Ho 64 anni da poco ho perso mio marito dopo 50 anni di vita insieme,l'ho conosciuto quando avevo 14

20 risposte
Ho 64 anni da poco ho perso mio marito dopo 50 anni di vita insieme,l'ho conosciuto quando avevo 14 anni,era molto ammalato, ultimamente aveva contratto il covid ma era asintomatico , quando è deceduto me lo hanno fatto vedere per 10 minuti e poi lo hanno chiuso e non me lo hanno fatto più vedere,piango sempre ,ma non mi faccio mai vedere dai figli,non voglio che mi vedano debole .e con loro mi comporto normalmente,vi prego datemi qualche consiglio.
Buonasera, mi dispiace molto per la sua situazione. Il lutto è una condizione particolare che per ognuno di noi ha manifestazioni, intensità e durata diversa. Certamente la modalità con cui si è svolta l'ultima parte di questo drammatico momento ha reso il tutto ancora meno accettabile, piangere è del tutto normale. Forse, se non riesce a condividere il suo dolore con i familiari potrebbe provare a trovare un sostegno psicologico. Il dolore per la perdita di una persona cara è uno stato emotivo che si evolve anche avendo la possibilità di elaborarlo con il racconto della sofferenza. Chiudersi invece in se stessi potrebbe rendere tutto più complicato.
Se ha bisogno rimango a disposizione.
Dott.ssa CB

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Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buonasera, comprendo il suo malessere. L'elaborazione del lutto è un passaggio che può variare da persona a persona e quando si creano situazioni particolarmente sofferte e drammatiche come la sua è ancora più complicato attraversarlo e accettarlo.
Piangere è un modo per sfogarsi e condividere con i suoi cari il suo malessere non è fonte di vergogna, al contrario può aiutarla a ridurre il dolore e a sentirsi meno sola.
Rimango a disposizione.
Cordialmente Dott.ssa G.Q.
Gentile, mi dispiace molto per la sua perdita e le porgo le mie condoglianze. Il lutto è una situazione e un periodo di vita davvero difficile da elaborare, vivere e superare. Non si deve vergognare e tanto meno farsi vedere forte. È normale in questo momento mostrare il suo dolore e piangere. Lo condivida con i suoi figli, sicuramente anche loro vedono nei suoi occhi quello che sta provando. Avete bisogno l’uno dell’altro. Sarà sempre la loro roccia, ma in questo momento ha anche lei bisogno di aiuto e supporto. Se ha piacere rimango a disposizione. Un caro saluto, Giada
Buonasera signora, il suo dolore è più che legittimo e non è segno di debolezza. Ha bisogno di tempo per affrontare la sua perdita. Si tratta di un processo molto personale che può essere però condiviso. Se non se la sente di farlo con i suoi figli, c'è qualcuno che possa accogliere le sue lacrime? Da soli è tutto più pesante... Se si accorge che diventa troppo faticoso, pensi che è possibile chiedere aiuto ad un professionista: affrontare un lutto può essere un percorso condiviso con un terapeuta.
In ogni caso, vedrà che ce la farà.
A sua disposizione, anche online. Dott.ssa Franca Vocaturi
Buonasera signora, dalle sue parole emerge molta sofferenza e mi dispiace per ciò che sta provando. L'elaborazione del lutto è un percorso lungo e doloroso, le consiglio, quindi, di rivolgersi ad uno specialista che la possa sostenere. Sono a disposizione, anche online. Le auguro una buona serata, dottoressa Nibbioli.
Buonasera, mi spiace molto per quanto sta attraversando. La perdita di una persona cara e significativa porta con sé una serie di emozioni che, soprattutto se hanno avuto poco modo di essere elaborate e sedimentate, possono portare a difficoltà emotive quotidiane.
Comportarsi normalmente, come sottolinea lei nelle sue parole, può risultare difficile o comunque con uno sforzo in cui il suo dolore fatica ad emergere seppur legittimato dal lutto e dalle circostanze che lo hanno reso drammatico. Perché temere o vergognarsi dei propri sentimenti tanto più se legittimi? Cosa succederebbe se la vedessero "debole" in un momento in cui ascoltare il suo sentire avrebbe bisogno del suo spazio?
Condividere le proprie emozioni con i figli che non sono immuni anche loro a questa sofferenza, potrebbe essere un modo per unire nel ricordo e per non rischiare così che ognuno si arrocchi nel proprio dolore, che ha bisogno di spazi di intimità ma anche di condivisione.
