Buonasera dottori. Inizio col dire che, da anni, soffro di reflusso. Dapprima soltanto occasionalme

16 risposte
Buonasera dottori.
Inizio col dire che, da anni, soffro di reflusso. Dapprima soltanto occasionalmente e riuscivo a contestualizzarlo con pasti abbondanti o pesanti da digerire. Dopo un lutto improvviso in famiglia, è iniziata la prima parte del mio calvario. Somatizzo l’ansia e i dispiaceri con lo stomaco, il reflusso si è cronicizzato a tal punto da soffrirne ogni giorno, accompagnato da extrasistole, malessere generale e una repentina perdita di peso. Per un periodo, seguita naturalmente dal medico, ho assunto inibitori di pompa protonica, che mi hanno solo alleviato qualche sintomo senza però risolvere il problema.
La situazione è molto peggiorata dopo essermi sottoposta al vaccino anti-Covid. Fino a quel momento, reflusso a parte, avevo sempre goduto di ottima salute. Da quel giorno, oltre ad aver avuto problemi cardiaci, dolori muscolari e articolari (che tutt’oggi, dopo un anno, persistono), il reflusso è peggiorato, ho iniziato ad avere problemi digestivi, nausee quotidiane e in generale un’alterazione del sistema immunitario. Tutt’oggi mi ritrovo i linfonodi del collo reattivi e ingrossati. Mi sono rivolta ad un allergologo/immunologo che mi ha confermato come, in alcuni soggetti, effettivamente ci sia stata un’eccessiva risposta immunitaria alla vaccinazione. Ho anche effettuato, dietro suo consiglio, il patch test, risultando allergica al nichel.
Dopo l’ennesima visita da uno specialista, ad agosto vengo sottoposta a gastroscopia, con diagnosi di ristagno biliare gastrico, antrite varioliforme, h.p. test negativo. Dall’ecografia invece risulta un polipo di 4 mm alla colecisti da tenere sotto controllo.
Mi sono stati prescritti Debridat e Ursilon per 3 settimane. Il sollievo dalle nausee (che avverto accompagnate da una sorta di “morsa” allo stomaco e all’esofago) è stato lieve e durato perlopiù il tempo della cura.
Ad oggi, la qualità della mia vita è seriamente compromessa. Mangio letteralmente quattro cose messe in croce. Evito gli alimenti con alto contenuto di nichel. Evito gli alimenti con istamina alta. Evito tutti i latticini (grana a parte) poichè sospetto intolleranza al lattosio - o alla caseina, dal momento che anche i prodotti delattosati mi fanno stare male. Ho eliminato completamente gli zuccheri, anche quelli della frutta. Sospetto sensibilità al glutine(pur essendo negativa alla celiachia), dal momento che, a volte, anche mangiando un pezzo di pane, mi si scatena la nausea.
Concludo dicendo che, tutto questo, ha aggravato parecchio i miei già preesistenti problemi di ansia, poichè anche il semplice alimentarmi è diventato fonte di stress. Il medico mi ha prescritto le Xanax ma io sono stanca di far dipendere il mio benessere dai farmaci. Sono stanca di approcciarmi al cibo con tanta tensione, poichè ogni alimento può potenzialmente provocarmi malessere.
Non ce la faccio più. Non so perchè sto male, non so che indagini diagnostiche effettuare per intraprendere un percorso terapeutico, non so nemmeno a quale specialista rivolgermi per risolvere le mie problematiche senza essere imbottita di farmaci, che comunque si sono rivelati fallimentari. In tutto questo, continuo a perdere peso. Le analisi del sangue non hanno messo in luce granchè.
Ringrazio anticipatamente chi vorrà darmi delucidazioni.
Buongiorno. Mi dispiace molto per la sua situazione, da questo messaggio evinco che questo malessere fisico e mentale non le sta permettendo di vivere serenamente. Ha segnalato diverse problematiche, per la quali le consiglio in primo luogo una visita nutrizionale, così da iniziare a mangiare in modo equilibrato cercando di capire, insieme al professionista, quali sono gli alimenti che veramente le creano problemi. In secondo luogo, mi permetto di consigliarle una visita psicologica poichè ha segnalato problemi di ansia persistenti. Come ha detto lei, non è giusto che il suo benessere dipenda dai farmaci. Resto a sua disposizione.

