Faccio seguito al mio messaggio precedente che riporto in breve per chiarire alcuni aspetti " Salve,
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Faccio seguito al mio messaggio precedente che riporto in breve per chiarire alcuni aspetti " Salve, ho scoperto da pochi mesi che mio marito per 10 anni mi ha tradita. E lo ha fatto gia' 2 anni dopo il nostro matrimonio . La relazione extraconiugle e' finita molti anni fa, e la donna con cui stava e' morta anni dopo la fine della loro relazione, ma io non riesco a darmi pace. Cosa posso fare ? Da mesi non vivo piu'" Questo il mio messaggio precedente .
Il mio compagno ( che io chiamo marito visti i 20 anni insieme ) l'ho conosciuto dopo una settimana da quando aveva lasciato la casa coniugale ed era in attesa di avviare le pratiche di separazione in quanto aveva scoperto che sua moglie lo tradiva e pur avendole lui dato la possibilita' di ricominciare, lei aveva optato per la separazione. Siamo stati amici per circa 3 mesi , poi ci siamo messi insieme . Poiche' abitava a 200 km dalla mia citta' e ogni sera veniva e restava da me , dopo pochi mesi abbiamo deciso di viere insieme a casa mia . E' stato bellissimo , benche' lui abbia avuto diversi problemi , dalla morte di sua madre a quelli creati dalla ex moglie che non si aspettava lui lasciasse il suo paese. Ho scoperto pochi mesi fa, e lui lo sa , che dopo 2 anni mi ha tradita, e la storia e' andata avanti per un tempo lungo, benche' come ammesso da lui stesso, anche con l'altra dopo pochi anni si erano creati malintesi e fratture per cui si lasciavano e rimettevano insieme molto di sovente. Si vedevano poco dato che l'altra abitava a 300 km da noi....Ora le mie domande sono : perche' dopo 2 anni ha sentito il bisogno di tradirmi ? Perche' non mi ha lasciata, visto che in comune non avevamo nulla se non l'amore ? Perche' con l'altra pur tra alti e bassi sono andati avanti 10 anni ? Perche' pur essendo l'altra morta, dopo 5 anni ha continuato a scrivere messaggi all'amica dell'altra per esprimergli il suo dolore ancora vivo per " averla persa " ? Ecco infine che io mi sento smarrita, tra lui che dice di non voler chiudere con me, di avermi sempre amata tanto che non mi ha lasciata , e me che da un lato ho perdonato , ma di fatto il dolore e' forte , io non so chi ho di fronte, se un abile truffatore o un uomo buono come io l'ho sempre visto perche' di fatto e' benvoluto da tutti per il suo carattere disponibile e le attenzioni che riserva a chiunque. Senza queste risposte io non voglio proseguire la nostra storia . Grazie per le vostre risposte
Il mio compagno ( che io chiamo marito visti i 20 anni insieme ) l'ho conosciuto dopo una settimana da quando aveva lasciato la casa coniugale ed era in attesa di avviare le pratiche di separazione in quanto aveva scoperto che sua moglie lo tradiva e pur avendole lui dato la possibilita' di ricominciare, lei aveva optato per la separazione. Siamo stati amici per circa 3 mesi , poi ci siamo messi insieme . Poiche' abitava a 200 km dalla mia citta' e ogni sera veniva e restava da me , dopo pochi mesi abbiamo deciso di viere insieme a casa mia . E' stato bellissimo , benche' lui abbia avuto diversi problemi , dalla morte di sua madre a quelli creati dalla ex moglie che non si aspettava lui lasciasse il suo paese. Ho scoperto pochi mesi fa, e lui lo sa , che dopo 2 anni mi ha tradita, e la storia e' andata avanti per un tempo lungo, benche' come ammesso da lui stesso, anche con l'altra dopo pochi anni si erano creati malintesi e fratture per cui si lasciavano e rimettevano insieme molto di sovente. Si vedevano poco dato che l'altra abitava a 300 km da noi....Ora le mie domande sono : perche' dopo 2 anni ha sentito il bisogno di tradirmi ? Perche' non mi ha lasciata, visto che in comune non avevamo nulla se non l'amore ? Perche' con l'altra pur tra alti e bassi sono andati avanti 10 anni ? Perche' pur essendo l'altra morta, dopo 5 anni ha continuato a scrivere messaggi all'amica dell'altra per esprimergli il suo dolore ancora vivo per " averla persa " ? Ecco infine che io mi sento smarrita, tra lui che dice di non voler chiudere con me, di avermi sempre amata tanto che non mi ha lasciata , e me che da un lato ho perdonato , ma di fatto il dolore e' forte , io non so chi ho di fronte, se un abile truffatore o un uomo buono come io l'ho sempre visto perche' di fatto e' benvoluto da tutti per il suo carattere disponibile e le attenzioni che riserva a chiunque. Senza queste risposte io non voglio proseguire la nostra storia . Grazie per le vostre risposte
Gentile utente, la questione è molto delicata, la miglior scelta da fare è consultare uno psicologo e avere quindi un setting protetto così da poterla aiutare al meglio. Le suggerisco quindi di riservarsi uno spazio di ascolto adeguato alla portata della tematica da lei esposta.
