Quali sono in parole povere, gli strumenti che offre la psicoterapia cognitivo comportamentale? Ad

20 risposte
Quali sono in parole povere, gli strumenti che offre la psicoterapia cognitivo comportamentale?
Ad esempio per affrontare la fobia sociale e l'ansia somatizzata?
Dott.ssa Alessia D'Angelo
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Milano
Genti utente, lo psicologo/psicoterapeuta con formazione cognitiva comportamentale struttura il suo lavoro sull'importante di Emozioni, Pensieri e comportamenti. Questi tre elementi sono strettamente legati tra di loro. Ogni emozione arriva con un pensiero e di conseguenza questi pensieri ed emozioni ci mettono nelle condizioni di compire dei comportamenti. Ora lo psicologo/psicoterapeuta dopo un accurato lavoro di inquadramento psicodiagnostico, individua le cause e l'origine del malessere, condivide quando raccolto sulla sintomatologia del paziente e il suo funzionamento ed in base alla diagnosi si struttura il lavoro. L'ansia e le fobie prevedono specifici protocolli, psicoeducazione sulla patologia o sui sintomi evidenziati, esercizi se necessario di esposizione, tecniche di regolazione delle emozioni e tecniche di rilassamento, ristrutturazione cognitiva ecc. Queste sono solo alcune delle possibili tecniche che possono essere messe in atto. Spero di esserle stata utile. Cordialmente Dott.ssa Alessia D'Angelo

Risolvi i tuoi dubbi grazie alla consulenza online

Se hai bisogno del consiglio di uno specialista, prenota una consulenza online. Otterrai risposte senza muoverti da casa.

Mostra risultati Come funziona?
Dott.ssa Teresa Colaiacovo
Psicologo, Sessuologo, Psicoterapeuta
Bologna
Gentilissimo,
D esempi concreti possono essere gli esercizi sulle emozioni e sui pensieri, utile per l’ansia sociale potrebbe essere un esercizio tipico della terapia cognitivo comportamentale: ABC di Ellis e poi ce ne sono variegati che meritano doverosi approfondimenti. Per ulteriori informazioni mi contatti pure.
Cordialmente
Dott. Teresa Colaiacovo
Dott.ssa Giulia Verginelli
Psicologo, Psicoterapeuta, Nutrizionista
Roma
Gentile D. Credo che la domanda che si pone già mostri una difficoltà di affidarsi all'atro (la matrice della fobia sociale). Il primo strumento che dovrebbe fornirle è quello di non ricevere risposta a questa domanda e di imparare a stare insieme con il terapeuta, nella scoperta di lei stesso e quali sono gli strumenti più adatti a lei, in base alla sua personalità, le sue emozioni del momento, l'ambiente in cui si inserisce una dinamica.
Ovviamente ci sono dei protocolli per ogni "disagio psichico" Ma sono delle tracce, ogni individuo è diverso e programmare un intervento senza conoscerla è come leggere la palla di vetro. Nessuno ha veramente la capacità di risponderle ora e qui quali strumenti tra i vari stipulati, può essere adatto a lei e la sua condizione.
cordiali saluti resto a disposizione per eventuali chiarimenti
Dott. Stefano Ventura
Psicologo, Psicoterapeuta
Roma
Gentile Amica o Amico,
la terapia cognitivo comportamentale assume che la nostra mente e il nostro comportamento siano regolati da credenze sul mondo e su noi stessi. Quando queste credenze sono distorte (ossia rappresentano noi stessi e il mondo in modo distorto) allora ne seguiranno sentimenti difficili, comportamenti indeguati e sofferenza.
Con la CBT possiamo intervenire su queste credenze (alcune così profonde da unire insieme idee, emozioni e sensazioni su noi stessi e gli altri), rendercene conto e iniziare a cambiarle.
Per l'ansia sociale si cercherà di capire quali siano le credenze che la provocano (un senso di inadeguatezza, e la vergogna che ne consegue? è una delle cause più frequenti ma non l'unica), per poi sostenere il paziente nel mettere in discussione queste credenze e cambiarle.

