Sono un ragazzo di 30 anni, sposato da qualche mese. Nella vita ho sempre trovato piacere nell'esser
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Sono un ragazzo di 30 anni, sposato da qualche mese. Nella vita ho sempre trovato piacere nell'essere di riferimento per gli altri, molto aperto all'ascolto e disponibile verso gli amici e i conoscenti. Attualmente nel lavoro rivesto un ruolo di responsabilità: coordino diverse attività svolte da colleghi di diversi reparti e pare che i miei capi abbiano anche l'intenzione di farmi crescere professionalmente. Anche nella vita ho diverse responsabilità nel volontariato (sono presidente di un'associazione), per cui i momenti in cui sono "al centro dell'attenzione" e in cui devo farmi sentire non mancano.
Tuttavia, soffro da ormai quattro anni di sudorazione eccessiva nella parte facciale e delle tempie di natura nervosa/ansiosa: so identificare il momento esatto in cui è cominciato il fenomeno, ma non sempre ne identifico la causa. So solo che da quel momento mi porto dietro il peso dell'ansia: sono costantemente agitato, a volte non so neanche io il perchè, il che ha impattato sulla mia autostima e mi pone diversi limiti nella vita di tutti i giorni, dati anche gli incarichi che rivesto professionalmente e non. Rimugino molto più di prima su episodi anche se sono passati da un po' di tempo e ho paura nell'esprimere la mia idea, perchè temo ripercussioni dai miei interlocutori (sto sempre molto attento a come parlo e a non ferire l'altro, a volte temo in modo maniacale). Percepisco, inoltre, di gestire molto meno lo stress di prima, sono costantemente preoccupato e mi sento spesso come in un vortice dal quale non riesco a uscire. Gli episodi di sudorazione si ripetono con una certa costanza, causandomi forte imbarazzo in svariate circostanze. Ho intrapreso un brevissimo percorso (5 sedute) con uno psicologo usufruendo di un programma offerto dall'azienda in cui lavoro, ma non ho continuato sia per pigrizia, sia perchè nelle sedute non trovavo consigli pratici per gestire gli episodi di sudorazione che mi causano imbarazzo. Dato il mio periodo di vita (inizio della vita matrimoniale) e le responsabilità sempre crescenti (che oltre a mettermi ansia, mi motivano comunque molto), vorrei risolvere questo problema al più presto, comincio a sentirne davvero insistentemente l'esigenza. Grazie a chi vorrà darmi qualche dritta!
Tuttavia, soffro da ormai quattro anni di sudorazione eccessiva nella parte facciale e delle tempie di natura nervosa/ansiosa: so identificare il momento esatto in cui è cominciato il fenomeno, ma non sempre ne identifico la causa. So solo che da quel momento mi porto dietro il peso dell'ansia: sono costantemente agitato, a volte non so neanche io il perchè, il che ha impattato sulla mia autostima e mi pone diversi limiti nella vita di tutti i giorni, dati anche gli incarichi che rivesto professionalmente e non. Rimugino molto più di prima su episodi anche se sono passati da un po' di tempo e ho paura nell'esprimere la mia idea, perchè temo ripercussioni dai miei interlocutori (sto sempre molto attento a come parlo e a non ferire l'altro, a volte temo in modo maniacale). Percepisco, inoltre, di gestire molto meno lo stress di prima, sono costantemente preoccupato e mi sento spesso come in un vortice dal quale non riesco a uscire. Gli episodi di sudorazione si ripetono con una certa costanza, causandomi forte imbarazzo in svariate circostanze. Ho intrapreso un brevissimo percorso (5 sedute) con uno psicologo usufruendo di un programma offerto dall'azienda in cui lavoro, ma non ho continuato sia per pigrizia, sia perchè nelle sedute non trovavo consigli pratici per gestire gli episodi di sudorazione che mi causano imbarazzo. Dato il mio periodo di vita (inizio della vita matrimoniale) e le responsabilità sempre crescenti (che oltre a mettermi ansia, mi motivano comunque molto), vorrei risolvere questo problema al più presto, comincio a sentirne davvero insistentemente l'esigenza. Grazie a chi vorrà darmi qualche dritta!
Gentile sig.,
credo che essere consapevoli di avere una difficoltà e voler trovare una soluzione ad essa sia un ottimo punto di partenza. L'ansia, nonostante sia un'emozione molto utile all'essere umano, può essere talvolta molto spiacevole!
Intraprendere un percorso psicologico credo sia la strategia più adeguata; dobbiamo però tenere a mente che è un percorso che richiede tempo e fatica, che è naturale se all'inizio ci sentiamo spaventati e che i benefici non sono sempre immediati. Le consiglierei, quindi, di prendersi il tempo necessario a ragionarci e di rivalutare l'opzione di rivolgersi ad uno psicologo per provare a risolvere il problema, anche sperimentando magari un professionista diverso o un modello diverso di terapia (cognitivo-comportamentale, sistemica, dinamica ecc..) così da trovare ciò che fa al caso suo. Ricordiamoci che, non vedere la luce in fondo al tunnel, non vuol dire che la luce non c'è ma solo che dobbiamo percorrere più strada per vederla!
