Esperienze



Questa è una frase capace di aumentare il potenziale di una persona in maniera esponenziale, ma che purtroppo raramente si sente dire e in cui non è sempre facile credere.
Sono la dott.ssa Laura Zanella, psicologa iscritta all’Ordine degli Psicologi del Veneto (nr. 13397). Dopo la laurea ho intrapreso la specializzazione in Terapia Cognitivo - Comportamentale, con l'intento di apprendere tecniche che abbiano mostrato prove di efficacia nella ricerca scientifica per il trattamento dei maggiori disturbi psicologici, e di fornire di conseguenza validi strumenti per raggiungere il proprio benessere.
Iniziare un percorso di cambiamento spesso è arduo, per questo ritengo fondamentale il rispetto per chi, con coraggio, richiede un aiuto in tal senso. Offro quindi supporto psicologico e psicoterapeutico ad adolescenti e adulti, con un approccio che vede nella relazione collaborativa con la persona una base irrinunciabile, prima di pianificare un qualsiasi intervento.
Sono disponibile per colloqui conoscitivi, nei quali esplorare le difficoltà e comprendere quali possono essere gli obiettivi perseguibili in un percorso su misura per la persona, e successivamente per percorsi per un miglioramento del disagio esperito.
Il mio è un approccio fortemente improntato sul coinvolgimento attivo di chi ho davanti, con l'apprendimento e la messa in pratica di tecniche per fronteggiare i problemi portati, in modo che le sedute insieme non siano solamente su base teorica o discorsiva.
Non esitate dunque a contattarmi, ricevo in studio a Mestre e online.
Esperto in:
- Psicologo clinico
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Pazienti senza assicurazione sanitaria
Colloquio psicologico (descrizione) • 50 €
Consulenza online (descrizione) • 45 €
Psicoterapia (descrizione) • 50 € +11 Altro
Colloquio di coppia (descrizione) • 70 €
Corso assertività (descrizione) • 45 €
Esercizi respiratori (descrizione) • Prestazione gratuita
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Potranno essere effettuati anche tramite videochiamata su WhatsApp, compatibilmente con le esigenze del paziente.
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Punteggio generale
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Nicole Z.
Ho avuto il primo colloquio con la dottoressa qualche giorno per i miei disturbi e ne sono uscita soddisfatta e già mi sento meglio. Molto gentile, delicata e professionale mi sono sentita a mio agio, io che faccio tanta fatica a parlare dei miei problemi. Abbiano già altri incontri programmati. Consigliatissimo.
B.e.
Ho contattato la dottoressa per problemi di ansia nei rapporti, che mi stavano ostacolando nella vita di tutti i giorni. E' stata un aiuto fondamentale, dimostrandosi fin da subito comprensiva e attenta. Mi ha permesso di aprirmi come non ero mai riuscita prima. Davvero consigliatissima!
A.L
La dottoressa è molto gentile e disponibile. Ottima preparazione e molto attenta al paziente. Consiglio vivamente la dottoressa Laura!
E.B.
La dott.ssa Zanella è una professionista gentile e disponibile, attenta durante tutto il colloquio, rendendo lo studio un posto sicuro per chi si rivolge a lei. Con il suo aiuto ho iniziato a interrogarmi su me stessa e a comprendermi meglio.
Gabriele
Ho conosciuto la dottoressa solo di recente, ma posso dire che già dal primo colloquio si è mostrata attenta a ciò che le raccontavo, dimostrandomi il suo interesse con domande mirate. Mi sento di consigliarla
Silvia Z
Sono onesta: quando ho iniziato nutrivo forti dubbi sulla reale possibilità di risolvere le mie questioni.
Per fortuna sono andata oltre e non mi sono fatta fermare da questa mia incertezza !
La dott.ssa si è dimostrata molto comprensiva e disponibile, mi ha aiutata a capire l’origine delle mie “paranoie” e tramite la terapia mi ha fatto capire come gestire le emozioni e le diverse situazioni.
