Salve,sono una ragazza di 19 anni. È da due mesi a questa parte che soffro di “attacchi di panico”,a

23 risposte
Salve,sono una ragazza di 19 anni. È da due mesi a questa parte che soffro di “attacchi di panico”,ansia e crisi esistenziali (se cosi si possono definire...) Ero una ragazza serena finchè un giorno mi sono svegliata inziando ad avere attacchi di panico (insensati) sempre più frequenti fino ad arrivare all’idea di impazzire completamente. Sensazioni bruttissime mai provate prima,che con il passare delle settimane si sono trasformate in una specie di disturbo psicologico. È come se avessi aperto gli occhi e ora fossi terrorizzata dalla vita,dal tempo che scorre,dalle situazioni,dalle età e soprattutto dal diventare anziani. Inoltre sono terrorizzata all’idea dei ricordi...ormai vivo il presente come se fosse un lontano ricordo,e questo mi porta attacchi di panico. Ho paura di diventare anziana,ho paura che i miei famigliari muoiano,i miei animali muoiano,e di rimanere sola e persa....e vivo col terrore che col passare dei mesi e degli anni,la mia vita di adesso cambi.
A volte non so più dove andare a sbattere la testa....a volte mi sento di impazzire (la sensazione più brutta in assoluto) e non ho idea di cosa fare. Mi sento in un perenne stato di tormento in cui soffro moltissimo e non ho idea di come uscirne.....
Inoltre più mi guardo intorno,più mi sento di essere l’unica nella mia situazione e ho paura che un domani sarò rinchiusa in un manicomio.
Perdonatemi se sono un po’ melodrammatica ma è ció che provo....inoltre tutto questo mi porta anche malesseri fisici a volte,e questo mi richiude ancora di più nel mio vortice di sofferenza,non permettendomi piú di essere felice.
Dott.ssa Valentina Cosentino
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Caserta
salve immagino non sia affatto semplice convivere con queste sensazioni. un percorso terapeutico potrebbe aiutarla a gestire le emozioni ed arginare i malesseri fisici.