Risolvi i tuoi dubbi grazie alla consulenza online

Se hai bisogno del consiglio di uno specialista, prenota una consulenza online. Otterrai risposte senza muoverti da casa.

Mostra risultati Come funziona?
Salve,
Consiglio una visita medica approfondita per capire la causa dei suoi malesseri e una visita nutrizionale per affrontare la situazione anche da questo punto di vista.
A disposizione
Dott Stefano Carrara
Biologo nutrizionista e massaggi per il benessere
Cavenago di brianza e Rho
Prenota subito una visita online: Prima visita nutrizionale - 100 €
Per prenotare una visita tramite MioDottore, clicca sul pulsante Prenota una visita.
Dr. Francesco Cinti
Nutrizionista
Roma
Buonasera. Capisco le sue preoccupazioni, ma considerando il problema da ansia persistente che lei cita e per cui sta assumendo Xanax, le consiglio vivamente di rivolgersi ad uno psicoterapeuta, possibilmente che collabori anche con un nutrizionista per impostare un percorso ad hoc per lei. Cordiali saluti, dott. Francesco Cinti
Dott.ssa Maria Luz Viloria
Dietista, Nutrizionista
Reggio Emilia
Salve, il mio consiglio è quello di ricominciare da capo ovvero analizzare la situazione da quando è partito il reflusso. Parlare della sua storia clinica remota anche se sono passati 20 anni per esempio perchè probabilmente è lì che si trova la probabile causa e quindi soluzione. Bisogna valutare se sono presenti anche dei sintomi articolari o muscolari e la salute intestinale e microbica. Analizzando bene storia clinica remota, presente e l'evoluzione dei sintomi si possono fare delle ipotesi, per esempio se lei ha anche gonfiori e dolori addominali si potrebbe fare un breath test e vedere se è presente una SIBO (sovracrescita batterica intestinale) che si risolve mediante la corretta terapia antibiotica e la dieta Low Fodmap's, chiaramente come avrà capito è necessario fare le adeguate analisi per pensare a quali esami fare e che terapia nutrizionale sia più adatta. Spero di esserle stata un po' di aiuto.
Le mando un caro saluto, Dott.ssa Maria Luz Viloria
Prenota subito una visita online: Consulenza online - 80 €
Per prenotare una visita tramite MioDottore, clicca sul pulsante Prenota una visita.
Buongiorno,
ciò che consiglio in prima battuta è di fare una dieta antireflusso specifica
Resto a disposizione

Drssa G. Viviana Martiradonna
Dr. Chiara Serrao
Nutrizionista, Dietista, Dietologo
Empoli
Buongiorno, premesso una esclusione di disturbi organici dell'apparato gastrointestinale, il quadro descritto sembrerebbe compatibile con un disturbo funzionale. L' alterato equilibrio tra cervello e apparato gastrointestinale a causa dell'ansia, sembra sia alla base dei suoi problemi. Capisco bene il non voler far dipendere il suo benessere fisico dai farmaci quali lo Xanax. Difatti un consulto con uno psicoterapeuta potrebbe esserle di aiuto. Dal punto di vista nutrizionale, le consiglio di rivolgersi ad un professionista per poter affrontare insieme i sintomi sistemici dell'allergia al nichel se presenti, per poter capire se sussiste una gluten sensitivy e per poter risolvere i problemi legati all' eliminazione dei cibi che ha citato. Resto a disposizione per chiarimenti. Cordialmente.
Dott.ssa Chiara Serrao
Dott.ssa Francesca Meloni
Nutrizionista, Agopuntore, Omeopata
Città di Castello
Buonasera, a volte ( dopo aver escluso eventuali patologie) per il reflusso e altri disturbi digestivi è utile un piano alimentare specifico e personalizzato, eventualmente abbinato ad integratori naturali. Sono disponibile ad una consulenza medica.
Saluti.
Dott.ssa Elisa Verbale
Biologo nutrizionista, Nutrizionista
Torino
Buongiorno,
Sono molto dispiaciuta per la sua situazione attuale e possiamo solo immaginare il forte disagio cui è sottoposta.
Sicuramente la sua situazione merita un approccio multidisciplinare: ovvero un pool di professionisti (come: nutrizionista, gastroenterologo, psicoterapeuta, medico di base) che collaborino fra loro al fine di instradarla ad una via terapeutica efficace per il suo quadro.
Cordialmente
Buongiorno,
Concordo con i miei colleghi per un approccio multidisciplinare (nutrizionista, psicoterapeuta, gastroenterologo...) affinché il suo quadro sintomatologico possa migliorare così come la sua vita.

