Salve,Sono Melania mamma di un bimbo di quasi 10 mesi, abbiamo un piccolo problemino con le notti.

28 risposte
Salve,
Sono Melania mamma di un bimbo di quasi 10 mesi, abbiamo un piccolo problemino con le notti.
Premetto che lo sto allattando al seno.
Dal 3º mese di notte ha iniziato a volersi attaccare anche ogni 20’ e se non lo facevo si svegliava, piano piano siamo passati a un ora, un ora mezza dipende un po’ da lui come sta, fino a quando al 7º mese esausta di fare su e giù dal letto ho deciso di metterlo nel letto con me e mio marito in modo da riposare un po’ di più, all’inizio sembrava andare bene poi dopo un mese circa ha iniziato a prendere il seno come un ciuccio, quindi non più solo per mangiare ma propio come un vero ciuccio, infatti il ciuccio (quello vero) non lo vuole più in nessuna maniera, lo sporco del mio latte, ci metto il calmì ma nulla da fare.
Ora la mia domanda è: cosa posso fare per porre rimedio a questa situazione un po’ spiacevole?? E soprattutto è normale che lui voglia stare attaccato al seno costantemente tutta la notte??
Di giorno la situazione è completamente diversa, vuole solo attaccarsi per mangiare nulla di più, e se ai pasti mangia il suo cibo certi giorni lo attaccato veramente poco.
Grazie in anticipo a chi mi risponderà
Buona giornata a tutti
Salve Melania, da quello che lei racconta, sembra che il piccolo abbia trovato il modo di "accorciare" le distanze con lei. il seno ha una funzione rassicurante e consolatoria, ma sembra che l'uso sia eccessivo per quantità e qualità. Le consiglio, di non offrire più' il seno, se non per l'alimentazione. l'informazione che passerà al piccolo è che se non è per magiare, non ci si attacca. e' possibile che protesterà, ma la risoluzione sta nell'offrire un nuovo comportamento senza alcun cedimento: lo rassicuri cullandolo, cantando per lui, insomma faccia passare l'amore, ma non ceda. dopo questo potrà ripristinare con lo stesso sistema, l'abitudine di dormire nella sua culla. direi che andrebbe bene procedere per tappe .il rimedio è sicuramente nella costanza, un po' alla volta con pazienza, ne va del bene del piccolo che ha necessità di sperimentare anche la sua capacità di essere solo, e della coppia genitoriale . un caro saluto !!

Risolvi i tuoi dubbi grazie alla consulenza online

Se hai bisogno del consiglio di uno specialista, prenota una consulenza online. Otterrai risposte senza muoverti da casa.

