Mia figlia 11 anni mi dichiara che gli piacciono le donne quanto gli uomini! Come mi devo comporta
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risposte
Mia figlia 11 anni mi dichiara che gli piacciono le donne quanto gli uomini!
Come mi devo comportare con lei ? E' troppo presto per essere una decisione definitiva?
Come mi devo comportare con lei ? E' troppo presto per essere una decisione definitiva?
Salve, comprendo le preoccupazioni di un genitore. Accade molto di frequente di assistere a situazioni di questo tipo pertanto le consiglierei di non giudicare la bambina per ciò che dice piuttosto sarebbe più utile accompagnarla in questo processo di costruzione dell'identità di genere. Questo vi sarà sicuramente utile anche per cementificare il vostro rapporto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
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Buonasera, dirle come dovrebbe comportarsi può essere scorretto tanto quanto dire ad un bambino/a come dovrebbe o non dovrebbe essere. In questa scoperta della propria identità sessuale può ascoltare sua figlia rispecchiandone i pensieri e le emozioni. Astenersi da critica e giudizio è molto importante in questa fase di sviluppo. Un caro saluto
Salve, molto spesso sono i genitori a mostrare difficoltà rispetto a questi tipi di affermazioni da parte dei figli. Le consiglio di ascoltare ed accogliere ciò che sua figlia ha da dirle, soprattutto in un' età come questa, in cui la costruzione della propria identità è nel pieno dello sviluppo. Questo porterà a sentire sua figlia emotivamente più vicina a lei e viceversa.
Un saluto,
dott.ssa Angela Peronace.
Un saluto,
dott.ssa Angela Peronace.
Non si dovrebbe "comportare"! Nel senso che dalla sua descrizione non compare alcuna domanda, dunque sarebbe meglio non dare risposte non richieste e nemmeno cercare di orientare quanto espresso da sua figlia in base a ciò che lei crede sia meglio. Non c'è niente di peggio della repressione di un desiderio o della sensazione di essere sbagliati per provocare un danno psicologico a lungo termine. Se capisce che si tratta di un suo limite cerchi di affrontarlo lasciando fuori sua figlia in modo da poter approcciarsi all'argomento senza pregiudizi quando sarà sua figlia ad averne bisogno.
Buonasera,non vedo motivo di preoccupazione ,sua figlia ha solo 11 anni e come può succedere non ha ancora sviluppato una sua Chiara identità sessuale.Sia comprensiva ,l ascolti e l accompagni nel suo percorso senza giudizi . Un caro augurio Dottssa Luciana Harari
Gentile utente, sua figlia sta entrando in una fase della vita nella quale si confronterà con diversi aspetti che definiscono la nostra identità, tra cui anche l’orientamento sessuale e l’identità di genere. La fluidità in questo senso non è inusuale. Visto che è partita da lei la dichiarazione, forse ha il desiderio di aprire una comunicazione con lei, la mamma, suoi sui vissuti… L’esperienza e le scoperte che sua figlia sta facendo e farà sono importanti e vanno valorizzate e ascoltate, per avere uno scambio il più possibile aperto.
Se dovesse sentire delle limitazioni personali sul tema o dubbi su come approcciare determinati argomenti, un confronto con un professionista potrebbe sicuramente aiutarla.
Un caro saluto
Se dovesse sentire delle limitazioni personali sul tema o dubbi su come approcciare determinati argomenti, un confronto con un professionista potrebbe sicuramente aiutarla.
Un caro saluto
Buonasera, gli elementi che condivide sono molto limitati e pertanto non è possibile escludere anche altri eventuali processi psicologici. Anche se sua figlia avesse raggiunto la maturità sessuale, in ogni caso, non sempre questa corrisponde a uguali maturazioni emotive, cognitive o relazionali. Potrebbe essere utile, anche se prematuro, aiutarla a dare ulteriori significati a questa "sessualità aperta", che comprenda aspetti legati alle emozioni e ai desideri, alla scoperta dell'alterità.
