Salve ho 50 anni, un figlio di 7 anni e sono separato da 5 anni per scelta più mia che della mia ex-

23 risposte
Salve ho 50 anni, un figlio di 7 anni e sono separato da 5 anni per scelta più mia che della mia ex-moglie. Siamo riusciti abbastanza rapidamente a trovare un equilibrio eccellente sul piano genitoriale e della quotidianità. Le ragioni della separazione avevano a che vedere con la condivisione di valori, amicizie e prospettive sul futuro. L'intesa sessuale invece è sempre stata eccezionale piena di giochi e sperimentazioni. Il problema è che ancora oggi questa tensione verso di lei è molto forte.
Anche lei è ancora sessualmente attratta da me. Entrambi abbiamo avuto altre relazioni ma ci confidiamo anche aspetti sessuali ed entrambi rimpiangiamo l'intesa sessuale che avevamo. Questo si traduce in una situazione in cui, quando possibile, abbondano palpate, toccamenti e battute reciproche. Quasi sempre ci salutiamo baciandoci. Non ho gelosia verso i partner. Ho chiesto a mia moglie di ricominciare ad avere rapporti sessuali ma lei ha paura di rimettere troppo in gioco la sua emotività e quindi preferisce evitare, anche se in alcune occasioni (tipicamente quando ci capita di dormire insieme per ragioni logistiche) è capitato di avere rapporti sessuali non penetrativi. Continuo a pensare a lei come oggetto sessuale primario e vorrei poter stare fisicamente con lei con continuità, riprendere i nostri "giochi". Nonostante un tentativo con una psicologa il disagio persiste. Vi chiedo gentilmente di aiutarmi a identificare quale tipo di approccio terapeutico sia più adatto a superare il problema: la frustrazione del desiderio verso di lei. Ho anche proposto alla mia ex-moglie una terapia di coppia ma lei non la giudica una cosa utile.
Dott.ssa Maria Eugenia Michel
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Parma
Salve! Potrebbe pensare a un'approccio psicocorporeo, che l'aiuterebbe a integrare pensieri, fantasie e desideri al proprio corpo. A partire dal proprio corpo potrà avere una maggiore consapevolezza di quello che gli succede con questa persona e non con altre. Dott.ssa M Eugenia Michel

