Salve Sono un ragazzo di 23 anni, vorrei spiegarvi un po' la situazione. Allora partiamo dalla rel

24 risposte
Salve
Sono un ragazzo di 23 anni, vorrei spiegarvi un po' la situazione. Allora partiamo dalla relazione che mi sento di raccontarla in maniera molto felice che dopo aver pensato e finalmente aver chiesto scusa sia io sia lei per gli errori posso dire di godermi appieno la relazione come prima non facevo e su questo lato mi sento meglio. Molte volte abbiamo discusso ed è normale dato che stiamo da quasi sette anni insieme, anche se il mio cervello mi ha mandato input sbagliati come ad esempio aggredirla verbalmente oppure bloccare le chat ecc , il mio cuore sa che non farei mai nulla del genere anche perché stesso io nel mio profondo so che non avrebbe nessun senso. Questo periodo di pensieri distorti è iniziato a metà febbraio quando ero convinto di non provare sentimenti per lei e questa cosa è stata subito smentita un mese dopo dato che ho avuto la conferma che i sentimenti ci sono e sono più forti che mai, adesso di recente è riniziato quel periodo negativo dove penso a cose assurde come ho già scritto a inizio messaggio, spero che anche questa cosa si risolvi al più presto, inoltre volevo dirvi che sempre di recente in questo mese addirittura il mio cervello vuole farmi credere che non sia pienamente etero, quando in realtà vi posso giurare sulle persone a cui tengo di più che più etero di me non esiste nessuno, dato che mi eccito molto facilmente alla vista di una ragazza scoperta. Assumo Lexotan perché comunque quando le prendo cala l'ansia generale che provo e i pensieri distorti si affievoliscono. Però giustamente non posso continuare sempre a stare così a prendere gocce. Io al momento non ho la disponibilità economica per intraprendere un percorso dato che non ho soldi, volevo chiedervi se c'erano dei metodi naturali per poter provare a migliorare la situazione o al posto delle gocce prendere qualche integratore per liberare la mente, questo in attesa che io possa andare a iniziare un percorso. Comunque il fatto che provo un amore intenso per la mia ragazza l'ho provato già a inizio mese quando si è operata mi è venuta una crisi di pianto, ero agitatissimo e quindi questa è una prova in più, un altra cosa anche quando sono stato un po' di giorni da lei dopo che sono tornato a casa ho pianto perché mi mancava come l'aria. Io la penso costantemente e mi manca sempre quindi sono felice di questo. Spero che voi possiate consigliarmi grazie
Dott. Andrea Boggero
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Salve, grazie per aver condiviso con così tanta apertura il suo vissuto. Quello che racconta trasmette una profonda sensibilità, un amore autentico per la sua compagna e, al tempo stesso, una forte sofferenza legata a ciò che il suo pensiero, nei momenti di maggiore vulnerabilità, sembra volergli suggerire. È molto importante che lei stia cercando di comprendere meglio cosa le stia accadendo: già questo è un passo fondamentale verso il benessere. Dal punto di vista cognitivo-comportamentale, i pensieri che lei definisce "distorti" sono il frutto di un'attività mentale intensa, spesso accentuata da un elevato livello di ansia. Quando siamo ansiosi, la mente tende a generare pensieri automatici negativi o intrusivi, che possono sembrarci assurdi, incoerenti o addirittura lontani dalla nostra vera natura. Il fatto che lei li riconosca come "non sensati", che non li senta coerenti con i suoi valori o le sue emozioni più profonde, è un elemento molto importante. Significa che questi pensieri non sono espressione di una verità su di lei, ma piuttosto il prodotto di uno stato emotivo alterato, legato all'ansia e alla paura. Spesso, in situazioni simili, il problema non è tanto il contenuto dei pensieri (come il dubbio di non amare o quello sull’orientamento sessuale), quanto il significato catastrofico che si attribuisce al fatto stesso di averli. In questi casi, può attivarsi una spirale detta “ruminazione ossessiva”, in cui si cerca di analizzare, controllare e smentire i pensieri, ma più ci si concentra su di essi, più sembrano invadenti e disturbanti. È un meccanismo molto noto in ambito cognitivo-comportamentale, e viene spesso affrontato con tecniche specifiche che insegnano a riconoscere i pensieri per quello che sono: eventi mentali, non verità assolute. Lei racconta anche con grande lucidità quanto amore provi per la sua compagna, e quanto dolore e tenerezza l’abbiano attraversato in momenti delicati come quello dell’intervento. Queste emozioni autentiche sono la chiave: rappresentano la sua direzione, ciò che davvero conta per lei. La sua mente può talvolta confonderla, ma il cuore – inteso anche come insieme dei suoi valori, desideri profondi e scelte – rimane integro. Il Lexotan agisce riducendo temporaneamente l’ansia, ma come ha giustamente intuito, non può essere una soluzione a lungo termine. Non esistono sostituti perfetti alle benzodiazepine, ma ci sono alcune strategie naturali che possono essere di aiuto nel gestire l’ansia: innanzitutto, la pratica della respirazione profonda o diaframmatica può ridurre l’attivazione fisiologica dell’ansia. Bastano dieci minuti al giorno in un luogo tranquillo per notare dei benefici. Anche la mindfulness e la meditazione guidata aiutano a rimanere ancorati al presente, senza farsi trascinare via dai pensieri. Un’altra risorsa utile è l’attività fisica regolare, anche una camminata veloce di mezz’ora ogni giorno, che favorisce il rilascio di endorfine e serotonina. Esistono poi integratori a base di magnesio, teanina, passiflora o melissa che, sotto controllo medico, possono essere utilizzati per ridurre lievi stati d’ansia. Nel frattempo, le suggerisco anche di informarsi su eventuali servizi psicologici gratuiti o a basso costo nella sua zona, o presso la ASL di appartenenza. Alcuni centri universitari di psicologia o cooperative sociali offrono percorsi accessibili per chi si trova in difficoltà economica. Lei ha dentro di sé molte risorse. Il fatto che sia così attento alle proprie emozioni, che provi desiderio di stare bene per sé e per la sua relazione, è un segnale prezioso. Questo periodo può essere l’occasione per imparare a conoscere meglio la sua mente, sviluppare nuovi strumenti e uscirne più forte. I pensieri disturbanti non definiscono chi siamo. Ma il modo in cui li affrontiamo può trasformarli in una spinta verso la crescita. Resto a disposizione. Dott. Andrea Boggero

