Buongiorno, Sono una mamma di due splendide bimbe una di pochi mesi ed una di otto anni da 16 anni

23 risposte
Buongiorno,
Sono una mamma di due splendide bimbe una di pochi mesi ed una di otto anni da 16 anni quasi sono insieme ad una persona che ormai non conosco più, abbiamo lavorato nello stesso luogo lontano dalle nostre rispettive famiglie per circa sette anni e quando avevamo ferie andavamo un pondagli uni ed un po dagli altri.Non è mai stato un romantico o una persona piena di attenzioni ma pareva amarmi mi fidavo ciecamente dopo sette anni abbiamo deciso che era ora di mettere di famiglia e ci siamo trasferiti nella regione dove ho ancora mio padre ... lui ha continuato a dirmi che partiva per poco e poi si fermava ma alla fine stava due mesi a casa e ripartiva per lavoro ... ha iniziato a diventare sempre più aggressivo nelle discussioni verbalmente fino a quando ho scoperto che mi ha tradita forse più di una volta ma ha sempre negato un rapporto burrascoso dove lui non vorrebbe che io lavorassi per stare più tempo con i bambini per un certo periodo quando ho sentito un messaggio che ha inviato ad un amico dove diceva in modo ironico che cosa aveva fatto con una ragazza e pur negando davanti all'audio non ha voluto dire più niente ed è scappato al suo lavoro quando poi stavo per lasciarlo ho scoperto di essere incinta del secondo bambino mi aveva promesso che sarebbe rimasto che non avremmo più litigato... ma dopo che è nato due giorni dopo è ricominciato tutto aveva trovato un lavoro qui ma dopo sei mesi si è licenziato lo stipendio era molto più basso ma ci permetteva di vivere bene tutti e quattro, ogni volta che penso qualcosa in modo diverso da lui si arrabbia fortemente dicendo che lo contraddico sempre e che non stiamo bene insieme appena sono lì per chiedergli una pausa cambia per poco e dice di amarmi... ho vissuto parte della mia esistenza con mia mamma super amorevole ma con problemi di dipendenza che poi è mancata un anno prima che nascesse mio figlio.. ho paura di avere instaurato una sorta di dipendenza anche io ma dal mio compagno che dice di amarmi ma si contraddice in continuazione, non gli piace la regione dove siamo le persone che sono qui dice che qui non abbiamo nessuno( la sua famiglia è lontana per fortuna!) E gli amici sono pochissimi qui perché non c'è mai Quando è a casa passa ore al telefono con amici che sono quasi tutti colleghi di lavoro.A volte diventa molto violento verbalmente e non c'è mai un complimento ma appena è lontano gli manchiamo e mi scrive che mi ama una volta si è lasciato sfuggire che quando saranno grandi i bambini se ne ritornerà al suo paese ... esiste solo lui ed i suoi bisogni ora io mi trovo a crescere le nostre figlie da sola nuovamente mentre lui finito il lavoro non ha più pensieri e si gode la sua vita dicendomi che lo fa per noi. Sono in confusione non so come capire se sia giusto lasciarlo e se sono in grado di farlo, a volte penso sia narcisismo il suo ma non ne sono certa fatto sta che prima di partire è tornato sereno e questo mi da da riflettere... Non so cosa fare la.mia è dipendenza affetto o amore?
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso e comprendo quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione riportata.
'Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta possa aiutarla ad identificare pensieri rigidi e disfunzionali che impediscono il cambiamento desiderato e mantengono la sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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Dott.ssa Giada Piva
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Fossò
Buongiorno, mi dispiace leggere queste sue parole. Le domando cosa la fa o farebbe star bene? Pensi al suo rapporto, è un rapporto sano? Provi a parlarne col suo compagno in modo sincero e onesto e provate a comprendervi. Pensi al suo benessere!
Se ha voglia di approfondire, mi contatti. Un caro saluto, Giada
Dott.ssa Giada Bruni
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Firenze
Salve, mi dispiace per la situazione che descrive, non deve essere per nulla semplice.
Talvolta però, dalle difficoltà possono emergere le soluzioni.
Fatevi aiutare, anche per i vostri figli.
Cordiali saluti,
Giada Bruni
Dott. Gian Piero Grandi
Psicologo, Psicoterapeuta, Analista clinico
Torino
