Salve, ho perso mia suocera ad aprile 2020 per covid. mio marito sembra tranquillo apparentemente m

21 risposte
Salve,
ho perso mia suocera ad aprile 2020 per covid. mio marito sembra tranquillo apparentemente ma da mesi ha iniziato a sviluppare momenti di rabbia estrema anche per delle sciocchezze e questo accade soprattutto quando la mancanza della mamma si fa sentire di più. non si da pace del fatto di non averla potuta più vedere e che sia morta da sola in ospedale. Visto che non vuole farsi aiutare da uno psicologo, chiedo a voi un consiglio di come posso stargli vicino e provare almeno a gestire questa sua rabbia visto che lui da uno psicologo non ci vuole andare. Vi ringrazio.
Salve, mi spiace molto per il lutto che ha colpito suo marito e anche per la situazione che si è venuta a creare. Rispetto la scelta di suo marito non voler richiedere un aiuto specialistico per cui ritengo che, nei limiti delle sue possibilità, lei non possa far altro che aiutarlo a sentirsi a suo agio nell'esprimere i propri pensieri e vissuti emotivi connessi alla perdita e aiutarlo a trovare strategie utili per fronteggiare la rabbia e, più in generale, le emozioni negative.
Cordialmente, dott. FDL

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Gentile Utente,
La possibilità di vedere il corpo del defunto segna a tutti gli effetti l’inizio del lutto. Quando ciò viene a mancare le emozioni che tipicamente accompagnano questo passaggio, finiscono con l’amplificarsi. Al momento, lei può solo fare da contenitore a questa rabbia che racconta, facendole spazio senza sentirsi chiamata alle armi, e provando a sintonizzarsi sul dolore che fa da sfondo.
La ferita è “fresca”, e dunque naturale che suo marito ceda alla rabbia, ma se ciò dovesse continuare troppo a lungo andrebbe portato, con garbo, a rivedere un rifiuto così categorico per la figura del terapeuta. Per comprendere cosa di quella scomparsa, anche a distanza di molto tempo, è ancora in grado di generare un dolore così caldo. Un caro saluto
Buongiorno,
Lei ha fatto notare al marito che lo vede più arrabbiato?
Io inizierei da qui!
Buona vita
Salve,
penso che la condivisione emotiva sia fondamentale in questo momento per suo marito, anche se difficile per lui. Se non vuole un aiuto da un professionista quello che può fare lei è far sentire la sua vicinanza, ma anche parlare degli episodi di rabbia e della sua fatica nel gestirli, questo non nel momento stesso in cui si innescano ma in un tempo successivo, in cui ci sono buono margini di comunicazione.
Cara utente, mi dispiace molto per la situazione in cui si trova. Immagino che per suo marito non deve essere stato facile gestire la perdita della madre in un contesto del genere. Purtroppo la modalità della morte e il fatto di non poter vedere il parente deceduto possono scatenare dei vissuti contrastanti. Come ad esempio rendere poco concreto il distacco. Provi a dirgli con calma che è preoccupata e che ultimamente vede il suo dolore farsi più intenso. La rabbia è una fase di elaborazione del lutto. Tuttavia non è facile stare accanto a una persona che subisce la perdita. Ha mai invece pensato di trovare uno spazio per se stessa e gestire al meglio come la fa sentire questa situazione nella sua vita matrimoniale?
Resto a disposizione. Dott.ssa Francesca Tardio
Buonasera. Purtroppo il contenimento della pandemia ha stravolto i riti e le tradizioni legate alla morte. Salutare un defunto e prendersi un tempo per piangerlo è importante per poterlo lasciar andare. Se questo non è stato possibile perché non c'è stato un funerale, ha senso scegliere un modo per salutare la persona amata e piangerla: una lanterna nel cielo in suo onore, scriverle una lettera, raccontarle il dispiacere di averla lasciata sola, dipingerle un quadro. La rabbia può anche essere un passaggio fisiologico nell'elaborazione del lutto, è importante esprimerla e condividerla senza agirla su chi sta intorno. Prendersi cura emotivamente di se stessi è sempre un ottimo aiuto anche per chi ci sta accanto. Spero di esser stata in qualche modo d'aiuto. Condoglianze a lei e suo marito
La necessaria elaborazione di un lutto nel caso di suo marito è ostacolata dal non aver potuto accompagnare la madre in maniera adeguata. La mia impressione è che egli reprima il dolore e non gli permetta di venire adeguatamente elaborato e poi accettato. Gli faccia presente che in questo modo prolungherà la sua sofferenza all'infinito e lo inviti a parlarne e a liberarsi dei comprensibili fantasmi. Saluti
Cara Signora, condoglianze per il lutto. Quello che la sua famiglia e in particolare suo marito sta attraversando è un evento davvero doloroso e traumatico per come la pandemia ci ha costretto ad elaborare il lutto per la perdita di una persona a noi cara. Quello che posso dirle è di darsi un tempo: introduca l'argomento "psicologo" con suo marito; gli faccia capire che in questo momento non ha nulla da perdere se non altro nel provare almeno una volta, gli lasci il tempo per prendere la decisione. Dopodichè se la situazione dovesse peggiorare faccia presente che la situazione influisce anche sulla serenità dell'intera famiglia non solo più sua..
Spero di esserle stata d'aiuto.
Buongiorno. Parta decisamente dalla rabbia che vede in suo marito. Non importa se più o meno intensa, siamo comunque in campo soggettivo. Prenda comunque come punto di partenza per ulteriori esplorazioni il riconoscere quanto detto, a suo marito.

