Salve dottori cercherò di essere breve. Odio mia madre e mia sorella, per me sono 2 persone di m.
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Salve dottori cercherò di essere breve.
Odio mia madre e mia sorella, per me sono 2 persone di m.
Vi spiego brevemente: sono un ragazzo di 23 anni e tra meno di 2 settimane mi laureo (iscritto da fine 2019 quindi 4 anni precisi) e parto da una media di 102.
Perché le odio? Semplice, a scuola non andavo bene, semplicemente avevo zero voglia di studiare e ho sempre portato rancore verso la scuola dato che ho subito bullismo sia alle medie sia per buona parte delle superiori. Ho sempre reagito con tanta rabbia alle offese ricevute e questo mi ha portato ad avere un gruppo di amici dove potevo essere un po' un "capo" anche io. Tornando al discorso, in questi giorni mi hanno ribadito di averci messo 1 anno in più a laurearmi e allora mi sono arrabbiato forte dato che ho detto "si ma io punto al 110" mentre mia sorella in 3 anni usci con 92.
Io semplicemente mi sento come se mi avessero svalutato per una vita intera, solo a pensarci mi si infiamma il cervello. Gli altri 2 fratelli che ho anche loro hanno perso qualche anno e non ho mai sentito da mia madre o mia sorella parole che ho sentito rivolte nei miei confronti.
In tutto ciò sono una persona ipocondriaca e anche un po' ossessiva da almeno 11 anni: ho avuto qualsiasi fissazione/paura che mi ha rovinato i mesi, paura della fine del mondo, paura delle guerre, paura delle malattie, paura delle malattie mentali (la fase che tra l'altro sto vivendo ora mi porta a pormi interrogativi giganti sul futuro e sulla mia sanità, portandomi spesso a fare auto-diagnosi e ricerche su Google, proprio come nel 2012 a 12 anni per la fine del mondo).
Ho scritto questo messaggio a cuore aperto, fuori casa non sono la stessa persona, ho amici che sono sicuro mi vogliono bene e mi apprezzano, so cosa significa abbracciare una persona, provare dei sentimenti, aprirmi, dire "ti voglio bene", chiedere "scusa", avere opinioni diverse rispettandosi, stare allo scherzo.
Tutto quello che in casa non ho mai fatto. Tra l'altro queste due personcine di cui parlo sono le stesse che alle medie e alle superiori davano ragione ai professori indipendentemente da tutto mentre ora magicamente l'istituzione ed i professori sono di basso livello, secondo voi Dottori perché? Perché mi mettono voti altissimi, ovvio.
In questi giorni mi hanno anche rinfacciato che "ti sei fidanzato tanto per" certo, lo ammetto, ho sbagliato ed è vero che mi fidanzai con una bellissima ragazza solo per appagare la mia insicurezza e la mia voglia di "rivalsa". Ma quando non hai mai avuto nulla come fai a non morire per un pezzo di pane?
Grazie per l'ascolto, voglio bene anche a voi Dottori che ci mettete il cuore nel rispondere ai messaggi di tutti i pazienti.
Un giorno non troppo lontano indipendentemente dagli studi magistrali anche io inizierò a studiare psicologia, non vedo l'ora.
Odio mia madre e mia sorella, per me sono 2 persone di m.
Vi spiego brevemente: sono un ragazzo di 23 anni e tra meno di 2 settimane mi laureo (iscritto da fine 2019 quindi 4 anni precisi) e parto da una media di 102.
Perché le odio? Semplice, a scuola non andavo bene, semplicemente avevo zero voglia di studiare e ho sempre portato rancore verso la scuola dato che ho subito bullismo sia alle medie sia per buona parte delle superiori. Ho sempre reagito con tanta rabbia alle offese ricevute e questo mi ha portato ad avere un gruppo di amici dove potevo essere un po' un "capo" anche io. Tornando al discorso, in questi giorni mi hanno ribadito di averci messo 1 anno in più a laurearmi e allora mi sono arrabbiato forte dato che ho detto "si ma io punto al 110" mentre mia sorella in 3 anni usci con 92.
Io semplicemente mi sento come se mi avessero svalutato per una vita intera, solo a pensarci mi si infiamma il cervello. Gli altri 2 fratelli che ho anche loro hanno perso qualche anno e non ho mai sentito da mia madre o mia sorella parole che ho sentito rivolte nei miei confronti.
In tutto ciò sono una persona ipocondriaca e anche un po' ossessiva da almeno 11 anni: ho avuto qualsiasi fissazione/paura che mi ha rovinato i mesi, paura della fine del mondo, paura delle guerre, paura delle malattie, paura delle malattie mentali (la fase che tra l'altro sto vivendo ora mi porta a pormi interrogativi giganti sul futuro e sulla mia sanità, portandomi spesso a fare auto-diagnosi e ricerche su Google, proprio come nel 2012 a 12 anni per la fine del mondo).
Ho scritto questo messaggio a cuore aperto, fuori casa non sono la stessa persona, ho amici che sono sicuro mi vogliono bene e mi apprezzano, so cosa significa abbracciare una persona, provare dei sentimenti, aprirmi, dire "ti voglio bene", chiedere "scusa", avere opinioni diverse rispettandosi, stare allo scherzo.
Tutto quello che in casa non ho mai fatto. Tra l'altro queste due personcine di cui parlo sono le stesse che alle medie e alle superiori davano ragione ai professori indipendentemente da tutto mentre ora magicamente l'istituzione ed i professori sono di basso livello, secondo voi Dottori perché? Perché mi mettono voti altissimi, ovvio.
In questi giorni mi hanno anche rinfacciato che "ti sei fidanzato tanto per" certo, lo ammetto, ho sbagliato ed è vero che mi fidanzai con una bellissima ragazza solo per appagare la mia insicurezza e la mia voglia di "rivalsa". Ma quando non hai mai avuto nulla come fai a non morire per un pezzo di pane?