Un abbraccio
Dott.ssa Valentina Pavone
Nutrizionista
Milano
Buonasera, pienamente d’accordo con i miei colleghi che le consigliano un approccio terapeutico multidisciplinare.
Un consulto con un gastroenterologo potrebbe sicuramente escludere eventuali disturbi organici dell'apparato gastrointestinale. Si potrebbe lavorare quindi sia dal punto di vista nutrizionale, affrontando tutti i problemi da lei lamentati, che psicologico. Purtroppo dalle sue parole emerge tutta l’ansia e la tensione che la accompagnano e ciò si ripercuote inevitabilmente sul corretto funzionamento dell’apparato gastrointestinale. Un atteggiamento “più sereno e rilassato” la aiuterebbe sicuramente. Mi
Auguri che lei possa trovare i migliori professionisti, e che non debba ricorrere a farmaci.
Resto a disposizione, Dott.ssa Valentina Pavone
Gentilissima paziente,
Concordo con quanto detto dai colleghi.
Le auguro di riuscire a risolvere il suo problema il più presto possibile.
Cordialmente
Dott.ssa Fabiana Avallone
Dott.ssa Sabrina Ronca
Nutrizionista
Napoli
Cara/o paziente, mi dispiace molto sentire che stai attraversando un momento così difficile. È evidente che hai affrontato molte sfide e hai sperimentato diversi sintomi che hanno avuto un impatto significativo sulla tua salute e sul tuo benessere generale.

È importante che tu sappia che ci sono molte persone che, come te, stanno lottando con sintomi simili e che cercano soluzioni per migliorare la propria qualità di vita. Anche se può sembrare frustrante non avere risposte chiare o una soluzione immediata, è essenziale mantenere la speranza e continuare a cercare aiuto.

In una situazione complessa come la tua, potrebbe essere utile considerare un approccio integrato alla salute, coinvolgendo diversi professionisti sanitari, tra cui nutrizionisti, gastroenterologi, allergologi e terapisti specializzati in ansia e stress.

Per quanto riguarda la tua dieta, sembra che tu abbia già fatto dei passi importanti nell'identificare e evitare gli alimenti che potrebbero peggiorare i tuoi sintomi. Continua a lavorare con un nutrizionista esperto che possa aiutarti a pianificare pasti che siano nutrienti e facili da digerire, mentre eviti gli alimenti che possono causare problemi.

È anche importante continuare a comunicare apertamente con il tuo medico e a esplorare opzioni di trattamento che possano aiutarti a gestire i sintomi senza dipendere esclusivamente dai farmaci. L'uso di farmaci può essere utile in alcuni casi, ma è comprensibile la tua preoccupazione riguardo alla dipendenza da essi.

Per quanto riguarda le indagini diagnostiche, potresti voler discutere con il tuo medico di ulteriori test che potrebbero essere utili nel determinare la causa sottostante dei tuoi sintomi. Questo potrebbe includere ulteriori esami del sangue, test allergici più approfonditi, o altre procedure diagnostiche consigliate dal tuo gastroenterologo.

