Buonasera, Ho 16 anni e volevo parlare con qualcuno di un problema relazionale che sto affrontando.
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Buonasera,
Ho 16 anni e volevo parlare con qualcuno di un problema relazionale che sto affrontando. Fin da piccola sono sempre stata abbastanza solitaria, senza un gruppo enorme di amiche, ma solo poche. Non faccio altre attività extrascolastiche, quindi la maggior parte delle mie amicizie sono nate a scuola. Tutte quelle delle elementari e medie non le ho più riviste, perciò alle superiori è come se avessi ricominciato da zero. Fin dalla prima ho legato con questa ragazza e il nostro rapporto di amicizia si è stretto sempre di più, fino ad ora, ovvero in quarta superiore. Attualmente è l'unica amica vera che ho in classe. A volte, però, mi vengono dei veri dubbi su di noi. Lei mi racconta quasi tutto sulla sua vita, le sue relazioni e le persone che ha intorno, io invece non riesco proprio ad aprirmi in modo sincero. Non le racconto mai davvero come sto, perché non me la sento. So di avere un grande blocco in questo, però ci sono altre persone (pochissime) con cui riesco ad aprirmi di più, con lei no. A volte lei mi chiede compiti, suggerimenti o spiegazioni degli argomenti scolastici, come fa anche il resto della classe. Non penso che lei stia con me solo per questo, però comunque le fa comodo. Ci sono stati anche alcuni pensieri su cui non ci troviamo proprio d'accordo, ed anche alcuni suoi comportamenti. Non abbiamo mai avuto litigate serie, e durature, solo qualche piccola discussione. Penso che il problema non sia né io, né lei. Anzi, io mi sento in colpa per alcune situazioni. Soprattutto per il fatto che a volte è capitato che io mi sia sentita talmente tanto in competizione con lei da volerla "svantaggiare", ma penso che anche lei tante volte abbia un piccola aria di sfida su alcuni temi. Mi sento anche in colpa per il fatto che io, effettivamente, continuo a stare con lei perché altrimenti rimarrei sola, e so che non è giusto, ma d'altra parte, penso che, in parte, lo faccia anche lei per lo stesso motivo forse. Ci sono anche momenti in cui stiamo talmente tanto bene da ridere e scherzare insieme per ore, però anche momenti in cui invece mi sento così. Sento di aiutarla sempre, ma non sempre ricevo lo stesso aiuto, sia da lei che da tante altre persone. Questi dubbi erano piccoli all'inizio, ma piano piano diventano più grandi e sono molto altalenanti. Non capisco davvero come percepisco questi rapporto, perché da un lato mi sento di essere troppo rigida (perché so di esserlo) e forse sto cercando una persona perfetta al mio fianco, che non esiste, dall'altro so che non dovrei accontentarmi per rispetto nei miei confronti ed anche nei suoi.
Vi ringrazio per la lettura e mi scuso per il disturbo.
Buona giornata
Ho 16 anni e volevo parlare con qualcuno di un problema relazionale che sto affrontando. Fin da piccola sono sempre stata abbastanza solitaria, senza un gruppo enorme di amiche, ma solo poche. Non faccio altre attività extrascolastiche, quindi la maggior parte delle mie amicizie sono nate a scuola. Tutte quelle delle elementari e medie non le ho più riviste, perciò alle superiori è come se avessi ricominciato da zero. Fin dalla prima ho legato con questa ragazza e il nostro rapporto di amicizia si è stretto sempre di più, fino ad ora, ovvero in quarta superiore. Attualmente è l'unica amica vera che ho in classe. A volte, però, mi vengono dei veri dubbi su di noi. Lei mi racconta quasi tutto sulla sua vita, le sue relazioni e le persone che ha intorno, io invece non riesco proprio ad aprirmi in modo sincero. Non le racconto mai davvero come sto, perché non me la sento. So di avere un grande blocco in questo, però ci sono altre persone (pochissime) con cui riesco ad aprirmi di più, con lei no. A volte lei mi chiede compiti, suggerimenti o spiegazioni degli argomenti scolastici, come fa anche il resto della classe. Non penso che lei stia con me solo per questo, però comunque le fa comodo. Ci sono stati anche alcuni pensieri su cui non ci troviamo proprio d'accordo, ed anche alcuni suoi comportamenti. Non abbiamo mai avuto litigate serie, e durature, solo qualche piccola discussione. Penso che il problema non sia né io, né lei. Anzi, io mi sento in colpa per alcune situazioni. Soprattutto per il fatto che a volte è capitato che io mi sia sentita talmente tanto in competizione con lei da volerla "svantaggiare", ma penso che anche lei tante volte abbia un piccola aria di sfida su alcuni temi. Mi sento anche in colpa per il fatto che io, effettivamente, continuo a stare con lei perché altrimenti rimarrei sola, e so che non è giusto, ma d'altra parte, penso che, in parte, lo faccia anche lei per lo stesso motivo forse. Ci sono anche momenti in cui stiamo talmente tanto bene da ridere e scherzare insieme per ore, però anche momenti in cui invece mi sento così. Sento di aiutarla sempre, ma non sempre ricevo lo stesso aiuto, sia da lei che da tante altre persone. Questi dubbi erano piccoli all'inizio, ma piano piano diventano più grandi e sono molto altalenanti. Non capisco davvero come percepisco questi rapporto, perché da un lato mi sento di essere troppo rigida (perché so di esserlo) e forse sto cercando una persona perfetta al mio fianco, che non esiste, dall'altro so che non dovrei accontentarmi per rispetto nei miei confronti ed anche nei suoi.
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Buona giornata
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
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Buonasera,
grazie per aver condiviso i tuoi pensieri e le tue emozioni con tanta sincerità. Il tuo vissuto è del tutto comprensibile e mostra una grande capacità di autoanalisi.
Le amicizie, specialmente durante l'adolescenza, possono essere complesse e cariche di emozioni contrastanti. Da un lato, è naturale cercare un legame stabile e significativo, dall'altro è altrettanto normale avere momenti di dubbio, insicurezza e persino competizione. Il fatto che tu sia consapevole di questi aspetti e che ti stai interrogando sul tuo rapporto con questa amica è già un segnale di maturità.
La difficoltà ad aprirsi con lei potrebbe dipendere da diversi fattori: un tuo personale blocco nell'esprimere le emozioni, una dinamica relazionale che non ti fa sentire completamente al sicuro o semplicemente un'affinità rispetto diversa ad altre persone con cui trovi meglio a confidarti. Non c'è nulla di sbagliato in questo. Ogni amicizia è unica, e non tutte devono necessariamente essere basate sulla totale condivisione emotiva.
Anche il senso di colpa che provvi potrebbe derivare da aspettative molto alte che poni su te stessa e sulla relazione. È importante ricordare che i rapporti non sono perfetti e che è normale attraversare fasi di incertezza. Tuttavia, è anche fondamentale ascoltarti e capire cosa realmente desideri e di cosa hai bisogno in un'amicizia.
Se questi pensieri e dubbi continuano a crescere ea pesarti, potrebbe essere utile esplorarli più a fondo con l'aiuto di uno specialista. Un percorso di supporto psicologico potrebbe aiutarti a comprendere meglio i tuoi bisogni relazionali e a trovare un equilibrio tra il rispetto per te stessa e la gestione delle dinamiche amichevoli.
Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
grazie per aver condiviso i tuoi pensieri e le tue emozioni con tanta sincerità. Il tuo vissuto è del tutto comprensibile e mostra una grande capacità di autoanalisi.
