La premessa: io ho 37 anni, lui 21. Io fidanzata da quattro anni e vicina alle nozze, lui fidanzato
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La premessa: io ho 37 anni, lui 21. Io fidanzata da quattro anni e vicina alle nozze, lui fidanzato con una ragazza da un paio di mesi.
Ci siamo conosciuti sul luogo di lavoro, è nata subito una simpatia reciproca sfociata con tempo in una grande passione. Consapevoli entrambi della forte attrazione che ci univa, è cominciata una “relazione segreta” fatta di costanti e continui messaggi nell’arco della giornata e di qualche incontro “fisico”. La situazione è durata per un mese, sebbene io sia stata sempre titubante nel lasciarmi andare completamente a questa passione, spinta dal senso di colpa verso il mio futuro marito.
Devo dire che questo ragazzo mi ha dato forti sensazioni ed emozioni, mi ha fatto sentire viva e attraente. Credo di avere a che fare con un esemplare narcisista, quando tutto andava per il meglio lui ha deciso di chiudere. Lui ha capito che in qualche modo io avessi un coinvolgimento per lui, non sentimentale ma la situazione ci aveva particolarmente legati e ci ha resi dipendenti l’un altro; ha comunque sempre ammesso di aver paura di andare oltre per paura di un coinvolgimento e di non riuscire a “fermarsi” in questa storia.
Decide di chiudere dicendo che lui è innamorato della sua fidanzata e che faceva dei passi indietro rispetto a quella che era diventata una vera e propria “relazione segreta” fatta di messaggi e incontri fortuiti. Mi ha detto che resta la forte attrazione e che la porterebbe avanti ma fine a sé stessa.
Consapevole però del mio coinvolgimento e del fatto che io avrei portato avanti la storia in modo diverso, come sino ad oggi impostata, ha fatto un passo indietro e noto un distacco nei miei confronti, sebbene senza rancore continuiamo ad essere in contatto per motivi di lavoro.
Non so come uscire da questa dipendenza affettiva nei suoi confronti, mi manca sentirmi viva con lui, mi mancano le sue attenzioni e i nostri momenti.
Io probabilmente ho continuato a provocarne una reazione con foto provocanti e simili, ma lo vedo convinto della sua posizione sebbene non saprò mai cosa pensa realmente e se vorrà tornare sui suoi passi.
Non ho voglia di ridicolizzarmi ed umiliarmi, mi sento già abbastanza usata per quanto successo, ma in tutta onestà ho creduto nelle sue parole quando mi diceva di tenere a me, a tal punto che lui una settimana fa era indeciso se lasciare la sua attuale fidanzata e continuare a viversi la sua vita (anche con me) in piena libertà. Mi sembra che tutto sommato io abbia dato lui fin troppe sicurezze e adesso sono in un loop senza via di uscita, in che modo potrei smettere di alimentare il suo ego e smontare le sue convinzioni?
Combatto costantemente tra questo pensiero, che mi sembra il più giusto per il mio benessere psicofisico, e la quasi speranza che possa ritornare sui suoi passi.
Vi chiedo supporto e consigli relativamente la questione sopra esposta, senza giudizi vi prego.
Grazie.
Ci siamo conosciuti sul luogo di lavoro, è nata subito una simpatia reciproca sfociata con tempo in una grande passione. Consapevoli entrambi della forte attrazione che ci univa, è cominciata una “relazione segreta” fatta di costanti e continui messaggi nell’arco della giornata e di qualche incontro “fisico”. La situazione è durata per un mese, sebbene io sia stata sempre titubante nel lasciarmi andare completamente a questa passione, spinta dal senso di colpa verso il mio futuro marito.
Devo dire che questo ragazzo mi ha dato forti sensazioni ed emozioni, mi ha fatto sentire viva e attraente. Credo di avere a che fare con un esemplare narcisista, quando tutto andava per il meglio lui ha deciso di chiudere. Lui ha capito che in qualche modo io avessi un coinvolgimento per lui, non sentimentale ma la situazione ci aveva particolarmente legati e ci ha resi dipendenti l’un altro; ha comunque sempre ammesso di aver paura di andare oltre per paura di un coinvolgimento e di non riuscire a “fermarsi” in questa storia.
Decide di chiudere dicendo che lui è innamorato della sua fidanzata e che faceva dei passi indietro rispetto a quella che era diventata una vera e propria “relazione segreta” fatta di messaggi e incontri fortuiti. Mi ha detto che resta la forte attrazione e che la porterebbe avanti ma fine a sé stessa.
Consapevole però del mio coinvolgimento e del fatto che io avrei portato avanti la storia in modo diverso, come sino ad oggi impostata, ha fatto un passo indietro e noto un distacco nei miei confronti, sebbene senza rancore continuiamo ad essere in contatto per motivi di lavoro.
Non so come uscire da questa dipendenza affettiva nei suoi confronti, mi manca sentirmi viva con lui, mi mancano le sue attenzioni e i nostri momenti.
