Buongiorno. Una mia collega sposata mi propone di fare sesso con lei in cambio di soldi. Mi ha dett

24 risposte
Buongiorno.
Una mia collega sposata mi propone di fare sesso con lei in cambio di soldi. Mi ha detto che ne ha bisogno per ristrutturare casa perché il marito ha sperperato i soldi che ha messo da parte e che non si sente minimamente in colpa nel tradire il marito.Mi ha rassicurato che è solo uno scambio di favori tra due amici e che poi tutto tornerà come era prima.
Le ho detto che l'avrei aiutata lo stesso, senza andare a letto insieme, ma lei ha rifiutato categoricamente.
Non so cosa fare. Premetto che sono single e con autostima molto bassa. Temo che questo possa crearle problemi con il marito e che se rifiutassi potrei perdere la sua amicizia. Posso fidarmi o vuole manipolarmi per spingermi a darle i soldi?
Dott. Giorgio De Giorgi
Psicologo, Psicologo clinico
Bologna
Gentile,

la sua domanda, più che sul comportamento dell’altro, sembra portare in scena un dilemma tra desiderio di riconoscimento e timore di deludere. Ma si è mai chiesto: cosa rischierebbe davvero… dicendo di no?
Quando si è abituati a mettere l’altro al centro, può diventare difficile distinguere una scelta libera da una spinta a compiacere.
Cosa le sta davvero chiedendo questa situazione, al di là delle apparenze?
Mi tengo a disposizione su consulenza.

Un caro saluto,

Dr. Giorgio De Giorgi

Risolvi i tuoi dubbi grazie alla consulenza online

Se hai bisogno del consiglio di uno specialista, prenota una consulenza online. Otterrai risposte senza muoverti da casa.