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Dott.ssa Giulia Ruffino
Psicologo, Psicologo clinico, Terapeuta
Cossato
Buonasera,
è evidente che lei è profondamente legato alla sua compagna e che sta facendo un lavoro interiore importante per comprendere meglio sé stesso.

I pensieri intrusivi e le crisi di dubbio che descrive possono rientrare in un quadro ansioso-ossessivo, spesso acuito da stress, stanchezza emotiva o cicli non elaborati di conflitto interiore. È positivo che abbia riconosciuto questi momenti come “pensieri distorti” e che abbia già notato come l’amore autentico, il senso di mancanza e il bisogno di connessione riaffiorino con forza.

Da un punto di vista naturale, possono aiutarla:

- Tecniche di respirazione consapevole e mindfulness, utili per calmare l’attività mentale e radicarsi nel presente.

- Infusi o integratori naturali come passiflora, melissa, biancospino o L-teanina (sempre sotto consiglio di un professionista in erboristeria o farmacista).

- Attività fisica regolare, meglio se all’aria aperta, che contribuisce a regolare l’umore.

- Scrittura espressiva: mettere su carta ciò che sente, senza giudizio, può aiutarla a dare ordine al flusso dei pensieri.

Questi rimedi non sostituiscono un percorso psicoterapico, ma possono sostenerla nell’attesa. È molto importante evitare l’autodiagnosi e l’autogestione dei farmaci: continui a confrontarsi con il medico per l’uso del Lexotan.

Il suo amore è una risorsa. La invito a considerare che dubbi e paure non sono segnali di assenza di sentimento, ma spesso il riflesso di una mente sensibile e spaventata. È lì che possiamo lavorare.

