buon pomeriggio, sono una ragazza di 18 anni, che soffre da settembre 2024 di un forte stato dissoci
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buon pomeriggio, sono una ragazza di 18 anni, che soffre da settembre 2024 di un forte stato dissociativo e depersonalizzazione/derealizzazione acuta con picchi di attacchi di panico intensi frequenti, tutto succedette da una situazione in famiglia che a settembre dell'anno scorso mi creò tanto dispiacere e paura e il giorno dopo mi risvegliai con un senso di irrealtà, sentendomi in un sogno, chiedevo alla mia famiglia di darmi un pizzicotto, inizialmente fu bruttissimo, non riuscivo a mangiare, tremavo e stavo male, dopodiché mi rassegnai e imparai ad accettare il sintomo non ignorandolo, vivendo costantemente con questo senso di irrealtà..molto frequentemente mi vengono crisi dissociative dove non capisco più chi sono, dove sono, che ci faccio qui e mi sembra di diventare pazza..
Questi sintomi non vanno soltanto accolti (cosa che lei sta già facendo) ma anche compresi, all'interno di una cornice di senso che è la terapia.
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Penso che sia opportuno che ne parli quanto prima in famiglia, se è il caso, oppure con il suo medico di base per farsi aiutare, ed eventualmente farsi indicare una neuropsichiatra. Un saluto e si faccia aiutare perchè è molto giovane ed è bene risolvere tanta sofferenza. Lina Isardi
Gentile utente, le suggerisco di intraprendere un percorso psicologico, così da esplorare più a fondo la situazione e affrontare i pensieri e le emozioni legati ad essa, con l’obiettivo di trovare maggiore serenità.
Resto a disposizione per consulenze online.
Un caro saluto;
Dott.ssa Valentina De Chiara
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Un caro saluto;
Dott.ssa Valentina De Chiara
Buongiorno! Quanta tristezza, quanta paura, quanta solitudine nelle sue poche parole. Considerato i limiti del contesto, proverò ad offrire un piccolo contributo di pensiero. Soffre di questi sintomi da circa un anno e mezzo e la sua famiglia sembra esserne al corrente. Cosa è successo da settembre 2024? Vi siete rivolti a un professionista? Ho avuto la sensazione che non ci sia qualcuno con cui possa parlarne, che si preoccupi per lei, che la faccia sentire meno sola. Lei ha bisogno di aiuto, non si senta in colpa, non abbia vergogna. Qualora non disponesse delle risorse necessarie per un professionista privato, può rivolgersi con fiducia al CSM (Centro di Salute Mentale) più vicino. Troverà colleghi professionalmente preparati e umanamente dotati. Il collega con cui farà la consulenza psichiatrica potrà orientarla verso un eventuale psicoterapia. Non tergiversi e non resti sola. Lei è molto giovane, merita una vita piena e serena. In bocca al lupo
Buon pomeriggio, innanzitutto la ringrazio di aver condiviso una parte importante della sua storia.
La sintomatologia che descrive (depersonalizzazione, derealizzazione, stati dissociativi e attacchi di panico) si presenta come una risposta frequente ad eventi emotivamente traumatici o fortemente stressanti. Non indica che stia “impazzendo”, ma che il suo sistema psicologico ha attivato una forma di protezione per gestire un sovraccarico emotivo.
Il fatto che sia riuscita, nel tempo, a tollerare ed accettare la sensazione è un segnale di grande capacità di adattamento. Tuttavia, la persistenza dei sintomi indica che sarebbe opportuno avviare un percorso psicoterapeutico che possa aiutarla a comprendere il significato di queste reazioni e a ritrovare un senso di continuità e sicurezza interna.
Rivolgersi ad uno specialista può realmente ridurre la sua sofferenza psicologica, permettendole di sperimentare in primis il fatto di non essere sola nella gestione delle sue difficoltà.
Le auguro di stare meglio, un cordiale saluto.
Dott.ssa Michela D'Argenzio
La sintomatologia che descrive (depersonalizzazione, derealizzazione, stati dissociativi e attacchi di panico) si presenta come una risposta frequente ad eventi emotivamente traumatici o fortemente stressanti. Non indica che stia “impazzendo”, ma che il suo sistema psicologico ha attivato una forma di protezione per gestire un sovraccarico emotivo.
Il fatto che sia riuscita, nel tempo, a tollerare ed accettare la sensazione è un segnale di grande capacità di adattamento. Tuttavia, la persistenza dei sintomi indica che sarebbe opportuno avviare un percorso psicoterapeutico che possa aiutarla a comprendere il significato di queste reazioni e a ritrovare un senso di continuità e sicurezza interna.
