San Rocco 1, Orbassano 10043
PROFESSIONISTA ADERENTE AL BONUS PSICOLOGO
Leggi di più03/11/2023
Orbassano 3 indirizzi
San Rocco 1, Orbassano 10043
PROFESSIONISTA ADERENTE AL BONUS PSICOLOGO
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Accettato
81 recensioni
Attenzione, empatia, ma con professionalità. Immediatamente dal primo appuntamento messa in condizione di non sentirmi pressata
Dott.ssa Ramona Borla
Grazie Carla, è bello sentire di esser riuscita a creare il giusto clima di ascolto. Un caro saluto
Mi sono sentita da subito compresa, è molto empatica, disponibile, ha colto fin da subito il mio disagio e naturalmente ti fa sentire a proprio agio. Consigliata!
Dott.ssa Ramona Borla
Grazie Martina, mi fa davvero piacere leggere il tuo riscontro. Un caro saluto
Ottima psicologa,veramente consigliata perchè riesce a colpire nel segno
Dott.ssa Ramona Borla
Grazie molte delle tue parole Andrea. Un caro saluto
Fin dal primo incontro mi sono sentito a mio agio e accolto. Non ho avuto alcun problema ad aprirmi con la dottoressa Ramona, sicuramente una persona estremamente empatica e capace di comprendere le difficoltà altrui.
Dott.ssa Ramona Borla
Grazie Emanuele, le tue parole sono molto preziose. Un caro saluto
Buongiorno,
la mia esperienza personale con la dottoressa Ramona è stata più che positiva. Mi sono sentita ascoltata, liberata da ogni giudizio, non mi ha dato soluzioni ma spunti di riflessione per guardare alle cose in modo diverso.
Dott.ssa Ramona Borla
Cara Chiara è stato un piacere accompagnarti in questo viaggio di maggior consapevolezza delle tue risorse. Un abbraccio
La scorsa settimana sono stata nel suo studio per la prima volta, prima impressione molto positiva, affabile, cortese, attenta e interessata.
Mi sono sentita accolta e a mio agio.
Sono tornata per la seconda volta e posso confermare il pensiero. É una persona piacevole, ovviamente ho appena iniziato, solo il tempo potrá dirmi come andrá il percorso terapeutico....ma credo che se l'inizio é positivo..... significa giá molto!
Dott.ssa Ramona Borla
Ti ringrazio per le tue parole Elena. Un caro saluto
Primo colloquio, ottima impressione educazione, empatia, professionalità e capacità non giudicante .
Grazie
Dott.ssa Ramona Borla
Grazie mille per le tue parole Emanuela.
Sono contenta di aver incontrato Ramona , ho già avuto esperienze con psicologhe ma nessuna aveva il suo metodo , che io trovo ideale. Ascolta , chiede, da consigli , chiarisce punti. La consiglio vivamente.
Dott.ssa Ramona Borla
E' un piacere condiviso cara Carlotta. Ti ringrazio molto per il tuo riscontro. Un abbraccio
Ho iniziato il percorso con la Dott.ssa Borla Ramona 6 mesi fa, e dal mio primo incontro fatto, mi sono sentita ascoltata e accolta. Mi ha messo subito a mio agio creando un ambiente dove potessi sentirmi tranquilla, serena e sicura e non ho avuto nessuna difficoltà ad aprirmi e raccontare cosa stavo vivendo in quel momento e cosa molto importante non mi sono mai sentita giudicata.
Grazie al suo supporto e professionalità ho concluso il mio percorso personale.
La consiglio a tutte le persone per avere un aiuto competente, ma anche per il lato umano che ha avuto nei miei confronti!
Grazie infinite per il supporto che ho avuto!
Dott.ssa Ramona Borla
Cara Erica, sono lieta di averti potuto accompagnare in questo percorso. Ti ringrazio per le tue parole. Un abbraccio
È stato un primo appuntamento,mi sono trovata molto bene,la dottoressa ti mette a tuo agio è molto gentile è delicata...
Dott.ssa Ramona Borla
Ti ringrazio per le tue parole, sono molto preziose. Un caro saluto
ha risposto a 118 domande da parte di pazienti di MioDottore
Salve a tutti, scrivo in quanto ho una problematica che mi affligge da circa 1 anno e sono arrivato allo stremo delle forze. Mi spiego in breve, circa 2 anni fa si è interrotta in maniera brutale una relazione con la mia ex partner (durata 5 anni); interruzione durante un mio stato di malattia e soprattutto tramite messaggio, dopo il quale questa persona è totalmente scomparsa dalla mia vita, come se fosse diventata una sconosciuta. Da quel momento sono nati vari problemi.