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Dott. Alessio Vellucci
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Cara Ragazza,
hai un modo molto chiaro di raccontare la tua sofferenza e questo non rende affatto melodrammatico il tuo racconto, ma comunica il forte desiderio di lasciartelo alle spalle e riprendere a vivere serena. Gli attacchi di panico sono una condizione molto comune e anche se sembrano "insensati" hanno sempre una causa a monte, che va esplorata e affrontata se si vuole davvero risolvere il problema. Le tue paure sembrano legate al timore di perdita delle presenze importanti della tua vita, siano esse anche animali, e ciò ti espone ad un senso di fragilità al cospetto del quale la vita sembra una montagna troppo complessa da scalare. A 19 anni la vita è un cantiere aperto, e i progetti spingono sempre più ad allontanarci dalle zone di comfort per diventare via via autonomi, e forse questo sta rappresentando terreno fertile per la tua ansia. Il consiglio che ti do è di intervenire su questa situazione con l'aiuto di uno psicoterapeuta prima che il problema si cronicizzi a causa dei tanti "lo faccio domani" con i quali ciascuno di noi si protegge, e sono certo che ne ricaverai aiuto e beneficio. Buona fortuna!
Dott.ssa Rebecca Silvia Rossi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Usmate Velate
Cara ragazza, ti stai trovando ad affrontare dei sintomi spaventosi, che portano paura e confusione: non devi scusarti per questo. Per poterti aiutare sarebbe necessario capire che momento della vita stai passando: anche se a te pare che ti sei svegliata e d'improvviso hai cambiato prospettiva, confrontarti con un terapeuta potrebbe aiutarti a capire qualche cosa che già era dentro di te, che ti arrecava sofferenza ma che non veniva espressa. Gli attacchi di panico ed i pensieri che ti tormentano, sono i segnali di qualcosa di sottostante che andrebbe analizzato. Data la tua giovane età, sarebbe un peccato che tu aspettassi ancora per affrontarli: ti consiglio, pertanto, di contattare uno psicoterapeuta e cercare assieme di venire a capo di tali questioni. Scrivimi pure in privato qualora volessi darmi altre informazioni, in modo da esserti maggiormente di aiuto. Un caro saluto
Dott.ssa Alessia Rita Candiloro
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Professional counselor
Napoli
Buonasera, ciò che descrive è molto intenso. Non deve essere semplice vivere costantemente in tale stato. Di certo sarebbe opportuno e necessario approfondire tale vissuto in seduta psicologica. Saluti.
Dott.ssa Micaela Bastia
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Modena
Carissima, non definirei affatto “melodrammatico” il tuo modo di esprimerti, anzi, emerge con chiarezza come la situazione ti stia facendo soffrire molto a livello emotivo e abbia iniziato a condizionare la tua vita quotidiana. Inoltre, emerge anche come tu ne sia consapevole e penso che il tuo chiedere aiuto e un parere sia un importantissimo passo, che va accolto e appoggiato. Il mio consiglio è quello di rivolgerti a un terapeuta cosicché, con il suo aiuto, tu possa scoprire di più su questa sintomatologia e su ciò che l’ha fatta nascere e la mantiene così viva, in modo da evitare che si cronicizzi e riprendere a stare bene il prima possibile. Un caro saluto
Dott.ssa Claudia Sposini
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Lodi
Carissima, la situazione che descrivi è fonte di forte angoscia che non reca sollievo alla tua vita e in particolare ai tuoi rapporti interpersonali. Molte delle nostre paure possono avere un' origine antica, e non essere ancora state elaborate; così, ad un certo punto, ricompaiono all'improvviso sotto forma di sintomo e stravolgono la nostra esistenza. Ecco, perchè ti consiglio di affidarti alla Psicoterapia: lì troverai tutti gli strumenti necessari per affrontare il tuo malessere e sentirti più serena. Un caro saluto Dr.ssa Claudia Sposini
Dott.ssa Annamaria Coniglio
Psicologo, Psicologo clinico
Bologna
Gentile utente, due precisazioni prima di esprimere un parere: gli attacchi di panico sono un vero e proprio disturbo psicologico e, stia tranquilla, non può essere mandata "al manicomio" semplicemente perché sentire di impazzire è un sintomo della crisi d'ansia e i manicomi non esistono più ma esistono molte strade per affrontare la situazione che sta vivendo. A 19 anni il passaggio dall'adolescenza alla giovane età adulta può spaventare e, sicuramente per questioni più profonde, la sua mente e di conseguenza il suo fisico le stanno mandando dei segnali. Gli attacchi di panico non sono mai insensati, nascondono qualcosa che dentro di noi non riusciamo a esprimere e tantomeno a comprendere. Sì, con il passare del tempo la vita cambia per tutti, non è la sola, e può spaventare doverlo accettare, ma con lo sviluppo degli strumenti giusti si può affrontare la situazione, adattarsi e uscirne. Questo può farlo con la guida esperta di uno psicoterapeuta.

Resto a disposizione per eventuali dubbi e chiarimenti. Un caro saluto - Dott.ssa Annamaria Coniglio
Dott.ssa Silvia Pinna
Psicologo, Psicoterapeuta, Tecnico sanitario
Roma
Gent. ma, avendo seguito altre situazioni similari, credo che interrogarsi ora su quanto le stia accadendo possa prevenire la cosidetta spirale ansiosa e depressiva
Dott.ssa Viola Vigani
Psicologo, Psicologo clinico
Credaro
Gentile utente, il vortice di sofferenza che lei descrive può essere affrontato contattando uno specialista. In questo modo sarà possibile comprendere la natura dei sintomi fisici, le crisi d’ansia e gli attacchi di panico, in modo da uscire dallo stato di tormento che lei avverte. Sono a dispozione per eventuali approfondimenti.
Dott.ssa Federica Rizzo
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
San Bonifacio
Gentile utente, le parole che lei ha usato per descrivere il suo vissuto sono molto rappresentative e riescono a trasmettere il malessere che sta vivendo. Gli attacchi di panico sono episodi che mettono a dura prova, alla fine dei quali spesso ci sente privi di forze e sopraffatti da quanto vissuto. Immagino non debba essere facile per lei vivere nella costante attesa/paura di avere un attacco di panico.
Ha provato a pensare che cosa è successo nei giorni precedenti al primo attacco di panico? Potrebbe esserci stato un evento, anche insignificante, che glieli ha generati. Riuscire a riflettere ed a trovare un'ipotetica motivazione potrebbe esserle di aiuto. La invito comunque a parlare con qualcuno a lei vicino di questo momento di difficoltà che sta vivendo. Ma soprattutto mi sento di consigliarle di intraprendere un percorso psicologico che la aiuti a capire le motivazioni alla base di questo malessere e a trovare delle strategie per gestirlo.
Si ricordi che guarire si può ma la guarigione si raggiunge solo attraverso un grande atto di coraggio e responsabilità verso sé stessi e verso il proprio benessere psicologico.
Le mando un saluto e resto a disposizione per eventuali domande.
Dott.ssa Federica Rizzo
Dott. Sascha Secciani
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Rivoli
Buongiorno,
vedo che lei parla di un esordio recente di questa sintomatologia, non è facile dare una risposta con solo questi elementi ma con buona probabilità i suoi attacchi di panico possono avere a che fare con la ripresa delle attività dopo la quarantena. Vi sono due fattori che possono aver contribuito al loro sviluppo: il primo è il lungo periodo che abbiamo vissuto di sradicamento dalle relazioni amicali e affettive, e l'annientamento delle nostre routine come la frequentazione dei luoghi che sentivamo come sicuri e affettivamente importanti, ciò nel tempo può causare una deflessione dell'umore, vissuti di abbandono e conseguentemente attacchi di panico; in secondo luogo vi è la ripresa post covid in una condizione di incertezza e con importanti cambiamenti nella quotidianità che per molti di noi sono difficili da accettare e fare propri.
La paura della morte dei propri cari e il timore per il decadimento del proprio stato psicofisico, oltre ad essere una paura reale visto gli eventi degli ultimi mesi, può essere collegata a quanto le ho detto poco sopra, ovvero al timore che nessuno possa più aver cura di lei. Le consiglio una consultazione psicologica per approfondire la tematica.