Un passo alla volta. Lei è già in cammino.
Dott.ssa Maria Carla del Vaglio
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Napoli
Buongiorno, grazie per aver condiviso la sua esperienza con tanta sincerità. Da quello che racconta, sembra che, nonostante il forte amore e l’attaccamento che prova per la sua compagna, il suo cervello si trovi a lottare contro pensieri distorti che le generano ansia e confusione. Questi pensieri, che appaiono invasivi e ossessivi, possono essere sintomi di quella forma di ansia generale che già le dà fastidio e che, come lei ha notato, si attenua temporaneamente con l'assunzione del Lexotan.

È comprensibile che, in un contesto di stress – sia per la gestione del lavoro che per la necessità di mantenere stabile una relazione a distanza – il suo sistema nervoso possa reagire in questo modo, portandola a interrogarsi su aspetti della sua identità che in realtà non rispecchiano i suoi sentimenti profondi. Il conflitto tra ciò che sente nel cuore, che le dice di amare la sua compagna, e i pensieri distorti che emergono, è un segnale che c’è del lavoro da fare sul fronte della gestione dell’ansia.

Per cercare di scacciare questi pensieri negativi e ossessivi, potrebbe essere utile sperimentare alcune tecniche di rilassamento e di presenza, che permettano alla mente di staccarsi dal ciclo di preoccupazioni. A volte, praticare la mindfulness o altre forme di meditazione può aiutare a radicare i pensieri nel presente e a distanziarsi da quelle idee che generano angoscia. Esistono, inoltre, approcci naturali e complementari che favoriscono il benessere del sistema nervoso, come una regolare attività fisica o tecniche di respirazione, anche se ovviamente è importante non abusarne e integrarle in modo equilibrato nel proprio percorso.

Mi rendo conto che, in questo momento, la presenza del Lexotan possa sembrare l’unico rimedio che le dia un sollievo immediato, ma un percorso terapeutico mirato potrebbe aiutarla a comprendere e a gestire meglio questi pensieri senza dover dipendere esclusivamente dai farmaci. Se desidera un supporto per esplorare in profondità queste dinamiche e trovare strategie efficaci per liberarsi di questi pensieri ossessivi, sono disponibile ad accompagnarla in un percorso di terapia.

Un caro saluto.
Dott.ssa Susanna Scainelli
Psicologo, Psicologo clinico, Neuropsicologo
Albino
Buongiorno, comprendo quanto possa essere faticosa per lei questa situazione. Sicuramente un percorso psicologico sarebbe la cosa migliore da intraprendere. Se al momento economicamente non può farlo in privato, le consiglierei di contattare il consultorio della sua città, offrono infatti una serie di sedute gratuite, in quanto pagate dal servizio sanitario nazionale. Se avesse bisogno in futuro sono a sua disposizione in presenza o online, per una terapia di tipo relazionale integrata, con il supporto di varie tecniche personalizzate in base al paziente, ai suoi bisogni ed obiettivi con evidenza scientifica. Dott.ssa Susanna Scainelli
Dott.ssa Giulia Sala
Psicologo, Psicologo clinico
Ponte San Pietro
Grazie per aver condiviso con tanta sincerità la tua esperienza. Dalle tue parole emerge un forte coinvolgimento affettivo verso la tua partner e una consapevolezza importante rispetto ai pensieri che ti stanno creando disagio. Questi pensieri intrusivi e l’ansia che li accompagna possono essere riconducibili a una forma di disagio ansioso con tratti ossessivi, in cui il bisogno di controllo genera dubbi e insicurezze che non riflettono la realtà dei tuoi sentimenti.

Nel breve termine, può esserti utile:

- praticare respirazione diaframmatica e tecniche di rilassamento,
- mantenere un diario dei pensieri per riconoscere e ridimensionare quelli disfunzionali,
- fare attività fisica regolare,
- assumere, con parere medico, integratori naturali come magnesio, passiflora o griffonia.
In attesa di iniziare un percorso psicologico, ti consiglio di valutare servizi pubblici o sportelli gratuiti nella tua zona.

