Salve ho partorito da due mesi e mezzo,e mi è venuta la depressione post parto, è da un mese e mezzo
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Salve ho partorito da due mesi e mezzo,e mi è venuta la depressione post parto, è da un mese e mezzo che prendo sedarel gocce e brios plus compresse,essendo peggiorata la dottoressa mi ha aggiunto samyr compresse ,una volta al giorno, è da quasi una settimana che li prendo e dopo un giorno l umore un po' è cambiato,dopo ha avuto delle crisi di ansia e panico,io da dieci anni mi sono trasferita,e pensando al mio paese e la mia famiglia,ho attacchi di panico,xké non riesco più a trovare un motivo per restare nel paese in cui mi trovo,dove abito con mio marito e tre figli,prima di partorire ero serena e riuscivo a stare bene,da quando ho partorito ho paura a stare a casa ,devo per forza uscire e non trovo lo stimolo per restare qua,pur amando mio marito e la famiglia che abbiamo,cosa potrei prendere ,la cura è giusta,devo aspettare per più di una settimana x avere i risultati?mi trovi tra due fuochi ,pur volendo stare dove sono, però il pensiero di non vedere la mia famiglia o sapere in quel momento cosa fanno,mi mette in crisi
Buongiorno cara sig.ra,
Può capitare di vivere la depressione post partum soprattutto nelle condizioni di situazioni non risolte. Le posso suggerire di chiedere aiuto in Psicoterapia in modo da affrontare il problema alla radice
Un cordiale saluto
Dr.ssa Iolanda Lo Bue
Può capitare di vivere la depressione post partum soprattutto nelle condizioni di situazioni non risolte. Le posso suggerire di chiedere aiuto in Psicoterapia in modo da affrontare il problema alla radice
Un cordiale saluto
Dr.ssa Iolanda Lo Bue
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La depressione guarisce prima, meglio e con minori ricadute se si associa ai farmaci una psicoterapia. Lei si trova in una situazione di conflitto che evidentemente le causa anche ansia. Consulti uno psicoterapeuta, la Terapia Strategica Breve ad esempio è molto efficace sia per i disturbi d'ansia che per quelli depressivi. Cordiali saluti
buongiorno signora le consglio di trovare un luogo e uno specialista dove poter poggiare questa sua sofferenza disaggio.
Buongiorno Signora,
Il post parto è un periodo di passaggio che spesso molte donne passano.
Non deve pensare che sia sola, ci sono gruppi di mamme che possono condividere la stessa esperienza in modo da trovate le risposte si tanti dubbi e perché.
Nel consultorio del suo paese ci sara' sicuramente del personale preparato pronta ad ascoltarla e a supportarla.
Io mi rendo comunque disponibile per aiutarla attraverso colloqui online anche in relazione alla terapia e al sostegno psicologico.
Cordiali saluti
Dott.ssa Laura Francesca Bambara
Il post parto è un periodo di passaggio che spesso molte donne passano.
Non deve pensare che sia sola, ci sono gruppi di mamme che possono condividere la stessa esperienza in modo da trovate le risposte si tanti dubbi e perché.
Nel consultorio del suo paese ci sara' sicuramente del personale preparato pronta ad ascoltarla e a supportarla.
Io mi rendo comunque disponibile per aiutarla attraverso colloqui online anche in relazione alla terapia e al sostegno psicologico.
Cordiali saluti
Dott.ssa Laura Francesca Bambara
Buon giorno, concordo con i colleghi che le hanno risposto, aggiungere ai farmaci una psicoterapia potrebbe forse aiutare.