Cordialmente
Dottor Mauro Vargiu
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Dottor Mauro Vargiu
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Gentilissima utente, grazie della precisione del suo racconto. Tuttavia, date le innumerevoli informazioni e l'esigenza di un approfondimento rispetto al primo messaggio, mi sentirei davvero di consigliarle di affidarsi ad un professionista per poter approfondire la questione in un percorso psicologico.
Sicuramente quello che riporta è un disagio significativo e delle domande la cui risposta sicuramente nella sua storia di vita e nella sua storia con il suo compagno, che consta di molto altro rispetto a questo tradimento (il quotidiano viversi).
Il mio consiglio comunque, alla luce della sofferenza che questa storia le sta procurando e di quanto la ingaggi durante la sua quotidianità, è di intraprendere un percorso che le consenta di trovare le risposte che cerca.
Rimango a sua disposizione anche online, per un colloquio. Cordialmente, Dott.ssa Sara Torregrossa
Sicuramente quello che riporta è un disagio significativo e delle domande la cui risposta sicuramente nella sua storia di vita e nella sua storia con il suo compagno, che consta di molto altro rispetto a questo tradimento (il quotidiano viversi).
Il mio consiglio comunque, alla luce della sofferenza che questa storia le sta procurando e di quanto la ingaggi durante la sua quotidianità, è di intraprendere un percorso che le consenta di trovare le risposte che cerca.
Rimango a sua disposizione anche online, per un colloquio. Cordialmente, Dott.ssa Sara Torregrossa
Buonasera e grazie per la sua condivisione, mi dispiace molto per ciò che sta vivendo, purtroppo nel suo racconto trovo elementi mancanti per poterle dare un consiglio, penso che dandosi la possibilità di un percorso di psicoterapia possa salvare questa relazione prima che sia troppo tardi. Dedichiamo impegno, pazienza e attenzione a noi stessi, ne avremo solo da guadagnare. Un caro saluto e resto a disposizione anche per consulti online, dssa Cristina Sinno
Gentile Utente, mi spiace per la sofferenza che prova e che traspare dal suo messaggio. Le sue domande sono complesse e non è possibile, a mio avviso, fornire delle risposte adeguate in una sede come questa . Ritengo che un intervento adeguato possa essere quello della terapia di coppia, dove ci sia spazio per l'elaborazione personale ma anche per lavorare sulla coppia partendo dalla sua necessità di conoscere meglio la persona che ha a fianco.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Cara rispondere a una domanda sulla motivazione di un partner nel tradire può essere delicato, poiché le ragioni possono variare da persona a persona e da relazione a relazione.
La questione del tradimento in una relazione è complessa e può essere affrontata da molteplici prospettive. È importante sottolineare che ogni situazione è unica, e le ragioni dietro un tradimento possono variare notevolmente.
Alcuni individui possono tradire a causa di insoddisfazione emotiva o fisica nella loro relazione attuale. La mancanza di comunicazione, la perdita di connessione emotiva o l'incapacità di soddisfare i bisogni fondamentali possono portare alcuni a cercare conforto altrove.
Altri potrebbero tradire a causa di difficoltà personali o di autostima, cercando conferma o gratificazione da un'altra persona. Talvolta, le cause del tradimento possono essere complesse e profondamente radicate in esperienze passate o problemi personali.
Tuttavia, è essenziale sottolineare che il tradimento non è mai giustificato e non risolve i problemi di una relazione. La comunicazione aperta, la comprensione reciproca e l'impegno possono essere fondamentali per superare le sfide e mantenere una relazione sana.
Ogni situazione è unica, e la chiave è cercare una comprensione approfondita delle dinamiche della propria relazione per affrontare le sfide insieme.
Spero che questa risposta possa offrire una prospettiva generale sull'argomento.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Rinzivillo
La questione del tradimento in una relazione è complessa e può essere affrontata da molteplici prospettive. È importante sottolineare che ogni situazione è unica, e le ragioni dietro un tradimento possono variare notevolmente.
Alcuni individui possono tradire a causa di insoddisfazione emotiva o fisica nella loro relazione attuale. La mancanza di comunicazione, la perdita di connessione emotiva o l'incapacità di soddisfare i bisogni fondamentali possono portare alcuni a cercare conforto altrove.
Altri potrebbero tradire a causa di difficoltà personali o di autostima, cercando conferma o gratificazione da un'altra persona. Talvolta, le cause del tradimento possono essere complesse e profondamente radicate in esperienze passate o problemi personali.
Tuttavia, è essenziale sottolineare che il tradimento non è mai giustificato e non risolve i problemi di una relazione. La comunicazione aperta, la comprensione reciproca e l'impegno possono essere fondamentali per superare le sfide e mantenere una relazione sana.