Dott. Secciani
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Dott. Valeriano Fiori
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Roma
Salve, l'attacco di panico funge da campanello di allarme.
Potrebbe intraprendere un percorso di psicoterapia, per capire l'origine della sua ansia e come saperla gestire meglio.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Dott.ssa Anna Maria Gioia
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Torino
Gentile utente, il suo racconto descrive in realtà molto bene l'esperienza dell'ansia e degli attacchi di panico. Capisco quanto possa essere terrorizzante, ma vorrei incoraggiarla dicendole che la sensazione di impazzire è un vissuto comune di chi, come lei, inizia a soffrire d'ansia e ha la sensazione di perdere il controllo su di sé e sulla propria vita. L'ansia è un campanello d'allarme, in quanto tale va compreso e ascoltato, sono convinta che un percorso terapeutico possa guidarla nel capire le origini della sua ansia e aiutarla a stare meglio. le auguro il meglio!
Dr. Manuel Marco Mancini
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve,
ansia e attacco di panico sono sempre portatori di un mondo non ascoltato.
Il consiglio è di farlo emergere con un professionista di sua fiducia.
Un saluto,
MMM
Dott. Raffaele Cuomo
Psicologo, Psicologo clinico
Latina
Buongiorno. Dalle tue parole si comprende ampiamente la tua sofferenza attuale. I disturbi come gli "attacchi di panico" sono abbastanza comuni e, escludendo cause organiche, possono essere superati con i giusti "trattamenti". Nel tuo raccontano mancano alcuni aspetti che sarebbe opportuno raccogliere e analizzare attentamente. Spesso sintomi fisici (escludendo le cause organiche di cui sopra), sono messaggi dal nostro "mondo interno" inascoltato. Potrei azzardare che, avendo tu 19 anni, ti stia avviando ad un progressivo percorso di autonomia. Qualsiasi salto nell'individuazione e autonomia porta con sé una conseguente crisi, alle volte di facile risoluzione, altre di acuta sofferenza. Mettiamoci che la condizione di "lockdown" non faciliterà percorsi di questo tipo, avendoci costretti a chiusure e regressioni. Ma tutto questo è solo una ipotesi. Quindi ti suggerisco caldamente di prendere contatti con un professionista (Psicologo o Psicoterapeuta) con il quale affrontare le fragilità e paure che oggi non ti permettono di vivere serenamente i tuoi vent'anni. Cordialmente, dott. RC
Dr. Davide De Rosa Saccone
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Riccione
Buongiorno, da quello che scrive si percepisce sicuramente la forza e l'intensità della sua sofferenza e, per questo, non definirei "melodrammatico" il suo racconto. Il vissuto degli attacchi di panico è particolarmente intenso e induce sempre il timore di averne di nuovi, tanto da indurci a limitare le nostre attività pur di non sentire di nuovo la stessa sensazione.
Quello di cui scrivi è quindi del tutto condivisibile e delinea anche una grande sofferenza che rimanda, probabilmente, a ragioni più profonde e legate alla sua storia di vita.
Un percorso psicologico potrebbe aiutarla a contenere i sintomi legati all'attacco di panico per migliorare la sua qualità di vita e, in seconda istanza, ad indagare le dimensioni più profonde che traspaiono dalla sua domanda.
dott. De Rosa Saccone
Dott.ssa Monica D'Ettorre
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Non continui a lasciarsi sopraffare da queste sensazioni. Si lasci aiutare da uno psicologo che la conduca fuori da questa sofferenza e da questi pensieri.