Rivolgersi ad uno specialista può realmente ridurre la sua sofferenza psicologica, permettendole di sperimentare in primis il fatto di non essere sola nella gestione delle sue difficoltà.
Le auguro di stare meglio, un cordiale saluto.
Dott.ssa Michela D'Argenzio
Salve, mi dispiace è sicuramente una brutta sensazione e sicuramente ciò che sta affrontando le sta creando questo stato di irrealtà. Dalla sua lettera lei non menziona se ha iniziato un percorso per superare cosa le sta succedendo. Le potrei consigliare di iniziare sia un percorso di psicoterapia che una visita psichiatrica per poter farsi aiutare anche con una cura di psicofarmaci. La saluto e le auguro di andare a stare bene, saluti, dott. Eugenia Cardilli.
Gentile Amica,
sta vivendo una situazione davvero difficile! Le suggerisco di rivolgersi quanto prima ad uno psicoterapeuta con una formazione sui traumi: occorrerà indagare come quest'evento familiare ha inciso su di lei, forse risuonando con altre situazioni del suo passato.
con i migliori auguri,
dr. Ventura
sta vivendo una situazione davvero difficile! Le suggerisco di rivolgersi quanto prima ad uno psicoterapeuta con una formazione sui traumi: occorrerà indagare come quest'evento familiare ha inciso su di lei, forse risuonando con altre situazioni del suo passato.
con i migliori auguri,
dr. Ventura
Buongiorno, in che situazioni, periodi, contesti, momenti della giornata questa situazione si presenta maggiormente e in quali invece sembra ritornare "normale"? Come viene gestita la cosa all'interno della famiglia? E nel resto delle sue frequentazioni? Dissociazioni, depersonalizzazioni e derealizzazioni sono sindromi così delicate e particolari che meritano di essere sviscerate in dei colloqui di persona, spero che mi scriverà.
Buongiorno, immagino quanto sia dura convivere con gli stati dissociativi. Spesso questa sintomatologia è strettamente legata ad eventi che abbiamo percepito come traumatici (ovvero oltre la nostra capacità di sopportazione). Il consiglio è di trovare un/una terapeuta esperto in trauma che la sappia aiutare da una parte a stabilizzarsi rispetto la sintomatologia dissociativa (es. tecniche di rilassamento, mindfulness sul qui e ora) e dall'altra lavorare sull'evento traumatico.
Esprime una buona consapevolezza del suo disagio mentale che non è sufficiente per raggiungere un cambiamento che le consentirà di svolgere al meglio la sua vita futura.
Il persistere dei sintomi significa che in campo psicologico un disagio/sofferenza non è un frutto lineare di causa -effetto ma di una circolarità di interazione. Ogni sintomo è una comunicazione/ comportamento rivolta a persone del suo sistema di riferimento, è una risposta ad un comportamento/ comunicazione che ha ricevuto.
Per cui non è sufficiente che attraverso una psicoterapia lei ricerchi il significato o i significati del suo disagio ma anche la sua funzionalità. Quindi non solo il perchè ? Di un comportamento/ sintomo ma porsi anche la domanda a quale scopo?
Le informazioni che riferisce sono insufficienti ma attraverso una sua anamnesi esauriente circa la sua storia familiare, personale, sociale si possono valutare le sue risorse e decidere quale può essere l’intervento più utile per lei se psichiatrico, psicologico o entrambi.
Il persistere dei sintomi significa che in campo psicologico un disagio/sofferenza non è un frutto lineare di causa -effetto ma di una circolarità di interazione. Ogni sintomo è una comunicazione/ comportamento rivolta a persone del suo sistema di riferimento, è una risposta ad un comportamento/ comunicazione che ha ricevuto.
Per cui non è sufficiente che attraverso una psicoterapia lei ricerchi il significato o i significati del suo disagio ma anche la sua funzionalità. Quindi non solo il perchè ? Di un comportamento/ sintomo ma porsi anche la domanda a quale scopo?
Le informazioni che riferisce sono insufficienti ma attraverso una sua anamnesi esauriente circa la sua storia familiare, personale, sociale si possono valutare le sue risorse e decidere quale può essere l’intervento più utile per lei se psichiatrico, psicologico o entrambi.