Le faccio un grande in bocca al lupo per tutto.
credo che essere consapevoli di avere una difficoltà e voler trovare una soluzione ad essa sia un ottimo punto di partenza. L'ansia, nonostante sia un'emozione molto utile all'essere umano, può essere talvolta molto spiacevole!
Intraprendere un percorso psicologico credo sia la strategia più adeguata; dobbiamo però tenere a mente che è un percorso che richiede tempo e fatica, che è naturale se all'inizio ci sentiamo spaventati e che i benefici non sono sempre immediati. Le consiglierei, quindi, di prendersi il tempo necessario a ragionarci e di rivalutare l'opzione di rivolgersi ad uno psicologo per provare a risolvere il problema, anche sperimentando magari un professionista diverso o un modello diverso di terapia (cognitivo-comportamentale, sistemica, dinamica ecc..) così da trovare ciò che fa al caso suo. Ricordiamoci che, non vedere la luce in fondo al tunnel, non vuol dire che la luce non c'è ma solo che dobbiamo percorrere più strada per vederla!
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Buonasera,
mi permetto di consigliarle di continuare il percorso intrapreso con lo psicologo per identificare la causa della sua sintomatologia. Il percorso psicologico potrebbe aiutarla a prendere maggiore consapevolezza del motivo per il quale lei si sente costantemente agitato. Rimango a disposizione per eventuali chiarimenti.
Un saluto.
mi permetto di consigliarle di continuare il percorso intrapreso con lo psicologo per identificare la causa della sua sintomatologia. Il percorso psicologico potrebbe aiutarla a prendere maggiore consapevolezza del motivo per il quale lei si sente costantemente agitato. Rimango a disposizione per eventuali chiarimenti.
Un saluto.
Gentile utente, posso solo immaginare il disagio e malessere che le provochi tale condizione. Il suo overfocus sul sintomo porta potenzialmente ad amplificare il suo sintomo ed il suo senso di disagio e malessere ad esso correlato. Un po come se la sua attenzione fosse un'enome lente d'ingradimento, più presta attenzione alla sua sudorazione più essa aumenta in senso pratico e percepito. Immagino che il suo precedente percorso non abbia fatto al caso suo, tuttavia mi sento di suggerle di valutare la possibilità di rivedere tale spazio. Non sempre tutti i percorsi sono giusti per noi. Ma lo spazio di terapia potrebbe aiutarla a riflettere su ciò che accade dentro di lei. Rimango a sua disposizione, cordialmente Dott.ssa Alessia D'Angelo
Carissimo, rispetto alle problematiche da lei lamentate e alla sua richiesta, le sarebbe utile intraprendere un percorso di psicoterapia Metacognitiva, un approccio che si colloca nell'ambito della terza generazione delle terapie Cognitivo-Comportamentali e che vanta crescenti evidenze empiriche di efficacia. Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti. Cordiali saluti. Dott.ssa Daniela Voza
La mia dritta è di non demordere. Di solito i primi incontri servono al professionista ad inquadrare il problema e la persona quindi si concentrano sul fare domande e non sul fornire strategie. Dopo questa prima fase inizia il percorso vero e proprio. Esistono approcci che hanno dimostrato buona efficacia nel risolvere problematiche legate all'ansia anticipatoria e l'ansia da prestazione quali la CBT (Cognitive Behavioural Therapy) la quale lavora in parallelo sui pensieri e i comportamenti del paziente. Capisco che il periodo attuale sia piuttosto intenso e carico a livello emotivo e che un percorso impegnativo come la psicoterapia possa risultare un'incombenza pesante; valuti quando e come per lei sarebbe opportuno iniziare considerato che richiede impegno e costanza.
Gentilissimo,
immagino che l'agitazione avvertita non risulti una buona compagna, specie se associata a sudorazione, al rimugino e, che possa influire negativamente sulla percezione del suo valore.
Lei chiede dei consigli per arginare tali sintomi, ma purtroppo mancano delle informazioni preziose, come, ad esempio: le situazioni specifiche in cui si manifestano, gli eventuali peggioramenti nel suo funzionamento quotidiano, o se abbia iniziato a evitare attività o frequentazioni. Sarebbe utile anche sapere se tali sintomi riguardano eventi contingenti o futuri, o se riesce a riposare adeguatamente durante la notte ecc.