Ciò che stai vivendo è superabile e non definisce chi sei. Con il giusto supporto, potrai tornare a vivere la tua relazione e la tua quotidianità con serenità.

Un caro saluto
Dott.ssa Silvia Parisi
Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo
Torino
Caro ragazzo,
grazie per aver condiviso con così tanta sincerità e profondità il tuo vissuto. Le parole che hai scritto mostrano una grande consapevolezza di te stesso e del tuo mondo interiore, ed è già un passo molto importante nel percorso verso un maggiore benessere psicologico.

La relazione di lunga data che descrivi, con i suoi alti e bassi, riflette un legame significativo e profondo. È del tutto normale che, in un rapporto duraturo, si vivano momenti di crisi, incomprensioni o dubbi. Ciò che conta, come tu stesso hai sottolineato, è la volontà reciproca di mettersi in discussione, chiedere scusa e ripartire. Questo è un segno di maturità emotiva e di amore autentico.

Tuttavia, quello che descrivi – i pensieri intrusivi, l’ansia, i dubbi improvvisi sulla tua identità e sulla relazione, l’uso del Lexotan per gestire tutto questo – potrebbe rientrare in un quadro di tipo ossessivo, dove i pensieri si presentano in modo insistente e irrazionale, generando molta sofferenza. È importante chiarire che non sei solo in questo: molte persone sperimentano momenti simili, in cui la mente sembra sabotare ciò che il cuore sente con certezza.

Riguardo alla tua domanda su rimedi naturali: alcune strategie possono aiutarti nel breve termine. Ad esempio:

Tecniche di respirazione profonda e rilassamento muscolare progressivo possono ridurre l’ansia fisica.

La mindfulness, che consiste nell’allenare la mente a restare nel presente, può essere molto efficace per gestire pensieri ripetitivi e angoscianti.

Attività fisica regolare, anche una semplice camminata ogni giorno, ha un effetto positivo sull’umore e sulla regolazione dell’ansia.

Alcuni integratori naturali come la melissa, valeriana, passiflora o il magnesio possono aiutare in caso di ansia lieve, ma è sempre consigliato consultare il medico o il farmacista prima di assumerli.

Detto ciò, è importante ricordare che questi sono strumenti temporanei. I pensieri che descrivi e il disagio che ti accompagnano meritano uno spazio di ascolto e di cura più profondo. Un percorso psicoterapeutico può aiutarti a comprendere l’origine di questi vissuti, gestirli e superarli con strumenti adeguati e duraturi.

Capisco che in questo momento tu non abbia disponibilità economica, ma considera che esistono opzioni gratuite o a basso costo: i centri di salute mentale (CSM) del tuo territorio, alcuni centri di ascolto psicologico, oppure i servizi universitari (se sei iscritto a un ateneo) possono offrire supporto anche temporaneo.

Sarebbe davvero utile e consigliato approfondire tutto ciò con l’aiuto di uno specialista.

Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa








Dott.ssa Chiara Quinto
Psicologo clinico, Psicologo
Roma
Ciò che stai vivendo sembra riflettere una fase intensa, fatta di domande profonde, emozioni forti e pensieri che a volte ti destabilizzano. La tua relazione è importante per te, lo dimostri non solo a parole ma anche nel modo in cui ti commuovi, ti preoccupi, senti la mancanza della tua compagna. Questo è un segno chiaro di un legame autentico. Eppure, proprio quando ami, emergono dubbi, pensieri intrusivi, paure improvvise..
Ti sei chiesto perché la tua mente prova a mettere in discussione qualcosa di cui il tuo cuore è certo? Cosa rappresenta per te l’idea di perdere il controllo?
Quando dici “il mio cervello mi manda input sbagliati”, pare che tu stia vivendo una battaglia interna, a mio avviso, ma se quei pensieri non fossero nemici da combattere, bensì segnali da ascoltare? Non per credergli, ma per capire cosa cercano di proteggere, o di evitare.
La mente ansiosa spesso cerca certezze assolute, ma l’amore – come l’identità – non ha bisogno di rigidità per esistere. Ha bisogno di spazio, di fiducia, di autenticità.
Rifletti su questo: cosa succederebbe se ti permettessi di non avere tutte le risposte subito?
Cosa cambierebbe se ti accogliessi anche nei momenti di dubbio, senza dover sempre “smentire” ciò che senti?
Forse il vero sollievo non sta nel controllare tutto, ma nel iniziare a fidarti un po’ di più di ciò che vivi nel profondo!
Rimango a disposizione su Roma ed online, un caro saluto.
Dott.ssa Giulia Casole
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Buonasera, comprendo la sua sofferenza legata a questi pensieri intrusivi che generano ansia e confusione, nonostante i suoi sentimenti autentici verso la sua partner. È positivo che lei riconosca la natura distorta di questi pensieri e il sollievo temporaneo che trae dal Lexotan. Tuttavia, come lei stesso giustamente sottolinea, non è una soluzione a lungo termine.
In attesa di poter intraprendere un percorso psicologico più strutturato, le suggerirei di esplorare alcune strategie di gestione dell'ansia che possono offrire un supporto iniziale. Tecniche di rilassamento come la respirazione diaframmatica o la mindfulness possono aiutarla a ridurre l'attivazione fisiologica associata all'ansia e a osservare i pensieri senza farsi sopraffare. Anche dedicarsi ad attività che le portano benessere e distrazione può essere utile.
Per quanto riguarda l'utilizzo di integratori, è fondamentale consultare il suo medico curante o uno specialista prima di intraprendere qualsiasi assunzione, in quanto non esistono evidenze scientifiche solide che ne supportino l'efficacia nel trattamento di problematiche come la sua. Il medico potrà valutare la sua situazione generale e fornirle indicazioni appropriate.
Le rinnovo l'importanza di considerare un percorso psicologico non appena le sue condizioni economiche lo permetteranno, in quanto rappresenta lo strumento più efficace per comprendere a fondo l'origine di questi pensieri e sviluppare strategie di gestione più durature e funzionali.
Dott. Diego Ferrara
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Quarto
Buongiorno,
consulti la salute mentale, potrebbe richiedere supporto psicologico mediante il servizio sanitario nazionale, pagherebbe solo il ticket.
Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
Dott. Stefano Recchia
Psicologo, Psicologo clinico, Professional counselor
Roma
Gentile utente, grazie per aver condiviso la sua situazione. Mi dispiace molto per il suo stato di malessere e per l'ansia che spesso prova. Come ha già scritto lei la aiuterebbe molto un percorso psicologico, la aiuterebbe a sentirsi meglio e sarebbe la soluzione principale. Ci sono servizi psicologici anche nel settore pubblico che le permetterebbero di avviare un percorso a costo "zero". Le consiglio di parlane con il suo medico di base. Saprà indicarle sicuramente la struttura più idonea per le sue esigenze. Spero di esserle stato di aiuto. La ringrazio. Un caro saluto. Dott. Stefano Recchia
Dott.ssa Rossella Carrara
Psicologo, Psicologo clinico
Bergamo
Buongiorno, le consiglio di rivolgersi al Consultorio Familiare della sua zona per un percorso psicologico gratuito. Cordiali saluti.
Dott.ssa Annarita Scarola
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Milano
Buongiorno, senza mettere in dubbio il profondo affetto che la lega alla sua ragazza, sarebbe interessante comprendere in modo approfondito quali dinamiche e incastri vi tengono legati insieme: di solito, quando non si riesce ad essere sereni in una relazione, è perché ci sono degli aspetti poco sani ma utili a voi che ci state dentro, e bisogna capire quali e perché. Saluti, AS
Dott. Luca Vocino
Psicologo clinico, Psicologo
Trezzano Rosa
Buongiorno gentile Utente, la ringrazio per aver condiviso con tanta sincerità e profondità il suo vissuto. Le sue parole restituiscono il ritratto di una persona che sta vivendo un momento emotivamente intenso, caratterizzato da un grande desiderio di comprendersi meglio e di proteggere un legame affettivo per lei molto importante. Già il fatto che stia cercando risposte, che sia attento a ciò che prova e che si interroghi con tanta consapevolezza, è un passo fondamentale verso un miglioramento.