Cordialmente, d.ssa Violeta Raileanu
Cordialmente, d.ssa Violeta Raileanu
Salve,
In questa fase così come in altre fasi di crescita dei figli , la cosa importante è l' ascolto. Sua figlia è in un' età in cui cominciano a sbocciare i primi semi della formazione dell' identità. Maggiore è la fiducia con la giusta guida e senza giudizio e maggiore sarà l' autenticità sulla quale poter costruire la sua identità. Sempre bene distinguere tra "preoccuparsi" e "occuparsi di".
Un saluto
Dott.ssa Laura Perdisci
In questa fase così come in altre fasi di crescita dei figli , la cosa importante è l' ascolto. Sua figlia è in un' età in cui cominciano a sbocciare i primi semi della formazione dell' identità. Maggiore è la fiducia con la giusta guida e senza giudizio e maggiore sarà l' autenticità sulla quale poter costruire la sua identità. Sempre bene distinguere tra "preoccuparsi" e "occuparsi di".
Un saluto
Dott.ssa Laura Perdisci
Gentile utente, non c'è qualcosa che si "deve" fare, sua figlia ha 11 anni è sta iniziando un percorso di identità sessuale naturale nella vita di un individuo.
Inoltre, sua figlia ha condiviso una cosa molto importante con lei, ne faccia tesoro, è la dimostrazione che lei vede nella figura di sua madre una persona capace di accogliere in modo non giudicante una tale dichiarazione.
Pertanto, l'accompagni nel suo percorso di costruzione della sua identità personale e sessuale, rimanga in ascolto.
Rimango a sua disposizione
Dott.ssa Alessia D'Angelo
Inoltre, sua figlia ha condiviso una cosa molto importante con lei, ne faccia tesoro, è la dimostrazione che lei vede nella figura di sua madre una persona capace di accogliere in modo non giudicante una tale dichiarazione.
Pertanto, l'accompagni nel suo percorso di costruzione della sua identità personale e sessuale, rimanga in ascolto.
Rimango a sua disposizione
Dott.ssa Alessia D'Angelo
Gentile utente di mio dottore,
L'identità di genere, maschile o femminile, è una costruzione identitaria dai percorsi molto vari. Si tratta di un processo che ha origine nella primissima infanzia e prosegue per tutta la vita assumendo stabilità solo nell'epoca post-adolescenziale. Sua figlia è in una fase delicata della vita, dove molti aspetti potrebbero assumere connotati provvisori. Parli con lei apertamente, sia fonte di supporto e di confronto facendo i conti anche con le proprie premesse ed i propri pregiudizi, potrebbe esser un occasione evolutiva per entrambe.
Cordiali Saluti
Dottor Diego Ferrara
L'identità di genere, maschile o femminile, è una costruzione identitaria dai percorsi molto vari. Si tratta di un processo che ha origine nella primissima infanzia e prosegue per tutta la vita assumendo stabilità solo nell'epoca post-adolescenziale. Sua figlia è in una fase delicata della vita, dove molti aspetti potrebbero assumere connotati provvisori. Parli con lei apertamente, sia fonte di supporto e di confronto facendo i conti anche con le proprie premesse ed i propri pregiudizi, potrebbe esser un occasione evolutiva per entrambe.
Cordiali Saluti
Dottor Diego Ferrara
Salve, alcune volte di fronte a situazioni inaspettate non riusciamo a reagire, non tanto perché non sappiamo come fare, ma forse più per paura. Quello che sento di consigliarle è di ascoltare e accogliere ciò che sua figlia le dice per accompagnarla e non lasciarla sola nel suo percorso di crescita.
Resto a disposizione per qualsiasi chiarimento,
Saluti.
Dott.ssa Teresa Greco
Resto a disposizione per qualsiasi chiarimento,
Saluti.
Dott.ssa Teresa Greco
Buongiorno, cosa intende per "come mi devo comportare"?