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Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè capisco quanto questa situazione possa impattare sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale innanzitutto che lei faccia chiarezza circa ciò che sente e ciò che prova verso questa persona, ritagliandosi uno spazio d'ascolto per elaborare pensieri e vissuti emotivi legati alla situazione descritta pertanto la invito a richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Dott.ssa Valeria Maccarini
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Bergamo
Salve, credo che con la richiesta di identificare il "giusto" approccio terapeutico riceverà come risposta tanti approcci diversi e questo non farà altro che aumentare la confusione, anziché ridurla.
La persona più adeguata a risponderle, se proprio vuole avere questa risposta, potrebbe essere la sua ex psicologa, perché è lei che l'ha conosciuta e l'approccio terapeutico si adatta meglio o peggio al tipo di persona, oltre che al tipo di problema.
Le vorrei lasciare questa citazione: "l'amore è la risposta, ma mentre aspettate la risposta, il sesso può suggerire delle ottime domande", Woody Allen.
Dott.ssa Martina Panerai
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Roma
Gentile Utente, dal suo racconto emergono numerosi elementi preziosi che meriterebbero un adeguato spazio di ascolto e di elaborazione dove possa sentirsi a suo agio e compreso, a prescindere dall'approccio terapeutico. Infatti, solo dopo un'adeguata consulenza le sarebbe possibile comprendere se e come proseguire con un eventuale trattamento psicoterapico mirato. Lei parla di "disagio" e "frustrazione", aprendo un varco su un mondo interiore e un vissuto che meritano un approfondimento calibrato e circostanziato. Cordiali saluti
Dott.ssa Beatrice Taveggia
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Arese
Caro Utente, mi dispiace per la situazione che sta passando e la ringrazio per la sua condivisione. Nella richiesta che pone ci sono diversi elementi che meriterebbero senz'altro di attenzione. Potrebbe essere utile e prezioso esplorare il suo vissuto all'interno di un percorso psicologico. A mio avviso non c’è un approccio preferibile ad altri ma piuttosto mi indirizzerei verso una figura con una competenza specifica in sessuologia.
Rimango a disposizione, anche online, e le auguro una buona giornata
Dott.ssa Beatrice Taveggia
Dott.ssa Roberta Croatti
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Santarcangelo di Romagna
Buongiorno, la sensazione di disagio che dice di provare nei confronti della ex moglie ha senz'altro bisogno di essere approfondita e discussa con un professionista. Convengo con la collega che le può essere utile un approccio psicoterapeutico con competenze in sessuologia.
Dott.ssa Stefania Palmacci
Psicologo, Psicologo clinico, Professional counselor
Roma
Buongiorno, come già le hanno suggerito i miei colleghi credo che per affrontare il disagio che le reca "la frustrazione del desiderio di lei" possa esserle utile un percorso con un/a professionista che abbia competenze di sessuologia. Tuttavia credo la frase testuale riportata tra virgolette rimandi a problematiche relazionali più antiche che possono essere affrontate anche con professionisti di altro indirizzo in grado di instaurare con lei una relazione di fiducia che agevoli l'esplorazione delle emozioni che lei riesce a mettere in gioco con questa persona, e la aiuti a comprendere i suoi veri bisogni e aspettative nell'ambito di una relazione amorosa. Cordialmente dott.ssa Stefania Palmacci
Dr. Federico Barzan
Psicologo, Psicologo clinico
Padova
Salve, capisco le sfide che sta affrontando riguardo al desiderio verso la sua ex-moglie e all'intimità che avete condiviso in passato. È importante sottolineare che ciascuna persona è unica e le esperienze sessuali possono essere complesse.
Se sta vivendo disagio riguardo a questa situazione, potrebbe essere utile intraprendere un percorso terapeutico individuale con un professionista specializzato nel campo della sessualità e delle relazioni. Un terapeuta qualificato può aiutarla ad esplorare le emozioni e i desideri che prova nei confronti della sua ex-moglie, nonché a trovare modi per gestire e accettare queste sensazioni in modo più costruttivo.
L'approccio terapeutico può variare in base alle esigenze e alle preferenze individuali, ma un terapeuta esperto può aiutarla a identificare strategie per affrontare la frustrazione del desiderio e sviluppare una prospettiva più equilibrata riguardo alla situazione.
Riguardo alla terapia di coppia, è importante rispettare la scelta della sua ex-moglie riguardo a questa opzione. Se lei non è interessata a una terapia di coppia, potrebbe comunque essere utile concentrarsi su un percorso individuale per esplorare i suoi sentimenti e bisogni.





Dott.ssa Giada Turra
Psicologo
Trento
Salve,
Credo che più che valutare il tipo di approccio, nella sua situazione sia importante tenere presente la situazione generale, in cui sia lei che la sua ex moglie contribuite a tenere attivane a vivere questa attrazione sessuale, non ritengo che per voi sia utile una terapia di coppia in senso stretto, ma sicuramente riflettere entrambi assieme con un professionista sul processo di separazione e su quanto accaduto in seguito per fare chiarezza.
A disposizione
D.ssa Giada Turra
Dott.ssa Monica Zenucchi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Gazzaniga
Buongiorno, la ringrazio per la condivisione e mi spiace per la situazione che sta affrontando. Sicuramente, come già suggerito anche dai colleghi, potrebbe esserle utile trovare un terapeuta qualificato, con competenze in sessuologia, che l'aiuti ad esplorare i vissuti emotivi correlati al rapporto con la sua ex-moglie e ad identificare i bisogni ad essi sottesi. Affrontare un percorso di psicoterapia individuale, anche alla luce del fatto che la sua ex moglie non ha intenzione di effettuare una terapia di coppia, le potrebbe permettere di comprendersi meglio e di arrivare a trovare strategie più funzionali di gestione della relazione. Le auguro di fare un buon percorso e di trovare un professionista che la possa aiutare a superare questo momento di impasse che sta vivendo. Cordiali saluti. Dott.ssa Zenucchi
Salve, comprendo il disagio che sta provando e soprattutto la confusione in cui vi trovate. Sarebbe opportuno parlarne con un professionista cercando prima di tutto di capire se questa storia è veramente finita? Un percorso di coppia, sicuramente farà un po' di chiarezza. Si consiglia con la sua psicologa. Per qualsiasi dubbio rimango a disposizione. Dott.ssa Gabriella Cascinelli
Dott.ssa Ilaria De Pretto
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Ciao,

Grazie per aver condiviso la tua situazione e per la fiducia nel chiedere aiuto. Capisco che la tua situazione sia complessa e che il mantenimento di una forte tensione sessuale con la tua ex-moglie possa essere fonte di preoccupazione e disagio.