Le amicizie, specialmente durante l'adolescenza, possono essere complesse e cariche di emozioni contrastanti. Da un lato, è naturale cercare un legame stabile e significativo, dall'altro è altrettanto normale avere momenti di dubbio, insicurezza e persino competizione. Il fatto che tu sia consapevole di questi aspetti e che ti stai interrogando sul tuo rapporto con questa amica è già un segnale di maturità.
La difficoltà ad aprirsi con lei potrebbe dipendere da diversi fattori: un tuo personale blocco nell'esprimere le emozioni, una dinamica relazionale che non ti fa sentire completamente al sicuro o semplicemente un'affinità rispetto diversa ad altre persone con cui trovi meglio a confidarti. Non c'è nulla di sbagliato in questo. Ogni amicizia è unica, e non tutte devono necessariamente essere basate sulla totale condivisione emotiva.
Anche il senso di colpa che provvi potrebbe derivare da aspettative molto alte che poni su te stessa e sulla relazione. È importante ricordare che i rapporti non sono perfetti e che è normale attraversare fasi di incertezza. Tuttavia, è anche fondamentale ascoltarti e capire cosa realmente desideri e di cosa hai bisogno in un'amicizia.
Se questi pensieri e dubbi continuano a crescere ea pesarti, potrebbe essere utile esplorarli più a fondo con l'aiuto di uno specialista. Un percorso di supporto psicologico potrebbe aiutarti a comprendere meglio i tuoi bisogni relazionali e a trovare un equilibrio tra il rispetto per te stessa e la gestione delle dinamiche amichevoli.
Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
Ciao! Grazie per la tua condivisione, sono dinamiche tipiche di un rapporto di amicizia nato in adolescenza e in un contesto (scolastico) in cui l'attenzione alla prestazione e al rendimento è parte integrante! Ti consiglio di soffermarti a capire se ciò che ti limita in questo rapporto di amicizia è la paura di qualcosa oppure la consapevolezza di alcune vostre diversità che sono normali avere!
Buongiorno,
La ringrazio per aver condiviso il suo pensiero e la sua esperienza. Mi dispiace che stia attraversando questo momento difficile e apprezzo la sua apertura nel parlare di questo argomento.
Da quanto descritto, sembra che stia vivendo una situazione complessa e piena di sfumature. È naturale che, durante l'adolescenza, ci siano delle incertezze e dei dubbi nei rapporti di amicizia. È importante ricordare che le relazioni sono dinamiche e possono cambiare nel tempo.
Per quanto riguarda il suo blocco nel condividere i suoi sentimenti, potrebbe essere utile esplorare le possibili ragioni di questa difficoltà. A volte, la paura di essere giudicati o non compresi può influire sulla nostra capacità di aprirci agli altri. È positivo che abbia riconosciuto questa difficoltà e che desideri affrontarla.
Il fatto che lei si senta in colpa per alcune situazioni è comprensibile, ma è importante non essere troppo severi con se stessi. Le amicizie possono essere complicate e ci possono essere momenti di competizione o disaccordo. Tuttavia, è fondamentale cercare di comunicare apertamente e onestamente con l'altra persona, esprimendo i propri pensieri e sentimenti.
Infine, è importante ricordare che nessuna persona è perfetta e che ogni rapporto ha i suoi alti e bassi. Nonostante i dubbi che ha espresso, sembra che ci siano anche momenti positivi nella sua amicizia. Consideri di parlare con la sua amica riguardo ai suoi sentimenti e alle sue preoccupazioni, cercando di rafforzare il legame e migliorare la comprensione reciproca.
Le auguro il meglio nel suo percorso e rimango a disposizione per qualsiasi altra domanda o necessità.
Buona giornata.
La ringrazio per aver condiviso il suo pensiero e la sua esperienza. Mi dispiace che stia attraversando questo momento difficile e apprezzo la sua apertura nel parlare di questo argomento.
Da quanto descritto, sembra che stia vivendo una situazione complessa e piena di sfumature. È naturale che, durante l'adolescenza, ci siano delle incertezze e dei dubbi nei rapporti di amicizia. È importante ricordare che le relazioni sono dinamiche e possono cambiare nel tempo.
Per quanto riguarda il suo blocco nel condividere i suoi sentimenti, potrebbe essere utile esplorare le possibili ragioni di questa difficoltà. A volte, la paura di essere giudicati o non compresi può influire sulla nostra capacità di aprirci agli altri. È positivo che abbia riconosciuto questa difficoltà e che desideri affrontarla.
Il fatto che lei si senta in colpa per alcune situazioni è comprensibile, ma è importante non essere troppo severi con se stessi. Le amicizie possono essere complicate e ci possono essere momenti di competizione o disaccordo. Tuttavia, è fondamentale cercare di comunicare apertamente e onestamente con l'altra persona, esprimendo i propri pensieri e sentimenti.
Infine, è importante ricordare che nessuna persona è perfetta e che ogni rapporto ha i suoi alti e bassi. Nonostante i dubbi che ha espresso, sembra che ci siano anche momenti positivi nella sua amicizia. Consideri di parlare con la sua amica riguardo ai suoi sentimenti e alle sue preoccupazioni, cercando di rafforzare il legame e migliorare la comprensione reciproca.
Le auguro il meglio nel suo percorso e rimango a disposizione per qualsiasi altra domanda o necessità.
Buona giornata.
Buonasera,
ti ringrazio per aver condiviso con noi una parte così intima e riflessiva della tua esperienza. È evidente che stai cercando di comprendere meglio il tuo rapporto con la tua amica e le emozioni che questo suscita in te, e questo è un passo molto importante verso una maggiore consapevolezza di te stessa.
Da quanto descrivi, sembri essere in un momento di forte riflessione sul tuo modo di relazionarti con gli altri, in particolare con questa amica. Le dinamiche relazionali nell’adolescenza sono complesse e spesso caratterizzate da emozioni contrastanti. La sensazione di “dipendenza” da una persona, come quella che descrivi, può essere legata alla paura di restare sola, ma anche alla difficoltà di aprirsi completamente agli altri. Questi sentimenti sono comuni in questa fase della vita, poiché l’adolescenza è un periodo di ricerca di identità e di affermazione nel gruppo sociale.
Il blocco emotivo che menzioni, ovvero la difficoltà a comunicare liberamente i tuoi stati d’animo, potrebbe derivare da una forma di protezione emotiva che hai sviluppato nel tempo. Questa difesa potrebbe impedirti di farti conoscere pienamente, anche quando hai legato profondamente con una persona. Si tratta di una reazione normale in molti casi, soprattutto quando ci si sente vulnerabili o quando si teme che una maggiore apertura possa minare l’equilibrio fragile che si è creato in un’amicizia.
La competizione che senti di provare, che a volte ti spinge a voler “svantaggiare” la tua amica, è una dinamica abbastanza comune nelle relazioni adolescenziali. Questo tipo di emozioni può emergere quando c'è un forte desiderio di essere apprezzati o riconosciuti, ma anche quando si avverte l'altro come una minaccia al proprio benessere emotivo o alla propria autostima. Quello che stai vivendo potrebbe essere un’espressione di un conflitto interno tra il desiderio di mantenere la relazione e, al contempo, il bisogno di proteggere te stessa da una vulnerabilità che potrebbe farti sentire esposta.
