ho perso mio padre da un paio di mesi e da allora, a scoppio ritardato ho cominciato a soffrire di u

33 risposte
ho perso mio padre da un paio di mesi e da allora, a scoppio ritardato ho cominciato a soffrire di un disturbo di ansia, e ho davvero tanto timore, paura , ansia che si sia evoluto in un DOC, ho cercato i sintomi del doc su internet, e non ho visioni o pensieri, ma semplicemente una grande paura di esserne affetta, da questa paura poi ne scaturiscono i pensieri, come se me li inducessi da sola, ma non sono nemmeno pensieri quanto solo ed esclusivamente paura e forte ansia,quando sono in compagnia,non ho minimamente pensieri del genere, insomma non ho la più pallida idea di cosa mi stia succedendo,(non ho compulsioni di nessun genere) vorrei solo sapere se ne sono affetta o meno, questa ignoranza mi affligge.
Salve, Mi spiace molto per la situazione è per il disagio espresso. Comprendo quanto possa essere stato difficile per lei vivere l'esperienza della morte di suo padre.
Ritengo pertanto che sia fondamentale che lei intraprende un percorso psicologico al fine di elaborare il lutto ed indagare le cause, origini ed i fattori di mantenimento dei suoi sintomi onde evitare che la situazione possa irrigidirsi e trovare strategie utili per fronteggiare le situazioni particolarmente problematiche.
Cordialmentedott FDL

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Salve, credo che sia opportuno per lei chiarire questo aspetto con un professionista e non su internet. Ha mai pensato ad un consulto psicologico?
Buona giornata.
Dott. Fiori
Salve. Quando si perde un genitore si perde un punto di riferimento importante. E, possono emergere le fragilità più profonde. Un buon percorso psicoterapeutico che possa aiutarla ad elaborare il lutto della perdita e a indagare sulle cause delle fragilità, stimolando la fiducia in se stessa, può essere la cosa migliore che possa fare in questo momento. Distinti saluti
Gentile utente,
perdere un genitore è sempre fonte di grande sofferenza, che ciascuno nel proprio intimo prova ad elaborare in maniere molto diverse. L'ansia che avverte è una sorta di "messaggio", vuol dirle qualcosa, merita perciò di essere riconosciuta ed ascoltata per poter essere compresa e superata. il mio consiglio è quello di non "googlare" sintomatologie né cercare soluzioni su internet, ma di portare ciò che avverte come problematico ad un professionista competente che possa aiutarla. Un percorso di elaborazione del lutto, e di tutto ciò che ad esso può essere connesso, potrà senza dubbio esserle di giovamento.
Spero di esserle stata d'aiuto, resto a disposizione!
Un grosso in bocca al lupo, coraggio!

