Sto con mio marito da 12 anni, abbiamo due figli 5 e 2 anni e sono incinta del terzo di 6 mesi. Ha

23 risposte
Sto con mio marito da 12 anni, abbiamo due figli 5 e 2 anni e sono incinta del terzo di 6 mesi.
Ha avuto un esaurimento nervoso dicendomi che gli ultimi anni ha fatto tutto solo in funzione di fare felice me.
Ma che non si riconosce più, non sa più cosa vuole, non mi ama, mi vuole tanto bene ma non sta provando più quel sentimento che invece provo io per lui e non può darmi ciò che vorrei.
Che odia la mia famiglia d'origine che si è impicciata tra di noi, che l'ho fatto vivere in un incubo per colpa loro, noi da due anni siamo venuti a vivere in un appartamento con a fianco i miei genitori, ma lui ci è venuto solo per far felice me.
Gli ho detto che possiamo tranquillamente andare a vivere da un'altra parte per riavere privacy, per riavere gli spazi che gli mancano.
Ha deciso oggi invece di andare via di casa, nonostante mi aveva detto che avendo delle responsabilità ed essendo io al momento molto fragile, a fronte della gravidanza, non voleva farmi male perché sa che starei tutto il tempo a piangere e a soffrire.
Mi ha detto che va ma non sa se tornerà, come posso sentirmi secondo lui a riguardo in un momento del genere, dove mi ha buttato in faccia una realtà che non avevo visto, una sofferenza che mi ha nascost?
Sono affranta, penso a questa bambina che sta per nascere e non so che futuro ci aspetta, senza lui in casa con i bambini.
Gli ho detto che ora che si è aperto proverò a rimediare ai miei errori, a sistemare le cose per noi, anche io sono in una situazione brutta perché ho tanti sbalzi di umore e magari non aiutano.
Gli ho proposto di affrontare la terapia di coppia insieme e mi ha detto che non è dell'idea, ma se può farmi stare meglio la fa allora.
È giusto andarci insieme? Potrebbe servire a fronte di quanto detto.
Venerdì io ho appuntamento con lo psicologo su consiglio della ginecologa, che ha visto la mia sofferenza in questo momento, per iniziare una terapia
Dott.ssa Isabella Lobera
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Senago
Buongiorno, mi spiace molto leggere di questa situazione davvero complessa. Immagino il dolore che sta provando e credo sia una buona idea rivolgersi ad uno psicologo.
Credo che potrebbe essere utile sia un percorso suo personale, per aiutarla ad affrontare un momento così faticoso, vista anche la delicatezza della sua situazione (per la gravidanza).
Penso che anche un percorso di coppia potrebbe aiutarvi. Se suo marito si è detto d'accordo ad iniziarla, potreste iniziare a rivolgervi ad un terapeuta di coppia per un primo colloquio e poi capire con lui se ci sono o meno i presupposti per una terapia di coppia (ad esempio obiettivi condivisi tra i partner,ecc.).

L'importante è che lei non resti sola, mi raccomando.

A disposizione per chiarimenti o domande.. un caro saluto
Dott.ssa Isabella Lobera