Inoltre, il fatto che tu avverta uno squilibrio nella relazione, dove tendi a offrire supporto senza riceverlo in egual misura, è un altro tema importante. Questo tipo di disomogeneità può generare frustrazione e alimentare il dubbio circa la qualità e la reciprocità dell’amicizia. È importante, però, ricordare che l'amicizia non è sempre simmetrica e che, in certe fasi della vita, una persona può trovarsi a dare più di quanto riceva, ma ciò non deve essere necessariamente motivo di colpa. Piuttosto, è utile valutare quanto tu ti senta soddisfatta da questa dinamica e se il sostegno che ricevi, pur essendo limitato, è comunque adeguato alle tue esigenze emotive.
Il senso di colpa che provi per il fatto di continuare a mantenere la relazione “per non rimanere sola” è comprensibile. Tuttavia, è importante che tu ti dia il permesso di riconoscere che ogni relazione ha delle sfumature complesse e che non esiste una relazione perfetta. La consapevolezza dei tuoi bisogni e la valutazione di ciò che ti arricchisce veramente nelle tue amicizie sono essenziali per sviluppare una visione equilibrata e sana dei legami interpersonali.
Ti suggerisco di fare un’ulteriore riflessione su queste dinamiche interne e di valutare se ti sia possibile aprirti a una comunicazione più sincera con la tua amica, magari esplorando insieme le tue sensazioni di competizione, la tua difficoltà nell’aprirti e il tuo bisogno di maggiore reciprocità. A volte, parlarne apertamente con la persona coinvolta può aiutare a chiarire malintesi e a migliorare la relazione.
Non devi sentirti in colpa per le tue emozioni o per le riflessioni che stai vivendo; al contrario, il fatto che tu stia cercando di comprendere meglio i tuoi sentimenti è già un passo importante. Lavorare su questi temi può aiutarti a costruire relazioni più autentiche e soddisfacenti, in cui tu possa sentirti accettata e supportata, senza sacrificare te stessa.
Se desideri, possiamo continuare ad esplorare insieme queste tematiche per approfondire la tua consapevolezza emotiva e lavorare sulle tue dinamiche relazionali.
Rimango a tua disposizione per qualsiasi ulteriore riflessione.
Un caro saluto, Dott.ssa Elin Miroddi
ti ringrazio per aver condiviso con noi una parte così intima e riflessiva della tua esperienza. È evidente che stai cercando di comprendere meglio il tuo rapporto con la tua amica e le emozioni che questo suscita in te, e questo è un passo molto importante verso una maggiore consapevolezza di te stessa.
Da quanto descrivi, sembri essere in un momento di forte riflessione sul tuo modo di relazionarti con gli altri, in particolare con questa amica. Le dinamiche relazionali nell’adolescenza sono complesse e spesso caratterizzate da emozioni contrastanti. La sensazione di “dipendenza” da una persona, come quella che descrivi, può essere legata alla paura di restare sola, ma anche alla difficoltà di aprirsi completamente agli altri. Questi sentimenti sono comuni in questa fase della vita, poiché l’adolescenza è un periodo di ricerca di identità e di affermazione nel gruppo sociale.
Il blocco emotivo che menzioni, ovvero la difficoltà a comunicare liberamente i tuoi stati d’animo, potrebbe derivare da una forma di protezione emotiva che hai sviluppato nel tempo. Questa difesa potrebbe impedirti di farti conoscere pienamente, anche quando hai legato profondamente con una persona. Si tratta di una reazione normale in molti casi, soprattutto quando ci si sente vulnerabili o quando si teme che una maggiore apertura possa minare l’equilibrio fragile che si è creato in un’amicizia.
La competizione che senti di provare, che a volte ti spinge a voler “svantaggiare” la tua amica, è una dinamica abbastanza comune nelle relazioni adolescenziali. Questo tipo di emozioni può emergere quando c'è un forte desiderio di essere apprezzati o riconosciuti, ma anche quando si avverte l'altro come una minaccia al proprio benessere emotivo o alla propria autostima. Quello che stai vivendo potrebbe essere un’espressione di un conflitto interno tra il desiderio di mantenere la relazione e, al contempo, il bisogno di proteggere te stessa da una vulnerabilità che potrebbe farti sentire esposta.
Inoltre, il fatto che tu avverta uno squilibrio nella relazione, dove tendi a offrire supporto senza riceverlo in egual misura, è un altro tema importante. Questo tipo di disomogeneità può generare frustrazione e alimentare il dubbio circa la qualità e la reciprocità dell’amicizia. È importante, però, ricordare che l'amicizia non è sempre simmetrica e che, in certe fasi della vita, una persona può trovarsi a dare più di quanto riceva, ma ciò non deve essere necessariamente motivo di colpa. Piuttosto, è utile valutare quanto tu ti senta soddisfatta da questa dinamica e se il sostegno che ricevi, pur essendo limitato, è comunque adeguato alle tue esigenze emotive.
Il senso di colpa che provi per il fatto di continuare a mantenere la relazione “per non rimanere sola” è comprensibile. Tuttavia, è importante che tu ti dia il permesso di riconoscere che ogni relazione ha delle sfumature complesse e che non esiste una relazione perfetta. La consapevolezza dei tuoi bisogni e la valutazione di ciò che ti arricchisce veramente nelle tue amicizie sono essenziali per sviluppare una visione equilibrata e sana dei legami interpersonali.
Ti suggerisco di fare un’ulteriore riflessione su queste dinamiche interne e di valutare se ti sia possibile aprirti a una comunicazione più sincera con la tua amica, magari esplorando insieme le tue sensazioni di competizione, la tua difficoltà nell’aprirti e il tuo bisogno di maggiore reciprocità. A volte, parlarne apertamente con la persona coinvolta può aiutare a chiarire malintesi e a migliorare la relazione.
Non devi sentirti in colpa per le tue emozioni o per le riflessioni che stai vivendo; al contrario, il fatto che tu stia cercando di comprendere meglio i tuoi sentimenti è già un passo importante. Lavorare su questi temi può aiutarti a costruire relazioni più autentiche e soddisfacenti, in cui tu possa sentirti accettata e supportata, senza sacrificare te stessa.
Se desideri, possiamo continuare ad esplorare insieme queste tematiche per approfondire la tua consapevolezza emotiva e lavorare sulle tue dinamiche relazionali.
Rimango a tua disposizione per qualsiasi ulteriore riflessione.
Un caro saluto, Dott.ssa Elin Miroddi
Gentile utente, comprendo la complessità dei sentimenti che sta vivendo nei confronti di questa amicizia. La difficoltà nel condividere i propri pensieri e emozioni con gli altri, unita a un senso di inadeguatezza e competizione, può essere motivo di confusione e frustrazione. Le consiglio di intraprendere un percorso psicologico, che potrebbe aiutarla a esplorare più a fondo questi blocchi emotivi e comprendere meglio i suoi bisogni relazionali. Lavorare su se stessa potrebbe permetterle di sviluppare una maggiore consapevolezza emotiva, migliorare la qualità delle sue relazioni e, soprattutto, aiutarla a rispettare le sue esigenze senza sentirsi in colpa. Le ricordo che, essendo minorenne, per richiedere un percorso psicologico è necessario il consenso dei suoi genitori. Rimango a disposizione per qualunque chiarimento. Dott.ssa Veronica Savio.
