Salve a tutti, il mio compagno sta passando un periodo burrascoso, non dorme più e non pensa ad altr

18 risposte
Salve a tutti, il mio compagno sta passando un periodo burrascoso, non dorme più e non pensa ad altro che il problema. Gli hanno diagnosticato finalmente dopo tre anni con una giusta professionista un doc. Purtroppo questo doc mi attacca personalmente, perché è ossessionato dal mio passato, dal fatto di non aver vissuto con me la MIA prima volta, seppur anche lui aveva già avuto esperienze. Mi attacca, mi disprezza la maggior parte del tempo, poi ci sono volte in cui sembra non esserci nulla e mi ama profondamente. Abbiamo un bambino che è l'unica cosa che ancora ci fa tenere uniti, ma mi chiedo se separandoci lui possa concentrarsi a guarire e non peggiori la situazione, dato che ha anche pensieri non molto belli sulla vita.
I miei sentimenti verso di lui ci sono ancora, ma mi distrugge vederlo così e mi dilania il fatto che lui per questa cosa non possa provare i sentimenti che in fondo ha sempre provato, in quanto nei momenti in cui riusciva a domare questo malessere stavamo benissimo.

Vi chiedo dunque se in una situazione del genere, separarci possa essere per lui motivo di liberazione o se invece lo porti a comportamenti di autodistruzione. Sarei disposta a tutto purchè lui stia meglio.

Vi ringrazio in anticipo
Buongiorno, da come la descrive la situazione che sta vivendo sembra molto difficile e con solo le informazioni riportate è difficile esprimere un parere. Purtroppo è difficile sapere come le nostre decisioni potrebbero o meno influenzare l'altro. Se è strada che non avete già percorso, consiglierei una terapia di coppia con un professionista esperto: in questo modo entrambi avreste uno spazio in cui condividere i vostri sentimenti e vissuti. Saluti, dott.ssa Alessia Foronchi

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Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lui prosegua la sua psicoterapia e che anche lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.

Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buongiorno , e
grazie per quello che ha scritto qui.
Se il suo compagno ha un vero disturbo ossessivo compulsivo già diagnosticato deve continuare a seguire la sua psicoterapia ,e riuscire ad impegnarsi in questa situazione.
Posso comprendere il suo malessere e se la fa stare male in tanti momenti , allora chieda anche lei di farsi aiutare da un terapeuta per svolgere il suo percorso personale.
È comprensibile che tu voglia fare tutto il possibile per aiutare il tuo compagno a superare questo periodo difficile. Tuttavia, la decisione di separarsi è una scelta personale e complessa che dovresti prendere solo dopo aver considerato attentamente le conseguenze. Potrebbe essere utile cercare il supporto di un professionista qualificato per discutere delle opzioni disponibili e delle possibili conseguenze della separazione.

