Buonasera Gentili Dottori..vorrei chiedervi un consiglio su come comportarmi nei riguardi del compor

20 risposte
Buonasera Gentili Dottori..vorrei chiedervi un consiglio su come comportarmi nei riguardi del comportamento da parte del mio ex dopo tre anni dalla fine della relazione, terminata per volontà sua..Dopo tre anni di distanza, nessun contatto, ci siamo incontrati per caso sul luogo di lavoro: io ero a parlare seduta con una mia collega e lui mi passa vicinissimo senza dirmi niente.. non ha cambiato strada avendo visto che c'ero io, nonostante sia stato lui a lasciarmi..Poi un altro episodio: ci siamo trovati l'uno di fronte all'altro e mentre io sono rimasta immobile( purtroppo io sono molto timida, introversa, sono rimasta bloccata davanti a lui, non riuscita a dire un ciao neanche con la mano), lui mentre era intento ad aprire la porta con le chiavi, era girato verso di me a guardarmi e siamo rimasti a guardarci per qualche istante senza dire niente, a distanza.... Grazie Mille.
Dott.ssa Silvia Parisi
Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo
Torino
Buonasera,

capisco bene la sua perplessità rispetto a questi episodi, perché dopo una separazione – soprattutto se avvenuta per scelta dell’altro – i segnali e i comportamenti successivi possono essere vissuti in modo carico di significato. In realtà, ciò che descrive non necessariamente indica un messaggio implicito da parte del suo ex: può trattarsi semplicemente di casualità, di educazione o di una sua naturale curiosità nel rivederla dopo tanto tempo.

Il fatto che lei si sia sentita bloccata è assolutamente comprensibile: incontrare una persona con cui si è condivisa una relazione importante può riattivare emozioni sopite, imbarazzo o difficoltà a gestire la situazione. Non deve viverlo come una mancanza o una debolezza: è una reazione umana.

La cosa più utile in questi casi è provare a spostare l’attenzione da “cosa significa ciò che lui fa” a “cosa significa per me, come mi sento io, e cosa desidero oggi nella mia vita”. Dare priorità ai propri bisogni emotivi è il modo migliore per ritrovare equilibrio.

Se sente che queste situazioni continuano a suscitare dubbi o disagi emotivi, sarebbe utile e consigliato per approfondire rivolgersi ad uno specialista.

Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa

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Dott.ssa Giuliana Galise
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Napoli
ciao, avete condiviso un lungo periodo insieme e può essere normale che qualche ricordo sia riaffiorato. Ad ogni modo penso che il suo comportamento(del tuo ex) non sia preludio di niente di significativo. dopo tre anni penso che entrambi siate andati avanti ed ognuno di voi ha probabilmente preso la sua strada, IN BOCCA AL LUPO !
Dott.ssa Cecilia Cicchetti
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Milano
Il comportamento del tuo ex potrebbe riflettere un meccanismo inconscio di evitamento, forse per non affrontare conflitti irrisolti. La tua difficoltà a reagire e rimanere immobile può essere legata a blocchi emotivi derivanti dalla fine della relazione, una difesa contro il dolore ancora non elaborato.

In situazioni come questa, è importante riflettere su come ti senti davvero. Può essere utile dare spazio alle emozioni senza giudicarti, accettando che non sempre è facile reagire immediatamente. Inoltre, stabilire dei confini emotivi può aiutarti a proteggere te stessa da eventuali risvegli di vecchie ferite.

Se la situazione ti turba, potresti considerare di parlarne con un terapeuta per elaborare meglio queste dinamiche.

