Salve, sono sposata da quasi 10 anni con mio marito quindi come potete immaginare avrei molte cose d

24 risposte
Salve, sono sposata da quasi 10 anni con mio marito quindi come potete immaginare avrei molte cose da dire. Cercherò di essere breve. Mio marito i primi due anni era perfetto mi adorava era l'uomo che molte vorrebbero insomma nulla faceva pensare che sarebbe cambiato qualcosa. Premetto che venivamo da storie finite lui divorziato e io vedova. Lui ha voluto subito sposarmi e avere un figlio e andava tutto benissimo. Dopo circa un anno che era nato nostro figlio sono rimasta incinta del secondo inaspettatamente. Da lì nel giro di pochissimi giorni la mia vita si è stravolta. Mio marito dall'amore è passato all'odio senza apparenti cause. Ha smesso di amarmi di avere rapporti sessuali e punendomi per lunghi periodi senza rivolgermi la parola e quando andava a lavorare non rispondeva neppure al telefono. In più ha cominciato ad odiare mia figlia. Lei l'ho avuta dal mio precedente marito scomparso con un brutto male. In più cosa agghiacciante aveva cambiato il suo volto. L'espressione degli occhi erano quelli di una persona sempre arrabbiata e che odiava. Purtroppo questo suo comportamento non è mai più cambiato e purtroppo nel corso degli anni ad oggi ha portato a diversi episodi di separazione ma poi lui ritorna sempre come se nulla fosse e tutte le volte ripete frasi come se leggesse un copione (cosa anche questa agghiacciante) per ripetermi frasi che ha usato quando ci siamo conosciuti. In tutti questi anni ho passato intere notti a chiedermi cosa fosse accaduto a mio marito passa da un marito apparentemente amorevole ma poi in pochi giorni riprende ad assumere questi atteggiamenti demonici. Ho imparato nel tempo che fa uso di materiale pornografico e mi sono risposta al perché dei suoi rifiuti e ho anche scoperto che si ritrova a parlare al telefono con altre donne come per avere un supporto.. Per caso mi sono imbattuta in questi argomenti come la sindrome del borderline e sono rimasta scioccata, ora io non sono medico ma purtroppo mio marito e proprio come descrive questa sindrome. Voglio puntualizzare che in questi anni ho dato tutto il mio amore a quest'uomo tutte le attenzioni e tantissima ma proprio tantissima pazienza ma ora ho davanti una cruda realtà.. E la cosa peggiore è che non credo proprio che mio marito andrà da un medico. Secondo lui sono io la persona malata... Mio marito ricambia tutto il mio amore con odio ripeto quando vede che sta per finire ritorna.. Insomma questi episodi di alti e bassi sono continui.. Ora mi sto chiedendo che cosa posso fare.. Questa cosa mi sta portando via tutte le mie energie... Sono sempre sola perché lui con i suoi comportamenti di gelosia non mi fa avere una vita sociale normale devo stare attenta a come mi muovo e quello che dico.. Per favore ditemi voi qualcosa. Grazie.
Dott.ssa Marta Corradi
Psicologo, Psicoterapeuta, Professional counselor
Rho
Gentilissima, nel suo messaggio racconta di una vita piena di dolore e sofferenza in relazione al suo rapporto con suo marito. Da quel che ci dice tutto e’ iniziato con la nascita del secondo figlio, mentre fino ad allora tutto procedeva in maniera perfetta. Non sappiamo cosa possa essere accaduto a suo marito con la nascita del secondo bambino, ma quel che è chiaro che occorrerà raccontare cio’ che scrive qui nel suo messaggio ad uno psicoterapeuta che sappia ascoltarla e aiutarla a capire quale possa essere il modo migliore per aiutare suo marito è indirettamente se stessa. Non può convivere con un uomo che lei vede avere, come li definisce, “atteggiamenti demoniaci” senza il supporto di uno psicoterapeuta. Un saluto, Marta Corradi

