Salve dottori, sono una ragazza di 28 anni e da circa 2 anni ho iniziato ha soffrire di attacchi di

20 risposte
Salve dottori, sono una ragazza di 28 anni e da circa 2 anni ho iniziato ha soffrire di attacchi di panico ed in seguito mi hanno diagnosticato la sindrome ansiosa depressiva, sono in terapia sia farmacologica che psicologica, rispetto all'inizio adesso riesco più a gestire l'ansia e il panico ma non riesco ancora a vivere, a tornare a quella vita di prima, e soprattutto vivo male il contesto familiare ed il posto in cui vivo motivo per cui la mia psicologa mi ha consigliato di fare un viaggio per andare a trovare la mia migliore amica che è stata l'unica persona che mi ha supportato e vorrei passare del tempo con lei. anche perché da quando sono iniziata a stare male mi sono ancora più isolata, l'unico problema è che lei vive in Sicilia ed io in Puglia ed ho paura di viaggiare, di stare male, di non sapere gestire la situazione, perché ho bisogno del controllo, di sapere che posso prendere aria quando ne sento la necessità ma soprattutto da quando ho avuto gli attacchi di panico e come se avessi bisogno di imparare tutto di nuovo e tra queste cose anche viaggiare e non volevo farlo da sola.
vorrei davvero andarci, ma la paura mi blocca, tutto il contorno mi blocca.
Gradire un vostro consiglio grazie mille
Dott.ssa Annamaria Danieli
Psicologo, Psicoterapeuta
Messina
Buon pomeriggio, comprendo la difficoltà. Ma mi sento di dirle che, attraverso la psicoterapia, potrà insieme alla sua psicologa capire il significato e la funzione di questo blocco. La paura può avere anche un'accezione protettiva: il fulcro sta nell'individuare quale. Cosa rappresenta viaggiare per Lei? Non abbia fretta, "tempo al tempo".

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Dott.ssa Alessandra Ramora
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Mercato San Severino
Ciao, leggendo mi arriva un messaggio contrastante: da un lato vorrei spingermi oltre e provare nuove esperienze (viaggiare), dall'altro ho paura di farlo. In tutto questo, il controllo è ciò che unisce le due cose, il controllo è il "sintomo" dell'ansia che rassicura e blocca allo stesso tempo. L'attacco di panico viene proprio quando il controllo non riesce più a "tenere insieme" le due cose. Piuttosto che immaginare di fare un viaggio in questo momento troppo complesso per te, fantastica, immagina e organizza un viaggio più breve, dove puoi gradualmente misurarti con la paura di scoprire nuovi posti, allo stesso tempo puoi trovare un modo per gestire più facilmente ciò che accade. Così non ti sentirai frustrata perchè non riesci a fare le cose, semplicemente trova la tua misura nel fare le cose. Il coraggio non è assenza di paura, ma fare le cose nonostante la paura. Impara a stare con i tuoi limiti e per farlo non serve fare un viaggio "lungo", basta allontanarti dal posto che ti fa soffrire e vedere che effetto ti fa.
Dott.ssa Nadja Pagliaro
Psicologo, Psicoterapeuta
Livorno
Buongiorno, la sua è una problematica molto frequente che va gestita adeguatamente per poter giungere alla soluzione del problema e all'estinzione dei sintomi e, successivamente recuperare le autonomie limitate e/o perdute. Ci sta che lei non se la senta, in questo momento, di affrontare un viaggio, ma non conosco bene la sua situazione per poterla consigliare. Qualora volesse approfondire il discorso, rimango a disposizione. dott.ssa Nadja Pagliaro
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Dr. Bruno De Domenico
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Milano
Buona sera cara utente, la tua psicologa ha ragione, se te lo dice probabilmente pensa che hai già fatto abbastanza passi avanti per esporti un po' di più, In queste cose è importante riuscire ad ampliare sempre un po' di più la propria mappa dei limiti, non tanto da avere esperienze traumatiche che facciano tornare indietro, però abbastanza perché i miglioramenti siano visibili e incoraggianti. L' appetito vien mangiando. Mi scriva, avrò piacere di leggerla e di risponderle.
Dott.ssa Chiara Tumminello
Psicologo, Psicoterapeuta
San Martino Buon Albergo
Buongiorno gentile utente, la ringrazio per la sua condivisione. La paura e l'ansia portano ad aver bisogno di controllare tutto, poiché ogni novità spaventa. Forse questo viaggio per lei potrebbe essere una buona occasione per iniziare ad affrontare le paure che la bloccano. La paura porta a meccanismi di evitamento, cioè si tendono ad evitare le situazioni che spaventano, ma più si evitano queste situazioni e più la paura si rafforza. Potrebbe parlare con la psicologa che la segue di quali strategie potrebbe adottare per affrontare le varie paure legate al viaggio, per mettersi in condizione di poterlo affrontare con maggior tranquillità. Dopodiché, anche se non si dovesse sentire totalmente pronta ad affrontarlo, potrebbe comunque essere utile partire lo stesso, poiché se si aspetta di essere totalmente al di fuori della paura per affrontare la paura stessa si rischia di aspettare per tanto tempo inutilmente. Parli con la psicologa che la segue di cosa nello specifico ha paura e di come affrontarlo. Il coraggio non è assenza di paura, ma fare ciò che spaventa nonostante si abbia paura. Rimango a disposizione per domande o chiarimenti. Cordialmente, dott.ssa Chiara Tumminello.
Dott.ssa Violeta Raileanu
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Torino
Buonasera, ha già fatto progressi nel riuscire a gestire l'ansia e il panico, e questa è una dimostrazione della sua forza. I sintomi ansiosi e la ricerca del controllo sono risposte comuni alla paura di trovarsi in una situazione in cui sembra difficile gestire l'ignoto.