Quello che stai vivendo è assolutamente normale e, anzi, molto comune in questa fase della vita. Le amicizie nell’adolescenza sono intense, spesso oscillanti tra momenti di grande connessione e dubbi profondi. È naturale chiedersi se un rapporto sia autentico, se sia equo, se ci faccia davvero bene.
Ci sono diversi aspetti che sembrano intrecciarsi nella tua esperienza:
- La difficoltà ad aprirti completamente con questa persona, nonostante il legame stretto.
- Il senso di colpa per alcuni pensieri competitivi o per il fatto di restare in questa amicizia anche per non sentirti sola.
- Il timore di essere troppo esigente e, allo stesso tempo, il desiderio di non accontentarti di una relazione che non ti soddisfa del tutto.
Questi sentimenti non sono segnali che il rapporto sia “sbagliato”, ma piuttosto indicano che stai crescendo e sviluppando una maggiore consapevolezza di te stessa e di ciò che cerchi nelle relazioni.
Un primo passo potrebbe essere osservare, senza giudicarti, quando ti senti davvero a tuo agio con lei e quando invece emergono questi dubbi. Un percorso psicoterapeutico potrebbe aiutarti a esplorare questi temi in un ambiente sicuro, offrendoti strumenti per vivere le tue relazioni con più leggerezza e autenticità. Se senti che questo peso emotivo sta crescendo, potrebbe essere un’opportunità preziosa per capirti meglio e trovare una direzione più chiara.
Dott. Tommaso Giovannetti
Ci sono diversi aspetti che sembrano intrecciarsi nella tua esperienza:
- La difficoltà ad aprirti completamente con questa persona, nonostante il legame stretto.
- Il senso di colpa per alcuni pensieri competitivi o per il fatto di restare in questa amicizia anche per non sentirti sola.
- Il timore di essere troppo esigente e, allo stesso tempo, il desiderio di non accontentarti di una relazione che non ti soddisfa del tutto.
Questi sentimenti non sono segnali che il rapporto sia “sbagliato”, ma piuttosto indicano che stai crescendo e sviluppando una maggiore consapevolezza di te stessa e di ciò che cerchi nelle relazioni.
Un primo passo potrebbe essere osservare, senza giudicarti, quando ti senti davvero a tuo agio con lei e quando invece emergono questi dubbi. Un percorso psicoterapeutico potrebbe aiutarti a esplorare questi temi in un ambiente sicuro, offrendoti strumenti per vivere le tue relazioni con più leggerezza e autenticità. Se senti che questo peso emotivo sta crescendo, potrebbe essere un’opportunità preziosa per capirti meglio e trovare una direzione più chiara.
Dott. Tommaso Giovannetti
Credo che il tuo problema sia il blocco relazionale di cui accennavi. Concentrare tutte le tue aspettative verso un'unica amica, può non sempre essere appagante. Dato che sei consapevole che a volte frequenti questa amica per non sentirti sola, prova invece ad intraprendere qualche iniziativa sportiva o di tempo libero (teatro o altro) che possa metterti in relazione con un gruppo di persone. Sono sicura che ne troveresti beneficio. Dato che mostri anche una buona capacità di introspezione e di riflessione, ti consiglierei di affrontare con qualcuno questi aspetti di chiusura relazionale e rigidità che ti riconosci. Può rivolgerti ad un consultorio per adolescenti oppure ad un professionista.
Salve, ti ringrazio per aver condiviso in modo così sincero e dettagliato il tuo vissuto. È evidente quanto questa relazione di amicizia sia per te importante e, al tempo stesso, fonte di riflessione e di emozioni contrastanti. Le dinamiche che descrivi, come il sentirti in colpa, la percezione di una possibile competizione e il bisogno di equilibrio tra dare e ricevere, sono esperienze comuni nelle relazioni significative, soprattutto in una fase di crescita personale come quella adolescenziale.
Questi sentimenti ci raccontano di un bisogno di autenticità e di reciprocità, ma anche della naturale ricerca di un'identità relazionale, che può portare a porsi domande profonde su sé stessi e sugli altri. La difficoltà ad aprirsi completamente con questa amica potrebbe riflettere un desiderio di protezione o la paura di sentirsi vulnerabile, emozione che meriterebbe di essere esplorata con delicatezza. Allo stesso tempo, riconoscere momenti di complicità e gioia nella relazione ci indica che vi è un legame reale e autentico.
Non devi sentirti in colpa per queste ambivalenze: ogni relazione porta con sé sfumature di luce e ombra, ed è normale attraversare momenti di dubbio o di conflitto interiore. Forse la domanda più utile non è tanto capire se il vostro rapporto sia "giusto" o "sbagliato", ma piuttosto come ti senti tu dentro questa relazione e cosa desideri veramente da un'amicizia.
Considerata la complessità delle emozioni che descrivi, potrebbe essere di grande aiuto approfondire questi temi con il supporto di uno psicologo. Uno spazio di ascolto professionale ti permetterebbe di accogliere meglio i tuoi bisogni relazionali, sciogliere eventuali blocchi e trovare maggiore serenità nelle ste scelte.
Ti auguro di trovare presto la chiarezza e il benessere che meriti. Non esitare a rivolgerti a un professionista: prendersi cura di sé è sempre un passo importante e coraggioso.
Un caro saluto.
Questi sentimenti ci raccontano di un bisogno di autenticità e di reciprocità, ma anche della naturale ricerca di un'identità relazionale, che può portare a porsi domande profonde su sé stessi e sugli altri. La difficoltà ad aprirsi completamente con questa amica potrebbe riflettere un desiderio di protezione o la paura di sentirsi vulnerabile, emozione che meriterebbe di essere esplorata con delicatezza. Allo stesso tempo, riconoscere momenti di complicità e gioia nella relazione ci indica che vi è un legame reale e autentico.
Non devi sentirti in colpa per queste ambivalenze: ogni relazione porta con sé sfumature di luce e ombra, ed è normale attraversare momenti di dubbio o di conflitto interiore. Forse la domanda più utile non è tanto capire se il vostro rapporto sia "giusto" o "sbagliato", ma piuttosto come ti senti tu dentro questa relazione e cosa desideri veramente da un'amicizia.
Considerata la complessità delle emozioni che descrivi, potrebbe essere di grande aiuto approfondire questi temi con il supporto di uno psicologo. Uno spazio di ascolto professionale ti permetterebbe di accogliere meglio i tuoi bisogni relazionali, sciogliere eventuali blocchi e trovare maggiore serenità nelle ste scelte.
Ti auguro di trovare presto la chiarezza e il benessere che meriti. Non esitare a rivolgerti a un professionista: prendersi cura di sé è sempre un passo importante e coraggioso.
Un caro saluto.
Cara utente, credo che le relazioni siano fatte di montagne russe. Si va su e giù e alle volta si sta in piano. Credo tu ti stia ponendo delle domande interessanti. Come mai ti senti in competizione con lei? Su cosa nasce la sfida per te?
Per quanto riguarda il tuo senso di blocca, mi chiedo e ti chiedo casa pensi accadrebbe se ti lasciassi andare con lei? C'è qualche pensiero che ti accompagna all'idea di aprirti?
Ricordati che non tutti i rapporto sono uguali, con il tempo scoprirai che ci sono rapporti che vanno più in profondità altri meno, alcuni andranno in profondità su alcune cose e non su altre e vice versa. Il bello dei rapporti è proprio questo la variabilità. Questo rende un rapporto unico nel suo genere e speciale a modo suo per la persona. Cordialmente Dott.ssa Alessia D'Angelo
Per quanto riguarda il tuo senso di blocca, mi chiedo e ti chiedo casa pensi accadrebbe se ti lasciassi andare con lei? C'è qualche pensiero che ti accompagna all'idea di aprirti?
