Salve,volevo chiedere come mai quando mi sveglio dal pisolino al pomeriggio mi sento depressa ed è s
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Salve,volevo chiedere come mai quando mi sveglio dal pisolino al pomeriggio mi sento depressa ed è sempre come se mi fossi persa qualcosa?
Dopo un pisolino, soprattutto se dura più di 20-30 minuti, il cervello può rimanere in uno stato di “inerzia”, una specie di nebbia mentale. Questo può portare a:
Sensazione di spaesamento, come se non sapessi dove ti trovi
Umore basso o tristezza passeggera
Difficoltà a riprendere il filo delle cose
È del tutto fisiologico e di solito scompare dopo 15-30 minuti. Ma in persone più sensibili, può lasciare uno strascico più emotivo.
2. Squilibrio del ritmo circadiano
Il corpo ha un suo “orologio interno” che regola sonno, energia e umore. Dormire nel pomeriggio (soprattutto in orari tardi o per troppo tempo) può scombinare temporaneamente questo ritmo e dare quella sensazione di disconnessione o tristezza.
3. Aspetti psicologici
Spesso chi è già in un periodo delicato (stress, solitudine, lutti, disorientamento nella vita) può vivere il risveglio pomeridiano come un ritorno brusco alla realtà. E la mente può infilare pensieri come:
“Ho perso tempo” “Mi sto lasciando andare” “Mi sono persa qualcosa di importante”
Anche se non sono veri, questi pensieri creano senso di colpa o inquietudine, come se fossi rimasta “indietro” rispetto al mondo.
4. Sogni confusi o intensi
A volte nei pisolini entri in fasi di sonno profondo o REM in modo irregolare, con sogni strani o vividi. Il risveglio può lasciarti “agganciata” a un’emozione che non capisci, ma che ti fa sentire stonata o malinconica.
Cosa puoi fare per migliorare questa sensazione?
Limita i pisolini a 20-30 minuti, massimo 45, e cerca di farli prima delle 16.
Alzati con calma, respira, bevi un bicchiere d’acqua, muoviti un po’ (anche solo una camminata in casa o affacciarti alla finestra).
Se puoi, esponiti alla luce naturale, anche per pochi minuti: aiuta a regolare l’umore.
Tieni un piccolo diario dove annoti come ti senti prima e dopo il riposo: ti aiuta a capire se è un pattern ricorrente e se dipende da altro (stress, alimentazione, ecc.).
Se capita spesso e con intensità, valuta di parlarne con uno psicologo: potrebbe esserci un lieve stato depressivo di fondo che emerge nei momenti di “vuoto” o passaggio, come i risvegli.
Infine: non sei sbagliata.
Sentirsi così dopo un pisolino non è segno di debolezza, né significa che c’è qualcosa di rotto in te. È solo un segnale: il tuo corpo e la tua mente stanno comunicando, e forse ti stanno chiedendo più ascolto, più ritmo, più cura.
Se vuoi, possiamo anche esplorare insieme il tuo momento di vita, perché a volte quel “mi sento depressa” ha radici più profonde, che escono proprio nei momenti in cui tutto si ferma.
Sono qui per parlarne, se vuoi.
Un abbraccio gentile.
Dott.ssa Antonella Bellanzon
Sensazione di spaesamento, come se non sapessi dove ti trovi
Umore basso o tristezza passeggera
Difficoltà a riprendere il filo delle cose
È del tutto fisiologico e di solito scompare dopo 15-30 minuti. Ma in persone più sensibili, può lasciare uno strascico più emotivo.
2. Squilibrio del ritmo circadiano
Il corpo ha un suo “orologio interno” che regola sonno, energia e umore. Dormire nel pomeriggio (soprattutto in orari tardi o per troppo tempo) può scombinare temporaneamente questo ritmo e dare quella sensazione di disconnessione o tristezza.
3. Aspetti psicologici
Spesso chi è già in un periodo delicato (stress, solitudine, lutti, disorientamento nella vita) può vivere il risveglio pomeridiano come un ritorno brusco alla realtà. E la mente può infilare pensieri come:
“Ho perso tempo” “Mi sto lasciando andare” “Mi sono persa qualcosa di importante”
Anche se non sono veri, questi pensieri creano senso di colpa o inquietudine, come se fossi rimasta “indietro” rispetto al mondo.
4. Sogni confusi o intensi
A volte nei pisolini entri in fasi di sonno profondo o REM in modo irregolare, con sogni strani o vividi. Il risveglio può lasciarti “agganciata” a un’emozione che non capisci, ma che ti fa sentire stonata o malinconica.
Cosa puoi fare per migliorare questa sensazione?
Limita i pisolini a 20-30 minuti, massimo 45, e cerca di farli prima delle 16.