Dott.ssa Genduso
Buongiorno, è difficile dare una risposta al suo dubbio con queste poche informazioni. E' necessario fare una consultazione da uno psicoterapeuta per arrivare a capire meglio di cosa si tratta. Intraprendere un percorso di psicoterapia potrà anche essere utile per elaborare la scomparsa di suo padre che sembra aver messo in luce delle fragilità. Cordiali saluti
Buonasera, comprendo che il dolore per una perdita possa alterare il senso del tempo ma 2 mesi sono un tempo molto breve per elaborare un lutto, quindi i sintomi che lei esprime sono compatibili con il difficile momenti che sta attraversando. Se però i suoi sintomi sono intrusivi e le provocano uno stato di malessere difficile da tollerare o che possano sfociare in un disturbo, potrebbe chiedere un consulto con un professionista e capire se un percorso di psicoterapia la può aiutare ad affrontare meglio la situazione.
Cordiali saluti Dottoressa Michela Campioli
Se la tua domanda è soffro di un disturbo ossessivo compulsivo è di facile risposta con una valutazione psicodiagnostica.
Ma a partire da questa stessa risposta direi che forse si può partire con un'altra domanda: "perchè sento così forte il bisogno di chiedermelo?"
Forse due mesi sono il tempo giusto per decidere di avere un aiuto a capire meglio cosa sta vivendo, per smettere di affliggersi.
A disposizione,
Cinzia Bagnaschino
Buongiorno,
Probabilmente sta elaborando il lutto per la perdita di suo padre. Una perdita rappresenta un evento doloroso, ma anche incontrollabile.
Ciò che non possiamo controllare ci crea insicurezza, preoccupazione, ovverosia ansia.
Ovviamente prenda con le dovute cautele quanto le sto dicendo, poiché non la conosco e non posso effettuare una diagnosi.
Sono disponibile se vuole approfondire le difficoltà che sta vivendo.
Cordialmente
Dott. Santo La Monica
Gentile utente mi spiace molto per la situazione che sta vivendo, perdere un genitore è un’esperienza di grande sofferenza. Spesso l’ansia è il modo con cui il nostro corpo cerca di esprimere tale sofferenza, come già espresso precedentemente dai colleghi, è un “messaggero” che vuole comunicare qualcosa e che ha bisogno di essere accolto e ascoltato. Le consiglio di intraprendere un percorso di psicoterapia per affrontare l’elaborazione del lutto e per comprendere il significato profondo della sua ansia.
Le auguro il meglio! Un caro saluto, Dott.ssa Paola Trombini
Gentile Utente, mi dispiace molto per la sofferenza che sta vivendo. Rispetto al quesito che ha specificamente posto, è necessaria una valutazione diagnostica con ulteriori elementi. Ogni segno o sintomo è inserito in una cornice unica, ricondurlo ad un eventuale disturbo o attribuirvi un'etichetta resta un passaggio limitato... fondamentale è arrivare a vedere le varie tinte e le sfumature dell'intero quadro. Spesso il disagio, per quanto spiacevole, ha l'importante compito di dare voce alle sofferenze che altrimenti non ci si permette di cogliere o esprimere. La perdita di un genitore è un evento carico di dolore, per cui non esistono tempistiche prestabilite o date di scadenza. Chissà che lo "scoppio ritardato" di cui scrive non sia in realtà l'occasione di anticipare un grande e potente movimento: chiedere aiuto. Dott.ssa Valentina Cecchi
Elaborazione del lutto è un percorso, nel caso di un genitore è impegnativo, a prescindere dal legame che abbiamo avuto con la sua figura. Deve darsi tempo e magari farsi aiutare in questa elaborazione da un terapeuta. Un caro saluto, dr.ssa Daniela Benvenuti Padova-Feltre-online
Gentile utente vivere la perdita di un familiare è un’esperienza dolorosa. A volte però il dolore o la paura di sentire il dolore si manifesta sotto altre forme come l’ansia che diventa il segnale di un disagio che va compreso. Perché pensa al doc?
Paradossalmente le darebbe più certezza sapere di avere un disturbo definito piuttosto che una condizione poco chiara?
Valuti la possibilità di intraprendere un percorso terapeutico che l’aiuti a fare un po’ di “ordine” nei suoi pensieri
Le mando un caro saluto
Dott.ssa Anna Tomaciello
Buongiorno ,la morte di suo padre è una profonda sofferenza ma anche la perdita di un pilastro a cui probabilmente faceva riferimento.Allora possono scatenarsi ansie ,paure solitudini e timori di non essere all'altezza delle situazioni esistenziali.Si tratta di una fase difficile che sarebbe auspicabile venisse accompagnata da un buon percorso psicologico per riprendere forza,radici e le redini della propria vita.Resto a disposizione.dottssa Luciana Harari
Gentile Signorina, non è possibile arrivare ad una diagnosi attendibile senza incontri diretti tra paziente e terapeuta.
Tali incontri sarebbero utili per l' elaborazione del lutto e altresì per la risoluzione degli stati di ansia da Lei manifestati.
Ottima cosa è a mio avviso continuare a frequentare le persone a cui Lei è legata e, pertanto, evitare in ogni caso di isolarsi e chiudersi in se stessi.
Sarebbe altrettanto utile coltivare hobby e interessi di qualsiasi natura che aiutino ad aumentare la propria autostima e la propria conoscenza di se stessi.
Un caro saluto.
Alessia Ferraroni