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Dr. Michele Arnaboldi
Psicologo, Psicologo clinico
Bovisio Masciago
Buongiorno,
mi spiace molto per la situazione che ci ha descritto, spero che un percorso di coppia anche se suo marito in questo momento non è del tutto convinto vi possa aiutare a lavorare su quelle che sono le vostre difficoltà in questo momento e sulle sofferenze di suo marito e che la situazione si possa ristabilire.
Cordialmente
Dott. Michele Arnaboldi.
Dr. Andrea Alliata
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Milano
Gentile signora, capisco bene il trauma, lo spaesamento e la grade difficoltà della situazione. Per rispondere direttamente alla sua domanda penso che stia facendo la cosa giusta sia "portando" suo marito in una terpia di coppia, ma anche rivolgendosi lei stessa ad uno psicologo per essere sostenuta ad attraversare questo momento di difficoltà. un caro saluto
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso e comprendo quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione riportata.
Ritengo importante che voi possiate instaurare un dialogo schietto e sincero affinché possiate scambiare pareri e opinioni in merito alla situazione e trovare soluzioni che possano soddisfare le esigenze di tutti.
Ritengo utili per entrambi un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Dott.ssa Greta Di Marzo
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Prato
Buongiorno, mi dispiace molto per la sua situazione che sta vivendo ma ha sicuramente scelto la strada più giusta, quella della psicoterapia. Credo che farla sia personale che di coppia possa aiutare molto entrambi ed il vostro rapporto, soprattutto per poter relazionarsi in modo più consono anche a fronte dei bimbi che avete e della piccola in arrivo. Sarebbe opportuno chiedere e capire come mai suo marito non si era mai sentito pronto o accolto per poterle fare questa confessione prima di questo momento. I dialoghi sono fondamentali in ogni rapporto. Bisogna esporre ciò che ci turba, che ci ferisce, che ci causa malessere perchè prima o poi il "non detto" accumulato potrebbe creare dei danni.
Resto a disposizione se ha delle domande o dubbi e le auguro una buona giornata
Dott. Valeriano Fiori
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Roma
Salve, mi dispiace per la situazione che sta vivendo. Scrive che venerdì inizierà un percorso psicologico, si dia del tempo e vedrà che le cose miglioreranno. Ha fatto la scelta giusta.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Dott. Andrea Brumana
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Buonasera e grazie per aver parlato di questo suo momento di vita molto delicato dato dagli screzi con suo marito e dall'arrivo di una nuova bambina. Non penso di poter aggiungere nulla se non dirle che un lavoro psicologico sia sicuramente la scelta migliore anche in ottica figli a prescindere da quella che sarà la vostra decisione in quanto coppia. Resto a sua disposizione. Cordialmente, dott. Andrea Brumana
Dott.ssa Francesca Ponziani
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Buonasera penso sia utile affrontare una terapia di coppia e dei colloqui singoli. Ognuno di voi deve cercare di comunicare desideri inespressi e difficoltà. È possibile ritrovarsi cercando di riprendere una comunicazione dove nessuno possa più interferire .. dovete trovare uno spazio condiviso solo vostro . Sono a disposizione per un percorso . Saluti dottoressa Ponziani
Buonasera, mi dispiace per la situazione che sta vivendo. Certamente una terapia di coppia potrebbe aiutarvi, per poter trovare uno spazio per voi dove ascoltarvi, esprimere i bisogni che avete, riaffrontare il vostro percorso di coppia e provare a ritrovare la sintonia che avete perso.
Ha fatto bene a iniziare un percorso lei per affrontare questo momento e trovare il giusto supporto psicologico soprattutto per lo stato di gravidanza in cui si trova. Resto a disposizione qualora vogliate iniziare un percorso insieme.
Un caro saluto, dottoressa Paola De Martino
Dott.ssa Moana Anna Ambroselli
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Formia
Carissima, capisco che sia stato traumatico per lei ricevere, da parte di suo marito, queste dichiarazioni così improvvise e inaspettate e per giunta in un periodo così delicato come quello della gravidanza. Intravedo nelle sue parole tanta sofferenza e tanta paura per il futuro della vostra famiglia. Mi sembra però anche molto motivata a recuperare il rapporto con suo marito e sicuramente un percorso di coppia vi potrà essere d'aiuto. Le auguro di ritrovare la serenità. Un caro saluto, dott.ssa Moana Anna Ambroselli
Dott.ssa Silvia Sauco
Psicologo, Psicologo clinico
Monza
Gentile utente, mi dispiace davvero molto per la sua sofferenza e, immagino, anche incredulità. È un momento davvero difficile quello che state affrontando, due bambini e uno in arrivo, nonché altri aspetti che lei ha sottolineato, minano un po' la coppia e il ruolo di protagonista che in alcuni casi ha. Sicuramente un percorso psicologico aiuta. Rimango a disposizione e le mando un caro saluto
Dott.ssa Estelle Clavier
Psicologo, Psicoterapeuta
Torino
Buongiorno signora, immagino la complessità delle emozioni che sta vivendo in questo momento. Dal suo racconto mi sembra capire che la vostra coppia ha vissuto molti cambiamenti in questi ultimi anni sia per il trasloco sia per l'arrivo dei figli. Penso effettivamente che la terapia di coppia possa essere utile per condividere tra marito e moglie i vissuti di questi ultimi anni in quanto nel quotidiano, con due figli piccoli, è spesso difficile trovare il tempo di capire cosa sta succedendo e cosa stiamo vivendo. Appoggio inoltre il percorso individuale già consigliato.
Dott.ssa Bruna Verardi
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Napoli
Se Suo marito ha accettato una terapia di coppia è un buon segno, vuol dire che non ha ancora preso una decisione definitiva, fosse anche per far star bene Lei, come ha detto. Farà bene anche a lui, del resto. Non escluda la possibilità di intraprendere un percorso individuale, tutto Suo, dove poter diventare o forse tornare a essere una donna consapevole di ciò che è meglio per Lei. Sarà la psicologa che Vi seguirà a suggerire la via più giusta. Avete una famiglia che vale la pena salvare, senza incaponirsi ma nemmeno senza aver tentato. Comprendo la Sua sofferenza, sono situazioni molto dolorose ma vedrà che ne uscirà più forte. Ne sono sicura. Dopo questa tempesta tornerà il sereno, ma adesso deve attraversarla e io Le auguro di tirare fuori tutta la forza che ha, che tutti noi abbiamo e non lo sappiamo finché la vita non ce lo chiede.
Dott.ssa Miriam Capitta
Psicoterapeuta, Psicologo
Sassari
Wow, che situazione!
Da donna non mi sento di dare un parere sulla possibilità di prostrarsi ai piedi del novello ulisse, ma è inevitabile che sia così. Penelope insegna: sfila la tela e aspetta; considera però che la devastazione delle emozioni che provi ora (per una vicenda che distruggerebbe chiunque) è certamente annebbiata ed incrementata dalla sensibilità emotiva inevitabile in gravidanza. Concordo qui con le colleghe e i colleghi che suggeriscono con assoluta emergenza un percorso individuale. Al percorso di coppia si potrà pensare solo in un secondo momento.
Dott.ssa Zena Ballico
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Milano
Gentile utente, bene che abbia appuntamento con lo psicologico. Parli con lui serenamente della difficile situazione che sta vivendo, vedrà che insieme potrete concordare un percorso che possa sostenerla in un momento così difficile.
Mi permetto di dirle che la frase “proverò a rimediare ai miei errori “ mi colpisce. Si ricordi che in una coppia si sbaglia in due e che nessun “errore” giustifica una fuga da casa con due figli piccoli e una moglie incinta.
Un caro saluto
Dott.ssa Zena Ballico
Dott.ssa Rita Gatto
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve,