Alzati con calma, respira, bevi un bicchiere d’acqua, muoviti un po’ (anche solo una camminata in casa o affacciarti alla finestra).
Se puoi, esponiti alla luce naturale, anche per pochi minuti: aiuta a regolare l’umore.
Tieni un piccolo diario dove annoti come ti senti prima e dopo il riposo: ti aiuta a capire se è un pattern ricorrente e se dipende da altro (stress, alimentazione, ecc.).
Se capita spesso e con intensità, valuta di parlarne con uno psicologo: potrebbe esserci un lieve stato depressivo di fondo che emerge nei momenti di “vuoto” o passaggio, come i risvegli.
Infine: non sei sbagliata.
Sentirsi così dopo un pisolino non è segno di debolezza, né significa che c’è qualcosa di rotto in te. È solo un segnale: il tuo corpo e la tua mente stanno comunicando, e forse ti stanno chiedendo più ascolto, più ritmo, più cura.
Se vuoi, possiamo anche esplorare insieme il tuo momento di vita, perché a volte quel “mi sento depressa” ha radici più profonde, che escono proprio nei momenti in cui tutto si ferma.
Sono qui per parlarne, se vuoi.
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Dott.ssa Antonella Bellanzon
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Grazie per questa condivisione, talvolta è possibile che quando ci si sveglia, il corpo è attivo ma la mente è ancora “in ritardo”, e può emergere una sensazione di smarrimento che viene interpretata come tristezza o vuoto. Ti propongo alcune domande su cui puoi riflettere: Cosa succede nella tua mente e nel tuo corpo subito dopo il risveglio? Qual è il primo pensiero o la prima emozione che compare? Hai aspettative particolari rispetto a quello che “dovresti” fare durante il giorno? Questa sensazione di “depressione al risveglio” può essere la risposta del tuo sistema emotivo. Appena ti svegli, puoi provare a fare un piccolo gesto concreto e piacevole, anche solo bere qualcosa di fresco o ascoltare una musica leggera ed osservare cosa accade.
Gentile utente, sarebbe utile avere maggiori informazioni in merito alla sua situazione per avere un quadro più chiaro e dettagliato e poterle rispondere in modo accurato. In ogni caso può considerarne alla base fattori situazionali (ad esempio quanto tempo trascorso a dormire, dormire per evitamento di altro, dormire per sopperire ad una insonnia notturna) o fattori psicologici (ad esempio quanto lei si sente confidente ed autorizzata a prendersi del tempo per se, come il riposare), fattori biologici e/o nutrizionali. Se vuole possiamo approfondire la sua situazione in un videocolloquio online, in ogni caso le auguro di prendersi cura di sè. Saluti, Dott.ssa Silvia Itri
Buongiorno gentile utente, avrei bisogno di ulteriori informazioni per poterle dare il mio supporto e parere in merito alla tematica.
Dato fondamentale per capire meglio anche il suo sonno, quante ore dorme al pomeriggio?
Dott.ssa Pinessi Giorgia
Dato fondamentale per capire meglio anche il suo sonno, quante ore dorme al pomeriggio?
Dott.ssa Pinessi Giorgia
Salve,
quello che descrive è una sensazione piuttosto comune e può avere diverse spiegazioni. Dopo un pisolino pomeridiano, soprattutto se non è regolare o è troppo lungo, può verificarsi un fenomeno chiamato inerzia del sonno, in cui ci si sente confusi, rallentati o emotivamente più fragili.
C'è anche un aspetto legato alla qualità del sonno: durante i pisolini si può entrare nella fase REM, in cui l’attività onirica è intensa. In questa fase, la mente elabora vissuti profondi, a volte inconsci, che non sempre vengono completamente rimossi al risveglio – come invece accade più spesso nel sonno notturno. Questo può lasciare una traccia emotiva, una sensazione indefinita ma intensa, come se qualcosa fosse stato toccato dentro di sé ma non completamente elaborato.
Il vissuto che riferisce – come se si fosse “persa qualcosa”, potrebbe anche essere un segnale di una parte di sé che sta cercando di trovare un senso o una direzione. Se queste sensazioni tendono a ripetersi o ad avere un impatto sul suo benessere, potrebbe essere utile esplorarle all’interno di uno spazio psicologico protetto.
Se desidera, sono a disposizione per un primo colloquio, online o in presenza.
Un saluto, Dott. Gianluca Pignatelli
quello che descrive è una sensazione piuttosto comune e può avere diverse spiegazioni. Dopo un pisolino pomeridiano, soprattutto se non è regolare o è troppo lungo, può verificarsi un fenomeno chiamato inerzia del sonno, in cui ci si sente confusi, rallentati o emotivamente più fragili.
