Buongiorno dottori oggi ho iniziato la prima seduta dal psicologo per quello che sto vivendo, e devo

24 risposte
Buongiorno dottori oggi ho iniziato la prima seduta dal psicologo per quello che sto vivendo, e devo dire mi sono trovato bene, ma quello che mi a portato a fare il post qui è perché ho paure che sinceramente ogni giorno che passa mi mettono sempre più ansia del solito, oramai sono quasi 5 mesi che sono in questo tunnel, c’è ho paura di tutto, come se la mia testa mi fa dire che ogni cosa perdo il controllo, oppure da un momento a l’altro ho un allucinazione, cioè per esempio l’altro ieri ho letto una notizia su TikTok che un ragazzo è morto di annoressia perché non mangiava e rifiutava le cure, quindi io dopo questa notizia mi sono preso di paura chissà se può venire anche a me questa anoressia ecc, e sono stato tutta la giornata con questa paura addosso, anche se sono alto 1.70, è peso 85kg, ma kmq la paura era lo stesso, oppure ieri sera mentre stavo guardando la tv non riuscivo ad concentrarmi sul film perché la mia testa talmente era concentrata sulla paura che potessi vedere qualcuno nella mia stanza tipo allucinazione, oppure mi succede la sera però questo che devo andare in bagno visto che devo passare dal corridoio mi viene l’ansia come se nel corridoio visto che buio ci fosse qualcuno, kmq questi sono tutte le paure che mi vengono e li ho tutti i giorni non ci sono giorni che non avverto queste paure che ho descritto… oppure un’altra cosa leggo su Internet che un ragazzo a paura che un pupazzo lo possa guardare, fare del male e mi vengono ste paure nel nulla anche a me… dopo quello che mi chiedo io come fanno a metterti paura come se realmente sta succedendo e questo che non mi do pace, sto entrando in psicosi? oppure e l'ansia che mi sta mangiando vivo con ste paure...dopo un'ultima cosa ho paure pure in generale nel camminare per casa come se in un momento a l'altro la mia testa mi fa dire come se può comparire qualcuno oppure impazzire, e assurdo.. se non fosse psicosi ma altro tute queste paure possano portarmi a convinzioni vere e proprie o rimangono solo paure da superare?… dopo guarda caso visto che ho tutte ste paure che ci penso h24 mi sentono con la testa confusa tipo sulle nuvole…
Dott.ssa Silvia Bertolotti
Psicologo, Sessuologo, Psicoterapeuta
Milano
Credo che abbia fatto un passo importante e coraggioso a iniziare una terapia. Penso che sia utile per lei parlare con il/la suo/a terapeuta di queste paure e lavorarci insieme

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Dott.ssa MARIELLA BELLOTTO
Psicoterapeuta, Neuropsicologo, Psicologo
Vicenza
Buingiorno e grazie per aver condiviso con coraggio ciò che stai vivendo che è molto più comune di quanto pensi, e non significa che stai impazzendo. Sono pensieri legati all’ansia, non psicosi. Iniziare una psicoterapia è il passo giusto: ti aiuterà a capire cosa succede nella tua mente e a ritrovare sicurezza. Non sei solo, e con l’aiuto giusto si può stare molto meglio
Dott.ssa Silvia Parisi
Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo
Torino
Buongiorno,
quello che stai vivendo è molto intenso e comprensibilmente spaventoso. È importante riconoscere, prima di tutto, la tua forza e il tuo coraggio nell’aver deciso di iniziare un percorso con uno psicologo: è un passo fondamentale verso il benessere.

I sintomi che descrivi – come la paura costante, i pensieri intrusivi, l’ansia di perdere il controllo, la difficoltà a distinguere tra possibilità immaginate e realtà, e la sensazione di confusione mentale – sono spesso associati a uno stato ansioso molto elevato. Non necessariamente indicano una psicosi. Quando siamo molto ansiosi, la nostra mente può generare scenari catastrofici e paure irrazionali, e più ci fissiamo su quei pensieri, più sembrano reali, alimentando un circolo vizioso difficile da interrompere.

