non riesco più a mangiare senza sentirmi in colpa,mi alleno dopo aver mamgiato per bruciare il più p

22 risposte
non riesco più a mangiare senza sentirmi in colpa,mi alleno dopo aver mamgiato per bruciare il più possibile e non mi sta arrivando il ciclo da circa 3 mesi,mi dicono che mangio molto poco in confronto alla media ,non so che fare per riuscire ad essere come prima e a non ascoltare più la voce dentro la mia testa.
Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso.
Comprendo quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione da lei riportata tuttavia ritengo che sia arrivato il momento di provare a mettere in atto un cambiamento affinché possa ritrovare un po' di serenità.
Ritengo fondamentale che lei intraprenda un percorso psicologico per indagare cause origini e fattori di mantenimento dei suoi sintomi e trovare strategie utili per fronteggiare le situazioni particolarmente problematiche onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Cordialmente, dott FDL

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Salve sulla base delle indicazioni che condivide sembra opportuno un consulto con uno psicoterapeuta. La mancanza di notizie sulla sua altezza e sul suo peso non permette di fare delle ulteriori ipotesi e pertanto un approfondimento tramite un incontro sembra indicato. Un cordiale saluto
Salve. Sarebbe consigliabile un percorso psicoterapeutico che possa aiutarla a chiarire le cause del suo vissuto di senso di colpa nei confronti del cibo e a comprendere la voce nella sua testa. Distinti saluti
Buongiorno, comprendo la preoccupazione che questo le comporta. Le consiglierei di rivolgersi ad uno psicoterapeuta per farsi aiutare a porre chiarezza sul disagio che sta vivendo, in modo che riesca a contestualizzare la sua origine e a individuare possibilità di azione su come fronteggiarlo e superarlo.
Un caro saluto, Dott.ssa Matilde Ciaccia.
Salve, sono d’accordo con i colleghi, credo che un percorso psicologico possa aiutarla a gestire il disagio che descrive.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Salve inizi al più presto un percorso psicoterapeutico, preferibilmente di tipo E.M.D.R., molto utile per le problematiche di questi tipo. Se vuole sul mio sito trova le informazioni a riguardo.
Dott.ssa milvia verginelli
Buongiorno, anch'io concordo con il suggerimento già espressole dai colleghi nei confronti di un percorso psicologico, per affrontare il suo disagio. Concordo pure con il parere riferito all'utilità di ulteriori informazioni, ai fini di un quadro clinico più chiaro. Ad ogni modo l'interruzione del ciclo da tre mesi e la riportata opinione dei suoi conoscenti, che ritengono che lei mangi troppo poco, mi spingono a ribadire l'utilità di un percorso psicologico, nonché l'utilità di un monitoraggio medico, visto che i suoi sintomi presentano aspetti somatici, ma soprattutto mi spingono a suggerirle di agire senza indugio e senza rinvivi, poiché nelle situazioni analoghe alla sua il fattore tempo è importante. Cordialmente.
M.M.
Gentile utente,
La ringrazio per la condivisione del suo disagio. Concordo con i colleghi rispetto alla possibilità di intraprendere un percorso psicoterapeutico.
Un saluto
Buonasera, cosa intende con la frase ":non riuscire ad essere come prima"? La voce nella sua testa di cui parla, sono pensieri relativi alla forma fisica?
Si confronti con un terapeuta, insieme lavorate per comprendere il disagio che sta vivendo.
Resto a disposizione
Gentile utente esprimere il suo disagio su questo portale è stato sicuramente il primo passo. Si dia la possibilità di iniziare un percorso psicologico per comprendere meglio la sua sofferenza ed essere guidata nel riappropriarsi di un rapporto più sereno con il cibo.
Le mando un caro saluto
Dott.ssa Anna Tomaciello
Gentile utente,

quella che descrive deve essere una situazione davvero difficile da sopportare: essere incastrati in un disturbo alimentare, vivendo in modo così doloroso il rapporto con il cibo (e soprattutto con se stessi e il proprio aspetto fisico), trasforma la vita in un inferno.
Ma il disagio che sta vivendo non è un destino senza vie di uscita. Ora ha una maggiore consapevolezza di quello che le sta accadendo, e può intraprendere una psicoterapia per comprendere i motivi che la spingono a questo comportamento, e risolverli.

