Buonasera, mi chiamo Emanuela ho 32 due settimane fa sono andata dallo osteopata perchè avevo le ver

3 risposte
Buonasera, mi chiamo Emanuela ho 32 due settimane fa sono andata dallo osteopata perchè avevo le vertigini. Dopo la manipolazione al collo , mi sono aumentate con dolori al cranio che mi entravano nel cervello, sembrava che la mia testa stesse impazzendo, anche i denti mi facevano male persino la pressione era alta. Sono andata all'ospedale mi hanno fatto la Tac e ho scoperto di avere due ernie . Sono due settimane che prendo cortisone, il dolore è diminuito, ma non tantissimo. Solo sfiorando la testa mi partono dei dolori interni. E spesso ho la tachicardia quando muovo la braccia. Secondo voi è normale che dopo 2 settimane di riposo con collare e cortisone sono ancora così? Al livello neurologico i dottori mi hanno detto che con la Tac è tutto apposto. Avete consigli? Grazie mille.
Buongiorno
Le consiglio una visita fisiatrica per vedere se c'è qualche sintomo neurologico e accertarsi della situazione clinica. Le consiglio di non abusare del collare perchè è controproducente. Necessita di rieducazione funzionale e trattamenti manuali con caute mobilizzazioni ( che non prevedano trust ovvero manovre con lo "scrocchiare").
Saluti

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Buonasera, se le ernie cervicali sono espulse anche solo in parte, quindi comprimono le radici nervose,è normale che la risposta ai farmaci sia questa o più lunga. Al cortisone dovrebbe aggiungere anche un neurotrofico ad alte dosi ed il collare è utile e necessario nella fase acuta.
Le consiglio una consulenza neurochirurgica e fisiatrica per valutare bene la situazione e stabilire un percorso terapeuticoconservativo che ha ampie possibilità. Comunque deve avere pazienza perchè il percorso richiede tempo.
Cordiali saluti.
Il ricorso all'osteopata senza una chiara diagnosi, senza esami preliminari e con manipolazione vertebrale inclusa nel trattamento è spesso una pessima idea ( come in questo caso ). Serve una consulenza fisiatrica per valutare bene la situazione e stabilire un percorso terapeutico conservativo personalizzato che consenta di rimuovere gradualmente il collare e che insegni al paziente a riacquistare gradualmente mobilità e funzionalità del collo. Il tutto dovrebbe essere fatto da un fisioterapista qualificato, e non da altre figure, sotto monitoraggio medico costante e periodico.
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