Ricordati che non tutti i rapporto sono uguali, con il tempo scoprirai che ci sono rapporti che vanno più in profondità altri meno, alcuni andranno in profondità su alcune cose e non su altre e vice versa. Il bello dei rapporti è proprio questo la variabilità. Questo rende un rapporto unico nel suo genere e speciale a modo suo per la persona. Cordialmente Dott.ssa Alessia D'Angelo
Ciao, nessun disturbo anzi, noi siamo qui per aiutarti (mi posso permettere di darti del tu?). Ho letto quello che hai scritto e mi ha toccato molto, posso solo immaginare come tu ti possa sentire. Intanto ti vorrei dire che in te non c'è nulla di sbagliato: avere dubbi è umano, e ciò non vuol dire che i nostri sentimenti verso l'altra persona non siano sinceri. Hai mai provato a pensare perché ti viene difficile aprirti in modo sincero con lei? Alcune volte la chiave non è darsi le risposte corrette, ma farsi le domande giuste. Ti auguro tanta serenità!
Il mondo delle relazioni sociali è complesso e in continua evoluzione, soprattutto durante l’adolescenza, un periodo di grandi cambiamenti, sia interni che esterni. È normale provare sentimenti contrastanti riguardo a un'amicizia così importante e radicata nel tempo.
Nella tua condivisione hai individuato alcuni punti chiave che potrebbero aiutarti a comprendere meglio il tuo rapporto con questa amica. Il fatto che tu riconosca una certa rigidità caratteriale personale e la tua tendenza ad aiutare più di quanto ricevi aiuto possono essere ottimi punti di partenza per lavorare su te stessa. A volte, nel timore di rimanere sole, ci si aggrappa a rapporti che non sempre soddisfano i nostri bisogni emotivi, ma è anche vero che ogni relazione ha alti e bassi, momenti di complicità e momenti di incertezza.
Nessuna amicizia è perfetta, e cercare il rapporto ideale potrebbe portarti a sentirti sempre insoddisfatta. D’altra parte, però, è giusto rispettare se stessi e non accontentarsi di un legame solo per paura della solitudine.
Il mio consiglio è, invece di focalizzarti su come dovrebbe essere il rapporto con lei, concentrati sul costruire una connessione più autentica con te stessa. Lavorare sulla tua sicurezza e sulla capacità di esprimere ciò che senti potrebbe portare benefici non solo in questa amicizia, ma in tutte le tue future relazioni.
Non devi per forza prendere una decisione drastica, ma potresti iniziare a fare piccoli passi per capire meglio cosa desideri. Ad esempio, provare ad aprirti gradualmente con la tua amica, condividendo qualcosa in più su di te, e vedere come reagisce. Oppure, investire più tempo nell'esplorare altri ambienti e conoscenze, per non sentirti legata a un’unica relazione amicale.
Se senti il bisogno di approfondire questi pensieri e avere un confronto più diretto, sappi che non sei sola e che è assolutamente normale attraversare momenti di incertezza nelle relazioni. Se vuoi, possiamo continuare a parlarne insieme per aiutarti a capire meglio cosa desideri e come affrontare questa situazione.
Nella tua condivisione hai individuato alcuni punti chiave che potrebbero aiutarti a comprendere meglio il tuo rapporto con questa amica. Il fatto che tu riconosca una certa rigidità caratteriale personale e la tua tendenza ad aiutare più di quanto ricevi aiuto possono essere ottimi punti di partenza per lavorare su te stessa. A volte, nel timore di rimanere sole, ci si aggrappa a rapporti che non sempre soddisfano i nostri bisogni emotivi, ma è anche vero che ogni relazione ha alti e bassi, momenti di complicità e momenti di incertezza.
Nessuna amicizia è perfetta, e cercare il rapporto ideale potrebbe portarti a sentirti sempre insoddisfatta. D’altra parte, però, è giusto rispettare se stessi e non accontentarsi di un legame solo per paura della solitudine.
Il mio consiglio è, invece di focalizzarti su come dovrebbe essere il rapporto con lei, concentrati sul costruire una connessione più autentica con te stessa. Lavorare sulla tua sicurezza e sulla capacità di esprimere ciò che senti potrebbe portare benefici non solo in questa amicizia, ma in tutte le tue future relazioni.
Non devi per forza prendere una decisione drastica, ma potresti iniziare a fare piccoli passi per capire meglio cosa desideri. Ad esempio, provare ad aprirti gradualmente con la tua amica, condividendo qualcosa in più su di te, e vedere come reagisce. Oppure, investire più tempo nell'esplorare altri ambienti e conoscenze, per non sentirti legata a un’unica relazione amicale.
Se senti il bisogno di approfondire questi pensieri e avere un confronto più diretto, sappi che non sei sola e che è assolutamente normale attraversare momenti di incertezza nelle relazioni. Se vuoi, possiamo continuare a parlarne insieme per aiutarti a capire meglio cosa desideri e come affrontare questa situazione.
Ciao, non è affatto un disturbo, anzi. Capisco quanto possa essere difficile gestire questi dubbi nelle amicizie, soprattutto quando i sentimenti sono altalenanti. È normale avere incertezze in un rapporto, soprattutto quando si è più giovani e si sta cercando di capire se stessi e gli altri. La tua amicizia sembra avere momenti molto belli, ma anche alcuni conflitti interiori che ti mettono in difficoltà. Forse è proprio la paura della solitudine che ti fa sentire in colpa per restare in questa amicizia, ma allo stesso tempo, non dovresti sentirti obbligata a qualcosa che non ti fa sentire bene. Ogni relazione richiede un equilibrio, ed è importante che tu ascolti anche te stessa. Parlare sinceramente con la tua amica dei tuoi dubbi potrebbe aiutarvi a chiarire la situazione, se ti senti pronta. Non c'è niente di sbagliato nel prendersi il tempo per riflettere e capire cosa davvero desideri da un'amicizia.
Buonasera,
grazie per aver condiviso la sua esperienza. Le relazioni, soprattutto quelle significative, possono portare alla luce aspetti di noi stessi che non sempre comprendiamo subito, ma che meritano attenzione e ascolto.
Da ciò che scrive, sembra sembra esserci un conflitto tra il desiderio di mantenere questo legame e la sensazione di non riuscire ad aprirsi del tutto o di non ricevere sempre lo stesso supporto che dà. Può essere utile riflettere su cosa renda più difficile l’apertura e su quali siano le sue aspettative e i suoi bisogni all'interno delle amicizie.
A volte, le nostre resistenze o difficoltà a condividere possono essere legate a strategie che abbiamo sviluppato nel tempo. Conoscerle meglio potrebbe aiutarla a capire se sono ancora utili o se stanno limitando la possibilità di vivere i legami in modo più sereno. Un percorso di approfondimento potrebbe darle gli strumenti per esplorare queste dinamiche con più consapevolezza, senza giudicarsi o sentirsi in colpa per i sentimenti contrastanti che prova.
Non c’è una risposta giusta o sbagliata su come dovrebbe sentirsi in questa amicizia, ma darsi la possibilità di conoscersi meglio e comprendere le proprie reazioni potrebbe aiutarla a gestire in modo più chiaro e autentico i suoi rapporti.