Un aspetto particolarmente rilevante è il timore che descrive nel manifestarsi liberamente e nel subire ripercussioni da parte dei suoi interlocutori; e anche qui alcuni chiarimenti sono fondamentali per poterle essere utile. Suggerirei, quindi, di rivalutare un supporto specialistico, che possa aiutarla ad approfondire l’evento scatenante avvenuto anni fa e il suo possibile legame con la storia personale, a gestire i pensieri negativi ricorrenti e a sviluppare tecniche di rilassamento o strategie di distrazione più efficaci.
Rimanga fiducioso: con il giusto aiuto, potrà ritrovare la serenità e il benessere che, da quanto sembra, in passato ha già sperimentato.
Buona serata
immagino che l'agitazione avvertita non risulti una buona compagna, specie se associata a sudorazione, al rimugino e, che possa influire negativamente sulla percezione del suo valore.
Lei chiede dei consigli per arginare tali sintomi, ma purtroppo mancano delle informazioni preziose, come, ad esempio: le situazioni specifiche in cui si manifestano, gli eventuali peggioramenti nel suo funzionamento quotidiano, o se abbia iniziato a evitare attività o frequentazioni. Sarebbe utile anche sapere se tali sintomi riguardano eventi contingenti o futuri, o se riesce a riposare adeguatamente durante la notte ecc.
Un aspetto particolarmente rilevante è il timore che descrive nel manifestarsi liberamente e nel subire ripercussioni da parte dei suoi interlocutori; e anche qui alcuni chiarimenti sono fondamentali per poterle essere utile. Suggerirei, quindi, di rivalutare un supporto specialistico, che possa aiutarla ad approfondire l’evento scatenante avvenuto anni fa e il suo possibile legame con la storia personale, a gestire i pensieri negativi ricorrenti e a sviluppare tecniche di rilassamento o strategie di distrazione più efficaci.
Rimanga fiducioso: con il giusto aiuto, potrà ritrovare la serenità e il benessere che, da quanto sembra, in passato ha già sperimentato.
Buona serata
Buonasera, le consiglio di intraprendere un percorso terapeutico per poter risolvere sia l'aspetto fisiologico che emotivo dovuto alla sua ansia.
Buonasera! Comprendo come il suo problema di ansia possa farla sentire a disagio soprattutto in alcune situazioni, e probabilmente la paura che possa ripresentarsi non fa altro aumentarlo. Ricordiamo che questa emozione così fastidiosa nasce per avvertirci di una minaccia imminente, ma spesso dimentichiamo che, a prescindere se reale o no, a rendere una situazione minacciosa, non è la situazioni stessa, ma il giudizio soggettivo che ne diamo. Quello che le posso dire è che trovare una soluzione facile e immediata non è sempre possibile, spesso abbiamo bisogno di andare un po' più a fondo e lavorare sul nostro modo di "vedere il mondo" (e questo richiede tempo e l'aiuto di un professionista). Se vuole, però, nel frattempo faccia qualche tentativo mettendosi alla prova in una situazione che sente più sicura, e quando se la sente, aumenti poco a poco la difficoltà. Anche il mettersi a nudo, confessare il nostro disagio all'interlocutore a volte aiuta, può sfruttarlo per creare una connessione con l'altro, oltre a dimostrarsi autoironico! Spero di esserle stato di aiuto almeno un po'!
Buongiorno,
La situazione che descrive è complessa e merita attenzione. Il suo impegno verso gli altri e le responsabilità che ha assunto, sia a livello professionale che personale, riflettono una forte determinazione e capacità. Tuttavia, questi stessi elementi possono generare una pressione che, a lungo andare, può influenzare il benessere psicologico e fisico. La sudorazione eccessiva che riferisce, soprattutto in momenti di ansia o stress, è un chiaro segnale di una risposta fisica a un carico emotivo significativo.
È importante comprendere che il sintomo della sudorazione non è il problema di per sé, ma una manifestazione del disagio sottostante. La sua ansia, le preoccupazioni costanti, il rimuginio e il timore di ripercussioni da parte degli altri indicano una difficoltà nel gestire lo stress e le aspettative, sia quelle autoimposte che quelle percepite dagli altri.
Un percorso psicoterapeutico potrebbe aiutarla a lavorare su più livelli. In primo luogo, sarebbe utile esplorare le cause profonde della sua ansia e delle sue preoccupazioni, analizzando il momento preciso in cui è iniziato il fenomeno per identificare eventuali fattori scatenanti. Inoltre, sarebbe importante affrontare i pensieri automatici che contribuiscono al rimuginio e all’autocritica, aiutandola a sviluppare modalità più funzionali di interpretare le situazioni e di gestire i suoi stati emotivi.
Per quanto riguarda la sudorazione, alcune tecniche pratiche di gestione dell’ansia, come la respirazione diaframmatica, il rilassamento muscolare progressivo o la mindfulness, potrebbero aiutarla a calmare il sistema nervoso in situazioni di stress. Queste tecniche richiedono pratica e costanza, ma possono dare risultati significativi.