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Dott.ssa Elisa Galantini
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Buongiorno, nelle sue parole si legge tutto il dolore e la disperazione nella quale si sente bloccata. Comprendere cosa possa essere successo a suo marito in questa sede non è semplice, e sarebbe eticamente azzardato. Forse, però, potrebbe iniziare a pensare a cosa sia successo a lei quando quest'uomo ha manifestato comportamenti inaspettati: cosa ha provato, pensato, i suoi vissuti, le sue paure, i suoi tentativi di riparazione. Spostare, dunque, l'asse dell'attenzione su se stessa e cercare magari un sostegno psicologico per comprendere meglio cosa le sta accadendo e dove sta andando la sua relazione, ma soprattutto lei cosa vorrebbe. Non trascuri questo dolore, le energie hanno bisogno di essere rigenerate e situazioni così delicate possono tendere ad aggredirle dal profondo, lasciandoci solo un forte senso di vuoto, solitudine e inadeguatezza. Un caro saluto Dott.ssa Elisa Galantini
Dott.ssa Ilaria Rasi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Bologna
Buongiorno, mi ha molto colpito il suo racconto ed è più che comprensibile il suo stato di sconforto perché assistere, quasi in modo impotente, ad un cambiamento così netto ed anche improvviso non è semplice.
Le consiglio (con intento protettivo nei suoi riguardi) di non affidarsi ad internet nel tentativo di identificare una diagnosi anche se comprendo perfettamente il desiderio di avere una risposta al comportamento di suo marito. Quello che può fare per sé stessa proprio perché sento quanto questa situazione la stia sfinendo, è prendersi cura di una sofferenza protratta a lungo nel tempo. Mi contatti nel caso, sono disponibile.
Dott.ssa Milvia Verginelli
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Fiumicino
Salve la situazione è molto complicata, secondo la mia esperienza l'unica possibilità resta una terapia di coppia, fatta con un terapeuta relazionale certificato.
Dott.ssa Milvia Verginelli
Dott.ssa Marianna Genitore
Psicologo clinico, Psicoterapeuta, Psicologo
Roma
Gentile utente, quella che descrive è una situazione molto complessa e ricca di contraddizioni che andrebbero approfondite ed esplorate. Le consiglio di rivolgersi ad un professionista che potrà fornirle il supporto necessario per intravedere nuove possibili prospettive.
Un saluto,
dott.ssa MArianna Genitore
Dott. Alessio Vellucci
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Gentile Utente,
racconta di una relazione che ha subito importanti ed improvvisi viraggi, al punto che oggi ciò che sembra davvero provare è smarrimento. Difficile attribuire un significato ai comportamenti di suo marito, perché asseconda spinte interne che non conosciamo, mentre ciò di cui disponiamo è lei. Lei che nonostante anni di turbolenze e un rapporto che sembra non assomigliare più neanche lontanamente all'ideale che l'ha fatto nascere, sceglie di restare; e cerca spiegazioni ad un modo di agire così imprevedibile. Non abbiamo potere su suo marito, né lo avremo attraverso una diagnosi, ma le consiglierei di rivolgere a sé la sua attenzione ed ai motivi che la portano ad accettare un simile stato della relazione e ripetuti silenzi alle sue domande di chiarimento. Provi a rivolgersi ad uno psicoterapeuta, per trovare le giuste risposte ma forse ancor più le giuste domande da porsi. Un caro augurio di buona fortuna
Dott.ssa Adriana Saba
Psicologo, Psicoterapeuta
Sassari
Buongiorno, immagino quanta sofferenza, confusione e destabilizzazione in tutta questa vicenda. Immagino anche, da madre, la difficoltà a dover gestire la situazione con i figli. Un carico che da sola non credo sia facile sostenere e tantomeno una condizione non semplice da risolvere. Ha fatto già un passo importante chiedendo un consiglio tramite questo portale. Credo sia altrettanto importante andare oltre trovando un supporto psicoterapeutico. Resto a disposizione per un ulteriore confronto in privato.
Dott.ssa Maria Cristina Pacella
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Buonasera. La sua storia colpisce molto. Credo che lei abbia bisogno di cercare aiuto per tutelare se stessa e i suoi figli. Si rivolga ad uno psicoterapeuta per essere sostenuta e comprendere quali passi fare per ritrovare la serenità. Non si affidi troppo alle diagnosi, a volte possono essere fuorvianti, ma con coraggio cerchi di dare una altra direzione alla sua vita. Buona fortuna.
Dott.ssa Enza Cuzzucoli
Psicologo, Psicoterapeuta
Torino