Io probabilmente ho continuato a provocarne una reazione con foto provocanti e simili, ma lo vedo convinto della sua posizione sebbene non saprò mai cosa pensa realmente e se vorrà tornare sui suoi passi.
Non ho voglia di ridicolizzarmi ed umiliarmi, mi sento già abbastanza usata per quanto successo, ma in tutta onestà ho creduto nelle sue parole quando mi diceva di tenere a me, a tal punto che lui una settimana fa era indeciso se lasciare la sua attuale fidanzata e continuare a viversi la sua vita (anche con me) in piena libertà. Mi sembra che tutto sommato io abbia dato lui fin troppe sicurezze e adesso sono in un loop senza via di uscita, in che modo potrei smettere di alimentare il suo ego e smontare le sue convinzioni?
Combatto costantemente tra questo pensiero, che mi sembra il più giusto per il mio benessere psicofisico, e la quasi speranza che possa ritornare sui suoi passi.
Vi chiedo supporto e consigli relativamente la questione sopra esposta, senza giudizi vi prego.
Grazie.
Cara utente,
Comprendo quanto possa essere difficile e confusa la situazione in cui ti trovi, ma voglio chiarire fin da subito chenon c'è nessuno che abbia la facoltà di giudicarti o farti sentire sminuita.. La relazione che hai descritto sembra aver avuto un forte impatto su di te, sia emotivamente che psicologicamente. È naturale sentirsi attratti da qualcuno che ci fa sentire vivi e desiderati, soprattutto quando queste sensazioni mancano nella nostra vita quotidiana. Tuttavia, è importante affrontare questa situazione con chiarezza e consapevolezza.
Il primo passo è riconoscere che il coinvolgimento con questo giovane uomo potrebbe non essere salutare per te a lungo termine. Lui ha deciso di chiudere la relazione, dichiarando il suo amore per la sua fidanzata, e ha fatto un passo indietro per evitare un coinvolgimento emotivo più profondo. Questa decisione, sebbene dolorosa per te, potrebbe essere un segnale chiaro che è il momento di prendere le distanze e di concentrarti su te stessa e sulle tue priorità.
Ecco alcune considerazioni che potrebbero aiutarti a superare questa fase:
Accetta i tuoi sentimenti: È normale sentirsi feriti, delusi e confusi. Accetta queste emozioni senza giudicarle. Ricorda che è un processo di guarigione e ci vorrà del tempo.
Stabilisci confini chiari: Limitare il contatto con lui, soprattutto al di fuori del contesto lavorativo, può aiutarti a ridurre la dipendenza emotiva. Evita di inviare foto o messaggi provocanti che potrebbero alimentare ulteriormente la situazione.
Rifletti sulla tua relazione attuale: Chiediti cosa manca nel tuo rapporto con il tuo futuro marito e perché hai cercato altrove ciò che desideri. Questo potrebbe essere un segnale che ci sono aspetti della tua relazione che necessitano di attenzione e miglioramento.
Focalizzati su te stessa: Dedica del tempo a te stessa, alle tue passioni e ai tuoi interessi. Cerca di riscoprire cosa ti rende felice e realizzata al di fuori di qualsiasi relazione.
Cerca supporto professionale: Parlare con un terapeuta può aiutarti a esplorare i tuoi sentimenti e a sviluppare strategie per affrontare questa situazione in modo sano. Un professionista può offrirti uno spazio sicuro per esprimere le tue emozioni e aiutarti a trovare chiarezza.
Sii gentile con te stessa: Evita di colpevolizzarti o di sentirti "usata". Ricorda che tutti commettiamo errori e che ogni esperienza, anche quelle dolorose, può insegnarci qualcosa di prezioso su noi stessi e sulle nostre relazioni.
Prendere queste misure ti aiuterà a smettere di alimentare il suo ego e a ritrovare la tua indipendenza emotiva. Concentrati su ciò che è meglio per il tuo benessere psicofisico e lavora verso una maggiore autostima e consapevolezza.
Se desideri un supporto continuo e professionale, sono qui per aiutarti come terapeuta. Potremmo lavorare insieme per esplorare le tue emozioni, capire meglio la tua situazione e trovare modi efficaci per superare questo momento difficile.
Resto a tua disposizione per qualsiasi altra domanda o approfondimento.
Comprendo quanto possa essere difficile e confusa la situazione in cui ti trovi, ma voglio chiarire fin da subito chenon c'è nessuno che abbia la facoltà di giudicarti o farti sentire sminuita.. La relazione che hai descritto sembra aver avuto un forte impatto su di te, sia emotivamente che psicologicamente. È naturale sentirsi attratti da qualcuno che ci fa sentire vivi e desiderati, soprattutto quando queste sensazioni mancano nella nostra vita quotidiana. Tuttavia, è importante affrontare questa situazione con chiarezza e consapevolezza.
