Comunicazioni importanti

“Immagina che…” ti permette di portare la psicologia a casa tua. È un gioco di carte da tavolo di tipo narrativo, autobiografico, autoesplorativo, d'atmosfera e di condivisione, che mira a creare un'esperienza intima e profonda all'interno di un gruppo di persone, favorisce le conversazioni interessanti ed aiuta a conoscersi meglio. Per ordinarlo: https://www.produzionidalbasso.com/project/immagina-che/ Per amici: è un ottimo modo per trascorrere una serata intima, profonda e rivelatoria tra amici. Perfetto per una serata d'inverno, a Natale o a Capodanno, come momento propiziatorio per un nuovo inizio e per: Conoscersi meglio Condividere esperienze e vissuti Creare un legame più profondo Per professionisti: il gioco può essere utilizzato da psicologi, educatori e formatori per lavorare con gruppi di persone. Può essere un utile strumento per: Favorire l'interazione e la comunicazione Sviluppare la consapevolezza di sé e degli altri Creare un clima di fiducia e di ascolto Come si gioca? Il gioco può essere giocato da 4 a 10 persone. I giocatori pescano una carta e devono rispondere alla domanda o completare l'attività indicata. Le carte sono pensate per stimolare la riflessione e l'espressione di sé. Alcune idee per giocare In ambito professionale: Il gioco può essere utilizzato per: Iniziare un seminario o un workshop Stimolare la discussione in un gruppo Creare un clima di fiducia Offrire uno spunto creativo Riflettere su una determinata condizione personale In ambito personale: Il gioco può essere utilizzato per: Trascorrere una serata tra amici Conoscersi meglio Creare un legame più profondo A cosa serve giocare a "Immagina che..."? I gruppi che giocheranno a "Immagina che..." possono avere i seguenti vantaggi: Aumento della consapevolezza di sé e degli altri: il gioco è progettato per stimolare la riflessione e l'espressione di sé. Questo può aiutare i giocatori a conoscersi meglio e a comprendere meglio le prospettive degli altri. Miglioramento delle capacità comunicative: il gioco richiede ai giocatori di comunicare in modo chiaro, conciso (si hanno 3 minuti a disposizione), circolare e simmetrico. Non esiste lo spazio per il giudizio, solo un momento riflessivo di "riconoscimento di vicinanza". Questo può aiutare i giocatori a migliorare le proprie capacità di ascolto attivo ed empatico, comprensione e condivisione. Sviluppo della creatività e dell'immaginazione: il gioco invita i giocatori a fantasticare senza la pressione di essere originali. Questo può aiutare i giocatori a esprimersi per quello che sono, senza l'ansia di dover dare il meglio di sé. In questo gioco, non vince chi è il più bravo, ma chi tocca argomenti che sono più sentiti da tutti. Creazione di un senso di comunità: il gioco è un modo emozionante e coinvolgente per le persone di connettersi e costruire relazioni. Questo può aiutare i gruppi a creare un senso di comunità e di appartenenza. Le premesse metodologiche "Immagina che..." nasce dal lavoro creativo di due professioniste esperte l'una in procedura immaginativa (R. Rocca e G. Stendoro) e l'altra in psicodramma classico (J.L. Moreno). E a queste due radici metodologiche attingono le meccaniche di gioco e i materiali grafici. Quindi, da un lato, lo stimolo visivo ed immaginativo che attingendo al patrimonio di simboli, archetipi, miti, riti e trascendente, rivela la natura e l’intimo emozionale personale dell'individuo e diventa medium per accedere a contenuti profondi e dall'altro la struttura metodologica di conduzione di gruppo con le regole dello psicodramma che garantiscono la circolarità e il non giudizio. Il gioco Si tratta di 16 carte illustrate che rappresentano oggetti che fungono da stimolo immaginativo. Grazie a questo stimolo le giocatrici e i giocatori avranno l'opportunità di narrare una storia autobiografica che attinge a ricordi, speranze, desideri, esperienze, vissuti ed emozioni, suscitando nel gruppo che gioca sentimenti di vicinanza che alla fine verranno "misurati" e creeranno una divertente dinamica finale. Con i fondi in arrivo, "Immagina che..." diventerà realtà: una produzione da 10 mila euro Per produrre 300 scatole del gioco da tavolo "Immagina che...", abbiamo stimato una spesa di 10 mila euro. I fondi serviranno a pagare la produzione del gioco, la spedizione e diversi professionisti e professioniste, tra cui graphic designer, tipografe, disegnatrice, materiali, supporto web, videomaker, spedizioniere, contabile e assemblatore. La scatola conterrà: Il mazzo di 16 carte Un libretto delle istruzioni con le regole del gioco Una matita Una clessidra da 3 minuti