Grazie per l'ascolto, voglio bene anche a voi Dottori che ci mettete il cuore nel rispondere ai messaggi di tutti i pazienti.
Un giorno non troppo lontano indipendentemente dagli studi magistrali anche io inizierò a studiare psicologia, non vedo l'ora.
Gentile utente buonasera, capisco la sua rabbia il clima di svalutazione che ci racconta non deve averle reso la vita piacevole, ma non riesco a capire la sua domanda (se ce n'e una). Vorrebbe provare meno rabbia; vorrebbe capire come interrompere questo clima svalutante? In altre parole, come vorrebbe fosse la sua vita e che cosa le manca per poterla realizzare? Se pensa che queste domande siano le proprie mi contatti, resto a sua disposizione. Un cordiale saluto, dott.ssa Manuela Leonessa
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Caro utente, sicuramente dal tuo racconto passano la rabbia e la grande sofferenza che provi. Penso che potrebbe essere molto utile per te pensare a uno spazio di psicoterapia tuo, pensato per affrontare queste tematiche che generano tutta questa sofferenza. Rimango a disposizione per qualsiasi cosa. Un caro saluto
Caro ragazzo, si sente tutta la rabbia che ha accumulato e che reprime.
Le famiglie sono spesso complicate e difficili da gestire.
Le ferite che ci provocano sono segni che ci portiamo dietro.
Una psicoterapia potrebbe aiutarla ad elaborare queste ferite e non rimanerne vittima.
Perchè ora è adulto e non ha più bisogno di quel riconoscimento che si aspettava in famiglia.
Ora può fare da solo.
E soprattutto questo non deve essere il pretesto per non prendere in mano la sua vita, che è ancora tutta da vivere.
Il meglio deve ancora venire, sta a lei andare in quella direzione.
Un caro saluto.
Le famiglie sono spesso complicate e difficili da gestire.
Le ferite che ci provocano sono segni che ci portiamo dietro.
Una psicoterapia potrebbe aiutarla ad elaborare queste ferite e non rimanerne vittima.
Perchè ora è adulto e non ha più bisogno di quel riconoscimento che si aspettava in famiglia.
Ora può fare da solo.
E soprattutto questo non deve essere il pretesto per non prendere in mano la sua vita, che è ancora tutta da vivere.
Il meglio deve ancora venire, sta a lei andare in quella direzione.
Un caro saluto.
Si vede e si sente molto questa sua grande apertura, a cuore aperto come dice lei. Nel leggere immagino che manchino molte informazione ed alcune di quelle riportate sono molto collegate (a volte forse anche troppo). Le relazioni sociali, per quanto riguardano sempre altre persone, in realtà sono molto diverse a seconda del grado, della vicinanza, della frequenza etc. Una prima riflessione verte proprio su questo e nel porre attenzione quando ci si imbarca in paragoni. Questo perchè si rischia di ignorare grandi premesse focalizzandosi sulle similitudine (spesso negative) e differenze (spesso positive). Seconda riflessione, ma che non ha approfondito, è il livello di comunicazione che c'è sia all'interno della famiglia sia 1 a 1 con i singoli membri. Questo è un aspetto centrale. Infine, e concludo, ci sarebbe da rivedere la sua posizione e la sua percezione. In tutto questo che ho letto più volte manca spesso l'effetto che su di lei e le strategie che attualmente compie per affrontare tale situazione. Questo in ottica futura ovviamente, di progetto personale futuro.
Salve, la rabbia e il rancore, e ancor più la vendetta sono veleni che lei assume tutti i giorni pensando con questo di uccidere il suo nemico. In realtà, come lei stesso ammette, é il suo cervello che sta andando a fuoco.
Per spegnere questi pensieri avvelenati si rivolga ad un professionista che l'aiuterà, anche in tempi brevi, a disintossicarsi.
In bocca al lupo.
Per spegnere questi pensieri avvelenati si rivolga ad un professionista che l'aiuterà, anche in tempi brevi, a disintossicarsi.
In bocca al lupo.
Salve, comprendo che stia attraversando un periodo difficile e apprezzo la sua sincerità nel condividere i suoi sentimenti. Mi dispiace sentire che la sua relazione con sua madre e sua sorella sia così conflittuale e carica di rancore.
È evidente che il percorso scolastico abbia influenzato profondamente il suo modo di percepire il valore personale e che le esperienze passate abbiano contribuito alla sua rabbia e frustrazione. È importante riconoscere che ogni individuo ha un proprio percorso e tempi di apprendimento diversi.
La sua ipocondria e le preoccupazioni ossessive sembrano essere un modo attraverso il quale gestisce lo stress e l'ansia che emergono da varie situazioni, inclusi i conflitti familiari. Riconoscere e affrontare queste paure può essere un passo significativo verso il miglioramento del suo benessere emotivo.
Rispetto alla sua famiglia, sembra che ci siano dinamiche complesse in atto. La percezione di favoritismi e le divergenze di opinione possono essere fonte di tensione. Forse potrebbe essere utile esplorare queste dinamiche in una prospettiva sistemica e familiare, per comprendere meglio le interazioni e lavorare verso una comunicazione più aperta.
Inoltre, l'idea di intraprendere gli studi in psicologia è una scelta che potrebbe aprirle nuove vie di comprensione e crescita personale.
Ricordi che ci sono professionisti pronti ad aiutarla, e sono felice di aver potuto ascoltare la sua storia. Quando sarà il momento, la psicologia potrebbe offrirle nuove prospettive e strumenti per affrontare le sfide che la vita le presenta.
Un carissimo saluto, dott. Daniele D'Amico.