Se il breve percorso psicologico che ha intrapreso non è stato soddisfacente, non escluda l’opportunità di provare con un altro professionista. Ogni terapeuta ha un approccio diverso, e trovare la persona con cui si sente a proprio agio è fondamentale. Infine, considerando che il suo imbarazzo riguarda un sintomo fisico specifico, potrebbe essere utile affiancare alla terapia psicologica un consulto medico per valutare eventuali trattamenti specifici per la sudorazione eccessiva, come terapie farmacologiche o approcci dermatologici.
Se desidera, sono disponibile ad accompagnarla in questo percorso per aiutarla a ritrovare serenità e sicurezza nella gestione delle sue emozioni e del suo impegno verso gli altri.
La situazione che descrive è complessa e merita attenzione. Il suo impegno verso gli altri e le responsabilità che ha assunto, sia a livello professionale che personale, riflettono una forte determinazione e capacità. Tuttavia, questi stessi elementi possono generare una pressione che, a lungo andare, può influenzare il benessere psicologico e fisico. La sudorazione eccessiva che riferisce, soprattutto in momenti di ansia o stress, è un chiaro segnale di una risposta fisica a un carico emotivo significativo.
È importante comprendere che il sintomo della sudorazione non è il problema di per sé, ma una manifestazione del disagio sottostante. La sua ansia, le preoccupazioni costanti, il rimuginio e il timore di ripercussioni da parte degli altri indicano una difficoltà nel gestire lo stress e le aspettative, sia quelle autoimposte che quelle percepite dagli altri.
Un percorso psicoterapeutico potrebbe aiutarla a lavorare su più livelli. In primo luogo, sarebbe utile esplorare le cause profonde della sua ansia e delle sue preoccupazioni, analizzando il momento preciso in cui è iniziato il fenomeno per identificare eventuali fattori scatenanti. Inoltre, sarebbe importante affrontare i pensieri automatici che contribuiscono al rimuginio e all’autocritica, aiutandola a sviluppare modalità più funzionali di interpretare le situazioni e di gestire i suoi stati emotivi.
Per quanto riguarda la sudorazione, alcune tecniche pratiche di gestione dell’ansia, come la respirazione diaframmatica, il rilassamento muscolare progressivo o la mindfulness, potrebbero aiutarla a calmare il sistema nervoso in situazioni di stress. Queste tecniche richiedono pratica e costanza, ma possono dare risultati significativi.
Se il breve percorso psicologico che ha intrapreso non è stato soddisfacente, non escluda l’opportunità di provare con un altro professionista. Ogni terapeuta ha un approccio diverso, e trovare la persona con cui si sente a proprio agio è fondamentale. Infine, considerando che il suo imbarazzo riguarda un sintomo fisico specifico, potrebbe essere utile affiancare alla terapia psicologica un consulto medico per valutare eventuali trattamenti specifici per la sudorazione eccessiva, come terapie farmacologiche o approcci dermatologici.
Se desidera, sono disponibile ad accompagnarla in questo percorso per aiutarla a ritrovare serenità e sicurezza nella gestione delle sue emozioni e del suo impegno verso gli altri.
Buongiorno! Nel leggerla ho provato una forte sensazione di fatica e frustrazione. “Essere di riferimento per gli altri, aperto all'ascolto, disponibile… rivestire un ruolo di responsabilità… essere al centro dell’attenzione” è gratificante. Ci permette di costruire un immagine positiva di noi stessi e ci protegge dal rischio di essere percepiti fragili, bisognosi, umani. Ma a che prezzo?! Solitudine, senso di inadeguatezza, rabbia e tutto quello che così bene descrive. Sono, però, 4 anni che arrivano segnali (sudorazione, ansia, paura, confusione) che non possono più essere trascurati. Sembra avere a che fare con aspetti di sé, finora tenuti a bada, che chiedono diritto di cittadinanza, che pretendono di essere ascoltati, accolti, curati. Credo si tratti di un’occasione preziosa, che non potrà esaurirsi in 5 sedute o in consigli pratici. Dovrà farsi convinto di aver bisogno di aiuto. Dovrà accettare di “dipendere” da qualcuno che abbia gli strumenti e le competenze per aiutarla a vivere pienamente sé stesso con serenità. Dovrà riuscire a dedicarsi tutto il tempo necessario per fare su di sé un lavoro complesso, delicato e preciso come un orologio svizzero. In bocca al lupo
La tua testimonianza riflette chiaramente quanto questa situazione ti sta mettendo a dura prova, nonostante le molte risorse che hai e il ruolo importante che ricopri sia nel lavoro che nel volontariato. Il fatto che tu sia consapevole del problema e motivato a risolverlo è già un primo passo fondamentale.