Mi dispiace molto per quello vive, eventi estremamente traumatici possono determinare sintomi ed episodi come quelli che descrive. È una ragazza molto giovane e non dovrebbe accontentarsi di convivere con questo malessere così profondo e doloroso. Potrebbe trovare risposte in un percorso di psicoterapia che con delicatezza e seguendo i suoi tempi possa aiutarla ad analizzare e reintepretare l'episodio scatenante, le emozioni e gli affetti ad esso associati. Le auguro di riprendere in mano la sua vita e di tornare a diventarne protagonista. Un caro saluto, BM
Salve, comprendo lo stato di difficoltà in cui si trova e la sofferenza che ciò le provoca. Da psicoterapeuta psicoanalitica ritengo possibile che la sintomatologia che lei riferisce possa essere ricollegabile a vissuti traumatici non elaborati. Le consiglio pertanto di iniziare un percorso terapeutico, preferibilmente non on line, con un professionista che le piaccia e che operi vicino a dove lei abita. La sua giovane età è un fattore favorevole. Buona vita e buon cammino.
Buongiorno, da quello che ieri scrive il suo malessere è molto profondo e radicato (parla di settembre 2024 come momento di insorgenza). Le consiglio assolutamente di consultare in breve tempo uno specialista (psicologo psicoterapeuta o medico psichiatra), che la saprà indirizzare verso il percorso di presa in carico e cura più adatto.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Buongiorno, credo che una psicoterapia sia adeguata al suo caso, per capire i perché inconsci dei suoi sintomi moto invalidanti e che creano molta sofferenza. Una psicoanalisi può essere utile ad alleviare e gestire queste emozioni invalidanti. In bocca al lupo!
Buongiorno, in seguito a eventi traumatici possono verificarsi stati dissociativi che se affrontati per tempo possono portare alla risoluzione del sintomo. La psicoterapia può costituire un buon punto di partenza specie quando come nel suo caso c’è già un buon livello di consapevolezza.
Presumibilmente il suo stato d'ansia è molto forte. L'ansia infatti può dare sintomi quali la depersonalizzazione e la derealizzazione. E' possibile che il problema familiare abbia comportato modificazioni importanti nel modo con cui lei vive i rappporti interpersonali con uno o più componenti della famiglia. In tal caso l'intervento di uno psicoterapeuta è essenziale per ricondurre i suddetti rapporti ad uno stato più armonico. Non è sempre necessaria una terapia familiare, spesso è sufficiente una terapia individuale che, con tecniche di role-plaiyng della Terapia della Gestalt o assimllabili, produce risultati in pochissimi colloqui.
Buongiorno, un evento traumatico può causare sintomi simili a quelli che descrivi; se ancora non l'hai fatto, ti consiglio di rivolgerti ad uno psicoterapeuta per valutare bene il tuo caso e consigliarti il percorso terapeutico più adatto a te.
Buongiorno,
le manifestazioni di cui parla sono l ' espressione di un disturbo ansioso. Dai disturbi d' ansia è possibile guarire attraverso l' ausilio integrato di psicoterapia e farmacoterapia. Si affidi quanto prima ad uno specialista, la aiuterà ad uscire dalla morsa dei suoi sintomi.
Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
le manifestazioni di cui parla sono l ' espressione di un disturbo ansioso. Dai disturbi d' ansia è possibile guarire attraverso l' ausilio integrato di psicoterapia e farmacoterapia. Si affidi quanto prima ad uno specialista, la aiuterà ad uscire dalla morsa dei suoi sintomi.
Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
Ciao, mi dispiace leggere che tu soffra così tanto e credo di capirti. Quelli che ti succedono, da quello che posso capire da sopra, sono stati dell'Io che possono essere ben trattati con una terapia integrata di psicoterapia d'elezione mirata a rinforzare i confini dell'Io che ti rendano così più integrata e sicura associandola ad una terapia farmacologica.
Spero di esserti stato utile nel possibile .
Ciao : )
Spero di esserti stato utile nel possibile .
Ciao : )
Buongiorno e grazie per aver condiviso il suo vissuto con noi.
quello che lei riferisce si può annoverare nella gamma della sintomatologia legata all'ansia.
é molto difficile convivere come lei sta facendo con una sintomatologia di tale intensità.
Il mio consiglio è quello di provare a parlarne con un professionista , con cui può raggiungere la consapevolezza delle cause e apprendere delle tecniche atte a contrastare il sintomo.
Sono a sua disposizione per qualsiasi domanda, anche online.
Cordiali saluti
Dott.ssa Laura Bova
quello che lei riferisce si può annoverare nella gamma della sintomatologia legata all'ansia.
é molto difficile convivere come lei sta facendo con una sintomatologia di tale intensità.
Il mio consiglio è quello di provare a parlarne con un professionista , con cui può raggiungere la consapevolezza delle cause e apprendere delle tecniche atte a contrastare il sintomo.
Sono a sua disposizione per qualsiasi domanda, anche online.
Cordiali saluti
Dott.ssa Laura Bova
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