L'intesa sessuale e la forte attrazione che ancora provate l'uno per l'altro possono sicuramente rappresentare una sfida, specialmente dopo una separazione. È comprensibile che tu desideri ritornare a condividere quei momenti di intimità e giochi che avevate in passato.

Un primo passo importante è quello di capire meglio quali sono le tue emozioni e i tuoi pensieri riguardo a questa situazione. Un approccio terapeutico individuale potrebbe aiutarti ad esplorare più a fondo queste sensazioni e ad affrontare eventuali paure o blocchi che potrebbero influenzare il tuo comportamento.

Riguardo all'eventualità di una terapia di coppia, è comprensibile che la tua ex-moglie possa avere delle perplessità. Ogni persona ha i propri tempi e modi per affrontare questioni delicate come quella della sessualità e delle emozioni legate alla relazione passata.

Potrebbe essere utile iniziare un percorso individuale di terapia per te, per esplorare in sicurezza i tuoi pensieri e sentimenti, e poi eventualmente coinvolgere tua moglie nella terapia di coppia, se entrambi lo desiderate.

Un approccio terapeutico che potrebbe essere utile in questo contesto è la terapia cognitivo-comportamentale (TCC), che può aiutarti a identificare e modificare i pattern di pensieri e comportamenti che possono influenzare la tua relazione con tua moglie.

Sarò qui per sostenerti lungo il percorso e aiutarti a fare chiarezza sulle tue emozioni e i tuoi desideri. Se hai altre domande o hai bisogno di ulteriori informazioni, non esitare a chiedere.