con i migliori auguri,
dr. Ventura
Dott.ssa Giada Di Veroli
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Gentile utente, la terapia cognitivo-comportamentale aiuta i pazienti a focalizzare pensieri ricorrenti e schemi disfunzionali di ragionamento e d'interpretazione della realtà, con il fine di sostituirli e/o integrarli con convinzioni più funzionali e adattive.
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Si lavora sugli stati mentali e sulle credenze associate al disagio al fine di cogliere quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendo il benessere desiderato; la tcc si basa sull'assunto che ogni evento di per sè è neutro ed assume una particolare coloritura emotiva sulla base del nostro modo di valutazione che deriva, appunto, da assunti e schemi interiorizzati. Questi, dunque influenzano gli stati emotivi che, conseguentemente conducono a comportamenti connessi. Lo scopo della tcc è aiutare la persona a riconoscere ed essere consapevoli di questi schemi, da dove nascono, quando si attivano e come sostituirli con schemi maggiormente funzionali.
Cordialmente, dott FDL
Dott. Diego Ferrara
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Quarto
Gentile utente,
la terapia cognitivo-comportamentale aiuta i pazienti a focalizzare pensieri ricorrenti e schemi disfunzionali di ragionamento e d'interpretazione della realtà, con il fine di sostituirli e/o integrarli con convinzioni più funzionali e adattive.
Qualsiasi tipologia di psicoterapia può consentire al paziente di curare la fobia sociale e l'ansia somatizzata.
Alla base della guarigione vi è l'alleanza terapeutica e non l'approccio del terapista.

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Dott.ssa Annalisa Corbo
Psicologo, Psicoterapeuta
Cornaredo
Buongiorno, ogni approccio terapeutico si basa sulla relazione e agisce su diverse dinamiche con tecniche diverse ma ugualmente appropriate in quanto, il vero veicolo terapeutico, è appunto la relazione e la modalità reciproca sana in cui si dipanano le dinamiche disfunzionali che il cliente porta. Le auguro quindi di trovare una o un terapeuta competente e adatto/a a lei, indipendentemente dal paradigma di riferimento.
Prof. Antonio Popolizio
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, preferisco non dilungarmi in risposte tecniche alle quali i miei colleghi hanno risposto in modo assolutamente esauriente ma chiederle il motivo di questa domanda. La sua è una curiosità di natura informativa oppure cerca la miglior risposta a un problema di natura psicologica che sta vivendo? Nel caso la sua esigenza risponda alla seconda parte della domanda e come già scritto da altri nelle precedenti risposte , le consiglio di trovare un professionista competente per il suo problema trascurando il tipo di approccio. Cordiali saluti. Professor Antonio Popolizio
Dott.ssa Alessia Supino
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Formia
Buonasera gentile utente.
La psicoterapia cognitivo comportamentale lavora sui pensieri, emozioni e comportamenti.
È un validissimo approccio sulla cura degli attacchi di panico e di altre psicopatologie.
Saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Casalecchio di Reno
Buonasera, la terapia cognitiva comportamentale prevede di lavorare su determinati pensieri e sulle conseguenze comportamentali che ne derivano. Prevede esercizi specifici proposti dal professionista.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Dott.ssa Antea Viganò
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Pessano con Bornago
Gentile utente, come già esplicitato dai miei colleghi la terapia cognitivo-comportamentale cerca di agire e lavorare su determinati schemi di azione e pensieri che sono disfunzionali per la persona, nonchè sulle conseguenze che tali metodi comportano.
cordiali saluti
AV
Dott.ssa Melania Filograna
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Lequile
Gentile utente, la psicoterapia cognitivo comportamentale (CBT) offre degli strumenti che agisco su tre dimensioni: pensieri, emozioni e comportamenti. Un lavoro predominante è quello sui pensieri perché l'assunto di fondo della CBT è che non sono le situazioni a causare le emozioni negative ma l'interpretazione che si da a quella situazione. Un altro aspetto successivo al lavoro cognitivo è quello comportamentale cioè la persona gradualmente si espone alle situazioni temute in modo strutturato. E' importante sottolineare che ogni obiettivo terapeutico si può raggiungere con delle tecniche specifiche. Personalmente strutturo proprio un programma di trattamento che rendo visibile al mio paziente e così siamo pronti per iniziare il percorso.
Spero di aver risposto alla sua domanda.
Buona giornata
Dott.ssa Alessandra Rosa
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Pescara
Gentile utente, la psicoterapia cognitivo-comportamentale focalizza l'attenzione principalmente sui pensieri, emozioni e comportamenti. Il terapeuta insegnerà al paziente a individuare schemi disfunzionali che compromettono la qualità della vita, a sostituirli con schemi più funzionali ed adattivi.
Cordiali Saluti
Dott.ssa Alessandra Rosa
Dott.ssa Arianna Moroni
Psicoterapeuta, Psicologo
Trieste
Gentile Utente, la Terapia cognitivo comportamentale studia la relazione tra i pensieri, emozioni e comportamento. La TCC per il disturbo d'ansia sociale, ad esempio, prevede una fase di psicoeducazione all’ansia sociale e la messa in atto di esercizi pratici per sondare gli effetti negativi dell'attenzione focalizzata su se stessi, indagando l’impatto dei comportamenti di mantenimento del disturbo. Si possono effettuare anche esperimenti comportamentali in seduta. Durante il trattamento, terapeuta e paziente collaborano in modo attivo al fine di comprendere a fondo la difficoltà e sviluppare delle strategie adeguate ad affrontare il disturbo. Dott.ssa Arianna Moroni, Psicoterapeuta cognitivo-comportamentale
Dr. Michele Scala
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Padova
Certo, la psicoterapia cognitivo comportamentale offre diversi strumenti per affrontare la fobia sociale e l'ansia somatizzata. Tra questi ci sono la terapia dell'esposizione graduale, la ristrutturazione cognitiva e l'apprendimento di tecniche di rilassamento come la respirazione profonda. Questi approcci mirano a modificare i pensieri distorti e le reazioni comportamentali legate all'ansia, favorendo un cambiamento positivo nel modo di affrontare le situazioni temute.