È evidente che il percorso scolastico abbia influenzato profondamente il suo modo di percepire il valore personale e che le esperienze passate abbiano contribuito alla sua rabbia e frustrazione. È importante riconoscere che ogni individuo ha un proprio percorso e tempi di apprendimento diversi.
La sua ipocondria e le preoccupazioni ossessive sembrano essere un modo attraverso il quale gestisce lo stress e l'ansia che emergono da varie situazioni, inclusi i conflitti familiari. Riconoscere e affrontare queste paure può essere un passo significativo verso il miglioramento del suo benessere emotivo.
Rispetto alla sua famiglia, sembra che ci siano dinamiche complesse in atto. La percezione di favoritismi e le divergenze di opinione possono essere fonte di tensione. Forse potrebbe essere utile esplorare queste dinamiche in una prospettiva sistemica e familiare, per comprendere meglio le interazioni e lavorare verso una comunicazione più aperta.
Inoltre, l'idea di intraprendere gli studi in psicologia è una scelta che potrebbe aprirle nuove vie di comprensione e crescita personale.
Ricordi che ci sono professionisti pronti ad aiutarla, e sono felice di aver potuto ascoltare la sua storia. Quando sarà il momento, la psicologia potrebbe offrirle nuove prospettive e strumenti per affrontare le sfide che la vita le presenta.
Un carissimo saluto, dott. Daniele D'Amico.
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Gentile utente, ha fatto benissimo a ricorrere a questo spazio per potersi aprire perchè si percepisce come abbia accumulato molteplici percezioni e vissuti negativi, tuttora non superati perchè probabilmente continua a sperimentare cose che li riattivano acuendoli.
Da tutto ciò che ha raccontato emerge come ci siano diverse complessità a livello relazionale e in differenti contesti, da quello familiare a quello con i pari e forse qualcosa potrebbe riversarsi anche su quello sentimentale. Pertanto penso sarebbe per lei molto utile potersi soffermare ad approfondire quanto ha vissuto a partire dai primi anni in famiglia per comprendere il funzionamento suo e dell'intero sistema in cui si trova. In questo modo potrà arrivare a trovare le modalità per lei migliori per evitare e/o superare più serenamente momenti di conflittualità e sofferenza e avere sempre più consapevolezza anche nelle altre relazioni. Resto a disposizione per qualsiasi necessità e le auguro il meglio per la sua strada. In bocca al lupo per la laurea e complimenti! Dottoressa Francesca Formaggio
Da tutto ciò che ha raccontato emerge come ci siano diverse complessità a livello relazionale e in differenti contesti, da quello familiare a quello con i pari e forse qualcosa potrebbe riversarsi anche su quello sentimentale. Pertanto penso sarebbe per lei molto utile potersi soffermare ad approfondire quanto ha vissuto a partire dai primi anni in famiglia per comprendere il funzionamento suo e dell'intero sistema in cui si trova. In questo modo potrà arrivare a trovare le modalità per lei migliori per evitare e/o superare più serenamente momenti di conflittualità e sofferenza e avere sempre più consapevolezza anche nelle altre relazioni. Resto a disposizione per qualsiasi necessità e le auguro il meglio per la sua strada. In bocca al lupo per la laurea e complimenti! Dottoressa Francesca Formaggio
Buonasera. Mi ha molto colpito la descrizione molto eloquente e precisa del clima che ha vissuto nelle sue relazioni famigliari. Si sente anche la voglia di voltare pagina ( forse di crescere e diventare autonomo ?) e di munirsi di strumenti più efficaci per affrontare le relazioni. L’idea di iscriversi a psicologia forse va in questa direzione. Mi sto sbagliando ? Comunque appena potrà e soprattutto se sceglierà questa professione, compia la scelta di iniziare un percorso di analisi al fine di esplorare tutte le questioni che ha descritto e magari gli schemi disadattavi che può avere sviluppato. Cordiali saluti
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Salve, probabilmente il suo sfogo le avrà fatto bene al momento ma non ha certo risolto il suo problema. Da quanto ci racconta il tutto va avanti da molti anni e la cosa ha creato diversi problemi nella sua vita portandola a scelte che lei ritiene sbagliate. Per evitare che la cosa si sedimenti ulteriormente e influisca negativamente sulla sua vita, le consiglio un contatto con uno psicologo per analizzare il tutto e acquisire strumenti comunicativi e comportamentali idonei per la sua vita. Non esiti. Cordiali saluti Professor Antonio Popolizio
Gentile Utente, intanto grazie per la condivisione e per l'apertura mostrata in questo messaggio dal quale traspaiono diversi sentimenti tra cui rabbia (verso componenti della famiglia) e paura (sulla salute). Ciò che Le posso consigliare è di prendersi uno spazio personale nel quale poter indagare maggiormente questi aspetti di cui ci parla, capirne le motivazioni presenti alla base per poter poi affrontarle con strategie funzionali.
Se ha bisogno di un approfondimento sono a disposizione, un caro saluto.
Dott.ssa Giulia Luppu
Se ha bisogno di un approfondimento sono a disposizione, un caro saluto.
Dott.ssa Giulia Luppu
Buonasera, vorrei dirle solo che tagliare con i legami più stretti, viscerali, non è mai una buona idea. Oltre a studiare psicologia un giorno, le auguro anche di riparare al suo dolore. Di imparare a tessere dentro di sé i legami importanti
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Gentilissimo, posso immaginare la frustrazione che sente e che le infiamma il cervello nel sentirsi svalutato e sminuito nelle sue scelte; mi arriva tuttavia una forza d'animo che la porta a vedere chiaramente i suoi obiettivi. Gli aspetti legati all'insicurezza personale, alla bassa autostima, all'ansia e all'ipocondria sono aspetti di sé che può cambiare attraverso un percorso terapeutico: un suo spazio privato ed intimo dove può sentirsi accolto senza giudizio. Un caro saluto e a disposizione anche on line. Maria dr. Zaupa
Buongiorno, capisco la sua rabbia e la sua voglia di "rivalsa" e di riconoscimento da parte delle sue figure affettive. A volte vivere con il bisogno di riconoscimento è frustrante e può portare a rabbia e reazioni impulsive per il dolore di non sentirsi apprezzato. Sarebbe utile per lei affrontare questi vissuti in un percorso psicologico che possa aiutarla a contestualizzare le dinamiche familiari e a comprenderne i motivi al fine di individuare una soluzione che possa favorire il suo benessere.