Se queste circostanze di elaborazione del lutto aggiunte alla sensazione di non poter o voler condividere il suo dolore e la difficoltà nel legittimarlo dovessero essere sempre più importanti e frequenti nella sua quotidianità, le consiglio di rivolgersi ad un professionista per un supporto psicologico che la possa aiutare ad affrontare i suoi sentimenti e le sue emozioni che hanno diritto ad emergere ed essere elaborate e che meritano il suo ascolto dopo una perdita così dolorosa.
Un caro e affettuoso saluto.
Dott.ssa Quartini Martina
Gentile signora, il lutto necessita di tempo per essere elaborato e considerato lo stress al quale potrebbe sentirsi sottoposta, parlare con un/una professionista per uno sfogo o un sostegno, in uno spazio in cui può sentirsi libera, mi sembra il percorso più indicato per lei in questo momento. Le auguro di trovare un po' di serenità. Dott.ssa M. Costantini.
Buonasera, innanzitutto sono sinceramente dispiaciuto per la perdita e per le condizioni entro le quali è avvenuta. Il primo elemento che mi colpisce della Sua esperienza è quello relativo al non voler dimostrare sofferenza. Cosa succede quando mostriamo agli altri le nostre fragilità, soprattutto considerando che si tratta di persone che condividono il nostro dolore? E' sicura che nascondere i suoi momenti di pianto possa davvero aiutare i Suoi figli? Questi ultimi infatti, fin dalla più tenera età, hanno imparato a vivere le emozioni (positive e negative) proprio tramite voi genitori. La Sua funzione di specchio è in questo momento più che mai essenziale. Abbracciare questo dolore insieme e senza filtri aiuterà ogni membro della famiglia. Chiarire i motivi che l'hanno spinta ad evitare ciò fino a questo momento è una tematica che sarebbe opportuna da affrontare insieme ad uno/a psicologo/a. Le faccio i miei migliori auguri.
Gentile Signora, comprendo bene ciò che lei prova, il senso di vuoto e la difficoltà a proseguire la sua vita da sola dopo aver condiviso così tanto con suo marito. I lutti sono fratture, distacchi da elaborare e consiglio sempre di contattare uno psicoterapeuta per poter stare meglio prima possibile ma anche per evitare strascichi dolorosi. Richieda un consulto con uno psicoterapeuta, vedrà che a breve riuscirà a stare meglio.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Cara utente, prima di tutto le faccio le mie più sentite condoglianze per la sua dolorosa perdita. Ciò che mi sento più di dirle e di vivere il suo lutto con le persone che ama. Non deve essere per forza forte in questo momento della sua vita. Vivere il lutto ci permette di elaborarlo e attraversarlo. Ogni perdita richiede tempo per essere elaborata. Potrebbe inoltre valutare la possibilità di chiedere un supporto psicologico per poter affrontare questa fase della sua vita.
Rimango a sua disposizione Cordiali saluti Dott.ssa Alessia D'Angelo
Buonasera, mi dispiace molto per il lutto che sta vivendo. Ha senz'altro bisogno di elaborare questo lutto, per farsi aiutare a vivere il senso di vuoto che ora sta provando, non nascondendo il suo dolore ma vivendolo anche insieme ai suoi figli. È molto importante vivere le emozioni che si provano anche se dolorose e non nasconderle.
Sarebbe importante per lei chiedere aiuto a uno psicologo che potrà guidarla in questo percorso.
Resto a disposizione, un caro saluto dottoressa Paola De Martino
Buonasera cara signora, mi dispiace per la sua perdita. Non vi sono parole che possano compensare una vita insieme. Accettare la perdita di una persona cara, che è ormai una parte di lei da così molto tempo, è un processo complesso che richiede tempo per essere elaborato. Non deve affrontare tutto questo da sola, può chiedere supporto ad un professionista che le stia accanto in questo processo, ma ancor prima non tema di appoggiarsi e condividere questo dolore con i suoi figli. Anche le mamme piangono e soffrono. Chi meglio di loro può conoscere il dolore per la perdita di una persona così importante. Un caro saluto. Dott.ssa Beatrice Gaboardi
Gentile signora, mi dispiace molto leggere del suo dolore. Non ci sono parole che possano consolare una perdita così grande, questo credo lo sappia anche lei, come i suoi figli. Lei è una donna forte, questo arriva dalla sue parole... Si conceda però di mostrarsi anche nella sua vulnerabilità. Perché non dovrebbe piangere la morte del compagno di una vita? La forza non è fingere che tutto sia come prima, ma avere anche il coraggio di mostrare quello che si prova, credo che i suoi figli sapranno anche apprezzare la condivisione e magari piangere insieme a lei. Purtroppo ciò non cambierà la situazione ma vi aiuterà a elaborare insieme questo dolore. La abbraccio.