Mostra risultati Come funziona?
Salve, sono d'accordo con la mia collega, con amore deve aiutare il bambino a staccarsi da questa abitudine che ha instaurato, anche perchè il bimbo ha 10 mesi e pian piano passerà solo alle pappe. Inoltre il bimbo la sta mettendo alla prova, percepisce la sua debolezza e quindi se lei non le fa capire che non è possibile, lui continuerà a chiedere il seno. Cerchi di sostituire il seno con un un orsacchiotto o un pupazzetto morbido che metterà nel suo lettino chiamato "oggetto trasizionale" che rappresenta un tramite fra lui e la mamma cioè qualcosa che gleila ricorda con cui lui si mette in contatto. Inoltre è giusto che lui dorma nel suo lettino fin da ora, altrimenti in seguito sarà difficile riportalo a dormire da solo. La capisco che è un grande sacrificio per i primi tempi, perchè forse passerà qualche notte insonne, poi in seguito ne apprezzerà i pregi sia per la vostra coppia che per una crescita sana del bambino, spero di averla in parte aiutata, sono sicura che troverà la modalità giusta per rapportarsi con il suo piccolo, la saluto cordialmente, dott. Eugenia Cardilli
Prenota subito una visita online: Primo colloquio individuale - 60 €
Per prenotare una visita tramite MioDottore, clicca sul pulsante Prenota una visita.
Buonasera. Ciò che suo figlio fa la sera è quanto faceva Penelope, ovvero disfa la tela! In maniera molto semplice tenga conto che adesso siamo nella fase della separazione/differenziazione. Il bambino si percepisce separato dalla madre. Gode di uno spostamento motorio autonomo (forse gattona o trova il modo di spostarsi), ma tutto questo la sera regredisce. E' normale, perché come in tutti i passaggi di fase il rischio della regressione è attivo. Come già suggerito tentate, anche con il papà, di rassicurarlo nel suo lettino, dategli un sostituto a lui gradito, male andando anche un biberon di latte, sebbene mangiando il pasto serale sarebbe meglio non fare spuntini notturni! L'importante è che lei non si scoraggi, è solo un raggiungimento di una tappa evolutiva
Salve. Il Seno rappresenta per suo figlio il tramite per continuare ad avere una relazione intima e profonda con lei.
Dosare gradualmente il seno lo aiuta a costruire dentro di sé la capacità di tollerare e gestire la sua assenza. Tenga conto anche che suo figlio è molto piccolo e che i comportamenti "regressivi" di questo genere possono ripresentarsi.
Cordiali saluti Dottor Grilli
Buonasera Melania e grazie per averci posto il suo quesito.
Dagli 0 ai 7 anni per i bimbi è fondamentale che la loro vita sia scandita dal giusto "ritmo", dal contatto fisico e dal calore e dall'amore dei genitori.
Suo figlio ha 10 mesi, è ancora molto piccolo e bisognoso di molto contatto fisico, il suo odore, il battito del suo cuore sono ancora molto rassicuranti, è normale che bimbi così piccoli utilizzino il seno come una coccola, come un mezzo per sentirsi ancora molto vicino al ritmo cardiaco della mamma e al suo odore.
Datevi ancora del tempo i giusti ritmi arriveranno a scandirsi in modo naturale con il passare del tempo in un rapporto di rassicurazione e fiducia tra lei e il suo bimbo.
Un caro saluto.
Buonasera, credo sia opportuno iniziare il necessario distacco,per il benessere suo e di suo figlio che inizierà lo svezzamento. Per una mamma è sempre difficile..se ne ha l'opportunità si confronti con altre, il gruppo può dare in grande sostegno anche in queste situazioni. In bocca al lupo.
Salve Melania, premesso che manca parte delle informazioni mattutine per comprendere anche meglio il comportamento notturno. Ma nel restare alla sua richiesta di aiuto le suggerisco un metodo molto usato dalle mamme ed è quello di scegliere un fazzoletto, un panno, un asciugamino, morbido tenerlo al contatto con il suo petto in modo da farlo impregnare del suo odore e quando lo tiene in braccio lo tenga vicino tra lei e il suo piccolo, soprattutto glielo lasci vicino quando è seduto o quando riposa il pomeriggio. Il distacco è una fase delicata con propri ritmi, tempi e risposte emotive peculiari.
Inoltre, sicuramente lo avrà già fatto, si cinfronti con la sua pediatra per ulteriori suggerimenti o indicazioni.
Buongiorno,
A 9 mesi c'è la fine del periodo dell'esogestazione (9 mesi fuori dall'utero materno).
Si raccomanda in questi 9 mesi di:
CONTENERE
CULLARE
ACCUDIRE

Perché è così importante il contatto fisico mamma-bambino?
Il contatto è un bisogno e i bisogni in quanto tali vanno soddisfatti. Non si deve temere di viziare il bambino. Tenere in braccio un neonato, risponde a un bisogno fisico di sopravvivenza.
Non dimentichiamoci inoltre, che quando i bimbi stanno molto in braccio alle madri colonizzano la loro pelle e il loro intestino più velocemente di quelli che restano di più nel lettino.

Quanto più è alta la flora batterica sana residente tanto meno si ammalano sia da bambini che da adulti.

Tenere in braccio il bambino e allattarlo, pertanto, non ha solo valore dal punto di vista affettivo e nutrizionale, ma rappresenta anche una prevenzione verso le malattie croniche importanti dell’età adulta .