Buon giorno mi spiace per la situazione che sta vivendo. Non deve certamente essere semplice ma provi davvero a pensare a cosa le permetterebbe di stare meglio e provare a confrontarsi con il suo compagno. Immagino non sia semplice ma conviene provare. Non è da escludere la possibilità di un percorso di terapia al fine di meglio focalizzare e individuare risorse sulle quali impostare adeguato lavoro clinico. A sua disposizione. Cordialmente e coraggio. Gian Piero dott Grandi
 Ignazio Gioia
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi dispiace molto per quello che sta vivendo. Non so rispondere alla sua domanda, credo che necessiti un approfondimento in uno spazio psicologico. Quello che colgo è la sua preoccupazione per la confusione che vive e il suo desiderio, forse in alcuni momenti più vivo e in altri più sommesso, di provare ad affrontarla e a scioglierla. Trovo importante suggerirLe, prima di assumere qualsiasi decisione importante, di lasciarsi aiutare e provare a fare in modo che le sue scelte, qualunque esse siano, risultino più chiare ai suoi “occhi”. Se ritiene, se vuole, sono disponibile anche online. La ringrazio. Ignazio Gioia
Dott.ssa Alessandra Morosinotto
Psicologo, Psicologo clinico
Alessandria
Buongiorno Signora, mi dispiace per le difficoltà che ha vissuto e che ad oggi si trascina. Nessuno meglio di lei può sapere quali siano i sentimenti e altri fattori che la tengono dentro a questa relazione. Un percorso psicologico potrebbe aiutarla ad identificare meglio i suoi schemi comportamentali e a modificare quelli eventualmente disfunzionali. Si prenda cura di lei anche per il bene delle sue bambine.
Resto a disposizione. Un caro saluto. Dott.ssa Alessandra Morosinotto
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Dott.ssa Cinzia Emilia Sala
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Bedizzole
Buongiorno signora, si sente la sua fatica e il peso di questa situazione. A volte è davvero difficile riuscire a comprendere la natura dei nostri affetti: sarà amore o dipendenza?/sono ancora innamorata oppure no?/ questo è amore o è altro?
Sono domande spesso già complesse di per sé, ancor di più quando si attraversa un periodo di crisi. Eppure i periodi di crisi mentre sono fonte di dolori e paure, al tempo stesso possono essere delle occasioni per ripensarsi, per ascoltarsi... e questo è ciò che lei sta coraggiosamente cercando di fare. Trattandosi di temi molto profondi e che riguardano sia lei che l'assetto famigliare, è certamente importante non muoversi da sola: non mi riferisco solo all'ipotesi di farsi sostenere da un professionista, cosa che certamente spero che lei scelga di fare, ma anche all'appoggio che le può dare qualcuno accanto a lei, se c'è, qualcuno che lei sente di poter coinvolgere e tenere vicino. Le auguro tanto di scegliere di non fare da sola. Un caro saluto, dott.ssa Cinzia Emilia Sala
Dott.ssa Francesca Pieia
Psicologo, Psicoterapeuta
Torino
Buongiorno, leggo la sua descrizione della propria condizione familiare complessa che si è costruita in tanti anni. La domanda che si pone in conclusione, alla quale qui non possiamo darle risposta, può essere l’inizio di una esplorazione dei propri sentimenti e delle dinamiche di coppia e familiari che causano sofferenza.
La invito a formulare una richiesta di consulenza psicologica per essere supportata a comprendere meglio la propria storia relazionale familiare passata e le sue relazioni presenti.
Le restituisco che alcune direzioni emergono dalle sue parole come cruciali: la dimensione della dipendenza, l’isolamento relazionale, che può facilitare sia la dipendenza sia l’efficacia di comportamenti manipolatori, l’ambivalenza negli affetti da ambo le parti della coppia, l’aggressività che sostituisce la comunicazione delle emozioni.
Questi fattori contribuiscono a consigliarle di richiedere un sostegno professionale perché rendono particolarmente difficile identificare e realizzare da sole un percorso verso una gestione sana delle relazioni, mentre un punto di riferimento esterno e competente sulle dinamiche relazionali disfunzionali è fondamentale per riconoscere le eventuali manipolazioni altrui e le proprie ambivalenze.
Le auguro un percorso costruttivo di crescita, anche per le sue figlie che potranno beneficiare di una famiglia più serena e consapevole.
Dott. Corrado Schiavetto