con i migliori auguri,
dr. Ventura
Gentilissima,
mi spiace la situazione che lei sta vivendo e capisco quanto possa essere difficile da sostenere.
Come già scritto da altri colleghi, credo che sia fondamentale intraprendere un percorso psicologico per indagare le cause del suo disagio e mettere in atto un cambiamento in modo da ritrovare la serenità.
Se ha piacere mi contatti senza impegno, in modi da capire assieme il percorso da intraprendere.
Le auguro di superare questa situazione critica.
Cordialmente
dott. Rodolfo Vittori
Buonasera, sarei del parere di considerare seriamente un intervento psicoterapico per una prima formulazione dei suoi bisogni psicologici, ed una integrazione di una osservazione medica. Sarebbe indispensabile avere più elementi per conoscere e valutare la sua situazione pedonale. Un vivo suggerimento di iniziare un percorso di trattamento delle sue difficoltà. Con la fiducia di poter conseguire buoni risultati. I miei auguri.
Dr. Vittorio Cameriero
Buonasera, dalla sua domanda si percepisce che lei ha un disturbo alimentare, ci scrive che da tre mesi non ha più il ciclo ma non ci scrive da quando è iniziato il disturbo potrebbe essere un inizio di anoressia nervosa. Le consiglio di iniziare un percorso psicologico necessario x elaborare xchè è iniziato e che cosa nasconde tale sintomo. Sarebbe bene che lei inzi la terapia prima che tale sintomo non si stabilizzi e le potrebbe procurarle altri disturbi fisiologici anche gravi. la saluto cordialmente, dott. Eugenia Cardilli.
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Buongiorno
Ha fatto molto bene a condividere il suo disagio
I suoi sintomi non sono assolutamente da sottovalutare.
Dopo aver escluso patologie organiche recandosi dal medico di base e’ poi importante che lei intraprenda un percorso di psicoterapia che sia il più possibile focalizzato e indicato per trattare la problematica.
La psicoterapia EMDR e’ la più indicata in questo caso in questo caso.
Un cordiale saluto
Gentile utente di mio dottore,
La sua problematica potrebbe avere a che fare con l’ immagine che ha di lei. Sarebbe opportuno capire quali siano le sue aspettative rispetto al suo corpo e quanto questo abbia a che fare con un sentimento di scarsa considerazione e fiducia in se stessi. Probabilmente dovrebbe lavorare su questo, sulla percezione che ha di se e sulla funzionalità relazionale del suo disagio attraverso una psicoterapia. Con l’aiuto di uno specialista nel tempo potrebbe costruire una immagine diversa di se, più realistica e maggiormente sintonica con la realtà riuscendo così col tempo a star meglio soprattutto con se stessa. Nel caso avesse bisogno di un approfondimento in tal senso non esiti a contattarmi in privato.
Cordiali saluti
Dottor Diego Ferrara
Buongiorno, mi dispiace per la situazione che sta vivendo. Il suo mi sembra un grido d'aiuto più che una richiesta di un consiglio. Il rapporto con il cibo è molto complesso per tutti noi, corpo e mente sono strettamente collegati e anche il cibo con le nostre emozioni. Per capire meglio se stesso/a e aiutarsi le sarebbe molto utile un consulto psicologico. Se ha bisogno mi contatti pure.
Dott.ssa Federica Leonardi
Salve. Le informazioni che ci fornisce sul suo stato di salute fisico e psicologico sono insufficienti per dare un parere esaustivo. Ad esempio non ci fornisce i dati circa la sua età. Sarebbe opportuna una consultazione in sede sia psicologica che medica. La saluto cordialmente.
Buon pomeriggio. Mi dispiace per la sofferenza che sta vivendo in questo periodo. Il mio suggerimento è quello di fare sia una visita medica, per valutare il suo di salute fisico in questo momento e per individuare le eventuali misure terapeutiche da adottare, sia di consultare uno psicologo psicoterapeuta per avere uno spazio in cui poter esprimere, esplorare e dare un significato più chiaro all'esperienza interiore che sta vivendo. Sul piano più strettamente psicologico, in questa sede condivide i sentimenti di colpa che sente mentre mangia, il bisogno di bruciare il più possibile le calorie che introduce nel proprio corpo e la voce nella sua testa che in questo momento non sembra esserle d'aiuto; potersi permettere di accogliere e comprendere maggiormente il significato e la valenza di questi aspetti della sua esperienza potrà gradualmente consentirle di ritrovare una maggiore coerenza all'interno si se stessa e un migliore benessere psicologico e fisico. I migliori auguri, Dott. Felice Schettini
Gentile utente mi spiace per la situazione che sta vivendo, immagino quanto possa essere difficile affrontare le giornate con questi sensi di colpa. Penso sia importante rivolgersi ad uno psicoterapeuta per comprendere l’origine dei suoi pensieri legati al cibo e al suo corpo e per trovare delle strategie funzionali a gestire il rapporto con l’alimentazione. Aprirsi la strada ad un maggior benessere significa prendersi cura di sé e dei propri vissuti. Le auguro il meglio! Un cordiale saluto Dott.ssa Paola
Buonasera, deve rivolgersi ad uno psicologo per cercare di intervenire in maniera efficace e tempestiva ad una situazione di malessere che sta condizionando il suo vivere quotidiano,la sua salute fisica e psicologica.
Dott.ssa Cutuli Ilaria
Gentile utente, dalle sue parole traspare tutto il disagio che sente e mi dispiace. Porre fine a questo dolore è necessario. Chieda aiuto, si rivolga ad uno psicoterapeuta è un regalo a sé stessa.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi

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