Con affetto,

Ilaria
Dott.ssa Silvia Marcelletti
Psicologo, Psicologo clinico
Parma
Buongiorno a lei caro utente.
Aver avuto e avere tutt’ora una fortissima intesa sessuale con la propria ex partner so che possa creare una situazione di forte riflessione.
Quello che le posso consigliare è di ricominciare un percorso individuale che possa permettergli di ripercorre i suoi vissuti e soprattutto le dinamiche dietro il suo rapporto con la sua ex moglie.
Sicuramente è ancora ancorato a quel tipo di rapporto e relazione, che è stata importante per lei, perciò quando entra in contatto ed intimità con altre donne, il pensiero di sua moglie non riesce ad abbandonarla.
Secondo me si tratta di effettuare un “taglio netto” e pensare che trovare e sperimentare un altro tipo di intimità possa essere motivo di sperimentazione con altre donne.
A
Sua disposizione
Dott.ssa Silvia Marcelletti
 Russo Stefania
Psicologo
Roma
Carissimo, credo profondamente che sia lei che sua moglie abbiate paura del rapporto. Per questo tendete a ricondurlo esclusivamente al sesso. Sicuramente in un rapporto di coppia è importante, però il fatto di sapere che non c'è altro, dal momento che vi siete separati, fantasticamente vi fa stare più tranquilli e vi convince del fatto che la vostra è solo una intesa sessuale. Sono a disposizione per qualsiasi tipo di supporto.
Stefania Russo
Dr. Gabriele Cocco
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Buonasera, il suo non è un caso isolato, ma come spesso succede tra partner può esserci un'ottima intesa sessuale accostata ad una scarsa complicità emotiva o valoriale. E' vero anche il contrario, con coppie che hanno una buona stabilità sul piano affettivo ma con una sessualità più difficoltosa. Ha detto che è stata una scelta sua quella di lasciare sua moglie, ma che la desidera ancora. Credo che più che l'approccio sia importante il grado di complicità che raggiunge con il suo/a terapeuta. Può farsi però alcune domande circa questa sua conflittualità. Cosa provava prima di avere un rapporto sessuale con sua moglie? Quali emozioni metteva in atto attraverso la sessualità, e quali al di fuori del letto?
Un caro saluto,
Dott. Gabriele Cocco
Dott.ssa Francesca Gottofredi
Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Bologna
È comprensibile che tu stia vivendo una situazione emotivamente complessa e frustrante. Per affrontare il tuo desiderio persistente verso la tua ex-moglie, potresti considerare una terapia individuale con uno psicologo specializzato in sessualità e relazioni. Questo tipo di terapia può aiutarti a esplorare i tuoi sentimenti, a comprendere le radici del tuo desiderio e a trovare modi sani per gestirlo. È importante rispettare le scelte e i confini della tua ex-moglie, ma lavorare su te stesso può comunque portare benefici.
Dott.ssa Francesca Gottofredi
Dott.ssa Linda Trogi
Psicologo
Viareggio
Caro Utente, innanzitutto vorrei ringraziarla per aver condiviso con noi la sua storia e la sua sofferenza. Quando si tratta di questioni, argomenti psicologici (che si tratti di rapporti sociali, disagi personali, o dei disturbi, autostima, motivazione etc..) dare risposte con così poche informazioni su di una piattaforma web, è difficile. Ognuno di noi è diverso e per comprenderlo fino in fondo bisogna ascoltarlo attentamente e porre le giuste domande.
Detto questo, le consiglio di rivolgersi a uno psicologo con il quale riesca ad entrare in sintonia e intraprendere un percorso di sostegno o supporto psicologico così da poter indagare a fondo le sue emozioni, i suoi pensieri e il suo modo di percepire sé stesso e il mondo circostante. In questo modo è possibile raggiungere quel benessere che ognuno di noi si merita.
Rimango in attesa per eventuali chiarimenti.
Dott.ssa Linda Trogi
Dott.ssa Genoveffa Del Giudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Gentile utente, leggendo le sue parole mi arriva tanta confusione. Lei stesso, in alcuni punti, parla della sua ex compagna, come se fosse ancora la sua compagna. Mi sembra di capire che separarvi è qualcosa di difficile per entrambi. Ma anche stare insieme forse è difficile. La terapia di coppia, che richiede un comune accordo, potrebbe essere un aiuto per voi per aiutarvi a separarvi in maniera sana oppure a tornare insieme integrando altri aspetti oltre quello sessuale.
Mi contatti se sente il bisogno.
Un caro saluto,
Dott.ssa Del Giudice Genoveffa
Dott. Daniele D'Amico
Psicologo, Psicologo clinico
Torre del Greco
Gentile utente, la ringrazio per aver condiviso i suoi dubbi con noi. Comprendo le sue difficoltà e le sue preoccupazioni, e mi dispiace per i vissuti negativi che queste le provocano. Qualora dovesse ritenerlo opportuno o necessario, mi rendo disponibile a cominciare con lei un percorso , che potrebbe tornarle utile per esplorare ed approfondire le sue emozioni, esperienze e valori al fine di trovare una strada percorribile e ritrovare la serenità.
Tenga a mente che il benessere mentale è una priorità, e trovare il professionista giusto può fare la differenza.
Qualora dovesse avere dubbi, domande, o perplessità riguardo al mio lavoro non esiti a contattarmi.
Un caro saluto, dott. Daniele D’Amico
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Dott.ssa Laura Lanocita
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Salve,
la sua situazione mette in evidenza una dinamica complessa di desiderio e relazione che continua a influenzare profondamente la sua vita dopo la separazione. È evidente che l’intensa connessione sessuale e emotiva che ha condiviso con la sua ex-moglie rappresenta un aspetto significativo della vostra storia e che il personale desiderio di riaccendere questa intimità contribuisce a una frustrazione che potrebbe influenzare le sue attuali relazioni. Questa ambivalenza, dove da un lato c’è un legame genitoriale sano e una buona cooperazione, dall’altro desideri sessuali irrisolti, sembra creare una tensione interna difficile da gestire.

L'attrazione reciproca aggiunge un ulteriore livello di complessità; sembra che entrambi desideriate esplorare la relazione in modo fisico pur riconoscendo i rischi emotivi che ne deriverebbero. È fondamentale interrogarsi su come questi desideri influenzino non solo la vostra intesa reciproca, ma anche le vostre identità individuali e le relazioni con altri partner. Riconoscere i confini tra il desiderio di riattivare una connessione intima e il rispetto per i sentimenti e le paure della sua ex-moglie è cruciale. In questo contesto, un approccio terapeutico che valorizzi le emozioni e le dinamiche relazionali, consentendo di esplorare a fondo i desideri e le relazioni, è consigliabile. La terapia potrebbe servire come uno spazio sicuro per esaminare le sue emozioni, i suoi impulsi e il modo in cui questi si intersecano con le sue esperienze passate e presenti. Valutare anche il supporto di un professionista che possa comprendere appieno le sfide di questo tipo di dinamica relazionale potrebbe offrirle maggiori strumenti per affrontare la frustrazione del desiderio. Se desidera approfondire queste questioni, non esiti a contattarmi.