Il primo passo è riconoscere che il coinvolgimento con questo giovane uomo potrebbe non essere salutare per te a lungo termine. Lui ha deciso di chiudere la relazione, dichiarando il suo amore per la sua fidanzata, e ha fatto un passo indietro per evitare un coinvolgimento emotivo più profondo. Questa decisione, sebbene dolorosa per te, potrebbe essere un segnale chiaro che è il momento di prendere le distanze e di concentrarti su te stessa e sulle tue priorità.
Ecco alcune considerazioni che potrebbero aiutarti a superare questa fase:
Accetta i tuoi sentimenti: È normale sentirsi feriti, delusi e confusi. Accetta queste emozioni senza giudicarle. Ricorda che è un processo di guarigione e ci vorrà del tempo.
Stabilisci confini chiari: Limitare il contatto con lui, soprattutto al di fuori del contesto lavorativo, può aiutarti a ridurre la dipendenza emotiva. Evita di inviare foto o messaggi provocanti che potrebbero alimentare ulteriormente la situazione.
Rifletti sulla tua relazione attuale: Chiediti cosa manca nel tuo rapporto con il tuo futuro marito e perché hai cercato altrove ciò che desideri. Questo potrebbe essere un segnale che ci sono aspetti della tua relazione che necessitano di attenzione e miglioramento.
Focalizzati su te stessa: Dedica del tempo a te stessa, alle tue passioni e ai tuoi interessi. Cerca di riscoprire cosa ti rende felice e realizzata al di fuori di qualsiasi relazione.
Cerca supporto professionale: Parlare con un terapeuta può aiutarti a esplorare i tuoi sentimenti e a sviluppare strategie per affrontare questa situazione in modo sano. Un professionista può offrirti uno spazio sicuro per esprimere le tue emozioni e aiutarti a trovare chiarezza.
Sii gentile con te stessa: Evita di colpevolizzarti o di sentirti "usata". Ricorda che tutti commettiamo errori e che ogni esperienza, anche quelle dolorose, può insegnarci qualcosa di prezioso su noi stessi e sulle nostre relazioni.
Prendere queste misure ti aiuterà a smettere di alimentare il suo ego e a ritrovare la tua indipendenza emotiva. Concentrati su ciò che è meglio per il tuo benessere psicofisico e lavora verso una maggiore autostima e consapevolezza.
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Gentile utente,
comprendo la difficoltà della situazione e ti ringrazio per la tua condivisione.
È fondamentale che tu dia priorità a te stessa ed al tuo benessere emotivo.
Valuta il motivo per cui questa relazione ti ha fatto sentire viva e come potresti trovare quella stessa vitalità per te stessa.
Prendere tempo per te e magari parlare con uno psicologo può aiutarti a chiarire i tuoi sentimenti e a prendere decisioni più consapevoli per il tuo futuro.
Resto a disposizione, dott.ssa Maraio Francesca.
comprendo la difficoltà della situazione e ti ringrazio per la tua condivisione.
È fondamentale che tu dia priorità a te stessa ed al tuo benessere emotivo.
Valuta il motivo per cui questa relazione ti ha fatto sentire viva e come potresti trovare quella stessa vitalità per te stessa.
Prendere tempo per te e magari parlare con uno psicologo può aiutarti a chiarire i tuoi sentimenti e a prendere decisioni più consapevoli per il tuo futuro.
Resto a disposizione, dott.ssa Maraio Francesca.
Cara utente, la ringrazio per la condivisione di questo suo periodo di confusione e sofferenza. Mi sembra che questo ragazzo abbia risvegliato qualche aspetto di lei che adesso fatica a lasciare andare, sarebbe importante poter riflettere su quali parti di sè si sono revitalizzate e sul suo bisogno ora di mantenerle vive. Inoltre forse sarebbe utile interrogarsi sulle sue mancanze all'interno della relazione con il suo compagno, che in parte possono aver contribuito alla sua perdita di vitalità, ora ritrovata con quest'altra persona,
Potrebbe essere prezioso parlarne con un professionista per esplorare a fondo le dinamiche sottostanti a questa complicata e dolorosa situazione che lei sta attraversando.
Resto a disposizione e le porgo un caro saluto.
Dott.ssa Ciaudano
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Resto a disposizione e le porgo un caro saluto.
Dott.ssa Ciaudano
La psicoterapia è un percorso attraverso il quale decidiamo di ri-narrare la nostra storia mettendo in luce i vincoli e le risorse.
Se è già seguita da un/una collega problematizzi la sua sofferenza in seduta. Se sente che invece sia il momento per riprovare la invito a prenotare dalla mia agenda un primo colloquio conoscitivo gratuito.
Saluti, VD
Se è già seguita da un/una collega problematizzi la sua sofferenza in seduta. Se sente che invece sia il momento per riprovare la invito a prenotare dalla mia agenda un primo colloquio conoscitivo gratuito.
Saluti, VD
Buongiorno, mi spiace per il periodo che sta attraversando.
Data la complessità della situazione, è necessario prendere consapevolezza del fatto che potrebbe essere molto utile parlarne con uno psicologo che saprà aiutarla a trovare dentro di lei le risposte.