Detto ciò, se sente il bisogno lei di limitare le poppate notturne le consiglio di rivolgersi a delle consulenti per l'allattamento, loro sapranno aiutarla senza creare traumi al bimbo.

Buona giornata

Buongiorno, sono certa che per lei non è facile gestire la situazione e che quando si è genitori si commettono alcuni "errori per stanchezza", come quello di far dormire il piccolo nel letto per non alzarsi. Purtroppo alla lunga quelle che sembrano soluzioni, alimentano e peggiorano il problema...infatti adesso oltre al problema del dormire nel letto con lei, si è aggiunto il problema dell'attaccamento al seno. Tenga in considerazione che l'età di suo figlio, come già scritto dai colleghi, è delicata rispetto alla separazione dalla madre, quindi le notti insonni in questo periodo aumentano, perchè il sonno diventa un momento di distacco dalla madre che il bambino fa fatica a gestire. Il confronto con altre madri mi sembra un utile consiglio, dal momento che ciascuna madre trova soluzioni diverse che possono essere ugualmente funzionali e che potrebbero andar bene anche per suo figlio. In linea generale è necessario aiutare il bambino in questa fase di separazione rassicurandolo con la sua presenza anche e soprattutto durante il giorno e cercando se possibile l'aiuto del padre di notte che può fungere da figura alternativa alla madre. In bocca al lupo,
Fabiana Fratello
Gentile Melania,
sarebbe utile ridurre gli spazi e i tempi di contatto del bambino, ma questo probabilmente lo sa già. È importante capire cosa le impedisce di cominciare a mettere dei piccoli limiti alle richieste del bambino e questo cosa comporterebbe Suo marito come la pensa al riguardo?
Si consulti con uno specialista per valutare insieme se si tratta solo di difficoltà educative o se ci sono altre dinamiche da focalizzare.
Un cordiale saluto.
D.ssa Patrizia Mattioli
Melania, la immagino esausta e veramente provata. Ritengo che dopo dieci mesi dal parto non sia benefico né per lei né per il bambino un tale stress. Non sono d'accordo che sia opportuno protrarre l'allattamento oltre il 6°mese, contrariamente alla "moda" attuale. Suo figlio potrebbe avere semplicemente fame se non dorme in modo continuativo la notte. Almeno questa è stata la mia esperienza di madre. Inoltre l'autonomia comincia in culla con i dovuti coinvolgimenti e rassicurazioni. Non fa bene a suo figlio a 10 mesi scambiare e preferire il suo seno al ciuccio. Stia attenta, anche con un figlio di 10 mesi, a non confonderlo su chi detti le regole. Fra queste regole devono esserci anche quelle che tutelino la mamma e il suo benessere.
Buon giorno, in questa fase dello sviluppo il suo bambino percepisce molto di più rispetto ai mesi precedenti il momento del distacco e lo stare continuamente attaccato al seno li rassicura e lo consola sul fatto che questo distacco ancora non avviene. Ci vuole forza, costanza e coerenza nel riportare il bambino nel suo letto, perché fin quando le dormirà accanto togliergli il seno sarà molto più difficile. Il messaggio che deve passare, come hanno specificato i colleghi è che il seno è nutrimento mentre per l'amore ci sono le coccole, la presenza e il calore.
Cordiali saluti
Dott.ssa Alessandra Biondi
Buonasera Melania, le rispondo pur sapendo di non avere risposte a riguardo, anche perché penso che non ci siano risposte comportamentali così precise e non censorie.
Vorrei comunque complimentarmi per la sua e vostra avventura nel cercare di entrare in relazione con il vostro piccolo. ho testimonianza di molte mamme che continuano ad allattare il proprio figlio in età avanzata, non solo per l'alimentazione, ma per tante altre cose che potranno rappresentare il rapporto.
Provi ad iscriversi a qualche forum esperienziale a tal riguardo, credo che l'esperienza di altre mamme potranno darle delle risposte anche molto pratiche sull'allattamento.
Le faccio i miei auguri
Saluti Barbera Antonio
Gentile Signora, il suo è un 'problema' molto comune a tante mamme... La soluzione le è stata già esplicitata e infondo al suo cuore ne era già consapevole... C è da riflettere su quanto sia difficile non solo per suo figlio ma anche per Lei dover avviare e favorire questo processo di separazione /individuazione... Coraggio...
Cordialmente.