1) Sofferenza perpetua a causa dell'incomprensione sul come mai questa comprendere come mai questa persona si sia comportata così e soprattutto dubbio legato al "chi era lei realmente?" (Ciò perché durante quei 5 anni di relazione io avevo maturato l'idea che questa persona avesse nei miei confronti un amore genuino, e di conseguenza, nonostante contemplassi l'idea che le persone possono lasciarsi, non avrei mai minimamente pensato che lei si fosse comportata così...per me era soprattutto una migliore amica, quindi soffro non tanto per la separazione ma per il modo in cui è avvenuta)
Questo primo problema non è quello più importante, ma l'origine.
2) Il secondo problema è quello più grave, che oggi mi sta portando ad un esaurimento cognitivo ed emotivo. Da quella separazione brutale e inspiegabile ho subito un trauma, e di conseguenza da quel momento sono nate 2 paure/convinzioni e 1 aspettativa.
Le paure/convinzioni sono 1) che io abbia tollerato sempre l'intollerabile, ossia che la mia empatia mi ha sempre portato a giustificare comportamenti disfunzionali (solo in virtù del fatto che tutti siamo imperfetti e perché non vengono fatti con l'intenzione di nuocere) 2) ma soprattutto che io idealizzo le persone (come ad esempio "forse" ho fatto con la mia ex).
Il problema è che su queste 2 paure io ho destrutturato la mia persona e oggi non so più cosa mi dà fastidio, non so più come interpretare i comportamenti altrui e non so più realmente se qualcuno mi vuole bene oppure no, chi è egoista e chi invece dona amore genuino e reciproco.
Purtroppo vivo un caos cognitivo ed emotivo, perché continuamente cerco di analizzare se dovrei tollerare o meno i comportamenti "disfunzionali ma non intenzionali (purché essi siano disfunzionali) degli altri" e ciò mi sta portando ad avere costantemente mal di testa e soprattutto a sentirmi irritato dentro e senza un ordine cognitivo ed emotivo.
Vorrei iniziare un percorso di psicoterapia (premettendo che ne ho già fatti diversi senza alcun risultato, perché il terapeuta non comprendeva né l'origine del problema né cosa io sentissi, in termini di paure e convinzioni) e soprattutto perché l'orientamento che seguivano non era adatto).
Quindi semplicemente vorrei essere aiutato a ristabilire un ordine tra i miei pensieri ed emozioni tramite un riacquisizione di una percezione chiara dei comportamenti altrui, al fine di evitare o che io diventi troppo rigido oppure che inizi nuovamente a comprendere tutto.
Ovviamente tutto questo nasce da paure e convinzioni maturate successivamente alla separazione con la mia ex ragazza rispetto la quale ho maturato l'idea (anche se ancora in dubbio) che fosse una persona emotivamente immatura e che pensasse più a se stessa che ad entrambi, e di conseguenza da quel momento sono nate le 2 paure dette sopra (che idealizzo le persone e che giustifico troppi atteggiamenti) e l'aspettativa circa il voler circondarmi solo di persone che mi amano in maniera genuina.
Di conseguenza ho bisogno che qualcuno mi aiuti a risolvere questi dubbi, perché sono arrivato al punto da snaturare me stesso e oggi non tollero più niente (ad esempio le stesse battute ironiche), questo perché non mi focalizzo più sulle intenzioni come in passato ma sui modi (e il problema è che non so quale è il modo più sano e realistico di interpretare i comportamenti altrui e in generale le persone presenti nella mia vita) Ho bisogno di un aiuto urgente perché mi sento arrivato al limite. Vi ringrazio e mi scuso per essermi dilungato.
Gentile utente, dalle sue parole emerge tutta la sua sofferenza ma anche una buona capacità di autoanalisi. Penso che l'idea di iniziare un percorso per uscire dalla sua confusione sia la scelta migliore. Non demorda se.i precedenti non sono stati risolutivi, trovare il professionista e l'approccio adatto alle proprie esigenze è fondamentale per il buon andamento della terapia. Un caro saluto Dott.ssa Ramona Borla
Salve, gentili dottori.
Scrivo perché sto cercando aiuto: sono arrivato al limite.
Da circa tre mesi la mia ex mi ha lasciato. Ho 26 anni e siamo stati insieme per 11 anni, in un rapporto molto simbiotico. Sono stato tradito con una persona di 20 anni più grande di lei, che era anche il nostro datore di lavoro. Lavoravamo entrambi lì, quindi ora mi ritrovo anche senza lavoro.