Gentile signora, la storia che ci racconta è molto complessa e ricca di dinamiche che vale la pena approfondire. Le consiglio di rivolgersi ad uno psicoterapeuta, se suo marito non fosse d'accordo nell'intraprendere un percorso di coppia può sempre andarci lei. Il cambiamento di un singolo membro del sistema familiare modificherà inevitabilmente il sistema stesso, per questo motivo credo che nella sua situazione possa essere utile contattare uno psicoterapeuta. Un caro saluto, Enza C.
Dott.ssa Eugenia Cardilli
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Roma
Buonasera, da come ci descrive la situazione che sta vivendo con suo marito è veramente dolorosa, ma purtroppo sono situazioni molto difficili e complicate da risolvere. Lei deve pensare a se stessa ed ai suoi figli, quindi cerchi di farsi aiutare da uno psicoterapeuta a far chiaro dentro si sè per il bene suo e dei suoi figli, se vuole ancora continuare il rapporto di coppia. Forse suo marito vedendo lei decisa ad interrompere il rapporto si deciderà a farsi curare, la saluto cordialmente, dott. Eugenia Cardilli.
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Dott.ssa Vincenza Rauccio
Psicologo, Psicoterapeuta
San Nicola la Strada
Buonasera, ho imparato nella mia esperienza con le terapie di coppia, quanto questa sa essere complessa e difficile da gestire sia da fuori che da dentro, tra le mura di casa e dello studio.
Non c'è mai una soluzione univoca per gestire lo spazio tra i coniugi, molto spesso le spiegazioni adatte per uno non lo sono per l'altro.
E' come se tra le parti ci fosse un rumore di fondo, ognuno sente sempre qualcosa in più o meno del detto esplicitato, questo ha a che fare, con molta probabilità, con le chiavi di lettura e problematiche non risolte nel tempo di ciascuno.
Ognuno con la propria storia legge una storia seppur uguale in maniera diversa.
Premesso ciò è facile, si capisce come i problemi dell'altro diventano di chi sta affianco.
Ovviamente non si può dire cosa suo marito ha nel suo cuore, se sono incertezze, paure, troppe responsabilità tutte insieme, senso di inadeguatezza o sul serio ha una qualche patologia psichiatrica.
Ciò che sento è che la situazione la fa sentire impotente, colpevole, incapace di arrivare a lui, incapace di costruirsi un futuro, di pensare al domani sul serio, probabilmente avrà anche difficoltà a svolgere serenamente il suo ruolo di madre, ciò sarebbe del tutto comprensibile;
Tutto ciò per dire che ora non è importante più cosa non è più suo marito ma cosa lei sta togliendo alla sua vita già ampiamente provata.
Forse deve provare a rivolgere gli occhi verso se stessa e i suoi figli, crearsi da sola uno spazio d'amore, suo marito dall'altro canto dovrà capire, con i suoi tempi, se ciò che è ora è quello che vuole essere sul serio per se stesso, per lei e la sua famiglia.
Forza, respiri e guardi più a lei.
Dott.ssa Vincenza R.
Dott.ssa Valeria Randisi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Casalecchio di Reno
Gentile utente, è chiaramente difficile proseguire una vita matrimoniale in questo modo. Lei , oltre che sofferente, sembra impotente di fronte a molte di queste dinamiche e ci sono anche dei figli di cui tenere conto perché in ogni caso "assorbono" il clima della vostra relazione. Ha due strade possibili: o richiedere un aiuto ad un terapeuta di coppia (proponendo a suo marito una terapia per salvare il vostro rapporto) oppure chiedere un aiuto solo per sé stessa.
Dott.ssa Valeria Randisi
Dott. Diego Ferrara
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Quarto
Gentile signora,
Lei e suo marito, da quanto descrive, venite da storie interrotte per ragioni di varia natura. Bisognerebbe indagare su cosa vi ha unito e cosa si è rotto ad oggi di quel patto originario che ha strutturato la vostra relazione di coppia. Da quello che scrive, si percepisce la sua sofferenza ed il suo dolore ma allo stesso tempo un malessere e un indifferenza anche in suo marito. Se provasse a chiederli come sta non credo le possa rispondere sereno. Potrebbe esser di aiuto per entrambe un percorso di coppia. Ne parli con suo marito, facendo passare anche il vostro messaggio di sofferenza. È probabile che accolga la sua richiesta e che possa sorprenderla mettendosi in gioco insieme con lei.
Un caro saluto
Dott. Diego Ferrara
Dott.ssa Giulia Maria Filippa
Psicologo, Psicoterapeuta
Nichelino
Buongiorno signora, la realtà nella quale vive sembra alquanto disperata; sembra essere passata dal sogno ad un incubo terrificante. Necessita a mio parere di un supporto psicologico per far fronte ai continui cambiamenti d'umore di suo marito e non solo. Cordiali saluti dott.ssa Filippa
Dott.ssa Eleonora Riva