Dott.ssa Sandra Petralli
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Pontedera
Salve, la terapia cognitivo comportamentale lavora su schematismi disfunzionali del paziente, e, attraverso l’uso di esercizi strutturati tenta di riportarli a fisiologico funzionamento.
Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
Dott. Mauro Vargiu
Psicoterapeuta, Sessuologo, Psicologo
Milano
Gentile utente,

La psicoterapia cognitivo-comportamentale (CBT) offre numerosi strumenti mirati per affrontare problematiche come la fobia sociale e l’ansia somatizzata. In breve, essa si concentra sul riconoscere e modificare i pensieri disfunzionali che alimentano emozioni negative e comportamenti problematici. Per la fobia sociale, ad esempio, vengono utilizzati tecniche come l'esposizione graduale alle situazioni temute, l'apprendimento di abilità sociali, e la ristrutturazione cognitiva per ridurre l'autocritica e le convinzioni irrazionali. Per l'ansia somatizzata, il trattamento mira a identificare il legame tra stress psicologico e sintomi fisici, attraverso tecniche di rilassamento, ipnosi, mindfulness, e la gestione attiva dei pensieri ansiogeni.
Questi strumenti permettono di acquisire un maggiore controllo sulle emozioni e reazioni, portando a un miglioramento significativo del benessere psicologico e fisico.

Cordiali saluti
Dottor Mauro Vargiu
Dr. Gianmarco Capasso
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Bologna
Buonasera,
per rispondere a questa domanda ci sarebbe bisogno di una risposta sicuramente più lunga, poiché gli strumenti e le tecniche variano a seconda di diversi fattori. Inoltre, per l'esecuzione di tali "strumenti" è comunque NECESSARIO essere in cura da un/a psicoterapeuta, che possa suggerire quelli più adatti per il caso specificato, e che andranno poi costruiti e concordati insieme al paziente; è inoltre importantissimo che il professionista possa monitorare l'esecuzione ed eventualmente le difficoltà o l'efficacia di tali strumenti, per decidere se proseguirne l'utilizzo, aggiustare il tiro o modificarli del tutto.
Tra i più conosciuti, soprattutto nei disturbi d'ansia, ci sono l'esposizione graduale, tecniche di desensibilizzazione, l'esposizione immaginativa (e la lista sarebbe ancora più lunga). Tuttavia mi preme ribadire che non si tratta di tecniche "protocollate", ma vanno concordate e costruite insieme al/la professionista.
Saluti.
Dott.ssa Marzia Sellini
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Brescia
Buongiorno,
la psicoterapia, tutte le psicoterapie, usano la relazione, l'approccio cognitivo comportamentale parte dall'assunto che un comportamento disadattato, disfunzionale, disagevole ... sia l'esito di pensieri irrazionali, disfunzionali, scorretti quindi, mediante la parola, il dialogo, si tenta di modificare le convinzioni, credenze, i pensieri disfunzionali, al fine di ottenere un cambiamento nella condotta.
Per questa particolare situazione io suggerisco approcci psicocorporei e un approccio pragmatico e gradualmente consapevole del proprio pensare.
Un saluto cordiale
Dott.ssa Marzia Sellini

Stai ancora cercando una risposta? Poni un'altra domanda

  • La tua domanda sarà pubblicata in modo anonimo.
  • Poni una domanda chiara, di argomento sanitario e sii conciso/a.
  • La domanda sarà rivolta a tutti gli specialisti presenti su questo sito, non a un dottore in particolare.
  • Questo servizio non sostituisce le cure mediche professionali fornite durante una visita specialistica. Se hai un problema o un'urgenza, recati dal tuo medico curante o in un Pronto Soccorso.
  • Non sono ammesse domande relative a casi dettagliati, richieste di una seconda opinione o suggerimenti in merito all'assunzione di farmaci e al loro dosaggio
  • Per ragioni mediche, non verranno pubblicate informazioni su quantità o dosi consigliate di medicinali.

Il testo è troppo corto. Deve contenere almeno __LIMIT__ caratteri.


Scegli il tipo di specialista a cui rivolgerti
Lo utilizzeremo per avvertirti della risposta. Non sarà pubblicato online.
Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.