Mostra risultati Come funziona?
Dott. Stefano Recchia
Psicologo, Psicologo clinico, Professional counselor
Roma
Gentile utente, grazie per aver condiviso una situazione così delicata.
Ti rispondo con franchezza: questa proposta è molto rischiosa sotto diversi punti di vista.
-Non è un semplice scambio tra amici. Anche se lei cerca di minimizzarlo, coinvolgere sesso e denaro insieme crea un legame emotivo e psicologico molto più complesso. È facile che le cose non tornino "come prima", come lei promette.
-Potenziale manipolazione. Dal momento che tu ti sei offerto di aiutarla gratuitamente e lei ha rifiutato, emerge che per lei è importante coinvolgere il sesso. Questo fa pensare che voglia usare la tua disponibilità emotiva e la tua autostima fragile per ottenere qualcosa alle sue condizioni, non alle tue.
-Rischio personale e legale. Anche se al momento lei sembra consenziente e sicura, i sentimenti possono cambiare (gelosia, senso di colpa, vendetta verso il marito...) e tu potresti ritrovarti in situazioni molto spiacevoli, perfino in scenari legali complicati (accuse, ricatti, ecc.).
Non perdere te stesso per paura di perdere l'amicizia. Un'amicizia basata sul ricatto emotivo o sulla pressione non è un'amicizia sana. Se dire di no ti fa perdere il suo rispetto o la sua presenza, forse è una perdita che ti protegge.
Spero di esserti stato d'aiuto. Rimango a disposizione. Un caro saluto.
Dott. Stefano Recchia
Caro/a, quello che stai vivendo è un momento in cui sei chiamato a proteggere i tuoi confini emotivi e personali, anche se questo ti mette a disagio. L'offerta che hai ricevuto non è soltanto una proposta sessuale: è una dinamica che tocca più livelli – affettivo, etico, relazionale – e che può facilmente farti sentire confuso o sotto pressione, specialmente se, come dici, la tua autostima è fragile in questo momento.
Il fatto che tu abbia già offerto aiuto in modo pulito e disinteressato mostra che sei una persona generosa e con valori. Il suo rifiuto categorico – accettare solo a certe condizioni – solleva domande importanti. Quando una persona propone uno “scambio” in cui l’altro si sente in dovere di accettare per non perdere un legame, non è un semplice accordo tra amici: è un segnale di possibile manipolazione emotiva.
Il timore di perdere la sua amicizia potrebbe derivare più da una tua paura del rifiuto che da un vero legame profondo con questa persona. Chiediti: un’amicizia vera si fonda su un ricatto implicito? Oppure sulla fiducia e sul rispetto reciproco?
Inoltre, coinvolgersi in questa situazione rischia di crearti più confusione, senso di colpa o sofferenza – soprattutto se ti accorgi che stai cercando conferme o valore personale attraverso l’approvazione di chi, in realtà, sta oltrepassando un limite etico importante.
Il mio consiglio è questo: proteggi te stesso. Fidati del tuo primo istinto, che ti ha portato a offrire aiuto senza accettare il compromesso. Non devi dimostrare il tuo valore accettando situazioni che ti mettono a disagio. Rifiutare non significa essere cattivi, significa rispettare se stessi. E chi davvero ti rispetta, capirà e resterà.
Dott.ssa Alessandra Motta
Psicologo clinico, Psicologo
Roma
Ciao,
quando ti trovi davanti a un “favore” che ti fa sentire in trappola, non è un favore, è una manipolazione.
Accettare, per paura di perdere l’amicizia, significherebbe barattare la tua dignità per un'illusione.
Chi ti chiede di tradire te stesso non è mai un vero amico.
La vera forza non è compiacere gli altri, ma saper dire no quando serve a salvare te stesso.
Dott.ssa Raffaella Tardi
Psicologo, Psicologo clinico
Acerra
Ciao, innanzitutto grazie per aver condiviso con tanta apertura una situazione che comprensibilmente ti mette a disagio. Quello che stai vivendo ha molte sfumature complesse: coinvolge temi di fiducia, confini personali, autostima e anche una certa pressione emotiva.
È importante che tu metta al centro te stesso, i tuoi valori e il tuo benessere. Quando qualcuno ci chiede qualcosa che ci mette in forte conflitto interiore — soprattutto se il legame di amicizia viene usato come leva — è sempre utile fermarsi e ascoltare come ci sentiamo davvero, senza cedere alla paura di deludere o perdere l'altro.
Ricorda: un'amicizia sana non dovrebbe mai poggiare su richieste che ti fanno sentire in dovere o che ti portano a compromettere il tuo senso di integrità.
Se avverti il sospetto di essere manipolato, non è qualcosa da ignorare. L'istinto, in queste situazioni, spesso ci parla prima che la mente riesca a razionalizzare.
Non sei obbligato a soddisfare le richieste di nessuno, né a pagare il prezzo della tua serenità per paura di restare solo. Proteggere i propri confini è un atto di rispetto verso se stessi, e anche verso gli altri, a lungo termine.
Affrontare il rifiuto o il rischio di una rottura può far paura, soprattutto se senti che la tua autostima è fragile, ma proprio per questo è importante agire in modo da rafforzarla, non da indebolirla ulteriormente.
Ti invito a riflettere su cosa ti farà sentire più in pace con te stesso.

