Salve doc volevo parlare di una paura che mi assale da diverso tempo . Partiamo dal l'ultimo avveni

27 risposte
Salve doc volevo parlare di una paura che mi assale da diverso tempo .
Partiamo dal l'ultimo avvenimento, ho la fissa di disinfettare la doccia prima di farne uso però ieri è successo una cosa ho fatto la doccia dopo mio fratello (io non ne ero al corrente) quindi credevo fosse pulita di me .
Da lì mi è partita ansia e paura, ho paura che io abbia preso qualche malattia/virus. Ad esempio hpv toccato gli oggetti da lui toccato oppure come il getto dell'acqua .
Quindi non so come alleviare questo mio pensiero fisso.
Poi ho paura di tutto e di conseguenza paura di toccare ogni cosa e di lavare sempre le mani oppure ogni oggetto che viene toccato da altre persone.
Non so come fare , vorrei cambiare ma non riesco , ho anche le mani danneggiate da questa cosa e pure le braccia.
Dott.ssa Silvia Parisi
Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo
Torino
Salve,
grazie per aver condiviso questa esperienza così personale e delicata.

Dalle parole che scrivi, emerge una sofferenza importante legata a pensieri ricorrenti e intrusivi di contaminazione, accompagnati da comportamenti compulsivi come la disinfezione ripetuta, il lavaggio continuo delle mani e l’evitamento del contatto con oggetti potenzialmente “sporchi”. La paura di contrarre malattie, anche tramite modalità improbabili come il getto d’acqua della doccia, può essere molto invalidante e sembra condizionare significativamente la tua quotidianità.

Questi vissuti possono rientrare in un quadro che richiede attenzione clinica, come ad esempio un disturbo ossessivo-compulsivo (DOC), dove l’ansia viene temporaneamente “gestita” con rituali di controllo o pulizia, che però alla lunga la rinforzano. È molto positivo che tu esprima il desiderio di cambiare: questo è già un primo passo verso il miglioramento.

Per affrontare queste difficoltà in modo efficace, non basta la forza di volontà. Spesso è necessario un percorso psicoterapeutico che permetta di comprendere l'origine di questi meccanismi e trovare strategie più funzionali per gestire l’ansia. In questi casi, rivolgersi ad uno specialista è non solo utile, ma fortemente consigliato, perché permette di intervenire in modo mirato e rispettoso della tua storia personale.

DOTTORESSA SILVIA PARISI
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa

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Dott. Dimitri Abate
Psicologo, Psicoterapeuta
Bologna
Gent.ma,

grazie per aver descritto con tanta chiarezza e coraggio la sua difficoltà.

La paura di contaminazione e il bisogno di disinfettare oggetti o lavarsi ripetutamente sono esperienze comuni in chi soffre di disturbo ossessivo-compulsivo (DOC) o di ansia generalizzata. Anche se razionalmente può sapere che il rischio di infezioni in situazioni quotidiane è molto basso, l’ansia prende il sopravvento e spinge a mettere in atto comportamenti di controllo e pulizia per cercare sollievo. Purtroppo, questi rituali tendono a rafforzare il ciclo dell’ansia nel tempo.

Il fatto che le mani e le braccia risultino danneggiate dimostra quanto questo problema stia impattando sulla sua qualità di vita e sul suo benessere fisico.

Le suggerisco di intraprendere un percorso psicoterapeutico, preferibilmente con un professionista specializzato in disturbo ossessivo-compulsivo e terapia cognitivo-comportamentale (CBT), che è considerata il trattamento più efficace per questo tipo di difficoltà.

Cambiare è possibile e merita di liberarsi da questo peso.

Cordiali saluti,
dott. Abate
Dott.ssa Martina Finistrella
Psicologo, Sessuologo, Psicologo clinico
Milano
Buongiorno, capisco benissimo il tipo di ansia che stai descrivendo, è una sensazione davvero opprimente e può diventare molto difficile da gestire. Il fatto che tu provi una paura costante riguardo alla pulizia, ai batteri o ai virus è un segno che stai affrontando un livello di ansia che sta influenzando il tuo benessere quotidiano. Questo tipo di pensieri, in particolare quelli legati a malattie o alla paura di essere contaminati, può essere una manifestazione di un disturbo d'ansia, come il disturbo ossessivo-compulsivo (DOC).