Spero che queste riflessioni possano esserle di supporto. Le auguro di trovare un equilibrio che la faccia sentire bene con sé stessa e con gli altri.
Un caro saluto.
grazie per aver condiviso la sua esperienza. Le relazioni, soprattutto quelle significative, possono portare alla luce aspetti di noi stessi che non sempre comprendiamo subito, ma che meritano attenzione e ascolto.
Da ciò che scrive, sembra sembra esserci un conflitto tra il desiderio di mantenere questo legame e la sensazione di non riuscire ad aprirsi del tutto o di non ricevere sempre lo stesso supporto che dà. Può essere utile riflettere su cosa renda più difficile l’apertura e su quali siano le sue aspettative e i suoi bisogni all'interno delle amicizie.
A volte, le nostre resistenze o difficoltà a condividere possono essere legate a strategie che abbiamo sviluppato nel tempo. Conoscerle meglio potrebbe aiutarla a capire se sono ancora utili o se stanno limitando la possibilità di vivere i legami in modo più sereno. Un percorso di approfondimento potrebbe darle gli strumenti per esplorare queste dinamiche con più consapevolezza, senza giudicarsi o sentirsi in colpa per i sentimenti contrastanti che prova.
Non c’è una risposta giusta o sbagliata su come dovrebbe sentirsi in questa amicizia, ma darsi la possibilità di conoscersi meglio e comprendere le proprie reazioni potrebbe aiutarla a gestire in modo più chiaro e autentico i suoi rapporti.
Spero che queste riflessioni possano esserle di supporto. Le auguro di trovare un equilibrio che la faccia sentire bene con sé stessa e con gli altri.
Un caro saluto.
Cara sedicenne, hai un bel modo di scrivere, di ascoltarti, di porti domande su di te e sugli altri e quindi di raccontarti.
Ciò di cui parli mi sembra rappresentare quello che normalmente le persone, a qualunque età, possono vivere nelle relazioni: si chiama ambivalenza, ed è una caratteristica tipica degli esseri umani.
Penso che sia importante che tu abbia anche momenti spensierati e divertenti con la tua amica, già questo dà una spinta molto utile.
Parlare di sé ad un'altra persona è un atto delicato, che giustamente va ponderato. Credo che tu sia capace di farlo, perché di fatto lo hai realizzato anche qui.
Poi ci sono amicizie e amicizie: ieri una signora di 70 anni mi raccontava di avere una sola grande amica, con cui ha grande affinità, e diverse altre amiche con cui non direbbe mai temi profondi su di sé ma con le quali gioca a burraco e si diverte moltissimo.
Che ne pensi?
Ciò di cui parli mi sembra rappresentare quello che normalmente le persone, a qualunque età, possono vivere nelle relazioni: si chiama ambivalenza, ed è una caratteristica tipica degli esseri umani.
Penso che sia importante che tu abbia anche momenti spensierati e divertenti con la tua amica, già questo dà una spinta molto utile.
Parlare di sé ad un'altra persona è un atto delicato, che giustamente va ponderato. Credo che tu sia capace di farlo, perché di fatto lo hai realizzato anche qui.
Poi ci sono amicizie e amicizie: ieri una signora di 70 anni mi raccontava di avere una sola grande amica, con cui ha grande affinità, e diverse altre amiche con cui non direbbe mai temi profondi su di sé ma con le quali gioca a burraco e si diverte moltissimo.
Che ne pensi?
Buonasera, mi dispiace per le difficoltà che sta affrontando. Mi sento di dirle che è comprensibile ciò che prova e farsi delle domande sulle proprie amicizie, ma è anche vero che l'amicizia perfetta è un ideale irrealistico perchè tutte le relazioni possono andare incontro a momenti di alti e bassi. Quello che si può fare è provare a impegnarsi nel costruire rapporti basati sulla sincerità, la comprensione e il compromesso. Inoltre, ogni amicizia può essere fatta di diverse sfumature: c'è l'amica/o con cui ci apriamo di più, quella/o con cui ci confidiamo di meno ma con cui ci divertiamo, quella/o che consideriamo più come compagno/a di scuola che come confidente. Sta a lei valutare cosa desidera e cosa cerca nell'amicizia con la sua compagna di classe. Se se la sente, può anche provare a sperimentare qualche piccola apertura con lei, a piccole dosi (non deve necessariamente raccontare i suoi fatti più intimi), solo per osservare come vanno le cose. Per esempio, quando sente di aver bisogno di un aiuto, può provare ad esprimerglielo. Le amicizie possono cambiare con il tempo, a volte anche migliorare, così come può cambiare anche il proprio modo di vivere le relazioni. Un caro saluto.
Buongiorno cara Utente, quello che sta vivendo è un momento di riflessione molto importante sulla sua amicizia e, più in generale, sulle relazioni interpersonali. È del tutto naturale avere dubbi e sentimenti contrastanti nei confronti di una persona con cui si è così vicini da tanto tempo. L’adolescenza è un periodo in cui i rapporti cambiano, si evolvono e spesso emergono dinamiche nuove che possono generare confusione.
Dal suo racconto emerge una certa ambivalenza: da un lato sente affetto e condivisione, dall’altro nota alcune difficoltà che la fanno sentire meno a suo agio. È significativo che lei percepisca un blocco nell’aprirsi con questa persona, mentre con altri riesce a farlo più facilmente. Questo potrebbe indicare che, pur essendoci un legame forte, qualcosa nel vostro modo di relazionarvi non le permette di sentirsi completamente libera. Non è necessariamente un problema, ma è un segnale che vale la pena ascoltare.
Il senso di colpa che prova per alcuni suoi pensieri o atteggiamenti competitivi è comprensibile, ma è importante ricordare che la competizione, soprattutto in età adolescenziale, è una dinamica abbastanza comune nelle amicizie strette. Il punto non è tanto evitarla del tutto, ma piuttosto riconoscerla e capire se sta condizionando il vostro rapporto in un modo che le pesa. Allo stesso modo, la paura di restare sola è un timore umano e comprensibile, ma non dovrebbe mai essere l’unico motivo per rimanere in una relazione.
Forse il punto centrale della sua riflessione è il bisogno di un equilibrio tra il dare e il ricevere. Si chiede se non stia cercando una persona “perfetta” con cui condividere tutto, ma allo stesso tempo si interroga sul valore del non accontentarsi. In effetti, nessuna relazione è perfetta, ma tutte dovrebbero farci sentire rispettati, ascoltati e valorizzati. Se ha la sensazione che qualcosa non torni del tutto, potrebbe provare a osservarsi nelle interazioni con questa amica: come si sente davvero quando siete insieme? Riesce a essere se stessa? Se prova a parlarle di più di ciò che sente, come reagisce lei?
Non deve avere fretta di trovare una risposta definitiva. Le relazioni cambiano nel tempo e l’importante è restare in ascolto di ciò che prova, senza giudicarsi troppo duramente. Se sente il bisogno di confrontarsi ulteriormente su questi temi, potrebbe essere utile parlarne con qualcuno di fidato, che sia un adulto o un professionista.
Dott. Luca Vocino
Dal suo racconto emerge una certa ambivalenza: da un lato sente affetto e condivisione, dall’altro nota alcune difficoltà che la fanno sentire meno a suo agio. È significativo che lei percepisca un blocco nell’aprirsi con questa persona, mentre con altri riesce a farlo più facilmente. Questo potrebbe indicare che, pur essendoci un legame forte, qualcosa nel vostro modo di relazionarvi non le permette di sentirsi completamente libera. Non è necessariamente un problema, ma è un segnale che vale la pena ascoltare.
