salve, ho 18 anni, scusate il disturbo, vorrei chiedervi un parere sulla mia situazione. dopo un per

16 risposte
salve, ho 18 anni, scusate il disturbo, vorrei chiedervi un parere sulla mia situazione. dopo un periodo molto stressante della mia vita mi sono venute le ossessioni in particolare sulla paura di essere lesbica ; nel mio caso( come mi ha detto la mia psicoterapeuta ) non si tratta di un disturbo diagnosticabile in quanto riesco a continuare a svolgere le attivita quotidiane normalmente anche se vivo con un grandissimo malessere. Ma comuqnue dopo circa 4 mesi infernali, ho iniziato a stare pian piano meglio e le ossessioni mi stanno praticamente andando via . Anche in passato mi era successo, a 9 e a 12 anni mi erano venute e poi mi erano andate via, non ricordo come e in che modo, so solo che ero riuscita a "guarire" completamente. anche adesso diciamo che sto "guarendo" ma comuqnue questa cosa mi ha profondamente turbato, ho il terrore che mi ritornino nuove ossessioni e che mi venga diagnostico il doc e che la mia vita verrà rovinata del tutto, e poi non riesco a capire perche la mia psicoterapeuta non mi dica nulla riguardo a questo, durante le sedute non ha mai dedicato un po di attenzione alle ossessioni. io non so come devo fare, sono terrorizzata, ho paura che tutti j miei progetti e le mie aspirazioni verranno distrutte da queste ossessioni.
Gentile utente,
grazie per aver condiviso le sue paure su questa piattaforma. Chiedere aiuto non è mai semplice, neanche online, e questo è già un buon punto di partenza che le va riconosciuto. Se non si sente compresa a fondo dalla sua terapeuta le consiglierei di guardarsi intorno. Sentirsi ascoltati è molto importante, non abbia timore di cercare un professionista più adatto a lei. Inoltre non sottovaluterei un consulto da parte di uno psichiatra. Nel suo caso, assieme alla psicoterapia, potrebbe essere utile un sostegno di tipo farmacologico. Per quanto riguarda la sua paura nello specifico mi sento di tranquillizzarla: alla sua età è del tutto normale vivere dei momenti di disorientamento e questo comprende ogni aspetto della sua vita, anche quello legato all'identità di genere ed alla sfera sessuale. Potrebbe stare attraversando una fase di esplorazione che la turba particolarmente. Ne parli con chi ritiene sia in grado di accogliere le sue paure e si affidi.
Buona fortuna. Dr.ssa Pacifico Giulia

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Salve, Mi spiace molto per la situazione Perché comprendo il disagio connesso. Probabilmente si tratta di un quadro ossessivo legato a temi morali pertanto la invito a richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti e motivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente. Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare Quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato. In particolare nel suo caso, il percorso terapeutico sarà avvolto all'accettazione dei sentimenti di colpa correlati al timore di essere lesbica. Rimango a disposizione anche online per maggiori informazioni. Cordialmente, dott FDL
Buonasera, mi sembra una situazione un po' confusa tra il timore di avere un disturbo ossessivo e una confusione sulla sua identità di genere. Mi sembrano delle tematiche molto importanti che richiedono un approfondimento e un ascolto attento. Mi sento di suggerirle di iniziare una consulenza specialistica in modo da fare chiarezza e avere delle risposte ai dubbi che la tormentano. Un caro saluto
Buonasera, alle volte si possono avere dei dubbi, anche molto forti riguardo la propria inclinazione sessuale, che possono essere risolti da soli oppure con una buona psicoterapia ma questo non ha per forza a che fare con il disturbo ossessivo compulsivo o le ossessioni. Non è detto che ci sia correlazione. Questo è un argomento importante da affrontare in psicoterapia e prova a riparlarne in seduta ma se non senti il giusto supporto a riguardo hai fatto bene a scrivere su questo sito. 18 anni sono un'età delicata in cui si strutturano bene le identità e se come scrivi sei terrorizzata e hai paura che queste ossessioni prendano il sopravvento sulla tua vita, bisogna che cerchi finché non troverai la soluzione a tutti i tuoi dubbi e paure. Ricorda sempre che le paure si possono curare e anche le ossessioni e non è detto che da paure si trasformino poi in realtà vera e propria ma possono essere e rimanere semplicemente paure per un periodo della vita. Bisogna fare un po' di chiarezza e se desideri resto a disposizione
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Gent.ma, parli apertamente con la sua terapeuta delle sue perplessità e, se non si sente capita, cerchi un professionista con cui stabilire una relazione più aperta e serena. È un suo diritto, ricordi sempre che il cliente è lei e deve sentirsi "accolta" adeguatamente nella relazione terapeutica. Cordialmente, dr.ssa Daniela Benvenuti
Gentile utente, le sue paure possono essere molto spiacevoli e invasive, ma non sono necessariamente legate ad un disturbo ossessivo. Sembra che si tratti di una sua fragilità legata a dei momenti evolutivi ben precisi e come lei stessa ha scritto è in remissione. Lei quindi sta facendo un percorso terapeutico che le è utile ora, ma può garantirle anche di correggere le sue fragilità per il futuro.
Continui la sua psicoterapia, esprimendo alla sua terapeuta le sue paure e le sue preoccupazioni sinceramente. È molto utile che si possa sgravare dei suoi dubbi all'interno della sua relazione terapeutica perché anche quello fa parte della sua cura.
Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Cari saluti
Dottoressa Lorena Menoncello
Buongiorno, l'insorgenza di questi pensieri intrusivi pare essere circoscritta a due periodi della sua vita, uno in preadolescenza e l'altro nel momento presente, in tarda adolescenza, periodi di grandi cambiamenti, sia fisico che relazionale. Immagino che la sua terapeuta, non parlando delle ossessioni, si stia focalizzando sulle cause del disagio, nonchè sul rafforzamento delle risorse attuali, affinché tale lavoro abbia una ricaduta positiva sui sintomi. In ogni caso lei ha tutto il diritto di chiedere spiegazioni per poter collaborare meglio con la sua terapeuta sul processo terapeutico, nonché di palesare le sue ansie e paure per il futuro. Rimango a disposizione per chiarimenti.
Un saluto
Dott.ssa Marina Bonadeni
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Gentile utente di mio dottore,

