buongiorno,avrei bisogno di fare un domanda ad un psichiatra...sono anni che prendo elopram per depr

14 risposte
buongiorno,avrei bisogno di fare un domanda ad un psichiatra...sono anni che prendo elopram per depressione ....faccio la cura per mesi con 5 gocce alla sera e va tutto bene....ora il mio problema è...ogni tanto smetto e riprendo quando incomincio a cambiare umore ed è sempre andata bene...ora è una settimana circa che nn va di nuoo bene e ho ripreso a prendere 4 gocce alla sera pero' ora ho anche tanta ansia accompagnata da pensieri brutti...il medico di famiglia mi ha detto di sospendere e prendere prazene 5 gocce al mattino e 5 gocce alla sera...faccio bene a fare come mi dice il mio medico?e se dovesse ritornarmi l umore basso nn posso piu' prendere elopram? ho tanta paura e nn so' piu' come fare...è possibile che dopo tanti anni l elopram mi faccia venire brutti pensieri? io nn voglio farmi del male ho troppa paura del male e di morire...ma il pensiero a volte mi dice di buttarmi dal balcone. come mi devo comportare? grazie mille per la risposta
Buona sera,
le conviene continuare elopram con posologia da aggiustare seguendo le indicazione di medico specialista che glielo ha prescritto. I cattivi pensieri è più facile siano segnale dell'abbassamento del tono dell'umore e non dell'uso dell'elopram. La sospensione brusca anche di piccole quantità di AD non è consigliabile.

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Buongiorno,
credo che debba rivolgersi ad uno specialista psichiatra per valutare il suo quadro clinico e prescriverle una terapia farmacologica più adeguata per lei.
Buongiorno, i migliori risultati sulla stabilità dell'umore si ottengono affiancando la terapia farmacologica con una psicoterapia che può significare anche un sostegno psicologico, ovvero qualche seduta di dialogo e condivisione anche saltuariamente. Non si scoraggi!
non è l'elopram a quei dosaggi che le porta i cattivi pensieri,,, che a quanto pare esistono già.. forse da prima... occorre almeno un colloquio per comprendere la sua storia e valutare quale cura sia migliore.
Intanto cerchi di distrarsi magari..e senta uno psichiatra nella sua città, non solo il mdbase..!! io lavoro a a torino quanti anni ha signora ??lavora ??
un cordiale saluto
Sicuramente i farmaci, sotto il controllo medico, possono dare un giovamento alla sintomatologia, ma alla lunga occorrerebbe lavorare anche con una buona Psicoterapia per capire e superare le ragioni ed i motivi che la postano a star male.
Cara signora, immagino non sia facile convivere da tanti anni con queste difficoltà. Le consiglierei di prendere un appuntamento con uno specialista (uno psichiatra e non solo il medico di base) per la terapia farmacologica, e di affiancare questa ad una psicoterapia, in modo da affrontare e poi superare questi brutti pensieri di cui parla. Cordialmente, Gilda Schiavoni
Salve. Si rivolga il prima possbile allo psichiatra e poi intraprenda un percorso di psicoterapia che possa aiutarla a sconfiggere il sintomo. Si faccia forza, e in caso di brutti pensieri chiami una persona fidata.
un caro saluto
È stato molto importante e rappresenta una grande presa di responsabilità che lei ne abbia parlato qui di questi suoi pensieri che vive come non suoi e spaventosi. Dopo anni che è seguita, a quanto si evince, dal medico di famiglia, adesso sarebbe meglio fare un percorso integrato con psichiatra per le giuste posologie farmacologiche e con psicologo - psicoterapeuta per un percorso individuale. Può cercare qui su mio dottore o vedere Nell 'Asl del suo territorio.
buongiorno,
vista la grande capacità introspettiva e la consapevolezza che dimostra, affiancherei alla terapia farmacologica che sta seguendo, un percorso psicoterapico per comprendere quali sono i motivi del suo umore altalenante e dei suoi "brutti pensieri". Vivere con la paura non fa che aumentare i brutti pensieri e se sono anni che prende gli psicofarmaci, significa che solo la terapia farmacologica non le basta. Ha evidentemente bisogno di trovare il modo di mettere a posto le cause. Purtroppo il farmaco, senza un lavoro integrato su se stessi, non aiuta a comprendere ed elaborare le cause. Lavora solo sui sintomi. Forse, arrivando a queste conclusioni, è arrivato per lei il momento di tentare un lavoro su se stesso.
in bocca al lupo.
Gentile signora/re, certamente la situazione merita di essere approfondita ... Non si preoccupi, non sono i farmaci a provocarle i pensieri. Ma va valutata la miglior cura farmacologica da un collega psichiatra e iniziata una psicoterapia cognitivo comportamentale, necessaria per la gestione dei pensieri e dei comportamenti disfunzionali. Cari saluti.
gentile utente, capisco la sua preoccupazione, i farmaci non creano sintomi o pensieri, tuttavia è sconsigliabile sostenere una terapia farmacologica senza la supervisione di uno psichiatra e l'affiancamento di una adeguata terapia psicologica. si rivolga alle strutture del suo territorio o si faccia consigliare dal suo medico di famiglia. Buona Fortuna.
Buongiorno, sarebbe meglio non seguire due medici contemporaneamente rispetto alla stessa cura. Si rischia di fare peggio..
Il rapporto con il proprio medico, psichiatra o specialista generico, dovrebbe essere un rapporto di fiducia. Si confidi con lo psichiatra che l'ha seguita in questi anni e continui a seguire la cura prescritta, esponendogli i suoi dubbi. Un saluto,
Federica Miccichè
Buonasera, si confronti con il suo psichiatra, dopodiché prenda in considerazione l'idea di iniziare una psicoterapia. Saluti
Salve, è opportuno che queste terapie le segua uno psichiatra, che conosca bene il suo quadro e prenda in carico la sua terapia farmacologica.
Saluti
Marta Calderaro

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