C'è anche un aspetto legato alla qualità del sonno: durante i pisolini si può entrare nella fase REM, in cui l’attività onirica è intensa. In questa fase, la mente elabora vissuti profondi, a volte inconsci, che non sempre vengono completamente rimossi al risveglio – come invece accade più spesso nel sonno notturno. Questo può lasciare una traccia emotiva, una sensazione indefinita ma intensa, come se qualcosa fosse stato toccato dentro di sé ma non completamente elaborato.
Il vissuto che riferisce – come se si fosse “persa qualcosa”, potrebbe anche essere un segnale di una parte di sé che sta cercando di trovare un senso o una direzione. Se queste sensazioni tendono a ripetersi o ad avere un impatto sul suo benessere, potrebbe essere utile esplorarle all’interno di uno spazio psicologico protetto.
Se desidera, sono a disposizione per un primo colloquio, online o in presenza.
Un saluto, Dott. Gianluca Pignatelli
Salve,
Poche informazioni, avrei bisogno di un quadro più dettagliato.
Mi contatti pure.
Dr. Giorgio De Giorgi
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Mi contatti pure.
Dr. Giorgio De Giorgi
Il sentimento di tristezza o di "perdita" che provi dopo un pisolino può essere legato a diversi fattori. A volte, il nostro corpo e la mente reagiscono in modo diverso durante il risveglio da un sonno breve, come un pisolino, rispetto al sonno notturno. Se il sonno non è completo o ristoratore, potrebbe influire sull'umore. Inoltre, il nostro cervello attraversa diverse fasi durante il sonno, e svegliarsi durante una fase di sonno profondo può generare sensazioni di confusione, tristezza o disorientamento. In altri casi, potrebbe esserci una connessione con stress, ansia o altre emozioni non espresse, che diventano più evidenti al risveglio.
Sarebbe utile e consigliato, per approfondire, rivolgersi a uno specialista.
Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
Sarebbe utile e consigliato, per approfondire, rivolgersi a uno specialista.
Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
Salve. Probabilmente la sensazione che ha, dell'essersi persa qualcosa, ha a che fare con una sintomatologia depressiva sottostante, che lei sperimenta soprattutto al risveglio dopo un pisolino. Il momento di riposo, infatti, non è percepito come utile e piacevole per lei, ma come qualcosa che le ruba del tempo, e questo si ricollega ad una mancata corrispondenza tra i suoi bisogni fisiologici e quelli psicologici. Sarebbe necessario, quindi, indagare tutti questi aspetti all'interno di un adeguato contesto terapeutico, che le permetterebbe di acquisire la consapevolezza di se stessa e dei suoi autentici bisogni.
Salve, grazie per aver posto una domanda che, seppur semplice all'apparenza, tocca una sensazione che molte persone vivono, spesso in silenzio e con un certo senso di spaesamento. Quello che descrive, cioè il sentirsi depressa e come se si fosse persa qualcosa dopo un pisolino pomeridiano, è un'esperienza più comune di quanto si pensi, ma che merita di essere esplorata con attenzione e rispetto per il suo vissuto. Dal punto di vista cognitivo-comportamentale, questa sensazione può avere diverse origini, sia fisiche che psicologiche, ed è importante provare a osservarla non come un semplice "effetto collaterale" del sonno, ma come un segnale che il suo corpo e la sua mente stanno cercando di comunicarle qualcosa. Quando dormiamo durante il giorno, soprattutto se il sonno è profondo o prolungato, possiamo risvegliarci in uno stato che viene chiamato "inerzia del sonno". Questo stato si caratterizza per un rallentamento delle funzioni cognitive, una certa confusione mentale e un'umore appesantito. In pratica, il cervello non ha ancora completato la transizione verso uno stato di piena veglia, e questo può generare una sensazione di stacco, di sospensione, come se si fosse estranei a sé stessi o al proprio ambiente. Nel suo caso, però, c’è qualcosa in più. Lei parla di una sensazione di depressione e del sentirsi come se si fosse persa qualcosa. Questo ci dice che probabilmente non si tratta solo di un effetto fisiologico del sonno, ma che l’esperienza del risveglio riattiva alcuni pensieri e schemi emotivi più profondi. Potrebbe essere che in quel momento di passaggio, quando ancora non si è pienamente lucidi e presenti, la sua mente si trovi più vulnerabile e faccia emergere, anche solo per qualche istante, emozioni di tristezza, senso di vuoto o pensieri legati al tempo che passa, alla mancanza di qualcosa di significativo, o alla percezione di non stare vivendo appieno le proprie giornate. Nel modello cognitivo, questi pensieri automatici hanno un ruolo centrale: non sempre sono consapevoli, ma possono influenzare fortemente lo stato d’animo. Ad esempio, un pensiero come “ho dormito, ho perso tempo” oppure “mentre io dormivo, il mondo andava avanti” può passare