Buonasera, sono un ragazzo di 26 anni e ho da qualche mese una relazione con una ragazza di 24. Il m

23 risposte
Buonasera, sono un ragazzo di 26 anni e ho da qualche mese una relazione con una ragazza di 24. Il mio problema è che non riesco a sopportare il modo in cui si comporta con alcune sue amiche, in maniera troppo affettuosa e troppo intima da risultarmi normale. Per fare un esempio, noi abitiamo nella stessa città ma non ci vediamo tutti i giorni, quindi capita che ci vediamo in videochiamata e puntualmente lì percepisco di essere "il terzo incomodo", tra le tante cose lei dorme quasi sempre nel letto con la sua amica, stanno giornate intere a coccolarsi, a guardare film e qualsiasi altra cosa che dal mio punto di vista va un po' oltre l'amicizia e lede quella che è l'esclusività e l'intimità della coppia. Oltre questo quando passiamo dei momenti insieme da soli, la stessa amica inizia a mandarle messaggi chiedendole "quando torni a casa da me". Io ho provato a parlarne con la mia ragazza ma lei mi ha detto che tutto ciò è normale e che non ha intimità con la sua amica, ma a me sembra tutto il contrario e non riesco a sopportare tutto questo, in più la continua intromissione dell'amica nei momenti in cui siamo da soli mi turba anche in altri momenti della giornata in cui penso a questi comportamenti.
Dott.ssa Roberta Stallone
Psicologo, Psicologo clinico
Bari
Gentile utente,
comprendo il suo disagio. Provi a condividere come si sente in queste situazioni con la sua ragazza. Molto spesso alla base di questi comportamenti ci sono delle dinamiche familiari/relazionali particolari. Condividere le emozioni è alla base di tutto. Questo è il mio consiglio. per qualsiasi cosa mi contatti.
Resto a disposizione.
Dott.ssa Roberta Stallone

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Dott.ssa Laura Pavone
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Padova
Buona sera.. è sempre alquanto difficile entrare nella complessità della vita di una persona da 'uno spaccato' riportato in un messaggio..in questo caso poi si tratta di offrire a lei maggior chiarezza rispetto ad una relazione tra due persone di cui sono riportati solo pochi elementi..quindi le suggerirei di affrontare il suo problema provando ad ampliare la visuale da cui lo sta guardando, ovvero cercando di comprendere meglio in che tipo di storia di relazioni ( familiari, amicali e affettive in generale) è cresciuta la sua ragazza, in quale è invece cresciuto lei e che significato di 'intimità' hanno contribuito a determinare queste differenti storie .. è possibile che vi sia una visione molto diversa tra voi due del significato di intimità..inoltre, se per lei l'esclusività è un elemento molto importante e sente che non c'è con questa ragazza, come mai desidera stare proprio con lei?
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Dott. Diego Ferrara
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Quarto
Gentile utente di mio dottore,
lei è portatore di una istanza di coppia, ed è in un percorso di coppia che potrebbe affrontare i problemi qui esposti. Ne parli con la sua ragazza, in fondo potrebbe esser una possibilità di crescita per entrambi, e farvi ritrovare equilibrio all' interno della relazione.

Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
Dott.ssa Teresa Greco
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Salerno
Salve, da quello che scrive mi sembra di capire che ci siano diverse dinamiche che la infastidiscono e che non le permettono di vivere la sua relazione nel miglior modo possibile. Quello che sento di consigliarle è di intraprendere un percorso psicologico che la aiuti a comprendere meglio ciò che la infastidisce e soprattutto che l’aiuti a fare chiarezza dentro di lei su come vive le relazioni con l’altro. Altra cosa che sento di consigliarle è di sentirsi libero con la sua ragazza di esprimere ciò che sente, anche se sente di non essere compreso, è un elemento essenziale per riuscire ad avere una relazione autentica ed equilibrata.
Resto a disposizione per qualsiasi altra domanda.
Saluti,
Dott.ssa Teresa Greco
Dott.ssa Antea Viganò
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Pessano con Bornago
Gentilissimo, grazie per la condivisione. Comprendo la situazione che descrive, ed immagino quanto sia per lei faticoso da gestire, soprattutto a seguito del dialogo con la sua fidanzata che non ha dato le risposte sperate. Credo che parlare con un terapeuta potrebbe aiutarla a comprendere ed esplorare come mai sente questo fastidio, oltre che trovare delle strategie per fronteggiare queste difficoltà relazionali.
Resto a disposizione!
AV
Dott.ssa Erika Conti
Psicologo
Celle Ligure
Gentile Utente, comprendo la sua perplessità ed il disagio he ne consegue.
La sua descrizione mette in evidenza quanto lei percepisca disturbante la presenza costante nella vita della coppia di questa amica della sua fidanzata.
Parlando con la sua ragazza, se ho inteso correttamente, ha cercato rassicurazione sulla "normalità" della relazione fra lei e la sua amica, senza però ottenere una risposta soddisfacente dal suo punto di vista.
Mi verrebbe da chiedere se abbia provato ad esprimere alla sua fidanzata il suo disagio, liberamente e con serenità, offrendo anche a lei la possibilità di capire come lei si senta in merito alla presenza di questa amica e alle loro modalità di relazione. Si tratterebbe di uno spostamento del focus dell'attenzione dalla relazione della sua ragazza con l'amica, alla relazione fra lei e la sua fidanzata.
Se avesse piacere di approfondire mi trova a sua disposizione anche on line, nel frattempo le auguro ogni bene!
Dr.ssa Erika Conti
Dott.ssa Sara Molinaro
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Padova
Gentile utente, grazie per la condivisione. Mi sembra di capire dalle sue parole che la situazione sia problematica e frustrante per lei e non tale per la sua fidanzata. Potrebbe valutare di intraprendere un percorso di psicoterapia individuale al fine di indagare le sue emozioni al riguardo per intraprendere delle strategie migliori per il suo benessere. Al contempo, qualora la sua fidanzata fosse disponibile, potrebbe essere utile un percorso di coppia per evidenziare questi elementi di intimità, privacy e rapporto di coppia proprio all'interno della vostra coppia stessa. Cordialmente, Sara Molinaro
Dott.ssa Letizia Lucarelli
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Fano
Buongiorno, capisco che non è facile attraversare questi sentimenti di esclusione, sarebbe importante "utilizzare" questo momento per conoscere come lei vive le sue distanze e vicinanze nelle relazioni con l'altro in generale. In effetti con la sua ragazza è poco che vi conoscete e questo non aiuta, ha forse paura di perderla?
mi chiedo come si sente quando esprime quello che prova ad una persona a cui tiene molto. ....per qualsiasi confronto, resto a disposizione.
dott.ssa Lucarelli
Dott.ssa Manuela Caddeo
Psicologo
Empoli
Buongiorno e grazie per aver condiviso la sua situazione. E' ovviamente complicato dare un aiuto concreto con così poche informazioni, ma da quello che ho potuto capire, lei si sente come se questa amica fosse quasi una "rivale" nel vostro rapporto e che debba condividere la sua ragazza con la migliore amica.
Sicuramente è chiaro che lei e la sua ragazza abbiate un concetto di amicizia differente, ora bisognerebbe comprendere se è possibile lavorare su questo, nel senso se la sua ragazza è disposta a venirle incontro nell'ascoltare i suoi disagi ed eventualmente modificare il suo comportamento almeno nella vostra intimità; d'altra parte anche lei potrebbe cercare di comprendere maggiormente il rapporto tra la sua ragazza e l'amica che magari ha un senso che ancora non è riuscito a cogliere. Per fare questo dovreste essere entrambi disposti al dialogo e al cambiamento.
Sarebbe interessante approfondire con lei la situazione, se vuole sono a disposizione per un confronto.
Buona giornata!
Dott.ssa Gaia Contorni
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Firenze
Salve, la ringrazio, in prima istanza, per la condivisione del suo stato d'animo. Esporsi ed esporre le proprie sofferenze è sempre il primo passo per un buon percorso terapeutico.
Approfondire insieme ad un terapeuta le sue tematiche è la base per capire l' origine del disagio e aprire la strada a nuove possibilità per farne fronte.
Dott.ssa Marina Costantini
Psicologo, Psicologo clinico
Colleferro
Buonasera gentile utente, potrebbero servirle dei colloqui per rinforzare una comunicazione efficace, finalizzata al suo obiettivo e a quello della coppia. Rimango a disposizione anche online. Dott.ssa Marina Costantini.
Dott.ssa Federica Consales
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Pomezia
Gentile utente, capisco lo stato di disagio che sta vivendo. Dal suo racconto mi sembra ci siano difficoltà comunicative con la sua compagna, avendo manifestato già più volte il suo disappunto per la situazione senza tuttavia esserci stato un cambiamento.
Credo che potrebbe esserle d'aiuto riflettere meglio sulla sua dinamica di coppia e individuare delle strategie migliori per comunicare e vedere riconosciuti i suoi bisogni e desideri all'interno del rapporto.
Se desidera un confronto, resto a disposizione.
Un caro saluto, dott.ssa Consales
Dott.ssa Luisa Anibaldi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Senigallia
Buonasera, per prima cosa cerchi di esprimere alla sua ragazza tutto il suo disagio nella maniera più semplice e libera per lei possibile.
Qualora non riusciste a trovare un punto di incontro e qualora ci fosse la motivazione da parte di entrambi sarebbe consigliato un percorso di psicoterapia di coppia al fine di sperimentare seduta dopo seduta modalità alternative di comunicazione e relazione.
Buona serata
Dott. Raffaello Di Monte
Dott.sa Luisa Anibaldi
Dott.ssa Sara Bachiorri
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Capisco che la situazione che stai descrivendo può essere frustrante e scomoda per te. È importante affrontare le preoccupazioni e i disagi che hai riguardo al comportamento della tua ragazza con le sue amiche in modo aperto e sincero.