Spero che queste riflessioni possano esserti utili!
Resto a disposizione
Dott.ssa Cecilia Cicchetti
Dott.ssa Elena Gianotti
Psicologo, Psicoterapeuta
Milano
Buongiorno, la ringrazio per la sua condivisione. Tutto dipende da che cosa desidera: vuole riallacciare un rapporto con questa persona? E se desidera avere un rapporto con lui, di che natura? Io credo che sia importante innanzitutto chiarire quello che lei desidera con se stessa, da lì si può immaginare una direzione con cui andare concretamente con lui. Se volesse approfondire la situazione con un confronto mi trova a disposizione, anche online. Un caro saluto, dott.ssa Elena Gianotti
Dott.ssa Nunzia D'Anna
Psicologo, Psicoterapeuta
Milano
Non capisco cosa la lascia così perplessa sul comportamento del suo ex. Mi sembra che si comporti civilmente quando la incontra, ma non mi sembra che ci siano segnali ambigui da dover interpretare. Lei forse spera in un ritorno? Interpreta questi segnali come segno che ci tiene ancora?
Dott.ssa Arianna Magnani
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Gambettola
Gentile utente, forse prima di chiederti cosa significhi il suo comportamento, potresti fare chiarezza in tè rispetto a quello che ad oggi nutri nei suoi confronti e che tipo di aspettative hai. Metti al centro dei tuoi pensieri come stai tu e quello vuoi e come pensi di volerti comportare nei suoi confronti. Sicuramente una seduta di supporto psicologico o un percorso di terapia potrebbero fornirti lo spazio emotivo per riflettere su tè stessa. Un caro saluto, Dott.ssa Arianna Magnani
Dott.ssa Sandra Petralli
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Pontedera
Salve, è normale che un incontro inaspettato, dopo tanto tempo, possa riattivare emozioni, domande, anche incertezza su come comportarsi. Il suo ex potrebbe aver agito con una certa ambivalenza, forse per curiosità, forse per semplice reazione istintiva al trovarla davanti, ma non possiamo con certezza sapere cosa lo abbia mosso, né attribuire significati univoci ai suoi sguardi o ai suoi silenzi. A volte, come emerge anche nel lavoro con l’analisi bioenergetica, il corpo dice molto più delle parole, ma è importante non costruire ipotesi che la facciano restare emotivamente ancorata a qualcosa di passato.
Dal punto di vista della psicoterapia umanistica, è prezioso che lei abbia notato e riconosciuto la propria reazione di blocco. La timidezza non è una debolezza, ma una modalità di protezione che merita ascolto e rispetto. Forse c’è ancora una parte di lei che non ha completamente chiuso quel legame, o che avrebbe voluto un confronto diverso.
Se si accorge che questi episodi la tengono legata a pensieri ricorrenti o le fanno riaffiorare dolore, potrebbe essere utile condividere tutto questo con uno psicologo psicoterapeuta, anche solo per qualche incontro, per darle spazio e comprensione e favorire un’elaborazione più completa. Percorsi come l’EMDR, in casi legati a eventi relazionali non chiusi, possono offrire un valido supporto. Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
Dr. Lorenzo Cella
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Torino
Ogni persona costruisce il significato delle proprie relazioni attraverso schemi di sé e dell’altro che rimangono attivi anche a distanza di tempo. Quando si riattiva una relazione significativa, soprattutto se non del tutto elaborata, il contatto con l’altro può risvegliare rappresentazioni e vissuti che non sempre coincidono con il presente ma con ciò che quella relazione ha rappresentato per noi. Le relazioni affettive toccano sistemi motivazionali primari, come quello dell’attaccamento e della ricerca di sicurezza. Anche a distanza di anni, il nostro cervello può reagire agli stimoli legati a una figura significativa con attivazioni corporee ed emotive intense, spesso al di là del nostro controllo volontario. Il fatto che lei si sia sentita “bloccata” non è un difetto caratteriale, ma la manifestazione naturale di un sistema affettivo che si è riattivato improvvisamente. È il modo in cui la nostra mente e il nostro corpo cercano di regolare un contatto emotivamente carico, spesso optando per l’immobilità come strategia di gestione. La sua timidezza, che lei descrive quasi come un ostacolo, può essere letta invece come un tratto che la protegge da esposizioni improvvise, dandole tempo di elaborare. È del tutto umano che un incontro con una persona che ha avuto un ruolo importante nella sua vita riattivi emozioni e reazioni intense. Piuttosto che chiedersi cosa significhi esattamente lo sguardo del suo ex, può essere più utile chiedersi cosa significhi per lei oggi quel silenzio, cosa ha risvegliato, e come vuole integrare questa esperienza nel suo percorso di crescita.
Dr. Jonathan Santi Pace La Pegna
Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo
Palermo
Salve gentile Utente, quello che racconta mostra quanto un incontro imprevisto con una persona significativa del passato possa riattivare emozioni, ricordi e interrogativi, anche dopo anni. È comprensibile che, da persona timida e introversa, si sia sentita bloccata e non sia riuscita a reagire come avrebbe voluto.
Il comportamento del suo ex può avere diverse letture. Che non abbia evitato la sua presenza e che vi siate incrociati negli sguardi può indicare che, pur senza cercare un contatto esplicito, non ci sia da parte sua fastidio o voglia di "cancellarla". Potrebbe essere semplicemente un incontro carico di significato per lei, ma neutro o casuale per lui, oppure di significato per entrambi.
La questione più importante è chiedersi che effetto ha avuto su di lei. Se la ha turbata, riaperto ferite o lasciato con molti pensieri; se è così significa che quell’incontro ha toccato ancora corde delicate.
Sul come comportarsi in futuro, la cosa più semplice e rispettosa verso se stessa potrebbe essere quella di prepararsi mentalmente a eventuali altri incontri imprevisti sul luogo di lavoro, decidendo preventivamente quale lineaa di comportamento adottare, coerentemente e compatibilmente con i propri desideri.
Non c'è nulla in ogni caso che si deve sentire forzata a fare. Probabilmente un breve supporto psicologico potrebbe servirle a chiarificare dentro di lei cosa prova, cosa desidera veramente e come muoversi rispetto a ciò in maniera sana ed equilibrata.
Un caro saluto.
Dott. Marco De Fonte
Psicologo, Psicoterapeuta
Bari
Grazie per aver condiviso con tanta chiarezza queste sensazioni che, comprensibilmente, possono lasciare disorientati. Dopo tre anni dalla fine di una relazione è naturale che un incontro inaspettato faccia riemergere emozioni, dubbi e interpretazioni sul comportamento dell’altro.