Saluti
MT
Saluti
MT
Gentile signora, comprendo la sua apprensione e le consiglio di accompagnare il pensiero di sua figlia , non ostacolarla e aspettare che si verifichi , eventualmente, più chiarezza rispetto alla sua identità di genere
Saluti
Saluti
Salve, all'età di sua figlia non possono esserci decisioni definitive. Lasci aperto l'ascolto ed il dialogo. Potrebbe averlo banalmente sentito dire da qualcuno e non sapere veramente di cosa si tratti, visto la scarsa esperienza in merito. Non si spaventi e la accompagni nel percorso di crescita che in tema di sessualità è appena iniziato.
Dott.ssa Camilla Ballerini
Dott.ssa Camilla Ballerini
Buonasera, la bambina è nella fase della pubertà e comincia a provare le prime attrazioni, inizialmente non sono necessariamente orientate, lasciare alla bambina lo spaio esplorare il suo sentire rimanendo in un ascolto non giudicante e permettendole di esprimere le proprie curiosità ed i propri dubbi è un modo per accompagnarla verso una vita sentimentale vissuta in modo sereno a prescindere da quello che potrà essere il suo orientamento. Cordialmente Dott.ssa Michela Campioli
Salve, credo che lei debba dare del tempo a sua figlia per comprendere la sua natura sessuale. C'è qualcosa che la preoccupa?Buona giornata.
Dott. Fiori
Dott. Fiori
Buonasera. Partendo dalla considerazione che non esiste un modo giusto di comportarsi rispetto a specifici eventi/momenti relazionali, ma che esiste la possibilità di poter riflettere su quale possa essere il modo che lei ritiene più giusto per sé e per sua figlia in questo caso, il mio suggerimento, in linea generale, è di provare ad ascoltarla senza giudizio ed a sostenerla in questo suo momento di crescita e di costruzione della sua identità personale e sessuale, evitando di indirizzarla ed orientarla sulla base di ciò che lei vorrebbe fosse o diventasse. Al di la dell'orientamento sessuale che sua figlia le dichiara, è molto probabile che stia esprimendo un bisogno fondamentale all'interno della vostra relazione, quello di trovare in lei un punto di riferimento sicuro, accogliente e comprensivo per sé. Se sentisse la necessità di voler esplorare ulteriormente ciò che ha condiviso in questo spazio potrebbe certamente richiedere un consulto con uno/a psicologo/psicoterapeuta. Un saluto, Dott. Felice Schettini
Buonasera, sia figlia è in preadolescenza e può subire diversi cambiamenti. Si ponga in una posizione di ascolto non giudicante, deve essere il suo punto di riferimento. A questa età l'orientamento sessuale non è definitivo, ma in via di formazione.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Grazie della condivisione.
Il fatto che sua figlia glielo abbia comunicato significa che si fida di lei quindi non distrugga, a mio avviso, la sua fiducia nei suoi confronti giudicandola o dicendole che è solo una fase perché ancora è piccola.
Gli elementi dati sono pochi, bisognerebbe capire se quest'affermazione è scaturita a seguito di alcuni episodi o se magari è un emozione che provava da tempo e voleva condividerla con qualcuno. é ovvio che si trova in pre adolescenza potrebbe essere confusa da tutti i cambiamenti tipici dell'adolescenza. Le dia tempo per capire e nel mentre le stia vicino.
Il fatto che sua figlia glielo abbia comunicato significa che si fida di lei quindi non distrugga, a mio avviso, la sua fiducia nei suoi confronti giudicandola o dicendole che è solo una fase perché ancora è piccola.
Gli elementi dati sono pochi, bisognerebbe capire se quest'affermazione è scaturita a seguito di alcuni episodi o se magari è un emozione che provava da tempo e voleva condividerla con qualcuno. é ovvio che si trova in pre adolescenza potrebbe essere confusa da tutti i cambiamenti tipici dell'adolescenza. Le dia tempo per capire e nel mentre le stia vicino.