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Salve, i miei colleghi e le mie colleghe hanno già toccato con la dovuta sensibilità la domanda che lei ci porta. Mi sento di dirle innanzitutto che tutto ciò che lei avverte e che prova ha pieno diritto e dignità di essere considerato, analizzato e affrontato in un ambiente che sia in grado di venire incontro alle sue necessità e ai suoi bisogni. Questo spazio deciderà lei come e quando strutturarlo, con i suoi tempi e i suoi modi. Il confine fra dipendenza e amore, specie quando vissuto in maniera così intensa e totalizzante, può essere difficile da definire. E, assieme a questo, può essere difficile definire quale sia la scelta migliore per sé e i propri figli. Affrontare assieme a una persona formata in queste problematiche questi suoi desideri, paure e bisogni le permetterà di dare un nome e una collocazione a ciò che sente. Cordiali saluti, Dott. Corrado Schiavetto.
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Dr. Roberto Greco
Psicologo, Psicologo clinico
Nociglia
Buongiorno. Ti ringrazio per aver voluto condividere con un professionista la tua storia. Ti consiglio di approfondire quanto accennato qui attraverso un percorso psicologico. Rispetto a quanto scrivi, trovo sia auspicabile tentare di cercare, con serenità ma con risolutezza, un certo tipo di ordine nella tua vita, un ordine che ti faccia comprendere quali sono i tuoi bisogni e quali devono essere le tue priorità. La vita di coppia, pur essendo basata su equilibri delicati, non dovrebbe mai basarsi su comportamenti violenti che, oltre a danneggiare chi li subisce, potrebbero danneggiare anche i figli che vivono in un contesto non sano per il loro sviluppo e la loro crescita. Cerca di comprendere se te la senti di affrontare un percorso di questo tipo, certa che alla fine riuscirai con le tue forze a comprendere le tue prerogative e il bene per i tuoi figli, facendo leva su risorse che ancora non sai pienamente di avere. Resto a disposizione e ti auguro una buona giornata. Dott. Roberto Greco
Dott.ssa Francesca Gottofredi
Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Bologna
Buongiorno,
nelle relazioni c'è sempre un'alternanza tra attrazione e stabilità di coppia. Lei sente che ci sia una di queste due componenti o sente che siano entrambe ai minimi termini?
Capisco che il fatto di avere dei figli in comune renda il tutto più complicato ma sarà il caso di affrontare il problema oppure di lasciare che esso ci corroda?
Cerchi di capire se ci siano degli aspetti relazionali da salvare o meno, in caso contrario, la soluzione le si paleserebbe di fronte senza alternative.
Come diceva Oscar Wilde "C’è una sola cosa peggiore di un matrimonio senza amore: uno in cui c’è amore, ma da una parte sola".
Dott.ssa Monica Mellone
Psicologo clinico, Psicoterapeuta, Psicologo
Arcore
Buongiorno, prima di tutto mi dispiace per la situazione difficile che sta affrontando. I suoi dubbi sono legittimi e la prima cosa da chiedersi è "Io come sto?" Sicuramente la presenza di figli rende molto più complicata la situazione, perché con l'intento di proteggerli, spesso li costringiamo a stare in una situazione che non è ideale per loro e per noi stessi.
Domandarsi se lo ama realmente e se è dipendente da lui è più che legittima e dimostra una grande maturità e capacità riflessiva. Consiglio un percorso terapeutico per essere sostenuta in questa situazione faticosa e analizzare più a fondo tutte le questioni che gravitano intorno.
Resto a disposizione e le auguro una buona giornata.
Dottoressa Monica Mellone
Dr. Daniele Nicolosi
Psicologo
Torino
Gentile Utente,
Sono molto dispiaciuto di leggere queste parole cariche di sofferenza. Purtroppo non è possibile rispondere alla sua domanda dopo questa breve descrizione della sua situazione. Tuttavia, è interessante capire quali sono le sue risorse nell'affrontare questa situazione di difficoltà, cosa fa per fornteggiare questi momenti. Nelle relazioni di coppia che stanno attraversando delle difficoltà che sembrano insormontabili, se c'è la disponibilità di entrambi, è saggio intraprendere un percorso psicologico di coppia per individuare le risorse disponibili a mantenere il legame e lavorare insieme per incrementarle. Sottolineo però, SE C'E' LA DISPONIBILITA' DI ENTRAMBI. In caso contrario, nei momenti di confusione e smarrimento nei quali non si riesce a fronteggiare la situazione, chiedere aiuto e rivolgersi a un/una professionista per un percorso psicologico individuale è la strategia più funzionale a riscoprire le risorse che pensavamo di non avere.
Sperando di esserle stato utile, le auguro il meglio
dott. Daniele Nicolosi
Dott.ssa Sara Bachiorri
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Mi dispiace sentire che stai attraversando una situazione così difficile nella tua relazione di coppia. È comprensibile che tu sia confusa e incerta su cosa fare. Tuttavia, è importante considerare il tuo benessere emotivo e quello delle tue bambine.