La sudorazione eccessiva di natura ansiosa, soprattutto localizzata in aree come il viso e le tempie, è un sintomo che può manifestarsi in momenti di forte stress o tensione emotiva. Spesso, si associa a una percezione di perdita di controllo e a un circolo vizioso in cui l'imbarazzo alimenta ulteriormente l'ansia. Questo, a sua volta, può incidere negativamente sull'autostima e sulla capacità di affrontare con serenità le situazioni sociali e professionali.
È importante considerare che il rimuginio, la paura del giudizio e la tendenza a evitare il conflitto sono indicatori di un'ansia generalizzata o sociale, condizioni che possono essere trattate con successo attraverso un percorso psicoterapeutico mirato. L'approccio cognitivo-comportamentale, ad esempio, si è dimostrato particolarmente efficace nel lavorare su pensieri disfunzionali, migliorare la gestione dello stress e ridurre i sintomi fisici dell'ansia, come la sudorazione.
Anche l'uso di tecniche di Mindfulness può aiutarti a ritrovare un maggiore equilibrio emotivo, permettendoti di affrontare con più serenità i momenti in cui ti senti sotto pressione. In alcuni casi, l'integrazione con l'EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing) può rivelarsi utile per elaborare esperienze passate che potrebbero aver contribuito ad innescare questa reazione.
Il percorso che hai intrapreso in passato, sebbene breve, è stato un primo tentativo, ma è importante trovare uno spazio di confronto continuativo che ti permette di lavorare più in profondità sulle radici del problema e sulle modalità pratiche per affrontarlo.
Ti consiglio di rivolgerti a uno specialista che possa accompagnarti in questo percorso, fornendoti strumenti concreti per gestire l'ansia e migliorare il tuo benessere complessivo.
DOTTORESSA SILVIA PARISI
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
La sudorazione eccessiva di natura ansiosa, soprattutto localizzata in aree come il viso e le tempie, è un sintomo che può manifestarsi in momenti di forte stress o tensione emotiva. Spesso, si associa a una percezione di perdita di controllo e a un circolo vizioso in cui l'imbarazzo alimenta ulteriormente l'ansia. Questo, a sua volta, può incidere negativamente sull'autostima e sulla capacità di affrontare con serenità le situazioni sociali e professionali.
È importante considerare che il rimuginio, la paura del giudizio e la tendenza a evitare il conflitto sono indicatori di un'ansia generalizzata o sociale, condizioni che possono essere trattate con successo attraverso un percorso psicoterapeutico mirato. L'approccio cognitivo-comportamentale, ad esempio, si è dimostrato particolarmente efficace nel lavorare su pensieri disfunzionali, migliorare la gestione dello stress e ridurre i sintomi fisici dell'ansia, come la sudorazione.
Anche l'uso di tecniche di Mindfulness può aiutarti a ritrovare un maggiore equilibrio emotivo, permettendoti di affrontare con più serenità i momenti in cui ti senti sotto pressione. In alcuni casi, l'integrazione con l'EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing) può rivelarsi utile per elaborare esperienze passate che potrebbero aver contribuito ad innescare questa reazione.
Il percorso che hai intrapreso in passato, sebbene breve, è stato un primo tentativo, ma è importante trovare uno spazio di confronto continuativo che ti permette di lavorare più in profondità sulle radici del problema e sulle modalità pratiche per affrontarlo.
Ti consiglio di rivolgerti a uno specialista che possa accompagnarti in questo percorso, fornendoti strumenti concreti per gestire l'ansia e migliorare il tuo benessere complessivo.
DOTTORESSA SILVIA PARISI
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
Buongiorno, grazie per aver condiviso la sua esperienza.
Leggendo le sue parole, emerge un forte senso di responsabilità che si accompagna alla sua quotidianità, sia sul piano professionale che personale. Questo costante "essere al centro" della scena, che ha caratterizzato il suo percorso fino ad ora, sembra essere un elemento che, da un lato, la motiva e la gratifica, ma dall'altro, sta anche alimentando una certa tensione interiore, manifestata attraverso la sudorazione eccessiva e l'ansia che avverte frequentemente.
Il fatto che lei percepisca la causa di questi episodi ma non sempre riesca ad identificarla potrebbe indicare un vissuto emotivo complesso, dove la gestione del suo ruolo e delle sue responsabilità si intreccia con una sorta di pressione interiore che fatica a trovare un canale di espressione adeguato. La sudorazione, in questo caso, potrebbe essere vista come un sintomo che traduce in modo corporeo questo stato di ansia e stress.
Mi sembra che lei stia cercando un modo pratico per affrontare questa situazione, ma allo stesso tempo riconosce la difficoltà di trovare soluzioni che vadano oltre il semplice "parlare". Questo è un aspetto importante, perché indica che ha la volontà di lavorare concretamente sul problema, trovando strumenti utili per gestire la sua ansia e le sue reazioni fisiche. A volte, un percorso psicoterapeutico più approfondito, in cui ci si concentra anche sulla gestione pratica dei sintomi e delle emozioni, può offrire il supporto che cerca.