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Gentile signora la sua storia e davvero molto triste e faticosa. Tuttavia dal suo sfogo emerge che lei forse ha bisogno di trovare una corretta centratura. Non possiamo sapere cosa sia successo a suo marito, e forse neanche lei ha gli elementi per capirlo, ma come donna e come madre è importante che lei si occupi di tutelare se stessa e i suoi figli. Si faccia coraggio e cerchi un supporto che la aiuti a vedere questa situazione in una ottica diversa è a trovare le risorse per affrontare il presente in modo da migliorare la vostra situazione
Salve, sembra che la nascita del vostro secondo figlio abbia radicalmente cambiato suo marito. Forse le sue attenzioni, indispensabili, rivolte ai bambini, lo fanno sentire non più al primo posto. Non riconosce più l'uomo che ha sposato, ma cerca di assecondare le sue richieste che sono sempre più esigenti. Non basta mai e lei lo asseconda sempre. Credo che per lei sia giunto il momento di concentrarsi su se stessa. Le suggerisco di iniziare un percorso di psicoterapia.
Un saluto
Dott.ssa Claudia Sposini
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Lodi
Carissima, la sua, purtroppo, è una lunga storia di sofferenza. Si capisce che Lei ha voluto aiutare suo marito, ma non è stato sufficiente. Il dolore che ha dovuto affrontare e che affronta tuttora non le ha permesso di vivere a pieno una vita di coppia felice. La risposta alla sua domanda, in realtà, l'ha in mano Lei: è lei che deve permettersi di decidere cosa fare con suo marito, se andare avanti a sostenere questa situazione o intraprendere un'altra strada. Sicuramente in questo momento è importante un supporto psicologico per elaborare insieme ad un terapeuta la sua sofferenza, la sua "mancanza di energia" e per "irrobustire" la sua autostima. Cordialmente, Dr.ssa Claudia Sposini
Dott.ssa Maria Gonaria Demontis
Psicologo, Professional counselor, Psicoterapeuta
Roma
Gentile signora, ho letto con molta attenzione la sua richiesta e la sua storia. Mi hanno molto colpita le parole che ha usato, l'una in contrapposizione all'altra, amore e odio.
Riferisce che tutto cambiato dalla gravidanza del vostro secondo figlio. Tali passagi nel ciclo di vita delle famiglie non sono facili da gestire. Tuttavia, per comprendere meglio la vostra situazione di coppia e per risondere al meglio al suo dolore e alla sua sofferenza, credo sia importane che si affidi ad un terapeuta. Sono a disposizione per un consulto. Un caro saluto. Dot.sa Demontis Maria Gonaria
Dott. Andrea Zucconi
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Firenze
Buongiorno,
Situazioni relazionali complesse e ricche di sofferenza come quella che ha descritto meritano di essere approfondite e comprese con l'aiuto di un professionista. Al momento è lei che sta chiedendo aiuto e percepisce la sua situazione come insostenibile. In qualsiasi rapporto, tutti i soggetti i gioco hanno scambi reciproci che provocano azioni e reazioni sia comportamentali che emotive. Quello che può fare è iniziare a comprendere le dinamiche sottostanti la sua relazione e diventare consapevole di sé e del suo ruolo all'interno della coppia. Solo cosi potrà comprendere la sua situazione e prendere delle decisioni, anche dolorose, ma consapevoli e rispettose di sé. Spero di esserle stato di aiuto.
Dott.ssa Maria Cristina Giancarli
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Buonasera, potrebbe essere utile per lei dedicarsi uno spazio in psicoterapia in cui poter dare voce a tutto quello che sta vivendo, per condividerlo e riflettervi con il supporto di uno specialista.
Dott.ssa Tamara Muratore
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Quartu Sant'Elena
Gentile utente, colgo tanta sofferenza dalle sue parole. La situazione che descrive è piuttosto complessa e ricca di elementi che andrebbero esplorati. Le suggerisco di non esitare nel prendersi cura di questo dolore e di rivolgersi ad uno psicoterapeuta professionista che possa fornirle il sostegno e gli strumenti necessari per proteggersi e affrontare al meglio la difficile situazione che sta attraversando. Un caro saluto, dott.ssa Tamara Muratore
Dr. Jacopo Modoni
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Roma
Gentile signora,
quello che racconta è un vissuto molto doloroso e complesso, e prima di tutto vorrei dirle che ha tutta la mia comprensione: è evidente quanto abbia amato, resistito e provato a capire, ma ora si trova stremata emotivamente, con una sensazione di smarrimento e confusione che è del tutto naturale in situazioni relazionali così ambigue e logoranti.

