Buongiorno a tutti i dottori, volevo chiedere sono una ragazza di 30 anni e dal 2019 ho avuto ansia

24 risposte
Buongiorno a tutti i dottori, volevo chiedere sono una ragazza di 30 anni e dal 2019 ho avuto ansia e attacchi di panico. Ho fatto la visita e mi hanno dato il daparox in gocce ma mi sono gonfiata tantissimo ho preso tanto peso in quanto ero bella magra in più mi sto rendendo anche conto che non esco più di casa non ho voglia di fare niente ho come paura di uscire e stare anche con la gente invece prima bene o male uscivo non mi facevo questi problemi, volevo chiedere se è causato dal farmaco daparox che è molto forte e mi fa questa reazione .... Grazie di cuore a tutti i dottori che mi daranno una risposta un abbraccio rossella ❤️
Dott.ssa Antea Viganò
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Pessano con Bornago
Gentilissima, grazie per la condivisione innanzitutto. Capisco la situazione che descrive, e comprendo quanto un cambiamento fisico importante e indesiderato possa crearci del malessere interno. Credo che, per la sua sintomatologia ansiosa, insieme al farmaco potrebbe aiutarla affiancare un percorso di psicoterapia, in modo da comprendere ed indagare le possibili cause sottostanti il suo disagio. Per quanto concerne invece il lato farmacologico, chiedere al medico curante o prescrivente potrebbe aiutarla.
cordiali saluti
AV

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Dott.ssa Agne Rumi
Psicologo, Psicologo clinico
Dalmine
Ciao Rossella, comprendo quanto possa essere difficile affrontare tutto questo. È possibile che il Daparox (paroxetina) abbia avuto un impatto sul peso, in quanto l’aumento di peso è un effetto collaterale noto di alcuni antidepressivi. Tuttavia, il ritiro sociale e la mancanza di voglia di uscire potrebbero essere più legati all'ansia e al disagio psicologico di base piuttosto che al farmaco stesso.

Ti consiglio di parlarne con il tuo medico o uno psichiatra per valutare se il dosaggio o il tipo di farmaco siano ancora adeguati per te. Potrebbe anche essere utile affiancare un percorso di psicoterapia, che ti aiuterebbe a gestire meglio l’ansia e a ritrovare motivazione e serenità. Un abbraccio!
Dott.ssa Margherita Raffaelli
Psicologo, Psicologo clinico
Trento
Gentile utente,
Posso comprendere quanto sia difficile il periodo che sta attraversando. I farmaci come il Daparox (paroxetina) che sono utilizzati per trattare disturbi d'ansia e attacchi di panico, come qualsiasi altro farmaco, possono causare effetti collaterali che variano da persona a persona. Gli effetti collaterali che ha descritto, come l'aumento di peso e la difficoltà a uscire di casa, potrebbero essere legati al farmaco, anche se non tutti i pazienti li sperimentano. La sensazione di non voler uscire di casa o di evitare il contatto sociale potrebbero anche essere legati all'ansia stessa, che può peggiorare in alcuni casi, o a un effetto collaterale legato all’umore o all’energia.
In ogni caso, ritengo sia importante parlarne con il suo medico o con uno psichiatra che potrebbero valutare se il farmaco è la causa di questi effetti collaterali e decidere di modificare la terapia.
Le consiglio anche di rivolgersi ad un professionista per un supporto psicologico che possa aiutarla a comprendere meglio la sua esperienza e trovare la soluzione più adatta a lei.

Rimango a disposizione per qualsiasi dubbio e/o chiarimento.