La psicoterapia potrebbe anche aiutarla ad elaborare la lontananza dalla sua famiglia e il suo paese e a dare un senso a cose che al momento sembrano volersi fare vedere/sentire ma probabilmente hanno bisogno di una relazione terapeutica per trovare il loro posto nella vita quotidiana . Cordiali saluti, Dott.ssa Silvia Bianchi
La psicoterapia potrebbe anche aiutarla ad elaborare la lontananza dalla sua famiglia e il suo paese e a dare un senso a cose che al momento sembrano volersi fare vedere/sentire ma probabilmente hanno bisogno di una relazione terapeutica per trovare il loro posto nella vita quotidiana . Cordiali saluti, Dott.ssa Silvia Bianchi
Buongiorno signora. Ovviamente concordo con i colleghi nel farsi aiutare da farmaci e psicoterapia. I farmaci cominciano il suo effetto non prima di 15 giorni e possono essere un sostegno nel portare avanti una psicoterapia necessaria e risolutiva. Detto questo ciò che mi sento di dirle è che dovrebbe riflettere sul fatto che gli affetti vanno integrati, fuggire porterebbe solo altra sofferenza. A breve scriverò un articolo su questa difficoltà che mi si sta presentando di frequente ultimamente. Grazie
Buongiorno, credo che potrebbe riferirsi ad uno psicoterapeuta per affrontare questo momento prima di prendere decisioni sull’onda di una difficoltà.
Cordiali saluti e Buona Pasqua.
Giada Bruni
Cordiali saluti e Buona Pasqua.
Giada Bruni
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Carissima, il suo dolore è percepibile anche a distanza, mi dispiace che viva questa situazione, che si senta stretta tra due fuochi, non è un "luogo" comodo, comunque si muova rischia di "bruciarsi". Si conceda il tempo necessario per riportare serenità nella sua vita, affidandosi all'aiuto di una/o psicoterapeuta per comprendere il significato di quello che sta vivendo, potrà sorprendersi nel sentire emozioni che forse prima di adesso non aveva potuto concedersi di ascoltare. La psicoterapia è uno spazio privilegiato, sicuro e intimo. Si prenda cura di sé. Dott.ssa Giuditta Fagnani
Buon giorno,
Il post parto è un momento delicato per la vita di una mamma e per la sua famiglia, e la depressione post parto molto più comune di quello che comunemente si crede.
Cambiano gli equilibri relazionali, la famiglia deve fare posto a un membro in più, una creatura molto richiedente. Il corpo e la mente della madre sono stanci dall'accudimento del neonato, della casa, degli altri figli: scombussolato dagli sbalzi ormonali, teso nello sforzo di fare quadrare tutto, che con quattro figli immagino non sia semplice. Ogni neo mamma avrebbe bisogno e diritto di tanto supporto, pratico ed emotivo.
In Italia i consultori familiari sono distribuiti su tutto il territorio e offrono servozi per le neo mamme, quali gruppi di confronto e sedute di supporto psicologico gratuito.
Affrontare tutto da sola, con il solo supporto dei farmaci non è per nulla facile. Lei ha diritto ad essere supportata, per il suo benessere. Oggi la psicoterapia online può essere un ulteriore supporto nel cammino verso un nuovo equilibrio familiare e psicologico. Io da mamma che capisce il senso di estraniamento dopo il parto, e psicoterapeuta esperta in sostegno alla genitorialità e al benessere materno, sono disponibile per consulenze online.
Il post parto è un momento delicato per la vita di una mamma e per la sua famiglia, e la depressione post parto molto più comune di quello che comunemente si crede.
Cambiano gli equilibri relazionali, la famiglia deve fare posto a un membro in più, una creatura molto richiedente. Il corpo e la mente della madre sono stanci dall'accudimento del neonato, della casa, degli altri figli: scombussolato dagli sbalzi ormonali, teso nello sforzo di fare quadrare tutto, che con quattro figli immagino non sia semplice. Ogni neo mamma avrebbe bisogno e diritto di tanto supporto, pratico ed emotivo.
In Italia i consultori familiari sono distribuiti su tutto il territorio e offrono servozi per le neo mamme, quali gruppi di confronto e sedute di supporto psicologico gratuito.
