppur preoccupanti. Dunque, l'unica cosa che realmente viene modificato dai pensieri intrusivi è il benessere psicologico della persona e questo è un argomento molto rilevante.
Non si può smettere di pensare. Anche il non-pensiero è una forma di pensiero. Una parte del nostro cervello (un circuito chiamato Default Mode Network) continua a generare pensiero di continuo , anche quando non ci prestiamo attenzione, oppure dormiamo (ecco spiegata la narrazione onirica - relativa ai sogni). Dunque, è inutile affannarsi nel tentare di evitare pensieri ostili, anche perché questi hanno forte potere di attrazione per la mente, come un cane che si morde la coda.
Il primo passo per gestire i pensieri intrusivi è accettare che essi ci siano e che compaiano alla nostra consapevolezza. Seppur negativi, tali pensieri potrebbero contenere informazioni importanti e creare io presupposti per modificare il nostro comportamento ai fini di ottenere un vantaggio. Le faccio un esempio: se devo sostenere un colloquio di lavoro, probabilmente sarò invaso da pensieri intrusivi di varia natura, sull'esito del colloquio, sulla paura di non essere assunto o di fare brutta figura, sul fatto che sia o no il lavoro giusto per me, sui cambiamenti che dovrò affrontare; molti di questi pensieri, come può notare, tendono solo a far salire l'ansia da prestazione e a generare stress; alcuni di essi però sono importanti perché mi aiutano a concentrarmi sulla presentazione, mi consigliano di documentarmi bene su quel posto di lavoro, mi ricordano le mie motivazioni a cercare un lavoro e realizzarmi in esso.
Insomma, è fondamentale identificare se c'è utilità in quel determinato pensiero intrusivo, scartando ciò che è inutile e dannoso, e tenendo le informazioni utili.
Il secondo step è avere buone alternative di pensiero. Se rendiamo la nostra vita ricca di attività positive e coinvolgenti, di relazioni significative, di obiettivi, eccetera, avremo sempre la carta da giocarci per spostare l'attenzione dal pensiero intrusivo verso qualcosa che è decisamente più consono al benessere psicologico. In questo, molto dipende dall'atteggiamento verso la vita, dalle decisioni che prendiamo e dalle azioni che mettiamo in campo.
Se la ruminazione su pensieri negativi perdura e va a intaccare la normale funzionalità della persona, causando forte ansia e preoccupazione, generando sconforto e perdita di autostima, allora è consigliabile valutare seriamente di avvalersi di un supporto psicologico da parte di un professionista. L'ansia, infatti, si manifesta spesso sotto forma di pensieri ricorsivi e molto intrusivi, tali da modificare la percezione stessa della realtà, tanto da renderla continuamente minacciosa e irta di pericoli imminenti. Un percorso psicologico che parte dai contenuti dei pensieri intrusivi, può rivelare quali sono le sottostanti emozioni negative che li generano e quali sono le situazioni ambientali, o le persone, oppure le attività, che sono fonte di questo malessere e di questo continuo stato di allerta.
Spero di averla aiutata a comprendere meglio la natura dei pensieri intrusivi.
Le auguro il meglio, Dott. Antonio Cortese
i pensieri si definiscono intrusivi quando emergono a livello della consapevolezza senza che noi lo desideriamo, spesso perché il loro contenuto è spiacevole, o spaventoso. Pertanto, come lei stessa ha verificato, per quanto cerchiamo di spostare l'attenzione su altri pensieri e sul presente, quel pensiero intrusivo torna periodicamente a farci visita, con tutto il suo carico di disagio.
Spesso, tali pensieri non hanno una correlazione diretta con la realtà, altrimenti sarebbero problemi da risolvere e li troveremmo alquanto utili, seppur preoccupanti. Dunque, l'unica cosa che realmente viene modificato dai pensieri intrusivi è il benessere psicologico della persona e questo è un argomento molto rilevante.
Non si può smettere di pensare. Anche il non-pensiero è una forma di pensiero. Una parte del nostro cervello (un circuito chiamato Default Mode Network) continua a generare pensiero di continuo , anche quando non ci prestiamo attenzione, oppure dormiamo (ecco spiegata la narrazione onirica - relativa ai sogni). Dunque, è inutile affannarsi nel tentare di evitare pensieri ostili, anche perché questi hanno forte potere di attrazione per la mente, come un cane che si morde la coda.