Ogni situazione è unica, e la chiave è cercare una comprensione approfondita delle dinamiche della propria relazione per affrontare le sfide insieme.
Spero che questa risposta possa offrire una prospettiva generale sull'argomento.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Rinzivillo
Buonasera, innanzitutto grazie per la sua condivisione. Si percepisce attraverso le sue parole la sofferenza che le causa questa situazione e l'urgenza di fare chiarezza sulla questione.
Le dinamiche di coppia sono dinamiche particolari e complesse dove si incrociano il nostro modo di essere e i nostri schemi con quelli di un'altra persona, creandone altri a sua volta. Ogni coppia è quindi unica nel suo essere. Proprio per questo motivo è difficile rispondere alle sue domande con così poche informazioni.
Quello che mi sento di consigliarle è di trovare uno spazio sicuro all'interno del quale lei possa raccontare la sua storia e prendersi cura della sua sofferenza.
Resto a disposizione, anche online, per creare insieme a lei questo spazio.
Cordialmente Dott.ssa Alice D'Angelo
Le dinamiche di coppia sono dinamiche particolari e complesse dove si incrociano il nostro modo di essere e i nostri schemi con quelli di un'altra persona, creandone altri a sua volta. Ogni coppia è quindi unica nel suo essere. Proprio per questo motivo è difficile rispondere alle sue domande con così poche informazioni.
Quello che mi sento di consigliarle è di trovare uno spazio sicuro all'interno del quale lei possa raccontare la sua storia e prendersi cura della sua sofferenza.
Resto a disposizione, anche online, per creare insieme a lei questo spazio.
Cordialmente Dott.ssa Alice D'Angelo
Buonasera, comprendo il suo bisogno di avere risposte, di trovare un senso a questa situazione che ha dovuto subire passivamente dato che il tutto è accaduto a sua insaputa, ma stia attenta perchè difficilmente troverà un senso dietro a tutto ciò, non deve rischiare che questo la porti a logorarsi ancora di più. So che non è facile ma quello che potrebbe fare è girare queste domande non verso ciò che è successo e verso suo marito ma verso di lei. Pensi al perchè continua a stare con una persona che ha tradito la sua fiducia o se lei ama quest uomo oggi. Insomma quello che le sento di dire è che deve ritagliarsi uno spazio per lei, per elaborare quello che le è successo e come affrontarlo. A volte entrare dentro il dolore e la delusione è l'unico modo per uscirne davvero. Ci sarebbero molte altre cose da dirle ma sono certa che quello di cui lei ha bisogno oggi è dedicare del tempo per se stessa, trovando uno spazio sicuro in cui può manifestare le sue emozioni che si porta dentro. Le auguro di trovare la serenità che ricerca, non esiti a contattarmi per qualsiasi cosa. Un caro saluto Dott.ssa Valentina Mestici
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè capisco quanto questa situazione possa impattare sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale innanzitutto che lei faccia chiarezza circa ciò che sente e ciò che prova verso questa persona, ritagliandosi uno spazio d'ascolto per elaborare pensieri e vissuti emotivi legati alla situazione descritta pertanto la invito a richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buongiorno signora, sono molto dispiaciuta per la sua sofferenza. Purtroppo non è possibile cambiare gli altri, nè ottenere da loro le risposte che vorremmo, se non ce le vogliono dare o se nemmeno loro le hanno ben chiare. Quello che è possibile fare, magari ritagliandosi un suo spazio privato di riflessione, è capire di che cosa ha bisogno lei per stare bene, per avere una vita serena, e quindi agire di conseguenza.
Le auguro di cuore di trovare la motivazione per iniziare un percorso personale e provare ad alleviare la sua sofferenza.
dott.ssa Federica Tessaro
Le auguro di cuore di trovare la motivazione per iniziare un percorso personale e provare ad alleviare la sua sofferenza.
dott.ssa Federica Tessaro
Buongiorno, è comprensibile la sua sofferenza e la frattura che sente tra la fiducia verso un uomo buono e disponibile con tutti e l'abile truffatore.
Risposte, rispetto al comportamento del suo compagno, può averle da lui stesso e decidere poi di conseguenza, anche nel credergli o meno. Esplorare le ragioni psicologiche del suo comportamento mi chiedo, e le chiedo, a che tipo di suo bisogno risponde. Approfondire in uno spazio protetto potrebbe esserle d'aiuto per prendere una decisione che, a fronte dei vent'anni di vita insieme, immagino sia difficile da prendere. Un caro saluto e a disposizione anche on line, Maria dr. Zaupa
Risposte, rispetto al comportamento del suo compagno, può averle da lui stesso e decidere poi di conseguenza, anche nel credergli o meno. Esplorare le ragioni psicologiche del suo comportamento mi chiedo, e le chiedo, a che tipo di suo bisogno risponde. Approfondire in uno spazio protetto potrebbe esserle d'aiuto per prendere una decisione che, a fronte dei vent'anni di vita insieme, immagino sia difficile da prendere. Un caro saluto e a disposizione anche on line, Maria dr. Zaupa
Buongiorno, grazie per aver condiviso questa parte della sua vita su questo canale.