Il desiderio di incontrare la sua amica in Sicilia è molto naturale, specialmente perché il sostegno umano, l’amicizia, possono avere un grande potere nel sostenerci. Quando un’esperienza come questa sembra tanto grande da bloccarla, potrebbe essere utile visualizzare il viaggio come un insieme di piccoli passi, pensando a ogni momento che potrebbe renderlo più sicuro e meno sovrastante per lei. Magari riflettere su quali piccoli passaggi potrebbero aiutarla a mantenere una sensazione di controllo senza rinunciare alla possibilità di fare ciò che desidera, può aiutarla a iniziare a visualizzare questo percorso in modo un po’ meno ansiogeno. È una possibilità da esplorare con calma, a piccoli passi, rispettando i suoi tempi e le sue sensazioni.
Un caro saluto
Dott.ssa Eleonora Errante
Psicoterapeuta, Psicologo, Terapeuta
San matteo della Decima
Buonasera,
grazie mille per averci contattato.
Parlare con la sua terapeuta nel modo più trasparente possibile può aiutarla in questo viaggio chiamato PSICOTERAPIA, ad affrontare un pò alla volta le sue paure e i suoi "mostri". Tutti li abbiamo, e quando ci mettiamo in discussione in un "posto" tutto nostro e al sicuro che è il setting terapeutico, piano piano troviamo la forza ed iniziamo a vedere le risorse che sono in nostro possesso.
Buona presa di cura di sé! In bocca al lupo!
Dott. Marco Di Campli
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Verona

Salve,

È comprensibile che l’idea di un viaggio, pur desiderato, possa attivare tante paure, specialmente quando si è in un momento in cui la necessità di controllo sembra fondamentale. La voglia di vedere la tua amica e uscire dall’isolamento è un passo importante, perché mostra che hai ancora un desiderio di connessione e di apertura verso la vita.

Porta queste paure alla tua psicologa, condividendo ogni dettaglio: il bisogno di controllo, la paura di stare male, il blocco che senti. Insieme, potreste pianificare piccoli passi per avvicinarti a questo obiettivo, come magari fare prima viaggi brevi o condividere delle strategie per gestire l’ansia durante il viaggio. Non devi affrontare tutto da sola: trovare un equilibrio tra il desiderio di spostarti e il rispetto dei tuoi tempi è fondamentale.

Un caro saluto,
Dott. Marco Di Campli, psicologo psicoterapeuta
Dott. Stefano Ventura
Psicologo, Psicoterapeuta
Roma
Gentile Amica,
è comprensibile che ora sia molto spaventata dal viaggio!
Tuttavia, sappiamo che l'unico modo per lasciar andare l'ansia eccessiva è quella di esporsi gradualmente a quello che temiamo: può farlo con l'immaginazione, suddividendo il viaggio in tappe; può farlo nella realtà, esponendosi a piccoli spostamenti (un breve viaggio di andata e ritorno sul treno ad esempio). E soprattutto modificando il suo punto di vista su di sé e sui viaggi: sembra che tema di essere così fragile o indifesa da non poter far fronte a un viaggio. Ne è sicura? Ne parli con la collega, per sviluppare uno stile di pensiero più funzionale! Dall'ansia si può uscire, e sentirsi liberi!

con i migliori auguri
dr. Ventura
Dott. Diego Ferrara
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Quarto
Gentile utente di mio dottore, gli attacchi di panico sono una disagio psichico che si inscrive all'interno dei disturbi d'ansia. Questi ultimi sono trattabili con successo attraverso un approccio di tipo integrato composto da farmacoterapia e psicoterapia. Ha già iniziato entrambe le cose, si dia tempo e soprattutto parli dei suoi dubbi all'interno dello spazio psicoterapeutico che già ha disposizione.