Prima di tutto, voglio rassicurarti: non è colpa tua. Queste paure sono molto reali e dolorose per chi le vive, ma non sei da solo/a in questa esperienza. La sensazione di essere "contaminati" da qualcosa che altri hanno toccato è una reazione che può sembrare logica, ma in realtà è raramente giustificata dalla realtà. In genere, la maggior parte dei virus e batteri non si trasmette in modo così semplice come pensiamo, e anche nel caso del virus HPV, ad esempio, la trasmissione avviene principalmente tramite contatti sessuali diretti, non attraverso il contatto con oggetti o superfici come potrebbe suggerire la tua paura.
Dott.ssa Ilenia Morreale
Psicologo, Psicologo clinico
Trento
Salve,
quello che descrivi sembra essere compatibile con un quadro di ansia legata alla contaminazione, che può rientrare nelle manifestazioni tipiche del disturbo ossessivo-compulsivo. In questi casi, i pensieri intrusivi e la paura di contrarre malattie portano a mettere in atto rituali di controllo, lavaggi e disinfezioni che, pur offrendo un sollievo momentaneo, finiscono per alimentare e mantenere l’ansia nel tempo.
La terapia cognitivo-comportamentale lavora proprio su questi meccanismi, aiutando a riconoscere i pensieri disfunzionali, a ridurre gradualmente i comportamenti di evitamento e a sviluppare una maggiore tolleranza all’incertezza, attraverso diverse strategie.
Il fatto che tu sia consapevole del disagio e desideri un cambiamento è un segnale molto positivo. Con il giusto supporto, è possibile affrontare e ridurre significativamente questo vissuto.
Un caro augurio
dott.ssa Morreale Ilenia
Dott.ssa Elvira Merando
Psicologo, Psicologo clinico
Spezzano della Sila
Gentile utente,

grazie per aver condiviso in modo così chiaro il suo vissuto. Le sue parole raccontano un grande senso di disagio, legato a pensieri ricorrenti e alla sensazione di non riuscire a “staccarsi” da certe paure, pur sapendo razionalmente che sono eccessive. Questo è già un segnale importante: lei sa che qualcosa non va, e desidera cambiare.
Il primo passo è proprio questo: riconoscere il problema e chiedere aiuto, come sta facendo ora. Le sue paure, i rituali legati all’igiene e il bisogno costante di controllo sono molto comuni in chi vive una forma di ansia ossessiva. Si può lavorare su questo, con un percorso psicologico mirato.
Nel mio lavoro utilizzo un approccio concreto e strategico, che punta ad aiutare le persone a rompere quei circoli viziosi che alimentano il problema. Insieme possiamo trovare modalità nuove, più efficaci, per affrontare le sue paure e ritrovare un equilibrio, senza giudizio ma con strumenti chiari e personalizzati.
Se vuole, sono disponibile per un primo confronto.