Le consiglio di valutare la possibilità di riprendere un percorso con un professionista. Con un impegno costante, potrebbe riuscire a fare chiarezza sui fattori scatenanti e trovare nuove modalità per sentirsi più sereno, anche nelle situazioni di maggiore responsabilità.
Un caro saluto,
Dr. Giuseppe Saracino
Leggendo le sue parole, emerge un forte senso di responsabilità che si accompagna alla sua quotidianità, sia sul piano professionale che personale. Questo costante "essere al centro" della scena, che ha caratterizzato il suo percorso fino ad ora, sembra essere un elemento che, da un lato, la motiva e la gratifica, ma dall'altro, sta anche alimentando una certa tensione interiore, manifestata attraverso la sudorazione eccessiva e l'ansia che avverte frequentemente.
Il fatto che lei percepisca la causa di questi episodi ma non sempre riesca ad identificarla potrebbe indicare un vissuto emotivo complesso, dove la gestione del suo ruolo e delle sue responsabilità si intreccia con una sorta di pressione interiore che fatica a trovare un canale di espressione adeguato. La sudorazione, in questo caso, potrebbe essere vista come un sintomo che traduce in modo corporeo questo stato di ansia e stress.
Mi sembra che lei stia cercando un modo pratico per affrontare questa situazione, ma allo stesso tempo riconosce la difficoltà di trovare soluzioni che vadano oltre il semplice "parlare". Questo è un aspetto importante, perché indica che ha la volontà di lavorare concretamente sul problema, trovando strumenti utili per gestire la sua ansia e le sue reazioni fisiche. A volte, un percorso psicoterapeutico più approfondito, in cui ci si concentra anche sulla gestione pratica dei sintomi e delle emozioni, può offrire il supporto che cerca.
Le consiglio di valutare la possibilità di riprendere un percorso con un professionista. Con un impegno costante, potrebbe riuscire a fare chiarezza sui fattori scatenanti e trovare nuove modalità per sentirsi più sereno, anche nelle situazioni di maggiore responsabilità.
Un caro saluto,
Dr. Giuseppe Saracino
Buongiorno,
è comprensibile che la sua situazione possa essere fonte di preoccupazione e disagio. Le offro qualche suggerimento su come potrebbe affrontare la sua condizione:
Pratiche di rilassamento: tecniche come la meditazione, la respirazione profonda o il training autogeno possono aiutare a ridurre l'ansia. Dedichi del tempo ogni giorno a queste pratiche per vedere se possono alleviare i sintomi.
Esercizio fisico regolare: l'attività fisica è un potente strumento per gestire lo stress. Anche solo una passeggiata quotidiana può avere effetti positivi sulla sua condizione mentale.
Consapevolezza e gestione dello stress: la mindfulness e altre tecniche di gestione dello stress possono aiutarla a rimanere nel presente e a ridurre il rimuginio. Può esplorare risorse online o corsi locali dedicati a queste tecniche.
Consulenza continua: anche se ha avuto un'esperienza breve e forse non soddisfacente con il suo precedente terapeuta, consideri l'idea di riprendere la terapia con un altro professionista. A volte, trovare il giusto terapeuta può fare una grande differenza.
Supporto sociale: parli delle sue preoccupazioni con persone fidate. Il supporto di amici, familiari o gruppi di supporto può offrire un grande aiuto emotivo.
Monitoraggio del suo benessere: tenga un diario dei suoi episodi di sudorazione e delle situazioni in cui si verificano. Questo può aiutarla a identificare eventuali trigger e a lavorare su strategie specifiche per gestirli.
Spero che questi suggerimenti possano offrirle qualche spunto utile. Ricordi che è importante prendersi cura della propria salute mentale con la stessa attenzione che dedica alle sue responsabilità professionali e personali.
Un cordiale saluto.
è comprensibile che la sua situazione possa essere fonte di preoccupazione e disagio. Le offro qualche suggerimento su come potrebbe affrontare la sua condizione:
Pratiche di rilassamento: tecniche come la meditazione, la respirazione profonda o il training autogeno possono aiutare a ridurre l'ansia. Dedichi del tempo ogni giorno a queste pratiche per vedere se possono alleviare i sintomi.
Esercizio fisico regolare: l'attività fisica è un potente strumento per gestire lo stress. Anche solo una passeggiata quotidiana può avere effetti positivi sulla sua condizione mentale.
Consapevolezza e gestione dello stress: la mindfulness e altre tecniche di gestione dello stress possono aiutarla a rimanere nel presente e a ridurre il rimuginio. Può esplorare risorse online o corsi locali dedicati a queste tecniche.
Consulenza continua: anche se ha avuto un'esperienza breve e forse non soddisfacente con il suo precedente terapeuta, consideri l'idea di riprendere la terapia con un altro professionista. A volte, trovare il giusto terapeuta può fare una grande differenza.