Raffaella.
Dott. Luca Fiorona
Psicologo, Psicologo clinico
Bergamo
Buonasera, comprendo i dubbi che le sorgono riguardo la situazione. Seppur la sua collega l'ha rassicurata dicendo sia solo uno scambio di favori, le sue riflessioni sono legittime. Le relazioni personali non hanno mai confini netti e invariati nel tempo, ma mutano in continuazione insieme al nostro variare giorno per giorno.
Purtroppo, non si possono prevedere le reali intenzioni della sua collega, però potrebbe riflettere su come questa proposta l'ha fatta sentire, se le ha fatto piacere ricevere attenzioni di carattere sessuale, se le ha creato disagio perché si posizionerebbe nel ruolo di amante, come si sentirebbe in tale ruolo, ecc..
Accenna al timore di poter perdere questa amicizia qualora rifiutasse ed esprime anche preoccupazione verso la relazione di coppia che andrebbe ad intaccare. Credo sia molto importante, oltre al comprendere le intenzioni della sua amica/collega, anche prendere consapevolezza dell'effetto che le ha fatto ricevere questa proposta, comprendendo quali sono i desideri e i bisogni che la orientano in questo momento di vita.
Un percorso psicologico potrebbe accompagnarla nel mettere luce a queste domande e a prendere maggior contatto con sé. Qualora volesse contattarmi rimango a disposizione. Un caro saluto, Dott. Luca Fiorona
Dott. Ivan Alibrandi
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Buongiorno, Visto da fuori la tua collega sembra mascherare una dinamica più complessa dietro lo "scambio di favori". Con ogni probabilità la collega sta cercando di invischiarti in un sistema di debito emotivo usando il sesso come moneta di scambio. Una volta instaurata potrà ripeterla più volte. Rifiutando il tuo aiuto disinteressato ci dice che non vuole davvero il tuo aiuto ma, piuttosto, a che accetti lo scambio per altri fini. Il rischio di una dinamica manipolatoria è alto. Inoltre, il fatto che sia predisposta a tradire il partner senza alcun senso di colpa indica una gestione non sana e superficiale della lealtà e dei confini verso di lui, il che rende possibile che tratti anche te in egual misura. Questo non farebbe bene alla tua autostima già bassa.
Dott.ssa Iole Pasca
Psicologo, Psicologo clinico
Torino
Buongiorno,
più che concentrarsi sulle reali intenzioni della sua collega – che comprensibilmente la mettono in allarme – credo sia importante che si chieda cosa sente lei rispetto a questa proposta. Quali sono i suoi bisogni, i suoi valori, la sua morale? È qualcosa che sente di poter sostenere emotivamente, senza sentirsi usato o ferito?
Quando ci troviamo in una situazione ambigua e carica di implicazioni emotive, soprattutto se ci sentiamo fragili o con bassa autostima, è fondamentale restare fedeli a sé stessi. Aiutare qualcuno è un gesto nobile, ma non dovrebbe mai avvenire a scapito del proprio benessere o oltre i propri limiti personali.
Il disagio che prova è già un segnale chiaro: lo ascolti.
Un caro saluto.
Dott. Andrea Boggero
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Buongiorno, la situazione che descrive è senz’altro complessa e carica di implicazioni emotive ed etiche molto profonde. Apprezzo sinceramente la sua apertura e il desiderio di confrontarsi per cercare di capire meglio cosa sta accadendo dentro di lei e come orientarsi. Il solo fatto che senta il bisogno di fermarsi a riflettere e non agire d’impulso indica una volontà di muoversi in modo consapevole e responsabile, qualità tutt’altro che scontate in una situazione tanto delicata. Dal punto di vista cognitivo-comportamentale, possiamo partire da ciò che sta pensando e sentendo per cercare di dare un senso più chiaro alla sua esperienza. Le sue emozioni, come il dubbio, la paura di perdere una relazione importante o di essere manipolato, sono perfettamente legittime. Allo stesso modo, la menzione della sua autostima bassa è un elemento importante da considerare: spesso, quando non si è del tutto sicuri del proprio valore, si può essere più vulnerabili nel lasciarsi coinvolgere in situazioni che non rispecchiano pienamente i propri valori o desideri, solo per sentirsi apprezzati o “scelti”. La proposta che ha ricevuto contiene diversi segnali che meritano attenzione. In primo luogo, il fatto che questa persona sia sua collega e le abbia chiesto di avere un rapporto