Salve ho 62 anni per vari motivi sono depresso con ansia e attacchi di panico , da circa 4 mesi mi è

20 risposte
Salve ho 62 anni per vari motivi sono depresso con ansia e attacchi di panico , da circa 4 mesi mi è stato prescritto Efexor prima settimana 37,5 mg poi con 75mg , ho comunque momenti di panico ed ansia dovuta a situazioni familiari negative in oltre sono diabetico ma non prendo la metformina perché vado in ipoglicemia, ho una sudorazione eccessiva e non ne capisco il motivo vorrei in oltre smettere di prendere EFEXOR sono apatico, esco solo per motivi necessari ed essendo solo passo le giornate sul letto sono sempre stanco e debole anche se faccio pochi sforzi , spero di aver descritto la situazione comprensibile, grazie in anticipo
Gentile Utente,
è un ottimo primo passo aver preso contatti con uno psichiatra ed aver iniziato una terapia farmacologica; tuttavia, i risultati più apprezzabili si hanno quando viene affiancata anche una psicoterapia, in assenza della quale gli effetti dei farmaci faticano a stabilizzarsi. L'ansia a questo proposito soffoca ancora di più i tentativi di ripresa, e si finisce con l'arrendersi. Sta attraversando una fase di forte spegnimento, sulla quale per questo è importante intervenire per impedirne la progressiva cronicizzazione. Compia anche questo passo. Un caro augurio di buona fortuna

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Buongiorno, mi auguro che tra i motivi necessari annoveri anche i colloqui con qualcuno che la ascolti e la aiuti a dare un senso alla sua sofferenza, non solo al sintomo così come descritto nei manuali dei disturbi mentali. Se così è, perseveri e si affidi al curante; in caso contrario, consideri di affiancare alla terapia farmacologica una psicoterapia, che possa consentirle di mettere in parola l'angoscia e ordine fra i pensieri. SM
Gentile utente, parla di uno stato depressivo che nasce da "svariati motivi". La terapia farmacologica è un ausilio importante, ma non rappresenta la soluzione al problema. Forse in questa fase della sua vita ha a disposizione del tempo da dedicare a se stesso e alla cura del suo malessere. Ha del tempo per ripensare in termini nuovi a questi motivi e per trovare nuove strade per esprimersi che non siano angoscia e panico.
La invito a cercare un professionista del settore e ad affidarsi alle sue cure con fiducia.
Un caro saluto,
dott.ssa Marianna Genitore
Buongiorno, per quanto concerne i quesiti relativi ai farmaci, si rivolga al medico che glieli ha prescritti. In più, valuti la possibilità di un supporto terapeutico che la aiuterà a gestire con maggiore serenità il suo stato psicologico. Cordiali saluti Dr.ssa Claudia Sposini
Salve, per quanto riguarda l’utilizzo dei farmaci ne parli con il suo medico di fiducia, il quale conosce bene la situazione.
Eviti di trovare risposte su internet.
Buona serata.
Dott. Fiori
Gentile Signore è una buona prassi rivolgersi allo specialista che le ha prescritto il farmaco per riferirgli le difficoltà che sta vivendo. Sicuramente avrà fatto delle valutazioni che lo hanno indotto ad usare quella medicina di cui avrà una buona conoscenza, Eviti di prendere decisioni senza averlo consultato. Ovviamente è una sua prerogativa consultare anche altri specialisti in psichiatria. Non parla di psicoterapia come se non avesse valutato anche questa possibilità che in situazioni come la sua potrebbero essere utili. Un cordiale saluto
Salve, per quanto riguarda la gestione e i dubbi relativi alla terapia farmacologica che sta assumendo le consiglio di rivolgersi al medico che glie l'ha prescritta, così che possa valutare se sia il caso di fare modifiche o in caso contrario le faccia capire perché ritiene che quello che sta prendendo sia la terapia migliore per lei. La situazione che descrive sicuramente beneficerebbe di un intervento combinato tra farmaci e psicoterapia, sia per trattare gli aspetti ansiosi che quelli depressivi. Rimango a disposizione per ogni chiarimento. Saluti, Dott.ssa Beatrice Aisa
Buongiorno, non è chiaro se oltre alla terapia farmacologica le è stato prescritto un percorso di psicoterapia. I farmaci sono un ottimo strumento che permette solitamente di contenere la sintomatologia, ma vanno sempre affiancati ad un percorso per conoscere, comprendere e modificare quegli schemi che la portano a provare ansia e depressione.
Il suo medico di base saprà indicarle eventuali modifiche alle prescrizioni, che non devono mai avvenire autonomamente e senza un consulto, ed eventualmente indirizzarla ad un collega o ad un servizio presente sul suo territorio.
dott. Davide De Rosa Saccone
Buonasera,
si consulti con il medico che le ha prescritto la terapia farmacologica.
Un saluto, MMM
Gentile utente, se la terapia farmacologica pensa che non stia funzionando, dovrebbe ricontattare lo psichiatra che la ha prescritta per rivederla. Non prenda iniziative da solo. In aggiunta a questo, le consiglio di intraprendere un percorso psicoterapeutico: il connubio tra le due è sempre il modo migliore in situazioni difficili come quella da lei descritta. Saluti
Gentile utente, le consiglio di rivolgersi ad uno psicoterapeuta che possa lavorare in sinergia anche con un nutrizionista. Certamente la terapia farmacologica potrà aiutarla a gestire la sintomatologia ma probabilmente anche avere un inquadramento psiconitrizionale potrebbe aiutarla ad affrontare meglio il percorso di cura psicofisico. Buona serata e in bocca al lupo!
Gentile utente,
ansia e depressione sono due condizioni davvero dure da sopportare, soprattutto se, come lei, si è soli. ha fatto davvero bene a rivolgersi a uno psichiatra per iniziare una terapia farmacologica, ma da sola potrebbe non bastare: avrebbe bisogno anche di una psicoterapia per sostenerla, e soprattutto per ritrovare una rete sociale intorno a lei, o costruirne una nuova. Amici, gruppi e contesti in cui sentirsi accolti e avere rapporti sociali sono la migliore medicina per la depressione e l'ansia.