Saluti

MT
Quello che lei può fare ha due direzioni parallele: da un lato proteggersi da una rabbia non elaborata che comunque rischia di ferire, intendo dire che il primo punto doveroso è aiutare se stessa a stare in questa situazione. Dall'altro lato è giusto aiutare suo marito ed in questi casi molto spesso può essere utile proporgli di parlare con lei di questa situazione, in modo che i sentimenti non espressi e le emozioni represse non si traducano in comportamenti dannosi o pericolosi. Può essere un inizio, affinché si creino le condizioni per suo marito di comprendere l'importanza di parlare di questi eventi luttuosi: questo potrebbe essere il primo passo, per suo marito, verso un percorso di psicoterapia volto ad elaborare questo evento luttuoso, aggravato in questi periodi dal senso di ingiustizia e di frustrazione profonda di non poter vedere i propri cari defunti.
Mi auguro di esserle stato d'aiuto, un caro saluto.

Walter Sammi
Buonasera Signora! L'elaborazione del lutto è un argomento delicato e richiede tempo. La rabbia di suo marito potrebbe essere una fase iniziale che gradualmente dovrebbe attenuarsi lasciando spazio al dolore. Ci sono diversi piccoli accorgimenti che potrebbe attuare ma avrei necessità di avere ulteriori informazioni in merito.
Rimango a sua disposizione.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Gentile donna,
dalla sua scrittura si evince in primis una sua richiesta di aiuto. La situazione all ' interno della coppia in fondo è fonte di malessere anche per lei. Probabilmente vorrebbe esser supportata in questo momento così difficile in cui di sente sola. Qualora sentisse il bisogno di confrontarsi con uno specialista, visto il periodo che sta attraversando, non esiti a contattarmi in privato.

Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
Gentile Signora,

la pandemia sta agendo come un amplificatore sullo stress e il disagio di ciascuno di noi. Quando poi la vita ci colpisce con un lutto, la situazione rischia di diventare critica. Dietro questi momenti di rabbia c'è tuttavia qualcosa che occorre indagare meglio nella vostra relazione, come lei giustamente intuisce. Per farlo, può chiedere in un momento di pace, di ritornare con calma su quello che è accaduto, cercando di farsi spiegare bene come mai l'evento che ha scatenato l'ira sia diventato, ora, così importante. Sappiamo molto poco della vostra situazione, del ruolo che la mamma di suo marito aveva, del loro rapporto, e dei vostri rapporti reciproci. Dialogare può essere un buon inizio.
Tenga comunque in considerazione che un percorso di sostegno psicologico può essere utile sia a suo marito, che a lei.