nella mente in modo rapido ma lasciare dietro di sé una scia emotiva pesante. In questi casi, è utile iniziare ad osservare questi pensieri e valutarne la validità. Sono davvero realistici? Oppure sono l’effetto di uno schema di autosvalutazione più profondo, che tende a colpevolizzarla o a farla sentire inadeguata? Un altro elemento importante da considerare è il suo rapporto generale con il tempo e con il riposo. A volte, in contesti di stress, di insoddisfazione o di pressione interna per "dover fare di più", anche momenti legittimi di riposo possono essere vissuti con senso di colpa o come una perdita. Se nella sua quotidianità sente di non avere abbastanza spazi per sé, per il piacere o per il rilassamento, il pisolino pomeridiano può diventare una sorta di interruzione vissuta in modo ambivalente: da un lato necessario, dall’altro colpevolizzante. Affrontare questa sensazione non significa necessariamente evitare il sonnellino, ma piuttosto capire come si costruisce dentro di lei questa esperienza e quali pensieri e aspettative la accompagnano. Un lavoro terapeutico in questo senso potrebbe aiutarla a riconoscere e modificare questi pensieri disfunzionali, promuovendo un atteggiamento più gentile e compassionevole verso se stessa. La invito a non sottovalutare quello che prova. Anche piccoli segnali, come quelli che descrive, possono essere preziosi indicatori di un disagio più ampio, ma anche di un punto di partenza per una maggiore consapevolezza e benessere. Merita di dare ascolto a sé stessa, senza giudizio, con curiosità e rispetto per ciò che sta vivendo. Resto a disposizione. Dott. Andrea Boggero
Per rispondere alla sua domanda i dati a disposizione sono un po' pochi. Sarebbe necessario un colloquio per avere maggiori informazioni su questo sintomo, tipo quanto è frequente o se è correlabile ad ulteriori eventi, quanto dura questo stato depresso, etc..
Buongiorno gentile Utente, quella che descrive è una sensazione che accomuna più persone di quanto si immagini. Al risveglio da un pisolino pomeridiano può capitare di sperimentare uno stato emotivo particolare, talvolta caratterizzato da tristezza, disorientamento o da un senso indefinito di perdita. Dal punto di vista psicologico, questa esperienza può avere diverse spiegazioni.
In alcuni casi si tratta di una risposta fisiologica legata alla cosiddetta "inerzia del sonno", una condizione transitoria in cui il cervello impiega un po’ di tempo a riattivarsi completamente dopo un risveglio, soprattutto se il sonno è stato profondo o interrotto bruscamente. Questo passaggio può generare uno stato mentale confuso, accompagnato da emozioni come malinconia o frustrazione.
D'altra parte, se questo accade con regolarità e la sensazione di essersi "persa qualcosa" assume un tono più esistenziale o doloroso, potrebbe essere utile riflettere su eventuali vissuti più profondi. Potrebbe emergere, ad esempio, una difficoltà nel lasciarsi andare al riposo o una forma di ansia legata al tempo che scorre e alla percezione di non essere pienamente presenti o connessi con la propria giornata. Anche la qualità del sonno notturno, lo stress accumulato, eventuali aspettative non espresse o insoddisfazioni latenti possono influenzare lo stato d'animo al risveglio.
A volte, questi segnali ci parlano di qualcosa di più ampio, magari di una condizione di affaticamento emotivo o di un momento di vita in cui si sente il bisogno di fermarsi a dare un significato più profondo alle proprie esperienze interiori.
Se dovesse avere bisogno di ulteriori informazioni o di intraprendere un percorso mi trova a disposizione,
Dott. Luca Vocino
In alcuni casi si tratta di una risposta fisiologica legata alla cosiddetta "inerzia del sonno", una condizione transitoria in cui il cervello impiega un po’ di tempo a riattivarsi completamente dopo un risveglio, soprattutto se il sonno è stato profondo o interrotto bruscamente. Questo passaggio può generare uno stato mentale confuso, accompagnato da emozioni come malinconia o frustrazione.
D'altra parte, se questo accade con regolarità e la sensazione di essersi "persa qualcosa" assume un tono più esistenziale o doloroso, potrebbe essere utile riflettere su eventuali vissuti più profondi. Potrebbe emergere, ad esempio, una difficoltà nel lasciarsi andare al riposo o una forma di ansia legata al tempo che scorre e alla percezione di non essere pienamente presenti o connessi con la propria giornata. Anche la qualità del sonno notturno, lo stress accumulato, eventuali aspettative non espresse o insoddisfazioni latenti possono influenzare lo stato d'animo al risveglio.
A volte, questi segnali ci parlano di qualcosa di più ampio, magari di una condizione di affaticamento emotivo o di un momento di vita in cui si sente il bisogno di fermarsi a dare un significato più profondo alle proprie esperienze interiori.