Quello che descrive sembra intrecciarsi con uno stato ansioso che tende ad alterare la percezione delle emozioni e a generare pensieri intrusivi, spesso non coerenti con ciò che lei sente veramente. Questo tipo di pensieri, a volte anche molto lontani dalla propria identità, possono spaventare ma non necessariamente riflettono la realtà del suo sentire. Anzi, il modo in cui lei stesso ne parla mostra quanto siano per lei dissonanti e quanto desideri poterli ridimensionare. Quando si vive un forte stato ansioso, il pensiero può iniziare a girare in tondo, perdendo il contatto con il proprio centro, e questo può generare confusione sia nei confronti di sé stessi che degli altri.

L’amore che prova per la sua ragazza appare sincero e intenso, e i momenti che ha descritto — il pianto dopo l’operazione, la nostalgia al rientro a casa — ne sono una conferma profonda e autentica. L’ansia però può compromettere la capacità di vivere serenamente questi sentimenti, facendo affiorare dubbi e timori ingiustificati che sembrano voler mettere alla prova ciò che in realtà è già molto chiaro dentro di lei.

Riguardo alla sua richiesta di strategie naturali in attesa di poter iniziare un percorso terapeutico, può certamente esplorare alcune strade che, pur non sostituendo un supporto psicologico strutturato, possono offrire un sollievo parziale. L’attività fisica regolare, ad esempio, ha un effetto molto positivo sulla regolazione dell’ansia, così come tecniche di rilassamento come la respirazione diaframmatica, la meditazione mindfulness o lo yoga. Anche una corretta igiene del sonno e un’alimentazione equilibrata contribuiscono al benessere mentale. Esistono poi alcuni integratori a base di magnesio, L-teanina, valeriana o passiflora che hanno un’azione distensiva e possono essere considerati, previo parere medico.

Tuttavia, tengo a sottolineare quanto sarebbe prezioso per lei potersi rivolgere a uno psicologo, anche attraverso i servizi pubblici del suo territorio. Spesso le ASL o i consultori offrono percorsi gratuiti o a basso costo per i giovani adulti, ed è possibile informarsi presso il suo medico di base o cercando online i servizi disponibili nella sua zona. Potersi confrontare con un professionista potrebbe aiutarla a sciogliere questi pensieri distorti, a elaborare le sue paure e a ritrovare uno spazio mentale più calmo e centrato.

Nel frattempo, continui ad ascoltarsi come sta già facendo. Lei ha una forza interiore e una voglia di comprendersi che meritano attenzione e rispetto. Questo momento, per quanto difficile, può rappresentare un passaggio prezioso verso una conoscenza più profonda di sé e una maggiore serenità nella sua relazione.

Dott. Luca Vocino
Dott.ssa Eva Donnini
Psicologo, Psicologo clinico
Grosseto
Buongiorno, mi sembra di capire che si trova in uno stato confusionale dominato dall'ansia. Da quello che mi è possibile dedurre da questa breve descrizione penso che sarebbe utile per lei intraprendere un percorso con l'obiettivo di far chiarezza sul versante interpersonale; potrei assumere che le problematiche che lei afferisce alla sua ragazza dipendano dal rapporto che lei ha con se stesso, che pertanto siano una conseguenza. Tuttavia, un percorso psicologico non è sostituibile da un prodotto naturale per cui il mio consiglio è quello provare a cercare delle risposte alle sue domande sostenuto da un esperto.
Resto a disposizione.
Grazie.
ED
Ciao,
intanto grazie per la fiducia con cui hai raccontato tutto questo. Si sente chiaramente quanto tu tenga alla tua relazione e quanto stia facendo uno sforzo enorme per proteggerla e proteggerti da quei pensieri che sembrano non rispecchiare affatto ciò che provi davvero.

È importante che tu sappia che non sei il solo a vivere esperienze simili: ci sono momenti in cui la mente, sotto stress o per altri fattori, comincia a generare pensieri che sembrano non appartenerci — come se ci fossero “due voci” dentro di noi, una che ama profondamente e un’altra che mette tutto in dubbio.