Resto a disposizione, un caro saluto.
Dott.ssa Matilde Ciaccia
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Dott.ssa Matilde Ciaccia
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Buongiorno,
è evidente la sua sofferenza per tutto quello che ha vissuto; prenda in considerazione la possibilità di intraprendere un percorso di psicoterapia al fine di poter elaborare tutto quanto accaduto in questi anni. Lavorare su di se le consentirebbe di trovare un modo per poter vivere con maggior serenità il rapporto con la sua famiglia. Nessuno di noi ha la possibilità di scegliere dove nascere, ma allo stesso tempo si ha sempre la possibilità di poter guardare alle cose da angolazioni differenti.
Resto disponibile ad accogliere eventualmente la sua richiesta di aiuto qualora volesse iniziare un percorso psicologico.
Cari Saluti
Dott. Diego Ferrara
è evidente la sua sofferenza per tutto quello che ha vissuto; prenda in considerazione la possibilità di intraprendere un percorso di psicoterapia al fine di poter elaborare tutto quanto accaduto in questi anni. Lavorare su di se le consentirebbe di trovare un modo per poter vivere con maggior serenità il rapporto con la sua famiglia. Nessuno di noi ha la possibilità di scegliere dove nascere, ma allo stesso tempo si ha sempre la possibilità di poter guardare alle cose da angolazioni differenti.
Resto disponibile ad accogliere eventualmente la sua richiesta di aiuto qualora volesse iniziare un percorso psicologico.
Cari Saluti
Dott. Diego Ferrara
Gentile utente, la ringrazio per i contenuti che ha condiviso e come già hanno fatto i colleghi la invito, quando si sentirà pronto, ad intraprendere un percorso psicologico: comprendo il motivo del suo rancore e del suo odio, ma sono sentimenti questi che a lungo andare nuocciono solo a lei. Rimango a disposizione. Un caro saluto
Quante emozioni che hai messo in questa lettera!
Intanto bene che hai scritto tutte queste cose e che tu le abbia potute almeno confidare a noi Dottori.
Si sente che stai attraversando un periodo difficile ricco di emozioni e pensieri contrastanti in te. La tua storia riflette un carico emotivo significativo e diverse sfide personali.
Riflettere su te stesso è un passo molto positivo. La tua intenzione di studiare psicologia è una scelta interessante che può darti l'opportunità di esplorare e comprendere meglio i tuoi sentimenti, oltre a fornire gli strumenti per aiutare gli altri.
Quanto alla tua situazione familiare, è comprensibile che le dinamiche familiari complesse possano influenzare il tuo benessere emotivo e farti sentire tanta rabbia. Il rancore e la frustrazione possono avere un impatto significativo sulla tua vita di tutti i giorni. Considerare la possibilità di parlare con un professionista della salute mentale potrebbe esserti utile per affrontare questi sentimenti e trovare strategie per gestirli in modo più costruttivo.
Ricorda che cercare aiuto non è segno di debolezza, ma di forza e consapevolezza. Anche se fuori casa hai relazioni positive, affrontare le sfide personali con un professionista può fornirti ulteriori risorse per superare le difficoltà.
In bocca al lupo per il tuo percorso di laurea e per l'eventuale futuro studio di psicologia. Se hai ulteriori domande o hai bisogno di ulteriori chiarimenti, sentiti libero di chiedere.
Intanto bene che hai scritto tutte queste cose e che tu le abbia potute almeno confidare a noi Dottori.
Si sente che stai attraversando un periodo difficile ricco di emozioni e pensieri contrastanti in te. La tua storia riflette un carico emotivo significativo e diverse sfide personali.
Riflettere su te stesso è un passo molto positivo. La tua intenzione di studiare psicologia è una scelta interessante che può darti l'opportunità di esplorare e comprendere meglio i tuoi sentimenti, oltre a fornire gli strumenti per aiutare gli altri.
Quanto alla tua situazione familiare, è comprensibile che le dinamiche familiari complesse possano influenzare il tuo benessere emotivo e farti sentire tanta rabbia. Il rancore e la frustrazione possono avere un impatto significativo sulla tua vita di tutti i giorni. Considerare la possibilità di parlare con un professionista della salute mentale potrebbe esserti utile per affrontare questi sentimenti e trovare strategie per gestirli in modo più costruttivo.
Ricorda che cercare aiuto non è segno di debolezza, ma di forza e consapevolezza. Anche se fuori casa hai relazioni positive, affrontare le sfide personali con un professionista può fornirti ulteriori risorse per superare le difficoltà.
In bocca al lupo per il tuo percorso di laurea e per l'eventuale futuro studio di psicologia. Se hai ulteriori domande o hai bisogno di ulteriori chiarimenti, sentiti libero di chiedere.
Grazie per aver condiviso i tuoi sentimenti e le tue preoccupazioni. Sembra che tu stia attraversando un momento di grande tensione emotiva e che ci siano dinamiche familiari complesse che contribuiscono al tuo disagio. È importante affrontare questi sentimenti e preoccupazioni per migliorare la tua salute mentale e il tuo benessere.
Ecco alcune considerazioni e suggerimenti:
1. Comunicazione: Potresti considerare di cercare di comunicare apertamente con tua madre e tua sorella per esprimere i tuoi sentimenti e le tue preoccupazioni. A volte, un dialogo aperto può aiutare a chiarire i malintesi e a trovare soluzioni per migliorare le relazioni familiari.