Da quello che descrive, gli episodi ciclici di idealizzazione, svalutazione, controllo, silenzi punitivi, ritorni improvvisi e negazione del problema, sono elementi che fanno pensare a una dinamica relazionale disfunzionale e potenzialmente manipolatoria, che nel tempo può minare profondamente la sua autostima e la sua lucidità. Al di là di ogni possibile diagnosi, il problema più urgente non è etichettare il comportamento di suo marito, ma comprendere come tutelare sé stessa e i suoi figli da un contesto che la sta consumando.

Il primo passo, se non l’ha già fatto, è iniziare un percorso di supporto psicologico per sé, anche solo per riordinare pensieri, recuperare forza interiore e riconnettersi con i suoi bisogni, senza sentirsi costantemente in colpa o invalidata. È importante che lei non affronti tutto da sola, soprattutto se suo marito rifiuta ogni forma di aiuto e continua a scaricare su di lei ogni responsabilità.

Lei ha già fatto moltissimo. Ora la vera domanda è: quanto può ancora permettersi di aspettare che cambi? E a quale costo per sé e per i suoi figli?

Si merita di sentirsi ascoltata, rispettata, protetta. Un percorso terapeutico mirato potrebbe aiutarla a riconoscere con più chiarezza le dinamiche tossiche in cui è coinvolta e a trovare risposte concrete e sostenibili per il futuro.

Un caro saluto,
Dott. Jacopo Modoni
Dott.ssa Emanuela Graziano
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Milano
Gentile Signora,
quella che ci descrive è una situazione davvero difficile.
Ha ragione, sicuramente suo marito avrebbe bisogno di lavorare su di sè, ma se non lo vuole fare deve accettare le conseguenze di questa scelta.
Anche lei ha bisogno di un aiuto per capire perchè sente di dover rimanere in una relazione così disfunzionale, e cosa rappresenta per lei questo legame.
Mi auguro che possa ritrovare la serenità.
Un caro saluto,
Dott.ssa Emanuela Graziano
Dott. Valerio Ancis
Psicoterapeuta, Psicologo
Assemini
Gentile Signora,
dal suo racconto emerge una situazione relazionale molto complessa e dolorosa, che negli anni ha intaccato profondamente il suo benessere emotivo, la sua energia e la sua libertà personale. Vivere in una relazione caratterizzata da cicli di idealizzazione, svalutazione, silenzi punitivi e controllo può minare progressivamente l’autostima e generare un forte senso di solitudine e impotenza.

Indipendentemente dalla diagnosi — che può essere formulata solo da un professionista dopo un’accurata valutazione — ciò che lei descrive è un pattern relazionale disfunzionale che rischia di diventare sempre più logorante se non interviene a tutelarsi.
Alcuni passaggi potrebbero esserle utili:

Mettere al centro la sua sicurezza emotiva e fisica, individuando spazi e persone di fiducia con cui parlare liberamente.

Riprendere contatto con la sua rete di sostegno (familiari, amici, gruppi di supporto) anche in modo graduale, per contrastare l’isolamento.

Valutare un percorso di psicoterapia individuale, per aiutarla a riconoscere i meccanismi relazionali che la tengono bloccata, rafforzare i suoi confini personali e definire i prossimi passi in modo consapevole.

Informarsi su eventuali servizi di consulenza legale e psicologica dedicati a chi vive situazioni di controllo o violenza psicologica.

Lei ha già dimostrato molta resistenza negli anni, ma non è necessario continuare a “resistere” a spese della sua salute. Un aiuto professionale può darle gli strumenti per proteggersi e recuperare energie, lucidità e serenità.

Se lo desidera, possiamo fissare un colloquio per analizzare più nel dettaglio la sua situazione e individuare un percorso di uscita da questo ciclo logorante, con priorità al suo benessere e a quello dei suoi figli. Saluti sinceri, Dott. Valerio Ancis

Esperti

Grazia La Manna

Grazia La Manna

Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico

Cerveteri

Leonardo Paoletta

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Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta

Milano

Donato Viglione

Donato Viglione

Psicologo, Psicoterapeuta

Roma

Sonia Sardo

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Psicologo, Psicoterapeuta, Terapeuta

San Cataldo

Daniela Grazioli

Daniela Grazioli

Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico

Milano

Stefania Grillo

Stefania Grillo

Psichiatra, Neurologo

Roma

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