Il fatto che tu ti stia chiedendo se sei “veramente etero” o se ami davvero la tua ragazza, mentre in realtà piangi per lei, la cerchi, la desideri e ti manca — è un classico esempio di quanto l’ansia possa confondere, ma non cancellare la verità emotiva che c’è nel cuore.

È molto importante che tu stia già cercando strategie per stare meglio — e capisco benissimo che in questo momento tu non possa iniziare un percorso. Ma permettimi di dirti che, quando potrai, parlarne in uno spazio terapeutico potrà davvero aiutarti a distinguere tra ciò che sei e ciò che la tua ansia ti racconta.

Se vorrai, possiamo parlarne insieme, anche solo per aiutarti a dare un nome più preciso a tutto questo.
Mi trovi su MioDottore. Quando sarai pronto, io ci sono.

Un caro saluto,
Janett Aruta
Psicologa
Dott.ssa Anna De Luca
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Pomezia
Ciao, da quanto descrivi è possibile che tu abbia semplicemente dei pensieri "intrusivi" che percepisci fastidiosi e costanti, dai quali talvolta riesci a liberarti, mentre altre volte no. Le reazioni di ansia sono naturalmente connesse con questo di pensieri oppure con altri timori magari inesplorati. Sicuramente i farmaci o le vitamine non riusciranno ad aiutarti a risolvere la problematica a lungo termine, purtroppo.
L'unica soluzione sarebbe un percorso terapeutico che ti aiuti ad analizzare questi pensieri e a lavorarci su. Dal punto di vista economico, non preoccuparti, poiché esistono centri che svolgono terapie a prezzi sociali, in casi gravi anche pro bono, oppure collaborano con il servizio pubblico per fornire terapie nei casi di impossibilità economica. Oppure potresti rivolgerti alla tua ASL, per vedere se ci sono servizi di terapia o centri convenzionati. Altrimenti puoi cercare centri o professionisti che aderiscono a reti professionali di terapia calmierata, pro bono e a prezzi sociali.
Buona fortuna
Dott.ssa Francesca Casolari
Psicologo, Psicologo clinico
Modena
salve, credo che sia seguito da uno psichiatra e consiglio una psicoterapia, e si può rivolgere all'ausl e in base al reddito può essere gratis e non paga il ticket grazie
Dott. Nicola Bucci
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Salve,
grazie per aver condiviso con tanta apertura la sua esperienza. È chiaro che sta vivendo un periodo emotivamente intenso, e la consapevolezza che dimostra è un primo passo importante. Capisco la sua difficoltà nel sostenere un percorso psicologico al momento, ma vorrei rassicurarla: esistono servizi pubblici e consultori psicologici a cui può accedere gratuitamente o a costi molto ridotti. Intanto, può essere utile mantenere una routine regolare, curare il sonno, l’alimentazione e l’attività fisica, che spesso aiutano a contenere ansia e pensieri ricorrenti.
Dott.ssa Mariapaola Anania
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Buongiorno, grazie per aver condiviso con noi un momento così difficile. È un gesto molto coraggioso. Io le consiglierei di rivolgersi all’ASL del suo territorio, per usufruire di un servizio pubblico di ascolto e di sostegno . Sarebbe interessante approfondire la causa di questi pensieri intrusivi, se scaturiscono da una situazione tipo. Un percorso psicologico l’aiuterebbe a mettere in ordine i pensieri e le emozioni ed approfondire anche il comportamento ambivalente nei confronti della sua ragazza e trattare la tematica della sessualità e delle relazioni. Resto a sua disposizione per eventuali informazioni.
Dott.ssa Mariapaola Anania, psicologa clinica, psicosessuologa, specializzanda in psicoterapia cognitivo-comportamentale.
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Dott.ssa Francesca Romana Casinghini
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
un percorso terapeutico è l'unica soluzione per risolvere il problema. Non esistono farmaci o integratori che tolgono i pensieri intrusivi. Provi a trovare un lavoro anche part time che le consenta di iniziare una crescita personale.