sessuale in cambio di denaro pone un forte squilibrio nella relazione, che va ben oltre l’amicizia e sfocia in una dinamica di tipo transazionale, in cui l'affetto o il legame viene subordinato a un patto economico e fisico. Anche se può sembrare una proposta "razionale" da parte sua, la pressione esercitata (rifiutando l’aiuto non sessuale) suggerisce un comportamento manipolativo: il suo rifiuto di accettare aiuto in altri modi e la rassicurazione che “tutto tornerà come prima” sembrano più tentativi di convincimento che reali garanzie. È importante, a questo punto, che lei si chieda quali sono i suoi valori e cosa davvero desidera per sé stesso. Una relazione, anche se breve e limitata, dovrebbe sempre avvenire in uno spazio di rispetto, scelta consapevole e reciprocità emotiva. Se sente che questa esperienza potrebbe farla sentire usato, confuso, o peggio ancora, le potrebbe provocare rimorsi futuri, ascolti attentamente questo campanello d’allarme. Spesso la paura di perdere qualcuno o qualcosa ci spinge a mettere da parte noi stessi, ma è proprio in questi momenti che è più importante rimanere fedeli a ciò che sentiamo giusto, anche a costo di affrontare una possibile perdita o delusione. La sua preoccupazione circa la possibilità che questa situazione possa causare problemi tra la collega e il marito è anche un indicatore di quanto lei sia una persona empatica, sensibile alle conseguenze delle azioni. Tuttavia, è fondamentale ricordare che la responsabilità delle scelte e delle dinamiche interne alla coppia di questa persona non le appartiene. Cercare di “salvarla” o sostenerla accettando qualcosa che non la convince fino in fondo rischia di tradursi in un’ulteriore ferita per sé stesso. Le suggerirei di ascoltare con attenzione quella parte di lei che prova disagio, senza giudicarla ma considerandola un segnale di tutela personale. Esplorare in un percorso terapeutico, soprattutto se già ha riconosciuto una bassa autostima, le proprie difficoltà nelle relazioni, nel porre confini e nel riconoscere i propri bisogni, potrebbe essere estremamente utile. A volte ci si ritrova a dire “sì” per paura di perdere qualcosa, ma in realtà si rischia di perdere sé stessi. In conclusione, la domanda che potrebbe aiutarla è: se questa situazione la facesse vivere a qualcun altro a cui tiene molto, cosa consiglierebbe? Spesso è proprio questo piccolo cambio di prospettiva a far emergere la verità di ciò che sentiamo. Resto a disposizione. Dott. Andrea Boggero
Dott.ssa Jessica Furlan
Psicologo, Psicologo clinico
Fiumicino aeroporto
Buongiorno, il suo gesto così altruista le fa onore. La invito a lasciare andare le cose così come sono perchè più che uno "scambio di favori tra amici" mi sembra un ricatto in cui è solo una delle parti che decide le regole e l'altro devo solo stare a specifiche condizioni.
Per prendere la decisione più giusta per lei si domandi se lei ha bisogno di pagare qualcuno per avere dei rapporti sessuali.
Se si infila in una situazione così ambigua non riceverà come risposta un aumento di autostima o delle conferme.
Si domandi quanto lei sta facendo per aumentare la sua autostima personale e cosa può fare per migliorarsi e sentire che ha un valore.
Le consiglio di non svendere il suo aiuto a chiunque ma di selezionare le persone che possono averne veramente bisogno e che lo apprezzano con il cuore.
Se ha bisogno di una guida e di un aiuto per fortificare parti di lei che sente ancora un pò fragili può chiedere aiuto e riceverà uno spazio in cui analizzare ed elaborare i suoi processi interiori.
E' sulla strada giusta per avere consapevolezza di sè, non sprechi le sue risorse e il suo valore.
Spero di esserle stata di aiuto
Saluti
Dott.ssa Chiara Campagnano
Psicologo, Psicoterapeuta
Modena
Buongiorno, grazie per la fiducia con cui condividi questa esperienza. È comprensibile sentirsi confusi di fronte a una proposta così ambigua, soprattutto se si ha un legame affettivo con la persona coinvolta e si sta attraversando un momento di fragilità. Quello che descrivi, però, non ha i tratti di un semplice “scambio tra amici”: si tratta di una dinamica che rischia di coinvolgerti sul piano emotivo, etico e relazionale in modo molto profondo, e che potrebbe avere conseguenze spiacevoli sia per te che per lei, anche se ora vengono minimizzate.

