Prendo Deniban mezza compressa a periodi secondo il bisogno della mia ansia ,poi prendo en

10 risposte
Prendo Deniban mezza compressa a periodi secondo il bisogno della mia ansia ,poi prendo en gocce da 35 anni ,mi sento molto apatica ,piango spesso morale a terra e sono mto gonfia di stomaco da cosa dipende ? Il deniban o l' en? Cosa posso fare grazie
Dott.ssa Giulia Zucchini
Psicologo, Neuropsicologo, Psicoterapeuta
Trieste
Salve,
é davvero un lungo periodo di sofferenza.
35 anni di EN sono davvero tanti.
Sicuramente ne ha bisogno, ma io le consiglierei una terapia.
Purtroppo i sintomi da lei riportati potrebbero essere ricondotti ad un quadro depressivo.
Per quanto riguarda il gonfiore addominale le cause potrebbero essere molteplici.
potrebbe assumere un inibitore delle pompe protoniche come Lanzoprazolo oppure Gaviscon o Malox ma le consiglio comunque un consulto dal suo medico di base per farsi dire con precisione la posologia e la durata del trattamento.
Spesso il mal di stomaco ed una cattiva regolarità intestinale sono sintomi affiancabili alla sindrome ansiosa.
Perciò rinnovo ancora a sollecitarle ad iniziare una terapia il prima possibile.
Cordiali saluti.

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Dott.ssa Emanuela Inguscio
Psicologo, Psicoterapeuta, Neuropsicologo
Milano
Gentile, descrive una situazione di sofferenza per la quale, se non l'ha già fatto, sarebbe importante considerare un percorso psicoterapeutico che affianchi la terapia farmacologica. Resto a disposizione. Dott.ssa Emanuela Inguscio
Dr. Michele Scala
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Padova
I problemi d'ansia possono dare problemi simili ai suoi. Escludendo aspetti fisici dopo un consulto medico le consiglio una terapia psicologica. Sappia che i problemi legati all'ansia sono diffusissimi e spesso possono essere gestiti facilmente con giusti accorgimenti. Si affidi ad un professionista.
Dott.ssa Roberta Stasi
Psicologo clinico, Neuropsicologo, Psicologo
Torino
Rispetto alla terapia farmacologica è importante chiedere indicazione al proprio medico di riferimento. Come già consigliato dai colleghi, è importante affiancare alla terapia farmacologica un percorso psicologico per poter gestire al meglio la sua ansia. Rimango a disposizioni per eventuali chiarimenti. Saluti
Dott. Ivan De lucia
Psicologo, Psicologo clinico, Neuropsicologo
Ovada
Gentile, l’assunzione di psicofarmaci può avere effetti molto specifici e soggettivi da persona a persona. Chieda al suo medico di riferimento in maniera da poter avere più informazioni a riguardo. Nello specifico, le linee guida internazionali, suggeriscono di intervenire su sintomi di tipo ansioso (ma anche su altra tipologia sintomatologica) con terapia psicologica e farmacologica (trattamento integrato). Per questo motivo le consiglio di consultare uno psicologo, in particolare, ad orientamento cognitivo comportamentale.

Un caro saluto,

Dott. Ivan De Lucia
Dott. Andrea De Lise
Psicologo, Neuropsicologo, Psicoterapeuta
Napoli
Gentile, per tutte le domande relative ai farmaci la invito a contattare direttamente il medico che li ha prescritti.
Da quel che descrive, però, la invito anche a valutare di iniziare un percorso di supporto psicologico, da affiancare alla terapia farmacologica
Se necessario, a disposizione, anche online
Saluti,
dott. Andrea de Lise
Dott. Rocco Ressa
Psicologo, Psicologo clinico, Neuropsicologo
Palagiano
Gentile signora, da quello che scrive mi rendo conto delle difficoltà che quotidianamente deve affrontare. Per quanto riguarda la farmacoterapia, in particolare per i tempi e il dosaggio, segua le indicazioni del suo medico specialista che potrà adeguare la terapia affinchè le porti i maggiori benefici. Spero che lei, da questo punto di vista, sia in stretto contatto con il suo medico. Inoltre, mi sembra strano che il suo medico/specialista non le abbia consigliato di unire alla terapia farmacologica anche un percorso di psicoterapia, infatti, l'insieme di questi due trattamenti, potrebbe esserle di enorme aiuto. Sono a sua completa disposizione. Dott. Rocco Ressa
Dott.ssa Camilla Persico
Psicologo, Sessuologo, Neuropsicologo
Carrara
Il Deniban, un antidepressivo, può avere effetti collaterali che includono apatia e cambiamenti dell'umore, mentre l'EN, un ansiolitico, può influenzare il suo stato emotivo e fisico. Il gonfiore potrebbe anche derivare da una reazione ai farmaci o da altre condizioni gastrointestinali.

Le consiglio di contattare il suo medico per discutere i suoi sintomi e valutare se è il caso di modificare il trattamento. Potrebbe essere utile anche considerare supporti aggiuntivi, come la terapia psicologica, per affrontare l'ansia e i sentimenti di tristezza.

Resto a disposizione per approfondimenti anche online. Cordiali saluti, Dott.ssa Camilla Persico.
Dott.ssa Alice Salas Iturra
Psicologo, Neuropsicologo, Psicologo clinico
Cesena
Gentil*,
può capitare di avere alcuni "effetti collaterali" dopo l'assunzione della farmacoterapia. è importante parlarne sempre con il medico che la segue in modo tale da aggiustare i dosaggi in base alle proprie esigenze, la farmacoterapia va costruita in base ai feedback della persona con il medico. In aggiunta, se sente la necessità è opportuno essere affiancati da una psicoterapia/sostegno psicologico.

Spero di esserLe stata d'aiuto.

Cordiali Saluti

Dott.ssa Alice Salas Iturra
Dott.ssa Cecilia Scipioni
Psicologo, Neuropsicologo
Casalgrande
Salve,

capisco bene quanto questi sintomi possano essere pesanti e destabilizzanti. Quello che descrive — apatia, pianto frequente, umore basso e gonfiore addominale — può avere diverse cause e può essere influenzato sia dai farmaci che da altri fattori fisici o psicologici.

Il Deniban, se assunto anche a dosi variabili, può talvolta provocare effetti collaterali come stanchezza, calo di motivazione e alterazioni dell’umore, soprattutto se combinato con altri farmaci. L’En (non specificato nel dettaglio) potrebbe avere effetti gastrointestinali o contribuire a ritenzione e gonfiore. Inoltre, lo stress cronico e l’ansia stessa possono influire sull’umore, sull’energia e sulla digestione.

Per orientarsi è importante parlarne con il medico curante, che può valutare se: sia opportuno aggiustare le dosi, cambiare farmaco o introdurre altre strategie di supporto. Può anche essere utile controllare alcuni parametri fisici (come funzionalità tiroidea, equilibrio ormonale, esami del sangue generali) per escludere altre cause del gonfiore e dell’affaticamento.

Parallelamente, il supporto psicologico può aiutare a gestire il morale basso e il senso di apatia, offrendo strategie per affrontare l’ansia e migliorare la qualità di vita giorno per giorno.

Un caro saluto, resto a disposizione per guidarla su come distinguere gli effetti dei farmaci dai sintomi legati all’ansia e trovare percorsi pratici di sollievo e supportp

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