Comprendo la frustrazione, il dolore, il dispiacere nel vivere questa situazione. Ci sarebbero in una condizione dove interessati sarebbero solo i due partner; ancor più naturale considerando la presenza di figli. Confrontarsi con lo psicologo del consultorio la potrà sicuramente sostenere ad elaborare ciò che sta vivendo.
C'è un aspetto che sento importante rimandarle, ovvero che all'interno di una relazione non ci sono errori su cui uno solo dei due partner debba rimediare. Non si senta sbagliata per aver preso uno spazio, che le è stato consapevolmente od inconsapevolmente lasciato. La relazione si costruisce e vive in due, ed in due si può comprendere insieme cosa sia più utile a voi in questo momento della vostra vita. Per tale motivo, può essere uno spazio importante e nutriente quello di una terapia di coppia, quando entrambi ne sentite la motivazione, nel quale potrete trovare un equilibrio sano nel dare e nel ricevere.

Rimango a disposizione per qualsiasi necessità.
Serenità,
Dott.ssa Rita Gatto
Ricevo a Roma (V e X Municipio) e online
Dott.ssa Alice Boschiroli
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Gentile Signora, la sua famiglia sta certamente attraversando un momento sofferto e complesso. La nascita di un figlio, anche se il terzo, può portare sconvolgimenti proprio perchè avviene in una fase della vita dei genitori e della famiglia diversa, e spesso sottolinea a gran voce la necessità di trovare nuovi equilibri e rinegoziarli. Si sta muovendo nel migliore dei modi, tutelando i suoi bambini e ritagliandosi uno spazio per lei. L'idea di una terapia di coppia può essere un punto di partenza per parlare del vostro matrimonio, della vostra storia e e di come il vostro rapporto si sia sviluppato nel tempo e richieda un cambiamento/aggiustamento che dovrete trovare entrambi come genitori e coppia.
Le mando un grande augurio di coraggio e forza, lasciando spazio anche alle sue emozioni e al suo vissuto. Un caro saluto, Dott.ssa Alice Boschiroli
Dott.ssa Claudia Tagliapietra
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Mestre
Buongiorno,

Mi dispiace molto per la situazione che sta affrontando e, dalle sue parole, si evince tutta la sua sofferenza.
Penso sia una buona idea rivolgersi a uno psicologo, soprattutto in questo momento delicato.
Potrebbe essere anche utile, se suo marito è d’accordo, intraprendere un percorso di coppia per aiutarvi ad affrontare questo periodo di crisi e comprendere il punto di vista di entrambi.
Rimango a disposizione se volesse avere altre informazioni e, se fosse interessata, svolgo sia colloqui individuali che di coppia.
Le auguro una buona giornata.