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Cara utente, deve essere veramente difficile perdere un genitore. Come detto precedentemente dai colleghi l’ansia ha una funzione. Ci comunica che c’è qualcosa a cui non stiamo dando voce. Penso che la scelta migliore per lei sia chiedere una consulenza psicologica al fine di elaborare i suoi vissuti.
Resto a disposizione.
Dott.ssa Francesca Tardio
Cara, forse pensare ad un disturbo compulsivo è prematuro soprattutto solo dopo un autodiagnosi. Sicuramente la scomparsa di suo padre ha generato una sintomatologia ansiosa che in quanto tale necessita di essere affrontata ed elaborata con il sostegno di un professionista. A volte pensiamo di essere stati in grado di elaborare i lutti, quando invece questi continuano ad essere irrisolti generando somatizzazione.
Provi ad affidarsi a qualcuno. Insieme riuscirete a capire se di Doc si tratta
Un caloro saluto
Dott.ssa Scaglione
Gentilissima,
Richieda al più presto un consulto specialistico. Non prenda paura, la farà stare più tranquilla.
I miei auguri.
Dssa riso
Gentile utente la perdita di una persona cara genera comportamenti diversi da persona a persona. Un colloquio con un professionista potrebbe aiutarla ad affrontare questo momento delicato della sua vita. Dottssa ANA Rita Grimaldi
Buonasera, mi dispiace molto per Suo papà. Un evento come quello che è successo a Lei, può a volte scatenare delle emozioni nuove, qualche pensiero che può sembrare strano. Lasci stare l'internet, Dr. Google non è sempre un buon consigliere e sicuramente non è adatto per farsi delle diagnosi. I pensieri preoccupanti è più facile che vengano nei momenti di tranquillità, quando la mente non è occupata da altro. Per dare un nome a quello che Le sta succedendo, ci vuole un colloquio e forse più di uno. E soprattutto, dopo aver dato un nome al problema, sarebbe meglio affrontarlo, non lasciarlo crescere, aiuta lavorare con tutte queste paure. Può darsi che la perdita, in particolare se improvvisa e fuori dal controllo di chiunque, Le abbia scatenato il bisogno di tenere sotto controllo altri aspetti della vita, per evitare l'imprevedibile. Ma è solo un'ipotesi, ce ne possono essere altre. Purtroppo non si possono trarre delle conclusioni in questo spazio. Un caro saluto. Dott.ssa Katarina Faggionato
Buongiorno, mi dispiace molto per la sua perdita e per la sofferenza che le ha generato. Immagino quanto sia importante per lei conoscere la natura del disagio che ha espresso nella domanda, tuttavia, per accertare la diagnosi occorre effettuare una valutazione approfondita. Per farlo la invito a riflettere sulla possibilità di richiedere una consulenza psicologica a un professionista che potrà aiutarla a fare chiarezza su come i sintomi che riferisce si sono manifestati e quali sono i fattori che li mantengono e che condizionano la sua qualità di vita.
Le auguro un buon proseguimento e spero che possa trovare sollievo e la serenità che merita.
Saluti,
Dr.ssa Rebecca Gilmozzi
Dalle sue parole sembra attraversare un momento davvero particolare e profondamente pesante da sopportare, che meriterebbe di essere condiviso per alleviarne il dolore. I suoi vissuti, così importanti e delicati, necessiterebbero di essere ascoltati e approfonditi in un contesto terapeutico, certamente un percorso psicologico la aiuterebbe a fare chiarezza e ad affrontare questo momento, così difficile per lei. La psicoterapia è prima di tutto un viaggio, un'esplorazione di noi stessi con la compagnia di qualcuno a cui affidarsi e su cui poter contare che può aiutarci a conoscerci meglio, a sondare parti di noi emozioni, pensieri, prospettive ancora sconosciuti che è arrivato il momento di incontrare. Le suggerisco di valutare l'inizio di un percorso di terapia con la compagnia di qualcuno che si sintonizzi al meglio con le sue necessità e aspettative, in caso mi trova disponibile ad riceverla (attraverso la video-consulenza online) e, se mi permette, la invito con piacere a ritagliarsi qualche minuto per leggere la mia descrizione presente su questa piattaforma e farsi una prima idea di me del mio approccio; se la lettura le piacerà e se la motiverà a mettersi in gioco (scegliere di affrontare il nostro dolore è una scelta molto coraggiosa e una scommessa su noi stessi!), mi troverà felice di accoglierla. Resto a sua disposizione e, se vuole, la aspetto. Un gentile saluto
Gentile utente di mio dottore,