Anche l’iperfocalizzazione su notizie che evocano paure (come quella sull’anoressia o sulle allucinazioni) è molto comune in chi soffre di ansia generalizzata o di un disturbo ossessivo-compulsivo. La mente si aggancia a ciò che teme di più e lo fa diventare centrale, creando paure che "sembrano vere", ma che restano pensieri, non realtà. Il cervello ansioso funziona un po' come un allarme che suona in continuazione anche se non c’è un reale pericolo.

Questa costante tensione può generare anche la “testa tra le nuvole” o la sensazione di essere “confusi” o “scollegati dalla realtà” – un effetto chiamato derealizzazione o depersonalizzazione, molto comune nei momenti di forte stress o ansia prolungata.

Quindi, no, non significa che stai impazzendo o che stai per sviluppare una psicosi. Piuttosto, sembra che la tua mente sia in uno stato di allerta continuo, come se fosse sempre in difesa da qualcosa che teme. Ma è proprio su questo che la psicoterapia può lavorare, aiutandoti a riconoscere e gestire questi pensieri, riducendo l’ansia e recuperando un senso di sicurezza dentro di te.

Ti incoraggio a continuare il percorso con lo psicologo: sei sulla strada giusta. E per comprendere meglio cosa stai vivendo, per avere risposte personalizzate e strumenti concreti, è utile e consigliato approfondire la situazione con uno specialista.

Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
Dott.ssa Cristiana Danese
Psicologo, Psicologo clinico
Palermo
Buonasera, mi dispiace, le paure purtroppo possono diventare invalidanti ed ostacolare le principali attività quotidiane, portandoci a sperimentare un forte senso di ansia e di angoscia. Sono contenta nel leggere che hai già iniziato un percorso terapeutico: sicuramente questo è il primo passo per poter affrontare tutto questo. Ti suggerisco di raccontare al tuo terapeuta di questi episodi, in modo che possiate inquadrarli in una cornice più approfondita e affrontarne insieme le emozioni connesse. La terapia richiede tempo, pazienza e impegno, ma sono certa che troverai il modo di superare tutto questo. In bocca al lupo. Dott.ssa Cristiana Danese psicologa
Dott.ssa Sandra Petralli
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Pontedera
Salve,quanto descrive, pensieri ricorrenti, paure incontrollabili, difficoltà a distinguere tra fantasia e realtà, ipervigilanza e sensazione di confusione mentale, è compatibile con un quadro di ansia generalizzata con pensieri ossessivi e fobici, alimentati da una forte sensibilità emotiva e dall’iperesposizione a contenuti ansiogeni (es. social, notizie).
Non è raro, nei casi di ansia intensa e prolungata, sperimentare la sensazione di “perdere il controllo”, di “impazzire” o di sviluppare sintomi simili alla psicosi. Tuttavia, nella maggior parte dei casi si tratta di paure irrazionali tipiche di disturbi d’ansia e non di un esordio psicotico. La consapevolezza che ciò che teme possa non essere reale è già un indicatore positivo, che distingue l’ansia dalla psicosi vera e propria. Ha fatto un passo molto importante avviando un percorso con uno psicologo. Le consiglio di continuare con costanza, evitando di cercare rassicurazioni sul web o di confrontarsi con esperienze altrui che possono amplificare il disagio. Con il supporto psicoterapeutico è possibile lavorare sulla gestione delle paure, dei pensieri intrusivi e sul recupero della serenità mentale.
Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
Salve, grazie per aver condiviso la sua esperienza. Se ha iniziato da poco il percorso con uno psicologo avrete sicuramente tempo di chiarire l'origine di queste paure e individuare il percorso migliore per gestire le sue ansie e fare in modo che possa sentirsi più sereno.
Però data la situazione mi sento di suggerirle di evitare l'uso eccessivo di internet e vari social. Scrollando tiktok o social simili arrivano post a caso che possono inavvertitamente stimolare ancora di piu le sue paure. Spesso questi post sono volutamente "allarmanti" per creare quella tensione che serve a tenere incollate le persone al video. In questo momento in cui lei è piu sensibile a certi stimoli io le consiglio di evitare l'esposizione. Provi a distrarsi selezionando qualcosa di meno incerto, come un telefilm ecc. Non risolve il suo problema, ma almeno le risparmia di esporsi a notizie " Eccezionali" .
Abbia pazienza, le cose non si risolvono in una seduta, vedrà che pian piano si sentirà meglio.
Dott. Fabian Gabriel Beneitez
Psicologo, Professional counselor
Fermo
Buongiorno, la ringrazio per il quesito, mi sembra di capire che sta affrontando un periodo con tantissimi dubbi e preoccupazioni (ansie e paure).
Cosi per questo canale si può dire ben poco, sennò di continuare ad affidarsi allo specialista con il quale si trova bene.
Esponga a lui tutti i suoi dubbi in modo che insieme possiate trovare le risposte che necessita.
Le auguro che possa risolvere i suoi problemi il prima possibili.
Fabian Gabriel B.
Dott. Andrea Boggero
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Buongiorno, ho letto con attenzione quello che ha scritto e sento tutta la fatica e la paura che sta vivendo ogni giorno, una paura che sembra non darle tregua e che trova sempre nuovi appigli per alimentarsi. Quello che descrive, questa continua preoccupazione che qualcosa di terribile possa accadere, questi pensieri che arrivano all’improvviso e la mettono in allarme facendole immaginare scenari spaventosi, sono manifestazioni comuni dell’ansia e di un funzionamento ossessivo. Quando la mente è dominata dall’ansia, succede proprio questo: qualsiasi notizia, immagine o parola può diventare un innesco per nuovi dubbi, nuovi timori, nuovi scenari catastrofici. E non è la realtà a generare la paura, ma la fantasia di ciò che potrebbe succedere, come se la sua testa non riuscisse più a spegnere l’allarme. Il fatto che lei riconosca che queste paure non hanno basi reali, ma non riesca comunque a liberarsene, è proprio una caratteristica dei pensieri ossessivi: sono intrusivi, ripetitivi e si nutrono dell’ansia che provocano. Per quanto riguarda la paura di perdere il controllo, di avere allucinazioni o di impazzire, è importante che sappia che sono timori molto diffusi in chi soffre di ansia generalizzata o di disturbo ossessivo-compulsivo. La mente è come se provasse a controllare continuamente ogni possibilità, anche la più assurda, ma nel farlo finisce per bloccare ancora di più la tranquillità. Queste paure non sono segnali che lei stia davvero perdendo contatto con la realtà: al contrario, il fatto che se ne renda conto, che le faccia paura, è proprio la prova che la sua capacità di giudizio è intatta. Quando la mente è in uno stato di allerta continuo, come un motore sempre acceso, è normale sentirsi confusi, con la testa ovattata, sulle nuvole. Non è un segnale di psicosi, ma un segnale di sovraccarico: il cervello, impegnato costantemente a controllare e a difendersi dai pensieri, finisce per stancarsi. Questo spiega anche perché a volte piccole cose, come attraversare un corridoio buio, diventano minacciose: la sua mente è così allenata a cercare il pericolo da trovarlo ovunque, anche se non c’è. Si ricordi che sta già facendo qualcosa di molto importante: si è affidato a un percorso psicologico e ha iniziato a parlare di ciò che vive. Questo è un passo fondamentale per imparare a riconoscere i pensieri intrusivi per quello che sono, semplici pensieri, e non previsioni di un futuro inevitabile. Con il tempo e con gli strumenti giusti imparerà a lasciarli passare, senza dargli più potere. Non è la paura che fa diventare reali queste cose, ma la paura può farle sembrare vere nel momento in cui la mente è stanca e carica di tensione. L’obiettivo sarà proprio abbassare questo livello di allerta, lavorare sui meccanismi di controllo e interrompere quel circolo in cui l’ansia alimenta altre paure. Sono molto felice che si sia trovato bene! Continui a dare fiducia al percorso iniziato, condivida con lo psicologo tutti i suoi timori, anche quelli che le sembrano più assurdi. Lo spazio della terapia serve proprio a questo: a dare voce alle paure e imparare a ridimensionarle, fino a farle scivolare via. Resto a disposizione, come sa. Dott. Andrea Boggero
Buongiorno, dalle sue parole trapela tutta la fatica che sta vivendo a causa di queste paure, che non le danno pace. Il fatto che abbia chiesto aiuto e abbia già fatto una seduta è davvero un primo grande passo per poterle affrontare. Ha parlato con il suo psicologo di questi dubbi?
Dott.ssa Elena Brizi
Psicologo, Psicologo clinico
Tarquinia
Gentilissimo,
Ho letto la sua riflessione. E' come sei lei avesse paura di poter avere paura di qualcosa, e questo accade interiorizzando ciò che all'altro fa paura.. Provi a concentrarsi su ciò che effettivamente la spaventa, cercando di evitare il pensiero secondo cui ciò che succede ad un'altra persona potrebbe ripetersi anche su di lei. Ognuno di noi è unico anche per le proprie paure, sia individuali che condivisibili agli occhi degli altri.
Se ha bisogno di parlarne, sono a disposizione.
Dott.ssa Elena Brizi, psicologa
buongiorno.
è stato molto intelligente a iniziare un percorso con uno psicologo, vedrà che in poche sedute lo specialista saprà gestire la situazione e aiutarla a contenere l'ansia e la paura. per quanto riguarda il rischio di psicosi, purtroppo non è possibile fare previsioni. tuttavia, essendo seguito, se dovesse sorgere il problema lo psicologo saprà gestirlo in tempo, in maniera tale che non si cronicizzi. quindi, per fare una somma, continui con il suo percorso e vedrà che presto potrà tornare a vivere serenamente.
Dr. Riccardo Sirio
Psicologo, Psicologo clinico
Trofarello
Buongiorno, e grazie per aver condiviso con tanta sincerità ciò che stai vivendo. Quello che descrivi è davvero molto intenso e comprensibilmente ti fa sentire spaventato, confuso e pieno di dubbi. Ma voglio rassicurarti con onestà: non sei solo, e quello che stai vivendo ha un nome, delle spiegazioni, e — cosa importantissima — si può affrontare e migliorare, passo dopo passo. Con la psicologa affronterete le dinamiche che portano attivazione dentro di te. Chiedere aiuto è un grande passo. Cordiali saluti.