Cordiali saluti,
Dottoressa Laura Lanocita
Dott. Giorgio De Giorgi
Psicologo, Psicologo clinico
Bologna
Gent.mo Buonasera,

Comprendo che la situazione che sta vivendo sia complessa, in particolare con il continuo desiderio di riprendere la connessione fisica con la sua ex-moglie, nonostante la separazione. È interessante notare che, sebbene entrambi abbiate trovato un buon equilibrio sul piano genitoriale e quotidiano, ci sia ancora un forte legame emotivo e sessuale tra di voi. Tuttavia, sembra che ci sia anche una difficoltà a gestire questo desiderio, soprattutto perché sua moglie, pur condividendo ancora un'attrazione, non è pronta a rimettere in gioco la sua emotività.
Le chiederei: come si sente riguardo al fatto che la relazione sessuale e affettiva possa essere stata una parte fondamentale della sua connessione con lei, ma che ora ci sia la necessità di rivalutare cosa questa dinamica significa per entrambi? Potrebbe esserci uno spazio di riflessione su come il legame fisico non si traduca più in una relazione di coppia, ma piuttosto in un aspetto separato della vostra vita?
Nel suo caso, la difficoltà potrebbe risiedere non solo nel desiderio fisico, ma anche in come questo desiderio si intreccia con la gestione delle emozioni legate alla separazione e alla relazione passata. Le piacerebbe esplorare come questo desiderio si connette con la sua storia, con il modo in cui vive il distacco emotivo dalla sua ex-moglie e con la sua attuale percezione del rapporto tra di voi?
Infine, per quanto riguarda l'approccio terapeutico, è importante considerare che ogni situazione è unica e che non esistono soluzioni preconfezionate. Potrebbe essere utile riflettere se l'approccio terapeutico attuale sta affrontando pienamente la dimensione emotiva e relazionale del suo desiderio, o se potrebbe esserci un altro tipo di percorso che permetta di esplorare meglio la sua frustrazione e le emozioni che la alimentano. La terapia individuale o un percorso più focalizzato sulla gestione dei desideri e dei legami emotivi potrebbe essere utile. Ma, come sempre, la scelta del tipo di intervento dovrebbe partire da una riflessione profonda su ciò che ritiene sia il passo migliore per sé.
Io sono disponibile su Bologna, Lecce ed eventualmente online.

