sono qui per scrivere perché sono sempre più "preoccupata" per mia madre, la sento e vedo diciamo se
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sono qui per scrivere perché sono sempre più "preoccupata" per mia madre, la sento e vedo diciamo sempre un pò giù per svariati motivi, tra cui anche un fatto che per quello che vedo (stando spesso in casa) il non andare d'accordo più di tanto con mio padre e questo lo noto ormai da tanti anni anzi, più volte mi sono messa in mezzo a loro discussioni, tra cui una volta dicendo che era il caso di separarsi..perché lo vedo non stanno bene, sarà anche un fattore di età ormai, stanno "crescendo" sempre più, forse non hanno più una determinata "tolleranza" per tante cose, e poi il fatto che lei stessa dice di sentirsi stanca mentalmente non fisicamente, io sono preoccupata e ho anche paura..ho l'ansia quando devo uscire di casa, ho paura possa succedere qualcosa, è come aver bisogno di avere sotto controllo quello che succede perché almeno ci sono io per aiutarla e diciamo sistemare le cose insomma, quindi faccio fatica a uscire stando tranquilla e serena la maggior parte del tempo..vorrei da voi dottori qualche parere o consiglio e magari rassicurazione.. ad ora ci sono momenti in cui vorrei solo che si separassero..ma come, con quali soldi, in che modo, se non stando separati "in casa"..non so più che fare e ci sto passando anche io..
Ho anche pensato di portarla o di farle fare un colloquio psicologico magari per aiutarla, potrebbe essere d'aiuto? Grazie
Ho anche pensato di portarla o di farle fare un colloquio psicologico magari per aiutarla, potrebbe essere d'aiuto? Grazie
È comprensibile che tu ti sente preoccupata per tua madre e per la situazione familiare che stai vivendo. Da quello che descrivi, sembra che il suo stato emotivo e il rapporto con tuo padre abbiano un impatto significativo anche su di te, generando ansia e un senso di responsabilità che può risultare difficile da gestire.
Vedere una persona cara in difficoltà e sentirsi impotente è doloroso, ma è importante ricordare che il benessere di tua madre non può dipendere solo da te. Il supporto di un professionista potrebbe essere di grande aiuto, sia per lei che per te, per comprendere meglio la situazione e trovare strategie più funzionali per affrontarla.
Un percorso psicologico potrebbe offrirle uno spazio sicuro in cui esprimere le sue emozioni e trovare nuove modalità per gestire il suo malessere. Allo stesso tempo, anche per te potrebbe essere utile un confronto con uno specialista, per comprendere come proteggerti dall'ansia che provi e imparare a gestire la situazione in modo più sereno.
Ti consiglio di incoraggiare tua madre a valutare questa possibilità e, se lo desideri, potresti anche accompagnarla nel percorso, per affrontare insieme questo momento di difficoltà. Sarebbe utile e consigliato per approfondire rivolgersi ad uno specialista.
Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
Vedere una persona cara in difficoltà e sentirsi impotente è doloroso, ma è importante ricordare che il benessere di tua madre non può dipendere solo da te. Il supporto di un professionista potrebbe essere di grande aiuto, sia per lei che per te, per comprendere meglio la situazione e trovare strategie più funzionali per affrontarla.
Un percorso psicologico potrebbe offrirle uno spazio sicuro in cui esprimere le sue emozioni e trovare nuove modalità per gestire il suo malessere. Allo stesso tempo, anche per te potrebbe essere utile un confronto con uno specialista, per comprendere come proteggerti dall'ansia che provi e imparare a gestire la situazione in modo più sereno.
Ti consiglio di incoraggiare tua madre a valutare questa possibilità e, se lo desideri, potresti anche accompagnarla nel percorso, per affrontare insieme questo momento di difficoltà. Sarebbe utile e consigliato per approfondire rivolgersi ad uno specialista.
Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
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capisco pienamente la sua preoccupazione ed ansia nel vedere sua madre stanca e "sempre più giù" e la soluzione a cui è arrivata, ossia, farle fare un percorso psicologico , ritengo sia la cosa più raccomandabile e giusta possibile. il Problema non è suo, ma di sua madre, l'accompagni, la sostenga e la indirizzi verso colleghi che riusciranno sicuramente a farle ritrovare un suo equilibrio.