Credo che sia importante non trascurare i suoi vissuti di smarrimento ed impotenza che lei riporta e dare loro valore e dignità. Un percorso di sostegno psicologico potrebbe aiutarla a prendersi cura di come lei si sente, ad esplorare in maniera più approfondita come lei sta vivendo questa situazione e magari a fare chiarezza su come lei vuole muoversi rispetto a suo marito.
Resto a disposizione, buona giornata!
Dottoressa Erika Castagneri
Credo che sia importante non trascurare i suoi vissuti di smarrimento ed impotenza che lei riporta e dare loro valore e dignità. Un percorso di sostegno psicologico potrebbe aiutarla a prendersi cura di come lei si sente, ad esplorare in maniera più approfondita come lei sta vivendo questa situazione e magari a fare chiarezza su come lei vuole muoversi rispetto a suo marito.
Resto a disposizione, buona giornata!
Dottoressa Erika Castagneri
Gentile utente, effettivamente quelli che porta sono tanti elementi che delineano una situazione molto complessa ed articolata. Rimane sempre molto difficile ed assai rischioso dare una spiegazione a comportamenti di persone terze, in quanto ognuno di noi è mosso da motivazioni, sentimenti, storie di vita che si intrecciano in modo così complesso da rendere ogni tentativo di spiegazione una mera ipotesi e sicuramente una ipersemplificazione che spesso non aiuta a comprendere le vere intenzioni/motivazioni dell'altro, ma che al contrario contribuisce a rendere ancora più confusionaria la situazione. Quello che mi sembra invece importante è provare a spostare il focus su di lei, per comprendere meglio le motivazioni che guidano le sue scelte, per avere uno spazio dedicato per prendersi cura della sua sofferenza, per indagare i suoi bisogni ed i suoi vissuti, partendo proprio dal senso di smarrimento che prova in questo momento. Le auguro il meglio, cordiali saluti, Dott.ssa Elena Ponte
Gentile utente, grazie per la chiarezza e per la condivisione. Le sue domande solo importanti e si evince come nascano da un continuo pensiero e da una profonda sofferenza; tuttavia, quello che mi sento di dirle è che non sono domande a cui può trovare una risposta da sola. Le relazioni di coppia prevedono appunto una dualità e le domande che lei si pone riguardano le motivazioni che sono dietro il comportamento dell'altro, ragione per cui l'unica persona che può effettivamente rispondere a queste domande è suo marito. Credo che ci sia sicuramente un canale comunicativo che va ristabilito nella vostra coppia, canale che, oltre ad aiutarvi a superare questo momento, può evitare che in futuro possano ripresentarsi situazioni simili; per questo vi invito calorosamente ad intraprendere un percorso psicologico di coppia, dove entrambi potete portare il vostro vissuto e la vostra soggettività, imparare ad ascoltarvi e comprendervi reciprocamente e giungere fino all'effettivo perdono che altro non è che l'elaborazione e l'accettazione dei vissuti che sono dietro al tradimento, così da capire poi quale direzione prendere. Resto a disposizione. Dott.ssa Martina De Angelis
Gentile utente, la ringrazio per aver condiviso i suoi dubbi con noi. Comprendo le sue difficoltà e le sue preoccupazioni, e mi dispiace per i vissuti negativi che queste le provocano. Qualora dovesse ritenerlo opportuno o necessario, mi rendo disponibile a cominciare con lei un percorso , che potrebbe tornarle utile per esplorare ed approfondire le sue emozioni, esperienze e valori al fine di trovare una strada percorribile e ritrovare la serenità.
Tenga a mente che il benessere mentale è una priorità, e trovare il professionista giusto può fare la differenza.
Qualora dovesse avere altre domande, o desiderasse ricevere ulteriori informazioni, non esiti e chiedere.
Un caro saluto, dott. Daniele D’Amico.
Tenga a mente che il benessere mentale è una priorità, e trovare il professionista giusto può fare la differenza.
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Un caro saluto, dott. Daniele D’Amico.
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Salve, comprendo il dolore e la confusione che sta vivendo in questa situazione. Le ragioni dietro il tradimento e le scelte del suo compagno possono essere complesse e dipendono da molte variabili personali. È importante comunicare apertamente con lui per cercare di comprendere le sue motivazioni e i suoi sentimenti. La consulenza di coppia potrebbe essere utile per affrontare questi problemi insieme e cercare di trovare una chiarezza e una risoluzione. Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti, Dott.ssa Francesca Gottofredi.