Infine, è importante che tu continui a prenderti cura di te stessa e a cercare il supporto di amici, familiari e professionisti sanitari che possano aiutarti lungo il percorso. Non sei sola in questa lotta e ci sono risorse e persone disposte ad aiutarti a trovare sollievo e migliorare la tua salute complessiva. Continua a cercare risposte e non perdere mai la speranza che le cose possano migliorare.
Forza!
Dott. Luca Agostini
Nutrizionista
Piove di Sacco
Mi dispiace molto per il calvario che sta attraversando, e comprendo quanto possa essere difficile convivere con sintomi così persistenti e debilitanti, specialmente quando influenzano così tanto la qualità della vita e il rapporto con il cibo. Provo a fornirle alcuni spunti e suggerimenti per poter organizzare un percorso diagnostico e terapeutico adeguato: - Approccio multidisciplinare: Dato il quadro complesso, una valutazione multidisciplinare potrebbe essere la chiave. Potrebbe essere utile coinvolgere un gastroenterologo, un nutrizionista esperto in intolleranze alimentari e un supporto psicologico per gestire l’ansia e il rapporto con il cibo, evitando che diventi fonte di ulteriore stress. - Gestione del reflusso e del ristagno biliare: Il reflusso biliare può essere persistente e difficile da trattare. Se i sintomi continuano, potrebbe valutare con il gastroenterologo un cambio di farmaci o l’aggiunta di un protettore della mucosa gastroesofagea per ridurre l’irritazione. - Intolleranze e sensibilità alimentari: Poiché è risultato positivo al test del nichel, oltre alla riduzione degli alimenti ad alto contenuto di nichel, potrebbe essere utile una dieta a rotazione o di esclusione mirata. A volte le sensibilità alimentari possono essere aggravate dalla somatizzazione dell’ansia, quindi un percorso dietetico personalizzato e graduale è fondamentale.
Valutazione per SIBO (Small Intestinal Bacterial Overgrowth): La SIBO può causare sintomi molto simili a quelli che descrive, come gonfiore, nausea e reflusso. Un test del respiro per la SIBO potrebbe fornire risposte, dato che anche l’alterata risposta immunitaria può avere influenzato la flora intestinale. - Sostegno nutrizionale personalizzato: La perdita di peso e le restrizioni alimentari possono portare a carenze nutrizionali che a loro volta influenzano energia, umore e sistema immunitario. Potrebbe essere utile confrontarsi con un nutrizionista che sappia come supportare il corpo in queste condizioni, garantendo un equilibrio anche con le limitazioni necessarie. - Supporto psicologico: La somatizzazione dei sintomi gastrointestinali è comune in periodi di stress prolungato, e un supporto psicologico potrebbe aiutare a gestire l’ansia e ripristinare un approccio più sereno al cibo. Tecniche come la mindfulness o la terapia cognitivo-comportamentale possono essere di supporto.
- Indagini di secondo livello: Se non è già stato fatto, esami di secondo livello come test per la permeabilità intestinale, il profilo microbiotico intestinale o un approfondimento immunologico per eventuali risposte autoimmuni potrebbero aiutare a individuare cause sottostanti dei sintomi.
Mi auguro che questi suggerimenti possano aiutarla a trovare un punto di partenza. Non esiti a cercare un percorso terapeutico personalizzato con un team di specialisti per ritrovare il benessere che merita.
Distinti saluti
Dr Luca Agostini
Dott.ssa Anna Maria Spada
Nutrizionista
San Lucido
Ciao, mi dispiace per tutto quello che stai passando. Hai pensato di rivolgerti ad uno psicoterapeuta? è un tema ahimè un po' delicato e poco affrontato ma è importante prendersi cura della propria mente come per il corpo. Un percorso multidisciplinare composta da Nutrizionista e psicologo potrebbe darti le risposta e la giusta strada per stare bene con te stessa. Sei consapevole e già questo è un grande passo avanti. In qualità di Nutrizionista posso solo dirti che prima inizi e prima arriverai al benessere che cerchi e raggiungere i tuoi obiettivi. Spero di esserti stata d'aiuto.
Mi dispiace molto per la situazione che stai vivendo, capisco quanto possa essere frustrante e debilitante affrontare ogni giorno questi sintomi senza una soluzione chiara.
Visto il quadro complesso che descrivi, il primo specialista a cui ti consiglio di rivolgerti è un gastroenterologo esperto in reflusso biliare e motilità gastrointestinale. Potrebbe essere utile approfondire la tua condizione con esami specifici, come una pH-impedenziometria esofagea per capire se il reflusso sia prevalentemente acido, biliare o misto. Potrebbe essere utile anche valutare la motilità gastrica per escludere condizioni come la gastroparesi o dismotilità intestinale, che potrebbero spiegare i tuoi problemi digestivi. Inoltre, test per il malassorbimento, come il breath test per il lattosio e per la sovracrescita batterica intestinale (SIBO), potrebbero aiutare a identificare eventuali intolleranze che ti stanno causando sintomi.