Un cordiale saluto,
Dott.ssa Margherita Raffaelli
Dott. Andrea Boggero
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Ciao Rossella, grazie davvero per aver condiviso la tua storia. Non è semplice aprirsi e raccontare quello che si sta vivendo, ma già il fatto che tu abbia scritto dimostra tanto coraggio e la voglia di affrontare la situazione. È un primo passo fondamentale, e voglio dirti che non sei sola in questo percorso. Capisco bene quanto possa essere difficile quello che stai passando. Gli attacchi di panico e l’ansia possono essere davvero debilitanti, specialmente quando iniziano a influire sulla tua vita quotidiana, come il fatto che ora ti senti bloccata a casa e fai fatica a relazionarti con gli altri. È una sensazione che può farti sentire smarrita e distante dalla persona che eri prima, quando magari riuscivi a uscire e a gestire meglio certe situazioni. Per quanto riguarda il farmaco che stai assumendo, è vero che in alcune persone può causare un aumento di peso o altri effetti collaterali. Ogni organismo reagisce in modo diverso, e può essere difficile distinguere tra ciò che dipende dal farmaco e ciò che è legato all’ansia o alla depressione che stai vivendo. Anche i sintomi che descrivi, come la mancanza di motivazione o il senso di isolamento, potrebbero essere una conseguenza della tua condizione emotiva e non solo del farmaco. Quello che ti consiglio, con grande empatia, è di parlarne apertamente con il tuo medico o psichiatra. Spesso ci sono soluzioni, come un aggiustamento del dosaggio o il passaggio a un altro farmaco che si adatta meglio alle tue esigenze. Ogni percorso è personale, e trovare il trattamento giusto richiede un po' di pazienza e un dialogo continuo con i professionisti che ti seguono. In parallelo, potrebbe esserti di grande aiuto un percorso di terapia cognitivo-comportamentale. Questo approccio ti permette di lavorare su due fronti: da una parte, imparare a gestire i pensieri che alimentano l’ansia e la paura, e dall’altra, riprendere gradualmente le attività e i comportamenti che ora ti sembrano difficili. La terapia non è una bacchetta magica, ma è uno strumento potente per aiutarti a spezzare quel circolo vizioso in cui l’ansia sembra tenerti intrappolata. Voglio anche dirti una cosa importante: non sentirti sbagliata o in colpa per come ti senti. L’ansia e gli attacchi di panico non definiscono chi sei, sono solo un momento difficile che stai attraversando. E anche se ora ti sembra tutto fermo, ogni piccolo passo che fai, come quello di chiedere aiuto, è un progresso verso la direzione giusta. Datti tempo, sii gentile con te stessa e non dimenticare che puoi riprendere in mano la tua vita. Anche se ora sembra lontano, è possibile tornare a sentirsi bene. Non devi farlo da sola: ci sono persone, come i terapeuti, il tuo medico e chi ti vuole bene, che possono sostenerti in questo percorso. Un caro saluto. Dott. Andrea Boggero
Alcuni farmaci possono gonfiare o aumentare l'appetito. Perchè non ne parla con il dottore o dottoressa che gliel'ha prescritto? inoltre credo, da quello che scrive che sarebbe necessario affiancare alla terapia farmacologica un percorso di psicoterapia per affrontare le paure che descrive che sicuramente non sono causate dal farmaco. Mi contatti pure, buona giornata
Dott.ssa Tatiana Pasino
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Gentile Rossella,
la sua situazione merita sicuramente un'attenzione approfondita. Gli effetti collaterali dei farmaci antidepressivi, come il Daparox, possono variare da persona a persona e, in alcuni casi, possono contribuire a sintomi di apatia o mancanza di interesse, simili a quelli di una sindrome depressiva. Le consiglio di confrontarsi con il suo psichiatra di riferimento per discutere delle sue preoccupazioni e valutare se sia necessario un aggiustamento della terapia. È fondamentale trovare un approccio che migliori il suo benessere.
Le auguro il meglio e le mando un caro saluto.
Dott.ssa Laura Messina
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Cara Rossella, grazie per aver condiviso la sua esperienza e per essersi aperta riguardo a quello che sta attraversando.
I sintomi che descrive – aumento di peso, apatia, difficoltà a uscire di casa e relazionarsi con gli altri – possono essere attribuiti a diverse cause. È possibile che il farmaco che sta assumendo, la paroxetina, contribuisca a determinati effetti collaterali, come il gonfiore o l'aumento di peso, tuttavia la mancanza di voglia di fare le cose o il ritiro sociale potrebbero anche essere legati alla sua condizione di ansia e attacchi di panico, che talvolta possono portare a un peggioramento temporaneo dei sintomi.
La cosa più importante da fare in questo momento è parlarne con il medico o lo psichiatra che le ha prescritto il farmaco. È fondamentale discutere con loro i sintomi che sta vivendo per valutare se questi derivano dal farmaco o dalla sua condizione di base. Potrebbe essere necessario aggiustare il dosaggio o considerare un’altra opzione farmacologica più adatta alle sue esigenze. Inoltre, integrare la terapia farmacologica con un supporto psicologico potrebbe aiutarla a gestire l’ansia e a lavorare sul blocco che le impedisce di uscire di casa.
Nel frattempo, cerchi di essere gentile con se stessa. L’aumento di peso o i cambiamenti nella sua routine non definiscono chi è, e questi problemi possono essere affrontati con il giusto supporto. Provi, se le è possibile, a fare piccoli passi verso il cambiamento, come brevi passeggiate o attività che le piacciono e che possono rilassarla.
Con il tempo e il sostegno adeguato potrà superare questo momento difficile. Non esiti a chiedere aiuto: questo è un segno di forza, non di debolezza. Un caro saluto.
Dott.ssa Chiara Lisa Lovati
Psicologo, Psicologo clinico, Terapeuta
Milano
Ciao Rossella, buongiorno.