Dott.ssa Anna Tosi
Psicologo, Psicologo clinico
Caldiero
Buongiorno, la ringrazio per la sua condivisione. Sono sicura che non sia semplice convivere con queste paure e queste ansie, per ciò iniziare un percorso da uno psicologo è stata la cosa migliore. Dall'altra parte va considerato che percorsi ben strutturati che portino a cambiamenti permanenti possono richiedere un tempo variabile, durante il quale acquisirà presto consapevolezze nuove rispetto a cosa la fa stare male e cosa alimenta questa sofferenza. Dopo di ché imparerà sempre meglio a gestire questi pensieri ossessivo-ansiogeni in maniera sempre più efficace. Posso capire che ora quando subentrano queste paure, ha l'impressione di impazzire, tuttavia se arrivano pensieri simili c'è sempre un motivo, che sicuramente esplorerà con il suo terapeuta. Se ha bisogno di altri confronti resto a disposizione, intanto la mia indicazione è quella di mantenere una buona frequenza alle sedute e affidarsi all'esperto che ha scelto. Dott.ssa Anna Tosi
Dott.ssa Carolina Berardi
Psicologo, Psicologo clinico
Perugia
Buongiorno, grazie per aver condiviso questo messaggio. Per prima cosa vorrei dirle che il fatto che lei abbia deciso di iniziare un lavoro psicologico merita riconoscimento e rispetto.
Dalle sue parole emergono forti vissuti di ansia e paura che sembrano coinvolgere diversi aspetti della sua quotidianità: pensieri persistenti, immagini mentali disturbanti, difficoltà di concentrazione e tensione anticipatoria. Queste esperienze non indicano una psicosi, ma sembrerebbero molto più compatibili con un'attivazione ansiosa elevata, alimentata da specifici meccanismi cognitivi.
Nel nostro quotidiano vediamo come i nostri pensieri, emozioni e comportamenti siano strettamente collegati. Quando il sistema di allarme interno si attiva di frequente, la mente tende a interpretare stimoli neutri come minacciosi, e i pensieri diventano immediatamente credibili, anche se non fondati.
Queste risposte emotive intense non sono segno di debolezza, ma piuttosto rappresentano un sintomo e cioè un tentativo della mente di proteggerla, anche se in modo disfunzionale.
Deve sapere che la confusione che percepisce, quella sensazione di "testa fra le nuvole", è molto comune quando l’ansia è intensa e prolungata. Non è solo in questo, e non è in balia di qualcosa di incontrollabile: deve imparare a riconoscere quelli che sono i meccanismi sottostanti per imparare a gestirla.
Contuinui con il suo percorso terapeutico, nel tempo avrà sempre più consapevolezze.
La saluto e le faccio un grande in bocca al lupo