Il primo passo per gestire i pensieri intrusivi è accettare che essi ci siano e che compaiano alla nostra consapevolezza. Seppur negativi, tali pensieri potrebbero contenere informazioni importanti e creare io presupposti per modificare il nostro comportamento ai fini di ottenere un vantaggio. Le faccio un esempio: se devo sostenere un colloquio di lavoro, probabilmente sarò invaso da pensieri intrusivi di varia natura, sull'esito del colloquio, sulla paura di non essere assunto o di fare brutta figura, sul fatto che sia o no il lavoro giusto per me, sui cambiamenti che dovrò affrontare; molti di questi pensieri, come può notare, tendono solo a far salire l'ansia da prestazione e a generare stress; alcuni di essi però sono importanti perché mi aiutano a concentrarmi sulla presentazione, mi consigliano di documentarmi bene su quel posto di lavoro, mi ricordano le mie motivazioni a cercare un lavoro e realizzarmi in esso.
Insomma, è fondamentale identificare se c'è utilità in quel determinato pensiero intrusivo, scartando ciò che è inutile e dannoso, e tenendo le informazioni utili.
Il secondo step è avere buone alternative di pensiero. Se rendiamo la nostra vita ricca di attività positive e coinvolgenti, di relazioni significative, di obiettivi, eccetera, avremo sempre la carta da giocarci per spostare l'attenzione dal pensiero intrusivo verso qualcosa che è decisamente più consono al benessere psicologico. In questo, molto dipende dall'atteggiamento verso la vita, dalle decisioni che prendiamo e dalle azioni che mettiamo in campo.
Se la ruminazione su pensieri negativi perdura e va a intaccare la normale funzionalità della persona, causando forte ansia e preoccupazione, generando sconforto e perdita di autostima, allora è consigliabile valutare seriamente di avvalersi di un supporto psicologico da parte di un professionista. L'ansia, infatti, si manifesta spesso sotto forma di pensieri ricorsivi e molto intrusivi, tali da modificare la percezione stessa della realtà, tanto da renderla continuamente minacciosa e irta di pericoli imminenti. Un percorso psicologico che parte dai contenuti dei pensieri intrusivi, può rivelare quali sono le sottostanti emozioni negative che li generano e quali sono le situazioni ambientali, o le persone, oppure le attività, che sono fonte di questo malessere e di questo continuo stato di allerta.
Spero di averla aiutata a comprendere meglio la natura dei pensieri intrusivi.
Le auguro il meglio, Dott. Antonio Cortese
Gentile utente, i pensieri sono solo pensieri, vanno e vengono infiniti pensieri nella nostra mente. Pensare a qualcosa o avere un pensiero non lo rende reale. Immagini di avere in penna blu, pensare anche intensamente che essa sia rossa, non la renderà rossa. Esempio semplice ma esemplificativo. Ognuno di noi ha pensieri intrusivi, la differenza è ciò che decidiamo di fare con quel pensiero. Lascialo scorrere come ogni altro, senza ancorarci alle emozioni, e hai pensieri secondari che esso genera. Immagini il pensiero intrusivo come una persona che le suona al capannello, se lei non aprirà la porta ad un certo punto la persona andrà via. Se sente di essere molto infastidita da tale pensiero però, magari occorre un ulteriore approfondimento per comprenderne le origini. Potrebbe in tal caso rivolgersi ad un professionista. Rimango a sua disposizione Dott.ssa Alessia D'Angelo
I pensieri intrusivi possono certamente essere sgradevoli, indesiderati, causare ansia o disagio, ma di fatto sono pensieri come tutti gli altri. Risulta fondamentale in psicoterapia, quando si inizia a lavorare sul sintomo, intervenire su come noi ci approcciamo a questi pensieri, che in alcune occasioni diventano persistenti, proprio perchè viene attribuita loro molta importanza. Si impara a comprendere gradualmente che il disagio e il problema ce lo danno il modo in cui noi valutiamo questi pensieri e lo sforzo che facciamo nell'eliminarli.
Grazie della sua condivisione. Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti. Un cordiale saluto.