Se dovesse avere bisogno di ulteriori informazioni o di intraprendere un percorso mi trova a disposizione,
Dott. Luca Vocino
Buongiorno,
Da poche righe difficile rispondere.
Per lei aver dormito in quel frangente di tempo significa essersi persi qualcosa?
Cosa intende per "mi sento depressa"? Qual è l'emozione e dove la sente nel corpo?
Quali sono i pensieri che accompagnano il risveglio? Se non dorme, tutto questo non si verifica?
Proverei a riflettere in questo senso.
Spero di esserle stata d'aiuto :)
Da poche righe difficile rispondere.
Per lei aver dormito in quel frangente di tempo significa essersi persi qualcosa?
Cosa intende per "mi sento depressa"? Qual è l'emozione e dove la sente nel corpo?
Quali sono i pensieri che accompagnano il risveglio? Se non dorme, tutto questo non si verifica?
Proverei a riflettere in questo senso.
Spero di esserle stata d'aiuto :)
Buongiorno, per poter rispondere alla sua domanda è necessario effettuare un approfondimento. Ad esempio, che cosa intende con "sentirsi depressa"? E prima di dormire, invece, come si sente?
Gentile Utente,
quella sensazione di tristezza o disorientamento dopo il pisolino pomeridiano è piuttosto comune e può dipendere da diversi fattori. Un risveglio durante una fase profonda del sonno può provocare un senso di confusione e calo dell’umore (detto “inerzia del sonno”). Inoltre, se in quel momento è attiva una vulnerabilità emotiva, come stress o insoddisfazione, il risveglio può amplificarla, dando la sensazione di “essersi persi qualcosa”. Se la sensazione è frequente o intensa, può essere utile approfondirla in un percorso psicologico. Un caro saluto.
quella sensazione di tristezza o disorientamento dopo il pisolino pomeridiano è piuttosto comune e può dipendere da diversi fattori. Un risveglio durante una fase profonda del sonno può provocare un senso di confusione e calo dell’umore (detto “inerzia del sonno”). Inoltre, se in quel momento è attiva una vulnerabilità emotiva, come stress o insoddisfazione, il risveglio può amplificarla, dando la sensazione di “essersi persi qualcosa”. Se la sensazione è frequente o intensa, può essere utile approfondirla in un percorso psicologico. Un caro saluto.
Salve,
alcune persone riferiscono di provare tristezza, confusione o una sensazione di vuoto al risveglio dopo un pisolino pomeridiano. Questo può dipendere da diversi fattori, come il ciclo sonno-veglia, l’interruzione del ritmo quotidiano o altri aspetti personali.
Se queste sensazioni diventano ricorrenti o le causano disagio e sofferenza, può essere utile parlarne con uno psicologo. Un percorso psicologico può aiutarla a comprendere meglio cosa sta succedendo e ad affrontare queste esperienze con maggiore serenità.
Occuparsi di come si sta, anche nei piccoli momenti, è un atto di cura verso di sé. E merita attenzione.
Un cordiale saluto
alcune persone riferiscono di provare tristezza, confusione o una sensazione di vuoto al risveglio dopo un pisolino pomeridiano. Questo può dipendere da diversi fattori, come il ciclo sonno-veglia, l’interruzione del ritmo quotidiano o altri aspetti personali.
Se queste sensazioni diventano ricorrenti o le causano disagio e sofferenza, può essere utile parlarne con uno psicologo. Un percorso psicologico può aiutarla a comprendere meglio cosa sta succedendo e ad affrontare queste esperienze con maggiore serenità.
Occuparsi di come si sta, anche nei piccoli momenti, è un atto di cura verso di sé. E merita attenzione.
Un cordiale saluto
Gentile.., è un problema più comune di quanto pensi. Il nostro cervello fatica a ripartire, succede a tante persone. A mio avviso sarebbe meglio cercare di dormire di più la notte e magari resistere dopo pranzo, passeggiando lentamente. Passiamo troppe ore al chiuso, il nostro organismo dovrebbe essere in movimento all'aperto almeno due ore al giorno. Se invece il sonno notturno non è di buona qualità bisogna indagarne le cause, spesso è utile lavorare per ridurre lo stress. Le tecniche usate esorbitano da queste brevi note. Spero di essere stato utile. Dr. Tacchini
Salve Gentile Utente, quando ci si sveglia da un pisolino pomeridiano, soprattutto se è stato profondo o più lungo del previsto, è frequente sentirsi confusi, malinconici o addirittura depressi perché il cervello può trovarsi ancora in uno stato di transizione tra sonno profondo e pieno risveglio. Questo fenomeno è chiamato "inerzia del sonno" e rende non sempre immediato sentirsi subito lucidi e connessi con il momento presente. Questo stato può anche essere legato a un leggero sfasamento del ritmo biologico interno, dato che il corpo segue naturalmente un ciclo circadiano e riposare fuori da quei ritmi può creare una sensazione di disorientamento emotivo e fisico. Inoltre, per alcune persone, il momento del risveglio pomeridiano può attivare vissuti inconsci legati al vuoto, alla solitudine o all’idea di aver perso tempo o di essersi perse qualcosa, come se la giornata fosse andata avanti senza di loro, generando un senso di smarrimento o tristezza. Per altri dubbi o domande, non esiti a contattarmi. Cordiali saluti.