Affrontare tutto da sola, con il solo supporto dei farmaci non è per nulla facile. Lei ha diritto ad essere supportata, per il suo benessere. Oggi la psicoterapia online può essere un ulteriore supporto nel cammino verso un nuovo equilibrio familiare e psicologico. Io da mamma che capisce il senso di estraniamento dopo il parto, e psicoterapeuta esperta in sostegno alla genitorialità e al benessere materno, sono disponibile per consulenze online.
Leggendo le sue parole ho pensato che il carico che sente non derivi solo dall'ultimo parto. Se ci riflettiamo lei ha già altri figli, vive lontana da casa, ha partorito da poco e sente il forte desiderio di non essere a casa con la famiglia che ha creato e vorrebbe stare con quella in cui è nata. Penso sia naturale sentirsi sopraffatta, visto il peso che cerca di fronteggiare. Sicuramente può pensare di parlare di questa sua difficoltà anche con suo marito, allo stesso tempo potrebbe pensare di avere un sostegno anche in uno spazio professionale con uno psicoterapeuta, ci pensi.
Un caro saluto, dott. Nicola Caruso
Un caro saluto, dott. Nicola Caruso
Buon pomeriggio, le consiglio prendere in considerazione la possibilità di intraprendere un percorso di sostegno alla maternità e alla genitorialità in modo che possa essere maggiormente supportata in questo delicato momento. Rimango a disposizione attraverso delle consulenze online. Un cordiale saluto.
Dott. Roberto Gungui
Dott. Roberto Gungui
Gentile signora, oltre alla terapia farmacologica le consiglio di affiancare un percorso con uno psicoterapeuta per comprendere meglio l'origine del suo malessere. Sicuramente i cambiamenti riferiti hanno avuto un peso e adesso necessitano di essere elaborati ed integrati. Le auguro di raggiungere presto uno stato di maggior benessere. Un caro saluto
Dott.ssa Alessandra Scala
Dott.ssa Alessandra Scala
Gentilissima, grazie per la sua condivisione che uò essere di aiutoa tante nella sua situazione.
La psicoterapia aiuta a ritrovare il proprio centro e a scegliere quello che è giusto per noi, trovando la forza di accoglierne le conseguenze.
Un caro saluto
La psicoterapia aiuta a ritrovare il proprio centro e a scegliere quello che è giusto per noi, trovando la forza di accoglierne le conseguenze.
Un caro saluto
Buon pomeriggio. Sicuramente le sarebbe molto d'aiuto affiancare alla terapia farmacologica una psicoterapia, per poter elaborare i molteplici cambiamenti che ha dovuto attraversare nella sua vita, come il trasferimento (e la relativa separazione dalla sua famiglia d'origine) e la maternità. Quest'ultima rappresenta un passaggio complesso per tutte le donne, poiché implica trasformazioni non solo fisiche, ma anche e soprattutto a livello identitario, emotivo e relazionale. Potrebbe quindi concedersi uno spazio per sé stessa, supportata da un professionista che possa accompagnarla nell'affrontare al meglio questo momento importante e delicato. Un caro saluto, Dott.ssa Erika Sambucci
Buongiorno, ciò che lei riferisce è un dilemma sul suo desiderio. La sua descrizione, anche se esordisce con la depressione, è piena di vita, di legami e di amore. Eppure è come se desiderasse cose in conflitto tra loro, tra le sue radici e il paese in cui non si sente radicata se non tramite l'amore della sua famiglia. è molto interessante che questo conflitto sia sorto solo alla terza gravidanza: come mai, cosa ha significato per lei questo passaggio? Le consiglio di rivolgersi ad uno psicoterapeuta, magari che abbia delle competenze nella questione del femminile e del materno. la saluto
Buongiorno,
Ha provato a farsi seguire anche dal punto di vista psicologico?
Cordialmente
Ha provato a farsi seguire anche dal punto di vista psicologico?