Il fatto che il suo ex sia passato vicino senza salutarla o che vi siate guardati senza dire nulla non significa necessariamente che ci sia un messaggio nascosto. Spesso, in queste circostanze, ciascuno agisce secondo il proprio modo di gestire l’imbarazzo: c’è chi sceglie l’indifferenza apparente, chi si irrigidisce, chi evita di esporsi. Incontri del genere possono risvegliare vecchie emozioni proprio perché restano sospesi tra ciò che è stato e ciò che non è più.

È importante sottolineare che non è suo compito interpretare o dare un senso preciso a quei gesti. Piuttosto, può chiedersi: che effetto hanno avuto su di me? Che emozioni hanno risvegliato? In che modo voglio prendermi cura di me quando mi accade di rivederlo? Spostare l’attenzione da ciò che fa lui a ciò che prova lei può aiutarla a sentirsi meno bloccata e più padrona della situazione.

Il suo sentirsi immobile davanti a lui non è una mancanza, ma un segnale del fatto che quell’incontro tocca corde profonde. Con il tempo, e se lo desidera anche con un percorso di sostegno, potrà trasformare questa sensazione da blocco a consapevolezza, trovando dentro di sé le parole o i gesti che meglio la rappresentano.

Si dia tempo e gentilezza: non è obbligata a reagire in un certo modo, né a capire esattamente il senso dei suoi comportamenti. Quello che conta è ciò che serve a lei per ritrovare equilibrio e serenità.
Dott.ssa Valentina Annesi
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Buonasera, credo che l’ incontro inaspettato con il suo ex abbia risvegliato in lei emozioni forti e contrastanti. È comprensibile, data la situazione, che lei si sia sentita bloccata e non abbia trovato parole. Ritengo utile che si focalizzi su se stessa e si interroghi su quali emozioni e sentimenti ha provato, piuttosto che pensare alle motivazioni che hanno portato il suo ex a non cambiare strada. Forse ha provato imbarazzo, rabbia, nostalgia…la sua timidezza e introversione hanno reso difficile salutare a sua volta, ma non ha ‘sbagliato’: ha solamente avuto una risposta -nel modo che è riuscita a fare- ad una situazione per lei complessa da gestire. Le suggerisco di ascoltare le sue emozioni e di prendersi del tempo per capire se incontrare il suo ex ha per lei un peso o se riesce ad andare oltre. Avrà maggiormente chiaro a quel punto come comportarsi se accadesse di incontrarlo di nuovo. In ogni caso, è importante ricordarsi che può e deve scegliere sempre ciò che la fa stare meglio e che le dà un senso di rispetto di sé.
Buona serata, Valentina Annesi
Dott. Salvatore Augello
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Palermo
Salve. Per quale motivo il suo ex ragazzo dovrebbe cambiare strada nel vederla? Non è strano il seguire il proprio tragitto nonostante incontri fortuitamente la mia ex, come non non è strano guardarla. Certo non essendoci dialogo tra di voi e non interagendo rimane l'interpretazione del suo comportamento e nulla di più. Se vuole comprendere meglio se c'è un nuovo interesse da parte del suo ex nei suoi confronti dovrebbe parlargli cosi da esplorare le sue intenzioni.
Cordiali saluti
Dott.Salvatore Augello
Dr. Federico Samele
Psicologo, Psicoterapeuta
Milano
Salve, io per prima cosa mi chiederei cosa provo nei confronti di questa persona e come mi fanno stare questi suoi comportamenti: se per lui non provo più niente, allora posso tranquillamente non farci caso. Se invece sono ancora interessato e leggo questi suoi comportamenti come segnali di interesse, forse si può valutare un confronto per cercare di capire dall'altra parte quali sono le intenzioni.
Spero di esserle stato utile.
Dott.Federico Samele
Dott.ssa Giulia Solinas
Psicologo, Psicoterapeuta
Quartu Sant'Elena
il suo racconto appare centrato su una osservazione di quanto accaduto. A distranza di tre anni dalla conclusione di una relazione occorre forse domandarsi se lei si aspettava qualcosa di diverso rispetto ai fatti. Ecco forse non c'era nulla da dire o fare perchè se lui o lei aveste ritenuto possibile che accadesse qualcosa questa sarebbe accaduta. Lasci andare cio che è stato, è nel passato e lei oggi guardi alla sua giornata come l'unica nella quale lei puo fare qualcosa per sè e niente puo permetterle di tornare nel passato e riscrivere una storia finita.