Buongiorno, grazie per la condivisione. A 11 anni, in piena preadolescenza, si inizia il processo di formazione dell'identità. Il processo è lungo e permane varie aree. Si esplorano varie strade, con curiosità e una ribellione tipica per l'età, in cerca del proprio ruolo e dei propri gusti e valori e modelli. L'orientamento sessuale è una dimensione fluida, che cambia durante tutto il corso della vita, per definizione quindi, non è "definitivo". La dichiarazione di sua figlia può essere stabile, come può essere frutto di una fase passeggera. Questo si saprà più avanti. A quell'età è fisiologico farsi domande ed esplorare e cercare risposte. Quello che è importante nel presente è che lei stia accanto a sua figlia, sostenendola e facendola sentire accolta, per chi lei è, incondizionatamente. Mostrandosi accogliente, sua figlia capirà che ha un punto di riferimento importante con cui dialogare e chiedere domande liberamente, sentendosi ascoltata. Cordialmente, Dott.ssa Ilaria Truzzi
Gentile paziente, sua figlia si sta scoprendo solo ora, è molto giovane.
A mio parere è necessario attendere qualche anno per comprendere meglio quale sia la decisione definitiva di sua figlia, perché lei stessa non sa ancora esattamente cosa le piaccia.
Le lasci la possibilità di sperimentare e di poter comprendere meglio quale sia il proprio io.
Le consiglio di non insistere con lei nell'avere una decisione chiara da parte di sua figlia quando lei sarà sicura le confermerà la sua propensione, se ne ha già parlato vuol dire che avete instaurato un legame solido e si sente protetta nel parlarne.
Qualora riscontrasse delle difficoltà nel dialogo o qualora sua figlia le dichiarasse di essere in difficoltà e di sentirsi "oppressa" dalla necessità di scegliere le consigliere un percorso per normalizzare la situazione e per una presa di consapevolezza da parte di sua figlia.
Qualora avesse ulteriori dubbi non esiti a contattarmi.
Restando a disposizione le porgo cordiali saluti
dott.ssa Chiara Patrizi
terapia online o presenziale
A mio parere è necessario attendere qualche anno per comprendere meglio quale sia la decisione definitiva di sua figlia, perché lei stessa non sa ancora esattamente cosa le piaccia.
Le lasci la possibilità di sperimentare e di poter comprendere meglio quale sia il proprio io.
Le consiglio di non insistere con lei nell'avere una decisione chiara da parte di sua figlia quando lei sarà sicura le confermerà la sua propensione, se ne ha già parlato vuol dire che avete instaurato un legame solido e si sente protetta nel parlarne.
Qualora riscontrasse delle difficoltà nel dialogo o qualora sua figlia le dichiarasse di essere in difficoltà e di sentirsi "oppressa" dalla necessità di scegliere le consigliere un percorso per normalizzare la situazione e per una presa di consapevolezza da parte di sua figlia.
Qualora avesse ulteriori dubbi non esiti a contattarmi.
Restando a disposizione le porgo cordiali saluti
dott.ssa Chiara Patrizi
terapia online o presenziale
Gentile mamma,
A 11 anni è normale che i ragazzi inizino a interrogarsi sulla propria identità, sui sentimenti, sulle attrazioni, sulle differenze tra ciò che provano e ciò che vedono attorno a sé. Questo non significa necessariamente che tutto ciò che dicono ora sarà definitivo, ma ogni pensiero, ogni emozione, è autentico in quel momento, e merita ascolto e rispetto.
In questa fase della crescita, i bambini e le bambine cominciano a formare una prima consapevolezza della propria identità affettiva e sessuale, che può cambiare, precisarsi, consolidarsi col tempo. È un processo evolutivo, non una decisione da prendere, e di certo non un “etichetta” da assegnare subito.
Il suo compito, come genitore, non è quello di definire chi sua figlia è o sarà, ma accompagnarla mentre lo scopre, mostrando apertura, disponibilità e amore incondizionato.
Eviti di minimizzare, ma anche di drammatizzare. Si tratta di uno dei tanti passi della crescita, e ogni ragazzo o ragazza ha il proprio ritmo. Più lei riuscirà a creare uno spazio sicuro, più sua figlia potrà crescere sentendosi libera di essere sé stessa, senza doversi nascondere o sentirsi “diversa”.