Dott.ssa Carolina Berardi
Dott.ssa Michela Garritano
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Salve,
innanzitutto vorrei dirle che aver intrapreso un percorso psicologico ed essersi sentito a suo agio nella prima seduta è un ottimo punto di partenza.

Tutto ciò che ha descritto, le paure, i pensieri intrusivi, la sensazione di confusione sono aspetti importanti, che meritano e necessitano di essere portati all’interno del percorso con la sua psicologa. È proprio in quello spazio sicuro che potrà iniziare davvero a comprendere cosa le sta succedendo.

Capisco che queste paure possano diventare molto invalidanti, ma il mio consiglio è di parlarne apertamente già nella prossima seduta.
Dott.ssa Valeria Randisi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Casalecchio di Reno
Buongiorno, la paura e l'ansia sono aspetti di un malessere che ha cause più profonde. Ha fatto bene ad iniziare un percorso e l'essersi trovato bene è un ottimo inizio. Un percorso la aiuterà a trovare cause e risolverle.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Dott. Diego Ferrara
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Quarto
Gentile utente di mio dottore,

continui la psicoterapia cominciata, vedrà che con il tempo riuscirà ad uscire dalla morsa di questi pensieri.

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Dott.ssa Monica Mugnai
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Montevarchi
Gentile Utente, è estremamente tangibile la sua difficoltà. Lei è talmente preoccupato di incorrere in un evento dannoso/pericoloso/spaventoso che passa la maggior parte del suo tempo a sviscerare la possibilità o meno che questo possa avverarsi. Risultato: non pensa ad altro e, questo, le aumenta le emozioni spiacevoli, che aumentano i pensieri negativi (alias: il circolo vizioso di sofferenza in cui è non si interrompe mai).
Chiedendo aiuto si è fatto un enorme regalo. Adesso ha solo bisogno di darsi del tempo e fidarsi del professionista a cui si è affidato. In bocca al lupo!
Dottoressa Monica Mugnai
Dott.ssa Ilaria De Pretto
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Quello che descrivi – la paura costante di perdere il controllo, di avere allucinazioni, di ammalarti improvvisamente o di vedere figure spaventose – è molto tipico di un disturbo d’ansia con pensieri ossessivi. Non sono segni di psicosi.

La differenza fondamentale è questa: nelle psicosi la persona non mette in dubbio le sue percezioni o convinzioni, le vive come reali; nel tuo caso invece c’è sempre la consapevolezza del dubbio: “E se mi succedesse?”, “E se vedessi qualcosa?”, “E se diventassi come quel ragazzo?”. Il fatto stesso che tu ti faccia queste domande e che tu chieda conferme significa che sei lucido e che sei spaventato da pensieri, non da realtà.