Le faccio un grosso in bocca al lupo,

Dr. Giorgio De Giorgi
Ciao, grazie per aver condiviso la tua esperienza e la tua riflessione. Capisco che ti trovi in una situazione complessa e che il legame emotivo e sessuale con la tua ex-moglie sia ancora molto forte, nonostante la separazione e le sue nuove relazioni. È comprensibile che tu possa sentirti confuso e frustrato, soprattutto considerando che la connessione che avevate era molto intensa e che continuate a condividere alcuni momenti di intimità.
Dal punto di vista psicologico, questo tipo di dinamica può essere difficile da navigare, poiché le emozioni legate all'intimità sessuale sono molto potenti e possono restare attive anche quando una relazione non esiste più in termini ufficiali. La frustrazione che descrivi potrebbe derivare da una difficoltà nell'accettare che il tipo di intimità che desideri non è più realizzabile come lo era prima, soprattutto se la tua ex-moglie ha paura di rimettere in gioco le sue emozioni.
In situazioni come questa, il primo passo è esplorare le tue emozioni e desideri in modo più profondo. L'idea di una terapia individuale o di un altro percorso di supporto psicologico potrebbe essere utile per capire cosa si cela dietro la tua forte attrazione e il desiderio di rivivere la sessualità con la tua ex-moglie. Potrebbe esserci una parte di te che non ha ancora elaborato pienamente la fine della relazione e continua a vedere quella connessione sessuale come un "riparo" emotivo o come qualcosa che ti fa sentire vicino a lei, anche se il contesto della vostra relazione è cambiato.
Riguardo alla terapia di coppia, è comprensibile che la tua ex-moglie non la veda come utile. Se lei ha paura di riaccendere emozioni che non è pronta ad affrontare, potrebbe esserci una resistenza legata al timore di complicare ulteriormente la situazione. Potresti considerare di lavorare prima su te stesso per capire meglio la natura del tuo desiderio e come potresti riorientare i tuoi sentimenti in modo che non interferiscano con la tua vita quotidiana o con la tua capacità di relazionarti in modo sano con lei e con gli altri.
Infine, sarebbe utile esplorare come rivedi il concetto di "intimità". Intimità non significa necessariamente che debba esserci un ritorno alla stessa dinamica sessuale che avevate. Esplorare come si può mantenere un legame affettivo e intimo senza che questo causi sofferenza o confusione può essere un passo importante.
In sintesi, il mio consiglio è di concentrarti su un percorso di terapia individuale per esplorare e comprendere meglio il desiderio e la frustrazione che senti, lavorando sulla gestione di questi aspetti senza aspettarti che la tua ex-moglie sia pronta a intraprendere un percorso simile. Potrebbe essere anche utile lavorare su una nuova visione dell'intimità che non sia legata al passato, ma che ti permetta di vivere in modo più sereno la relazione con te stesso e con lei, considerando i nuovi confini e le nuove dinamiche che avete costruito insieme.
Se hai bisogno di ulteriori suggerimenti o vuoi approfondire alcuni aspetti, sono qui per aiutarti.
Dott. Andrea Boggero
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Salve, quello che racconta descrive bene la complessità delle relazioni umane, soprattutto quando la separazione non spezza del tutto i legami, ma li trasforma in forme nuove, talvolta contraddittorie. È positivo che con la sua ex moglie abbiate trovato un equilibrio sereno nella gestione di vostro figlio e della quotidianità, perché non è un risultato scontato. Allo stesso tempo riconosco quanto possa essere difficile convivere con un desiderio sessuale che rimane vivo, intenso e costante, soprattutto quando questo è stato un aspetto molto appagante della vostra relazione e continua ad affiorare nei gesti e nei momenti di vicinanza. Nelle situazioni di separazione può accadere che la dimensione sessuale rimanga come un filo sospeso, capace di riattivare attrazione e desiderio anche a distanza di tempo. Dal punto di vista cognitivo-comportamentale, è importante osservare come i pensieri e le immagini legate a lei possano mantenere vivo il desiderio e rinforzarlo, alimentando di conseguenza la frustrazione. Più ci si concentra sul bisogno di soddisfare quell’impulso, più questo prende spazio nella mente, fino a diventare un elemento centrale che genera sofferenza. Ciò che descrive mostra anche come il confine tra la vostra intesa genitoriale e quella intima non sia sempre netto. Le manifestazioni di affetto fisico, i baci e i giochi di complicità contribuiscono a mantenere accesa la tensione sessuale, ma al tempo stesso non permettono di elaborare del tutto la separazione. È naturale che questo la porti a vivere una sorta di doppio binario: da una parte la consapevolezza che la vostra storia come coppia non può riprendere, dall’altra il bisogno forte di ritrovare quell’intimità che le ha dato molto. Un percorso terapeutico personale potrebbe aiutarla a lavorare proprio su questa ambivalenza, sostenendola nel comprendere meglio i meccanismi che alimentano il desiderio e nel costruire strategie per gestirlo in modo più funzionale. Non si tratta di reprimere o negare ciò che sente, ma di imparare a riconoscerlo senza che diventi dominante. Attraverso esercizi pratici, ad esempio, è possibile ridurre la forza intrusiva dei pensieri legati a lei e reindirizzare gradualmente l’energia verso altri aspetti della sua vita relazionale e personale. La sua ex moglie, dal canto suo, ha posto un limite chiaro rispetto a un eventuale ritorno alla sessualità condivisa. Accettare questo limite, pur nella difficoltà, è un passo fondamentale per non restare imprigionato in un’attesa che rischia di amplificare soltanto la frustrazione. Spesso il percorso di elaborazione passa attraverso la capacità di ristrutturare i pensieri, cioè imparare a riconoscere che l’attrazione e il desiderio sono parti autentiche di sé, ma che non per forza devono tradursi in azione con quella persona. Può essere molto utile anche lavorare sul concetto di gratificazione, cioè cercare nuove modalità per provare piacere, intimità e vicinanza in contesti diversi, senza ridurre il benessere alla possibilità di rivivere ciò che c’è stato con lei. Questo non significa rinunciare al desiderio in assoluto, ma aprirsi a nuove forme di esperienza che possano darle soddisfazione e ridurre la dipendenza emotiva e fisica dalla sua ex moglie. Resto a disposizione. Dott. Andrea Boggero

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