Fa 2cmesi soffro di vertigini parossistiche posizionali detto da un otorino. Vertiserc c lungo perio
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Fa 2cmesi soffro di vertigini parossistiche posizionali detto da un otorino. Vertiserc c lungo periodo, Torecan suppost ma il malessere non passa completamente. Non è più il giro in giostra dei primi giorni ma un continuo senso di disequilibrio, a volte nausea che hanno peggiorato tantissimo la qualità di vita. Ho paura a fare tutto e questo peggiora tutto ed amplifica la mia ansia costituzionale. Ho provato 2 sedute con osteopata che però ha un approccio blando e x ora non efficace . Ho diverse patologie ossee osteoporosi artrosi diffusa scivolamento vertebrale e ho paura a farmi trattare da chiropratico come consigliato x non peggiorare situazione. Cosa mi consigliate? Grazie mille... sono abbastanza disperata
Salve,
innanzitutto le consiglio di fare una visita neurologica per escludere patologie legate alle vertigini. Per valutare quali trattamenti fare intanto serve una lastra rx in modo da vedere i rapporti ossei della colonna.
Cordiali saluti
innanzitutto le consiglio di fare una visita neurologica per escludere patologie legate alle vertigini. Per valutare quali trattamenti fare intanto serve una lastra rx in modo da vedere i rapporti ossei della colonna.
Cordiali saluti
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Salve
il caso è facilmente trattabile con la chiropratica, naturalmente la manipolazione vertebrale in questo caso sarà molto lieve e ponderata per non costituire problemi. Spesso in questi casi eseguo anche il trattamento dei muscoli del collo per ribilanciare la mobilità.
Saranno importanti anche esercizi di mobilità e soprattutto oculari per migliorare il coordinamento oculo motorio.
Di solito il problema viene superato agilmente in 3-4 settimane.....
il caso è facilmente trattabile con la chiropratica, naturalmente la manipolazione vertebrale in questo caso sarà molto lieve e ponderata per non costituire problemi. Spesso in questi casi eseguo anche il trattamento dei muscoli del collo per ribilanciare la mobilità.
Saranno importanti anche esercizi di mobilità e soprattutto oculari per migliorare il coordinamento oculo motorio.
Di solito il problema viene superato agilmente in 3-4 settimane.....
Salve, dalla sintomatologia residua che descrive potremmo trovarci di fronte ad un caso di sintomi associati ad un problema cervicale, cioè al senso di instabilità definito dizziness in letteratura che crea anche nausea.
Spesso questo è dovuto alla debolezza della muscolatura profonda cervicale che crea un'instabilità motoria a carico del rachide cervicale e altera dei specifici riflessi.
Le consiglio di consultare un fisioterapista/osteopata specializzato in merito
Spesso questo è dovuto alla debolezza della muscolatura profonda cervicale che crea un'instabilità motoria a carico del rachide cervicale e altera dei specifici riflessi.
Le consiglio di consultare un fisioterapista/osteopata specializzato in merito
Cara paziente, le vertigini parossistiche possono essere alleviate come ho visto da delle manovre per il riposizionamento degli Otoliti. Importantissimo però è mantenere nelle seguenti quarantott’ore delle posizioni nei quali non avvenga nuovamente una iper stimolazione dell’orecchio interno. Infatti noi consigliamo dopo aver subito queste manovre di non sdraiarsi per almeno due giorni. È necessario inoltre valutare la funzionalità della parte alta del torace e della cervicale e le varie relazioni muscolari per escludere un coinvolgimento delle articolazioni cervicali alla sua sintomatologia. A presto
Non abbia paura a rivolgersi a un chiropratico o altro professionista sanitario che si occupi di terapia manuale. Valuti bene il suo curriculum e scelga una persona preparata e competente. Saprà e potrà aiutarla a risolvere la condizione.
Cordialità, Denis P.
Cordialità, Denis P.