Gentile utente, Capisco che sta affrontando una situazione molto complessa e dolorosa. È comprensibile che le domande su come e perché suo marito abbia agito in determinati modi la tormentino. Potrebbe essere benefico cercare di esplorare queste questioni in profondità, possibilmente in un contesto di consulenza di coppia, dove potrete affrontare apertamente le vostre preoccupazioni. Il supporto di un professionista potrebbe aiutarvi a navigare attraverso queste emozioni intense e a prendere decisioni informate riguardo al vostro futuro insieme. Ricordi che è importante anche prendersi cura di sé stessa in questo processo, focalizzandoti sul suo benessere emotivo e riflettendo su cosa desidera dalla sua relazione. Resto a disposizione per qualsiasi dubbio o approfondimento. Un saluto. Dott.ssa Pasqualina Annoso.
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Buonasera e grazie per la sua condivisione, mi dispiace molto per ciò che sta vivendo, purtroppo nella sua narrazione trovo elementi mancanti per poterle dare un consiglio, penso che dandosi la possibilità di un percorso di psicoterapia possa salvare questa relazione prima che sia troppo tardi.
Buongiorno, grazie per aver condiviso un vissuto così intenso e doloroso. Mi spiace molto per ciò che sta vivendo, comprendo la necessità di risposte e chiarezza. Le rimando che potrebbe essere molto utile per il suo benessere intraprendere un percorso di psicoterapia che l'aiuti ad esplorare e chiarire i suoi vissuti. Si dia la possibilità di un percorso, instaurando una buona relazione con il suo terapeuta sono certa che riuscirà a trovare molte risposte su se stessa e sulla relazione che vive.
Resto a disposizione, un saluto.
Dott.ssa Maria De Masis
Resto a disposizione, un saluto.
Dott.ssa Maria De Masis
Gentile Utente, mi spiace per la sofferenza che prova e che traspare dal suo messaggio. Le domande che sta ponendo sono complesse e non è possibile, a mio avviso, fornire delle risposte adeguate in una sede come questa. Ritengo che un intervento adeguato possa essere quello della terapia personale con uno sguardo alla coppia, dove ci sia spazio per l'elaborazione personale ma anche per lavorare sulla coppia partendo dalla sua necessità di conoscere meglio la persona che ha a fianco. Infatti rispondere a una domanda sulla motivazione di un partner nel tradire è molto delicato, poiché le ragioni possono variare da persona a persona e da relazione a relazione. La questione del tradimento in una relazione è complessa e può essere affrontata da molteplici prospettive. Alcuni individui possono tradire a causa di insoddisfazione emotiva o fisica nella loro relazione attuale. La mancanza di comunicazione, la perdita di connessione emotiva o l'incapacità di soddisfare i bisogni fondamentali possono portare alcuni a cercare conforto altrove. Altri potrebbero tradire a causa di difficoltà personali o di autostima, cercando conferma o gratificazione da un'altra persona. Talvolta, le cause del tradimento possono essere complesse e profondamente radicate in esperienze passate o problemi personali. Comprendere le tecniche della comunicazione aperta, la comprensione reciproca e l’impegno sono fondamentali per superare le sfide e mantenere una relazione sana. Ogni situazione è unica, e la chiave è cercare una comprensione approfondita delle dinamiche della propria relazione per affrontare le sfide insieme. Se posso esserle utile sono qui per un consulto o un inizio di terapia on line. Cordiali saluti dott.ssa Crisafulli Liliana
Buonasera, mi dispiace per la situazione che sta vivendo. Le domande che ci pone sono comprensibili, come allo stesso modo è comprensibile la sua necessità di avere delle risposte. Tuttavia ogni situazione è unica e a sé stante, la questione del tradimento in una relazione è complessa e le ragioni dietro tale comportamento possono essere svariate. Per questi motivi non è semplice fornire delle risposte alle sue domande. Quello che mi sento di consigliarle è di concedersi il tempo e lo spazio per occuparsi delle sue emozioni, dei suoi pensieri e della situazione che sta vivendo. Resto a disposizione. Un caro saluto
Grazie per aver condiviso la sua storia, che evidenzia il peso del dolore che sta affrontando. È naturale che si interroghi sui motivi del tradimento e sul significato del comportamento di suo marito. Spesso il tradimento riflette bisogni emotivi o insicurezze personali, più che una mancanza d’amore verso il partner. Tuttavia, ciò non diminuisce il suo diritto di sentirsi ferita e confusa.
Il fatto che lui abbia mantenuto un rapporto con l’altra donna per così tanto tempo, pur dichiarando di amarla, potrebbe indicare una difficoltà a gestire legami affettivi complessi. Anche il dolore espresso per la perdita dell’altra donna può essere visto come una forma di lutto non elaborato, ma non giustifica il suo comportamento. Rielaborare un tradimento richiede tempo e chiarezza. Anche se ha scelto di perdonare, è fondamentale capire se oggi sente di poter ricostruire la fiducia e se questa relazione risponde ancora ai suoi bisogni. Valutare un percorso di terapia di coppia potrebbe aiutarla ad approfondire queste dinamiche e a prendere una decisione consapevole. Un supporto personale, invece, potrebbe darle lo spazio per lavorare sulle sue emozioni e priorità. Sono disponibile per ulteriori chiarimenti.