2. Terapia: Potresti valutare l'idea di intraprendere una terapia psicologica individualmente per esplorare in modo più approfondito le tue emozioni, i tuoi pensieri e le tue preoccupazioni. Un terapeuta può aiutarti a sviluppare strategie per affrontare l'ipocondria, l'ossessione e altre questioni personali.
3. Autostima: L'autostima e la fiducia in se stessi sono aspetti cruciali del benessere emotivo. Cerca di lavorare sulla tua autostima e sulla tua percezione di te stesso in modo da poterti sentire più sicuro delle tue capacità e più in grado di gestire le pressioni esterne.
4. Aspetti positivi: È importante anche concentrarsi sugli aspetti positivi della tua vita e sulle tue realizzazioni, come il prossimo diploma universitario. Sii orgoglioso di te stesso per gli obiettivi che hai raggiunto.
5. Futuro studio in psicologia: È fantastico che tu abbia intenzione di studiare psicologia in futuro. Questo potrebbe aiutarti a comprendere meglio te stesso e ad acquisire strumenti per aiutare gli altri. Sii fiducioso nei tuoi obiettivi futuri.
Ricorda che cercare il supporto di un professionista della salute mentale è un passo importante per affrontare le tue sfide e migliorare il tuo benessere. Non esitare a cercare aiuto e a parlare dei tuoi sentimenti con qualcuno di fiducia, come un terapeuta, per lavorare su questi aspetti e trovare il tuo cammino verso la felicità e la realizzazione personale.
Ecco alcune considerazioni e suggerimenti:
1. Comunicazione: Potresti considerare di cercare di comunicare apertamente con tua madre e tua sorella per esprimere i tuoi sentimenti e le tue preoccupazioni. A volte, un dialogo aperto può aiutare a chiarire i malintesi e a trovare soluzioni per migliorare le relazioni familiari.
2. Terapia: Potresti valutare l'idea di intraprendere una terapia psicologica individualmente per esplorare in modo più approfondito le tue emozioni, i tuoi pensieri e le tue preoccupazioni. Un terapeuta può aiutarti a sviluppare strategie per affrontare l'ipocondria, l'ossessione e altre questioni personali.
3. Autostima: L'autostima e la fiducia in se stessi sono aspetti cruciali del benessere emotivo. Cerca di lavorare sulla tua autostima e sulla tua percezione di te stesso in modo da poterti sentire più sicuro delle tue capacità e più in grado di gestire le pressioni esterne.
4. Aspetti positivi: È importante anche concentrarsi sugli aspetti positivi della tua vita e sulle tue realizzazioni, come il prossimo diploma universitario. Sii orgoglioso di te stesso per gli obiettivi che hai raggiunto.
5. Futuro studio in psicologia: È fantastico che tu abbia intenzione di studiare psicologia in futuro. Questo potrebbe aiutarti a comprendere meglio te stesso e ad acquisire strumenti per aiutare gli altri. Sii fiducioso nei tuoi obiettivi futuri.
Ricorda che cercare il supporto di un professionista della salute mentale è un passo importante per affrontare le tue sfide e migliorare il tuo benessere. Non esitare a cercare aiuto e a parlare dei tuoi sentimenti con qualcuno di fiducia, come un terapeuta, per lavorare su questi aspetti e trovare il tuo cammino verso la felicità e la realizzazione personale.
Carissimo grazie per condiviso il suo vissuto con tanta onestà e trasparenza.
Attraverso le sue parole arrivano forti e chiare la sua sofferenza, la sua rabbia ed il suo sentirsi sminuito.
Devo dire che leggendo, risultano reazioni più che comprensibili.
Quando si viene considerati e trattati con due pesi e due misure, il vissuto di ingiustizia è inevitabile, specialmente se l’altro in questione è un fratello o familiare.
Lei sta dando un valore maggiore alla qualità dei suoi studi, così da poter raggiungere un traguardo, il suo voto di laurea, con il massimo possibile ed al meglio delle sue capacità e per poterlo fare ha avuto bisogno del suo tempo e dei suoi ritmi. Questo non è assolutamente un qualcosa di sbagliato. La relazione così tesa con sua madre e sua sorella, ed il suo non sentirsi capito, sono segni di dinamiche familiari interne complesse. Spesso non sembra così, ma cercare un contatto ed aprire una porta verso l’ascolto ed una comunicazione più libera, aiuta. Potrebbe essere una possibilità da prendere in considerazione avere un dialogo aperto con loro? Esprimere come si è sentito e come si sente oggi, è un passo che ritiene percorribile?
Esplorare i nostri sentimenti, le nostre emozioni, i nostri pensieri, sono aspetti molto importanti per poterci comprendere e conoscere sempre di più. Potrebbe soffermarsi e riflettere sul perché e cosa in particolare e più nello specifico la fa così arrabbiare. È più il fatto che loro abbiano una opinione che non approva, oppure il fatto che vorrebbe essere considerato diversamente? La loro opinione la può accettare anche senza condividerla? La sua autostima ed il giudizio che lei ha di sé sono strettamente collegati a ciò che pensano sua madre e sua sorella? C’è mai stato un periodo in cui non erano così i vostri rapporti? Come mai ed a che pro secondo lei la vogliono sminuire? Potrebbero esserci dei fraintendimenti alla base? I suoi fratelli cosa pensano?
Il fatto che sia circondato da amici e persone che le vogliono bene, è una risorsa molto preziosa e mi è parso che con loro riesca a sentirsi più riconosciuto. Infatti, mi ha molto colpito quando ha scritto che fuori casa non è la stessa persona. Potrebbe essere interessante anche partire proprio da questo ed andare più nel vivo.