Sto avendo gravi problemi psicologici. Questa situazione mi ha distrutto, sia mentalmente che sessualmente. Non esco più, anche perché non ho amici e non so come farmeli. Mi ritrovo in una condizione in cui ho perso la mia unica ragione di vita: per me lei era un punto di riferimento in tutto. Ho perso un lavoro e anche una famiglia acquisita, perché la sua famiglia per me valeva molto più della mia.
Ho perso mia madre sei anni fa e ora vivo con mio padre e i miei fratelli. Nessuno dei due riesce ad aiutarmi: mio fratello maggiore è sempre chiuso in casa per sua scelta e conduce una vita monotona; l’altro esce, ma la sua compagnia non mi piace, non condivido il modo di pensare dei suoi amici. Mi sento diverso.
Tutti mi dicono di provarci, ma credetemi: ci ho provato, e non sto bene. Cerco amicizie vere, non persone che passano il tempo solo a fumare, chiusi in casa a guardare film o partite, o a tradire le proprie compagne. Non ho hobby, non c’è nulla che mi piaccia o che mi faccia stare bene. Sono diventato apatico, al punto che mi pesa anche solo farmi una doccia. La faccio, ma con grande fatica.
Piango ogni giorno per i pensieri negativi che ho. Dopo tutto il male che mi ha fatto, la penso continuamente. I ricordi mi tormentano, ho pensieri ossessivi su lei e lui insieme. Soffro d’insonnia: non riesco più a dormire bene, faccio fatica ad addormentarmi e, quando ci riesco, mi sveglio dopo tre o quattro ore.
Passo le giornate a guardare Netflix, ma ormai neanche quello mi fa stare bene. A volte cerco di dormire guardando qualcosa, chiudo gli occhi ma è come se restassi sveglio. Poi, all’improvviso, mi risveglio di colpo. Se provo a posare il telefono e dormire, i pensieri ossessivi mi assalgono. Sogno spesso lei: anche se non sono sogni ossessivi, compare sempre.
Ogni giorno mi chiedo come sia possibile che una persona così significativa mi abbia fatto tutto questo. Abbiamo vissuto il meglio della nostra vita insieme. Capisco che l’amore possa finire, ma una cattiveria del genere non me la so spiegare. Mi sento come un cane abbandonato per strada.
A peggiorare le cose, ho una famiglia che non mi aiuta. Ho parlato più volte con mio padre, ma nulla: mi dice solo che non è possibile stare così male per una ragazza, che non ho sofferto così nemmeno quando è morta mia madre. Non riesce a capirmi. Gli dico che sono depresso e lui risponde che anche lui lo è, ma che va avanti e si fa forza. Gli dico che ognuno reagisce a modo suo, ma alla fine non mi ascolta. Non mi incoraggia, non mi chiede mai come sto, anche se mi vede tutto il giorno buttato a letto.
Sto soffrendo come un cane. Non so più che fare. Ogni giorno ho pensieri suicidari perché la sofferenza mi opprime.
Anche pensare di andare in palestra non mi aiuta: quando torno dovrei lavare i vestiti, ma la lavatrice è sempre occupata da mio fratello, che è fissato con la pulizia. Così si accumula tutto. Non riesco nemmeno a decidere cosa mettermi se devo uscire. Non ho voglia di comprare vestiti nuovi. I social mi fanno stare male. L’ho bloccata dappertutto, ma anche solo scorrere i social mi provoca noia e fastidio.
L’idea di provare a stare con un’altra ragazza mi fa stare male: mi fa paura e, sinceramente, non saprei nemmeno come fare. Mi sento come se non fossi più un uomo, come se non provassi più piacere nella sfera sessuale. Guardo pornografia ogni giorno, mi dico di smettere per capire questa mia mancanza di desiderio, ma ci ricado sempre.
Per quanto riguarda il lavoro, non so cosa fare. A volte penso di trasferirmi, ma non ne sono capace: mi sento come un bambino, confuso, senza idee, senza sapere cosa fare o valere nella vita.
Non ce la faccio più. Vi prego, aiutatemi a capire cosa posso fare. Vorrei solo un amico con cui uscire, stare bene, distrarmi un po’. Ma non so come fare. Mi sto distruggendo da solo, lo so, ma non riesco a fermarmi. È più forte di me. Sono stanco di questa vita, sono infelice, e tutte queste cose non le avevo mai provate. Cosa posso fare?
Gentile Utente, le tue parole trasmettono molta sofferenza. In questo momento probabilmente non riesci a intravedere un'uscita ma credimi ci può essere! Ti consiglio di iniziare un percorso terapeutico che ti possa aiutare a trovare questa uscita. Un caro abbraccio, Dott.ssa Ramona Borla
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