Dalla tua descrizione, sembra che la tua relazione sia caratterizzata da tradimenti, litigi frequenti, aggressività verbale e un senso di insoddisfazione generale. È fondamentale ricordare che nessuno merita essere tradito o trattato in modo violento o irrespettoso.

La dipendenza emotiva può influenzare le dinamiche di una relazione e rendere difficile prendere decisioni chiare e assertive. È comprensibile che tu possa sentirti dipendente dal tuo compagno, ma è importante valutare se questa dipendenza sia basata su affetto o se sia dovuta alla paura di essere sola o di affrontare l'incertezza.

Riflettere sulla tua felicità e sul benessere dei tuoi bambini è fondamentale. Chiediti se questa relazione ti sta facendo del male e se l'ambiente in cui cresceranno le tue figlie è sano e amorevole. Ricorda che un ambiente familiare stressante e conflittuale può avere un impatto negativo sui bambini.

In situazioni come queste, può essere utile cercare il supporto di un professionista, come uno psicologo o un terapeuta, che possa guidarti e offrirti un sostegno durante questo processo di riflessione e presa di decisione. Uno specialista può aiutarti a esplorare i tuoi sentimenti, le tue paure e le tue opzioni in modo obiettivo e guidato.

Ricorda che hai il diritto di cercare la felicità e di creare un ambiente sano per te e i tuoi bambini. Prenditi del tempo per riflettere sulla tua situazione e non esitare a cercare il supporto necessario per prendere la decisione che ritieni migliore per te e per le tue figlie.
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Dott.ssa Ilaria De Pretto
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Ciao,

capisco che tu stia attraversando un momento difficile nella tua relazione. Da quello che hai scritto, sembra che il tuo compagno sia un uomo inaffidabile, violento e egoista.

È comprensibile che tu ti senta confusa e insicura. Il comportamento del tuo compagno è sicuramente fonte di stress e ansia per te.

Sembra che tu abbia provato a parlare con il tuo compagno di quello che stai provando, ma lui non sembra essere disposto a cambiare.

In una situazione come questa, è importante che tu pensi a te stessa e ai tuoi figli. Non è sano crescere in un ambiente in cui c'è violenza e mancanza di rispetto.

È difficile dire se il tuo compagno sia narcisista o meno. Tuttavia, è chiaro che è un uomo che non si preoccupa dei tuoi sentimenti e dei tuoi bisogni.

Se sei indecisa su cosa fare, ti consiglio di parlare con un terapista o un consulente. Un professionista qualificato può aiutarti a capire meglio la situazione e a prendere una decisione consapevole.

Ecco alcuni suggerimenti che potrebbero esserti utili:

Parla con il tuo compagno di quello che stai provando. Fagli sapere che non sei felice con il suo comportamento e che vuoi un cambiamento.
Se il tuo compagno non è disposto a cambiare, valuta la possibilità di lasciarlo.
Cerca un sostegno emotivo da amici e familiari.
Parla con un terapista o un consulente.
Spero che tu possa trovare la forza di prendere la decisione migliore per te e per i tuoi figli.
Dott.ssa Linda Trogi
Psicologo
Viareggio
Buongiorno e grazie per aver condiviso con noi la sua esperienza.
Mi è sembrato di capire che lei non sta vivendo un rapporto soddisfacente ormai da molto tempo. Quello che le consiglio è di rivolgersi a uno Psicologo per avviare un percorso di sostegno psicologico e poter esplorare nel profondo vissuti, emozioni e stili relazionali e poter dare "una risposta" alla sua domanda.
Rimango in attesa per ulteriori chiarimenti,
Dott.ssa Linda Trogi
Dott.ssa Pasqualina Annoso
Psicologo, Psicologo clinico
Torre del Greco
Gentile utente, è comprensibile che si senta confusa e coinvolta in una dinamica difficile. È importante riflettere sulle sue esigenze, così come sulle esigenze delle sue bambine, e su come la relazione sta influenzando il suo benessere emotivo. Se si trova in una relazione che genera violenza verbale e non rispetta le sue opinioni, potrebbe essere utile considerare il coinvolgimento di uno psicologo che può offrirle un supporto neutrale e guidarla nel processo decisionale. Inoltre, potrebbe aiutarla a esplorare le sue emozioni, capire meglio la dinamica della relazione e sviluppare strategie per gestire il cambiamento, qualunque esso sia. Il suo benessere e quello delle sue figlie sono la priorità. Resto a disposizione per qualsiasi dubbio o confronto. Un saluto! Dott.ssa Pasqualina Annoso.
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Dott.ssa Martina De Angelis
Psicologo, Psicologo clinico
Monterotondo
Cara utente, grazie per aver condiviso i suoi vissuti. La dipendenza nasce dal bisogno dell'altro, ovvero "sto con te perché ne ho bisogno, anche se mi fai stare male", l'amore nasce dal voler stare con l'altro, dall'ascolto e dal rispetto quindi implica il poter scegliere di stare o meno con l'altro, senza che questo metta a repentaglio la propria identità. Purtroppo non si può rispondere alla sua domanda con poche righe ma sarebbe necessario intraprendere un percorso psicologico che la possa aiutare a comprendere meglio i suoi vissuti, le sue aspettative e la sua modalità di entrare in relazione con l'altro e con sé stessa. Rimango a disposizione, anche online. Dott.ssa De Angelis Martina.
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Dott. Diego Emmanuel Cordoba
Psicologo, Psicologo clinico
Bergamo
La situazione che descrivi è molto complessa e ho tanta empatia per quello che stai vivendo. Sul piano psicologico sistemico relazionale, potremmo analizzare la tua relazione con il tuo compagno e le dinamiche familiari che si sono create.
Prima di tutto, è importante comprendere che il comportamento del tuo compagno, con le bugie e l'aggressività, potrebbe essere indicativo di problemi più profondi, come un narcisismo o una mancanza di capacità emotiva di stabilire una relazione sana e rispettosa. La tua dipendenza emotiva potrebbe essere stata influenzata dalle esperienze familiari che hai vissuto con tua mamma e dalla mancanza di supporto emotivo che hai ricevuto da parte di tuo compagno.
Il fatto che tuo compagno cambi atteggiamento quando sei pronta a lasciarlo potrebbe essere un tentativo di manipolazione per mantenerti accanto a lui e per evitare di affrontare la realtà della situazione. Anche il fatto che trascuri te e le bambine per i suoi interessi personali potrebbe indicare una priorità distorta nelle sue relazioni familiari.
In questo contesto, potresti valutare la tua situazione e riflettere su cosa è davvero importante per te e per le tue figlie. Chiediti se questa relazione ti porta felicità e serenità, se ti senti rispettata e valorizzata, se hai il supporto emotivo di cui hai bisogno. Valuta se sei pronta a prendere una decisione difficile ma necessaria per il tuo benessere emotivo e quello delle tue bambine.
È importante che tu possa trovare il supporto di uno psicologo o terapeuta che possa aiutarti a elaborare le tue emozioni, a riflettere sulle dinamiche relazionali e a trovare le risposte che stai cercando. Ricorda che prenderti cura di te stessa e delle tue figlie è una priorità e che meriti di essere felice e realizzata nella tua vita. Rimango a tua disposizione per un eventuale colloquio di consultazione.
Dott. Cordoba
Dott.ssa Chiara Lagi
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Carissima, la dipendenza affettiva è uno schema comportamentale in cui l’interesse verso la persona amata diventa eccessivo a discapito dei propri bisogni; si tende a gratificare il partner in modo compulsivo pur di mantenerne il legame. La sintomatologia riguarda differenti aspetti di personalità e della quotidianità: sensazione di mancato controllo; frequente rinuncia ai propri interessi; paura di essere abbandonati dalla persona amata, ne rappresentano un esempio. Accanto alla definizione di “Dipendenza Affettiva”, vorrei darle quella di “Amore Tossico” al solo fine di avere una visione prospettica quasi a 360°. La psicoanalista L. Pigozzi lo definisce così: "L'amore tossico si modula sull'appropriazione psicofisica del partner, si nutre della sua vitalità, vive a spese dell'altro, che invece muore". Ecco cinque segnali per riconoscerlo:
1. Intensità:
produce una sensazione di soffocamento dovuta alla mancata libertà di azione perché si è sopraffatti dall'insistenza e dell'impazienza del partner. Ricevere molteplici messaggi o telefonate pur sapendo che siete occupati in attività lavorative, di studio o di svago con la richiesta immediata di rispondere, ne sono un esempio.
2. Isolamento:
il partner agisce pensieri e comportamenti intenzionali per allontanarvi dalla famiglia o dal gruppo amicale al fine di creare un legame di dipendenza affettiva indissolubile.
3. Cieca gelosia:
il partner assume sempre più comportamenti sospettosi e accusatori di essere tradito. Diviene ossessivo nel seguirvi ovunque, sia nei contesti reali che sui social; nel voler sapere sempre con chi e dove siete e insistere per conoscere la relazione con il vostro ex nei minimi particolari. Rifiuta di ascoltare le vostre rassicurazioni e vi giudica. L'effetto che produce in voi è senso di colpa e inadeguatezza.
4. Denigrare:
il partner giudica in maniera irriverente il vostro modo di fare (es. come ti vesti); di essere (es. come ti comporti); di pensare. Il risultato che ne deriva è la svalutazione della persona che sei.
5. Instabilità emozionale e comportamentale:
continui litigi carichi di commenti offensivi e svalutanti seguiti da scuse e promesse (Non accadrà più!!!) che saranno disattese con certezza dal partner che le ha profuse.
Spero di averle dato alcuni elementi per riflettere sulle domande che si è posta. La saluto con affetto e resto a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Dott.ssa Chiara Lagi