Tenga però presente che il suo valore non è determinato da ciò che pensano le altre persone, è importante ciò che lei stesso pensa di sé, sentirsi in ordine con il proprio sistema di valori, perseguire il proprio benessere e la propria strada. Ciò che è giusto secondo gli altri può non esserlo per noi, quindi, sia fiero ed orgoglioso dei suoi risultati e persegua i suoi obiettivi, indipendentemente dalle opinioni altrui. Ricordi che il proprio benessere è una priorità e ripartire proprio da noi è essenziale per conoscersi e riscoprirsi e poter essere coerenti con noi stessi. Le auguro il meglio, un caro saluto!
Attraverso le sue parole arrivano forti e chiare la sua sofferenza, la sua rabbia ed il suo sentirsi sminuito.
Devo dire che leggendo, risultano reazioni più che comprensibili.
Quando si viene considerati e trattati con due pesi e due misure, il vissuto di ingiustizia è inevitabile, specialmente se l’altro in questione è un fratello o familiare.
Lei sta dando un valore maggiore alla qualità dei suoi studi, così da poter raggiungere un traguardo, il suo voto di laurea, con il massimo possibile ed al meglio delle sue capacità e per poterlo fare ha avuto bisogno del suo tempo e dei suoi ritmi. Questo non è assolutamente un qualcosa di sbagliato. La relazione così tesa con sua madre e sua sorella, ed il suo non sentirsi capito, sono segni di dinamiche familiari interne complesse. Spesso non sembra così, ma cercare un contatto ed aprire una porta verso l’ascolto ed una comunicazione più libera, aiuta. Potrebbe essere una possibilità da prendere in considerazione avere un dialogo aperto con loro? Esprimere come si è sentito e come si sente oggi, è un passo che ritiene percorribile?
Esplorare i nostri sentimenti, le nostre emozioni, i nostri pensieri, sono aspetti molto importanti per poterci comprendere e conoscere sempre di più. Potrebbe soffermarsi e riflettere sul perché e cosa in particolare e più nello specifico la fa così arrabbiare. È più il fatto che loro abbiano una opinione che non approva, oppure il fatto che vorrebbe essere considerato diversamente? La loro opinione la può accettare anche senza condividerla? La sua autostima ed il giudizio che lei ha di sé sono strettamente collegati a ciò che pensano sua madre e sua sorella? C’è mai stato un periodo in cui non erano così i vostri rapporti? Come mai ed a che pro secondo lei la vogliono sminuire? Potrebbero esserci dei fraintendimenti alla base? I suoi fratelli cosa pensano?
Il fatto che sia circondato da amici e persone che le vogliono bene, è una risorsa molto preziosa e mi è parso che con loro riesca a sentirsi più riconosciuto. Infatti, mi ha molto colpito quando ha scritto che fuori casa non è la stessa persona. Potrebbe essere interessante anche partire proprio da questo ed andare più nel vivo.
Tenga però presente che il suo valore non è determinato da ciò che pensano le altre persone, è importante ciò che lei stesso pensa di sé, sentirsi in ordine con il proprio sistema di valori, perseguire il proprio benessere e la propria strada. Ciò che è giusto secondo gli altri può non esserlo per noi, quindi, sia fiero ed orgoglioso dei suoi risultati e persegua i suoi obiettivi, indipendentemente dalle opinioni altrui. Ricordi che il proprio benessere è una priorità e ripartire proprio da noi è essenziale per conoscersi e riscoprirsi e poter essere coerenti con noi stessi. Le auguro il meglio, un caro saluto!
Ciao, credo di avere capito chi sei, mi dispiace molto leggere questo. innanzitutto ti ringrazio per aver condiviso tutto questo e aver avuto il coraggio di aprirti con tanta sincerità. Si percepisce chiaramente quanto tu sia una persona che riflette profondamente su sé stessa e sugli altri, e questo è un grande punto di forza, anche se a volte può essere difficile da portare. La rabbia che provi verso tua madre e tua sorella sembra essere legata a ferite che hanno radici lontane, probabilmente in quegli anni in cui ti sei sentito svalutato e non compreso, proprio quando avresti avuto più bisogno di sostegno. È naturale che queste esperienze ti abbiano segnato, specialmente in un periodo già complicato come l’adolescenza, aggravato dal bullismo che hai subito. Quando il dolore non trova un riconoscimento o un conforto, può trasformarsi in rabbia o rancore, perché in fondo quella rabbia è anche un modo di dire: "Guardatemi, vedete quanto ho sofferto?" È importante che tu riconosca che la tua rabbia ha una sua logica, una sua ragione. È come un campanello d’allarme che ti dice che ci sono stati momenti in cui ti sei sentito invisibile o ingiustamente trattato. Ma ciò non significa che tu debba rimanere intrappolato in questi sentimenti. Il fatto che tu riesca a riflettere su di loro, che ti stia ponendo delle domande e stia cercando comprensione, è già un grande passo verso il cambiamento. Mi sembra che tu abbia una forte consapevolezza di chi sei fuori casa: con i tuoi amici riesci a essere la persona che vuoi essere, aperta, affettuosa, capace di dare e ricevere. Questo significa che hai già dentro di te gli strumenti per costruire rapporti positivi e sani, e questa è una qualità preziosa che ti permetterà di farlo anche al di fuori della famiglia. In casa, invece, sembra esserci una sorta di "gioco delle parti" che si ripete: ti senti svalutato, loro forse non riescono a esprimere il loro affetto nel modo in cui ne avresti bisogno, e questo crea un circolo vizioso. Ma ci tengo a dirti una cosa importante: il valore che hai come persona non dipende da come ti vedono gli altri o da cosa ti dicono. È qualcosa che sta dentro di te, che emerge nei tuoi successi, nelle tue passioni, nel modo in cui ti relazioni con gli altri. Il fatto che tu stia per laurearti con una media così alta, dopo un percorso personale così complesso, è un risultato straordinario, e non devi permettere a nessuno di sminuirlo. Le problematiche che hai vissuto (e che ancora in parte vivi) sembrano collegate al bisogno di avere un controllo su un mondo che a volte può sembrare imprevedibile o minaccioso. È un meccanismo comune quando ci sentiamo insicuri o vulnerabili. Quello che conta è imparare a riconoscere questi pensieri e a non lasciare che prendano il sopravvento. Infine, voglio sottolineare una cosa che hai detto: "Quando non hai mai avuto nulla, come fai a non morire per un pezzo di pane?" Questa frase è di una grande profondità. È il riconoscimento di un bisogno umano fondamentale, quello di sentirsi visti, apprezzati, amati. Ed è naturale cercare di colmare quel bisogno, anche quando le modalità non sono perfette. La tua consapevolezza è già un primo passo per imparare a darti quello che magari non hai sempre ricevuto dagli altri: comprensione, affetto, rispetto. Sono certo che, con il tuo impegno e la tua sensibilità, saprai trovare la strada giusta per affrontare tutto questo. Ti auguro di raggiungere quella serenità che meriti e di portare avanti il tuo sogno di studiare psicologia: la tua esperienza personale potrà essere una risorsa inestimabile per aiutare gli altri. Dott. Andrea Boggero
Grazie per aver condiviso la sua storia con tanta sincerità. È chiaro che porta con sé un carico emotivo intenso, fatto di rancore, confronto continuo e un bisogno profondo di riconoscimento. Sembra che il dolore più grande non sia solo il sentirsi svalutato, ma il desiderio frustrato di essere visto e apprezzato per ciò che è, al di là dei risultati accademici o delle esperienze passate.