Con i migliori auguri
dr. Ventura
Buongiorno, suo marito sta ancora in fase di lutto, trovi dei momenti in in cui chiedere a suo marito come si sente bei momenti in cui manca la madre, lo confronti delicatamente sulla sua rabbia e cercate di esplorarla insieme ( la rabbia se non fluisce non permetterà a suo marito di fare contatto con la tristezza per la morte della madre e quindi di non elaborare il lutto). Se la sua rabbia ha impatto importante sulla famiglia continui a suggerire un sostegno psicologico, in questo momento di emergenza l'associazione emdr è a disposizione della popolazione per sostegno gratuito a persone colpite direttamente o indirettamente da covid. Può contattare associazione, trova contatto su internet. C'è un primo contatto telefonico e già potrebbe essere utile a suo marito. Cordiali saluti dottoressa Adriana Casile
Salve, purtroppo non può fare molto di più. E' controproducente obbligare una persona a intraprendere un percorso di psicoterapia. L'unica cosa che può fare è suggerire a suo marito di comprendere l'origine di questa rabbia.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Buongiorno, innanzitutto desidero esprimere la mia vicinanza per il lutto che sta attraversando la vostra famiglia. La perdita di un famigliare rappresenta un momento di sofferenza che ha bisogno di essere vissuta ed affrontata con i tempi di cui ognuno ha bisogno. il delicato periodo storico che stiamo attraversando ci ha inevitabilmente portato ad esperire una forma alterata di lutto, privandoci della possibilità di porgere l'ultimo saluto ad una persona della nostra vita che all'improvviso non è più con noi. Non esistono strategie o tecniche preconfezionate, se non la vicinanza e la comprensione, per la sofferenza che suo marito è inevitabilmente chiamato a sperimentare. Trovo comprensibile la fatica di rivolgersi ad uno psicologo, soprattutto in un momento di forte fragilità in cui la sensazione di "inaiutabilità" può risultare preminente. Posso tuttavia consigliarle di essere lei a rivolgersi ad un professionista che possa aiutarla a gestire al meglio la situazione delicata che sta attraversando. Un caro saluto.
Buongiorno, mi dispiace moltissimo per la perdita subita. Se suo marito non vuole recarsi da uno psicologo, l'unica cosa che può fare lei è quella di stargli accanto. Gli manifesti la sua vicinanza, rispettando i tempi di suo marito ed esplicitando anche quelli che sono i suoi vissuti quando ci sono quei momenti di rabbia. Gli faccia capire che essere arrabbiati, o forse incazzati, è normale. Sia empatica.
Cordiali saluti
Gentile signora, mi dispiace molto per la sua situazione e per il lutto che ha colpito suo marito. Purtroppo se lui non vuole farsi aiutare, non può far nulla in merito, tantomeno gestire la sua rabbia, proprio perchè come lei afferma è "sua". Può tuttavia chiedere a se stessa cosa desidera per sè in questa situazione di disagio , che immagino sia anche il suo e provare a prendersi cura della propria preoccupazione e sofferenza che questa situazione le provoca, magari iniziando a parlarne apertamente a suo marito.
Cordiali saluti,
Rosella Pettinari
Buona sera, in situazioni di forte disagio nonchè durature nel tempo sarebbe importante rivolgersi ad uno specialista per poter meglio comprendere ed elaborare questa sua problemtica. Preferibilmente le consiglierei di rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta così che possa intraprendere un percorso di terapia anche in videochiamata WhatsApp. Cordiali saluti, Dott.ssa Beatrice Planas. Psicologa psicoterapeuta per consulenze online
Salve, è molto intelligente ed efficace quello che vuole fare. Le consiglio di rivolgersi ad un terapeuta familiare, così che possa avere la situazione più chiara e consapevole
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo e della difficoltà che sta vivendo. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini

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