Rimango disponibile per un eventuale colloquio.
Dott.ssa. Grazia Chianetta
Data la complessità della situazione, è necessario prendere consapevolezza del fatto che potrebbe essere molto utile parlarne con uno psicologo che saprà aiutarla a trovare dentro di lei le risposte.
Rimango disponibile per un eventuale colloquio.
Dott.ssa. Grazia Chianetta
Buongiorno.
La parola da lei scritta, «esemplare», lascia perplessità su tutto il suo racconto, sulla lettura di se stessa, di lui, del rapporto.
E' una parola su cui ritengo sia necessario approfondire.
La parola da lei scritta, «esemplare», lascia perplessità su tutto il suo racconto, sulla lettura di se stessa, di lui, del rapporto.
E' una parola su cui ritengo sia necessario approfondire.
Cara utente,
Grazie per aver condiviso la tua situazione. È comprensibile che tu stia vivendo un momento di grande confusione emotiva. Riflettere sulla tua relazione attuale e capire cosa ti manca può essere un buon punto di partenza per affrontare questa crisi. Potresti scoprire che ci sono aspetti della tua relazione che desideri migliorare, e questo è un passo importante per il tuo benessere emotivo.
È importante riconoscere le dinamiche manipolative del tuo collega. La sua alternanza tra attenzione e distacco potrebbe essere una forma di controllo emotivo che ti fa sentire legata a lui. Stabilire dei limiti chiari può aiutarti a proteggerti da ulteriori sofferenze.Cerca di concentrarti su te stessa e sulle cose che ti rendono felice. Dedica tempo ai tuoi hobby, agli amici e alla famiglia, e alle attività che ti fanno sentire bene e rafforzano la tua autostima. Potrebbe essere utile parlare con un professionista, come uno psicologo, che possa aiutarti a esplorare i tuoi sentimenti e a trovare strategie per superare questa dipendenza emotiva.
Dott. Iacopo Curzi
Grazie per aver condiviso la tua situazione. È comprensibile che tu stia vivendo un momento di grande confusione emotiva. Riflettere sulla tua relazione attuale e capire cosa ti manca può essere un buon punto di partenza per affrontare questa crisi. Potresti scoprire che ci sono aspetti della tua relazione che desideri migliorare, e questo è un passo importante per il tuo benessere emotivo.
È importante riconoscere le dinamiche manipolative del tuo collega. La sua alternanza tra attenzione e distacco potrebbe essere una forma di controllo emotivo che ti fa sentire legata a lui. Stabilire dei limiti chiari può aiutarti a proteggerti da ulteriori sofferenze.Cerca di concentrarti su te stessa e sulle cose che ti rendono felice. Dedica tempo ai tuoi hobby, agli amici e alla famiglia, e alle attività che ti fanno sentire bene e rafforzano la tua autostima. Potrebbe essere utile parlare con un professionista, come uno psicologo, che possa aiutarti a esplorare i tuoi sentimenti e a trovare strategie per superare questa dipendenza emotiva.
Dott. Iacopo Curzi
Buonasera, con il supporto di uno psicoterapeuta può comprendere il senso di questa passione cponvolgente, i suoi bisogni, come procedere nella relazione con il fidanzato e con il suo collega. Un caro saluto. Dr.ssa Lorena Ferrero
Gentile utente, prima di tutto la ringrazio per la sua condivisione. Comprendo come la situazione che ha descritto sia per lei motivo di grande sofferenza e muova in lei potenti emozioni. Le relazioni intime possono metterci di fronte alle contraddizioni e fragilità più profonde e dilanianti. Mi sento comunque in dovere di fare una premessa fondamentale: non è in nostro potere cambiare gli altri, solo noi stessi. Forse non è quello che desidera sentirsi dire, ma è il punto indispensabile da cui partire se si desidera davvero alleviare la propria sofferenza e migliorare la propria vita. Non esiste consiglio che chiunque, compreso un professionista, possa darle per suscitare nell'altra persona il cambiamento che vorrebbe produrre. Ciò che un professionista può offrirle e, probabilmente, ciò di cui ha bisogno, è uno spazio in cui poter esprimere ed esplorare il suo vissuto, in modo da poter maturare una maggiore chiarezza e libertà rispetto ad esso, così da poter condurre la sua vita in modo più sereno, anche di fronte alle delusioni che l'esistenza talora ci infligge, compresa quella che sta patendo in questo momento. Spero di averle dato uno spunto utile e, rimanendo a disposizione, le auguro il meglio. Un caro saluto, Dott. Alessandro Pittari
Buongiorno, certo che lei si trova in una situazione complicata e confusa. Provi a farsi aiutare attraverso colloqui di valutazione e chiarificazione che possano evidenziare i motivi della sua situazione presente.