Ciao, sai questa sensazione di tristezza o vuoto dopo un pisolino pomeridiano è più comune di quanto si pensi. A volta la causa più comune può essere legata al fatto che il pisolino dura troppo a lungo causando una fase di sonno profondo, di conseguenza il risveglio può essere accompagnato da una sensazione di confusione e/o malinconia. All’altro estremo possiamo trovare un risveglio improvviso che invece potrebbe causare un temporaneo squilibrio. Se il pisolino non porta abbastanza riposo oppure avviene in un momento in cui il corpo non è predisposto a rilassarsi, può lasciare una sensazione di stordimento e insoddisfazione. Se questa sensazione persiste e influisce sul tuo benessere, potrebbe essere utile osservare il tuo ritmo di sonno e valutare se ci sono altri fattori che contribuiscono a questo stato emotivo. Vuoi approfondire qualche strategia per migliorare il tuo risveglio pomeridiano? Possiamo parlarne senza problemi... Cercami su miodottore: Nunzio Spina | instagram: nunzio.spina_psy
Buongiorno. Comprendo la sensazione spiacevole che descrive al risveglio dal pisolino pomeridiano. La tristezza e il senso di essersi persa qualcosa possono avere diverse origini.
A livello fisiologico, il sonno diurno, soprattutto se prolungato, può interferire con i normali ritmi circadiani e con le fasi del sonno notturno. Il risveglio da una fase di sonno profondo durante il giorno può portare a una sensazione di stordimento e disorientamento, talvolta accompagnata da un umore più basso.
Dal punto di vista psicologico, il pisolino pomeridiano potrebbe rappresentare una sorta di "pausa" dalla sua giornata. Al risveglio, il ritorno alle attività e alle preoccupazioni quotidiane potrebbe generare un senso di malinconia o la percezione di essersi "staccata" dal flusso della vita, da cui la sensazione di essersi persa qualcosa.
Inoltre, l'umore e il sonno sono strettamente interconnessi. Sebbene un breve riposo possa essere ristoratore, un pisolino che porta a sentirsi depressi potrebbe indicare una dinamica più complessa tra il suo stato emotivo generale e le sue abitudini di riposo.
Sarebbe utile osservare la frequenza e la durata di questi pisolini, così come il suo umore generale durante la giornata. Se questa sensazione di tristezza post-pisolino è ricorrente e impattante sul suo benessere, potrebbe essere utile esplorare ulteriormente queste dinamiche.
A livello fisiologico, il sonno diurno, soprattutto se prolungato, può interferire con i normali ritmi circadiani e con le fasi del sonno notturno. Il risveglio da una fase di sonno profondo durante il giorno può portare a una sensazione di stordimento e disorientamento, talvolta accompagnata da un umore più basso.
Dal punto di vista psicologico, il pisolino pomeridiano potrebbe rappresentare una sorta di "pausa" dalla sua giornata. Al risveglio, il ritorno alle attività e alle preoccupazioni quotidiane potrebbe generare un senso di malinconia o la percezione di essersi "staccata" dal flusso della vita, da cui la sensazione di essersi persa qualcosa.
Inoltre, l'umore e il sonno sono strettamente interconnessi. Sebbene un breve riposo possa essere ristoratore, un pisolino che porta a sentirsi depressi potrebbe indicare una dinamica più complessa tra il suo stato emotivo generale e le sue abitudini di riposo.
Sarebbe utile osservare la frequenza e la durata di questi pisolini, così come il suo umore generale durante la giornata. Se questa sensazione di tristezza post-pisolino è ricorrente e impattante sul suo benessere, potrebbe essere utile esplorare ulteriormente queste dinamiche.
Ciao,
la tua domanda è legata al tempo passato dormendo… o dice qualcosa di più profondo, come il timore di non essere “presente abbastanza” nella tua vita o nelle tue giornate?
E quella tristezza al risveglio… parla solo del pisolino o ti racconta qualcosa del tuo stato d’animo di fondo?
Potrebbe essere interessante iniziare ad ascoltare queste sensazioni, invece di scacciarle. Cosa ti stanno dicendo?