Quando si tratta di relazioni, è fondamentale che tu e la tua partner abbiate delle aspettative e dei confini chiari. Ciò che è accettabile e confortevole per una persona potrebbe non esserlo per un'altra, quindi è importante comunicare apertamente le tue preoccupazioni e i tuoi sentimenti al riguardo.

Quando parli con la tua ragazza, cerca di essere calmo e rispettoso. Esponi le tue preoccupazioni in modo chiaro, spiegando come ti senti e quali sono i comportamenti che ti creano disagio. Sii aperto al dialogo e ascolta anche il suo punto di vista. Potrebbe esserci una differenza di percezione o di definizione di cosa sia un comportamento appropriato tra amici.

È importante capire che ogni persona ha la propria idea di intimità e amicizia, e non esiste una "norma" assoluta che definisce come le persone dovrebbero interagire. Tuttavia, è anche essenziale trovare un equilibrio che sia accettabile e confortevole per entrambi i partner in una relazione.

Durante la discussione, cercate di trovare un terreno comune e individuare soluzioni che soddisfino entrambi. Ad esempio, potreste esplorare l'idea di stabilire dei confini chiari sulle attività che possono essere svolte con gli amici, come dormire insieme o trascorrere lunghi periodi di tempo in intimità. Trovate un compromesso che rispetti le esigenze e i desideri di entrambi.

Inoltre, è importante considerare il ruolo dell'amica nella vostra relazione. Se ti senti continuamente disturbato dall'intromissione dell'amica nei momenti in cui siete da soli, potreste affrontare la questione anche con lei. Esprimi i tuoi sentimenti in modo rispettoso e aperto, spiegando come ti fa sentire la sua costante presenza e chiedendo gentilmente di rispettare i momenti di intimità tra te e la tua ragazza.

Se, nonostante i vostri sforzi di comunicazione e compromesso, non riuscite a trovare una soluzione che soddisfi entrambi, potrebbe essere utile coinvolgere un consulente di coppia. Un professionista esperto può aiutarvi a esplorare più a fondo le dinamiche della vostra relazione e a trovare strategie per affrontare questa situazione.

