Un soggetto che ha delle resistenze psicologiche e che non riesce ad accettare determinate soluzioni

19 risposte
Un soggetto che ha delle resistenze psicologiche e che non riesce ad accettare determinate soluzioni come va aiutato?

Mettiamo che Luca (nome a caso) ha paura di uscire di casa perchè da anni vive come un hikikomori, come lo si può aiutare?
Buonasera,
la psicoterapia cognitivo comportamentale è una utile forma di trattamento per queste situazioni.
Ci vogliono sedute a domicilio e gradualmente aiutare Luca ad uscire fuori casa.
dott Tealdi
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Buongiorno. Se, come mi sembra di capire, vivere da hikikomori è una soluzione al problema di quelle che lei chiama "resistenze psicologiche" e tale soluzione non è più una buona soluzione, un primo passo sarebbe indagare in una psicoterapia la natura di queste resistenze. Vi sono diversi terapeuti che, online, offrono consulenza e questo potrebbe essere un primo passo per approfondire la questione che Lei, molto genericamente, descrive. sm
sono situazioni molto complesse...non semplici da risolvere, ma si può fare ...difficile condurre una persona così ritirata e priva di speranza ed apertura ad incontrare uno specialista psichiatra. provi con uno specialista che vada a casa ed inizi al più presto un trattamento farmacologico a cui associare, appena sarà possibile, un percorso psicoterapeutico.
Segnali in ogni caso la situazioni e al suo medico di base e al centro di salute mentale di riferimento territoriale. Tanti auguri
Per comprendere come poter aiutare questa persona è necessario conoscere quanti anni ha, quale situazione traumatica possa averlo indotto a chiudersi in se stesso, come trascorre la sua giornata, se il suo isolamento è totale o parziale. In alcuni casi un primo contatto telefonico può essere l'inizio di un rapporto di fiducia, ancora più prezioso in questo periodo in cui il COVID potrebbe aver amplificato il timore di uscire e di confrontarsi con il mondo.
Buonasera, lei nella sua domanda non dà molte spiegazioni su chi effettivamente soffre di questo disturbo, cmq si percepisce che si tratta di una forma agorofobica. Quindi sarebbe bene che questa persona contatti online uno psicoterapeuta per poter iniziare a fare dei colloqui ed inoltre chiedere una visita a domicilio di uno psichiatra, per un trattamento farmacologico, altrimenti penso che sarà difficile uscirne, cordiali saluti, dott. Eugenia Cardilli.
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In questo preciso periodo potrebbe essere di grande vantaggio ...quindi ne sarei contento !!
Buonasera! Le resistenze psicologiche sono ciò su cui si lavora nella psicoterapia. Mancano, in ciò che scrive, molti dati che darebbero un quadro generale delle possibili cause. C'è sempre un vantaggio secondario nella sofferenza. Luca dovrebbe contattare uno psicoterapeuta prima possibile, soprattutto in un periodo come questo che potrebbe amplificare il problema.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Gentile Signore /a il primo passo è quello di sentire il disagio di una certa situazione e poi segue quello di chiedere aiuto. Se non avviene questo qualsiasi attività è molto complicata anche se possibile. Una possibilità è legata far riflettere "Luca", in modo semplice ed amichevole, che determinati comportamenti possono avere determinate conseguenze negative, ma non è semplice. Ovviamente il tono della sua nota apre la strada allo possibilità che Luca abbia un disagio ma anche questa è una ipotesi che dev'essere verificata. Un cordiale saluto
Gentile utente,
Si il primo passo è quello di percepire il disagio nel vivere in quella situazione e tutti gli aspetti negativi che ne sono correlati. Poi adesso il percorso di psicoterapia si può effettuare anche online, quindi anche da casa può essere aiutato.
Cari saluti
Caro utente, il mio consiglio é di intraprendere un percorso psicoterapeutico per andare a fondo rispetto alle cause che generano tale resistenza .
Saluti
Gentile utente di mio dottore,

tutti i disturbi psichici sono trattabili attraverso la psicoterapia e la farmacoterapia. Nel caso in cui il soggetto agorafobico cui fa riferimento nel suo esempio fosse lei non esiti a contattare quanto prima uno specialista. Intraprendere un percorso psicoterapico all'inizio puo spaventare, ma dopo ogni passo in avanti che compierà si renderà conto di quanto fosse pericoloso restare fermo.

Un caro saluto.
Dott. Diago Ferrara
Buonasera, sicuramente la psicoterapia cognitivo comportamentale può essere una soluzione giusta in questo caso con sedute a domicilio che gradualmente possano aiutare Luca ad uscire fuori casa.
Dott.ssa Maria Lucia Dimaglie
Gentile Utente, la situazione che descrive richiede una presa in carico sia di Luca che del nucleo familiare, in quanto probabilmente sono presenti anche dei rinforzi ambientali. Ovviamente dipende anche dall’età di Luca e se vive o meno con altre persone. Come le hanno suggerito, la terapia cognitivo comportamentale potrebbe essere la più indicata, oltre a programmare in una fase iniziale anche l’intervento a domicilio.
Un cordiale saluto
Gentile utente, la sua richiesta è abbastanza generica per darle una risposta precisa. Certamente, il percorso psicologico è utile in tutti i casi nei quali ci sia sofferenza, accettata o meno. Tuttavia, è necessario che la persona in questione si renda conto del disagio e sia disposta a farsi aiutare. Nel caso di Luca, potrebbe essere utile contattare uno psicoterapeuta per un consulto online, in modo da non dover uscire di casa oppure per una consulenza domiciliare, anche se il momento di emergenza sanitaria lo rende difficoltoso. Mi contatti pure privatamente qualora necessitasse maggiori informazioni. Saluti
Buona sera, in situazioni di forte disagio nonchè durature nel tempo sarebbe importante rivolgersi ad uno specialista per poter meglio comprendere ed elaborare questa sua problemtica. Preferibilmente le consiglierei di rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta così che possa intraprendere un percorso di terapia anche in videochiamata WhatsApp. Cordiali saluti, Dott.ssa Beatrice Planas. Psicologa psicoterapeuta per consulenze online
Nessuno può essere obbligato a fare psicoterapia; detto questo, si potrebbe sondare se la persona in questione è disponibile, quanto meno ,a consulenze psicologiche integrate da prescrizioni di medicinali naturali. Sono un medico psicoterapeuta e omeopata e disponibile a lavorare on line. Salve!
Bisognerebbe "sbloccare". Ovvero, creare uno sblocco emotivo, anziché dare prescrizioni terapeutiche che tanto non sarebbe in grado di perseguire. I questo caso approcci diretti all'azione come ad esempio quello cognitivo-comportamentale, o strategico, avrebbero pochi risultati.
Salve, potrebbe invitare "Luca" a richiedere un consulto con uno psicoterapeuta, anche online, se non volesse uscire di casa. E' ovvio che per "Luca" la soluzione di vivere come un Hikikomori, non dovrebbe più andargli a genio o quantomeno non dovrebbe più rappresentare una soluzione idonea.
Cordiali saluti,
Rosella Pettinari
Una psicoterapia è lo strumento di elezione, certo.
Per superare certe resistenze pur solide.
O per accettare un’impotenza di fronte a situazioni ferree e inestricabili.
Insomma dipende da che parte della barricata ci si trova.
Un caro saluto

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