Janett Aruta
Psicologa - ricevo su MioDottore e in Studio a Palermo
la tua domanda è legata al tempo passato dormendo… o dice qualcosa di più profondo, come il timore di non essere “presente abbastanza” nella tua vita o nelle tue giornate?
E quella tristezza al risveglio… parla solo del pisolino o ti racconta qualcosa del tuo stato d’animo di fondo?
Potrebbe essere interessante iniziare ad ascoltare queste sensazioni, invece di scacciarle. Cosa ti stanno dicendo?
Janett Aruta
Psicologa - ricevo su MioDottore e in Studio a Palermo
Gentile Utente, buona sera e grazie per aver scelto di portare qui il suo pensiero. In realtà, la sensazione di cui parla accomuna più persone e può presentarsi anche con disorientamento e ottundimento dei pensieri non appena si riapre gli occhi.
La sensazione di cui parla può essere ricondotta a più ragioni possibili. A volte, il momento del risveglio viene vissuto con ritmi diversi: se il corpo si riattiva in poco tempo, la mente ha bisogno di qualche istante in più per farlo, e così si manifesta una sorta di fase di ripresa che ha qualche istante di durata e che comporta maggior o minor fatica.
Per quanto attiene alla sua ultima precisazione, purtroppo sarebbe necessario disporre di più informazioni per comprendere adeguatamente il suo vissuto di perdita. Innanzitutto, sarebbe utile analizzare la persistenza di tale emozione, e quale sentire si accompagna ad essa, se frustrazione ad esempio o senso di colpa o altro. Tale analisi, unitamente ad una raccolta anamnestica di informazioni relative alla sua persona, sarebbe fondamentale per svelare e dare forma alla sensazione di perdita che porta e attribuire il significato più adeguato a tale segnale. Questo perchè possono intervenire molti fattori nel condizionamento del sonno e del risveglio (un momento particolarmente impegnativo, stressante, preoccupazioni, ....) e purtroppo nel suo messaggio non disponiamo di elementi sufficienti per poter identificare e comprendere ulteriormente.
Mi rendo disponibile se volesse approfondire maggiormente tali aspetti, non esiti a contattarmi. Un caro saluto, Dott.ssa Letizia Turchetto
La sensazione di cui parla può essere ricondotta a più ragioni possibili. A volte, il momento del risveglio viene vissuto con ritmi diversi: se il corpo si riattiva in poco tempo, la mente ha bisogno di qualche istante in più per farlo, e così si manifesta una sorta di fase di ripresa che ha qualche istante di durata e che comporta maggior o minor fatica.
Per quanto attiene alla sua ultima precisazione, purtroppo sarebbe necessario disporre di più informazioni per comprendere adeguatamente il suo vissuto di perdita. Innanzitutto, sarebbe utile analizzare la persistenza di tale emozione, e quale sentire si accompagna ad essa, se frustrazione ad esempio o senso di colpa o altro. Tale analisi, unitamente ad una raccolta anamnestica di informazioni relative alla sua persona, sarebbe fondamentale per svelare e dare forma alla sensazione di perdita che porta e attribuire il significato più adeguato a tale segnale. Questo perchè possono intervenire molti fattori nel condizionamento del sonno e del risveglio (un momento particolarmente impegnativo, stressante, preoccupazioni, ....) e purtroppo nel suo messaggio non disponiamo di elementi sufficienti per poter identificare e comprendere ulteriormente.
Mi rendo disponibile se volesse approfondire maggiormente tali aspetti, non esiti a contattarmi. Un caro saluto, Dott.ssa Letizia Turchetto
Il disturbo d'umore post-sonnellino che descrive sembra appartenere ad un fenomeno relativamente comune, noto come "inerzia del sonno". Quando ci svegliamo durante certe fasi del sonno profondo, il cervello può impiegare del tempo per tornare completamente alla vigilanza, causando sensazioni di confusione, disorientamento e talvolta tristezza.
La sensazione di "essersi persa qualcosa" potrebbe derivare dalla temporanea disconnessione dalla routine quotidiana e dal flusso delle attività. Il cervello sta cercando di riorientarsi e ricalibrare la sua percezione del tempo.
Per ridurre questi effetti, potrebbe provare a limitare i sonnellini a 20-30 minuti, evitare di dormire troppo tardi nel pomeriggio, utilizzare la luce naturale per aiutare il cervello a risvegliarsi.
Se queste sensazioni sono particolarmente intense o persistenti, potrebbero essere collegate a questioni più ampie relative all'umore o al ciclo del sonno che meriterebbero un'esplorazione più approfondita da parte di un medico specialista.
Cordiali saluti.