Dato che hai riscontrato un peggioramento generale della tua salute dopo il vaccino anti-Covid, un immunologo o allergologo potrebbe essere utile per approfondire eventuali risposte immunitarie anomale o condizioni autoimmuni che potrebbero aver contribuito ai tuoi sintomi.
Anche un consulto con un endocrinologo potrebbe essere utile, soprattutto per escludere squilibri ormonali che potrebbero influenzare il tuo metabolismo e il tuo benessere generale.
Infine, capisco quanto la tua relazione con il cibo sia diventata difficile e fonte di ansia. Il fatto di dover evitare così tanti alimenti e temere continuamente che qualcosa possa farti stare male è estremamente stressante e potrebbe peggiorare ulteriormente la situazione. In questi casi, un psicologo o psicoterapeuta specializzato in disturbi psicosomatici e nella relazione con il cibo potrebbe aiutarti a ritrovare un equilibrio e a gestire l’ansia in modo più efficace, migliorando anche il tuo approccio all’alimentazione.
So che può sembrare un percorso lungo e complicato, ma trovare i giusti specialisti e approfondire con le indagini diagnostiche adeguate potrebbe finalmente portarti a una soluzione. Se hai bisogno di ulteriori chiarimenti o supporto, sono qui per aiutarti.
Buonasera! La sua situazione è davvero complessa e comprendo profondamente la sua frustrazione, il senso di impotenza e la stanchezza nel convivere con questi sintomi debilitanti che hanno seriamente compromesso la sua qualità di vita. È ammirevole il suo desiderio di trovare una soluzione che vada oltre l'uso continuativo di farmaci sintomatici. Cercherò di offrirle alcune piste da esplorare e di indicarle potenziali specialisti e approcci.
Analisi della Sua Sintomatologia e Storia Clinica:
* Reflusso Cronico: Iniziato in concomitanza con un evento stressante, suggerendo un forte coinvolgimento del sistema nervoso e della somatizzazione.
* Peggioramento Post-Vaccino Anti-Covid: Un elemento cruciale che indica una possibile disregolazione immunitaria e infiammatoria sistemica, come confermato dall'allergologo/immunologo. I sintomi cardiaci, i dolori muscolo-articolari e l'alterazione del sistema immunitario (linfonodi reattivi) supportano questa ipotesi.
* Diagnosi Gastroscopica: Ristagno biliare gastrico e antrite varioliforme suggeriscono problemi nella motilità gastrica e un'infiammazione a livello dell'antro dello stomaco. L'H. pylori negativo esclude questa comune causa di gastrite.
* Polipo Colecistico: Da tenere sotto controllo, ma al momento potrebbe non essere la causa principale dei suoi sintomi digestivi superiori.
* Inefficacia di Debridat e Ursilon: Indica che il problema potrebbe non essere primariamente legato alla motilità o alla bile, o che il dosaggio/durata del trattamento non sono stati sufficienti.
* Allergia al Nichel: Un fattore importante da considerare nella sua dieta, ma l'eliminazione degli alimenti ad alto contenuto di nichel da sola non ha risolto i suoi problemi.
* Intolleranze/Sensibilità Alimentari Sospette: Latticini (anche delattosati) e glutine sembrano scatenare sintomi, suggerendo potenziali intolleranze o sensibilità alimentari multiple. L'eliminazione degli zuccheri (anche della frutta) indica un tentativo di ridurre l'infiammazione e i sintomi, ma una restrizione eccessiva può essere controproducente a lungo termine.