Dott.ssa Costanza Risiglione
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Torino
Le relazioni possono essere complesse e non sempre è facile comprendere perché gli altri si comportino in un certo modo. Nel suo caso potrebbe essere interessante chiedersi cosa la spinga a notare questi dettagli e quale sia la domanda più profonda che vi è alla base. Esplorare tali aspetti con l’aiuto di un professionista può favorire una maggiore consapevolezza di sé e offrire nuove chiavi di lettura. Le auguro di trovare le risposte di cui ha bisogno.
Dr. Angelo Raffaele Pagano
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Ardea
Buongiorno e grazie per averci contattato. Hai descritto molto bene quello che è successo e ti chiedi come ti devi comportare nei suoi confronti. Credo che il primo passo possa essere capire come ti ha fatta sentire rivederlo, cosa ti ha suscitato in termini di emozioni, a cosa ti hanno fatto pensare o ripensare questi incontri. Dici di te stessa che sei timida ed introversa quindi immagino che per te è un po' difficile entrare nelle tue emozioni ma sono lì in attesa di essere esplorate e comprese, queste infatti ti aiuteranno a comprendere cosa vuoi per te stessa e, di conseguenza, il modo giusto di comportarti qualora lo dovessi rincontrare. Grazie
Dott. Eugenio Mamo
Sessuologo, Psicologo clinico, Psicologo
Milano
Gentile utente, è comprensibile che l’incontro con una persona significativa del passato, dopo anni, possa riattivare emozioni e generare incertezza sul modo di comportarsi. I gesti dell’altro non vanno necessariamente letti come messaggi specifici: possono riflettere semplice imbarazzo o casualità. Piuttosto che interrogarsi sul significato delle sue azioni, può essere utile focalizzarsi su come desidera tutelare il proprio equilibrio in simili circostanze, scegliendo modalità semplici e sostenibili per sé (un cenno di saluto o il proseguire con naturalezza le proprie attività). Se tuttavia sente di rimanere bloccata emotivamente o che la situazione non sia del tutto elaborata, potrebbe valutare l’opportunità di un percorso psicologico di supporto.
Dott. Matteo Musetti
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Monza
La ringrazio per aver portato qui questo vissuto che, seppur possa sembrare un episodio di vita quotidiana, in realtà tocca corde profonde e significative della sua esperienza emotiva.
È comprensibile che l’incontro improvviso con il suo ex, dopo tre anni di distanza e silenzio, possa aver riattivato emozioni, pensieri e interrogativi che forse non si aspettava. Il fatto che lei descriva di essere rimasta immobile, bloccata, ci parla della forza di questo incontro e della difficoltà a reagire in un momento che ha avuto per lei un impatto intenso.
Al di là del comportamento del suo ex, che resta comunque enigmatico e non del tutto decifrabile, mi sto un pò chiedendo questo: che posizione prende lei?, cosa desidera lei?, che posizione vuole prendere lei rispetto a questo che sta portando?
Credo sia importante concentrare lo sguardo su quello che questo episodio ha suscitato dentro di lei. Non si tratta solo di capire “cosa voleva dire lui”, ma di cogliere cosa ha mosso in lei questo sguardo reciproco, questo silenzio, questo sentirsi improvvisamente esposta.
Può essere utile dare spazio a queste emozioni, accoglierle e comprendere il significato che assumono nella sua storia. Ciò che conta non è tanto se il suo ex avesse o meno un’intenzione particolare, ma il modo in cui lei vive e sente questa esperienza: è lì che può esserci materia di riflessione e di trasformazione. Il modo e la posizione che vuole assumere lei rispetto a quanto lei stessa porta.
In questo senso, un percorso di ascolto, un percorso personale può aiutarla a dare parola a ciò che oggi è rimasto sospeso, a comprendere meglio queste reazioni e a restituire un senso a quanto accade dentro di lei, più che a ciò che accade fuori.
Resto a disposizione. Per qualsiasi richiesta/informazione non esiti a contattarmi. Un caro Saluto