Mi dispiace molto per il disagio che stai vivendo, posso immaginare quanto possa essere difficile affrontare questa situazione. È importante sapere che i sintomi che descrivi, come il gonfiore o la difficoltà a uscire, potrebbero essere influenzati da diversi fattori, tra cui il farmaco, ma anche il contesto emotivo e psicologico che stai vivendo. Il Daparox (paroxetina) è un farmaco efficace per i disturbi d’ansia e di panico, ma può avere effetti collaterali, come l’aumento di peso, e non sempre è facile trovare subito il dosaggio o il trattamento più adatto.

Ti consiglierei di confrontarti con lo specialista che ti ha prescritto il farmaco, perché potrebbe essere necessario rivedere il piano terapeutico, aggiungere un supporto psicologico o valutare alternative. Il lavoro psicoterapeutico è spesso fondamentale per accompagnare il trattamento farmacologico e aiutarti a ritrovare benessere e fiducia nelle tue capacità di affrontare le difficoltà.
Se vuoi parlarne più in dettaglio, possiamo sentirci in privato.
Un caro saluto!
Dott.ssa Eleonora Giannelli
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Gentile utente, da quello che racconta emerge che sta vivendo un periodo difficile. Ha mostrato del coraggio a chiedere aiuto alla comparsa degli attacchi di panico e di un ansia acuta. Gli psicofarmaci sono importanti nell'aiutare in momenti di difficoltà e la figura dello psichiatra è essenziale e deve essere mantenuta nel tempo per monitorare eventuali effetti e aggiornamenti nella cura. La invito a contattare il professionista da cui è andata. Inoltre, la sintomatologia presentata potrebbe essere accolta e aiutata in uno spazio di ascolto professionale e la figura dello psicologo è ideale. Un saluto cordiale
Dott.ssa Maria Carla del Vaglio
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Napoli
Buongiorno Rossella, la ringrazio per aver condiviso con tanta apertura la sua esperienza. Mi dispiace per il disagio che sta attraversando, e vorrei aiutarla a fare chiarezza su ciò che sta vivendo.

Il Daparox (paroxetina) è un farmaco appartenente alla classe degli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI), comunemente utilizzato per trattare ansia e depressione. Effetti collaterali come aumento di peso, gonfiore e riduzione dell'energia o motivazione possono verificarsi in alcuni pazienti, anche se non tutti reagiscono nello stesso modo. Questi effetti possono essere influenzati da diversi fattori, tra cui il dosaggio, il metabolismo individuale e le condizioni psicologiche preesistenti.

La difficoltà ad uscire di casa e a relazionarsi con le persone potrebbe essere legata sia alla sua condizione di base (ansia e panico) sia, in parte, a possibili effetti collaterali del farmaco, come l'apatia o la mancanza di energia. Tuttavia, è importante distinguere ciò che deriva dal farmaco da ciò che è parte dell'evoluzione naturale dei sintomi.

Le consiglio vivamente di parlarne con lo specialista che le ha prescritto il Daparox. Potrebbe essere necessario rivalutare il trattamento, considerando un eventuale cambio di farmaco o un aggiustamento del dosaggio. Inoltre, un percorso psicoterapeutico potrebbe essere un valido supporto per affrontare il disagio emotivo e le paure che stanno limitando la sua quotidianità.