La rabbia che prova verso sua madre e sua sorella sembra radicata in un vissuto di ingiustizie e confronti che l’hanno ferito. Tuttavia, portare questo peso dentro di sé rischia di farle più male che bene.
Nonostante abbia dei riscontri positivi dal mondo, la sua frustrazione mi sembra provenire dall'immagine di sé che le viene restituita dalla sua famiglia. I nostri pensieri su noi stessi sono fortemente influenzati dai giudizi delle persone cui diamo più importanza in termini di valutazioni e a volte sovrastano anche prove tangibili che provengono da altre fonti. Questa frustrazione mi sembra legata ad una credenza legata a sé e forse lavorare su questo, con l’aiuto di un professionista, potrebbe aiutarla a trovare maggiore serenità.
Il suo percorso non è stato facile, ma ciò che sta costruendo ha valore, indipendentemente da chi glielo riconosce o meno.
La rabbia che prova verso sua madre e sua sorella sembra radicata in un vissuto di ingiustizie e confronti che l’hanno ferito. Tuttavia, portare questo peso dentro di sé rischia di farle più male che bene.
Nonostante abbia dei riscontri positivi dal mondo, la sua frustrazione mi sembra provenire dall'immagine di sé che le viene restituita dalla sua famiglia. I nostri pensieri su noi stessi sono fortemente influenzati dai giudizi delle persone cui diamo più importanza in termini di valutazioni e a volte sovrastano anche prove tangibili che provengono da altre fonti. Questa frustrazione mi sembra legata ad una credenza legata a sé e forse lavorare su questo, con l’aiuto di un professionista, potrebbe aiutarla a trovare maggiore serenità.
Il suo percorso non è stato facile, ma ciò che sta costruendo ha valore, indipendentemente da chi glielo riconosce o meno.
Comprendo profondamente la sua frustrazione e la rabbia che esprime nei confronti di sua madre e sua sorella. Sembra che lei percepisca una lunga storia di svalutazione e di confronto negativo all'interno del suo nucleo familiare, in contrasto con il riconoscimento e l'apprezzamento che riceve al di fuori.
Il suo percorso di studi, culminante in una laurea con una media elevata e portata a termine nei tempi previsti considerando il suo anno di immatricolazione, è un risultato significativo di cui può andare fiero. È naturale che le affermazioni di sua madre e sua sorella riguardo a un presunto "anno in più" possano riaprire ferite legate a un passato in cui si sentiva incompreso e giudicato per le sue difficoltà scolastiche. La sua reazione di rabbia è comprensibile in questo contesto, soprattutto se percepisce un'ingiustizia nel confronto con i percorsi di studio degli altri suoi fratelli, che non sembrano aver ricevuto lo stesso tipo di commenti.
Il suo vissuto di bullismo durante gli anni scolastici e la rabbia che ne è derivata hanno probabilmente influenzato il suo modo di relazionarsi e la sua necessità di trovare un ambiente in cui sentirsi valorizzato. Il suo ruolo di "capo" all'interno del suo gruppo di amici può essere letto come un tentativo di compensare le insicurezze e la mancanza di riconoscimento sperimentate in altri contesti.
Parallelamente, la sua ipocondria e le sue ossessioni, presenti da molti anni, rappresentano un ulteriore carico emotivo. Le sue preoccupazioni cicliche, che spaziano da timori esistenziali a paure legate alla salute fisica e mentale, indicano una sottostante ansia che influenza significativamente la sua vita. La fase attuale, in cui si interroga sulla sua sanità mentale e ricorre all'autodiagnosi online, è un segnale di un disagio significativo che merita attenzione.
Il contrasto tra il modo in cui si sente e si comporta in famiglia e come si relaziona con i suoi amici è molto significativo. La sua capacità di provare affetto, di aprirsi, di scusarsi e di confrontarsi in modo costruttivo al di fuori del contesto familiare suggerisce che le dinamiche interne alla sua famiglia giocano un ruolo cruciale nel generare i sentimenti negativi che prova.