Cara Paziente, un chiropratico se seriamente formato potrà valutare la sua situazione e utilizzare le tecniche che più sono indicate considerando le varie patologie di cui soffre.
Le consiglio di consultare il sito dell'Associazione Italiana Chiropratici per scegliere il professionista più vicino a lei.
A disposizione, un caro saluto
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A disposizione, un caro saluto
Mi dispiace molto leggere della tua situazione – capisco bene quanto possa essere frustrante e debilitante convivere con vertigini persistenti e una sensazione costante di disequilibrio. Il tuo vissuto è molto comune in chi affronta vertigini parossistiche posizionali benigne (VPPB), specialmente quando i sintomi non si risolvono del tutto dopo le prime settimane. Cercherò di darti una risposta chiara, completa e rassicurante, dividendo i punti chiave:
1. Capire cosa può succedere dopo una VPPB
Anche dopo la risoluzione della crisi acuta con manovre liberatorie (come quella di Epley), molte persone continuano ad avvertire per settimane o mesi:
Disequilibrio persistente, soprattutto nei cambi di posizione o durante la deambulazione
Ansia anticipatoria ("se mi muovo, mi gira di nuovo")
Tensione cervicale e postura di difesa, che alimentano un circolo vizioso di sintomi
In alcuni casi, si parla di "vestibolopatia residua" o "vertigine posturale persistente" (PPPD), una condizione che si può gestire efficacemente ma che richiede un approccio multidisciplinare.
Approccio consigliato: riabilitazione vestibolare
Il trattamento più indicato per il tuo caso è la riabilitazione vestibolare personalizzata. È un percorso specifico di esercizi per:
Riprogrammare l’equilibrio e la propriocezione
Ridurre la sensibilità ai movimenti che scatenano i sintomi
Migliorare la fiducia nel corpo e ridurre l’ansia posturale
Questo lavoro viene spesso svolto da fisioterapisti esperti in vestibologia, oppure da osteopati/fisioterapisti con formazione in ambito neuro-sensoriale.
Cerchi nella sua zona un terapista vestibolare.
1. Capire cosa può succedere dopo una VPPB
Anche dopo la risoluzione della crisi acuta con manovre liberatorie (come quella di Epley), molte persone continuano ad avvertire per settimane o mesi:
Disequilibrio persistente, soprattutto nei cambi di posizione o durante la deambulazione
Ansia anticipatoria ("se mi muovo, mi gira di nuovo")
Tensione cervicale e postura di difesa, che alimentano un circolo vizioso di sintomi
In alcuni casi, si parla di "vestibolopatia residua" o "vertigine posturale persistente" (PPPD), una condizione che si può gestire efficacemente ma che richiede un approccio multidisciplinare.
Approccio consigliato: riabilitazione vestibolare
Il trattamento più indicato per il tuo caso è la riabilitazione vestibolare personalizzata. È un percorso specifico di esercizi per:
Riprogrammare l’equilibrio e la propriocezione
Ridurre la sensibilità ai movimenti che scatenano i sintomi
Migliorare la fiducia nel corpo e ridurre l’ansia posturale
Questo lavoro viene spesso svolto da fisioterapisti esperti in vestibologia, oppure da osteopati/fisioterapisti con formazione in ambito neuro-sensoriale.
Cerchi nella sua zona un terapista vestibolare.
buongiorno, sicuramente in questi casi non va bene un approccio puramente chiropratico, necessiti di una visita di un fisioterapista specializzato in terapie vestibolari
Buongiorno,
capisco molto bene il suo disagio e mi dispiace sapere che questa situazione sta influenzando così profondamente la sua qualità di vita. Le vertigini e il disequilibrio persistente, soprattutto quando non si risolvono completamente con farmaci o trattamenti iniziali, richiedono un approccio più ampio e personalizzato.