Se si sente a disagio con il farmaco attuale, è fondamentale non sospenderlo bruscamente, perché ciò potrebbe peggiorare i sintomi. Qualsiasi modifica nella terapia farmacologica deve essere fatta sotto stretto controllo medico.

Infine, le suggerisco di non affrontare tutto da sola. Parli con una persona di fiducia o cerchi il supporto di un professionista per comprendere meglio il suo stato d'animo e ritrovare gradualmente la motivazione e la voglia di uscire e riprendere in mano la sua vita. Sono disponibile a seguirla in questo percorso, qualora lo desideri. Un abbraccio.
Dott. Salvatore Augello
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Palermo
Buonasera, la ringrazio per la sua condivisione.
Si, alcuni farmaci possono influire sull'aumento di peso e questo a sua volta può influenzare l' autostima ma non solo. Le consiglio di parlare dei possibili effetti collaterali del farmaco con il suo medico.
Cordiali saluti.
Dott.ssa Aurora Quaranta
Psicologo, Psicologo clinico
Vimodrone
Ciao Rossella, mi dispiace sapere che stai vivendo questa situazione, ma voglio dirti che è già un grande passo il fatto che tu abbia deciso di condividere ciò che provi e chiedere aiuto. Sebbene io non sia un medico, posso offrirti alcune informazioni generali e consigli su come affrontare questa situazione.

Effetti collaterali del Daparox
Il Daparox (paroxetina) è un farmaco antidepressivo SSRI (inibitore selettivo della ricaptazione della serotonina) usato comunemente per trattare ansia, attacchi di panico e depressione. È efficace, ma può causare alcuni effetti collaterali. Tra quelli riportati più frequentemente ci sono:

Aumento di peso: alcuni pazienti notano un cambiamento nell'appetito o un rallentamento del metabolismo, che può contribuire all'aumento di peso.
Apatia o stanchezza: in alcuni casi, le persone possono sentirsi "piatte" emotivamente o meno motivate.
Effetti sulla socialità: alcune persone riportano difficoltà nell'interagire con gli altri o un aumento del senso di isolamento.
Questi effetti variano molto da persona a persona e spesso dipendono dalla dose, dalla durata del trattamento e da altri fattori individuali.

Cosa puoi fare ora?
Parla con il tuo medico curante o psichiatra
La cosa più importante è discutere apertamente con il professionista che ti ha prescritto il Daparox. Raccontagli dei tuoi sintomi:

L’aumento di peso.
La mancanza di motivazione o voglia di uscire.
Il cambiamento nel tuo stato sociale e mentale.
Potrebbe valutare di:

Ridurre la dose.
Cambiare farmaco (ci sono altri SSRI o farmaci di diverso tipo che potrebbero funzionare meglio per te senza causare gli stessi effetti collaterali).
Affiancare un supporto psicoterapico, che è spesso molto efficace in combinazione con i farmaci.
Valuta il supporto psicologico
La psicoterapia, specialmente quella cognitivo-comportamentale (CBT), è molto utile per affrontare l’ansia e gli attacchi di panico. Può aiutarti a:

Gestire i pensieri che alimentano l'ansia.
Superare gradualmente la paura di uscire o interagire con gli altri.
Ritrovare un senso di controllo sulla tua vita.
Anche se il farmaco agisce a livello biologico, la terapia ti aiuterà a lavorare sui meccanismi mentali ed emotivi che mantengono l’ansia.

Prendi piccoli passi per uscire dalla tua zona di comfort
La paura di uscire o di stare con gli altri può sembrare schiacciante, ma affrontarla gradualmente può fare la differenza. Ad esempio:

Prova a uscire di casa per pochi minuti ogni giorno, anche solo per fare una passeggiata.
Fissa piccoli obiettivi sociali, come chiamare un amico o incontrare una persona di fiducia.
Celebra ogni piccolo progresso: non importa quanto piccolo sia il passo, è comunque un passo avanti.
Fai attenzione allo stile di vita
Alcune abitudini possono aiutare a gestire l’ansia e migliorare il tuo benessere generale:

Attività fisica: anche una leggera attività fisica come lo yoga o una passeggiata può ridurre l'ansia e migliorare l'umore.
Alimentazione bilanciata: cerca di evitare zuccheri e carboidrati raffinati, che possono influire negativamente sul peso e sull'energia.
Routine del sonno: dormire bene è essenziale per il tuo benessere mentale.
Tecniche di rilassamento: meditazione, respirazione profonda o tecniche di mindfulness possono aiutarti a calmare la mente.
Non colpevolizzarti
Sentirsi bloccati o diversi da prima può essere frustrante, ma è importante ricordare che non è colpa tua. Il tuo corpo e la tua mente stanno reagendo a una situazione complessa, e chiedere aiuto è un atto di forza.

Quando parlare di nuovo con il medico
Se senti che gli effetti collaterali stanno peggiorando o stanno influendo troppo sulla tua qualità di vita.
Se, nonostante il farmaco, i sintomi di ansia e panico non migliorano.
Se hai difficoltà a uscire di casa o a riprendere una vita normale.
Un abbraccio virtuale
Rossella, il fatto che stai cercando aiuto è il primo passo per stare meglio. Sei molto più forte di quanto pensi, e anche se ora ti senti intrappolata, con il giusto supporto puoi superare questa fase. Parla con il tuo medico, considera la terapia e cerca di fare piccoli passi per ritrovare te stessa. Se hai bisogno di parlare o di ulteriore supporto, sono qui per ascoltarti.