Elvira Merando
Dott.ssa Valentina De Chiara
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Brescia
Gentile utente, capisco quanto questa situazione le stia creando un forte disagio e quanto sia difficile convivere con queste paure così intense. Sentire questa costante preoccupazione e il bisogno impellente di disinfettare e lavare continuamente, fino a causarle anche problemi fisici come l'irritazione alla pelle, è sicuramente molto faticoso da affrontare giorno dopo giorno. Le sue paure e le azioni che sta mettendo in atto per proteggersi, come la disinfezione frequente e il lavaggio delle mani, mi fanno capire quanto intensamente stia vivendo questa situazione. Immagino che possa sentirsi intrappolata in un circolo di pensieri e comportamenti che, nonostante i suoi sforzi, non le portano la serenità desiderata. Le suggerirei di considerare di parlare di queste sue difficoltà con un professionista. Un colloquio con uno psicologo potrebbe offrirle uno spazio di ascolto e comprensione, aiutandola ad esplorare le origini di queste paure e a trovare strategie personalizzate per affrontarle.
Resto a disposizione anche per consulenze online.
Un caro saluto,
Dott.ssa Valentina De Chiara
Brescia
Dott.ssa Valentina Iampietro
Psicologo, Psicologo clinico
San Bartolomeo in Galdo
Salve, rispetto a quanto scritto, prenda in considerazione l'approfondimento di tale timore da contaminazione e cosa le causa ansia in questo momento della sua vita, i nostri comportamenti sono espressione di un disagio interiore che merita attenzione, se ne prenda cura.
Gentile utente, il bisogno di disinfettare per paura di contaminazione, i pensieri ricorrenti legati a malattie e il lavaggio ripetuto delle mani fino a provocare danni alla pelle sono elementi che rientrano nelle manifestazioni tipiche del disturbo ossessivo-compulsivo (DOC), in particolare nella sua forma connessa alla paura della contaminazione. Le ferite che descrive sulle mani e sulle braccia rappresentano un segnale concreto di quanto questi suoi pensieri fissi stiano impattando sulla sua vita quotidiana. Proprio per questo motivo, le suggerisco di rivolgersi al suo medico curante e valutare insieme la possibilità di una visita psichiatrica, utile sia per comprendere se sussistano i criteri per una diagnosi, sia per esplorare l’eventuale indicazione di un supporto farmacologico, da integrare a un percorso psicologico. Un intervento combinato può rappresentare un primo passo importante verso un miglioramento del suo benessere.
Dott. Daniele Morandin
Psicologo, Psicologo clinico
Monfalcone
Buonasera,
Quelli che descrive sono sintomi ossessivi-compulsivi relativi alla tematica della contaminazione.
Le suggerisco di rivolgersi a uno psichiatra, almeno per comprendere e dare un nome a ciò che sta attraversando.