Il fatto che lui abbia mantenuto un rapporto con l’altra donna per così tanto tempo, pur dichiarando di amarla, potrebbe indicare una difficoltà a gestire legami affettivi complessi. Anche il dolore espresso per la perdita dell’altra donna può essere visto come una forma di lutto non elaborato, ma non giustifica il suo comportamento. Rielaborare un tradimento richiede tempo e chiarezza. Anche se ha scelto di perdonare, è fondamentale capire se oggi sente di poter ricostruire la fiducia e se questa relazione risponde ancora ai suoi bisogni. Valutare un percorso di terapia di coppia potrebbe aiutarla ad approfondire queste dinamiche e a prendere una decisione consapevole. Un supporto personale, invece, potrebbe darle lo spazio per lavorare sulle sue emozioni e priorità. Sono disponibile per ulteriori chiarimenti.
Salve, il suo messaggio esprime una profonda confusione e una grande sofferenza derivante dalla scoperta del tradimento. È comprensibile che si senta smarrita, soprattutto in un contesto dove l'amore e la fiducia sembrano essere stati compromessi. La sua riflessione su quanto accaduto mette in luce le sfide complesse legate al legame tra di voi, nonché le ombre del passato che continuano a influenzare il presente. La necessità di tradire dopo due anni, pur in una relazione che sembrava basata sull'amore, può suggerire che ci siano motivi più profondi che trascendono la semplice insoddisfazione. Potrebbe essere che il suo compagno stia affrontando conflitti interiori irrisolti, legati alla sua storia e al suo vissuto emotivo, che possono averlo spinto a cercare conforto altrove, persino quando sembrava avere una relazione valida con lei. È essenziale riflettere sul significato di queste esperienze e su come entrambe le vostre storie passate influenzino la vostra dinamica attuale. La domanda sulle sue motivazioni può rimanere aperta e complicata, ma ciò che è più importante è come si sente ora e quali passi desidera intraprendere per il suo benessere. La sua volontà di trovare risposte e chiarezza è fondamentale, e potrebbe essere utile esplorare questi temi in un contesto terapeutico, dove possa elaborare il dolore e considerare come lavorare verso un futuro che funzioni per lei, sia che decida di restare con il suo compagno o di allontanarsi.
Se desidera approfondire questi pensieri e sentimenti, sono qui per offrirle uno spazio di ascolto e supporto.
Cordialmente, dottoressa Laura Lanocita.
Se desidera approfondire questi pensieri e sentimenti, sono qui per offrirle uno spazio di ascolto e supporto.
Cordialmente, dottoressa Laura Lanocita.
Ho letto con attenzione le sue parole e mi colpisce subito la profondità della ferita che sta vivendo, insieme alla lucidità con cui cerca di dare un senso a ciò che è accaduto. Lei sta portando sulle spalle un dolore doppio: da un lato la scoperta di un tradimento prolungato, dall’altro l’inquietudine di non riuscire più a riconoscere chi ha accanto e la storia che avete costruito insieme. Le domande che mi pone sono comprensibilissime, perché quando si scopre un tradimento così lungo e radicato, ciò che viene colpito più di tutto è la fiducia: non solo quella verso l’altro, ma anche quella in se stessi, nella propria capacità di aver visto, capito, colto segnali. È normale quindi interrogarsi sul perché abbia sentito il bisogno di tradire già dopo due anni, sul perché non abbia chiuso, sul perché abbia portato avanti due legami paralleli così a lungo. È un dolore che nasce dalla rottura di quella che lei stessa definisce come la cosa più grande che vi univa: l’amore. Dal punto di vista di chi tradisce, non esiste una risposta unica. Spesso le relazioni extraconiugali non nascono per mancanza d’amore, ma per fragilità personali, incapacità di affrontare conflitti, paure di perdere qualcosa di importante o di affrontare una separazione vera e definitiva. A volte si cerca nell’altro una conferma di sé, un rifugio, una distrazione da dolori più profondi. Questo non giustifica il tradimento, ma può aiutare a comprendere che ciò che lui ha fatto parla più delle sue difficoltà personali che di un giudizio di valore su di lei o sul vostro legame. È come se fosse rimasto impigliato in una sua zona grigia: incapace di scegliere veramente, di tagliare, di assumersi la responsabilità di vivere una relazione profonda in modo integro. Molte persone restano in relazioni parallele per anni proprio perché non riescono ad accettare la perdita di una parte di sé che quell’altro legame rappresenta. Che poi lui, dopo la morte dell’altra donna, abbia continuato a scrivere a un’amica per esprimere dolore, racconta di quanto quella storia avesse ancora un potere emotivo su di lui. Non è necessariamente un segnale di mancanza d’amore verso di lei, ma indica un suo modo forse immaturo o confuso di elaborare i legami e le perdite. Le sue domande rivelano anche un bisogno profondo di coerenza: vorrebbe capire come sia possibile