Buonasera Rossella,
spero lei abbia fatto una visita presso un professionista psichiatra che le ha prescritto il farmaco e le ha suggerito i dosaggi.
Il daparox è un farmaco antidepressivo, ed è molto strano che venga prescritto in casi di ansia e panico, ecco perché le consiglio di contattare il medico che le ha fatto la prescrizione, oppure rivolgersi a un altro psichiatra.
Ad ogni modo, le consiglio anche di valutare un supporto di uno psicologo/a. In particolare, nei casi di disturbo d'ansia e di attacchi di panico, la terapia farmacologica è palliativa, agisce cioè esclusivamente sui sintomi e non sulle causa dell'ansia, che appartengono al vissuto mentale ed esperienziale della persona.
Un percorso psicologico potrà consentirle di comprendere quali sono gli inneschi principali della sua ansia, cioè quali sono le situazioni che più spesso scatenano la risposta ansiogena; una delle risposte potrebbe essere l'attacco di panico. Quando parliamo di situazioni possono essere ambienti, persone, attività specifiche, oppure oggetti fobici.
Elaborando a fondo le motivazione della sua ansia, potrà imparare ad agire sul suo comportamento anticipando la comparsa dell'ansia, oppure gestendo meglio i suoi effetti. Esistono molteplici strategie e metodi efficaci che diventano utili ogni volta che le sarà necessario.
Se ha bisogno di ulteriori spiegazioni su un percorso di questo tipo, mi contatti pure, anche per una consulenza online.
le auguro il meglio, Dott. Antonio Cortese
Dott.ssa Stefania La Rocca
Psicologo, Psicologo clinico
Paderno Dugnano
Buongiorno,
innanzitutto la ringrazio per la condivisione. Le consiglio, per quanto riguarda il farmaco, di rivolgersi direttamente al suo medico curante che sicuramente saprà aiutarla a capire se ci possono essere degli effetti collaterali.
Per quanto riguarda invece la situazione che descrive potrebbe essere utile intraprendere uno percorso di supporto psicologici per accogliere, gestire e curare le sue ansie anche senza l'utilizzo obbligato del farmaco. Potrebbe averci già pensato/provato. Tenga a mente che le ansie spesso ci parlano di paure più lontane e radicate, che difficilmente si risolvono solamente con l'utilizzo di un farmaco, che di solito ne attenuta la sintomatologia somatica ma non quella psichica. Trattamenti anche brevi e mirati hanno dimostrato la loro efficacia nel ridurre e anche far scomparire sintomatologie ansiose e senza doversi affidare solo ed esclusivamente all'utilizzo del farmaco.
Cordiali saluti, dott.ssa La Rocca
Dott. Tommaso Mangiò
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Brescia
Buongiorno Rossella,
le consiglierei prima di tutto di consultarsi con lo specialista che le ha prescritto il farmaco, esponendole queste problematiche. Può essere che il farmaco abbia degli effetti collaterali, così come potrebbe anche essere che il fatto di assumerlo possa averla condizionata a livello psicologico. Può anche essere che questi cambiamenti che riporta non dipendano dal farmaco. Il trattamento farmacologico è solo una parte del percorso verso il proprio benessere: penso che per lei potrebbe essere interessante capire come mai ha sofferto di ansia e attacchi di panico prima e dare a questa "chiusura" di ora un significato. Di che cosa ha paura adesso, ad esempio? Si affidi ad un professionista psicologo che la possa aiutare in questa a trovare risposta a queste domande e a riaprirsi al mondo. Un caro saluto.
Dott.ssa Ilaria Truzzi
Psicologo, Psicologo clinico
Reggio Emilia
Buongiorno, grazie per la condivisione! Mi dispiace per la situazione che riporta. Le consiglio di muoversi su più fronti. Ne parli direttamente con uno psichiatra, è importante individuare lo psicofarmaco più tollerato e adatto a ciascuna persona. Cerchi di spiegare gli effetti collaterali e il disagio che le porta, insieme capirete come muovervi. Inoltre, è fondamentale accompagnare agli psicofarmaci anche un percorso di psicoterapia. La combinazione delle tue terapie potrà aiutarla a vivere al meglio, senza lasciare che la paura e ansia le impediscano di uscire e vivere a pieno.
Grazie, resto a disposizione, Dott.ssa Ilaria Truzzi
Dott.ssa Giulia Virginia La Monica
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Trento
Buongiorno Rossella,
immagino il disagio nel percepirsi differente. Non posso risponderLe nello specifico (valutazione che farei con il professionista che La ha in carico che conosce meglio alcuni suoi elementi personali-storia ecc), ma mi chiedo se ha valutato uno spazio di psicoterapia per intervenire sugli attacchini panico che riferisce e quindi poter scalare l'aiuto farmacologico. A tal proposito l'approccio Breve Strategico ha specifici protocolli di intervento per l'ansia.
Un saluto
Dott.ssa Melania Freni
Psicologo, Psicologo clinico
Aversa
Salve, capisco la tua preoccupazione per l'aumento di peso e i cambiamenti nel tuo comportamento sociale dopo aver iniziato a prendere il Daparox. È importante sottolineare che i farmaci antidepressivi possono avere effetti collaterali, tra cui l'aumento di peso e una sensazione di apatia iniziale. Tuttavia, è altrettanto importante considerare che l'ansia e gli attacchi di panico possono influenzare notevolmente la qualità della vita, limitando le interazioni sociali e generando una sensazione di isolamento. In questi casi, un percorso terapeutico con uno psicologo può essere di grande aiuto per affrontare le cause profonde del tuo disagio e sviluppare strategie per gestire l'ansia e ritrovare il benessere. Ricorda che il farmaco è uno strumento, ma non risolve da solo le cause profonde del problema.