Dott Casnghini
Grazie per aver condiviso la tua storia con tanta sincerità. Le tue parole trasmettono chiaramente quanto tu sia una persona sensibile, riflessiva e profondamente legata alla tua ragazza. Ed è bello leggere che, nonostante le difficoltà, siete riusciti a chiedervi scusa e a ritrovare un equilibrio più sano nel vostro rapporto. Questo è già un segno di grande maturità emotiva.
Detto ciò, vorrei darti un consiglio da psicologa, con delicatezza ma anche con la sincerità che meriti.
1. Ascoltare i pensieri… ma non crederli sempre
Quello che descrivi – pensieri intrusivi, dubbi improvvisi, la sensazione di non riconoscersi in certe idee – è qualcosa che accade a molte persone, soprattutto nei periodi di forte stress o ansia. Il fatto che tu riesca a osservare questi pensieri, a distinguerli da ciò che “senti nel cuore”, è un ottimo segno. Il nostro cervello a volte "genera rumore", e imparare a lasciar andare ciò che è solo rumore è una delle chiavi del benessere psicologico.
Questi pensieri non definiscono chi sei, né tantomeno il tuo orientamento sessuale o i tuoi sentimenti. Spesso il bisogno di "assicurarsi" continuamente di provare qualcosa o essere in un certo modo può indicare una forma di **ansia ossessiva**, che tende a farci dubitare anche delle cose più chiare.
2. Strategie naturali per calmare la mente
In attesa di poter iniziare un percorso con uno psicologo (che ti consiglio vivamente, anche attraverso i servizi gratuiti del consultorio o quelli online con tariffe agevolate), ci sono alcuni strumenti naturali che puoi usare:
- Respirazione diaframmatica: 5-10 minuti al giorno, concentrandoti solo sul respiro lento e profondo. Aiuta a calmare il sistema nervoso.
- Scrittura espressiva: scrivi ogni giorno quello che provi, senza giudizio. Ti aiuta a “svuotare” la mente e a dare un contenitore sicuro ai pensieri.
- Attività fisica regolare: anche solo camminare 30 minuti al giorno ha un effetto diretto sull’ansia e sul tono dell’umore.
- Infusi rilassanti: camomilla, valeriana, melissa, passiflora… possono essere un piccolo ma utile supporto quotidiano.
- Mindfulness o meditazione guidata: esistono app gratuite (come Insight Timer o Petit Bambou) che offrono percorsi di rilassamento, gestione dell’ansia e centratura.
E per quanto riguarda gli integratori?
Parlane sempre con il medico prima, ma alcuni integratori che possono supportare l'equilibrio emotivo sono:
- Magnesio e vitamina B6 (riduce l’ansia e la stanchezza mentale)
- Griffonia (favorisce la produzione di serotonina)
- Rhodiola rosea o Ashwagandha (adattogeni naturali per lo stress)
**Infine, un messaggio sul tuo amore**
È bellissimo quanto tieni alla tua ragazza, quanto sei presente, quanto sei stato vulnerabile nel raccontare anche le tue paure. Questo è **amore autentico**, non perfetto, ma vero. L’amore maturo non è l’assenza di dubbi, ma la **scelta di esserci**, anche nei momenti difficili.

Se posso lasciarti con un pensiero, è questo: **non sei solo in ciò che provi**. E chiedere aiuto, come stai facendo ora, è il primo vero passo verso la guarigione.
Un abbraccio psicologico
Dott.ssa Francesca Gottofredi
Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Bologna
Caro ragazzo,
grazie per aver condiviso con tanta sincerità quello che stai vivendo. Ciò che descrivi – i pensieri ossessivi, le crisi di ansia, il dubbio sulla tua identità, la paura di non amare abbastanza o di cambiare – non sono stranezze, ma segnali di un’ansia che ti sta chiedendo ascolto. Non mettono in discussione chi sei o cosa provi davvero, ma ti fanno sentire destabilizzato perché la tua mente cerca certezze assolute.
Le consiglio di chiedere un consulto ad uno psichiatra per formulare una diagnosi e improntare una terapia adeguata

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