Altresì, spesso, può essere utile un’integrazione dell’approccio farmacologico con quello psicoterapeutico.
Un caro saluto, Dott. Daniele Morandin
Dott. Andrea Boggero
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Posso immaginare quanto questa situazione possa essere fonte di grande angoscia e frustrazione per lei. Le sue preoccupazioni riguardo alla pulizia, alla contaminazione e alla paura di contrarre malattie sono segni di un disturbo che potrebbe rientrare nell'ambito dell'ansia da contaminazione, che è una forma di ansia ossessiva. La sua ansia, associata al pensiero di aver toccato qualcosa che potrebbe essere contaminato da virus o malattie, lo porta a mettere in atto rituali come lavarsi continuamente le mani e disinfettare gli oggetti. Questo tipo di comportamento può dare sollievo temporaneo, ma non fa altro che alimentare la paura, creando un circolo vizioso difficile da spezzare. La sua reazione di paura immediata dopo aver scoperto che suo fratello aveva usato la doccia prima di lei è una risposta naturale da parte della mente ansiosa, che associa immediatamente l’idea di "contaminazione" a pericoli potenziali. La mente cerca costantemente di proteggersi da ciò che percepisce come una minaccia, ma spesso questo meccanismo si spinge troppo oltre, creando un senso di pericolo anche quando il rischio effettivo è molto basso, come nel caso di una doccia utilizzata da un'altra persona in un ambiente domestico. In questo tipo di situazioni, un approccio cognitivo-comportamentale potrebbe aiutarla a interrompere il ciclo di pensieri e comportamenti che stanno peggiorando la sua ansia. Il primo passo potrebbe essere quello di sfidare il pensiero che ogni cosa che non è perfettamente disinfettata possa portare a malattie. La realtà è che, sebbene sia comprensibile desiderare un certo livello di igiene, la paura che tutto ciò che tocchiamo possa essere contaminato è esagerata e non si basa su evidenze concrete. Lavorare sulla ristrutturazione cognitiva potrebbe aiutarla a imparare a mettere in discussione e a ridurre il potere di questi pensieri disfunzionali, sostituendoli con pensieri più equilibrati e realistici. Un altro passo importante potrebbe essere l'esposizione graduale alla fonte della sua paura. Ad esempio, potrebbe provare a utilizzare la doccia senza disinfettarla ogni volta o toccare oggetti senza sentirsi obbligato a lavarli immediatamente. Questo potrebbe sembrare molto difficile all'inizio, ma con il supporto di un professionista, è possibile affrontare queste situazioni passo dopo passo, riducendo gradualmente l’ansia associata. Le esposizioni devono essere progressive, partendo da situazioni che generano un po' di ansia, ma che sono comunque gestibili, fino ad arrivare a situazioni più difficili. Inoltre, è importante non sottovalutare il danno che il continuo lavaggio delle mani e l'uso eccessivo di disinfettanti stanno causando alla sua pelle. Il fatto che le mani e le braccia siano danneggiate è un chiaro segno che il comportamento compulsivo sta avendo un impatto fisico sul suo corpo, oltre a quello psicologico. La cura per se stessi è fondamentale, quindi sarebbe utile pensare anche a come ridurre il danno fisico che i suoi rituali stanno provocando. In definitiva, il primo passo per affrontare questo problema potrebbe essere riconoscere che la sua ansia è fuori proporzione rispetto ai reali rischi e che il comportamento che adotta, seppur comprensibile come tentativo di protezione, sta alimentando il problema. Lavorare sulla gestione dell'ansia e sull'affrontare gradualmente le sue paure, con il supporto di un terapeuta specializzato in tecniche cognitive-comportamentali, potrebbe aiutarla a ridurre il suo livello di ansia e a ritrovare un maggiore benessere. Se desidera, posso aiutarla a esplorare più a fondo questi temi o a trovare delle soluzioni pratiche per iniziare a lavorare su questo problema. Mi rendo conto che affrontare una paura di questo tipo può essere molto impegnativo, ma con il giusto supporto è possibile fare progressi significativi. Resto a disposizione. Dott. Andrea Boggero
Dott.ssa Anna Asia Forino
Psicologo, Psicologo clinico
Trapani
Gentile utente, comprendo quanto questa costante paura e ansia che vive possa essere invalidante, tuttavia le informazioni da lei fornite non mi consentono di poter esprimere un parere appronfondito. Le consiglierei comunque di rivolgersi ad un professionista che possa aiutarla nell'imparare a gestire questi comportamenti.
Dott.ssa Anna Asia Forino
Dott. Mattia Moraschini
Psicologo, Psicologo clinico
Fano
Buongiorno, grazie per la sua condivisione. Il consiglio che le do è quello di iniziare un percorso con un professionista per provare a lavorare su queste ossessioni, in modo tale da ridurre i comportamenti messi in atto per contrastarle e trovare vie più funzionali.
Cordialmente, dottor Moraschini.
Dott.ssa Elena Dati
Psicologo, Psicologo clinico
Crema
Buongiorno,
Capisco quanto possa essere difficile convivere con queste paure legate all’igiene e alla contaminazione, soprattutto quando iniziano a influenzare il suo benessere quotidiano. Il bisogno di controllare, disinfettare o evitare determinate situazioni può diventare molto faticoso, e si rischia di sentirsi prigionieri di pensieri e comportamenti difficili da fermare.
Potrebbe essere davvero utile rivolgersi a uno psicoterapeuta, che possa accompagnarla in questo momento e aiutarla a comprendere da dove nascono queste paure, trovando insieme strumenti per gestirle con più tranquillità. Non è sola, e con il giusto supporto è possibile stare meglio.