Un blocco segnapunti da 50 pagine I costi per la produzione di questi elementi sono stati stimati in 6 mila euro. Altri 4 mila euro saranno utilizzati per pagare i professionisti e le professioniste coinvolte nel progetto e la spedizione. Il team di sviluppo è fiducioso di riuscire a raccogliere i fondi necessari per avviare la produzione del gioco. "Immagina che..." è un progetto ambizioso, ma siamo determinate a renderlo realtà. Un mondo di sogni e di condivisione Sognare è un dono. È la capacità di creare mondi nuovi e possibili, di immaginare cose che non esistono ancora. È un motore di creatività e di innovazione. La nostra speranza è di coltivare un mondo in cui le persone colgano l'importanza di sognare e di condividere i propri sogni. Un mondo in cui le persone possano comunicare in modo generativo e profondo con il prossimo, che sia amico, amica, compagno, compagna, collega... Un mondo di rispetto e di inclusione. crediamo che la comunicazione sia il fondamento di ogni relazione significativa. È attraverso la comunicazione che possiamo conoscerci, comprenderci e connetterci con gli altri. La nostra speranza è di costruire un mondo in cui la comunicazione sia basata sul rispetto delle emozioni di tutti e tutte. Un mondo in cui la diversità sia valorizzata e non temuta. Un mondo di possibilità. crediamo che il mondo sia un luogo pieno di possibilità. Siamo convinti che, lavorando insieme, possiamo creare un mondo migliore, un mondo in cui le persone possano vivere in armonia e prosperità. La nostra speranza è che questo mondo sia possibile, la nostra speranza è cambiare il mondo, con un gioco.
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Sono una Psicologa Sociale e dello Sviluppo, diplomata in psicoterapia presso lo Studio di Psicodramma di Milano. Esercito la libera professione dal 2...
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12 recensioni
Punteggio generale
ET
La Dott.sa Corbo, é una professionista, empatica e gentile.
Ci conosciamo da quasi due anni e sono grato di averla incontrata.
Gabriele G.
Annalisa è una splendida persona, e soprattutto è molto empatica.
È anche un' ottima terapista, affidarsi a lei è stata una delle migliori decisioni della mia vita.
Angelo
Specialista molto empatica e diretta… riesce subito a farsi sentire a proprio agio. Si percepisce una forte preparazione in materia il che trasmette molta fiducia
FL
La Dr.ssa Corbo è un'ottima specialista, professionale ed empatica. Le tecniche di psicodramma da Lei applicate sono efficaci, soprattutto per l'attenzione e la cura che dedica durante le sedute (lo si vede soprattutto dal fatto che ogni seduta di psicoterapia non è mai uguale alla precedente). Raccomandata per chi desidera stare meglio e conoscere se stesso attraverso tecniche attive.
Caterina
Con Annalisa mi sono sentita accolta e ascoltata. E' una professionista attenta che ti fa sentire a tuo agio ed è empatica, sono riuscita ad aprirmi. Mi sono sentita molto bene, grazie.
Paola
Conosco Annalisa da un pó e per me lei è una certezza
Dott.ssa Annalisa Corbo
Che belle parole, ti ringrazio moltissimo, essere "una certezza" per qualcuno è un onore.
Paola M.
Grande attenzione, empatia e capacità di ascolto, mi ha fatto sentire compresa e accolta
Risposte ai pazienti
ha risposto a 5 domande da parte di pazienti di MioDottore
Buongiorno. Due anni fa ho scoperto che il mio compagno intratteneva chat con tre persone: una sua ex fidanzata con la quale è stato anni fa per 5 anni, una collega e una con cui ha avuto una storia estiva molti anni fa. Nelle chat lui flirtava con queste persone nascondendo il fatto che lui fosse impegnato con me. Preciso che lui usciva da un matrimonio durato 9 anni. Io ho un figlio avuto dalla mia precedente relazione e mentre lui era alle prese con le chat, io ero incinta, aspettavo un bimbo da lui....poi ho avuto un aborto spontaneo e sono rimasta incinta nuovamente. Adesso conviviamo ma io non mi fido più di lui per il semplice fatto che il rapporto tra noi è iniziato benissimo ed eravamo felici. Perché chattava se stava bene con me? Ho anche scoperto che guardava foto di donne su Facebook mettendo "mi piace ". Mi sembrava molto preso da me. Forse con me finge un sentimento che non prova ?
Gent.ma, penso che la domanda che lei si debba fare sia se lei è disposta a stare con una persona che ama chattare e flirtare con altre donne piuttosto che chiedersi cosa prova lui.
Le dico questo perché lui potrebbe anche essere innamorato ed aver piacere di chattare con altre donne in modo allusivo: la certezza di questo allieverebbe il fastidio di vederlo comportarsi così?