Cordialmente
Buongiorno, il periodo del post-parto è un periodo delicato spesso accompagnato anche da una fragilità emotiva che in alcuni casi può sfociare in una depressione, questo perchè subito dopo il parto manca spesso il sostegno emotivo, psicologico e relazionale necessario per superare questo momento in cui anche l'aspetto ormonale è in assestamento. Quest'assenza di supporto potrebbe essere il motivo del fatto che sente la mancanza della sua famiglia d'origine. La invito quindi a rivolgersi ad uno psicoterapeuta, che può aiutarla riappropriarsi del suo ruolo di moglie e madre e di offrirle il supporto necessario a superare questo momento. Io mi occupo anche di questo e se vuole sono a disposizione. Buona giornata
Buonasera signora, dalle sue parole si percepisce che è molto sofferente e che dalla nascita del bambino ha cominciato a stare male. Quello che posso consigliarle è oltre alla cura farmacologica di poter parlare con uno psicoterapeuta che possa aiutarla a capire meglio delle cose che la riguardano, riguardo i rapporti con la sua famiglia d'origine...credo che questo, al di la' della terapia possa aiutarla a stare meglio...per lei e per i suoi figli. In bocca al lupo!
Salve, la depressione post partum è fisiologica e quindi naturale dopo un parto. Forse si sente sopraffatta dal carico di cose da affrontare avendo anche altri figli. Può essere che sia molto stanca ed abbia bisogno di non sentirsi sola ad affrontare questo nuovo cambiamento. Si prenda tempo chiedendo anche un supporto psicologico. Quando anche il suo corpo avrà recuperato un pò di energie deciderà il meglio per lei.
Un saluto
Un saluto
La depressione postpartum, per quanto lo si dica poco, è molto frequente. La nuova vita, le nuove abitudini, ci portano a volte a sentirci sopraffatti. Un aiuto psicoterapeutico può essere di aiuto per poterla aiutare a gestire meglio questa nuova vita in 5.
Gentile, sicuramente non deve essere semplice per lei affrontare tale disagio al termine di ogni giornata, mi sembra una questione di non poco conto motivo per cui è importate rivolgersi sicuramente ad un professionista per provare ad approfondire questo stato emotivo e dare un nome e un significato a tutto questo. Un caro saluto
Dottor Morabito Marco
Dottor Morabito Marco
Salve, dalle sue parole leggo sofferenza e solitudine, la sua storia familiare merita tempo, attenzione e una relazione che ripari per sempre quei lembi di carne che nonostante il tempo non si sono ricuciti. Le esperienze sono le ferite la psicoterapia è l'ago e il filo.
Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti o informazioni anche online.
Saluti, Dott.ssa Arcangela Guadagno.
Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti o informazioni anche online.
Saluti, Dott.ssa Arcangela Guadagno.
Sicuramente si trova in un groso disagio e va supportsta da uno psicoterapeuta che la possa sorregger . Il farmaco non basta a lavorare nel profondo Saluti
Carissima, molta solidarietà per il disagio che sta vivendo. Ha tre bambini a cui dover pensare e non sarà facile con questo stato d'animo. Suo marito le è vicino? La comprende? é molto importante che non sia sola in questo momento.Potrebbe vedere se on line esistono dei gruppi di mamme nella sua condizione. In questo momento di fragilità quello che prima riusciva a gestire emotivamente, è percepito in modo molto più intenso e lei non si sente le risorse per fronteggiarlo. Ma passerà, niente rimane immutabile. Come già suggerito, consulti uno psicoterapeuta e si faccia sostenere. Non possiamo fare tutto da soli e bisogna anche chiedere aiuto. Molti auguri a lei e ai suoi bambini, se vuole sono disponibile on line, cordialmente dott.ssa Silvia Ragni
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Buongiorno,
la depressione post parto è un momento della vita di profonda sofferenza, dove si mette in gioco ogni propria capacità, abilità e decisione. Probabilmente il suo desiderio di tornare dalla sua famiglia d'origine può esprimere dei bisogni nascosti.
