Buonasera dottori, mi presento, sono una ragazza di 20 anni e purtroppo ho un enorme problema che mi

18 risposte
Buonasera dottori, mi presento, sono una ragazza di 20 anni e purtroppo ho un enorme problema che mi sta affliggendo da parecchio tempo.. premetto che sono in sedia a rotelle sin da bambina e questo ha sicuramente influenzato di molto la questione che sto per descrivere. É da circa 5/6 anni (piena fase adolescenziale) che soffro di un ansia fortissima che per certi periodi mi ha invalidato più di quanto mi invalidasse la sedia a rotelle in sé, da un bel periodo a questa parte che però quest'ansia si é trasformata in modo particolare, portandomi a far credere che abbia un qualche deficit mentale, cosa che mi crea una fortissima insicurezza nei rapporti sociali. Mi spiego meglio, io mi rendo conto che questa cosa probabilmente non è razionale, avendo effettuato svariati test cognitivi tutti risultati nella norma, ma é come se nella mia testa ci fosse qualcosa che spinge contro la mia volontà per farmi credere che magari mi stiano facendo credere a qualcosa di non vero per non farmi stare male per questa cosa, e io con tutte le forze cerchi di scacciare via il più possibile questo pensiero che mi sta veramente rendendo la vita impossibile, ma il tutto si rivela inutile o certe volte persino controproducente.. Cosa posso fare per affrontare la situazione?
Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso e comprendo quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione riportata.
Mi spiace moltissimo per la condizione in cui vive da tempo ma sono convinto allo stesso tempo che questo le abbia dato ancora più forza.
Ritengo importante che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta possa aiutarla ad identificare pensieri rigidi e disfunzionali che impediscono il cambiamento desiderato e mantengono la sofferenza in atto.
'Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale traumatico connesso alla genesi della sofferenza in atto.
'Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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Gentile utente mi dispiace molto per la sofferenza ed il disagio che prova. Visto che da tanto tempo che avverte sintomi ansiosi, mi chiedevo se avesse in qualche modo intrapreso un percorso di psicoterapia per affrontare e migliorare il problema. Bisognerebbe approfondire questo suo sentire l'ansia come invalidante anche più forte della sua condizione fisica e in quali contesti. Il pensiero dell'avere un "deficit mentale" potrebbe derivare dalle sue insicurezze. Potrebbe, dunque, essere utile intraprendere un percorso dove approfondire meglio e lavorare ciò che è diventato disfunzionale.
Cordialmente Dott.ssa Alessia Battista
Salve, capisco la situazione, sicuramente le sarebbe utile pensare ad una psicoterapia. A volte dei dubbi diventano delle vere e proprie ossessioni, impedendoci di stare sereni.
Può anche pensare ad un percorso on line, anche E.M.D.R, molto utile....
Dott.ssa milvia verginelli
Rimango a disposizione per dei colloqui online.
Dott. Michele Arnaboldi.Buon pomeriggio,
Quello che mi sento di consigliarti e di intraprendere un percorso psicologico per andare a lavorare sull’ansia sulle sue origini e per cercare di ripristinare un pensiero più funzionale.
Per quanto riguarda la disabilità posso dirti per esperienza personale che questo sicuramente vai a influenzare la nostra autostima perché spesso questa condizione può farci sentire inadeguati o non all’ altezza facendoci credere di non valere abbastanza..
Rimango a disposizione per dei colloqui online.
Buonasera, per rispondere alla sua domanda, quindi cosa può fare per affrontare la situazione, è fondamentale che elimini l'ansia che la perseguita ormai anni. Pensa che eliminando l'ansia, questa sua convinzione di avere un deficit mentale scomparirebbe? Possiamo lavorarci insieme. Rimango a disposizione
Buonasera,la capisco a volte l ansia ci porta a pensieri molto svalutativi, ma lei non ha problemi di natura cognitiva .Le consiglio di intraprendere un percorso psicoterapico per curare la ansia e tutte le paure connesse .Un caro saluto dottssa Luciana Harari
Coraggiosa ragazza, mi spiace er il disagio che sta affrontando. Potrebbe iniziare un percorso di psicoterapia che l'aiuti ad abbassare il livello di ansia e ad essere quindi più serena e leggera. Rimango a disposizione.
Saluti,
Dott.ssa Federica Leonardi
Ciao, la fase dell'adolescenza è un periodo di forti transizioni: si passa dall'essere dipendenti da altri ad un autosostegno e questo non è mai facile. Dubbi, incertezze, disistime sono presenti continuamente e con una paura di fondo di non potercela fare. Non sentirsi pronti è quasi sempre la regola e ognuno passa questa fase di transizione con le proprie sfumature, con la propria storia, restando più o meno ancorati al passato.

Per la nostra felicità, però, è necessario compiere questo passaggio: prima o poi ognuno di noi deve abbandonare il più è possibile la sicurezza del nostro guscio che ci tiene sicuri, ma anche stretti, e affrontare il grande viaggio della vita. È un viaggio misterioso, che naturalmente spaventa, ma è l'unica possibilità che abbiamo per poterci sentire felici e realizzati.