Grazie della sua condivisione. Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti. Un cordiale saluto.
Buongiorno gentile utente,
per rispondere alla sua domanda, le direi che i pensieri intrusivi sono un'esperienza molto comune, almeno il 90% delle persone ne hanno avuti nella loro vita e non comporta necessariamente che ciò che abbiamo pensato debba accadere. I pensieri intrusivi hanno la caratteristica di essere involontari, per cui arrivano senza essere richiesti, di esserci maggiormente in condizione di attivazione (ad esempio se siamo molto stressati per il lavoro o per qualche esame importante) e di imporsi alla coscienza, per cui può essere difficile distogliere l'attenzione da essi.
La sua pertanto è un'esperienza normale e piuttosto comune, per cui non si dovrebbe preoccupare che sia accaduto. Se tuttavia il suo disagio è molto alto e se la frequenza di tali pensieri dovesse aumentare, potrebbe parlarne con qualcuno per comprendere meglio le cause e gli eventuali rimedi.
per rispondere alla sua domanda, le direi che i pensieri intrusivi sono un'esperienza molto comune, almeno il 90% delle persone ne hanno avuti nella loro vita e non comporta necessariamente che ciò che abbiamo pensato debba accadere. I pensieri intrusivi hanno la caratteristica di essere involontari, per cui arrivano senza essere richiesti, di esserci maggiormente in condizione di attivazione (ad esempio se siamo molto stressati per il lavoro o per qualche esame importante) e di imporsi alla coscienza, per cui può essere difficile distogliere l'attenzione da essi.
La sua pertanto è un'esperienza normale e piuttosto comune, per cui non si dovrebbe preoccupare che sia accaduto. Se tuttavia il suo disagio è molto alto e se la frequenza di tali pensieri dovesse aumentare, potrebbe parlarne con qualcuno per comprendere meglio le cause e gli eventuali rimedi.
Gentile utente, ai pensieri intrusivi bisogna attribuire un nome, un significato, un'immagine diversa. Necessitano, insomma, di essere interpretati utilizzando la giusta chiave di lettura. In questo modo, la nostra mente può codificarli e gestirli nel momento in cui arrivano. Per ulteriori chiarimenti e/o approfondimenti resto a disposizione.
Dott.ssa Nunzia Mazzone
Dott.ssa Nunzia Mazzone
Gentile utente, i pensieri intrusivi in quanto semplici fantasie non hanno alcun effetto nella vita reale. Piuttosto, c'è da chiedersi se tali pensieri vadano ad influire in qualche modo sulle sue condotte, attraverso l'evitamento di alcune attività e/o cambiamento di alcune abitudini, che le consentono di indebolire o allontanare i pensieri stessi. In quel caso, è necessario prenderli in seria considerazione, poichè potrebbero esacerbarsi e ripresentarsi in forme più invasive nella sua quotidianità. Provi a riflettere e rintracciare se già in passato le sia capitato di avere pensieri di questo tipo e quale fosse il loro contenuto e come ha agito per scacciarli. Se rileva un'elevata frequenza di questo sintomo, le consiglio caldamente di rivolgersi ad un esperto della salute mentale che possa seguirla nella gestione dei pensieri ossessivi.