Come già le è stato diagnosticato, la vertigine parossistica posizionale benigna (VPPB) è una delle cause più comuni di vertigini, ma quando rimane una sensazione di instabilità, nausea o malessere, spesso è coinvolto anche il tratto cervicale e il sistema posturale.
Nel suo caso, la presenza di artrosi, osteoporosi e scivolamento vertebrale rende la situazione più delicata, ma non necessariamente impossibile da trattare. Esistono tecniche chiropratiche dolci, sicure e non invasive, perfettamente adatte anche a chi ha una fragilità ossea importante. Il loro obiettivo non è “forzare” la colonna, ma ripristinare la corretta mobilità e ridurre le tensioni anomale che possono influenzare l’equilibrio.
È fondamentale, però, rivolgersi a un vero dottore in chiropratica, iscritto all’Associazione Italiana Chiropratici (AIC). Può verificare il nome del professionista sul portale ufficiale dell’AIC, per avere la certezza di affidarsi a qualcuno con una formazione riconosciuta a livello internazionale.
Un professionista serio e qualificato saprà subito dirle se può aiutarla oppure no, dopo una valutazione completa.
Nel caso in cui il suo disequilibrio sia legato a un problema di deafferentazione a livello del rachide= colonna cervicale, significa che la qualità delle informazioni sensoriali provenienti da muscoli, articolazioni e tessuti del collo è alterata o ridotta prima ancora di raggiungere il sistema nervoso centrale, cioè il cervello. Questo può compromettere l’equilibrio, la percezione spaziale e la stabilità.
In questi casi, un trattamento chiropratico mirato, volto a normalizzare la mobilità articolare e migliorare la qualità degli input sensoriali, può portare benefici significativi, anche in pazienti con quadri complessi come il suo.
Il suo non è un caso semplice, è vero, ma ci sono strade da percorrere. spero di essere stato esautivo
capisco molto bene il suo disagio e mi dispiace sapere che questa situazione sta influenzando così profondamente la sua qualità di vita. Le vertigini e il disequilibrio persistente, soprattutto quando non si risolvono completamente con farmaci o trattamenti iniziali, richiedono un approccio più ampio e personalizzato.
Come già le è stato diagnosticato, la vertigine parossistica posizionale benigna (VPPB) è una delle cause più comuni di vertigini, ma quando rimane una sensazione di instabilità, nausea o malessere, spesso è coinvolto anche il tratto cervicale e il sistema posturale.
Nel suo caso, la presenza di artrosi, osteoporosi e scivolamento vertebrale rende la situazione più delicata, ma non necessariamente impossibile da trattare. Esistono tecniche chiropratiche dolci, sicure e non invasive, perfettamente adatte anche a chi ha una fragilità ossea importante. Il loro obiettivo non è “forzare” la colonna, ma ripristinare la corretta mobilità e ridurre le tensioni anomale che possono influenzare l’equilibrio.
È fondamentale, però, rivolgersi a un vero dottore in chiropratica, iscritto all’Associazione Italiana Chiropratici (AIC). Può verificare il nome del professionista sul portale ufficiale dell’AIC, per avere la certezza di affidarsi a qualcuno con una formazione riconosciuta a livello internazionale.
Un professionista serio e qualificato saprà subito dirle se può aiutarla oppure no, dopo una valutazione completa.
Nel caso in cui il suo disequilibrio sia legato a un problema di deafferentazione a livello del rachide= colonna cervicale, significa che la qualità delle informazioni sensoriali provenienti da muscoli, articolazioni e tessuti del collo è alterata o ridotta prima ancora di raggiungere il sistema nervoso centrale, cioè il cervello. Questo può compromettere l’equilibrio, la percezione spaziale e la stabilità.
In questi casi, un trattamento chiropratico mirato, volto a normalizzare la mobilità articolare e migliorare la qualità degli input sensoriali, può portare benefici significativi, anche in pazienti con quadri complessi come il suo.
Il suo non è un caso semplice, è vero, ma ci sono strade da percorrere. spero di essere stato esautivo
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