vista la perdita di un genitore, mi concentrerei più sull'elaborazione del lutto, che sulla sintomatologia che è emersa probabilmente come reazione a quanto accaduto.
Sarebbe opportuno in questo momento probabilmente farsi supportare da uno specialista per poter lavorare sull'accettazione di tale perdita. Credo abbia bisogno di questo, più che di una diagnosi.
Dovesse aver bisogno di un consulto non esiti a contattarmi in privato.

Cordiali Saluti
Dottor Diego Ferrara
Buongiorno, mi dispiace molto per la sua perdita e per la situazione di ansia che sta vivendo.
È assolutamente normale e comune che lei sperimenti sensazioni di questo tipo dopo un lutto così grande.
È importante però, come lei ha fatto, provare a chiedere aiuto. Per cercare di affrontare questa perdita e i vissuti ansiosi che ne stanno derivando.
Mi sento di consigliarle di iniziare un percorso psicologico, per poter avere uno spazio tutto suo in cui tirare fuori le sue emozioni e ritrovare un poco di serenità.
Se vuole, sono disponibile.
Un caro saluto,
Dott.ssa Alice Carbone
Buongiorno, i lutti possono attivare meccanismi inconsci. Può rivolgersi ad un terapeuta emdr che può aiutarla a dare senso a ciò che sta vivendo dopo la morte di suo padre. Cordiali saluti dottoressa Adriana Casile
Buongiorno. Mi dispiace per la perdita di suo padre e per la sofferenza che sta vivendo per questo evento. Perdere una persona cara è sempre un'esperienza difficile e dolorosa con cui confrontarsi. Mi colpisce il fatto che dice che questa sua sofferenza è iniziata "a scoppio ritardato", come se inizialmente fosse rimasto più distante dai sentimenti e dai vissuti legati a questa dolorosa perdita ed ora invece li stesse sentendo in modo molto intenso. Le sconsiglio di cercare spiegazioni su internet perché potrebbero confonderla in questo delicato momento che sta attraversando, le suggerisco invece di contattare un professionista psicologo - psicoterapeuta per richiedere un supporto. Un saluto, Dott. Felice Schettini
Buonasera,
la perdita di un genitore, anche se fa parte del ciclo di vita, è un momento molto doloroso. Quello che le consiglio è di concedersi un po di tempo per elaborare la perdita. Piano piano si troverà a provare altre emozioni, sensazioni e pensieri che la condurranno a riorganizzare la sua vita sulla base dell'assenza di suo padre. Se dovesse avere bisogno di un sostegno nell'affrontare questo percorso mi può contattare.
Un cordiale saluto. Dott.ssa Georgia Silvi
....a scoppio ritardato? ma no, mica poteva iniziare a sentire l'effetto di un trauma così dopo qualche giorno.
La vicinanza con la morte risveglia in noi tutta la nostra paura di morire. Ansia, quando un pensiero non accede alla coscienza, ossessioni, quando il bisogno di controllo é impellente.
Non c'è niente di "strano" in quello che sta vivendo. Questo non vuol dire che sia atroce e che la paura preventiva di potersi sentire così non acutizzi la situazione.
Certo che in questa situazione chiedere un appoggio, uno spazio protetto in cui pensare i suoi pensieri, é un'ottima idea. Non so da dove scrive, ma ci sono molte attività pubbliche ottime, senza affrontare la spesa di una psicoterapia privata.
Se vuole contattarmi, cerchi il mio numero sul profilo (qui non si può scrivere), vedremo assieme, se posso aiutarla a trovare dove e chi, possa farle da spalla in questa elaborazione dolorosa, ma assolutamente importante.
Salve, il lutto é si un evento naturale ma spesso non viene elaborato nel modo giusto. A volte é il corpo e le emozioni a mandarci dei segnali di disagio. Li ascolti e si faccia aiutare da uno psicoterapeuta....
Dott.ssa Milvia VERGINELLI
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo e della difficoltà che sta vivendo. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
Gentile utente la perdita di un genitore è un evento luttuoso che richiede tempo per essere elaborato. Non escludo che il significato di questa perdita possa avere avuto conseguenze su ciò che descrive. Se questa sua ansia continua sarebbe il caso di affrontare il tema in psicoterapia. Lei non è un' etichetta diagnostica ma una persona che vede la realtà con i suoi personalissimo occhi. A volte c'è bisogno di una aiuto.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Buongiorno, è sicuramente difficile rispondere a questo dubbio che l'affligge, così su piedi. Sarebbe importante poter consultare uno specialista che possa chiarire i suoi dubbi ed eventualmente consigliare un sostegno circa la dolorosa perdita che descrive.