con i migliori auguri
dr. Ventura
Buonasera, le consiglio di rivolgersi al medico specialista che le ha prescritto la terapia farmacologica se ritiene che questa non sia efficace o comunque non le da gli effetti e i benefici di cui necessita. Oltre a questa le consiglio di rivolgersi anche ad uno Psicologo per poter affrontare le situazioni familiari negative di cui ci parla oltre ai suoi sentimenti di depressione, ansia e attacchi di panico. Come le hanno consigliato altri colleghi sarebbe davvero molto importante che riuscisse ad avere supporto anche da chi le sta intorno, in modo da creare una rete sociale con persone con cui condividere attività, interessi o anche semplicemente due chiacchiere. Le auguro una buona vita e rimango a disposizione per ulteriori domande. Un saluto caro. Dott.ssa Sara Strufaldi
Gentile Utente, ritengo che trattandosi di una situazione psicologica molto delicata e complessa, la depressione vada risolta in concerto tra la psicofarmacologia e un lavoro con uno psicologo, in cui il percorso di cura è volto a ritrovare fiducia in sé stessi, per individuare un posto nel mondo adatto alla propria modalità di vita e dare la giusta importanza alle relazioni interpersonali e alla socialità.
Rimango a sua disposizione per eventuali chiarimenti.
Cordialmente
Dottoressa Elisa Taverniti
Gentile utente comprendo la sua sofferenza le consiglio di intraprendere un percorso psicoterapeutico dal quale troverà giovamento fino alla completa risoluzione del problema . Per qualsiasi informazione resto a sua disposizione. Un caro saluto
Salve, mi dispiace per la situazione e per il disagio espresso. Per quanto riguarda il farmaco, ritengo che esporre le sue perplessità al medico che le ha prescritto la cura possa darle le risposte che cerca. Relativamente invece al disagio psicologico che manifesta, potrebbe essere utile intraprendere un percorso di psicoterapia per indagare meglio le cause ed i fattori di mantenimento dei suoi sintomi.
Cordialmente, dott. FDL
Buongiorno. Le consiglio di contattare uno psicologo nella sua zona, con il quale peter meglio affrontare questo momento difficile che sta affrontando. Sicuramente oltre ai farmaci è utile essere sostenuti e accompagnati in un percorso di sostegno psicologico.
Le auguro buona fortuna!
Caro, l'uso dei farmaci potrebbe essere una buona soluzione per gestire le acuzie e i momenti di crisi, come lei però sottolinea, non aiutano a capire i meccanismi di base che sostengono la problematica, che continua a perpetuarsi.
Le consiglio pertanto di affiancare alla terapia farmacologica un percorso psicologico che la aiuti a capire quali sono gli schemi di pensiero alla base dei suoi attacchi di panico, oltre che potrebbe fornirle degli strumenti per gestirli a prescindere dal farmaco.
A disposizione.
Dott.ssa Chiara Ripa
Buongiorno, le domande sulla terapia farmacologica, deve rivolgerle al suo medico di riferimento. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
Buongiorno, mi dispiace tanto per il tuo disagio. Per quanto riguarda l’utilizzo e l’effetto dei farmaci le consiglio di consultare il medico che le ha prescritti.
Nei disagi legati all’ansia è consigliato associare alla terapia farmacologica un percorso psicologico: Le consiglio di intraprendere un percorso con un professionista al fine di valutare i fattori scatenanti del disagio che vive ( da quanto tempo si manifesta c’è stata una particolare situazione un particolare pensiero che lo ha innescato?) fattori di mantenimento (in quali stazioni si manifesta questo disagio? Quali pensieri ho in quel momento? Quali conseguenze teme che potrebbero accadere?)
Un percorso con un professionista può aiutarla a comprendere meglio il suo disagio Ed affrontarlo nel miglior modo possibile. Cordiali saluti Dottor Luca Ferretti

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