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Dott.ssa Monica Rebez
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Trieste

Gentile utente,

La ringrazio per aver condiviso con noi la sua esperienza.
È comprensibile sentirsi bloccati di fronte all'idea di viaggiare, soprattutto dopo aver vissuto attacchi di panico e sentimenti di ansia. Spesso le persone che hanno affrontato tali situazioni sviluppano una certa paura nei confronti di esperienze che percepiscono come fuori dal proprio controllo. L'idea di viaggiare, in particolare, può sembrare intimidatoria, ma vi sono alcuni passi che può considerare per rendere questo processo più gestibile.

Innanzitutto, La invito a prepararsi mentalmente e logisticamente per il viaggio: potrebbe discutere di questo tema con la sua psicologa, la quale potrà suggerirle strategie specifiche da utilizzare durante il viaggio per fronteggiare eventuali ansie: praticando tecniche di rilassamento, come la respirazione profonda, la meditazione o la visualizzazione.

Consideri la possibilità di intraprendere un viaggio più breve o di soggiornare in un luogo a Lei familiare prima di dirigersi verso la Sicilia. Questo potrebbe aiutarla ad abituarsi all’idea di viaggiare senza la pressione di un lungo spostamento.

Inoltre, è importante riconoscere che provare ansia è normale. Non cerchi di combattere la paura, ma accetti questa emozione come parte del processo. Potrebbe scoprire che affrontare le proprie ansie, senza tentare di evitarle, potrebbe ridurne l’intensità nel lungo periodo.

Infine, si conceda tempo e sia gentile con se stessa. La guarigione è un processo, e ogni passo, anche il più piccolo, è significativo. Speriamo che, seguendo questi consigli e con il supporto della sua amica, possa godere del viaggio tanto desiderato. Se ha ulteriori paure o dubbi, non esiti a discuterne con la sua psicologa; insieme potrete affrontare queste sfide. Le auguro il meglio nel suo percorso.
Un caro saluto.