Il cambiamento di opinione di sua madre e sua sorella riguardo all'istituzione scolastica e ai professori, che lei attribuisce ai suoi buoni voti, solleva interrogativi sulle dinamiche di approvazione e riconoscimento all'interno della famiglia. Sembra che il loro giudizio sia influenzato dal suo successo personale, piuttosto che da una valutazione oggettiva del sistema educativo.
Infine, la sua riflessione sul fidanzamento come un tentativo di appagare insicurezze e un desiderio di rivalsa è un'ammissione onesta e importante. La sua metafora del "pezzo di pane" per descrivere il suo bisogno di riconoscimento e validazione è molto potente e illustra la profondità del suo desiderio di sentirsi accettato e amato.
Il suo desiderio di studiare psicologia in futuro è un segnale positivo e denota una sua sensibilità verso le dinamiche interiori e relazionali. La sua empatia e la sua capacità di riconoscere il valore del supporto psicologico sono preziose.
In questo momento, sarebbe importante che lei si concentrasse sul suo imminente traguardo accademico e sul riconoscimento dei suoi successi. Allo stesso tempo, sarebbe utile esplorare ulteriormente, magari attraverso un percorso psicologico, le origini della sua rabbia e del suo risentimento verso sua madre e sua sorella, così come le dinamiche che alimentano la sua ansia e le sue ossessioni. Comprendere più a fondo queste dinamiche potrà aiutarla a gestire meglio le sue emozioni e a costruire relazioni più sane e appaganti, sia all'interno che all'esterno della sua famiglia.
Il suo percorso di studi, culminante in una laurea con una media elevata e portata a termine nei tempi previsti considerando il suo anno di immatricolazione, è un risultato significativo di cui può andare fiero. È naturale che le affermazioni di sua madre e sua sorella riguardo a un presunto "anno in più" possano riaprire ferite legate a un passato in cui si sentiva incompreso e giudicato per le sue difficoltà scolastiche. La sua reazione di rabbia è comprensibile in questo contesto, soprattutto se percepisce un'ingiustizia nel confronto con i percorsi di studio degli altri suoi fratelli, che non sembrano aver ricevuto lo stesso tipo di commenti.
Il suo vissuto di bullismo durante gli anni scolastici e la rabbia che ne è derivata hanno probabilmente influenzato il suo modo di relazionarsi e la sua necessità di trovare un ambiente in cui sentirsi valorizzato. Il suo ruolo di "capo" all'interno del suo gruppo di amici può essere letto come un tentativo di compensare le insicurezze e la mancanza di riconoscimento sperimentate in altri contesti.
Parallelamente, la sua ipocondria e le sue ossessioni, presenti da molti anni, rappresentano un ulteriore carico emotivo. Le sue preoccupazioni cicliche, che spaziano da timori esistenziali a paure legate alla salute fisica e mentale, indicano una sottostante ansia che influenza significativamente la sua vita. La fase attuale, in cui si interroga sulla sua sanità mentale e ricorre all'autodiagnosi online, è un segnale di un disagio significativo che merita attenzione.
Il contrasto tra il modo in cui si sente e si comporta in famiglia e come si relaziona con i suoi amici è molto significativo. La sua capacità di provare affetto, di aprirsi, di scusarsi e di confrontarsi in modo costruttivo al di fuori del contesto familiare suggerisce che le dinamiche interne alla sua famiglia giocano un ruolo cruciale nel generare i sentimenti negativi che prova.
Il cambiamento di opinione di sua madre e sua sorella riguardo all'istituzione scolastica e ai professori, che lei attribuisce ai suoi buoni voti, solleva interrogativi sulle dinamiche di approvazione e riconoscimento all'interno della famiglia. Sembra che il loro giudizio sia influenzato dal suo successo personale, piuttosto che da una valutazione oggettiva del sistema educativo.
Infine, la sua riflessione sul fidanzamento come un tentativo di appagare insicurezze e un desiderio di rivalsa è un'ammissione onesta e importante. La sua metafora del "pezzo di pane" per descrivere il suo bisogno di riconoscimento e validazione è molto potente e illustra la profondità del suo desiderio di sentirsi accettato e amato.
Il suo desiderio di studiare psicologia in futuro è un segnale positivo e denota una sua sensibilità verso le dinamiche interiori e relazionali. La sua empatia e la sua capacità di riconoscere il valore del supporto psicologico sono preziose.
In questo momento, sarebbe importante che lei si concentrasse sul suo imminente traguardo accademico e sul riconoscimento dei suoi successi. Allo stesso tempo, sarebbe utile esplorare ulteriormente, magari attraverso un percorso psicologico, le origini della sua rabbia e del suo risentimento verso sua madre e sua sorella, così come le dinamiche che alimentano la sua ansia e le sue ossessioni. Comprendere più a fondo queste dinamiche potrà aiutarla a gestire meglio le sue emozioni e a costruire relazioni più sane e appaganti, sia all'interno che all'esterno della sua famiglia.
Grazie per il tuo racconto e la tua sincerità. È comprensibile provare rabbia verso tua madre e tua sorella, dato il senso di svalutazione che hai vissuto. Il rancore è un segnale del tuo bisogno di riconoscimento: puoi iniziare a darti tu stesso quel riconoscimento, celebrando i tuoi successi e i tuoi progressi.
Le tue paure e ossessioni hanno senso: per anni hai vissuto in allerta. Parlare con uno psicologo può aiutarti a gestirle senza giudicarti. Hai già molte risorse: amici che ti apprezzano, capacità di affetto, e presto la laurea. Stai costruendo una vita più autentica e questo è un grande traguardo.
Le tue paure e ossessioni hanno senso: per anni hai vissuto in allerta. Parlare con uno psicologo può aiutarti a gestirle senza giudicarti. Hai già molte risorse: amici che ti apprezzano, capacità di affetto, e presto la laurea. Stai costruendo una vita più autentica e questo è un grande traguardo.
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