Resto a disposizione. Saluti, Dott.ssa Elena Dati
Dott.ssa Mariana Reale
Psicologo, Psicologo clinico
Pisa
Buongiorno. È comprensibile sentirsi ansiosi riguardo alla pulizia e alla salute, soprattutto a seguito di un periodo in cui l'attenzione all'igiene è andata aumentando. La sua preoccupazione per la possibilità di contrarre malattie è piuttosto comune in generale, ma può diventare opprimente se inizia ad influenzare la qualità della sua vita quotidiana. Come semplici suggerimenti, provi a riconoscere che la sua ansia è valida, ma cercando di separare pensieri e dati di realtà; limiti le informazioni, concentrandosi su quelle affidabili dei medici; provi tecniche di rilassamento, come la meditazione o la respirazione profonda, con lo scopo di aumentare la gestione dell'ansia.
In ogni caso, rivolgersi ad un professionista è sempre la scelta migliore: conoscendola lungo il percorso terapeutico, può trovare, insieme a lei, la giusta via verso il benessere.
Rimango a disposizione, un caro saluto.
Dott.ssa Francesca Casolari
Psicologo, Psicologo clinico
Modena
salve, consiglio di contattare uno psicoterapeuta grazie
Dott.ssa Valentina Merola
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Gentile utente, immagino quanto possa essere faticoso e stressante per lei dover gestire questa situazione. Credo, pertanto, che sia importante rivolgersi ad uno specialista per poter comprendere maggiormente la natura dei pensieri intrusivi che riferisce e per alleviare l'incidenza degli stessi sul suo vissuto quotidiano. All'interno di un percorso terapeutico potrà, inoltre, sentirsi compresa rispetto allo stato di paura e ansia che vive, in un clima di condivisione con una figura professionale capace di ascoltarla e di accoglierla.
Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti. Un caro saluto
Dott.ssa Eva Donnini
Psicologo, Psicologo clinico
Grosseto
Salve, da quello che lei riferisce potrebbe trattarsi di un timore per la contaminazione, approfondendo potremo renderci conto se questo sia infondato e quindi trattarsi di pensiero magico o se invece avesse sviluppato un problema diverso e non avesse consapevolezza dell'evento attivante. Ricostruendo la sua storia di vita potremo arrivare all'origine del problema e alleviare i sintomi.
Resto a disposizione.
Dott.ssa Eva Donnini
Dott.ssa Valentina Baglioni
Psicologo, Psicologo clinico
Firenze
Ciao, mi dispiace per questa tua sofferenza, dev'essere faticoso convivere ogni giorno con queste paure e con il bisogno costante di pulizia e controllo. Molte persone si trovano ad affrontare pensieri simili che, col tempo, possono diventare molto invadenti e condizionare la qualità della vita. Il timore di una contaminazione, l’ansia che ne deriva e il bisogno di lavare spesso le mani e gli oggetti, potrebbe rientrare nei sintomi di un disturbo ossessivo-compulsivo, una condizione che ha delle cause ben precise e, soprattutto, delle strategie terapeutiche efficaci. Anche se la sensazione è quella non di poter cambiare a causa di questi pensieri intrusivi, con un percorso di terapia cognitivo comportamentale, è possibile imparare a gestire l’ansia, ridurre i comportamenti compulsivi e tornare a vivere con più libertà e serenità.
Dott.ssa Jessica Furlan
Psicologo, Psicologo clinico
Fiumicino aeroporto
Buon pomeriggio, le consiglio di riflettere sulla possibilità di iniziare uno spazio in cui poter pensare e approfondire il suo vissuto così da poter elaborare i meccanismi che lei mette in atto e arrivare al perchè li mette in atto.
Se lei si concede del tempo di elaborazione avrà libertà di poter avere consapevolezza del suo vissuto e dei suoi meccanismi così da poterli cambiare.
Se vuole altri chiarimenti, non esiti a chiedere a un professionista esperto. La invito a non restare nella sua "testa con i suoi pensieri", chieda aiuto e permetta a chi le sta intorno di farsi supportare.
Spero di esserle stata di aiuto
Saluti
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Dott.ssa Giulia Virginia La Monica
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Trento
Gentile Utente,
la difficoltà legata alla sensazione, per timore, di dover igienizzare tutto può diventare un problema a sua volta, che si somma ai timori che inizialmente si vogliono lavare via.
Il mio consiglio è una pronta presa in carico professionale; l'approccio breve strategico ha protocolli di intervento mirati, che possono modificare la percezione ed eventuali ritualità.
Saluti
Dott.ssa Monica Mugnai
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Montevarchi
Gentile Utente, il disagio che lei esprime mi arriva tutto. È piuttosto evidente come i pensieri, le preoccupazioni e le conseguenti azioni la compromettono molto. Le consiglio di intraprendere un percorso psicologico per alleviare la sofferenza che prova e aumentare la sua qualità della vita. Mi contatti pure per ulteriori informazioni e/o chiarimenti. Dottoressa Monica Mugnai
Dott. Luca Vocino
Psicologo clinico, Psicologo
Trezzano Rosa
Buongiorno gentile Utente, comprendo quanto possa essere faticoso e logorante convivere con questi pensieri ricorrenti legati alla contaminazione e al bisogno di pulizia. Quello che descrive è un vissuto molto più comune di quanto si pensi e spesso si presenta in forme simili a quella che sta sperimentando lei: la paura di contrarre malattie, la necessità di controllare, lavare o disinfettare ripetutamente, fino a sentire un certo sollievo… ma solo momentaneo. Purtroppo, col tempo, questa strategia diventa una trappola, perché più si assecondano le paure, più queste si rinforzano.