Buongiorno, credo che per consigli su "cosa fare e come farlo" abbia sbagliato rubrica, qui la invitiamo a prendere contatto con un terapeuta per ragionare sui meccanismi più profondi che l'hanno portata e potrebbero riportarla a muoversi in un certo modo.
Vabbè comunque non riesco a non rispondere: lo tratti con indifferenza.
Vabbè comunque non riesco a non rispondere: lo tratti con indifferenza.
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Gentile utente, la ringrazio per la condivisione di questo suo periodo di confusione e sofferenza. Da ciò che racconta sembra che questa persona abbia risvegliato qualche aspetto di lei che adesso fatica a lasciare andare, sarebbe importante poter riflettere su cosa lei stia provando in questo momento e quali siano i suoi bisogni. Inoltre, forse sarebbe utile interrogarsi sulle sue mancanze all'interno della relazione con il suo compagno. Questa situazione, sebbene dolorosa per lei, potrebbe voler essere un indicatore riguardo al fatto che è il momento di prendere le distanze e di concentrarsi su sé stessa e sulle sue priorità. Accetti i suoi sentimenti, stabilisca confini chiari e rifletta sulla sua relazione attuale. Cerchi supporto per esplorare i suoi sentimenti in modo sano e ritrovare la sua indipendenza emotiva. Resto a disposizione e le porgo un caro saluto. Dott.ssa Consalvo
Quello che sta vivendo è un'esperienza intensa che le ha fatto riscoprire sensazioni di vitalità e desiderio. Tuttavia, è essenziale comprendere che la dipendenza affettiva da questo giovane collega riflette bisogni e desideri non soddisfatti dentro di lei. Invece di cercare di smontare le sue convinzioni o alimentare il suo ego, si concentri su se stessa e sul suo benessere psicofisico. Riscopra la sua vitalità indipendentemente da chi la circonda e lavori sugli aspetti mancanti nella sua relazione attuale. Le consiglio di prendersi del tempo per esplorare le sue emozioni e i suoi vissuti con con l'aiuto di un professionista.
Cordialmente
Buongiorno,
quello che le sta accadendo dovrebbe innanzitutto dirle che sarebbe il caso non sposarsi. Questa relazione potrebbe esser nata come fuga dal suo attuale compagno con cui probabilmente non vuole continuare a stare o con cui non vuole avere una vita insieme. Simbolico l'essersi interessata ad una ragazzo molto più giovane che rimanda all'idea di quanto lei desideri ancora sentirsi ragazza, giovane e con tanta voglia di godersela più che di vedersi in una vita matrimoniale. Porta qui tanti spunti di riflessione importanti su cui varrebbe la pena soffermarsi, magari all'interno di uno spazio di ascolto più ampio che solo una psicoterapia potrebbe fornirle.
Nel caso resto disponibile ad accogliere la sua richiesta di aiuto, ricevo anche on-line.
Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
quello che le sta accadendo dovrebbe innanzitutto dirle che sarebbe il caso non sposarsi. Questa relazione potrebbe esser nata come fuga dal suo attuale compagno con cui probabilmente non vuole continuare a stare o con cui non vuole avere una vita insieme. Simbolico l'essersi interessata ad una ragazzo molto più giovane che rimanda all'idea di quanto lei desideri ancora sentirsi ragazza, giovane e con tanta voglia di godersela più che di vedersi in una vita matrimoniale. Porta qui tanti spunti di riflessione importanti su cui varrebbe la pena soffermarsi, magari all'interno di uno spazio di ascolto più ampio che solo una psicoterapia potrebbe fornirle.
Nel caso resto disponibile ad accogliere la sua richiesta di aiuto, ricevo anche on-line.
Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
La domanda utile che potrebbe porsi è cosa la spinge ad impegnarsi in un prossimo matrimonio, al di là di quello che prova per questo ragazzo e del fatto che Lui non voglia proseguire la relazione. Si fermi un attimo, pensi a se stessa. Chieda un supporto psicologico e si chiarisca. Un cordiale saluto.
capisco che stai affrontando una situazione complicata e dolorosa. È importante mettere il tuo benessere al primo posto. Per smettere di alimentare l'ego dell'altra persona e smontare le sue convinzioni, è fondamentale concentrarti su te stessa. Distanziati da questa relazione e dai comportamenti che potrebbero rafforzare la dipendenza emotiva. Cerca il supporto di amici, familiari o un professionista per elaborare le tue emozioni e lavorare sulla tua autostima. Rimango a disposizione. Dott.ssa Francesca Gottofredi
Cara certo che non la giudico anzi ritengo che abbia bisogno di essere aiutata e capita perché oltre a sentirsi viva e desiderata ha bisogno di costruire la sua strada a prescindere dal matrimonio e dal collega di lavoro con il quale è nata la passione. Le consiglio di farsi aiutare da un professionista per gestire queste emozioni travolgenti e destabilizzanti che come dice lei nascono da una mancanza, da una dipendenza, dal bisogno di sentirsi viva. Sono a disposizione nel caso avesse necessità. Un caro saluto. Dott.ssa Anna Verrino
Buongiorno, comprendo la situazione di ambivalenza che vive . Penso che la fiducia in sé e il distacco emotivo possano minare le sicurezze che lei sente di avere dato a quest'uomo, anche se in lei albergano due parti opposte: una che lo vorrebbe accanto e l'altra che chiuderebbe definitivamente questo capitolo. Per fare chiarezza sarebbe necessario cercare un supporto professionale. L'obiettivo potrebbe essere rinarrare ciò che è successo, alla luce dei suoi bisogni profondi e inconsapevoli. Ci pensi.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Grazie per aver condiviso una situazione così complessa e personale. Posso immaginare quanto le emozioni che ha vissuto siano intense e contrastanti, e che arrivare a questo punto abbia richiesto coraggio. In un contesto di questo tipo, dove l’intreccio tra desiderio, senso di colpa, dipendenza emotiva e senso di sé è molto forte, non è insolito provare un mix di attrazione e disagio, di vitalità e vulnerabilità.