Cordialmente,
Dott.ssa Claudia Tagliapietra
Dr. Domenico Pianelli
Psicologo, Psicologo clinico
Torino
Buongiorno, da quel che descrive sembra che in questi anni Lei e suo Marito non siate riusciti a condividere gli obiettivi e le necessità di un percorso di vita.
La terapia di coppia potrebbe essere un momento dove trovare lo spazio di costruire insieme un nuovo percorso, anche con la diffidenza iniziale di suo marito.
Dott.ssa Priscilla Carli
Psicologo, Psicologo clinico
Guidonia Montecelio
Gentilissima, mi chiedo quanto sia complesso per lei affrontare un momento così intenso emotivamente e, da quello che mi sembra di percepire dalle sue parole, doloroso durante una gravidanza e la presa di cura di altri due bimbi piccoli. Mi fa molto piacere sapere che si sta affidando ad un professionista che possa sostenerla in un momento così delicato. Ha fatto una scelta molto coraggiosa. La nascita dei figli può comportare la necessità di riorganizzarsi e ridefinire ruoli e confini all'interno della famiglia, perché si passa da una dimensione di coppia, ad una dimensione familiare che è molto diversa: è una fase del ciclo vitale complessa e faticosa che richiede una riorganizzazione di tutti i membri del sistema familiare. Probabilmente, la mancanza di comunicazione e le fragilità personali non vi hanno permesso di affrontare al meglio questa fase. Sono certa che una terapia di coppia, unita necessariamente ad una terapia individuale, possa aiutarvi a capire i reciproci bisogni, ridefinire i confini e ristabilire o apprendere una comunicazione che vi permetta di ascoltarvi nel profondo, a prescindere da come evolverà la vostra relazione. Nel frattempo, si prenda il suo tempo ed il suo spazio per elaborare il tutto e si ricordi che i rapporti sono fatti di reciprocità e che la responsabilità di quanto accade è sempre divisa per due. Un caro saluto, Dott.ssa Carli Priscilla
Dott.ssa Melissa Marchionni
Psicologo, Psicologo clinico
Colleverde
Gentilissima,
spero possa trovare tutto il supporto di cui ha bisogno. Intraprendere una terapia ora è uno spazio di cura di sè che sarà importantissimo per lei in questo momento.
Dott.ssa Zoe Grippaldi
Psicologo, Psicologo clinico
Catania
Cara,
le sono vicina in questo momento. Vivere una frattura simile nella coppia, e per lo più in gravidanza deve essere molto difficile e doloroso per lei. Credo che la ginecologa le abbia dato un ottimo consiglio rispetto all’intraprendere una terapia individuale. Il mio augurio intanto va a lei e al suo benessere. In seguito, se suo marito si è mostrato disponibile all’eventualità di iniziare un percorso di terapia di coppia, penso potrebbe essere utile a comprendere come si è creata questa frattura ed esplorare insieme meglio il vostro rapporto, pian piano.

Il mio in bocca al lupo.

Cordialmente
Dott.ssa Sara Petroni
Psicologo clinico, Psicologo
Tarquinia
Gentile utente,

quello che sta vivendo è un momento estremamente doloroso, e il senso di smarrimento che descrive è più che comprensibile. Dopo dodici anni di relazione, due bambini piccoli e una gravidanza in corso, sentirsi dire dal proprio compagno che “non sa più cosa prova” può far crollare ogni punto di riferimento.

Dalle sue parole emerge però anche un elemento importante: suo marito non ha agito per ostilità, ma per saturazione emotiva. Quando una persona arriva a un punto di rottura, spesso non lo fa per un singolo evento, ma per un accumulo di tensioni e rinunce non espresse. In questi casi, la reazione di “fuga” è il tentativo — immaturo ma reale — di prendere ossigeno e di sentirsi di nuovo sé stessi.

È quindi molto significativo che lei stia cercando di capire, invece di reagire con rabbia. Il suo atteggiamento aperto al confronto, e la decisione di intraprendere una terapia individuale, sono passi fondamentali per elaborare la ferita e ritrovare forza e lucidità.

Rispetto alla terapia di coppia, la risposta è sì: anche se lui ora dice di non essere convinto, può essere utile. Non si tratta di “salvare la relazione” a tutti i costi, ma di creare uno spazio guidato in cui entrambi possiate comprendere cosa è successo, come si è arrivati a questo punto, e se esiste una possibilità di ricostruzione. Tuttavia, è importante che la motivazione non sia solo “per farla stare meglio”, ma che lui partecipi almeno con curiosità o disponibilità al dialogo.

Nel frattempo, per lei:

cerchi di focalizzarsi sulla propria stabilità emotiva e sulla gravidanza;

mantenga la rete di supporto (famiglia, amici, terapeuta) per non restare sola nel carico quotidiano;

eviti di implorare o forzare scelte da parte di suo marito: il bisogno di controllare la situazione nasce dal dolore, ma rischia di spingerlo ancora più lontano.

È possibile che lui, dopo un primo allontanamento, riesca a rielaborare le proprie emozioni e a comprendere che il suo disagio non dipende solo dalla relazione, ma anche da un proprio momento di crisi identitaria. La terapia, sua e di coppia, potrà aiutarvi a capire se la strada sarà ancora insieme o separata, ma in ogni caso le permetterà di ritrovare equilibrio e dignità emotiva.

La sofferenza che prova oggi è profonda, ma non definitiva: può diventare l’inizio di un percorso di consapevolezza più maturo, per sé e per la sua famiglia.

Dott.ssa Sara Petroni

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