È importante anche prendere in considerazione la salute mentale e il benessere del tuo compagno. Potrebbe essere utile suggerirgli di parlare con un professionista qualificato, come uno psicologo o uno psichiatra, per ricevere il supporto e la cura di cui ha bisogno.
In definitiva, la decisione di separarsi o meno è una scelta personale che dovresti prendere solo dopo aver considerato attentamente tutte le opzioni disponibili e le conseguenze a lungo termine. Assicurati di prenderti cura di te stessa e di cercare il supporto di professionisti qualificati per affrontare questa situazione. Qualora volesse orientarsi con una equipe multidisciplinare per analizzare strategie efficaci sia terapeutiche che legali resto in attesa di un suo contatto. Dott.ssa Bachiorri Sara
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Buongiorno, credo, per quanto difficile, che lei debba cercare di pensare a lei, alla sua situazione emotiva del momento e a suo figlio.
In questo momento nessuno, se non lei stessa, sa quale potrebbe essere la giusta soluzione per la vostra famiglia.
Immagino l'incertezza e il senso di responsabilità che la affligge in questo momento per cui le consiglio di rivolgersi ad un professionista per essere aiutata a percepire con un minor carico emotivo la situazione, a rifocalizzarsi su se stessa ed essere più lucida e "serena" nel prendere la giusta decisione per lei.
Rimango a disposizione e le auguro una buona giornata
Buonasera, capisco sia un momento faticoso per la vostra famiglia in generale, sia per voi adulti che per vostro figlio. A fronte della diagnosi di cui lei parla sarebbe necessario un intervento individuale per suo marito, affinché possa ritrovare il benessere con se stesso e con le persone a lui care. Tuttavia, considerando le tematiche del DOC potrebbe esservi d'aiuto effettuare una consultazione di coppia, affinché possiate prendervi del tempo per comprendere meglio il quesito che lei pone riguardo al divorzio e in generale affrontare questo momento insieme verso una risoluzione più funzionale delle difficoltà. Se ha bisogno di chiarimenti resto a disposizione, un caro saluto, dott.ssa Consales
Salve cara utente,
Mi arriva il tuo dolore mi dispiace molto.
Credo che a questa “diagnosi” forse sarebbe giusto far seguire un percorso individuale per capire meglio oppure di coppia.
Resto a disposizione e le porgo i miei auguri
Salve, mi spiace molto per la situazione di difficoltà che riporta; queste situazioni sono delicate poiché non possiamo essere certi di come l'altra persona possa reagire alle nostre azioni o alle nostre decisioni, in fondo ognuno di noi è diverso dagli altri. La decisione relativa alla separazione è molto complessa e sarebbe riduttivo e poco completo darle un suggerimento in questa sede; solo lei può davvero prendere questa decisione. Un aspetto positivo è che il suo compagno è seguito da un professionista; se sta seguendo una terapia con il tempo la situazione attuale potrebbe mutare. Se il suo compagno sta già seguendo un percoso, potrebbe parallelamente seguirne uno anche lei, in modo da riordinare tutti gli elementi e comprendere meglio qual è la decisione migliore per lei, suo figlio e la sua relazione; in alternativa, anche una terapia di coppia - se entrambi d'accordo - potrebbe risultarvi utile.
Resto a disposizione per qualsiasi chiarimento.
Buongiorno, in merito alla sua domanda risuona molto la sua fatica e la sua preoccupazione nei confronti suoi, del suo compagno e di suo figlio. Purtroppo una risposta non la abbiamo neanche noi, solo lei sa cosa è meglio per voi, sicuramente intraprendere un percorso individuale, la aiuterebbe nel sentirsi accompagnata e supportata. Se, invece, non è ancora stato fatto anche un percorso di coppia, potrebbe aiutarvi a capire meglio i punti di vista di entrambi. Cordiali Saluti, Dott.ssa Camilla Ferrari
Gentilissima,
il suo dolore è grande e la spinge a cercare aiuto. Sta vivendo momenti di confusione , è incerta sul futuro e preoccupata anche per il vostro bambino. Il suo partner sta fortunatamente facendo un suo percorso psicoterapeutico, ma sarebbe opportuno che anche Lei trovasse un suo spazio di riflessione per fare luce sui suoi veri bisogni, elaborare i vissuti emotivi ed i pensieri legati alla situazione che sta vivendo e trovare strategie utili per fronteggiare le criticità.
Per questo le suggerisco vivamente un consulto psicologico, per esplorare insieme le problematiche portate, le potenzialità di risoluzione e le sue risorse, innescando il cambiamento verso la riconquista di uno stato di benessere.
Un caro saluto
Dr.ssa Laura Tofani
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Buonasera, penso che potrebbe esserle utile una terapia di coppia o quanto meno un percorso individuale per lui. Ci avete mai pensato?un caro saluto
Buonasera, mi spiace stia vivendo questa situazione molto faticosa, anche per la presenza di un bambino che, come lei scrive, è un motivo che la lega fortemente al suo compagno. Purtroppo, però, non penso sia un motivo valido per stare insieme, in quanto rischiereste di soffrire tutti e tre.
Spero che, a seguito della diagnosi fatta, il suo compagno stia facendo un percorso personale per gestire e comprendere il suo disturbo.
Non è semplice fornire delle risposte esaustive alla sua richiesta, ma le suggerisco di rivolgersi, magari ad un consultorio per ricevere un aiuto che possa guidarla nel prendere qualsiasi decisione.
Le faccio i miei più cari auguri.
Salve sig.ra, mi dispiace molto per la difficile situazione che si trova a vivere; immagino quanto sia complesso vivere con una persona con un Doc; non saprei se la separazione può migliorare o peggiorare la situazione ma credo che sia importante considerare anche la sua serenità e quella di suo figlio.
Le auguro che suo marito possa trovare la sua guarigione "il prima possibile" e che lei possa trovare il suo equilibrio.
Rimango disponibile qualora decida di contattarmi
Cordiali saluti
Dr.ssa Rosalia Bellavia
Buonasera, dalle sue parole traspare un grande dolore e un senso di frustrazione che la fanno stare male. Sarebbe utile una terapia famigliare, in modo da riorganizzare in maniera sistemica ciò che non è più funzionale alla vostra serenità. Se le può essere utile, io utilizzo il metodo sistemico e svolgo sedute di famiglia-coppia specifiche per questo tipo di situazioni, anche in modalità online. Resto a sua disposizione e le mando un caro abbraccio.
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La separazione coniugale non può essere una cura; va attuata con coscienza quando ci sono i presupposti. Se vuole separarsi da suo marito dovrebbe farlo pensando a se stessa e a cosa vuole lei, non come a un modo per far stare meglio o peggio lui. Oltretutto l'aspetto ossessivo che racconta per le sue precendi relazioni potrebbe amplificarsi in direzione del "chissà con chi sta ora" "chissà che fa da sola" etc... Perchè non si rivolge anche lei a un professionista? Pensa che sia possibile che suo marito venga con lei? Esplorare insieme le dinamiche singole e di coppia è sempre di grande aiuto.
Buongiorno, signora. Il dolore che lei trasmette è molto intenso, come anche il disorientamento e la necessità di trovare un punto su cui potersi fermare a riflettere. Le propongo di valutare dei colloqui di sostegno per lei stessa, in cui portare ciò che prova e in cui analizzare la situazione nella sua complessità. Se vuole, può contattarmi per un colloquio online.
La tua situazione è complessa e coinvolge molteplici sfide emotive. Affrontare un disturbo ossessivo-compulsivo (DOC) all'interno di una relazione può essere estremamente difficile, specialmente quando le ossessioni riguardano direttamente il partner. Ecco alcune considerazioni che potrebbero aiutarti a riflettere su come procedere:

La Salute del Tuo Compagno: È positivo che il tuo compagno sia stato diagnosticato e che stia ricevendo un trattamento professionale. La terapia, specialmente quella cognitivo-comportamentale, è spesso efficace nel trattare il DOC. Assicurati che stia seguendo il suo piano di trattamento e incoraggialo a continuare a lavorare con il suo terapeuta.
La Tua Salute Emotiva e Fisica: È fondamentale prenderti cura della tua salute emotiva e fisica. Essere il bersaglio di ossessioni può essere estremamente stressante e dannoso. Considera di cercare supporto per te stessa, sia attraverso una terapia personale sia attraverso il supporto di amici e familiari.
Impatto sulla Famiglia e sul Bambino: Considera l'impatto che questa situazione sta avendo sul tuo bambino. I bambini sono sensibili alle tensioni familiari, e la loro sicurezza emotiva è importante.
Comunicazione Aperta: Se possibile, cerca di avere una conversazione aperta e onesta con il tuo compagno riguardo ai tuoi sentimenti e alle tue preoccupazioni, e invitalo a condividere i suoi pensieri e sentimenti.
Valutazione della Relazione: Rifletti sulla salute generale della tua relazione. Una relazione dovrebbe essere basata su rispetto, comprensione e sostegno reciproco. Valuta se queste componenti sono presenti nella tua relazione e se è possibile lavorare insieme per migliorare la situazione.
Decisione sulla Separazione: La decisione di separarsi è molto personale e dipende da numerosi fattori. Non è possibile prevedere con certezza come questa decisione possa influenzare il tuo compagno. Potrebbe portare sia a un senso di liberazione che a un aumento dell'ansia e dell'autodistruzione.
Consultazione con Esperti: Considera la possibilità di consultare un terapeuta di coppia o un consulente familiare. Possono aiutare entrambi a navigare in questa situazione difficile e a prendere decisioni informate sul futuro della vostra relazione.
Pianificazione e Supporto: Se decidi che la separazione è la migliore opzione, è importante pianificare come gestire la situazione nel modo più supportivo possibile, sia per te che per il tuo compagno e per il vostro bambino.
In conclusione, la decisione di rimanere insieme o separarsi in una situazione come questa è complessa e dipende da molti fattori individuali e relazionali. Assicurati di prenderti cura di te stessa e del tuo bambino mentre consideri la migliore via da seguire. Ricorda, cercare il supporto di professionisti della salute mentale può essere cruciale per navigare in questa situazione.
Buona sera, ha valutato l’idea di iniziare una terapia di coppia ?.
È fondamentale anche per lei iniziare un percorso terapeutico.
Per qualsiasi informazione può contattarmi tranquillamente.

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