Il senso di colpa che prova per alcuni suoi pensieri o atteggiamenti competitivi è comprensibile, ma è importante ricordare che la competizione, soprattutto in età adolescenziale, è una dinamica abbastanza comune nelle amicizie strette. Il punto non è tanto evitarla del tutto, ma piuttosto riconoscerla e capire se sta condizionando il vostro rapporto in un modo che le pesa. Allo stesso modo, la paura di restare sola è un timore umano e comprensibile, ma non dovrebbe mai essere l’unico motivo per rimanere in una relazione.
Forse il punto centrale della sua riflessione è il bisogno di un equilibrio tra il dare e il ricevere. Si chiede se non stia cercando una persona “perfetta” con cui condividere tutto, ma allo stesso tempo si interroga sul valore del non accontentarsi. In effetti, nessuna relazione è perfetta, ma tutte dovrebbero farci sentire rispettati, ascoltati e valorizzati. Se ha la sensazione che qualcosa non torni del tutto, potrebbe provare a osservarsi nelle interazioni con questa amica: come si sente davvero quando siete insieme? Riesce a essere se stessa? Se prova a parlarle di più di ciò che sente, come reagisce lei?
Non deve avere fretta di trovare una risposta definitiva. Le relazioni cambiano nel tempo e l’importante è restare in ascolto di ciò che prova, senza giudicarsi troppo duramente. Se sente il bisogno di confrontarsi ulteriormente su questi temi, potrebbe essere utile parlarne con qualcuno di fidato, che sia un adulto o un professionista.
Dott. Luca Vocino
Cara utente,
in risposta alla tua riflessione vorrei, prima di tutto, riconoscere il coraggio con cui hai condiviso i tuoi pensieri. È normale avere dubbi in un momento di crescita come il tuo, quando le relazioni interpersonali diventano più complesse. La difficoltà di aprirti completamente con la tua amica potrebbe derivare da un blocco emotivo, e il fatto che tu lo riconosca è un primo passo importante verso la consapevolezza. La competizione che senti, insieme alla sensazione di accontentarti per paura della solitudine, sono aspetti che meritano attenzione. È importante esplorare questi sentimenti e capire meglio cosa ti impedisce di essere pienamente soddisfatta nella relazione. L’obiettivo è trovare un equilibrio tra rispettare te stessa e le tue esigenze, senza rinunciare al supporto reciproco nelle amicizie.
Con affetto
Dott.ssa Maria Francesca Cusmano
in risposta alla tua riflessione vorrei, prima di tutto, riconoscere il coraggio con cui hai condiviso i tuoi pensieri. È normale avere dubbi in un momento di crescita come il tuo, quando le relazioni interpersonali diventano più complesse. La difficoltà di aprirti completamente con la tua amica potrebbe derivare da un blocco emotivo, e il fatto che tu lo riconosca è un primo passo importante verso la consapevolezza. La competizione che senti, insieme alla sensazione di accontentarti per paura della solitudine, sono aspetti che meritano attenzione. È importante esplorare questi sentimenti e capire meglio cosa ti impedisce di essere pienamente soddisfatta nella relazione. L’obiettivo è trovare un equilibrio tra rispettare te stessa e le tue esigenze, senza rinunciare al supporto reciproco nelle amicizie.
Con affetto
Dott.ssa Maria Francesca Cusmano
Ciao, grazie per aver condiviso questo pezzo di te. Quello che mi arriva dalle tue parole è che sei in un momento di grande riflessione sulla tua amicizia, sul tuo modo di viverla e su ciò che senti dentro di te. Da un lato riconosci il valore di questo rapporto, i momenti di leggerezza e vicinanza, dall'altro emergono dubbi, sensazioni di squilibrio e forse anche una certa fatica nel capire cosa sia giusto per te. Mi sembra che tu sia molto attenta nel leggere le dinamiche tra voi, e allo stesso tempo senti il peso di alcune emozioni, come il senso di colpa e il timore di essere troppo rigida o esigente.
Ogni relazione è diversa perché abitata da persone diverse, e anche se tu sei sempre la stessa, i rapporti possono cambiare e farti sentire cose nuove. Non c'è nulla di sbagliato in questo, né devi fartene una colpa. Piuttosto, è importante accogliere ciò che provi e provare a comunicarlo, senza paura di mettere in discussione ciò che ti fa stare bene o meno. Le amicizie non devono per forza restare uguali nel tempo, e a volte evolvono in modi che non avevamo previsto.
Quello che puoi portarti via da questa riflessione è che non esiste una risposta giusta o sbagliata, ma solo la tua verità, quella che senti dentro. Essere consapevole dei tuoi bisogni e dei tuoi limiti non significa essere rigida o esigente, ma rispettare te stessa. Piano piano imparerai sempre di più ad ascoltarti e a usare ciò che provi come una sorta di bussola interiore. Forse puoi iniziare a sperimentare piccoli cambiamenti: provare a esprimere qualcosa di più di te, anche solo un dettaglio alla volta, e vedere come ti senti. Le relazioni non devono essere perfette, ma devono permetterti di essere autentica. Non sei un disturbo, anzi, è prezioso il fatto che tu ti stia ponendo queste domande. Ti mando un abbraccio.
Ogni relazione è diversa perché abitata da persone diverse, e anche se tu sei sempre la stessa, i rapporti possono cambiare e farti sentire cose nuove. Non c'è nulla di sbagliato in questo, né devi fartene una colpa. Piuttosto, è importante accogliere ciò che provi e provare a comunicarlo, senza paura di mettere in discussione ciò che ti fa stare bene o meno. Le amicizie non devono per forza restare uguali nel tempo, e a volte evolvono in modi che non avevamo previsto.
Quello che puoi portarti via da questa riflessione è che non esiste una risposta giusta o sbagliata, ma solo la tua verità, quella che senti dentro. Essere consapevole dei tuoi bisogni e dei tuoi limiti non significa essere rigida o esigente, ma rispettare te stessa. Piano piano imparerai sempre di più ad ascoltarti e a usare ciò che provi come una sorta di bussola interiore. Forse puoi iniziare a sperimentare piccoli cambiamenti: provare a esprimere qualcosa di più di te, anche solo un dettaglio alla volta, e vedere come ti senti. Le relazioni non devono essere perfette, ma devono permetterti di essere autentica. Non sei un disturbo, anzi, è prezioso il fatto che tu ti stia ponendo queste domande. Ti mando un abbraccio.