Dott.ssa Arianna Moroni
Psicoterapeuta, Psicologo
Trieste
Gent.Utente, è comprensibile che il viaggio e l’idea di perdere il controllo possano essere fonte di ansia, considerando quanto abbia già affrontato negli ultimi anni. Potrebbe essere utile pianificare il viaggio con delle strategie per sentirsi più sicura, come avere punti di riferimento durante il tragitto o pensare a tecniche di rilassamento che la aiutino a gestire eventuali momenti di panico. È positivo vedere che, nonostante le difficoltà, abbia trovato un certo miglioramento nella gestione di ansia e panico. Il suggerimento della sua psicologa di trascorrere del tempo con la sua amica sembra un’opportunità per ottenere supporto emotivo e staccare temporaneamente dal contesto familiare, che sente come fonte di disagio. Può considerare inoltre questo viaggio come un’opportunità per riscoprire la sua forza e autonomia. Cordialmente, Dott.ssa Arianna Moroni, Psicoterapeuta cognitivo-comportamentale
Dott.ssa Chiara Caprarelli
Psicoterapeuta, Psicologo
Piedimonte Matese
Cara utente, capisco molto bene quanto ha scritto. Per prima cosa vorrei chiederle se ha parlato del problema di partire con la sua psicologa, visto che è già in cura e sicuramente la conosce molto bene e può aiutarla a superare questo blocco. Sembra ci sia ancora una difficoltà a superare l' Attacco di panico. Dunque saranno importanti due obiettivi:
1. Imparare ad interrompere la catena di pensieri automatici catastrofici che si attivano in relazione alla comparsa delle sensazioni fisiche associate all'ansia, che a loro volta vanno ad alimentare quest'ultima.
2. Modificare gradualmente le strategie disfunzionali di gestione dell'ansia, come l'evitamento delle situazioni a rischio o delle sensazioni corporee, i comportamenti protettivi e le richieste di rassicurazione. Allo stesso tempo acquisire nuove strategie funzionali, quali quelle di respirazione diaframmatica e rilassamento corporeo, per riuscire a fronteggiare ogni situazione di vita con fiducia e serenità, senza lasciarsi condizionare costantemente dalla paura di avere attacchi di panico.
Le auguro un buon lavoro personale, per qualsiasi cosa può contattarmi e chiedere chiarimenti ulteriori.
Saluti Dott.ssa Chiara Caprarelli
Dott. Luca Roveda
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Monza
Buongiorno, gli attacchi di panico possono rappresentare un limite per la nostra vita e per i nostri progetti, comprendo la sua frustrazione. Spesso riuscire a fare piccoli passi ed esperienze positive ci aiuta ad innescare una spirale positiva per la.nostra autostima. Non è semplice ma cerchi di farsi guidare dal coraggio e non dal timore. Le auguro il meglio. Cordiali Saluti
Dott. Gaetano Marino
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Novara
Gentile utente grazie per la condivisione di questo suo disagio. Da anni mi occupo di ansia e attacchi di panico. Il mio approccio consiste in una prima call gratuita telefonica dove viene fatta una prima raccolta anamnestica e viene circoscritta la problematica a cui far seguire un percorso terapeutico in presenza oppure online. Solitamente dopo i primi 4 incontri si fa una sintesi su quali potrebbero essere le problematiche da affrontare a cui far seguire sedute di benessere psicologico. Per ulteriori delucidazioni non esiti a contattarmi. Cordialità dott. Gaetano Marino
Dott.ssa Amelia Frasca
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Catania
Gent.le, chi come lei soffre di disturbi d'ansia associati inevitabilmente ad alterazione del tono dell'umore, si sente spesso un "macigno" addosso...appunto un blocco. E' importante svolgere una esperienza di psicoterapia che aiuti a riconoscere, nominare, elaborare gli stati d'animo che si "rivestono" d'ansia e che sono la matrice della propria sintomatologia. Rimanendo a disposizione, porgo cordiali saluti. Frasca dott.ssa Amelia
Dott. Danilo Gravina
Psicoterapeuta, Psicologo
Galatina
Capisco bene la tua difficoltà. Quello che descrivi è un passaggio importante, ma anche comprensibilmente delicato, visto il timore di perdere il controllo e di ritrovarti in una situazione di disagio. Il desiderio di andare dalla tua amica è un segnale positivo: è un piccolo passo verso il recupero della tua indipendenza e della capacità di vivere esperienze che possono farti sentire meglio. Per affrontare questo viaggio, potresti iniziare pianificando dei piccoli step, graduali, per ridurre l'ansia: ad esempio, fare prima spostamenti più brevi, per abituarti alla sensazione di essere fuori casa. Inoltre, potresti organizzarti con strumenti per calmarti, come ascoltare musica rilassante, fare esercizi di respirazione o scrivere le tue sensazioni durante il viaggio. Se possibile, considera di chiedere a qualcuno di accompagnarti o valutare una tappa intermedia che ti permetta di recuperare calma e controllo. Ricorda che questa esperienza può essere un’opportunità preziosa per mettere in pratica ciò che stai imparando in terapia, e che avere paura è naturale. Ogni piccolo progresso che farai sarà un passo in più verso la vita che desideri ritrovare.
Dott.ssa Valeria Randisi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Casalecchio di Reno
Buonasera, potrebbe scegliere di fare il viaggio suddividendolo per tappe che sente di poter sostenere. Inoltre le suggerirei di valutare con la sua psicologa il supporto di integratori naturali che la aiutino a gestire un'eventuale ansia.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Dr. Michele Scala
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Padova
Capisco quanto possa essere difficile affrontare questa situazione, ma il tuo desiderio di riprendere in mano la tua vita è un passo importante. La psicoterapia breve strategica può essere utile per superare la paura del viaggio e il bisogno di controllo. Una strategia potrebbe essere affrontare il viaggio gradualmente, “a piccoli passi controllati”. Ad esempio:
1. Simula il viaggio: Prova a immaginare ogni fase (prenotare, preparare la valigia, partire) e affronta una alla volta, per abituarti mentalmente.
2. Esposizione progressiva: Inizia con brevi spostamenti vicino casa, da sola o con qualcuno di fiducia, per testare la tua capacità di gestire l’ansia.
3. Prepara un piano di sicurezza: Porta con te oggetti che ti rassicurano (musica, acqua, tecniche di respirazione) e identifica punti di riferimento, come fermarti per una pausa se necessario.

Il viaggio potrebbe essere una straordinaria opportunità per interrompere il ciclo di isolamento. Ricorda, non devi sentirti pronta al 100% per agire: affrontare la paura è il primo passo per superarla. Se necessario, cerca il supporto della tua psicologa per costruire insieme strategie personalizzate.

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