Se avesse bisogno di ulteriori chiarimenti, non esiti a contattarmi. Dott.ssa Desirèe Pesce
Se avesse bisogno di ulteriori chiarimenti, non esiti a contattarmi. Dott.ssa Desirèe Pesce
Salve, capisco quanto possa essere angosciante avere un pensiero intrusivo che si ripresenta inaspettatamente e la sensazione di non riuscire a liberarsene del tutto. È una reazione molto comune sentirsi spaventati da questi pensieri, soprattutto se sembrano lontani dai propri valori e desideri. Vorrei rassicurarla su un punto fondamentale: i pensieri intrusivi, per quanto possano sembrare disturbanti, non hanno il potere di influenzare la realtà. Un pensiero è solo un pensiero, e il fatto che le sia venuta in mente un’immagine negativa non significa in alcun modo che abbia un valore predittivo o che possa trasformarsi in un’azione reale. Il modo in cui ha cercato di gestire la situazione, ossia provando a ignorare il pensiero e a continuare a guardare il film, è in realtà un approccio più utile rispetto al tentativo di scacciarlo via con forza. Quando cerchiamo attivamente di eliminare un pensiero, paradossalmente lo rafforziamo. È un meccanismo ben noto in psicologia: più combattiamo contro un pensiero, più sembra tornare con forza. È come se il cervello, percependo che quel pensiero è considerato pericoloso, lo mettesse in primo piano, esattamente come accade con qualsiasi cosa a cui diamo grande importanza. Ciò che sta sperimentando è qualcosa che molte persone vivono, soprattutto nei periodi di maggiore stress o ansia. I pensieri intrusivi sono del tutto normali e non dicono nulla su di lei come persona. L’aspetto che li rende problematici non è la loro presenza, ma il modo in cui vengono interpretati. Se vengono visti come una minaccia, qualcosa di cui avere paura, allora la mente li terrà in considerazione con più forza, generando un circolo vizioso in cui l’ansia alimenta la loro ricorrenza. Una strategia utile potrebbe essere proprio quella di accettare la presenza di questi pensieri senza dar loro troppo peso. Questo non significa approvarli, ma riconoscere che la mente è capace di generare ogni tipo di pensiero, anche quelli più strani o assurdi, senza che abbiano un reale significato o conseguenze nella vita reale. Può provare a osservarli con distacco, senza cercare di scacciarli o analizzarli troppo, lasciandoli semplicemente andare come nuvole che passano nel cielo. Se nota che questi pensieri continuano a crearle disagio o ansia persistente, potrebbe essere utile un percorso con uno psicologo specializzato in tecniche cognitivo-comportamentali. Lavorare su come gestire questi episodi potrebbe aiutarla a ridurre il loro impatto e a sviluppare una maggiore serenità nei confronti del funzionamento della sua mente. Il fatto che si stia ponendo queste domande dimostra una grande consapevolezza, e questo è già un primo passo importante verso un maggiore benessere. Resto a disposizione, Dott. Andrea Boggero
Buonasera. Con i pensieri intrusivi spesso i tentativi di allontanamento ed evitamento non funzionano tanto.
Se le dico di non pensare ad un elefante rosa, difficilmente non le è venuta in mente questa immagine bizzarra.
Il principio è lo stesso.
I pensieri intrusivi non si eliminano distogliendo l'attenzione, perchè ritorneranno inevitabilmente.
Tutti noi abbiamo pensieri intrusivi, ciò che porta su un versante di malessere psicologico è il peso che si inizia a dare a quei pensieri e tutto il correlato emotivo (es. paura).
Se si cerca di trattare questi pensieri come pericolosi o da controllare (evitandoli o attuando dei rituali) questi pensieri aumenteranno e peggiorando la salute mentale della persona.
Imparare a dare i pensieri il giusto valore e significato defondendosi da essi è un modo utile per prevenire lo sviluppo psicopatologico, ad esempio di un Disturbo ossessivo compulsivo.
Da esplorare in uno spazio di colloquio psicologico.
Rimango a sua disposizione.
Un caro saluto, Dott.ssa Martina Orzi
Se le dico di non pensare ad un elefante rosa, difficilmente non le è venuta in mente questa immagine bizzarra.
Il principio è lo stesso.
I pensieri intrusivi non si eliminano distogliendo l'attenzione, perchè ritorneranno inevitabilmente.
Tutti noi abbiamo pensieri intrusivi, ciò che porta su un versante di malessere psicologico è il peso che si inizia a dare a quei pensieri e tutto il correlato emotivo (es. paura).
Se si cerca di trattare questi pensieri come pericolosi o da controllare (evitandoli o attuando dei rituali) questi pensieri aumenteranno e peggiorando la salute mentale della persona.
Imparare a dare i pensieri il giusto valore e significato defondendosi da essi è un modo utile per prevenire lo sviluppo psicopatologico, ad esempio di un Disturbo ossessivo compulsivo.
Da esplorare in uno spazio di colloquio psicologico.
Rimango a sua disposizione.