Dott.ssa Chiara Bellini
Psicologo, Psicologo clinico
Oristano
Buongiorno, si è probabile che il farmaco le ha indotto questi effetti collaterali. Ne parlerei meglio con chi glielo ha prescitto.
Se vuole approfondire l'argomento sono disponile.
Dott.ssa Federica Di Lauro
Psicologo, Psicologo clinico
Trieste
Cara Rossella, l'ansia e gli attacchi di panico come vanno ora? entrambi sono causati da incastri psicologici che necessitano di essere sviscerati per poter risolvere il problema, il farmaco può aiutare ma non è la soluzione poiché agisce sul sintomo e non a monte. Noti dei momenti di fame nervosa? di pensieri riguardo l'alimentazione? da specializzata in disturbi dell'alimentazione posso dirti che anche questi aspetti possono influenzare la tua voglia di uscire e di interagire con gli altri. Chiaramente gli interrogativi sono molti, il mio intervento vuol essere uno spunto di riflessione per aiutarti a capire se al di là dei possibili effetti del farmaco vi sono altri ambiti che meritano di ricevere attenzione. Resto a disposizione per qualsiasi domanda. Federica Di Lauro
Dott. Luca Vocino
Psicologo clinico, Psicologo
Trezzano Rosa
Buongiorno cara Rossella, mi dispiace molto per il momento difficile che sta attraversando, e la ringrazio per aver condiviso la sua esperienza. Da ciò che descrive, emerge una situazione che merita attenzione e che può essere affrontata con il giusto supporto.
Il farmaco che menziona, il Daparox (paroxetina), è un antidepressivo comunemente usato per trattare ansia, attacchi di panico e altri disturbi correlati. Tuttavia, come tutti i farmaci, può avere effetti collaterali. L'aumento di peso e il senso di stanchezza che descrive potrebbero essere correlati al trattamento, poiché sono effetti che alcune persone riscontrano con questo tipo di farmaco. Tuttavia, è importante tenere presente che ogni persona risponde ai farmaci in modo diverso, e questi sintomi potrebbero anche essere influenzati da altri fattori, come il livello di attività fisica, l'alimentazione, o lo stato emotivo generale.
Il fatto che si senta bloccata nell'uscire di casa e abbia perso l'interesse nel fare cose che prima riusciva a fare potrebbe essere un segnale che il suo percorso di cura richiede un'ulteriore revisione. Potrebbe essere utile tornare a parlarne con il medico o lo psichiatra che le ha prescritto il Daparox. È importante valutare se il farmaco è ancora la scelta più adatta per lei o se ci sono opzioni alternative, come un diverso farmaco o un dosaggio più appropriato.
Oltre al trattamento farmacologico, potrebbe considerare anche un percorso di psicoterapia, che può essere estremamente efficace per affrontare ansia e attacchi di panico, specialmente se si tratta di difficoltà che limitano la qualità della vita. Tecniche come la terapia cognitivo-comportamentale (CBT) sono particolarmente indicate per lavorare sulle paure e sui pensieri che contribuiscono a mantenere questo stato di chiusura e isolamento.
Nel frattempo, piccoli passi quotidiani possono aiutarla a riprendere contatto con ciò che le dà benessere. Provi a concedersi dei momenti di cura di sé: anche un breve momento all'aperto o un'attività piacevole a casa possono essere un buon punto di partenza per recuperare energie e motivazione. Non si senta obbligata a fare grandi cambiamenti in una volta sola; il progresso avviene spesso attraverso piccoli passi.
Si ricordi che chiedere aiuto è già un segnale di forza, e merita di essere supportata in questo percorso. Non esiti a rivolgersi a un professionista per trovare insieme una strada verso un maggiore benessere.
Un caro saluto e un abbraccio anche a lei.
Dott. Luca Vocino
Dott. Salvatore Fatiga
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Siracusa
Gentile paziente, in merito agli effetti dati dal farmaco le suggerisco di contattare lo specialista che ha provveduto alla prescrizione dello stesso. In merito ai suoi attacchi di panico e all'ansia sarebbe interessante conoscere le ragioni profonde di questa risposta, così da capire se ha funzioni adattive sebbene risultino disfunzionali. Rimango a sua disposizione, un cordiale saluto.
Dott. Mauro Vargiu
Psicoterapeuta, Sessuologo, Psicologo
Milano
Gentile utente, sicuramente parlarne con il proprio medico prescrivente è la miglior scelta da fare, potrete sistemare insieme la farmacoterapia. Inoltre le consiglio di valutare un percorso di psicoterapia per riuscire a gestire meglio le emozioni.
Cordiali saluti
Salve, grazie per aver condiviso la sua sua situazione. Vivere un periodo di ansia e stress, con conseguenze di attacchi di panico, può portare a conseguenze simili. Attraverso un percorso di supporto psicologico, può migliorare e gestire la sua situazione, parlando con lo psicologo, e capirne le cause per migliorare la sua quotidianità e approccio al problema. inoltre, il Daparox in gocce potrebbe causare aumento di peso come effetto collaterale, poiché aumenta l'appetito in alcuni pazienti. Questo può essere dovuto a un aumento del desiderio di mangiare cibi ricchi di zuccheri e grassi, che può ostacolare il metabolismo, ma può cambiare da soggetto a soggetto. Resto a sua disposizione.

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