Ciao, prima di tutto, non devi scusarti per aver scritto di ciò che provi. Anzi, il fatto che tu stia cercando di capire meglio i tuoi sentimenti e le tue relazioni dimostra una grande maturità. Quello che descrivi è un’esperienza comune, soprattutto in un’età in cui le amicizie cambiano, si evolvono e possono diventare più complesse. E il modo in cui ti poni delle domande sul tuo rapporto con questa ragazza dimostra che per te l’amicizia non è qualcosa di superficiale, ma qualcosa che vuoi sentire autentico. Mi sembra che dentro di te ci sia una sorta di tensione tra due aspetti diversi: da un lato, il desiderio di avere un’amicizia sincera, profonda, equilibrata, in cui ti senti apprezzata e accolta davvero per quella che sei. Dall’altro, la paura di rimanere sola, che ti porta a chiederti se questo rapporto sia più una questione di abitudine che di affetto reciproco. Ed è naturale che questi pensieri ti mandino un po’ in confusione. Uno degli aspetti su cui potresti riflettere è il motivo per cui fai fatica ad aprirti con lei. Dici che con alcune persone riesci a farlo di più, quindi non si tratta solo di un blocco generale, ma forse qualcosa nella dinamica con lei ti frena. Ti sei mai chiesta cosa ti impedisce di raccontarle come stai davvero? Hai paura di essere giudicata? Di sentirti vulnerabile? O forse hai l’impressione che lei non saprebbe ascoltarti come vorresti? A volte, la difficoltà ad aprirsi può nascere da piccole sensazioni che non sempre riconosciamo subito. C’è poi il tema della competizione. È normale che in un’amicizia ci sia, in certi momenti, una sorta di confronto, soprattutto in un contesto scolastico dove i successi e le capacità vengono spesso messi in paragone. Il problema non è tanto la competizione in sé, ma come la vivi: se diventa un peso, un motivo di frustrazione o di senso di colpa, forse c’è qualcosa che ti fa sentire come se dovessi dimostrare il tuo valore in continuazione. Ti sei mai chiesta da dove nasce questo bisogno? E infine, il senso di squilibrio. Ti capita di sentire che dai più di quanto ricevi, non solo in questa amicizia ma anche in altre relazioni. Questo può portare a due rischi: da un lato, il senso di frustrazione, perché ti sembra di investire molto senza ricevere altrettanto; dall’altro, il dubbio di essere troppo esigente, di aspettarti qualcosa che forse nessuno può darti completamente. Ma non è sbagliato desiderare un’amicizia in cui ti senti apprezzata e supportata allo stesso modo in cui tu supporti gli altri. Quindi, cosa puoi fare? La cosa più utile potrebbe essere provare a osservare questa amicizia senza giudicarti troppo. Potresti fare un piccolo esperimento: per qualche giorno, prova a notare quali momenti ti fanno stare bene con lei e quali invece ti fanno sentire in difficoltà. Annota i tuoi pensieri e le tue emozioni, senza cercare risposte immediate. Questo potrebbe aiutarti a capire se il tuo malessere deriva da una reale incompatibilità tra voi o più da dinamiche interne che puoi gestire in modo diverso. E, soprattutto, ricordati che non sei obbligata a restare in un’amicizia solo per paura della solitudine, così come non sei obbligata a lasciarla solo perché non è perfetta. Ogni rapporto è fatto di equilibri e di fasi, e sta a te capire se, nel complesso, questa amicizia ti fa più bene o più male. Ti auguro di trovare la risposta che cerchi, con il tempo e con gentilezza verso te stessa. Dott. Andrea Boggero
Buonasera, non sempre le relazioni sono facili da gestire. Alcune volte dci troviamo ad affrontare situazioni che non riusciamo bene a comprendere e quindi a gestire. Potrebbe essere utile esplorare il tuo vissuto e i tuoi sentimenti per comprenderli a fondo e aiutarti. Potrebbe essere d'aiuto una consulenza psicologica.
Buonasera, innanzitutto non disturbi, hai fatto bene ad esprimere i tuoi dubbi e a tirare fuori quei pensieri che, se tenuti dentro per lungo tempo e non condivisi, possono diventare delle zavorre e generare altra sofferenza. L'amicizia è una questione importante e le tue riflessioni sono lecite e anche molto precise e profonde. Potrebbe essere utile provare a parlare apertamente con lei di questi tuoi dubbi e anche iniziare un tuo percorso (quando e se ti sentirai pronta) per indagare sulle rigidità di cui parli. Spero di esserti stata d'aiuto!
Buonasera, grazie per aver condiviso con sincerità i tuoi pensieri. Sembra che tu viva un rapporto complesso, fatto di momenti di complicità ma anche di dubbi e insicurezze, con una certa difficoltà ad aprirti completamente. È naturale sentirsi a volte in competizione o temere la solitudine. Questi sentimenti sono importanti da riconoscere e riflettere su di essi. Forse parlarne con persone di cui ti fidi o con figure che ti ispirano potrebbe aiutarti a chiarire meglio cosa senti e cosa desideri davvero in un’amicizia. Grazie ancora per la tua apertura e buon cammino.
Ciao,
quello che descrivi è molto più comune di quanto pensi. Le amicizie dell’adolescenza sono importantissime, ma anche complesse: cambiamo noi, cambiano gli altri, e non sempre è facile capire cosa sentiamo davvero dentro una relazione così significativa.
Da ciò che racconti, sembra che tu viva allo stesso tempo affetto, divertimento e momenti di forte vicinanza, ma anche dubbi, senso di colpa, piccole rivalità e la sensazione di non riuscire a mostrarti del tutto per come stai davvero. Questo non significa che ci sia qualcosa di “sbagliato”, ma che l’amicizia si sta evolvendo mentre cresci, e questo può generare confusione.
Può succedere di sentirsi in competizione, di non riuscire ad aprirsi, di temere di rimanere soli o di percepire un equilibrio che non è più stabile come prima. È una fase in cui molte persone si interrogano su cosa vogliono davvero in un rapporto e su quali parti di sé riescono a mettere in gioco. Il fatto che tu riesca a riflettere così lucidamente su queste sensazioni è già un segnale importante di maturità.
Forse potrebbe esserti utile osservare con gentilezza quello che provi, senza forzarti a essere diversa da come sei e senza pretendere che l’amicizia sia perfetta. A volte bastano piccoli cambiamenti, più sincerità con sé stessi e il coraggio di ascoltare ciò che serve davvero, per capire se una relazione può crescere ancora o se ha bisogno di trasformarsi. Qualunque direzione prenderà, non significa che tu o lei abbiate sbagliato: significa soltanto che state imparando a conoscervi meglio.
Dott.ssa Sara Petroni
quello che descrivi è molto più comune di quanto pensi. Le amicizie dell’adolescenza sono importantissime, ma anche complesse: cambiamo noi, cambiano gli altri, e non sempre è facile capire cosa sentiamo davvero dentro una relazione così significativa.
Da ciò che racconti, sembra che tu viva allo stesso tempo affetto, divertimento e momenti di forte vicinanza, ma anche dubbi, senso di colpa, piccole rivalità e la sensazione di non riuscire a mostrarti del tutto per come stai davvero. Questo non significa che ci sia qualcosa di “sbagliato”, ma che l’amicizia si sta evolvendo mentre cresci, e questo può generare confusione.
Può succedere di sentirsi in competizione, di non riuscire ad aprirsi, di temere di rimanere soli o di percepire un equilibrio che non è più stabile come prima. È una fase in cui molte persone si interrogano su cosa vogliono davvero in un rapporto e su quali parti di sé riescono a mettere in gioco. Il fatto che tu riesca a riflettere così lucidamente su queste sensazioni è già un segnale importante di maturità.
Forse potrebbe esserti utile osservare con gentilezza quello che provi, senza forzarti a essere diversa da come sei e senza pretendere che l’amicizia sia perfetta. A volte bastano piccoli cambiamenti, più sincerità con sé stessi e il coraggio di ascoltare ciò che serve davvero, per capire se una relazione può crescere ancora o se ha bisogno di trasformarsi. Qualunque direzione prenderà, non significa che tu o lei abbiate sbagliato: significa soltanto che state imparando a conoscervi meglio.
Dott.ssa Sara Petroni
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