che una persona capace di attenzione, affetto e generosità verso tutti, possa essere stata capace di tradire la fiducia più preziosa. Qui è importante dire una cosa: la contraddizione tra il “buono” e il “traditore” non cancella l’una o l’altra faccia. Molto spesso chi tradisce può essere davvero una persona affettuosa, generosa, amata da tutti, ma incapace di affrontare i propri nodi più profondi. Ciò che lei chiama “abile truffatore” e “uomo buono” possono coesistere nella stessa persona: non perché ci sia una malizia costante, ma perché spesso chi si muove in questo modo non riesce a reggere il peso delle conseguenze delle proprie azioni e, pur di non perdere nulla, finisce per mentire anche a se stesso. La domanda più importante ora non è tanto trovare la risposta definitiva a perché lui lo abbia fatto, quanto capire cosa vuole fare lei con questa verità. Lei dice di aver perdonato, ma di sentire ancora un dolore enorme. È importante ricordare che il perdono, quando c’è una ferita così grande, non è un gesto immediato, ma un percorso. E non può esserci perdono reale se prima non c’è chiarezza, dialogo aperto e soprattutto un lavoro comune per ricostruire la fiducia, passo dopo passo. Per questo le suggerirei di prendersi uno spazio dove possa mettere al centro i suoi bisogni, i suoi limiti, le sue paure, e dove anche lui possa essere messo di fronte a scelte chiare. Serve tempo, ma serve soprattutto un impegno reale da parte sua a non fuggire ancora dietro ambiguità o silenzi. Se lui non è in grado di offrirle verità, trasparenza e azioni concrete che dimostrino un cambiamento profondo, allora lei ha tutto il diritto di decidere di non restare dentro una storia che la tiene in un dolore costante. In questo momento la cosa più preziosa è che lei protegga la sua dignità e la sua salute emotiva. Se sente che da sola non riesce a reggere il peso di questo confronto, si affidi a un percorso di supporto psicologico: non perché sia lei quella sbagliata, ma perché è molto difficile affrontare una ricostruzione di coppia senza uno spazio sicuro dove poter mettere in parole, in modo guidato, tutta la rabbia, la delusione, le paure e anche le speranze. Lei ha già dimostrato molta forza e lucidità: non perda di vista questo. Il dolore che sente oggi non è una condanna, ma un segnale che la sua parte più profonda rifiuta di accettare bugie e compromessi vuoti. Provi a dare valore a questa voce interiore, perché è quella che potrà guidarla verso scelte più sane, qualunque esse siano. Resto a disposizione. Dott. Andrea Boggero
Gentile utente,
dal suo racconto emerge un dolore profondo, che non riguarda solo il tradimento in sé, ma il fatto che per molti anni ha creduto di conoscere l’uomo che aveva accanto, e oggi questa immagine si è incrinata. Il punto centrale non è solo “quello che ha fatto”, ma ciò che questo significa per lei: una frattura della fiducia, della sicurezza e della comprensione della storia che avete costruito insieme.
Le sue domande sono tutte legittime, ma hanno un elemento comune: cercano di dare un senso a un comportamento che, per definizione, è contraddittorio. Un tradimento così lungo non segue una logica semplice. Non significa che lei non fosse amata, né che l’altra fosse “preferita”, né che lui volesse una vita parallela. Significa che il suo compagno ha vissuto per anni un conflitto interno che non ha saputo affrontare, e che ha gestito nel modo peggiore: evitando di scegliere, restando in due relazioni che gli davano cose diverse, senza avere il coraggio di assumersi conseguenze.
Spesso in queste dinamiche la questione non è “mancava qualcosa al matrimonio”, ma “mancava qualcosa in lui”: chiarezza, maturità emotiva, capacità di affrontare i propri bisogni e i propri limiti. Non è raro che persone esternamente disponibili, affettuose e benvolute facciano molta fatica a sostenere conflitti interni, e cerchino sollievo in relazioni parallele che li fanno sentire desiderati, visti o meno soli nelle loro difficoltà.
Il fatto che non l’abbia lasciata non significa automaticamente fedeltà; significa che lei rappresentava per lui un riferimento stabile, sicuro, affettivo. E il fatto che abbia continuato con l’altra per dieci anni non significa necessariamente un amore maggiore: può significare un legame irrisolto, una dipendenza emotiva, una difficoltà a chiudere qualcosa che gli dava una forma di identità o di consolazione. Quando una relazione extraconiugale dura così a lungo, spesso è perché nessuno dei due riesce davvero a separarsi, pur non avendo un rapporto sano.
Il suo dolore per la morte dell’altra, espresso anni dopo, non va confuso con un sentimento d’amore per lei “al posto suo”. È più probabile che abbia vissuto la perdita come la fine definitiva di un pezzo della sua storia segreta, qualcosa che aveva tenuto nell’ombra e che non aveva mai elaborato davvero. Il lutto, anche di una relazione sbagliata, può lasciare tracce.