Salve, i bambini piccoli, anche se noi crediamo il contrario, sono abili strateghi. Il piccolo ha capito che per essere più vicino alla mamma basta chiedere più seno, e portandolo a dormire addirittura nel letto con te, hai realizzato il suo intento. Per il bambino è difficile passare la notte da solo, più del giorno in cui comunque vede la mamma e sta con lei: di notte invece soffre la separazione. Per provare a risolvere questa situazione puoi provare a farlo addormentare nella sua culla ( o lettino) imponendo limiti chiari e precisi. Se il suo fabbisogno giornaliero di cibo è rispettato, non c'è motivo che resti attaccato al seno. Puoi provare a creare una routine dell'addormentamento con il bagnetto e poi restando con lui nella sua stanza o vicino al suo lettino finchè non si addormenta e poi lasciandolo solo. Piano Piano si abituerà al fatto di stare solo e scoprirà che nonostante questo la mamma e il papà solo sempre lì con lui.
Spero di esserti stata utile.
Ti auguro il meglio
Buongiorno Melania,
sì è normale che suo figlio voglia attaccarsi anche tutta la notte al seno se questo è a disposizione lì affianco a lui! Non è paragonabile il ciuccio di gomma con un bel seno caldo che odora della propria mamma. Quindi niente di strano.
Immagino però la sua gran fatica: il suo sonno non è più tutelato e con un cattivo riposo notturno è difficile rispondere a tutte le richieste di un bambino piccolo con serenità.
Insieme al papà dovrete cercare di re-impostare la routine della nanna in modo che vostro figlio possa dormire bene anche da solo, senza continui risvegli e non attaccato al seno.
Potete cercare le associazioni della vostra città che accompagnano i genitori nelle prime tappe di crescita oppure chiedere una consulenza ad un professionista che vi aiuti ad impostare al meglio questo piccolo, e grande, cambiamento.
Starà meglio lei e starà meglio anche suo figlio!
Buona giornata
Dott.ssa Luisa Sale
anche se difficile, applichi la soluzione offerta dai colleghi, interrompi questa spirale notturna e vedrà che con il passare dei giorni andrà meglio.
Cordialmente, Dr. Francesco della Gatta
Cara Melania,
comprendo quanto possa essere faticoso passare la notte con un bimbo che chiede costantemente di attaccarsi al seno. E comprendo anche come possa essere frequente iniziare a chiedersi se sia normale, se siamo noi a sbagliare qualcosa, se il nostro bimbo non abbia qualche problema...oltre appunto a sentire il senso di stanchezza ed il forte desiderio che questa situazione si risolva in fretta.
A questo proposito vorrei iniziare con il dirle che i risvegli notturni dei bambini sono fisiologici almeno fino al terzo anno di vita (questo ci dicono le neuroscienze) e anche oltre e che molto spesso proprio per riaddormentarsi i bambini prendono il seno, che li rassicura, li conforta, li nutre e li disseta e che facilita il riaddormentamento.
Inoltre ci sono altri aspetti che possiamo considerare: il fatto che il suo bimbo è nell'età in cui inizia a sviluppare il sistema di attaccamento verso di lei e che quindi il seno possa essere uno strumento di contatto e riavvicinamento, il fatto che adesso ci troviamo in estate e magari con il caldo possa proprio avere più sete nel corso della notte...e potrebbero essercene anche altri che ovviamente non conosco. Questo anche per rassicurarla circa il fatto che probabilmente il suo bimbo attraverserà altre fasi, si sveglierà con meno frequenza nel tempo e, naturalmente, crescerà fino a non chiedere più il seno.
In ogni caso, il primo punto che desidero sottolineare è che quello che state vivendo rientra nella normalità e non è detto che eliminare il seno risolva il problema dei risvegli. Su questo aspetto la invito a leggere un libro molto interessante di una collega psicologa (Alessandra Bortolotti) che si intitola "I cuccioli non dormono da soli" o anche a richiedere il libro "Sogni d'oro" dell'associazione La leche legue.
L'altro aspetto riguarda il modo in cui lei percepisce questa situazione. Se è troppo per lei, se sente che - al netto del giudizio o della critica esterna e delle domande su quanto sia normale o giusto che ciucci la notte etc - la stanca eccessivamente, può valutare di avere l'aiuto ad esempio di suo marito, ed eventualmente scegliere di interrompere l'allattamento o di intraprendere la strada che ritiene essere migliore per lei e per la sua famiglia.
Se una scelta è fatta da una mamma in modo consapevole ed informato e restando in ascolto dei propri bisogni e di quelli del proprio bambino, allora è la scelta giusta.
Le faccio un grande in bocca al lupo!
Salve, concordo con il mio collega, interrompa lei questa spirale notturna, è sia per il suo bene che per quello di suo figlio.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Salve, per porre fine a questo suo disagio la invito a contattare un professionista del settore, che la sappia indirizzare meglio su questo suo percorso.
MMM
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo e della difficoltà che sta vivendo. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
Buongiorno sig.ra,