Dott.ssa Ambra Bottari
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Ciao, prima di tutto, mi sento di dirti che quello che stai vivendo è davvero complicato e doloroso. La tua preoccupazione è legittima, e capisco che tu possa sentirti confusa riguardo a ciò che stai vivendo e alle dinamiche della tua relazione. Vediamo di esplorare alcune riflessioni.

Sembra che tu stia affrontando una situazione in cui ti senti sola, non supportata e forse anche sopraffatta. La tua vita con lui sembra avere molti alti e bassi, e la costante contraddizione tra l’amore che lui dice di provare per te e il comportamento che mostra potrebbe generare in te un conflitto interiore.

Spesso, in una relazione con dinamiche di manipolazione o dipendenza affettiva, le cose che sembrano affetto e amore possono nascondere situazioni più complesse, come il controllo emotivo, il rifiuto dei tuoi bisogni o addirittura la violenza verbale. Tu stessa hai accennato a dinamiche di contraddizione, mancanza di affetto, minacce velate e risposte inadeguate alle tue necessità affettive. Questo può alimentare un ciclo in cui sei intrappolata tra l'amore che lui dice di provare e le difficoltà che riscontri nel quotidiano. La tua paura di aver creato una dipendenza affettiva non è infondata, poiché nelle relazioni di questo tipo si può sviluppare una sorta di attaccamento "malato", dove i segnali di amore si confondono con quelli di sofferenza.

Un altro punto cruciale è il suo comportamento: le sue promesse che non vengono mantenute, le continue contraddizioni, la violenza verbale, la scarsa considerazione dei tuoi bisogni (come il lavoro o la famiglia), la sua crescente lontananza emotiva… sono segnali che possono suggerire un comportamento narcisistico o comunque un atteggiamento egoista e poco empatico.

Anche tu, dal canto tuo, hai vissuto un'infanzia difficile, segnata dalla dipendenza della tua mamma, e questo potrebbe aver influito sulle tue scelte relazionali, facendoti tendere a rapporti che replicano modelli di dipendenza affettiva. Ti senti forse legata a lui più per la paura di rimanere sola che per un vero amore reciproco?