In base a questo credo che le possa essere utile un supporto psicoterapeutico mirato a lavorare la sua sofferenza e prendere coscienza dei suoi bisogni.
Per qualsiasi altra informazione resto a sua disposizione
Cordiali saluti
Dott.sa Francesca Romana Dottori
la depressione post parto è un momento della vita di profonda sofferenza, dove si mette in gioco ogni propria capacità, abilità e decisione. Probabilmente il suo desiderio di tornare dalla sua famiglia d'origine può esprimere dei bisogni nascosti.
In base a questo credo che le possa essere utile un supporto psicoterapeutico mirato a lavorare la sua sofferenza e prendere coscienza dei suoi bisogni.
Per qualsiasi altra informazione resto a sua disposizione
Cordiali saluti
Dott.sa Francesca Romana Dottori
Gentile utente,
mi trovo in accordo con gran parte delle considerazioni espresse dai colleghi, che denotano un approccio professionale e rispettoso nei confronti del tema da lei esposto.
Cordiali saluti
mi trovo in accordo con gran parte delle considerazioni espresse dai colleghi, che denotano un approccio professionale e rispettoso nei confronti del tema da lei esposto.
Cordiali saluti
La depressione post-partum è una condizione delicata e complessa, che può manifestarsi con sintomi di tristezza profonda, ansia, attacchi di panico e senso di smarrimento. È positivo che tu sia seguita da una dottoressa e che abbia già iniziato una terapia farmacologica, ma è importante ricordare che i farmaci possono richiedere un po' di tempo prima di mostrare pienamente i loro effetti.
I cambiamenti di umore e le crisi di ansia che stai sperimentando potrebbero essere legati sia all'adattamento ai farmaci sia alla tua situazione emotiva e psicologica. Il distacco dalla tua famiglia d'origine e il senso di solitudine che provi possono amplificare il disagio, ed è comprensibile che tu ti senta divisa tra il desiderio di restare con la tua attuale famiglia e la nostalgia per le tue radici.
Oltre alla terapia farmacologica, potrebbe essere molto utile un supporto psicologico per comprendere meglio i tuoi vissuti e trovare strategie efficaci per gestire ansia e paura. Parlare con uno specialista ti aiuterà ad esplorare emozioni queste in profondità e a trovare strumenti per affrontarle. Ti incoraggiamento a considerare un percorso psicoterapeutico per affrontare questa fase con maggiore serenità.
Sarebbe utile e consigliato per approfondire rivolgersi a uno specialista.
DOTTORESSA SILVIA PARISI
PSICOLOGA PSICOTERAPEUTA SESSUOLOGA
I cambiamenti di umore e le crisi di ansia che stai sperimentando potrebbero essere legati sia all'adattamento ai farmaci sia alla tua situazione emotiva e psicologica. Il distacco dalla tua famiglia d'origine e il senso di solitudine che provi possono amplificare il disagio, ed è comprensibile che tu ti senta divisa tra il desiderio di restare con la tua attuale famiglia e la nostalgia per le tue radici.
Oltre alla terapia farmacologica, potrebbe essere molto utile un supporto psicologico per comprendere meglio i tuoi vissuti e trovare strategie efficaci per gestire ansia e paura. Parlare con uno specialista ti aiuterà ad esplorare emozioni queste in profondità e a trovare strumenti per affrontarle. Ti incoraggiamento a considerare un percorso psicoterapeutico per affrontare questa fase con maggiore serenità.
Sarebbe utile e consigliato per approfondire rivolgersi a uno specialista.