costruire buone abitudini educative per il sonno e l'alimentazione dei figli quando sono neonati può richiedere molta pazienza e qualche accorgimento da parte dei neogenitori.
Se vuole contattarmi possiamo fare una consulenza anche online.
Un saluto cordiale
Dr.ssa Marzia Sellini
Gentile signora, capisco bene la sua stanchezza. Essere mamma è un mestiere che viene modellato via via che si procede in questo splendido viaggio. Prima di diventare genitori si da quasi per scontato di poter dormire sempre tranquillamente, poi dopo la nascita dei figli non è più così. Ha provato ad inserire un rituale della buonanotte? Le suggerisco di condividere il proprio sentire con una psicologa così da trovare un sostegno alla sua funzione genitoriale. Cordiali saluti. Dott.ssa Elena Menegon
Buongiorno Melania, grazie per averci raccontato la sua esperienza. Il suo bambino ha trovato un modo per instaurare una relazione con lei. è il suo modo per comunicarle quanto lei sia importante. Tuttavia mi rendo conto di quanto sia difficile per voi vivere questa situazione. Credo sia necessario educare il vostro bimbo ad intraprendere abitudini sane, per il suo benessere e per tutto il nucleo familiare. Siccome è un percorso lungo che richiede tanta pazienza, il mio consiglio è quello di rivolgersi ad uno psicologo dell'età evolutiva al fine di intraprendere una serie di incontri di sostegno alla genitorialità. Rimango a disposizione. Dott.ssa Veronica Savio
Gentile Melania, la situazione che descrive è assolutamente normale. È normale che un bambino di 10 mesi voglia stare tutta la notte attaccato al seno ed è normale che lei provi una certa ambivalenza. È spesso il vissuto delle neo mamme: ambivalenza, sensazione di soffocamento, sacrificalità e amore sconsiderato verso il proprio figlio. Quello che dovrebbe capire è fino a che misura è disposta a "sopportarlo" e indagare cosa intende per sentimento "spiacevole". Non c'è una risposta ad hoc a questa sistuazione, ma può fare una valutazione del suo vissuto e trovare la situazione che si adatta maggiormente alle sue esigenze. Da psicologa e mamma di due bambini piccoli comprendo bene il suo vissuto. Rimango a disposizione. Cordiali saluti, Roberta Evangelista
Buongiorno cara mamma, ha mai pensato che il problema è il suo non di suo figlio? La nascita pone il genitore in una situazione particolarissima perché riviviamo in lui noi stessi, la nostra infanzia, i nostri vuoti. Un genitore che si fa tappetino delle richieste del figlio (illogiche e al di là del proprio benessere) spera in effetti inconsapevolmente di riempire i propri vuoti. Non sa dire di no a se stesso non tanto al bambino, non regge il suo pianto e la sua frustrazione perché torna a galla la propria. Provi ad avere più forza in ciò che lei stessa crede buono per lei stessa e il suo bambino e vedrà che lui si adatterà facilmente! I bambini sono più saggi di noi basta instradarli. Cari saluti e a disposizione
Gentile Melania, è normale che un bimbo piccolo voglia attaccarsi al seno quanto più possibile, soprattutto nel periodo che precede il sonno. E' normale anche avere difficoltà a porre dei limiti alla richiesta del seno del piccolo, soprattutto quando questo richiede sforzi notevoli e il dover affrontare pianti e notti insonne. Rimane però di fondamentale importanza aiutare il bambino a capire quando può ricevere il seno e quando no e questo lo devono decidere gli adulti. Lei in primis e il papà con lei, se gestite insieme le cure del bambino. Risulta fondamentale per un bambino vivere questa separazione dal seno e dalla poppata nelle prime fasi di vita. Questo è un preludio allo svezzamento e alle successive fasi in cui i genitori devono porre dei limiti al bambino, affinché questo impari come muoversi nel mondo mentre lo esplora. Alternare la presenza e l'assenza del seno, così come la presenza della mamma in generale per il piccolo, serve per la sua crescita, per quanto possa essere difficile da attuare. Per qualsiasi necessità non esiti a contattarmi. Dott. Conti
Buonasera Melania, la sua preoccupazione è assolutamente legittima.
Il seno materno in questo periodo assume valenze peculiari e diventa simbolo di gioco, protezione e misura, di maternità e dolcezza, così come di sicurezza e intimità. La sua funzione di contenere e mantenere in vita il piccolo, rafforza e aiuta a sintonizzarsi interiormente con esso. Ma la delicatezza del momento dell'allattamento spesso è teatro di scenari imprevisti e mette a dura prova le mamme.
Senz'altro prendere in considerazione anche altri aspetti della vostra routine e menage familiare aiuterà a sbrogliare i dubbi e a ristabilire una situazione più favorevole.
Se vorrà un consulto, ho esperienza in sostegno alla maternità.
Dr.a Elena Tsoutsis