Le auguro di iniziare questo percorso il prima possibile.
Dott.ssa Monica D'Ettorre


Dott. Alessandro D'Agostini
Psicologo, Psicoterapeuta
Roma
Buongiorno, da queste righe si capisce come stia attraversando un periodo emotivamente difficile. Il consiglio che posso darle è di rivolgersi ad uno professionista per affrontare il momento e capire a cosa siano dovuti questi stati ansiosi. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
Dott.ssa Alice Carbone
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Buongiorno,
non credo assolutamente che tu sia melodrammatica, hai fatto bene ad esprimere quello che senti, nel modo in cui lo senti. Sei stata anzi molto coraggiosa, perché non è semplice aprirsi e parlarne. Mi dispiace per questa situazione piena di ansia che stai vivendo.
Mi sento di consigliarti di contattare una psicologa, per poter parlare di questo ultimo periodo, di tutti questi pensieri, per cercare di stare meglio e di ritrovare un po' di serenità.
Scrivere qui è sicuramente stato il primo passo per cercare aiuto!
Se vuoi, sono disponibile.
Un saluto affettuoso,
Dott.ssa Alice Carbone
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso.
Ritengo fondamentale che lei intraprenda un percorso psicologico al fine di indagare le cause, origini ed i fattori di mantenimento dei suoi sintomi onde evitare che la situazione possa irrigidirsi.
Cordialmente, dott. FDL
Dott.ssa Iolanda Pantalone
Psicologo, Psicologo clinico
Vacri
Ciao, grazie per aver avuto il coraggio di condividere con me ciò che stai vivendo. Quello che mi racconti è davvero doloroso, e capisco quanto queste sensazioni siano intense e spaventose. Voglio dirti che ciò che stai attraversando, purtroppo, è molto comune e che non sei affatto sola in questa esperienza. Le crisi che descrivi, con attacchi di panico, ansia e una sensazione di smarrimento esistenziale, sono più frequenti di quanto pensi, soprattutto in momenti di grande incertezza e cambiamento, come quello che stai vivendo ora.

Prima di tutto, voglio rassicurarti sul fatto che queste paure e sensazioni non sono segno di "impazzire" o di qualcosa di irreversibile. L'ansia può manifestarsi in forme molto forti e, come nel tuo caso, può sembrare che tutto ciò che pensi e senti sia confuso e fuori controllo. Le sensazioni di terrore legate al tempo che scorre, alla paura di invecchiare, alla preoccupazione per la morte dei propri cari e per il cambiamento della vita sono tutte paure umane molto comuni, anche se, in questo momento, possono sembrare schiaccianti e sopraffacenti. Questi pensieri possono sembrare molto reali e ingombranti, ma è importante capire che non definiscono chi sei, né determinano il tuo futuro.

Ciò che descrivi come "tormento" e paura di impazzire sono sintomi che possono essere trattati, e ciò che stai vivendo non è permanente. Spesso, questi pensieri e stati d'animo nascono da un accumulo di stress, ansia e preoccupazioni non gestite che si manifestano a livello psicologico e fisico. Il nostro corpo e la nostra mente sono molto legati, e i sintomi fisici che senti (come malesseri fisici) sono anch'essi un riflesso di queste tensioni interne. Il fatto che tu sia consapevole di queste sensazioni è il primo passo verso la guarigione. Il tuo corpo e la tua mente ti stanno parlando, ma attraverso un percorso di supporto psicologico, puoi imparare a comprenderli e gestirli meglio.