DOTTORESSA SILVIA PARISI
PSICOLOGA PSICOTERAPEUTA SESSUOLOGA
Gentile utente, la ringrazio per aver condiviso questo momento così delicato e complesso. Comprendo profondamente il suo malessere e la sua confusione in questa fase post-parto, un periodo che, pur portando una gioia immensa, può anche essere accompagnato da fragilità emotive significative come la depressione post-parto che sta sperimentando. Per quanto riguarda la sua domanda sull'efficacia della cura e sui tempi necessari per avvertire i benefici, è importante considerare che ogni persona risponde in modo individuale ai farmaci antidepressivi e ansiolitici. Spesso, è necessario un periodo di tempo prima di vedere i risultati desiderati. Per qualsiasi dubbio o perplessità riguardo alla cura farmacologica, si rivolga direttamente al suo medico curante, che saprà darle risposte più precise e personalizzate. Per quanto riguarda le crisi di ansia e panico, legate al pensiero del suo paese d'origine e alla distanza dalla sua famiglia, sono comprensibili in un momento di maggiore vulnerabilità emotiva. Il trasferimento, anche se avvenuto dieci anni fa, potrebbe riemergere con più forza in questa fase post-parto, in cui i cambiamenti e le nuove responsabilità possono intensificare il desiderio di vicinanza affettiva e di un ambiente familiare conosciuto. Parallelamente alla terapia farmacologica, le suggerirei di considerare seriamente l'opportunità di intraprendere o affiancare un percorso di psicoterapia. Un supporto psicologico professionale potrebbe offrirle uno spazio sicuro e accogliente dove esplorare i suoi sentimenti, le sue paure e le sue difficoltà legate alla depressione post-parto e al suo senso di sradicamento. Un terapeuta può aiutarla a comprendere meglio le dinamiche emotive che sta vivendo, a sviluppare strategie per gestire l'ansia e gli attacchi di panico, e a trovare un nuovo equilibrio emotivo in questa fase della sua vita.
Resto a disposizione anche per consulenze online.
Un caro saluto,
Dott.ssa Valentina De Chiara
Brescia
Resto a disposizione anche per consulenze online.
Un caro saluto,
Dott.ssa Valentina De Chiara
Brescia
Buonasera,
la situazione che descrive è certamente molto difficile e comprendo il disagio e la confusione che sta vivendo in questo momento così delicato. La depressione post-partum, unita agli attacchi di ansia e panico, richiede un approccio che integri il supporto farmacologico con un percorso psicoterapeutico mirato, che possa aiutarla a gestire le emozioni, i pensieri e le paure legate al suo vissuto e alla nuova situazione familiare.
La risposta ai farmaci può richiedere alcune settimane, ma è importante anche affrontare insieme, con un terapeuta, questi momenti di crisi per trovare strategie efficaci e personalizzate per il suo benessere. Le consiglio di fissare un appuntamento per poterla accompagnare in questo percorso di cura e sostegno. Rimango a sua disposizione per qualsiasi chiarimento. Saluti, Dott. Valerio Ancis
la situazione che descrive è certamente molto difficile e comprendo il disagio e la confusione che sta vivendo in questo momento così delicato. La depressione post-partum, unita agli attacchi di ansia e panico, richiede un approccio che integri il supporto farmacologico con un percorso psicoterapeutico mirato, che possa aiutarla a gestire le emozioni, i pensieri e le paure legate al suo vissuto e alla nuova situazione familiare.
La risposta ai farmaci può richiedere alcune settimane, ma è importante anche affrontare insieme, con un terapeuta, questi momenti di crisi per trovare strategie efficaci e personalizzate per il suo benessere. Le consiglio di fissare un appuntamento per poterla accompagnare in questo percorso di cura e sostegno. Rimango a sua disposizione per qualsiasi chiarimento. Saluti, Dott. Valerio Ancis
Cara mamma,
quello che stai attraversando è profondamente umano. Dopo il parto, il mondo interno può subire uno sconvolgimento profondo: emozioni che sembrano contrastare con l’“atteso” sentimento di felicità possono emergere con forza, portando ansia, tristezza e senso di disorientamento. Non è colpa tua: la depressione post-partum non è una debolezza, è una condizione complessa che merita ascolto, tempo e cura.