Esperti

Ettore Cataldi

Ettore Cataldi

Pediatra

Cassino

Antimo Di Martino

Antimo Di Martino

Dermatologo, Allergologo, Pediatra

Pozzuoli

Prenota ora
Adriana Lapidari

Adriana Lapidari

Pediatra

Milano

Giovanni Filocamo

Giovanni Filocamo

Pediatra

San Vittore Olona

Prenota ora
Silvia Paoli

Silvia Paoli

Pediatra, Psicoterapeuta, Omeopata

Follonica

Prenota ora
Ezio Gabriele Barlocco

Ezio Gabriele Barlocco

Pediatra

Grosseto

Domande correlate

Hai domande?

I nostri esperti hanno risposto a 197 domande su visita pediatrica
  • La tua domanda sarà pubblicata in modo anonimo.
  • Poni una domanda chiara, di argomento sanitario e sii conciso/a.
  • La domanda sarà rivolta a tutti gli specialisti presenti su questo sito, non a un dottore in particolare.
  • Questo servizio non sostituisce le cure mediche professionali fornite durante una visita specialistica. Se hai un problema o un'urgenza, recati dal tuo medico curante o in un Pronto Soccorso.
  • Non sono ammesse domande relative a casi dettagliati o richieste di una seconda opinione.
  • Per ragioni mediche, non verranno pubblicate informazioni su quantità o dosi consigliate di medicinali.

Il testo è troppo corto. Deve contenere almeno __LIMIT__ caratteri.


Scegli il tipo di specialista a cui rivolgerti
Lo utilizzeremo per avvertirti della risposta. Non sarà pubblicato online.
Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.