Ricorda che la comunicazione aperta e il rispetto reciproco sono fondamentali per una relazione sana. Continua a esprimere i tuoi sentimenti e a cercare una soluzione che ti permetta di sentirsi più a tuo agio nella relazione.Spero che la mia risposta le sia stata utile e le abbia fornito le informazioni di cui aveva bisogno.
Inoltre, se avesse ulteriori domande o desidera approfondire l'argomento in modo più dettagliato, la invito a contattarmi tramite chat privata. Sarà un piacere rispondere alle sue domande e fornirle ulteriori informazioni su ciò di cui ha bisogno.
Grazie ancora per aver condiviso la sua situazione, e spero di sentirla presto!
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Dott.ssa Monica Zenucchi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Gazzaniga
Buongiorno, comprendo come la situazione che ha descritto possa essere per lei fonte di sofferenza e disagio. Potrebbe iniziare domandandosi come mai tutto quello che sta vivendo con questa ragazza la faccia stare così male e da dove arrivano questi timori e questo malessere.
Quello che poi può provare a fare, una volta individuati i suoi bisogni, è parlare in modo libero e aperto con la sua ragazza, mettendo in luce i suoi sentimenti e i motivi della sua sofferenza. Una comunicazione funzionale ed efficace potrebbe aiutarvi a sintonizzarvi maggiormente sui vostri bisogni reciproci. Le auguro di riuscire a fare chiarezza su di sé e sulla sua relazione. Cordiali saluti, dott.ssa Zenucchi
Dott.ssa Camilla Persico
Psicologo, Sessuologo, Neuropsicologo
Carrara
Buongiorno, la prima osservazione che mi viene da chiedere è se la vostra relazione amorosa è sempre stata impostata in questo modo, e quindi se questa amicizia così forte e ambigua (da come la descrive lei) è sempre stata presente oppure se è una "novità" delle ultime settimane, ed in questo ultimo caso giustamente potrebbe essere fonte di dubbio per lei, dato che come sa l'omosessualità è una cosa assolutamente normale e comune, ma alcune persone non ne acquisiscono consapevolezza nell'immediato, anzi probabile che ciò non succeda mai per tanti fattori...ma questo è un altro discorso. In caso in cui invece sia una relazione che va avanti da prima che voi vi frequentate, tenendo conto che è sempre probabile che la ragazza abbia orientamenti sessuali differenti, mi sento di dirle che è una situazione che dovrebbe accettare per quella che è, dal momento in cui parlandone con lei non cambia nulla. Purtroppo o per fortuna le persone non si cambiano, anche se per amore tutto è possibile. Buona fortuna. Dott.ssa Camilla Persico.
Dott. Gianluca Pilotti
Psicologo clinico, Psicologo
Cassano d'Adda
Gentile utente, grazie per aver condiviso le sue preoccupazioni. Comprendo il suo disagio. Come la fa stare il fatto di sentirsi "il terzo incomodo" all'interno della relazione? cosa significa concretamente che è turbato? Le è capitato in altri momenti della sua vita o in altre relazioni di provare le stesse emozioni? Provi a condividere con la sua ragazza come la fanno sentire i suoi comportamenti all'interno della relazione. Spesso diamo per scontato che gli altri capiscano i nostri sentimenti, ma senza una condivisione spesso non è così. Inoltre, le dinamiche all'interno delle relazioni, amicali o sentimentali, dipendono da una serie di fattori come le abitudini e l'ambiente familiare che cambia da persona a persona. Quello che può creare disagio ad una persona potrebbe essere normale per un'altra. La condivisione di aspettative, confini e spazi di libertà all'interno di una relazione è fondamentale per fare in modo che la relazione abbia fondamenta solide e possa essere sana per entrambi.
Le consiglio inoltre di chiedere aiuto ad un professionista che possa aiutarla a conoscere i suoi schemi di funzionamento che la fanno sentire a disagio all'interno delle relazioni. Cordiali saluti. Dott. Gianluca Pilotti
Dott.ssa Manuela Sechi