La tua disponibilità ad aiutare, senza condizioni, dimostra rispetto e integrità. Il fatto che lei rifiuti qualsiasi tipo di aiuto che non preveda un coinvolgimento sessuale, invece, solleva interrogativi importanti: potrebbe trattarsi di una manipolazione o di un tentativo, consapevole o meno, di esercitare potere su di te. La paura di perdere l’amicizia non dovrebbe mai spingerti ad accettare qualcosa che ti fa sentire a disagio o ti espone a dinamiche che minano la tua dignità. Fidarsi significa anche potersi confrontare senza pressioni o ricatti emotivi.

Il mio consiglio è di proteggerti, ascoltare i tuoi confini e non sentirti in colpa per mettere un limite. Può essere utile anche parlarne con uno psicologo, per rafforzare la tua autostima e avere uno spazio in cui chiarire i tuoi bisogni e valori.

Saluti
Dott.ssa Paola Massone
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Vasto
Buongiorno. Non stia a delle condizioni imposte da qualcuno per motivi poco chiari.
C' è tanta ambivalenza, non si fidi, il rischio è che possa essere manipolato e potrebbe trovarsi in mezzo a dei problemi seri.

Psicoterapeuta Sistemico Relazionale Massone Paola
Buon pomeriggio,

La situazione che descrive tocca aspetti profondi legati al rispetto reciproco, ai confini personali e alla fiducia. Quando ci si trova coinvolti in dinamiche che mettono in discussione i propri valori o generano disagio, è importante ascoltare quella voce interiore che ci segnala un possibile malessere.

La sua disponibilità ad aiutare questa persona, anche senza condizioni, mostra grande generosità. Tuttavia, il fatto che lei si senta messo sotto pressione e che questa proposta le causi preoccupazioni rispetto alla fiducia, alla manipolazione e all’autostima, indica che c’è bisogno di tutelare prima di tutto se stesso.

Non è mai sano sentirsi obbligati a fare qualcosa per timore di perdere un'amicizia: i rapporti autentici si basano sul rispetto delle reciproche libertà e limiti. Le consiglierei di prendersi un momento per riflettere su cosa davvero desidera, senza giudicarsi, e valutare se questa relazione sta diventando sbilanciata o condizionata da dinamiche poco chiare.

Se sente che la bassa autostima la rende più vulnerabile in questa situazione, potrebbe essere utile un percorso psicologico per rafforzare la consapevolezza di sé e delle proprie risorse.

Resto a disposizione se desidera approfondire insieme questi aspetti.

Janett Aruta
Psicologa - ricevo su MioDottore
Dott. Niccolò Orsi Bandini
Psicologo, Psicologo clinico
Bologna
Gentile utente, la ringrazio per aver condiviso questa sua situazione a dir poco complessa.
Vorrei essere alquanto chiaro e diretto con lei, ovvero l'amicizia in questa situazione è già compromessa. Essere amici significa anche avere a cuore il benessere emotivo dell'altra persona, non si può quindi definire amico chi sia disposto, apparentemente senza sentimenti di colpa e/o rimorso, a metterci in una situazione estremamente difficile e scomoda.
Secondo, la mancanza di rimorso, colpa, e scrupoli verso le conseguenze delle sue azioni, suggeriscono che la collega di cui sta parlando possa avere dei tratti che corrispondono a gravi disturbi della personalità.
Per questo motivo è assolutamente possibile, anzi, probabile, che la sua collega stia cercando di manipolarlo, presumibilmente vedendolo anche come una "preda" facile per via della sua mancanza di autostima.
In ultimo vorrei invitarla a chiudere i rapporti con questa donna, manipolazione e mancanza di rimorso sono segnali d'allarme molto importanti, così come anche il ridurre relazioni emotive a pure pratiche transazionali. Non si può mai sapere cosa queste persone ci stiano nascondendo, e, se colte in fragrante, quanto possano mentire e distorcere i fatti; per esempio: lei si fida della spiegazione che le è stata data?
Quindi, per motivi personali, professionali, etici, e possibilmente anche legali, le consiglierei di rifiutare assolutamente questo "invito" e di prendere le distanze da questa sua collega.
Se le dovesse essere davvero difficile mettere dei limiti chiari, per i problemi di autostima sopracitati, la invito a rivolgersi a uno psicologo e/o counselor che la possa accompagnare e sostenere in questo percorso.
Le auguro di riuscire ad uscire al più presto da questa situazione e ritrovare la serenità, un saluto, dott. Niccolò Orsi Bandini.
Salve, è difficile rispondere così su due piedi alla sua domanda, più che altro potrebbe chiedere a se stesso: cosa voglio io? Come mi sento dopo aver ricevuto questa proposta? Ha sottolineato il fatto che teme di creare alla sua collega problemi con il marito ma allo stesso tempo che ha paura delle conseguenze che derivano da un suo rifiuto, cosa pensa possa accadere perdendo la sua amicizia? Provi a concentrarsi su quello che vuole e che la fa stare bene!
Dott.ssa Ilaria De Pretto
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Capisco quanto questa situazione ti stia mettendo in difficoltà, soprattutto considerando la tua autostima sotto tono. Il fatto che lei insista sul “favore tra amici” nasconde un forte squilibrio: ti mette di fronte a un ricatto emotivo e pratico, spingendoti a superare i tuoi limiti personali e morali pur di non perderla come amica.