È un viaggio - per fortuna! - che non dobbiamo necessariamente intraprendere da soli, ma ci sono numerose scialuppe che ci possono accompagnare: prova a vedere se hai la possibilità di affidarti ad una di queste e vedi dove ti porta.

In bocca al lupo e che il vento ti sia favorevole.
Buongiorno,
purtroppo è pesante e spiacevole la convivenza con l'ansia e il pensiero ossessivo sul deficit intellettivo. Probailmente questi vissuti condizionano anche le relazioni sociali. Le consiglio di affidarsi ad uno psicoterapeuta per affrontare e gestire il suo malessere al fine di vivere più serenamente la sua vita. Cari saluti. Dr.ssa Lorena Ferrero
Buongiorno. Le suggerisco di consultare uno/a psicologo/a - psicoterapeuta per esplorare in modo più ampio ed approfondito la difficoltà che sta sperimentando, valutando la possibilità di poter iniziare un percorso psicologico con l'obiettivo di ripristinare il senso di fiducia nelle proprie capacità e nelle proprie risorse per migliorare il proprio benessere e la qualità della propria vita. Un saluto, Dott. Felice Schettini
Salve, certamente parlarne con uno psicoterapeuta potrebbe esserle utile proprio per comprendere cosa le accade visto che adesso sta cercando aiuto. Non demorda, cerchi un sostegno e vedrà che il suo disagio potrà essere risolto.
Se ha necessità di contattarmi sono a disposizione.
Dott.ssa Camilla Ballerini
Buongiorno, la ringrazio per averci contattato e per averci raccontato il suo disagio. Quello che le potrei consigliare è di intraprendere un percorso di Psicoterapia, in modo da poter lavorare su di sé e indagare le possibili origini del suo stato ansioso. Resto a disposizione anche per un consulto online, un caro saluto
Salve, nella sua situazione in cui soffre di un ansia fortissima per certi periodi e crede di avere un qualche deficit mentale che le procura una fortissima insicurezza nei rapporti sociali.
Le consiglio di intraprendere un percorso di psicoterapia per ripristinare il senso di fiducia in se stessa, riconoscere le proprie risorse ed elaborare le difficoltà nel convivere con una disabilità.
Un caro saluto, Dott.ssa Carla Otilia Sno
Buon giorno,

potrebbe esser opportuno iniziare un percorso di psicoterapia con lo scopo di poter meglio approfondire le ragioni delle sue preoccupazioni e delle sue paure. Con un percorso psicoterapico potrebbe meglio conoscere se stessa e le funzioni relazionali dei suoi sintomi ansiosi, andando cosi ad integrare nel tempo nuovo posizioni con cui poter meglio fronteggiare la vita e la relazione con se stessa. Nel caso avesse bisogno di un consulto non esiti a contattarmi in privato.

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Buongiorno, le consiglierei di intraprendere un percorso terapeutico per modificare il nucleo di insicurezza che sembra di capire dalla sua descrizione stia diventando pervasivo e poco circoscritto. Può darsi che l'ansia inizialmente descritta ne fosse una prima manifestazione parziale. Probabilmente potrebbe essere indicato un percorso di tipo psicodinamico per toccare tutti i livelli di profondità necessari e consentirle un'evoluzione notevole
Buonasera, con piacere Le rispondo. Per usare le Sue parole, è possibile che la nostra volontà sia influenzata dalla nostra testa. Quando questo accade cominciamo a dubitare di noi e di chi ci sta accanto, provocandoci uno stato di malessere, nel Suo caso, una forte ansia. Il consiglio che mi sento di darLe è quello di provare a viversi meglio il presente, attraverso la ricerca di situazioni che La fanno sentire al sicuro e che le consentono di trattare con gentilezza le emozioni negative. Questo stato di benessere psico-fisico può essere raggiunto attraverso la pratica meditativa compassionevole che aiuta le persone a prendere consapevolezza del proprio dolore ed a cercare di alleviarlo. Qualora fosse interessata ad avere maggiori informazioni sono a Sua disposizione. Un caro saluto.
Buonasera, mi dispiace molto per la situazione e posso solo immaginare quanto sia difficile la situazione. Da quando prova ansia ha mai intrapreso percorsi psicologici? Quel qualcosa nella sua testa che spinge contro la sua volontà a credere che gli altri le stiano dicendo cose non vere, cosa le vuole dire? Dato che scacciarlo è inutile, ha mai provato ad ascoltarlo per capire se le vuole dire altro? Dato che ha fatto dei test cognitivi che sono risultati nella norma, come mai una parte di lei continua a non volerci credere o a insinuare che non sia vero? In questa situazione, dato che vuole affrontarla, intraprendere un percorso psicologico la aiuterebbe a gestire questa situazione.
Saluti
Elisabetta
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Gentile utente, mi dispiace molto per la situazione che sta vivendo. Penso che possa esserle utile chiedere un consulto con uno psicoterapeuta che possa fornirle uno spazio in cui essere ascoltata e ricevere supporto emotivo. Mettere in dubbio le sue capacità intellettive, nonostante i test nella norma, può essere la spia di significati emotivi che lei, da sola, fa fatica a focalizzare.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi

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