Un saluto.
A 11 anni è normale che i ragazzi inizino a interrogarsi sulla propria identità, sui sentimenti, sulle attrazioni, sulle differenze tra ciò che provano e ciò che vedono attorno a sé. Questo non significa necessariamente che tutto ciò che dicono ora sarà definitivo, ma ogni pensiero, ogni emozione, è autentico in quel momento, e merita ascolto e rispetto.
In questa fase della crescita, i bambini e le bambine cominciano a formare una prima consapevolezza della propria identità affettiva e sessuale, che può cambiare, precisarsi, consolidarsi col tempo. È un processo evolutivo, non una decisione da prendere, e di certo non un “etichetta” da assegnare subito.
Il suo compito, come genitore, non è quello di definire chi sua figlia è o sarà, ma accompagnarla mentre lo scopre, mostrando apertura, disponibilità e amore incondizionato.
Eviti di minimizzare, ma anche di drammatizzare. Si tratta di uno dei tanti passi della crescita, e ogni ragazzo o ragazza ha il proprio ritmo. Più lei riuscirà a creare uno spazio sicuro, più sua figlia potrà crescere sentendosi libera di essere sé stessa, senza doversi nascondere o sentirsi “diversa”.
Un saluto.
Gentile utente,
a quest’età sua figlia sta iniziando un naturale percorso di esplorazione della propria identità e dei propri sentimenti. È una fase in cui ragazzi e ragazze cominciano a interrogarsi su chi sono, su cosa provano e su cosa li attrae, senza che questo debba per forza rappresentare una definizione definitiva.
La cosa più importante che può fare è accogliere la sua confidenza con apertura e serenità, facendole capire che non c’è nulla di sbagliato in ciò che prova e che può parlarne con lei ogni volta che ne sente il bisogno. Il fatto che le abbia raccontato qualcosa di così intimo è un segno di grande fiducia: mantenerla sarà essenziale.
Eviti di interpretare le sue parole come una “scelta” o una “decisione”: si tratta piuttosto di una fase di conoscenza di sé, che nel tempo potrà evolvere, consolidarsi o cambiare. Quello che più la aiuterà a crescere in modo sereno è sapere che ha accanto un genitore che la ascolta, non la giudica e le lascia il tempo di capire chi è.
Se desidera sentirsi più sostenuta nel gestire il dialogo su questi temi, può essere utile confrontarsi con uno psicologo dell’età evolutiva, che possa aiutarla a orientarsi in modo equilibrato e rispettoso dei tempi di sua figlia.
Un caro saluto,
Dott.ssa Sara Petroni
a quest’età sua figlia sta iniziando un naturale percorso di esplorazione della propria identità e dei propri sentimenti. È una fase in cui ragazzi e ragazze cominciano a interrogarsi su chi sono, su cosa provano e su cosa li attrae, senza che questo debba per forza rappresentare una definizione definitiva.
La cosa più importante che può fare è accogliere la sua confidenza con apertura e serenità, facendole capire che non c’è nulla di sbagliato in ciò che prova e che può parlarne con lei ogni volta che ne sente il bisogno. Il fatto che le abbia raccontato qualcosa di così intimo è un segno di grande fiducia: mantenerla sarà essenziale.
Eviti di interpretare le sue parole come una “scelta” o una “decisione”: si tratta piuttosto di una fase di conoscenza di sé, che nel tempo potrà evolvere, consolidarsi o cambiare. Quello che più la aiuterà a crescere in modo sereno è sapere che ha accanto un genitore che la ascolta, non la giudica e le lascia il tempo di capire chi è.
Se desidera sentirsi più sostenuta nel gestire il dialogo su questi temi, può essere utile confrontarsi con uno psicologo dell’età evolutiva, che possa aiutarla a orientarsi in modo equilibrato e rispettoso dei tempi di sua figlia.
Un caro saluto,
Dott.ssa Sara Petroni
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