Lei oggi si chiede se ha davanti un uomo buono o un manipolatore. In realtà le due cose non si escludono: una persona può essere affettuosa, generosa e al tempo stesso incapace di assumersi la responsabilità emotiva delle proprie azioni. Il comportamento che ha avuto non è segno di cattiveria calcolata, ma di fragilità e incoerenza. Questo però non elimina il dolore che le ha causato.
La domanda importante è un’altra: lei può andare avanti senza capire cosa è accaduto dentro di lui e senza vedere un cambiamento concreto nel presente? Da ciò che scrive, la risposta sembra essere no.
Per proseguire, avrebbe bisogno di tre cose:
– che lui sia in grado di raccontarle con onestà cosa cercava in quella relazione parallela;
– che smetta di idealizzare l’altra o di tenere in vita parti di una storia che deve essere chiusa;
– che dimostri, oggi, la capacità di essere trasparente, coerente e responsabile verso di lei.
Se tutto questo non accade, il peso resta sulle sue spalle e il dolore non può trasformarsi. Non è possibile ricostruire la fiducia se lui rimane vago, confuso o protettivo verso un passato che l’ha ferita.
Lei non sta chiedendo spiegazioni per “controllo”, ma perché ha bisogno di capire con chi ha condiviso vent’anni di vita. Ed è un bisogno profondo e legittimo.
Dott.ssa Sara Petroni
dal suo racconto emerge un dolore profondo, che non riguarda solo il tradimento in sé, ma il fatto che per molti anni ha creduto di conoscere l’uomo che aveva accanto, e oggi questa immagine si è incrinata. Il punto centrale non è solo “quello che ha fatto”, ma ciò che questo significa per lei: una frattura della fiducia, della sicurezza e della comprensione della storia che avete costruito insieme.
Le sue domande sono tutte legittime, ma hanno un elemento comune: cercano di dare un senso a un comportamento che, per definizione, è contraddittorio. Un tradimento così lungo non segue una logica semplice. Non significa che lei non fosse amata, né che l’altra fosse “preferita”, né che lui volesse una vita parallela. Significa che il suo compagno ha vissuto per anni un conflitto interno che non ha saputo affrontare, e che ha gestito nel modo peggiore: evitando di scegliere, restando in due relazioni che gli davano cose diverse, senza avere il coraggio di assumersi conseguenze.
Spesso in queste dinamiche la questione non è “mancava qualcosa al matrimonio”, ma “mancava qualcosa in lui”: chiarezza, maturità emotiva, capacità di affrontare i propri bisogni e i propri limiti. Non è raro che persone esternamente disponibili, affettuose e benvolute facciano molta fatica a sostenere conflitti interni, e cerchino sollievo in relazioni parallele che li fanno sentire desiderati, visti o meno soli nelle loro difficoltà.
Il fatto che non l’abbia lasciata non significa automaticamente fedeltà; significa che lei rappresentava per lui un riferimento stabile, sicuro, affettivo. E il fatto che abbia continuato con l’altra per dieci anni non significa necessariamente un amore maggiore: può significare un legame irrisolto, una dipendenza emotiva, una difficoltà a chiudere qualcosa che gli dava una forma di identità o di consolazione. Quando una relazione extraconiugale dura così a lungo, spesso è perché nessuno dei due riesce davvero a separarsi, pur non avendo un rapporto sano.
Il suo dolore per la morte dell’altra, espresso anni dopo, non va confuso con un sentimento d’amore per lei “al posto suo”. È più probabile che abbia vissuto la perdita come la fine definitiva di un pezzo della sua storia segreta, qualcosa che aveva tenuto nell’ombra e che non aveva mai elaborato davvero. Il lutto, anche di una relazione sbagliata, può lasciare tracce.
Lei oggi si chiede se ha davanti un uomo buono o un manipolatore. In realtà le due cose non si escludono: una persona può essere affettuosa, generosa e al tempo stesso incapace di assumersi la responsabilità emotiva delle proprie azioni. Il comportamento che ha avuto non è segno di cattiveria calcolata, ma di fragilità e incoerenza. Questo però non elimina il dolore che le ha causato.
La domanda importante è un’altra: lei può andare avanti senza capire cosa è accaduto dentro di lui e senza vedere un cambiamento concreto nel presente? Da ciò che scrive, la risposta sembra essere no.
Per proseguire, avrebbe bisogno di tre cose:
– che lui sia in grado di raccontarle con onestà cosa cercava in quella relazione parallela;
– che smetta di idealizzare l’altra o di tenere in vita parti di una storia che deve essere chiusa;
– che dimostri, oggi, la capacità di essere trasparente, coerente e responsabile verso di lei.
Se tutto questo non accade, il peso resta sulle sue spalle e il dolore non può trasformarsi. Non è possibile ricostruire la fiducia se lui rimane vago, confuso o protettivo verso un passato che l’ha ferita.
Lei non sta chiedendo spiegazioni per “controllo”, ma perché ha bisogno di capire con chi ha condiviso vent’anni di vita. Ed è un bisogno profondo e legittimo.
Dott.ssa Sara Petroni
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