La sua consapevolezza è un punto di partenza prezioso: lei ha chiara la sofferenza che tutto questo le causa, il desiderio di cambiare, e ha notato anche le conseguenze fisiche, come i danni alla pelle delle mani e delle braccia. Sono tutti segnali che ci dicono che questo disagio ha raggiunto un’intensità significativa, e merita attenzione professionale. Quello che descrive sembra rientrare nel funzionamento tipico del Disturbo Ossessivo Compulsivo (DOC), nella sua variante di tipo contaminazione, ma ogni diagnosi deve essere sempre esplorata in modo approfondito in un contesto clinico.

La buona notizia è che questo tipo di difficoltà può essere trattato in modo efficace. L’approccio psicoterapeutico più indicato, supportato da numerose evidenze scientifiche, è la terapia cognitivo-comportamentale, in particolare con tecniche di esposizione con prevenzione della risposta. In certi casi, soprattutto quando l’ansia è molto invalidante o compromette significativamente la qualità di vita, può essere utile anche una valutazione psichiatrica per comprendere se un supporto farmacologico possa aiutare nella fase iniziale, sempre in sinergia con la psicoterapia.

Lei non è “esagerato”, né debole, né solo: quello che sta vivendo è un modo in cui la mente cerca, spesso in modo distorto ma comprensibile, di proteggerla da un senso di pericolo. Ma non è costretta a vivere così. Cambiare è possibile, e già il fatto che lo desideri e chieda aiuto è un primo passo, concreto e importante.

Se dovesse avere bisogno di ulteriori informazioni o di intraprendere un percorso mi trova a disposizione,
Dott. Luca Vocino








Dott.ssa Rossella Carrara
Psicologo, Psicologo clinico
Bergamo
Buonasera, le consiglio un percorso psicologico per il trattamento dell'ansia. Cordiali saluti.
Caro utente,
quello che racconta sembra essere un pensiero fisso e costante che ha un impatto significativo sulla sua vita: è una situazione quella che descrive che sembra essere un Disturbo Ossessivo Compulsivo. La cosa più utile per lei è rivolgersi ad un psicoterapeuta in modo che possa aiutarla a capire meglio questi pensieri, ad esempio da dove nascono, e successivamente imparare a gestirli senza che ci siano conseguenze fisiche per le sue mani e braccia.
Un caro saluto
Dott.ssa Claudia Fontanella
Dr. Riccardo Sirio
Psicologo, Psicologo clinico
Trofarello
Capisco profondamente il disagio che stai vivendo. Le tue paure riguardo alla contaminazione, come quella di aver contratto un virus o una malattia toccando superfici o oggetti, sono reali e possono essere estremamente angoscianti. Il bisogno di disinfettare costantemente la doccia e le mani, e la paura di toccare oggetti usati da altri, sono segnali di un malessere che merita attenzione e comprensione.

È importante riconoscere che queste paure non sono un segno di debolezza, ma manifestazioni di un disagio profondo che può essere affrontato con il giusto supporto. Parlarne è già un passo significativo verso il cambiamento.
Un percorso terapeutico, come la psicoterapia cognitivo-comportamentale, può aiutarti a comprendere e gestire questi pensieri e comportamenti. Rimango a disposizione.
Dott. Jonathan Trobia
Psicologo, Neuropsicologo, Psicologo clinico
Milano
Salve, comprendo la difficoltà della situazione e l'impatto sul quotidiano che ne può derivare. Nonostante il suo vissuto sia descritto molto chiaramente, può essere utile approfondire la situazione da lei descritta per individuare insieme soluzioni che possano aiutarla ad affrontare e superare queste paure. E' possibile che, pur con motivazione al cambiamento e tutte le capacità per poterlo fare, sia molto difficile superare una situazione del genere da soli: le suggerirei un percorso di tipo psicologico per supportare e facilitare il cambiamento che sta cercando.
Rimango a disposizione per dubbi o richieste

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