La sensazione di "essersi persa qualcosa" potrebbe derivare dalla temporanea disconnessione dalla routine quotidiana e dal flusso delle attività. Il cervello sta cercando di riorientarsi e ricalibrare la sua percezione del tempo.
Per ridurre questi effetti, potrebbe provare a limitare i sonnellini a 20-30 minuti, evitare di dormire troppo tardi nel pomeriggio, utilizzare la luce naturale per aiutare il cervello a risvegliarsi.
Se queste sensazioni sono particolarmente intense o persistenti, potrebbero essere collegate a questioni più ampie relative all'umore o al ciclo del sonno che meriterebbero un'esplorazione più approfondita da parte di un medico specialista.
Cordiali saluti.
Ciao,
Partendo dal presupposto che le ragioni possono essere tante e senza un contesto è difficile fare supposizioni ed è sempre meglio consultare un medico in questi casi, di seguito ti spiego due processi che potrebbero avere a che fare con la sensazione che provi.
INERZIA DEL SONNO: Quando ci si sveglia da un sonno profondo, soprattutto se il pisolino dura più di 30 minuti, il cervello ha bisogno di tempo per tornare a uno stato di piena lucidità. Questo periodo, chiamato inerzia del sonno, può durare oltre 30 minuti, durante i quali è normale sentirsi confusi, svuotati o anche tristi. Se il pisolino avviene fuori dai ritmi circadiani naturali, ad esempio troppo tardi nel pomeriggio, questo può prolungare l’inerzia e lo stato deflesso (triste).
VARIAZIONE LIVELLI DI DOPAMINA: Il sonno influisce anche sulla regolazione dei neurotrasmettitori, tra cui la dopamina, che è coinvolta nella motivazione e nel tono dell’umore. Quando dormiamo nel pomeriggio, il cervello può temporaneamente ridurre l’attività dopaminergica, e al risveglio potremmo percepire una sorta di “vuoto”, come se ci mancasse qualcosa o ci fossimo persi un pezzo della giornata.
COSA PUOI FARE: pisolini brevi (massimo15/20min), fare attenzione al momento (cerca di riposare tra le 13:00 e le 15:00 non oltre), luce e movimento al risveglio ( esporsi alla luce del sole e fare qualche piccolo esercizio).
A presto
F
Partendo dal presupposto che le ragioni possono essere tante e senza un contesto è difficile fare supposizioni ed è sempre meglio consultare un medico in questi casi, di seguito ti spiego due processi che potrebbero avere a che fare con la sensazione che provi.
INERZIA DEL SONNO: Quando ci si sveglia da un sonno profondo, soprattutto se il pisolino dura più di 30 minuti, il cervello ha bisogno di tempo per tornare a uno stato di piena lucidità. Questo periodo, chiamato inerzia del sonno, può durare oltre 30 minuti, durante i quali è normale sentirsi confusi, svuotati o anche tristi. Se il pisolino avviene fuori dai ritmi circadiani naturali, ad esempio troppo tardi nel pomeriggio, questo può prolungare l’inerzia e lo stato deflesso (triste).
VARIAZIONE LIVELLI DI DOPAMINA: Il sonno influisce anche sulla regolazione dei neurotrasmettitori, tra cui la dopamina, che è coinvolta nella motivazione e nel tono dell’umore. Quando dormiamo nel pomeriggio, il cervello può temporaneamente ridurre l’attività dopaminergica, e al risveglio potremmo percepire una sorta di “vuoto”, come se ci mancasse qualcosa o ci fossimo persi un pezzo della giornata.
COSA PUOI FARE: pisolini brevi (massimo15/20min), fare attenzione al momento (cerca di riposare tra le 13:00 e le 15:00 non oltre), luce e movimento al risveglio ( esporsi alla luce del sole e fare qualche piccolo esercizio).
A presto
F
Salve, quella che descrive è una sensazione abbastanza comune .Quando ci svegliamo da un sonno profondo il cervello può impiegare un po’ di tempo per “riattivarsi”.
Questa fase si chiama inerzia del sonno ed è accompagnata da confusione, percezione del tempo “sospesa”.Il momento del risveglio rappresenta il momenti in cui la mente passa da uno stato di “sospensione” a quello della realtà quotidiana.
Se si sta vivendo un periodo di stress, tristezza o preoccupazioni, in quel momento il cervello può “riaccendersi” riportandola direttamente a pensieri che aveva lasciato in sospeso.
Questa fase si chiama inerzia del sonno ed è accompagnata da confusione, percezione del tempo “sospesa”.Il momento del risveglio rappresenta il momenti in cui la mente passa da uno stato di “sospensione” a quello della realtà quotidiana.
Se si sta vivendo un periodo di stress, tristezza o preoccupazioni, in quel momento il cervello può “riaccendersi” riportandola direttamente a pensieri che aveva lasciato in sospeso.
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