Un caro saluto, Dott.ssa Martina Orzi
i pensieri intrusivi possono causare qualcosa nella vita reale? si nei termini che possono rubarti tempo, farti preoccupare e essere fastidiosi.
bisogna dargli importanza? dipende, di solito più li si caccia indietro e più si fanno insistenti (come dire, non pensare a un orso bianco), se però si prova ad ascoltare quello che hanno da dire a volte possono rivelarci qualcosa.
spero di aver risposto alla tua domanda.
bisogna dargli importanza? dipende, di solito più li si caccia indietro e più si fanno insistenti (come dire, non pensare a un orso bianco), se però si prova ad ascoltare quello che hanno da dire a volte possono rivelarci qualcosa.
spero di aver risposto alla tua domanda.
Buongiorno,
mi preme di dirle che il pensiero non rappresenta la realtà. Ad esempio, se penso che "non ho passato un esame" questo non vuol dire che non l'abbia passato veramente. Importante fare questa distinzione per "deresponsabilizzare" i pensieri. Inoltre, non possiamo controllare il flusso di pensieri (che è continuo e a volte senza molto controllo): se le dico "non pensi ad un orso bianco" la prima cosa a cui penserà è proprio un orso bianco.
Con i pensieri intrusivi il consiglio e di lasciarli lì, passare per la testa come treni che passano in stazione.
Se il pensiero ricorre spesso e le provoca disagio le consiglierei un percorso psicologico per capirne meglio il significato e la sua funzione.
Rimango a disposizione,
Dott.ssa Alessandra Arena
mi preme di dirle che il pensiero non rappresenta la realtà. Ad esempio, se penso che "non ho passato un esame" questo non vuol dire che non l'abbia passato veramente. Importante fare questa distinzione per "deresponsabilizzare" i pensieri. Inoltre, non possiamo controllare il flusso di pensieri (che è continuo e a volte senza molto controllo): se le dico "non pensi ad un orso bianco" la prima cosa a cui penserà è proprio un orso bianco.
Con i pensieri intrusivi il consiglio e di lasciarli lì, passare per la testa come treni che passano in stazione.
Se il pensiero ricorre spesso e le provoca disagio le consiglierei un percorso psicologico per capirne meglio il significato e la sua funzione.
Rimango a disposizione,
Dott.ssa Alessandra Arena
Buongiorno, quando intervengono pensieri intrusivi significa che qualcosa dentro di sé ha bisogno di essere ascoltato e preso in considerazione. Far finta che non esistano non è efficace perché tenderanno a ripresentarsi e potenzialmente ad interferire con la vita quotidiana. Credo che la scelta migliore sarebbe affrontarli all'interno di un percorso psicologico, in cui si possa esplorarli per capirli meglio e fare in modo che il motivo per cui compaiono venga risolto. Spero che la mia risposta le sia stata d'aiuto
Buongiorno gentile Utente, i pensieri intrusivi, come quelli che ha descritto, sono fenomeni abbastanza comuni e, per fortuna, non sono indicatori di intenzioni reali o desideri che possano concretizzarsi nella vita reale. Spesso accadono in momenti in cui ci sentiamo sopraffatti da stress, preoccupazioni o emozioni intense, ma non sono segnali di qualcosa di pericoloso. È normale che, quando cerchiamo di respingere un pensiero, questo possa tornare con ancora maggiore insistenza. Questo è un fenomeno ben noto, chiamato "effetto di rimbalzo", che si verifica proprio quando proviamo a evitare o a sopprimere un pensiero. Più ci concentriamo sul non pensarci, più il pensiero tende a emergere.
È importante ricordare che i pensieri intrusivi non determinano azioni, e ciò che conta davvero è come scegliamo di reagire a questi pensieri. Se ci arrabbiamo, li temiamo o li evitiamo, rischiamo di dare loro più potere e di alimentare l'ansia. Un modo più utile di affrontarli è semplicemente osservarli senza giudizio, senza cercare di cambiarli, e lasciarli andare. In questo modo, i pensieri tendono a perdere intensità e non creano più disagio.
Riguardo alla sua paura che questi pensieri possano causare qualcosa nella vita reale, le posso assicurare che non è così. I pensieri intrusivi sono solo pensieri, non azioni. Sono simili a sogni o fantasie, che non hanno alcuna influenza diretta sulla realtà se non li seguiamo con comportamenti o decisioni che li sostengano.
