Esperienze

Sono psicologa clinica e di comunità, mi sono laureata all'Università Statale di Torino nel 2003, con una tesi dal titolo "La dipendenza da internet, una prospettiva psicodinamica" in quanto incuriosita dalla prime forme di "ritiro digitale" già presenti oltre 20 anni fa.
Nel 2005 mi sono iscritta all'albo degli psicologi.

Ho lavorato per molti anni con adolescenti e famiglie, in ambito scolastico e presso i servizi sociali.

In particolare ho lavorato per 13 anni presso una comunità terapeutica per adolescenti con disturbi psichiatrici, di personalità e della sfera alimentare, afferente alla Struttura di Neuropsichiatria dell'Infanzia e dell'Adolescenza, uonpia, dell'ospedale Niguarda di Milano, collaborando anche con il Centro di Dietetica e Nutrizione Clinica, sempre dell'ospedale Niguarda.
Ho seguito i progetti terapeutici degli adolescenti ricoverati presso la struttura con il coinvolgendo delle loro famiglie, attraverso l'approccio multidisciplinare che coinvolge, neuropsichiatri infantili, psicologi, assistenti sociali ed educatori.

Per qualche anno ho coordinato un servizio di assistenza 24H ad adolescenti ricoverati presso il Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura, sempre dell'ospedale Niguarda.

Ho lavorato per un breve periodo nelle scuole, affiancando ragazzi con Disturbi Specifici dell'Apprendimento.

Attualmente lavoro presso i servizi sociali di Milano, affiancando gli assistenti sociali nel lavoro con famiglie particolarmente vulnerabili.

Ritengo che la richiesta di un aiuto psicologico sia il primo passo per uscire dal disagio.

La consapevolezza di "non farcela" da solo non è una debolezza ma una conquista verso un'autonomia emotiva, può richiedere impegno e talvolta sofferenza ma è utile per abbandonare modalità relazionali e stili di vita nocivi per noi e per gli altri.

Lo stesso psicologo lavora in rete e realtà multidisciplinari, proprio perché lo sguardo dell'altro ci può aiutare a comprendere stili di adattamento alla realtà e quotidianità che diventano sempre più complesse.

Ognuno di noi è ricco di risorse personali che possono essere riattivate e riscoperte.
Altro Su di me

Aree di competenza principali:

  • Psicologia clinica

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Studio di psicologia

Via Soperga 41, Milano 20127

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Prestazioni e prezzi

  • Colloquio psicologico

    Da 45 €

  • Colloquio psicologico clinico

    Da 50 €

  • Consulenza online

    40 €

  • Consulenza psicologica

    Da 40 €

  • Colloquio psicologico di coppia

    Da 65 €

4 recensioni

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  • A

    La Dott.ssa Varaschini è cortese, puntuale e molto disponibile. Mi sono sentita accolta e mi ha aiutata a sentirmi a mio agio. Fin da subito ho percepito una grande empatia.
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Risposte ai pazienti

ha risposto a 11 domande da parte di pazienti di MioDottore

E' normale che io e il mio ex fidanzato dopo 6 anni che ci siamo lasciati siamo ancora molto attratti? Lui mi tiene a distanza solo perchè è fidanzato (siamo stati anche amanti per 2 anni mentre lui stava con un altra) ma diciamo che è sempre "scappato" da me forse per paura, la domanda è se lui in realtà prova ancora un sentimento profondo inconscio?

Buongiorno, leggendo la sua domanda mi sono chiesta lei cosa desideri realmente. Mi è parso di cogliere che sia un po' in balia di questo ex fidanzato. Provi a chiedersi lei cosa vuole, provi a focalizzare l'attenzione su di sé. Se lui, come lei sostiene, "scappa" da una relazione con lei potrebbe domandarsi se investire su questa frequentazione oppure ricercare qualcosa d'altro.
Un caro saluto.

Dott.ssa Alessandra Varaschini

Buonasera,
Sono una ragazza di 22 anni e ho bisogno di un parere riguardo un argomento che mi ossessiona ultimamente: non mi piaccio. Quando mi guardo allo specchio mi si chiude lo stomaco, mi viene l’ansia e mi si abbassa bruscamente l’umore.

Mi spiego meglio. Soffro di ansia da 3 anni, principalmente perché ho avuto difficoltà nella mia vita ad accettare il mio orientamento sessuale ( mi piacciono le ragazze). Ho avuto momenti difficili, dato che ho anche pensieri ossessivi sul suicidio o tagliarmi, non riuscivo a concentrarmi per studiare e ho abbandonato l’università.
Sono seguita da una psicologa con la quale sto facendo un percorso e anche con difficoltà, sto imparando a gestire i miei pensieri. Ho anche il pensiero ossessivo di essere trans ( impossibile dato che mi sono sempre sentita a mio agio nel mio corpo).

C’è questa cosa però che non credo faccia parte dei pensieri ossessivi, perché la sento, non la penso. La cosa che più mi fa stare male: guardarmi allo specchio. Non mi piaccio e mi sento a disagio col mio seno.
Questo è molto strano perché fino a 19 anni (prima che iniziassi a soffrire dì ansia) non ho mai avuto problemi dì autostima o problemi col mio seno. Mi sono sempre sentita super a mio agio col mio corpo.

Perché adesso mi fa schifo l’immagine riflessa? Il mio seno? Perché non mi piaccio più ? Mi fa stare davvero male.
Che sia legato con la mia sessualità?
È una cosa che veramente non riesco a capire.
Mi aiuterebbe tanto sentire il vostro punto dì vista.
Grazie mille

Buongiorno, grazie per la sua confidenza, immagino sia complicato gestire tutto ciò che ha descritto. Mi chiedo se la sua ansia sia legata anche al rapporto con le persone a lei care e con il timore del loro giudizio in merito al suo orientamento sessuale.
L'immagine di noi stessi è molto influenzata dalle esperienze che abbiamo avuto nella vita, da come siamo stati visti dalle persone per noi significative. Immagino che affrontare questi temi con la sua psicologa non sia semplice ma penso sia nella direzione giusta per iniziare a mettere un po' d'ordine nei suoi pensieri. Le auguro buone cose.

Dott.ssa Alessandra Varaschini
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