Ha saputo davvero ascoltarmi senza mai giudicarmi (io mi sentivo stupida per ciò che provavo) e questo mi ha permesso di parlare liberamente, trovando così un modo per gestire la mia ansia.
… per fortuna ho scelto di farmi aiutare!
Beatrice
L'ascolto attivo e la profonda attenzione al mio vissuto, ma anche la capacità di pesare le parole e di farne un uso misurato e ponderato sono solo alcuni degli elementi che mi hanno permesso di aprirmi con la Dott.ssa sentendomi al sicuro, accolta e guidata. La consiglierei a chi sente che è arrivato il momento di fare un passo al di fuori della propria zona di confort e che un accompagnamento può aiutarlo.
Monica
Preparata e professionale, la dottoressa mi ha aiutato con i miei attacchi di panico.
Si è in ottime mani,la consiglio.
Risposte ai pazienti
ha risposto a 41 domande da parte di pazienti di MioDottore
Buongiorno , chiedo scusa ma avrei bisogno di un aiuto , un consiglio da chi è uno specialista comportamentale.
Amo follemente mia moglie, la rispetto e la venero.. e lei ha la stessa ammirazione nei miei confronti.
Non c'è alcun attrito e siamo l'incastro perfetto, ce lo siamo dimostrato per anni.
L'amore non manca , ma per cause naturali non possiamo avere figli, rimasi turbato io alla notizia e mia moglie scaccio' qualsiasi nube nella mia mente dicendomi " io ho scelto te, non ho scelto te per darmi figli, se non vengono non abbiamo colpe"... che dire? in tanti sognerebbero risposte cosi..
Vengo al problema, i miei suoceri.
Verso di me hanno un atteggiamento sempre , costantemente , gentile ma distaccato, dal primo giorno.
Mio suocero un po meno ma non è che ho mai ricevuto un'abbraccio o un complimento, per non parlare di mia cognata.
Ho pensato di avere qualcosa di sbagliato che causasse questo, ma tutti i suoi parenti (zii nonni cugini...) mi adorano.
Il problema è che dopo dieci anni di cose fatte verso di loro e mai riconosciute, inizio a stancarmi.
Non ho mai dato a vedere la mia scocciatura a mia moglie, pero' capite bene che alle classiche feste annuali (natale, pasqua ect) dove ci si riunisce la mia voglia è pari a zero e provo sempre a proporre alternative.
Mia moglie non è stupida anzi, credo abbia capito da sola, ma io non voglio ci stia male per questo..
Sicuramente non posso essere simpatico a tutti, sicuramente avro' qualcosa di sbagliato , non lo so... pero trattare la figlia come una regina è quello che faccio ogni giorno, non voglio ringraziamenti, ma un abbraccio una carezza un'attenzione, come fanno i miei con lei, credo almeno quella di meritarla.
Noto specialmente da mia suocera, che i diversi compagni di mia cognata (sorella di mia moglie) hanno molte piu attenzioni e di questo se n'è accorta anche mia moglie. Per carattere e per educazione porto sempre rispetto e sono a volte anche troppo educato e come tutti i soggetti come me, l'accumulare "bocconi amari" poi porta all'esplosione e non voglio che accada.
Ho pensato anche di parlarne direttamente con loro, ma sono onesto, sono sicuro che direbbero la classica frase " ma no figurati..." , sinceramente non so che fare. Quale consiglio potreste darmi? Vi ringrazio in anticipo .
Buongiorno gentile utente, in riferimento alla sua domanda, mi verrebbe da risponderle che potrebbe innanzitutto parlarne con sua moglie, se non altro per essere sincero su ciò che prova e sul motivo per cui propone altre attività durante le festività. Questo per evitare che il non detto a lungo andare possa incrinare il vostro rapporto.
Oltre a ciò, forse è utile per lei interrogarsi sul perché un tale comportamento dei suoi suoceri è così difficile da accettare per lei e perché preferisce evitare a priori un confronto, piuttosto che almeno esprimere il suo sentire. In questo, un percorso psicologico potrebbe esserle molto utile.