Se i pensieri intrusivi diventano troppo frequenti o disturbanti, potrebbe essere utile parlarne con un professionista. La terapia cognitivo-comportamentale, ad esempio, è molto efficace nell'aiutare a gestire i pensieri indesiderati, fornendo strumenti per accettarli senza che prendano il controllo della nostra mente.
Non si preoccupi troppo dei pensieri intrusivi. Sono una parte normale dell'esperienza umana, e imparare a gestirli in modo sereno e distaccato è possibile.
Dott. Luca Vocino
È importante ricordare che i pensieri intrusivi non determinano azioni, e ciò che conta davvero è come scegliamo di reagire a questi pensieri. Se ci arrabbiamo, li temiamo o li evitiamo, rischiamo di dare loro più potere e di alimentare l'ansia. Un modo più utile di affrontarli è semplicemente osservarli senza giudizio, senza cercare di cambiarli, e lasciarli andare. In questo modo, i pensieri tendono a perdere intensità e non creano più disagio.
Riguardo alla sua paura che questi pensieri possano causare qualcosa nella vita reale, le posso assicurare che non è così. I pensieri intrusivi sono solo pensieri, non azioni. Sono simili a sogni o fantasie, che non hanno alcuna influenza diretta sulla realtà se non li seguiamo con comportamenti o decisioni che li sostengano.
Se i pensieri intrusivi diventano troppo frequenti o disturbanti, potrebbe essere utile parlarne con un professionista. La terapia cognitivo-comportamentale, ad esempio, è molto efficace nell'aiutare a gestire i pensieri indesiderati, fornendo strumenti per accettarli senza che prendano il controllo della nostra mente.
Non si preoccupi troppo dei pensieri intrusivi. Sono una parte normale dell'esperienza umana, e imparare a gestirli in modo sereno e distaccato è possibile.
Dott. Luca Vocino
Buonasera, le consiglio un percorso di psicoterapia per capire la causa del pensiero intrusivo e poterlo così neutralizzare. Cordiali saluti.
Gentile utente, i pensieri intrusivi sono esperienze comuni e possono emergere in modo improvviso, senza che li vogliamo o li controlliamo. Spesso sono immagini o idee disturbanti che generano ansia proprio perché contrastano con ciò che desideriamo o con i nostri valori. Il fatto che lei li percepisca come sgraditi è un segnale importante: significa che non rappresentano ciò che vuole realmente, ma sono semplicemente prodotti automatici della mente.
Cercare di allontanarli con forza o di evitarli del tutto, paradossalmente, può farli diventare più insistenti. Il modo in cui ha cercato di gestirli – ignorandoli e continuando a guardare il film – è in realtà un approccio utile, perché permette di ridurre il potere che questi pensieri hanno su di lei.
Per rispondere alla sua domanda: no, i pensieri intrusivi di per sé non hanno il potere di influenzare la realtà. Sono solo pensieri, non azioni né premonizioni. Tuttavia, se questi vissuti le causano forte ansia o interferiscono con la sua quotidianità, potrebbe essere utile esplorarli più a fondo con un professionista. Un percorso psicologico può aiutarla a comprendere meglio queste esperienze e a sviluppare strategie più efficaci per affrontarle con maggiore serenità.
Mi rendo disponibile per un confronto, qualora sentisse il bisogno di approfondire questi aspetti in un ambiente di ascolto e supporto professionale.
Un caro saluto.
Cercare di allontanarli con forza o di evitarli del tutto, paradossalmente, può farli diventare più insistenti. Il modo in cui ha cercato di gestirli – ignorandoli e continuando a guardare il film – è in realtà un approccio utile, perché permette di ridurre il potere che questi pensieri hanno su di lei.
Per rispondere alla sua domanda: no, i pensieri intrusivi di per sé non hanno il potere di influenzare la realtà. Sono solo pensieri, non azioni né premonizioni. Tuttavia, se questi vissuti le causano forte ansia o interferiscono con la sua quotidianità, potrebbe essere utile esplorarli più a fondo con un professionista. Un percorso psicologico può aiutarla a comprendere meglio queste esperienze e a sviluppare strategie più efficaci per affrontarle con maggiore serenità.
Mi rendo disponibile per un confronto, qualora sentisse il bisogno di approfondire questi aspetti in un ambiente di ascolto e supporto professionale.
Un caro saluto.
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