Gentile utente di mio dottore,
molto probabilmente il suo è un malessere che proviene da un lutto non elaborato. In questo momento necessità di un professionista che la accompagni nel superamento del dolore, troppo forte per poter esser gestito da sola.
Nel caso resto disponibile anche con on-line.
Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
Gentile signora, affrontare una perdita in modo così traumatico, senza poter accompagnare il proprio caro fino alla fine rende l'elaborazione del lutto più dolorosa. Credo che in queste situazioni la condivisione del dolore e del ricorso, costituiscano un rito di separazione molto importante. Piangere di fronte ai suoi figli, non solo le permetterà di elaborare il suo dolore, ma permetterà anche ai suoi figli questa elaborazione.
Non c'è nessuna debolezza nel mostrare il proprio dolore, quindi non si preoccupi di questa manifestazione emotiva.
Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Cari saluti
Dottoressa Lorena Menoncello
Salve buonasera, le porgo le mie più sincere condoglianze.
Questa fase può essere molto dolorosa ed è solitamente caratterizzata da sentimenti quali tristezza, senso di vuoto. Si tratta comunque di un processo fondamentale per evitare che questa situazione possa trasformarsi in lutto patologico e creare un trauma che si ripresenterà nel futuro, causando la comparsa di diversi disturbi. Lei ora sta vivendo una fase di lutto inibito ovvero la difficoltà di esprimere le proprie emozioni, e quindi di elaborare correttamente il lutto, portando lei all'evitamento della situazione. il lutto può trasformarsi in una condizione patologica se la sua elaborazione non avviene in maniera corretta. Per questo, può essere estremamente utile richiedere l'aiuto di uno psicologo o di uno psicoterapeuta. Il mio compito qualora lei volesse sarebbe quello di aiutarla a sopportare la sofferenza causata dal lutto, per permetterle di elaborarlo, senza che si presentino strategie di evitamento. L'obiettivo finale, dunque, è quello di accettare il lutto e di riuscire a trovare le forze per andare avanti. Resto a sua disposizione.
Cordialmente Dott.ssa Bachiorri Sara se volesse prenotare una visita in presenza o on-line
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Gentile Signora, esiste anche ciò che non si vede e ciò che non si mostra. Sembra sminuire il suo dolore a debolezza. Anche i suoi figli staranno soffrendo, questo potrebbe essere il momento per condividere qualcosa che è accaduto a tutta la famiglia, ad ognuno in un modo diverso. Certamente può anche pensare di prendersi un suo spazio per elaborare un lutto così profondo facendosi accompagnare da un terapeuta.
Un caro saluto.
Daniela Bianchi
Gentile utente, innanzitutto mi dispiace molto per il suo lutto. Una reazione di tipo depressivo è assolutamente naturale in seguito alla perdita di una persona cara per cui mi sento di rassicurarla rispetto al fatto che quello che sta vivendo è assolutamente normale. Chiedere un supporto psicologico può però esserle di grande aiuto per affrontare il momento difficile che sta vivendo per accompagnarla nell'espressione dei suoi vissuti e nell'elaborazione del lutto. Un caro saluto, dott.ssa Andreoli
Buonasera, mi dispiace molto per il suo lutto. Accettare la perdita di una persona amata, ahimè, non avviene in un batter d’occhio ma è un lento cammino fatto di tanti piccoli passi. Ognuno di questi piccoli passi, seppur dolorosi, servono a ricostruire un nuovo tipo di legame con la persona scomparsa.
In questo senso, condividere il proprio dolore e le proprie emozioni con i suoi figli è uno di quei piccoli passi che la potrebbero aiutare nell’elaborazione del lutto. La condivisione la può aiutare a sentirsi meno sola, sostenuta e ad accettare la perdita con più serenità. Se però sente che ha necessità di un aiuto in più può rivolgersi ad uno psicologo o ad uno psicoterapeuta. Dott. Iacopo Curzi

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