Riguardo alla domanda se la tua è dipendenza affettiva o amore: l'amore sano è basato sul rispetto reciproco, la crescita insieme, la comprensione, la comunicazione aperta e l'affetto. Quando c'è una continua contraddizione, la violenza verbale, il controllo, e quando ti senti sola anche in una relazione, è possibile che tu stia vivendo una forma di dipendenza affettiva, in cui l’amore che provi viene usato contro di te.

Riflettere su se sia giusto lasciarlo o meno non è facile, ma credo che tu debba davvero concentrarti su ciò che è meglio per te e per le tue figlie. Puoi provare a mettere a fuoco i tuoi bisogni, le tue paure, e i tuoi desideri per il futuro. A volte allontanarsi da una relazione tossica è necessario per poter respirare di nuovo, per stare meglio con te stessa, per imparare ad amarti come meriti.

Potresti prendere in considerazione l’idea di parlare con un terapeuta, che ti aiuti a comprendere meglio la situazione e a fare chiarezza. Avere una rete di supporto, che può essere fatta di amici, famiglia o professionisti, è essenziale per superare momenti come questi.

Non sei sola in questa difficoltà. Prenditi il tempo che ti serve per riflettere e fare la scelta giusta per te e per le tue figlie. Sei una persona forte, e meriti una vita serena, sana e piena di amore vero.

Se hai bisogno di parlare o continuare a esplorare questi pensieri, sono qui.
Dott.ssa Chiara Perugini
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Ciao. Mentre leggevo mi chiedevo cosa significa per te amare ed essere amata. Te lo sei domandata? Avere un genitore con dipendenza affettiva puó portare a interiorizzare quel tipo di modello relazionale e a riproporlo. Una cosa che non mi é molto chiara é: cosa ti piace di questo uomo? Cos'é che ti ha colpito di lui fin dall'inizio? Come é stata la vostra relazione prima dell'arrivo dei figli? Credo che siano domande importanti da porsi per fare un pó di chiarezza.
Dott.ssa Alina Mustatea
Psicologo, Psicologo clinico
Pomezia
Gentile paziente,il modo in cui racconti la tua storia mostra quanto tu abbia cercato negli anni di mantenere in vita una relazione in cui però ti sei sentita spesso sola, svalutata e non ascoltata. Hai cercato di tenere insieme la famiglia, di proteggere le tue figlie e di dare stabilità nonostante un compagno presente a tratti, poco empatico e con comportamenti ambigui e aggressivi. È comprensibile che oggi tu ti senta confusa e divisa tra il desiderio di proteggere ciò che hai costruito e il bisogno profondo di sentirti finalmente serena.
Ciò che descrivi non sembra una relazione equilibrata ma un legame segnato da continue oscillazioni tra svalutazione e riavvicinamento, tipiche delle dinamiche di dipendenza affettiva. Quando una persona alterna rabbia, freddezza e poi improvvise dichiarazioni d’amore, chi subisce queste oscillazioni finisce per vivere in attesa dei momenti buoni e per perdere fiducia nella propria capacità di scegliere. Non si tratta di mancanza di forza, ma di un legame emotivo che confonde e toglie energia.
Un percorso psicologico può aiutarti a fare chiarezza, a distinguere l’amore autentico dal bisogno di conferma e a ritrovare la tua autonomia emotiva. L’obiettivo non è solo capire se lasciarlo o meno, ma ricostruire il tuo senso di valore, imparare a riconoscere i segnali di manipolazione e scegliere ciò che è davvero sano per te e per le tue figlie.
In questo momento meriti sostegno e uno spazio sicuro per rielaborare tutto ciò che hai vissuto e iniziare a ricostruire la fiducia in te stessa.
Puoi prenotare un colloquio conoscitivo direttamente su MioDottore per iniziare a lavorare su questi aspetti e comprendere passo dopo passo come uscire da questa confusione emotiva e ritrovare stabilità e forza interiore.
Dott.ssa Alina Mustatea
Psicologa clinica e giuridica – Psicodiagnosta clinica e forense
Specializzata nel trattamento della dipendenza affettiva e nelle dinamiche relazionali disfunzionali

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