Innanzitutto, riconoscere di sentirsi “viva” in questa relazione – con tutte le emozioni che ha riacceso – è una chiave preziosa per comprendere ciò che desidera e ciò che forse sente mancare altrove. La sensazione di sentirsi apprezzata e desiderata può rivelare bisogni profondi di riconoscimento e di conferma di sé, e può essere utile chiedersi se questi bisogni vengano soddisfatti anche nella sua relazione principale, quella con il suo fidanzato. A volte, in momenti di crescita personale o di transizione, può accadere di trovare nelle attenzioni di un’altra persona una via per esprimere aspetti di sé che si percepiscono trascurati o latenti.
Comprendere e affrontare una situazione di dipendenza emotiva richiede di ritornare su di sé: questo ragazzo sembra suscitare in lei sentimenti di conferma e passione, ma è anche un riflesso di qualcosa di più profondo che la riguarda. Chiedersi quali aspetti del suo mondo interiore stanno emergendo può aiutarla a dirigere l’attenzione dall’“esterno” (ovvero, cosa lui pensa o se tornerà) verso l’“interno” (cioè, cosa la fa sentire viva, cosa desidera portare con sé in una relazione duratura e, soprattutto, in quale modo desidera vedere sé stessa valorizzata).
Evitare di alimentare questa dinamica può aiutarla a preservare il proprio equilibrio emotivo, e può essere un primo passo per ridurre la dipendenza affettiva e recuperare una visione più stabile di sé e dei suoi desideri. Si dia la possibilità di vivere questi sentimenti senza auto-giudicarsi, ma contemporaneamente di distaccarsi dai comportamenti che rischiano di mantenere attiva una relazione sbilanciata. Può essere utile, a questo scopo, evitare di cercare conferme da lui tramite messaggi o foto, così da ridurre i momenti in cui può sentirsi esposta o vulnerabile.
Parlare con un terapeuta di questo momento e del suo vissuto potrebbe fornirle uno spazio protetto in cui esplorare più a fondo cosa la trattiene e cosa la spinge avanti, senza giudizi, aiutandola a riscoprire una dimensione autentica di sé da riportare nella sua vita di coppia o, più in generale, nelle sue relazioni. Concedersi il tempo per elaborare questi sentimenti e per riconoscere i suoi bisogni le permetterà di prendere decisioni consapevoli, che rispecchino il suo benessere emotivo e la sua autenticità.
In bocca al lupo, dott.ssa Federica Emiliani
Innanzitutto, riconoscere di sentirsi “viva” in questa relazione – con tutte le emozioni che ha riacceso – è una chiave preziosa per comprendere ciò che desidera e ciò che forse sente mancare altrove. La sensazione di sentirsi apprezzata e desiderata può rivelare bisogni profondi di riconoscimento e di conferma di sé, e può essere utile chiedersi se questi bisogni vengano soddisfatti anche nella sua relazione principale, quella con il suo fidanzato. A volte, in momenti di crescita personale o di transizione, può accadere di trovare nelle attenzioni di un’altra persona una via per esprimere aspetti di sé che si percepiscono trascurati o latenti.
Comprendere e affrontare una situazione di dipendenza emotiva richiede di ritornare su di sé: questo ragazzo sembra suscitare in lei sentimenti di conferma e passione, ma è anche un riflesso di qualcosa di più profondo che la riguarda. Chiedersi quali aspetti del suo mondo interiore stanno emergendo può aiutarla a dirigere l’attenzione dall’“esterno” (ovvero, cosa lui pensa o se tornerà) verso l’“interno” (cioè, cosa la fa sentire viva, cosa desidera portare con sé in una relazione duratura e, soprattutto, in quale modo desidera vedere sé stessa valorizzata).