Psicologo, Psicoterapeuta
Guspini
Buongiorno, provi a condividere con la sua ragazza come si sente rispetto alla presenza di questa amica e alla loro modalità relazionale. Potrebbero esserci delle differenze nella percezione di quali siano i comportamenti appropriati tra amici e rispetto ai tempi e spazi che si dedicano agli amici. Provate a trovare un punto d'incontro che possa rispettare i desideri e le esigenze di entrambi.
un caro saluto. Dott.ssa Sechi
Dott.ssa Sara Colnaghi
Psicologo, Psicologo clinico, Professional counselor
Milano
Buongiorno, dal suo breve sfogo ho compreso a grandi linee la situazione con la sua ragazza e mi spiace che questo le crea disagio. Tuttavia, non è molto chiaro quello che sta chiedendo a chi la legge. Vorrebbe che qualcuno le dicesse se il rapporto tra la sua fidanzata e le sue amiche rientri nella "norma" o meno? Vorrebbe capire come affrontare il discorso con la sua partner? Ha pensato ad un percorso di coppia o lo ha proposto a lei? Se sì, l'altra persona sarebbe d'accordo? Come vive questa situazione? Se la trova "insostenibile" e se non si sente ascoltato nei suoi bisogni, che soluzioni prenderebbe in considerazione?
In linea generale, posso consigliarle di approfondire il tema con la sua ragazza e spiegarle esattamente cosa prova/come si sente. Questo permetterebbe all'altro di comprendere meglio i suoi vissuti. A volte capita che presi dalla rabbia o dalla frustrazione attacchiamo l'altro, che sentendosi colpevolizzato si mette sulla difensiva e non si riesce a raggiungere un reale confronto costruttivo. Quindi se anzi che "accusare" riuscisse a dire per bene quello che prova, i suoi bisogni e quali sono le sue perplessità ci sono maggiori possibilità di raggiungere un confronto utile. Se la situazione non dovesse modificarsi o se sente di non stare bene in questa relazione (non necessariamente perché l'altro stia facendo qualcosa di sbagliato, ma semplicemente per incompatibilità), la inviterei a riflettere su cosa possa essere più giusto per lei, per il suo benessere.
A seconda del suo obiettivo e/o se intende coinvolgere la sua partner può pensare ad una consulenza di coppia o ad un percorso psicologico individuale.
In caso di necessità, resto a disposizione. Saluti, dott.ssa Sara Colnaghi | Psicologa e consulente di coppia.
Dott. Giacomo Cresta
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
La ringrazio per aver condiviso la sua situazione. Da quanto descrive, sembra che lei stia vivendo una sensazione di disagio riguardo ai comportamenti della sua ragazza, che percepisce come eccessivi rispetto alla sua idea di intimità e esclusività nella coppia. È importante che lei esprima i suoi sentimenti in modo chiaro ma non accusatorio, cercando di far comprendere alla sua partner cosa per lei significhi l'intimità all'interno di una relazione. Se la sua ragazza continua a non comprendere e a scartare i suoi punti di vista, potrebbe essere utile riflettere insieme su quale sia Asse la sintonia esistente nella relazione e se i confini da lei proposti siano rispettati. Un confronto sereno e rispettoso è essenziale per trovare un equilibrio tra le necessità di entrambi.
Dott. Andrea Boggero
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Buonasera Emanuele, grazie per aver condiviso così apertamente le sue esperienze e preoccupazioni. Dalla sua descrizione emerge un forte desiderio di comprendere meglio alcuni suoi pensieri e comportamenti, oltre a una sincera attenzione per la sua relazione e il benessere della sua compagna. Questo già dimostra una grande consapevolezza e una volontà di affrontare ciò che la turba. Dal punto di vista cognitivo-comportamentale, è importante analizzare la relazione tra i suoi pensieri, le sue emozioni e i comportamenti che ne derivano. Lei racconta di aver sviluppato fin dall’adolescenza un'abitudine alla masturbazione associata alla pornografia e a fantasie su persone a lei vicine. Questo ha