Il fatto che tu stia pensando di essere l’unica nella tua situazione è assolutamente comprensibile, ma voglio dirti che molte persone, a tutte le età, affrontano simili difficoltà, anche se spesso non si vedono. Esistono soluzioni che ti permetteranno di sentirti meglio e di ritrovare il controllo sulla tua vita e sulle tue emozioni. Un percorso terapeutico, ad esempio, ti permetterà di esplorare questi pensieri e paure in modo sicuro, senza giudizio, e di apprendere tecniche per gestire l'ansia e i momenti di panico. Inoltre, parleremo insieme della tua visione del tempo e dei cambiamenti, per aiutarti a rielaborare questi pensieri in modo più equilibrato, trovando pace con il presente e con l'idea del futuro.

Non sei destinata a vivere con questo tormento, e sicuramente non finirai in un manicomio, come temi. Le persone con ansia, come te, possono guarire e vivere una vita piena, serena e soddisfacente. Il fatto che tu stia cercando aiuto è un passo molto coraggioso, e con il supporto giusto, questi sintomi possono diminuire e, con il tempo, scomparire.

La tua felicità non è lontana. Se ti apri alla possibilità di intraprendere un percorso di supporto psicologico, vedrai che ci sono molte soluzioni che possono restituirti un senso di controllo, serenità e speranza. Sarà un viaggio che ti permetterà di comprendere meglio te stessa e le tue emozioni, restituendoti quella serenità che meriti.

Credo sinceramente che, passo dopo passo, con il supporto giusto, tu possa sentirti meglio e tornare a vivere in modo più sereno. Non sei sola, e il cambiamento è possibile.



Dott. Luca Rochdi
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Gentile utente è importante che intraprenda un percorso di supporto psicologico per capire le cause di ciò che ha descritto.
Sarei felice di accompagnarla in questo percorso.
Se dovesse avere dei dubbi, può contattarmi premendo il tasto 'messaggio' sul mio profilo.
Resto a disposizione attraverso consulenze online.
Dott. Luca Rochdi
Dott.ssa Sara Petroni
Psicologo clinico, Psicologo
Tarquinia
Ciao,
non sei melodrammatica: stai semplicemente descrivendo con sincerità una paura molto forte, e il modo in cui si è impadronita della tua mente e del tuo corpo. Quello che racconti — la sensazione di “aver aperto gli occhi” su tutto ciò che può finire, il tempo che scorre, la paura di impazzire o di perdere il controllo — è una forma di ansia esistenziale acuta, che spesso segue un primo episodio di panico.

Quando compare un attacco di panico, il cervello vive una vera e propria “tempesta fisiologica”: il corpo si attiva come se ci fosse un pericolo reale. Dopo quell’esperienza, molte persone iniziano a temere non tanto un evento esterno, ma la propria stessa paura. È come se la mente si spaventasse della consapevolezza della fragilità e della fine delle cose — e questo crea un circolo di pensieri ossessivi, paura del tempo, dei cambiamenti, dei ricordi.

Ti voglio rassicurare su due punti fondamentali:

Non stai impazzendo. Queste sensazioni sono sintomi di ansia molto intensa, ma non portano alla perdita di controllo mentale.

Non sei sola. Molte persone, spesso giovanissime e sensibili come te, attraversano momenti simili dopo un evento stressante, un cambiamento o anche senza un motivo apparente.

Per cominciare ad uscirne, puoi:

Parlare con uno psicologo o psicoterapeuta: un percorso cognitivo o integrato può aiutarti a ridurre i pensieri catastrofici e ad affrontare l’angoscia del tempo e della vita in modo più sereno.

Allenare la respirazione e la presenza corporea: quando senti l’ansia salire, prova a inspirare lentamente contando fino a 4, espira fino a 6, e concentrati sul respiro o su qualcosa di concreto che ti circonda (un oggetto, un colore, un suono).

Limitare le ricerche online sui sintomi: possono alimentare l’ansia e rinforzare la sensazione di “unicità” del problema.

Condividere con qualcuno di fiducia — un familiare, un amico — ciò che provi, anche solo per non restare chiusa nel silenzio.

L’ansia può far percepire tutto come un incubo senza uscita, ma con il giusto supporto psicologico e, se necessario, farmacologico (da valutare con il medico), è possibile tornare a sentirsi padroni della propria vita.
Il fatto che tu riesca a raccontarlo con lucidità è già il primo segnale che dentro di te c’è ancora una parte sana, forte e lucida, pronta a farsi aiutare.

Dott.ssa Sara Petroni

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