Supporto sociale: parli delle sue preoccupazioni con persone fidate. Il supporto di amici, familiari o gruppi di supporto può offrire un grande aiuto emotivo.
Monitoraggio del suo benessere: tenga un diario dei suoi episodi di sudorazione e delle situazioni in cui si verificano. Questo può aiutarla a identificare eventuali trigger e a lavorare su strategie specifiche per gestirli.
Spero che questi suggerimenti possano offrirle qualche spunto utile. Ricordi che è importante prendersi cura della propria salute mentale con la stessa attenzione che dedica alle sue responsabilità professionali e personali.
Un cordiale saluto.
Dalle sue parole leggo che il disagio che lei vive più che essere legato alla sudorazione eccessiva in sé è connesso invece alla percezione e all’eventuale giudizio degli altri in riferimento a tale manifestazione. La sua vita relazionale e professionale, da ciò che lei scrive, è sempre stata altamente performante, dunque forse non è un caso che il suo corpo le comunichi di prestare attenzione a tutte le sue caratteristiche, anche a quelle che lei, in primis, giudica non accettabili. Uno dei suoi timori sembra essere quello di far vedere, rendere note, agli altri, le proprie fragilità e questo meccanismo si autoalimenta. Nascondere una vulnerabilità comporta una costante preoccupazione anticipatoria, caratterizzata dalla paura del giudizio in quanto si teme che gli altri possano interpretare la sudorazione (o qualsiasi altra vulnerabilità) come un segno di debolezza, incompetenza o scarsa autostima. In secondo luogo la mente si focalizza su scenari negativi futuri, amplificando l’ansia prima ancora che l’evento sociale o pubblico si verifichi. Questa tensione anticipatoria può portare a uno stato di ipervigilanza ovvero a un'attenzione estrema a sé stessi e agli altri, cercando segnali che confermino il giudizio negativo temuto. Tutto ciò conduce ad un aumento della risposta fisiologica: l’ansia alimenta la sudorazione o altre reazioni fisiche, creando un circolo vizioso. Uno dei lavori che bisognerebbe tentare di compiere è quello verso l’accoglimento della propria vulnerabilità. Riconoscere che mostrare una debolezza non è un fallimento, ma una parte dell’esperienza umana. Accettare che non è possibile controllare ogni aspetto del proprio corpo o del giudizio altrui. In termini pratici in alcuni contesti, condividere apertamente il proprio disagio, per esempio, può ridurre l’ansia, poiché normalizza la vulnerabilità. Aldilà dell’esplorazione di tecniche pratiche per affrontare queste dinamiche sarebbe utile anche un lavoro di psicoterapia per acquisire una maggiore consapevolezza sull’origine del suo bisogno di disconoscere le sue fragilità.
Buongiorno,
la situazione che lei descrive è molto chiara ed è comprensibile il suo bisogno di trovare soluzioni pratiche al più presto.
Il primo consiglio che mi sento di darle, qualora non l'avesse ancora fatto, è di escludere anche qualsiasi causa organica che possa influenzare la sua condizione.
In secondo luogo, per la situazione che lei descrive, sarebbe probabilmente più opportuno un percorso di psicoterapia piuttosto che psicologico, poiché più preparato a "curare" sintomatologie di questo genere.
Infine, rispetto alle tempistiche, 5 sedute sono piuttosto il minimo per costruire una base di lavoro, sia per il terapeuta, ma anche per il paziente. Premettendo che sia del tutto lecito non trovarsi bene con un determinato professionista e sentire l'esigenza di cambiare, il percorso di cura richiede dei tempi più lunghi e non sempre definibili, anzi, sono spesso variabili.
Anche rispetto ai consigli pratici mi sento di dirle che non esistono dei protocolli così definiti per ogni condizione, ma vanno adattati alla persona e alla sua situazione, e possibilmente andrebbero applicati una volta affrontato il nodo del "problema", così da risultare più efficaci possibili.
Cordialmente.
la situazione che lei descrive è molto chiara ed è comprensibile il suo bisogno di trovare soluzioni pratiche al più presto.
Il primo consiglio che mi sento di darle, qualora non l'avesse ancora fatto, è di escludere anche qualsiasi causa organica che possa influenzare la sua condizione.
In secondo luogo, per la situazione che lei descrive, sarebbe probabilmente più opportuno un percorso di psicoterapia piuttosto che psicologico, poiché più preparato a "curare" sintomatologie di questo genere.
Infine, rispetto alle tempistiche, 5 sedute sono piuttosto il minimo per costruire una base di lavoro, sia per il terapeuta, ma anche per il paziente. Premettendo che sia del tutto lecito non trovarsi bene con un determinato professionista e sentire l'esigenza di cambiare, il percorso di cura richiede dei tempi più lunghi e non sempre definibili, anzi, sono spesso variabili.