Cominci a partire da quello che lei sente, quindi. Se fa fatica in questo, si rivolga a un professionista o una professionista Solo facendo chiarezza può eventualmente affrontare con lui un momento di chiarimento che possa stabilire eventuali regole comportamentali reciproche che possano far stare bene entrambi.

Ciao a tutti. Sto scrivendo qui perché mi servirebbero consigli e vorrei capire se sto sbagliando.... in pratica sono fidanzata da 3 anni con un ragazzo più grande di me, a livello di istruzione ed interessi siamo diversissimi: lui avvocato, io tatuatrice. I primi due anni circa sono andati molto bene assieme a lui, ci amavamo anche se io comunque credo che a lui sia sempre piaciuta più fisicamente ma comunque a parte qualche momento in cui non sapevamo che dirci, ci siamo amati e lui ha anche fatto tanto per me. Quest'anno invece va malissimo. In primis ha iniziato ad allontanarsi lui da quando ha cambiato lavoro (ora lavora a 3 ore da me e quindi già ci vediamo poco) poi appunto torna sempre stanco ed al telefono stiamo poco perché va a dormire verso le 23.00. Poi 2 mesetti fa mi aveva detto che non ce la faceva più con questa situazione della distanza e voleva lasciarmi, solamente che poi mi ha detto che gli mancava sentirmi e di provare a continuare questa relazione anche se poi non ci siamo più organizzati per vederci e non ci vediamo da un botto, poi quando cercavo di stuzzicarlo mandandogli determinate foto sviava il discorso.... ma ora arriviamo al problema che mi fa venire ansia:
Un mese fa ho conosciuto una persona. In realtà questa persona la conoscevo già più o meno, ossia un amico del ragazzo della mia amica che ogni tanto usciva con noi in comitiva e che però non ci eravamo mai considerati. E' successo che mi ha dovuto accompagnare a casa in maniera casuale una sera che siamo usciti tutti perché la mia macchina aveva avuto un guasto e da lì abbiamo iniziato a parlare... lui ora però lavora anche lui fuori, ma svolgendo un lavoro molto importante solitamente lo fanno viaggiare anche altrove e torna qui spesso, noi due comunque passiamo le ore al telefono e quella settimana che abbiamo approfondito la nostra conoscenza ci siamo baciati (senza fare altro nonostante fossi andata anche a casa sua). Lui sa la situazione con il mio ragazzo e mi ha detto anche lui di lasciarlo perché così mi faccio solo del male, io non riesco perché il mio ragazzo ha fatto davvero tanto per me e probabilmente mi vuole bene... quest'altro ragazzo vorrebbe costruire più in là qualcosa di serio con me perché mi ha detto che gli piace molto il mio carattere empatico e fuori dagli schemi. A me lui piace, rispetto al mio ragazzo è mooolto più aperto di mente ed è molto solare e socievole, mentre il mio ragazzo è da sempre stato abbastanza serio, non gli piacciono le feste ed a volte è rigido.
Domani questo ragazzo tornerà nella mia città per qualche giorno dato che deve sbrigare delle pratiche e mi ha chiesto di dormire con lui in hotel, mi ha anche detto che possiamo anche vedere un film e poi dormire e stop dato che c'è tempo per le altre cose, solo che io mi sento un botto in colpa nei confronti del mio ragazzo... cioè a lui non gli ho detto niente (gli dirò che vado da qualche amica a far serata dato che comunque lui la sera mi telefona), però vorrei tanto passare del tempo con quel ragazzo... mi sento seriamente capita con lui, mentre il mio ragazzo ultimamente inizia a sbuffare se gli racconto della mia giornata... cosa faccio? sono una persona del cavolo se continuo a comportarmi così? non riesco proprio a lasciare il mio ragazzo e sono sicura che neanche lui riesce a lasciare me...
Cara "tatuatrice" (che bel lavoro artistico!), è sempre davvero molto difficile accettare che una storia che è stata bella si sia trasformata in qualcosa di meno soddisfacente e sereno. Quindi il sentimento ambivalente che provi per il tuo ragazzo e per il tipo di legame che avete (che è un misto tra malinconia e gratitudine) è assolutamente normale. In genere quando una persona che viene in terapia da me mi dice: "non riesco a prendere una decisione" io rispondo che probabilmente non è il momento di prenderla.
Evidentemente adesso è il momento di capire quanto bene stai tu in primis da sola e a chi ti piace accompagnarti.
Arriverà un momento in cui, probabilmente, le cose ti saranno più chiare. Nel caso invece questa ambivalenza ti stesse facendo soffrire troppo, prova a rivolgerti a un o una professionista per fare chiarezza dentro di te.
:-)

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