Evitare di alimentare questa dinamica può aiutarla a preservare il proprio equilibrio emotivo, e può essere un primo passo per ridurre la dipendenza affettiva e recuperare una visione più stabile di sé e dei suoi desideri. Si dia la possibilità di vivere questi sentimenti senza auto-giudicarsi, ma contemporaneamente di distaccarsi dai comportamenti che rischiano di mantenere attiva una relazione sbilanciata. Può essere utile, a questo scopo, evitare di cercare conferme da lui tramite messaggi o foto, così da ridurre i momenti in cui può sentirsi esposta o vulnerabile.
Parlare con un terapeuta di questo momento e del suo vissuto potrebbe fornirle uno spazio protetto in cui esplorare più a fondo cosa la trattiene e cosa la spinge avanti, senza giudizi, aiutandola a riscoprire una dimensione autentica di sé da riportare nella sua vita di coppia o, più in generale, nelle sue relazioni. Concedersi il tempo per elaborare questi sentimenti e per riconoscere i suoi bisogni le permetterà di prendere decisioni consapevoli, che rispecchino il suo benessere emotivo e la sua autenticità.
In bocca al lupo, dott.ssa Federica Emiliani
Buongiorno, grazie per aver condiviso la sua storia con tanta sincerità. Mi rendo conto che questa situazione la stia mettendo di fronte a emozioni e pensieri complessi, e voglio rassicurarla che ciò che prova è umano e comprensibile. È evidente che lei stia vivendo una lotta interiore tra ciò che desidera emotivamente e ciò che sa, razionalmente, essere più funzionale per il suo benessere. Partiamo da un punto fondamentale: ciò che sta vivendo non la definisce né come persona né come partner. In momenti di vulnerabilità, è normale che si possano sviluppare attrazioni o legami che sembrano riempire un vuoto emotivo o ravvivare sensazioni di vitalità e attrattiva che, magari, si erano affievolite. Questo ragazzo, per un breve periodo, le ha offerto qualcosa che l’ha fatta sentire viva e desiderata, e ciò ha avuto un impatto profondo su di lei. Tuttavia, è altrettanto importante riconoscere che questa "relazione segreta" non era costruita su una base di reciprocità autentica o di un progetto condiviso. Piuttosto, sembra che fosse alimentata da dinamiche di attrazione e da un gioco di dipendenza emotiva che si è instaurato tra voi due. Da un punto di vista cognitivo-comportamentale, è utile riflettere su come i suoi pensieri stiano alimentando le emozioni di mancanza e il senso di dipendenza. La mente, in situazioni simili, tende a ingigantire i momenti belli e a minimizzare le difficoltà o i segnali che ci avvertono che qualcosa non va. Probabilmente, ciò che la tiene legata a questa situazione non è solo la persona in sé, ma anche il bisogno di rivivere quelle sensazioni intense che ha provato. Tuttavia, queste emozioni, per quanto forti, non sempre corrispondono a una realtà relazionale che possa davvero nutrirla nel lungo termine. Un passo fondamentale per uscire da questo "loop" è iniziare a spostare l’attenzione da lui a sé stessa. Si chieda: cosa le ha dato questa relazione che sente di non avere nel suo rapporto attuale o nella sua vita? Potrebbe trattarsi di un senso di novità, di leggerezza, di sentirsi vista e apprezzata in un modo diverso. Questi bisogni sono validi, ma la domanda che può essere utile porsi è: come posso soddisfare questi bisogni in modo sano e rispettoso verso me stessa e verso gli altri? Lavorare su questi aspetti potrebbe aiutarla a riconoscere che ciò che cerca all’esterno potrebbe essere trovato anche dentro di sé o costruito in modo più autentico nelle relazioni già presenti nella sua vita. Un’altra chiave importante è gestire i comportamenti che mantengono vivo questo legame, come il continuare a provocare una reazione da parte sua con foto o messaggi. Questi gesti, pur comprensibili, alimentano la sua dipendenza emotiva e danno a lui il controllo della situazione. Sarebbe utile iniziare a ridurre progressivamente questi comportamenti, magari ponendosi piccoli obiettivi realistici, come evitare di inviargli messaggi per un giorno, poi per due, e così via. Ogni passo in questa direzione rafforzerà il suo senso di autonomia e le permetterà di sentirsi più libera. Infine, voglio sottolineare che lavorare su questo percorso non significa negare o reprimere ciò che prova, ma imparare a gestirlo in modo che non le faccia male. Un supporto psicologico potrebbe aiutarla a esplorare queste emozioni più in profondità, a identificare i pensieri disfunzionali che le impediscono di andare avanti e a costruire strategie per il suo benessere emotivo. Ricordi che non deve affrontare tutto questo da sola: chiedere aiuto è un segno di forza, non di debolezza. Le auguro di trovare presto maggiore chiarezza e serenità. Merita una relazione che la faccia sentire apprezzata e rispettata per ciò che è, non solo per ciò che può dare agli altri. Se ha bisogno di ulteriore supporto, sono qui per ascoltarla. Dott. Andrea Boggero
Cara, quello su cui io rifletterei è quale parte di te fa emergere quel ragazzo e farei chiarezza su quella parte di te che evidentemente vuole emergere e ascoltata perché magari l'hai repressa per molto tempo. A volte noi quando stiamo in una relazione da un pò mettiamo, involontariamente, in disparte alcuni lati di noi che escono, poi, in altre situazioni. Quindi mi chiederei "come mi fa sentire e perché mi piace così tanto stare con quella persona? Cosa mi piace di me stessa quando sto con lui?". L'altra persona molte volte è uno specchio di noi stessi e noi associamo a quella persona alcune qualità che in realtà appartengono a noi ma che noi non vediamo in noi stessi e che riflettiamo e vediamo solo nell'altro. Dobbiamo però comprendere come quelle qualità, fanno parte di noi e l'altro è solo la manifestazione che ce le mostra per poterle integrare. Quando poi noi le abbiamo integrate, aumentando così la consapevolezza di noi stessi, capiamo chi siamo e quanto valiamo, smettiamo di stare in attesa dell'altro e iniziamo ad agire in base a ciò che fa bene a noi stessi. Non possiamo sapere il perché lui abbia preso questa scelta, sicuramente avrà i suoi motivi, ma possiamo scegliere di reagire attivamente alla situazione e trovare le nostre risposte spostando il focus dell'attenzione e lavorando su di noi. Magari sarebbe utile anche riflettere sulla tua attuale relazione e capire cosa ti manca e cosa ti spinge a cercarlo all'esterno, per avere una chiarezza maggiore della situazione in generale. Spero di esserti stata d'aiuto, un abbraccio.