Un caro saluto

MT
Gent.ma,
potrebbe esserle utile una consultazione per comprendere meglio lo stato del disagio che riferisce e per definire un programma terapeutico che la aiuti a risolverlo. Lei collega gli stati di ansia all’esperienza della perdita di suo padre: un lavoro terapeutico a breve termine, anche focalizzato sui sentimenti legati a questa esperienza, potrebbe già aiutarla a contestualizzare gli affetti e a ridurre il disagio che ne deriva. Mi sento poi di suggerirle di non continuare a cercare in rete la check-list dei sintomi. SG
Mi dispiace sentire della tua perdita e della situazione di ansia che stai vivendo.
Il disturbo ossessivo-compulsivo (DOC) è una condizione caratterizzata dalla presenza di ossessioni e compulsioni. Le ossessioni sono pensieri, immagini o impulsi persistenti e indesiderati che causano ansia significativa, mentre le compulsioni sono comportamenti o azioni ripetitive che vengono eseguite in risposta alle ossessioni per ridurre l'ansia. Tuttavia, ciò che descrivi sembra più riferirsi all'ansia e alla paura di sviluppare un disturbo piuttosto che ai sintomi specifici del DOC.

La paura di sviluppare una determinata condizione può creare ansia e stress aggiuntivi. È importante ricordare che solo un professionista qualificato, come uno psicologo o uno psichiatra, può diagnosticare un disturbo mentale. Se le tue paure e l'ansia persistono o peggiorano nel tempo, ti consiglio vivamente di rivolgerti a un professionista della salute mentale per una valutazione accurata.

Un terapeuta può aiutarti ad esplorare le tue preoccupazioni e i tuoi sintomi, offrendoti un supporto e delle strategie per affrontare l'ansia. Se ritieni che il disturbo ossessivo-compulsivo o qualsiasi altra condizione possa essere una preoccupazione, è importante cercare assistenza professionale per una valutazione adeguata.

Nel frattempo, ci sono alcune tecniche di gestione dell'ansia che potresti provare a utilizzare per alleviare i sintomi, come la respirazione profonda, la meditazione, l'esercizio fisico regolare e l'evitare l'uso eccessivo di Internet per la ricerca di sintomi. Prenditi cura di te stessa, cerca di ridurre lo stress e considera l'importanza di un supporto emotivo, come parlare con amici, familiari o professionisti della salute mentale.

Ricorda che ogni persona è unica e che ciò che provi potrebbe essere differente da quello che potrebbe provare qualcun altro. Un professionista qualificato sarà in grado di fornirti un'adeguata valutazione e un supporto personalizzato in base alle tue esigenze individuali.
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