Quello che senti così “vero” è l’effetto dell’ansia: il corpo resta in allerta costante, come se ci fosse un pericolo immediato, e la mente costruisce scenari spaventosi. È per questo che le paure ti sembrano reali: non perché lo siano, ma perché l’ansia amplifica ogni pensiero e lo fa sembrare una minaccia concreta.

La confusione, la sensazione di testa “sulle nuvole”, la difficoltà a concentrarti sono anch’essi effetti dell’ansia cronica e della derealizzazione, non segnali di psicosi. È il cervello che, stanco di essere in allerta h24, comincia a funzionare “ovattato”.

Queste paure non si trasformano in convinzioni deliranti: rimangono paure ossessive, intrusive, che puoi imparare a gestire. È faticoso, ma il fatto che tu abbia iniziato un percorso psicologico è il passo più importante. In terapia lavorerai proprio per imparare a riconoscere i pensieri intrusivi come tali e a non alimentarli con continue verifiche e controlli.

La cosa che puoi ricordarti ogni volta che arriva la paura è: “Non è realtà, è ansia. È un pensiero, non un fatto”. Non devi combattere l’ansia pensando di eliminarla subito, ma imparare a lasciar passare questi pensieri senza aggrapparti a loro.

Quindi no, non stai entrando in psicosi: stai vivendo un’ansia molto intensa che ti fa sembrare vere le tue paure. Continuando con la terapia, e se serve valutando un supporto farmacologico con uno psichiatra, puoi tornare a sentirti te stesso e a ridurre la forza di questi pensieri.

Dott.ssa De Pretto
Dott.ssa Silvia Stevelli
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Buongiorno,
le esperienze che descrive possono essere molto faticose, infatti, vivere con paure continue, che sembrano così vivide e reali, può lasciare dei segni importanti con il tempo e può portare alla sensazione di non avere tregua. È comprensibile che questo la porti a chiedersi se stia perdendo il controllo o se si tratti di qualcosa di più grave. Nella maggior parte dei casi, le esperienze che descrive possono essere legate all’ansia. Quando questa cresce e resta costante, tende ad alimentarsi con pensieri e immagini che appaiono minacciosi. Questo non significa necessariamente che stia entrando in psicosi, ma può essere che l’ansia si stia esprimendo in forme particolarmente intense e intrusive. Il fatto che abbia già iniziato un percorso psicologico è una cosa molto importante, proprio perché lo spazio terapeutico le consentirà di comprendere meglio questi vissuti e di scoprire modalità nuove per affrontarli, così da non sentirsi più sopraffatto. La invito a proseguire con fiducia nel lavoro intrapreso e passo dopo passo potrà ritrovare maggiore sicurezza e libertà dalle paure che oggi la condizionano.
Salve , molto bene che abbia iniziato un percorso con un professionista.
Le suggerirei di rivolgere queste domande alla persona che la sta seguendo così dargli sempre più informazioni e costruire il vostro legame terapeutico man mano.
Buone cose,
Dott.Marziani
Dott.ssa Giada Casumaro
Psicologo, Terapeuta, Professional counselor
Rovereto sulla Secchia
Buongiorno, le paure spesso ci vengono anche se non riusciamo a capirne la ragione e se è molto difficile che si avverino. Continuerei sicuramente a fare il lavoro con il suo psicologo perchè saprà certamente aiutarla e accompagnarla in questo. Anche spiegargli come ha scritto qua di queste paure potrà sicuramente aiutarlo nell'aiutarla.
Essendo paure la parte razionale non è facile da comandare ma piano piano le sarà utile. Senza conoscerla riterrei che siano solo paure da superare.
Buon percorso intanto!
Dott.ssa Casumaro Giada
Dott. Daniele Gallucci
Psicologo, Terapeuta, Psicologo clinico
Roma
Gentile utente, le preoccupazioni che descrive sembrano ascrivibili ad una sua modalità caratteriale improntata sul rimuginio, continui il percorso di terapia che può garantirle uno spazio dove sfogare anche queste preoccupazioni.
Cordiali saluti
Dott. Daniele Gallucci

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