* Ansia Aggravata: Il circolo vizioso tra sintomi fisici e ansia è evidente. La paura del cibo e la dipendenza da farmaci ansiolitici peggiorano la situazione.
* Perdita di Peso: Un segnale di malassorbimento, insufficiente apporto calorico o un elevato stato infiammatorio che interferisce con l'assorbimento dei nutrienti.
* Esami del Sangue Non Rivelatori: Suggerisce che le cause del suo malessere potrebbero non essere evidenti nei test di routine o che siano necessarie indagini più specifiche.
Percorso Diagnostico e Terapeutico Suggerito:
Data la complessità del suo quadro clinico, con coinvolgimento di diversi sistemi (gastrointestinale, immunitario, nervoso), è fondamentale un approccio multidisciplinare e una visione olistica. Ecco i passi che le consiglio di intraprendere:
* Consulto con un Gastroenterologo Esperto in Disturbi Funzionali Intestinali:
* Approfondimento della Motilità Gastrica: Il ristagno biliare gastrico merita ulteriori indagini. Potrebbe essere utile un test di svuotamento gastrico (gastric emptying study) per valutare la velocità con cui il cibo transita dallo stomaco all'intestino tenue. Un rallentamento (gastroparesi) potrebbe spiegare la nausea e il malessere.
* Valutazione della Funzione Biliare: Sebbene l'ecografia abbia evidenziato solo un polipo, una valutazione più approfondita della funzione biliare potrebbe essere utile, soprattutto in relazione al ristagno gastrico.
* Test per Intolleranze/Sensibilità Alimentari: Oltre ai suoi auto-test, potrebbe essere utile effettuare test più specifici come il breath test per il lattosio (se non lo ha già fatto in modo approfondito) e, sotto la guida di un nutrizionista, una dieta di eliminazione e reintroduzione per valutare la sensibilità al glutine e ad altri alimenti (caseina, FODMAPs, ecc.).
* Valutazione dell'Infiammazione Intestinale: Anche se la gastroscopia non ha evidenziato lesioni macroscopiche significative, potrebbe essere utile valutare marcatori di infiammazione intestinale a livello bioptico (se non già fatto) o attraverso esami fecali specifici (es. calprotectina fecale, anche se spesso è più indicativa di infiammazione a livello del colon).
* Consulto con un Medico con Approccio Funzionale/Nutrizionista Clinico Esperto in Patologie Autoimmuni e Sensibilità Alimentari:
* Visione Olistica: Questo tipo di specialista è formato per considerare l'interazione tra sistema immunitario, intestino, sistema nervoso e ambiente.
* Indagini Diagnostiche Mirate: Potrebbe richiedere test più specifici per valutare la permeabilità intestinale (es. test al lattulosio/mannitolo), lo stato del microbiota intestinale (analisi del microbiota fecale avanzata), i livelli di infiammazione sistemica (es. PCR ad alta sensibilità, citochine), la funzionalità del sistema di detossificazione e potenziali carenze nutrizionali.
* Approccio Terapeutico Personalizzato: Il trattamento potrebbe includere una dieta personalizzata (che tenga conto dell'allergia al nichel, delle sospette intolleranze e della necessità di ridurre l'infiammazione), integrazione mirata (probiotici specifici, prebiotici, nutrienti per supportare la guarigione intestinale e la funzione immunitaria), strategie per la gestione dello stress e il riequilibrio del sistema nervoso.