Capisco quanto possa essere difficile questa situazione, soprattutto perché hai vissuto emozioni intense e contrastanti che ti hanno fatta sentire viva, ma allo stesso tempo ti trovi a dover fare i conti con un legame che ti tiene in uno stato di dipendenza affettiva. La cosa importante, come già stai cercando di fare, è mettere al centro il tuo benessere e il rispetto verso te stessa. Continuare a inviare segnali, come foto provocanti, può mantenere acceso un gioco di potere emotivo che in realtà ti fa più male che bene, alimentando la sua attenzione senza però garantire un reale coinvolgimento o cambiamento da parte sua.
Per cominciare a uscire da questo loop, può essere utile prendere le distanze emotive e fisiche, anche limitando il contatto, soprattutto quello non indispensabile per motivi di lavoro. Questo spazio ti permette di recuperare lucidità e ridurre il potere che ha su di te. Cerca di focalizzarti su te stessa, sulle tue passioni, amicizie e attività che ti fanno stare bene senza dipendere da lui. Coltivare l’autostima ti aiuterà a rafforzare i tuoi confini emotivi e a non cadere più nella trappola di chi dà poco ma chiede molto.
Se ti senti sopraffatta da questa situazione, può essere un grande aiuto parlare con un professionista, uno psicologo, che ti supporti nel comprendere meglio i tuoi sentimenti, riconoscere schemi di dipendenza affettiva e costruire strategie concrete per recuperare autonomia e serenità. Meritare rispetto e amore vero è un diritto di tutti, te compresa.
Per cominciare a uscire da questo loop, può essere utile prendere le distanze emotive e fisiche, anche limitando il contatto, soprattutto quello non indispensabile per motivi di lavoro. Questo spazio ti permette di recuperare lucidità e ridurre il potere che ha su di te. Cerca di focalizzarti su te stessa, sulle tue passioni, amicizie e attività che ti fanno stare bene senza dipendere da lui. Coltivare l’autostima ti aiuterà a rafforzare i tuoi confini emotivi e a non cadere più nella trappola di chi dà poco ma chiede molto.
Se ti senti sopraffatta da questa situazione, può essere un grande aiuto parlare con un professionista, uno psicologo, che ti supporti nel comprendere meglio i tuoi sentimenti, riconoscere schemi di dipendenza affettiva e costruire strategie concrete per recuperare autonomia e serenità. Meritare rispetto e amore vero è un diritto di tutti, te compresa.
Hai vissuto una relazione che, per segretezza, rischio e intensa attrazione, è diventata simile a una dipendenza affettiva, alimentata dagli “spiragli” che lui lascia aperti e dai contatti provocanti che riattivano continuamente il loop speranza–delusione.
Questa storia parla anche di te: del bisogno di sentirti viva, desiderata, speciale, e forse di un vuoto già presente nel tuo rapporto ufficiale.
Per proteggerti serve ridurre il contatto al minimo, spostare il focus da lui ai tuoi bisogni profondi e, se puoi, parlane con uno psicologo per capire il senso di questa relazione e cosa vuoi davvero per la tua vita sentimentale.
Questa storia parla anche di te: del bisogno di sentirti viva, desiderata, speciale, e forse di un vuoto già presente nel tuo rapporto ufficiale.
Per proteggerti serve ridurre il contatto al minimo, spostare il focus da lui ai tuoi bisogni profondi e, se puoi, parlane con uno psicologo per capire il senso di questa relazione e cosa vuoi davvero per la tua vita sentimentale.
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