Quando incontriamo richieste così invasive, è importante rallentare e ascoltare davvero che cosa desideriamo noi, al di là della paura di ferire l’altro o di uscirne sconfitti. Se l’idea di quel tipo di scambio ti fa sentire a disagio, sei già in diritto di opporsi con fermezza, senza dover giustificare ogni tua decisione. Affermare un confine chiaro non significa negare l’amicizia, ma tutelare il tuo benessere e il rispetto di ciò che per te è inaccettabile.

Chiediti se vorresti davvero rischiare la tua serenità (e quella di lei, se la relazione col marito dovesse venire alla luce) per un favore che non ti fa sentire valorizzato. Spesso le persone che ricorrono a manipolazioni di questo tipo cercano conferme di potere, più che aiuto concreto. Se persiste nella sua richiesta nonostante il tuo rifiuto gentile, è un segnale forte che il vostro “legame” non parte da un terreno di autentica solidarietà. In questo caso, difendere i tuoi confini emotivi non solo rafforza la tua autostima, ma ti aiuta a costruire relazioni più sane e basate sul reciproco rispetto.
Dott. Luca Vocino
Psicologo clinico, Psicologo
Trezzano Rosa
Buongiorno gentile Utente, la situazione che descrive è molto delicata e merita una riflessione profonda, soprattutto per il coinvolgimento emotivo e i potenziali rischi psicologici e relazionali che comporta. Lei si trova davanti a una proposta che ha poco a che fare con un semplice "scambio tra amici", come la collega vorrebbe farla apparire. L’offerta di un rapporto sessuale in cambio di denaro, pur mascherata da una dinamica amicale, tocca aspetti molto intimi, vulnerabili e potenzialmente manipolativi, soprattutto se collegata a una sua momentanea fragilità come l’autostima bassa.

Il fatto che lei abbia spontaneamente proposto di aiutarla economicamente senza pretendere nulla in cambio è un gesto che parla di una sua integrità e di una volontà di non mercificare la relazione. Il rifiuto netto da parte della sua collega a ricevere aiuto senza il "compenso" sessuale dovrebbe far suonare un campanello d’allarme: non è solo una richiesta materiale, ma una dinamica in cui potrebbe essere coinvolto un gioco di potere, di controllo o anche un bisogno inconscio da parte sua di colmare dei vuoti attraverso forme di legame che rischiano di essere dannose.

Inoltre, è importante valutare che accettare una relazione simile potrebbe generare in lei un senso di colpa, confusione emotiva o sofferenza a posteriori, soprattutto se alla base non vi è un desiderio autentico ma la paura del rifiuto o della perdita di un legame. Il timore di “perdere la sua amicizia” potrebbe mascherare un bisogno di essere visti, considerati o apprezzati, ma è importante chiedersi: a che prezzo?

Infine, il rischio che lei venga manipolato non è da escludere, soprattutto se la collega mostra una disinvoltura nell’inquadrare la proposta in termini così leggeri, minimizzando le conseguenze. Le consiglio di prendersi del tempo per ascoltarsi davvero, con sincerità, e di valutare se ciò che sta accadendo è in linea con i suoi valori, i suoi confini e il rispetto per sé stesso.

Un confronto psicoterapeutico potrebbe aiutarla ad esplorare con maggiore chiarezza i suoi bisogni, a rafforzare l’autostima e a proteggerla da dinamiche relazionali ambigue o potenzialmente dannose.