Il tuo desiderio di “scappare” e la difficoltà a stare in casa possono essere letti, in chiave psicodinamica, come segnali di un conflitto interno non ancora elaborato. Da un lato il legame con le tue radici, con la tua famiglia d’origine; dall’altro, la nuova identità di madre, il legame con tuo marito, la famiglia che hai costruito. In mezzo, tu: con i tuoi bisogni, le tue paure, i tuoi sentimenti ambivalenti. Non sei divisa, sei in trasformazione. Ma questa trasformazione può far paura.
Dal punto di vista farmacologico, è vero: i farmaci, soprattutto quelli come il Samyr, possono impiegare alcune settimane a stabilizzarsi e mostrare un effetto più netto. Le oscillazioni che provi sono parte del processo. Ma la sola cura farmacologica, seppur importante, non può bastare. C’è bisogno di uno spazio terapeutico dove tu possa dare voce alle emozioni che stai vivendo, senza giudizio. Uno spazio che non ti chieda di “essere forte”, ma di essere autentica.
Il dolore per la distanza dalla tua famiglia può rappresentare qualcosa di più profondo: forse un bisogno di accudimento, un richiamo al tuo ruolo di figlia, mentre oggi sei chiamata a occupare il posto di madre. E in questa doppia identità, può nascere un senso di smarrimento.
Non sei sola. Questo dolore può trasformarsi in consapevolezza. Non c'è una risposta immediata o una "cura giusta" in assoluto, ma c’è un cammino da iniziare. Se te la senti, possiamo proseguire qui esplorando insieme cosa ti manca davvero, cosa temi di perdere, e cosa potrebbe aiutarti a restare.
Ti abbraccio con delicatezza.
quello che stai attraversando è profondamente umano. Dopo il parto, il mondo interno può subire uno sconvolgimento profondo: emozioni che sembrano contrastare con l’“atteso” sentimento di felicità possono emergere con forza, portando ansia, tristezza e senso di disorientamento. Non è colpa tua: la depressione post-partum non è una debolezza, è una condizione complessa che merita ascolto, tempo e cura.
Il tuo desiderio di “scappare” e la difficoltà a stare in casa possono essere letti, in chiave psicodinamica, come segnali di un conflitto interno non ancora elaborato. Da un lato il legame con le tue radici, con la tua famiglia d’origine; dall’altro, la nuova identità di madre, il legame con tuo marito, la famiglia che hai costruito. In mezzo, tu: con i tuoi bisogni, le tue paure, i tuoi sentimenti ambivalenti. Non sei divisa, sei in trasformazione. Ma questa trasformazione può far paura.
Dal punto di vista farmacologico, è vero: i farmaci, soprattutto quelli come il Samyr, possono impiegare alcune settimane a stabilizzarsi e mostrare un effetto più netto. Le oscillazioni che provi sono parte del processo. Ma la sola cura farmacologica, seppur importante, non può bastare. C’è bisogno di uno spazio terapeutico dove tu possa dare voce alle emozioni che stai vivendo, senza giudizio. Uno spazio che non ti chieda di “essere forte”, ma di essere autentica.
Il dolore per la distanza dalla tua famiglia può rappresentare qualcosa di più profondo: forse un bisogno di accudimento, un richiamo al tuo ruolo di figlia, mentre oggi sei chiamata a occupare il posto di madre. E in questa doppia identità, può nascere un senso di smarrimento.
Non sei sola. Questo dolore può trasformarsi in consapevolezza. Non c'è una risposta immediata o una "cura giusta" in assoluto, ma c’è un cammino da iniziare. Se te la senti, possiamo proseguire qui esplorando insieme cosa ti manca davvero, cosa temi di perdere, e cosa potrebbe aiutarti a restare.
Ti abbraccio con delicatezza.
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