Dott. Musetti
Dott.ssa Chiara Ronchi
Psicologo, Psicoterapeuta
Milano
Ciao, grazie per aver condiviso la tua esperienza. Quello che descrivi può essere destabilizzante, soprattutto quando la relazione è finita per volontà dell’altra persona e non sei preparata a incontri improvvisi. È normale sentirsi bloccati, imbarazzati o non sapere come reagire.

Un primo passo utile può essere concentrarti sulle tue emozioni e sul tuo benessere, piuttosto che sul comportamento dell’ex. Puoi chiederti cosa ti fa stare tranquilla in queste situazioni e come puoi gestire la tua reazione senza sentirti sotto pressione. Piccoli accorgimenti, come respirare profondamente, distogliere lo sguardo o preparare una frase semplice da dire se ti senti a disagio, possono aiutarti a sentirti più sicura e in controllo.

Ricorda che non sei obbligata a interagire e rispettare i tuoi tempi emotivi è assolutamente legittimo. Con il tempo, situazioni come queste diventano più facili da affrontare, soprattutto se ti permetti di dare priorità al tuo benessere.
Dott.ssa Marzia Sellini
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Brescia
Buongiorno,
perché questo incontro genera in te ancora cosi tanti pensieri?
Un saluto cordiale
Dott.ssa Marzia Sellini

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