Cordiali saluti

Salve a tutti Dottori ho 36 anni ed ho un problema che da una vita non mi lascia vivere bene: la mia estetica, il mio aspetto fisico.
Ho una corporatura molto esile, sono alto alto 174cm e peso 58kg. A parte il peso, sono proprio di struttura fisica molto esile, il mio corpo sembra "tendere" alla magrezza, cioè prendo poco peso con grande difficoltà e perdo tanto peso con facilità estrema. Questa cosa in adolescenza, aggiunta ad una forte acne (ci voleva anche quella) mi ha fatto soffrire moltissimo, in quel periodo desideravo a tutti costi una corporatura più robusta, per piacere di più sia a me stesso che alla ragazze. Da lì palestra con dieta abbinata, che diede qualche risultato che però andò in fumo appena smisi. La velocità con cui brucio i risultati che ottengo è il più grande disincentivo a tornare in palestra, perchè non posso condurre una vita solo per tenere su il mio peso, c'è qualcosa che non quadra non lo considero normale.
E allora lentissima accettazione di me condita da depressione, uscire per anni con pantaloni lunghi in estate, ora diciamo che me ne sbatto e in estate mi scopro comunque, in quel senso ho accettato la cosa, ma rimane quel fastidio di vedermi con un corpo non da uomo adulto ed i problemi con le donne che spesso mi sottolineano la cosa, in effetti il mio non è un fisico "nella media" ma sotto di essa.
L'acne poi mi ha rovinato la pelle, anche se mi sono salvato da cicatrici vere e proprie mi ha lasciato molte impurità, che non svaniscono con trattamenti estetici avendo io una pelle grassa di natura, insomma un quadro di difetti e complessi sul fisico che alla fine a toccato pure il mio pene, anche se ho dimensioni normali: 17,5 cm di lunghezza e 13 di circonferenza, e proprio qui alla fine mi sono fissato, sul volerlo ingrandire, tanto da pensare seriamente alle iniezioni dii grasso per aumentare la circonferenza. Non so perchè mi sono puntato su questo, forse perchè sentendo il resto dei miei difetti come immutabile mi sono fissato su una sorta di compensazione volendo un pene di dimensioni maggiori, per il mio orgoglio personale e per piacere in qualche aspetto fisicamente alle donne, sta di fatto una vita di non accettazione corporea, perchè per il resto come persona mi piaccio come interno, ma non l'involucro, che in questa socièta è ciò che ormai conta di più.
Siamo nel periodo forse più edonista e basato sulle apparenze della storià dell'umanita, trovo normale soffrire e non accettarsi se si è molto sotto la media, sarebbe strano il contrario, a meno chè uno non voglia vivere isolato sui monti, se vivi in società devi soddisfare determinati requisiti, specialmente se vuoi avere una vita sentimentale/sessuale con potere di scelta.
Buongiorno gentile utente. Per rispondere a quanto scrive, comprendo le sue difficoltà, come lei stesso sottolinea la nostra è una società in cui i messaggi su il fisico “giusto” e “sbagliato” sono all’ordine del giorno, tuttavia non per questo siamo obbligati ad adeguarci, ricorrendo anche a metodi estremi, a quegli ideali, che spesso sono fittizi. Un po’ come gli abiti: soprattutto le grandi marche adottano delle linee e delle taglie basate sulla corporatura media della popolazione in cui sono cuciti (cinese o americana ad esempio), ma è giusto che sia la persona ad adattarsi all’oggetto, o dovrebbe essere il contrario?
Lo stesso discorso si può fare con il fisico: dobbiamo necessariamente adattarci a un ideale per piacere a qualcun altro, che in fondo avrà tante imperfezioni quante ne avremo noi?
A questo proposito una psicoterapia potrebbe aiutarla a comprendere quanto non sia il suo corpo a farla star male, quanto probabilmente le credenze su come dovrebbe essere, che lei ha.
Cordiali saluti

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