* Supporto Psicoterapeutico: La sua ansia è comprensibilmente peggiorata. Un percorso di psicoterapia (cognitivo-comportamentale, EMDR se correlato al trauma del lutto) potrebbe aiutarla a gestire l'ansia legata al cibo e alla sua salute, a ridurre la somatizzazione e a trovare strategie di coping più efficaci rispetto alla dipendenza da farmaci ansiolitici.
* Collaborazione tra Specialisti: È fondamentale che i diversi specialisti che la seguono (gastroenterologo, immunologo/allergologo, medico funzionale/nutrizionista, psicoterapeuta) comunichino tra loro per avere un quadro completo della sua situazione e coordinare un piano terapeutico integrato. Spesso, sarà lei a dover facilitare questa comunicazione, fornendo a ciascuno i risultati degli esami e i piani di trattamento degli altri.
Indagini Diagnostiche Potenziali:
* Test di Svuotamento Gastrico (Gastric Emptying Study)
* Breath Test per Intolleranze Alimentari (Lattosio, Fruttosio, Sorbitolo, SIBO)
* Dieta di Eliminazione e Reintroduzione Guidata da un Nutrizionista
* Analisi del Microbiota Fecale Avanzata
* Test di Permeabilità Intestinale (Lattulosio/Mannitolo)
* Marcatori di Infiammazione Sistemica (PCR ad alta sensibilità, Citochine)
* Valutazione della Funzione Biliare (esami specifici del sangue, ecografia dinamica)
* Valutazione dello Stato Nutrizionale (dosaggio di vitamine, minerali, aminoacidi)
Specialisti a Cui Rivolgersi:
* Gastroenterologo esperto in disturbi funzionali intestinali.
* Medico con approccio funzionale.
* Nutrizionista clinico specializzato in patologie autoimmuni e sensibilità alimentari.
* Psicoterapeuta (preferibilmente con approccio cognitivo-comportamentale o EMDR).
* (Eventualmente) Immunologo/Allergologo con interesse per le reazioni avverse post-vaccinali.
È importante non arrendersi e continuare a cercare risposte. La sua sintomatologia complessa suggerisce una multifattorialità, e un approccio integrato che tenga conto di tutti gli aspetti (gastrointestinale, immunitario, nervoso, alimentare) è la chiave per trovare un percorso terapeutico efficace e migliorare la sua qualità di vita senza dipendere unicamente dai farmaci sintomatici. Inizi a cercare questi specialisti nella sua zona e non esiti a chiedere al suo medico di base un supporto per eventuali invii. Le auguro di trovare presto le risposte e il sollievo che merita. A presto!

Stai ancora cercando una risposta? Poni un'altra domanda

  • La tua domanda sarà pubblicata in modo anonimo.
  • Poni una domanda chiara, di argomento sanitario e sii conciso/a.
  • La domanda sarà rivolta a tutti gli specialisti presenti su questo sito, non a un dottore in particolare.
  • Questo servizio non sostituisce le cure mediche professionali fornite durante una visita specialistica. Se hai un problema o un'urgenza, recati dal tuo medico curante o in un Pronto Soccorso.
  • Non sono ammesse domande relative a casi dettagliati, richieste di una seconda opinione o suggerimenti in merito all'assunzione di farmaci e al loro dosaggio
  • Per ragioni mediche, non verranno pubblicate informazioni su quantità o dosi consigliate di medicinali.

Il testo è troppo corto. Deve contenere almeno __LIMIT__ caratteri.


Scegli il tipo di specialista a cui rivolgerti
Lo utilizzeremo per avvertirti della risposta. Non sarà pubblicato online.
Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.