Se dovesse avere bisogno di ulteriori informazioni o di intraprendere un percorso mi trova a disposizione,
Dott. Luca Vocino
Dott.ssa Isabella Mazzocchi
Psicologo, Psicologo clinico
Urbino
Carissimo, la situazione che descrivi solleva un tema molto importante: il rispetto dei propri confini e la capacità di riconoscere quando un legame, anche amicale, rischia di diventare manipolatorio. La tua collega ti propone uno “scambio tra amici”, ma stabilisce una condizione rigida e non negoziabile: o accetti il rapporto sessuale in cambio di soldi, oppure niente. Questo mette te in una posizione vulnerabile, soprattutto considerando che ti definisci con un’autostima bassa.
Quando una persona insiste su un’unica modalità di aiuto, rifiutando un supporto disinteressato, è lecito chiedersi se dietro ci sia un tentativo (consapevole o meno) di esercitare un controllo o ottenere qualcosa sfruttando una relazione affettiva. In questo caso, la manipolazione non si manifesta solo nelle parole, ma nel modo in cui vengono messi in discussione i tuoi limiti.
Il tuo timore di perdere la sua amicizia è comprensibile, ma vale la pena chiederti: si tratta davvero di un’amicizia se viene messa in crisi dal tuo bisogno legittimo di rispettare te stesso? Proteggere i propri confini non significa essere egoisti, significa riconoscere il proprio valore e non permettere che la paura del rifiuto porti a scelte che ti feriscono.

Ti invito a riflettere su come ti senti TU dentro questa dinamica, e su cosa ti farebbe sentire in pace con te stesso. Se senti che qualcosa non torna, è già un messaggio importante da ascoltare. Dr ssa Isabella Mazzocchi
Dott. Giuseppe Mirabella
Psicologo, Psicologo clinico
Modica
Buongiorno,
la situazione che descrivi solleva diversi elementi critici che meritano attenzione, soprattutto per proteggere il tuo benessere emotivo e la tua integrità personale. È importante partire da un presupposto: quando qualcuno condiziona un "aiuto" all’accettazione di un rapporto sessuale, anche se presentato come uno scambio tra amici, si entra in un terreno ambiguo e potenzialmente manipolatorio.

Il fatto che tu abbia offerto un aiuto disinteressato e che lei l’abbia rifiutato, insistendo invece su un coinvolgimento sessuale come condizione, fa pensare che la dinamica non sia davvero di reciproco consenso emotivo, ma che ci sia uno squilibrio, forse finalizzato a ottenere denaro mascherando la richiesta dietro una presunta intimità.

Inoltre, la tua preoccupazione per la possibile perdita dell’amicizia e il riferimento alla tua autostima bassa indicano che potresti essere vulnerabile a dinamiche affettive che non sono sane per te. Le relazioni, siano esse amicali o sessuali, dovrebbero basarsi sulla libertà, sul rispetto e sull’assenza di ricatti morali o emotivi.

Non sei tu a dover risolvere i problemi economici di una persona che pone condizioni così invasive. Il timore di "crearle problemi con il marito" o di "perdere la sua amicizia" non dovrebbe diventare il motore delle tue decisioni. È legittimo chiedersi se si tratti di manipolazione, ma a prescindere dall’intenzione, ciò che conta è che la situazione ti mette a disagio e rischia di compromettere la tua serenità.

Ti suggerisco di riflettere su cosa sia davvero importante per te: proteggere la tua dignità, agire in coerenza con i tuoi valori, e non sentirti obbligato ad accettare dinamiche che ti fanno sentire usato o sotto pressione.