sarebbe opportuno parlasse di queste sue paure con lo psicoterapeuta con cui ha iniziato una terapia. Ulteriori pareri in questo momento potrebbero confonderla ed allo stesso tempo inquinare un percorso già cominciato. Nella speranza possa continuare quanto già cominciato.

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Buonasera.
Mi spiace per quello che le sta capitando, ma tutto ciò che accade nello ‘psichico’ (mi passi il termine) non è mai senza significato: anche se per lei queste ossessioni sono dolorose, fastidiose, a tratti insopportabili, forse le stanno comunicando qualcosa.
Mi fa molto piacere, che pur fra gli alti e i bassi, lei sia al lavoro e anzi piano piano stia attraversando la sua condizione: le consiglio di parlarne con la sua terapeuta; sicuramente questo produrrà col tempo effetti significativi..
Cordialmente.

Greta Tovaglieri
Salve, la prima domanda che le pongo è cosa ne pensa la sua terapeuta? Le ha diagnosticato un DOC? Inoltre non deve aver " paura" della sua identità sessuale ma viverla serenamente qualsiasi siano le sue scelte. Cordiali saluti. Professor Antonio Popolizio
Buonasera le ho risposto facendole un video che può trovare sul mio canale youtube dal titolo "CRISI di identità sessuale ed ossessioni". Cordialmente
Buongiorno, in primis penso che dovrebbe chiarirsi conta sua psicoterapeuta se ha dei dubbi o domande da porre sul perché non si tocca un tema per lei così importante. Ritengo poi che se ha una confusione o difficoltà rispetto la sua identità questo può portarle a quel che lei chiama ossessioni ma che forse sono legate ad una confusione e a qualche paura. Cordiali saluti.
Grazie per aver condiviso le sue paure. Chiedere aiuto non è mai semplice. Se non si sente compresa a fondo dalla sua terapeuta le consiglierei di parlarne con lei. Sentirsi ascoltati è è la base su cui si fonda il lavoro terapeutico psicoanalitico. inoltre il setting terapeutico va preso come una palestra nella quale sperimentare le nostre paure, le nostre difficoltà. li impariamo a superarle e come a gestirle.
cordialmente Laghi S.
Gentile Utente, affrontare tempestivamente le sue paure è la strada corretta. La relazione terapeutica in questo percorso è fondamentale per cui provi a parlarne liberamente con la sua terapeuta e se nonostante ciò non si sente accolta non esiti a ricercare altri consulti. Professionalità e caratteristiche personali si intersecano inevitabilmente in questo mestiere ed è fondamentale trovare il professionista adatto a noi, con il quale sentirsi in sintonia.
In bocca lupo, Dott.ssa Ramona Borla
Buongiorno, le rispondo in quanto in passato ho avuto occasione di seguire pazienti con problematiche simili alle sue. Come da lei osservato, le paure e i pensieri ossessivi ritornano in maniera ciclica, anche se con contenuti diversi. Ma i meccanismi sottostanti sono i medesimi e probabilmente ci sono temi da esplorare quali la necessità del controllo, la fiducia in sé stessa e negli altri, il senso di valore personale. Le consiglio di provare a parlare apertamente dei suoi dubbi con la psicoterapeuta: molto spesso affrontare i momenti di "crisi" in una relazione terapeutica permette di acquisire nuove informazioni e nuovi punti di vista. Non si perda d'animo, la sua giovane età è un fattore molto positivo.
Gentilissima, avverto tutto il timore e l'ansia rispetto alle problematiche che porti. In realtà ci sento una certa confusione tra ossessioni e inclinazione sessuale. Ci vorrebbe un colloquio più approfondito per chiarire questi aspetti. Su cosa stai lavorando con la tua terapeuta? Da quanto sei in terapia? Se non ti senti abbastanza accolta, esprimile i tuoi disagi. Se senti che le cose non cambiano, orientati per altro terapeuta.Mi sembra che tu abbia bisogno di essere rassicurata, per poter esplorare con serenità quello che stai vivendo. Non è una malattia. Rimango a disposizione, un caro saluto dott.ssa Silvia Ragni
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