Anche rispetto ai consigli pratici mi sento di dirle che non esistono dei protocolli così definiti per ogni condizione, ma vanno adattati alla persona e alla sua situazione, e possibilmente andrebbero applicati una volta affrontato il nodo del "problema", così da risultare più efficaci possibili.
Cordialmente.
Gent.mo, sarebbe auspicabile potesse consultare ancora uno specialista per capire meglio quanto le accade e valutare con lui quale percorso prospettare. Sebbene il desiderio di risolvere la condizione di disagio sia comprensibile, è opportuno tenga anche presente che già l’idea di “risolvere al più presto” possa essere parte del problema che lamenta. SG
Buongiorno, sarebbe interessante poter guardare al suo sintomo con curiosità, provando a mettere da parte il desiderio di eliminarlo. Che cosa fa emergere? Potrebbe essere la voce di una sua parte trascurata? Lei è un uomo giovane ma già così responsabile e impegnato in attività serie e cariche di significato, forse sta trascurando qualcosa di sè, qualcosa che ha a che fare con paure o desiderio di una spontaneità soffocata? Il suggerimento è quello di intraprendere un percorso nel quale poter essere guidato ad un'indagine attenta e curiosa delle parti che si muovono dentro di lei, forse non riconosciute. Dott.ssa Franca Vocaturi
Gentile utente, grazie per la sua condivisione. In terapia sarebbe utile ricostruire gradualmente la storia dei suoi sintomi ansiosi, formulare una corretta anamnesi, oltre a esplorare le credenze che ha di sè e le strategie semiadattive che utilizza per affrontarle. Inoltre, proseguendo un percorso di psicoterapia, è possibile lavorare per acquisire tecniche cognitive e comportamentali, così da avere strumenti per vivere e gestire il suo stato emotivo. Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti. Un cordiale saluto.
Buongiorno! Ti ringrazio per aver condiviso con noi la tua problematica di origine somatica ma che affonda le sue radici nella psicologia. Infatti, la pelle è l'organo più grande del nostro corpo e svolge molte funzioni, tra cui la sudorazione. Potrebbe essere interessante per te notare come la pelle non sia solo un limite materiale, ma anche un modo attraverso cui ci connettiamo con il mondo esterno. In effetti, la nostra pelle riflette il nostro stato d'animo e le nostre emozioni.
Capisco che l'ansia e la sudorazione eccessiva stiano influenzando la tua qualità di vita, specialmente in un momento così significativo come l'inizio della tua vita matrimoniale e le nuove responsabilità lavorative. È normale sentirsi sopraffatti, e il fatto che tu stia rimuginando su episodi passati e che ti preoccupi di come gli altri possano percepirti è un segnale che il tuo stato d'ansia sta avendo un impatto reale su di te.
È importante sapere che non ci si può aspettare una soluzione rapida a questi fenomeni. La terapia può essere un ottimo modo per esplorare le radici della tua ansia e trovare strategie pratiche per gestirla. Ti invitiamo a considerare di tornare in terapia, magari con un professionista che possa offrirti un supporto più mirato e pratico. Non esitare a cercare aiuto: meriti di sentirti meglio e di vivere pienamente ogni aspetto della tua vita! Se hai bisogno di ulteriori informazioni o vuoi parlare di più, sono qui per te!
Capisco che l'ansia e la sudorazione eccessiva stiano influenzando la tua qualità di vita, specialmente in un momento così significativo come l'inizio della tua vita matrimoniale e le nuove responsabilità lavorative. È normale sentirsi sopraffatti, e il fatto che tu stia rimuginando su episodi passati e che ti preoccupi di come gli altri possano percepirti è un segnale che il tuo stato d'ansia sta avendo un impatto reale su di te.
È importante sapere che non ci si può aspettare una soluzione rapida a questi fenomeni. La terapia può essere un ottimo modo per esplorare le radici della tua ansia e trovare strategie pratiche per gestirla. Ti invitiamo a considerare di tornare in terapia, magari con un professionista che possa offrirti un supporto più mirato e pratico. Non esitare a cercare aiuto: meriti di sentirti meglio e di vivere pienamente ogni aspetto della tua vita! Se hai bisogno di ulteriori informazioni o vuoi parlare di più, sono qui per te!
Salve,
vista la sua volontà e l'esigenza comprensibile di voler risolvere la più presto, Le consiglio di proseguire un percorso costante di psicoterapia in virtù anche della propria "analisi" sopra riportata.
Cari Saluti
Dr.ssa Pamela Banchi
vista la sua volontà e l'esigenza comprensibile di voler risolvere la più presto, Le consiglio di proseguire un percorso costante di psicoterapia in virtù anche della propria "analisi" sopra riportata.
Cari Saluti
Dr.ssa Pamela Banchi
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