Se senti di aver bisogno di approfondire questi aspetti, potrebbe essere utile parlarne con uno psicologo in un percorso più strutturato, per rafforzare la tua autostima e i tuoi confini personali.
Dr. Mirabella
Salve, ho letto attentamente quello che ha scritto e penso lei si sia comportato nel modo migliore, non ceda alle richieste insistenti della sua collega continuando ad essere corretto e trasparente. E' lei forse ad avere qualche difficoltà su come comportarsi, ansi, le consigli di cercare un aiuto...buona serata,
Manuela Cecchetti
Gentilissimo il solo fatto che le propone sesso in cambio di soldi, fosse o meno sposata, non è certo un approccio che dovrebbe ispirarle fiducia. Stia attento e non ceda alla curiosità o al desiderio di qualcosa che può apparirle proibito o appetibile, potrebbe non valerne la pena e finire solo in una situazione spiacevole!
Dott.ssa Saveria Ottaviani
Psicologo, Psicologo clinico
Marina di Ardea
Carissimo, credo tu abbia fatto bene a rifiutare l'offerta della tua collega, tu puoi decidere di prestarle o regalarle i soldi e lei potrà accettare o meno. Diverso sarebbe se ci fosse il desiderio da parte di entrambi di intraprendere una relazione. A mio parere i soldi e il sesso non dovrebbero sovrapporsi. Tenere i due piani ben separati è il modo migliore per non rischiare di essere manipolati e per non rischiare di manipolare l'altra persona. Un saluto.
Dott.ssa Francesca Casolari
Psicologo, Psicologo clinico
Modena
salve, l'amicizia è più importante di perdere la sua diginità ? grazie
Dott.ssa Giulia Casole
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Buonasera. Voglio innanzitutto riconoscere e validare la straordinaria difficoltà e la confusione che stai provando. La situazione che hai descritto è eticamente e psicologicamente molto complessa, e la tua preoccupazione riguardo alla fiducia e al benessere di tutti i soggetti coinvolti è un segno di profonda integrità.
​La tua domanda centrale – se puoi fidarti o se lei ti stia manipolando per ottenere denaro – merita un'analisi attenta, specialmente alla luce della tua bassa autostima. La collega ti ha presentato una narrazione (il marito che sperpera, la necessità di ristrutturare) intesa a suscitare pietà e senso di urgenza morale, trasformando il suo bisogno in un tuo dovere di soccorso. Tuttavia, la sua categorica rifiuto di accettare l'aiuto puramente finanziario (il denaro senza lo scambio sessuale) sposta drasticamente la dinamica da un appello all'amicizia a una proposta transazionale coercitiva. Questo rifiuto è l'indicatore più forte che la componente sessuale è un elemento essenziale per lei, non un mero accessorio del prezzo, e la sua richiesta, per quanto la sua necessità economica possa essere reale, utilizza la tua posizione (single, amico, potenziale partner sessuale) in modo manipolatorio e strumentale.
​In questo contesto, la tua bassa autostima ti rende particolarmente vulnerabile. L'offerta della collega, per quanto problematica, potrebbe inconsciamente offrirti una forma di validazione esterna (qualcuno ti vuole) o l'opportunità di sentirti potente e risolutivo (sei il salvatore). Lei sta sfruttando questa vulnerabilità. La sua rassicurazione sul fatto che "tutto tornerà come prima" è una promessa illusoria; un atto sessuale, specialmente uno basato su una transazione, altera in modo irreversibile la natura di un rapporto di amicizia e, soprattutto, di un rapporto professionale. Inoltre, ignorare il potenziale danno al suo matrimonio e al tuo benessere emotivo significa negare la realtà.
​La tua scelta più sana e più forte, data la manipolazione implicita, è quella di rifiutare fermamente la transazione. È essenziale stabilire un confine chiaro per proteggere la tua integrità personale e professionale. Riguardo al tuo timore di perdere l'amicizia, devi chiederti: se l'amicizia con questa persona è condizionata alla disponibilità ad avere rapporti sessuali a pagamento, si tratta davvero di un'amicizia sana e autentica che vale la pena salvare? Una vera amicizia non si basa sullo sfruttamento della vulnerabilità dell'altro per un tornaconto finanziario o sessuale. La tua integrità e il tuo benessere devono venire prima di qualsiasi amicizia condizionale. Ti incoraggio a mantenere la linea d'azione che avevi già individuato, offrendo sostegno amicale o professionale, ma ritirandoti immediatamente dalla proposta transazionale, e a usare questa esperienza come motivazione per rafforzare la tua autostima.

Stai ancora cercando una risposta? Poni un'altra domanda

  • La tua domanda sarà pubblicata in modo anonimo.
  • Poni una domanda chiara, di argomento sanitario e sii conciso/a.
  • La domanda sarà rivolta a tutti gli specialisti presenti su questo sito, non a un dottore in particolare.
  • Questo servizio non sostituisce le cure mediche professionali fornite durante una visita specialistica. Se hai un problema o un'urgenza, recati dal tuo medico curante o in un Pronto Soccorso.
  • Non sono ammesse domande relative a casi dettagliati, richieste di una seconda opinione o suggerimenti in merito all'assunzione di farmaci e al loro dosaggio
  • Per ragioni mediche, non verranno pubblicate informazioni su quantità o dosi consigliate di medicinali.

Il testo è troppo corto. Deve contenere almeno __LIMIT__ caratteri.


Scegli il tipo di specialista a cui rivolgerti
Lo utilizzeremo per avvertirti della risposta. Non sarà pubblicato online.
Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.