probabilmente creato un circuito mentale rinforzato nel tempo: il cervello ha imparato ad associare l’eccitazione sessuale a determinati stimoli ricorrenti, che ora sembrano ripresentarsi in maniera automatica, talvolta anche in momenti in cui prova disagio, ansia o tensione. A questo si aggiunge un aspetto che merita attenzione: il ruolo della pornografia nella gestione del suo stato emotivo. Lei descrive una tendenza a ricorrere alla masturbazione e alla visione di contenuti pornografici nei momenti di stress, noia o nervosismo, arrivando a sviluppare sintomi fisici come tremori, tensione muscolare e bruciore allo stomaco. Questi segnali indicano che il comportamento non è più legato solo al desiderio sessuale, ma potrebbe essere diventato un meccanismo di regolazione emotiva, ovvero una strategia per alleviare tensioni interne. Il fatto che ora si senta disturbato da alcune immagini o da una specifica attrice può essere legato al modo in cui il suo cervello ha consolidato determinate associazioni. Quando si attivano pensieri intrusivi su queste immagini o su particolari fantasie, la sua reazione emotiva è di forte disagio, il che la porta a interpretare queste sensazioni come un problema, aumentando la preoccupazione e l’attenzione su di esse. Questo meccanismo di iper-focalizzazione è tipico dei processi ossessivi: più cerca di combattere o sopprimere un pensiero, più esso tende a ripresentarsi. Un aspetto che potrebbe aiutarla è iniziare a osservare questi pensieri senza giudicarli. Può provare a vederli semplicemente come “pensieri”, senza necessariamente attribuirgli un significato profondo o una valenza morale. In ambito cognitivo-comportamentale, si lavora spesso su strategie di accettazione e ristrutturazione cognitiva: se inizia a considerare questi pensieri come eventi mentali transitori, senza cercare di sopprimerli o analizzarli troppo, potrebbero perdere il loro impatto emotivo. Un altro punto rilevante riguarda il legame tra questi pensieri e la sua relazione di coppia. È chiaro che per lei il rapporto con la sua compagna ha un valore importante, e il senso di colpa che prova potrebbe essere il riflesso del timore che questi pensieri possano in qualche modo comprometterlo. Tuttavia, avere fantasie o pensieri automatici non significa non amare la propria compagna. L’attenzione dovrebbe essere rivolta più al comportamento che ai pensieri: ciò che realmente conta è come decide di agire nella sua relazione, piuttosto che le immagini che affiorano nella sua mente in determinati momenti. Per quanto riguarda la Carbamazepina, pur non essendo un farmaco che agisce direttamente sui processi ossessivi o compulsivi, è sempre utile parlarne con il medico per escludere eventuali effetti collaterali sulla sfera emotiva. Se questa situazione continua a procurarle sofferenza, potrebbe essere utile un percorso con un terapeuta cognitivo-comportamentale, che potrebbe aiutarla a lavorare su questi pensieri ricorrenti, a ridurre il peso che hanno sulla sua vita e a sviluppare strategie più funzionali per la gestione dello stress e delle emozioni. Nel frattempo, potrebbe già sperimentare alcune tecniche, come la mindfulness o l’esposizione con prevenzione della risposta, che mirano a ridurre la carica emotiva di questi pensieri senza cercare di eliminarli forzatamente. Il fatto che abbia scritto questo messaggio dimostra che ha già intrapreso un passo importante verso una maggiore consapevolezza di sé. Con il giusto supporto, potrà trovare un equilibrio che le permetta di vivere con maggiore serenità la sua vita interiore e la sua relazione. Cari saluti, Dott. Andrea Boggero
Buongiorno, forse potresti riaprire il discorso e dire alla tua ragazza che questi suoi comportamenti, anche se per lei sono normali, a te fanno pensare e ti creano molto disagio e vedi se c'è spazio di cambiamento, un modo per venirvi incontro.

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