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Gentile,
capita che le responsabilità nei confronti dei nostri cari possano coinvolgerci particolarmente,ma bisogna fare attenzione a non farsi soffocare. Le consiglio di rivolgersi ad uno psicoterapeuta lei in prima persona,per farsi guidare verso il percorso più efficace per districare questa situazione così complessa a che vive. Abbia cura di sé. Un saluto,dott.ssa Francesca Guastamacchia
capita che le responsabilità nei confronti dei nostri cari possano coinvolgerci particolarmente,ma bisogna fare attenzione a non farsi soffocare. Le consiglio di rivolgersi ad uno psicoterapeuta lei in prima persona,per farsi guidare verso il percorso più efficace per districare questa situazione così complessa a che vive. Abbia cura di sé. Un saluto,dott.ssa Francesca Guastamacchia
Buongiorno, capisco bene la sua preoccupazione e il senso di ansia che sta vivendo nel vedere sua madre stare male. È molto difficile sentirsi impotenti di fronte alla sofferenza di una persona cara, specialmente quando si tratta di un genitore. Il fatto che lei si senta in dovere di essere sempre presente per cercare di “sistemare le cose” dimostra quanto tenga a lei, ma è anche importante riconoscere che non può portare tutto il peso di questa situazione sulle sue spalle.
Da quello che descrive, sua madre sembra vivere un periodo di forte stress emotivo e mentale, che potrebbe essere legato alla relazione con suo padre, ma anche ad altri fattori della sua vita. Il sentirsi stanchi mentalmente è spesso un segnale che indica la necessità di un aiuto esterno. L’idea di proporle un colloquio con uno psicologo è assolutamente valida e potrebbe aiutarla ad avere uno spazio tutto suo per esprimere ciò che prova, ricevere un sostegno e magari capire cosa può fare per stare meglio.
Anche per lei potrebbe essere utile un supporto psicologico, perché la situazione che sta vivendo la sta mettendo in uno stato di ansia costante, impedendole di vivere serenamente la sua vita. È comprensibile che voglia controllare tutto per proteggere sua madre, ma deve anche proteggere se stessa e il suo benessere.
Per quanto riguarda, invece, il tema della separazione, è normale che si faccia queste domande, ma è una decisione che spetta solo ai suoi genitori. A volte, coppie che non stanno più bene insieme decidono comunque di restare unite per vari motivi, ma quello che può fare è far capire a sua madre che, qualunque scelta farà, lei sarà lì a sostenerla. Il primo passo potrebbe essere quello di parlarle con calma e capire se sarebbe disposta a confrontarsi con un professionista, qualcuno che possa aiutarla a sentirsi meglio e a ritrovare un po’ di serenità. Nel frattempo, anche per lei sarebbe importante trovare un equilibrio, cercando di non portare tutto il peso della situazione sulle sue spalle. Essere accanto a sua madre non significa dover rinunciare alla propria tranquillità. Con il tempo, le cose potrebbero prendere una direzione più chiara, e magari, sia lei che sua madre riuscirete a trovare il modo migliore per affrontare questa situazione con più serenità.
Da quello che descrive, sua madre sembra vivere un periodo di forte stress emotivo e mentale, che potrebbe essere legato alla relazione con suo padre, ma anche ad altri fattori della sua vita. Il sentirsi stanchi mentalmente è spesso un segnale che indica la necessità di un aiuto esterno. L’idea di proporle un colloquio con uno psicologo è assolutamente valida e potrebbe aiutarla ad avere uno spazio tutto suo per esprimere ciò che prova, ricevere un sostegno e magari capire cosa può fare per stare meglio.
Anche per lei potrebbe essere utile un supporto psicologico, perché la situazione che sta vivendo la sta mettendo in uno stato di ansia costante, impedendole di vivere serenamente la sua vita. È comprensibile che voglia controllare tutto per proteggere sua madre, ma deve anche proteggere se stessa e il suo benessere.
Per quanto riguarda, invece, il tema della separazione, è normale che si faccia queste domande, ma è una decisione che spetta solo ai suoi genitori. A volte, coppie che non stanno più bene insieme decidono comunque di restare unite per vari motivi, ma quello che può fare è far capire a sua madre che, qualunque scelta farà, lei sarà lì a sostenerla. Il primo passo potrebbe essere quello di parlarle con calma e capire se sarebbe disposta a confrontarsi con un professionista, qualcuno che possa aiutarla a sentirsi meglio e a ritrovare un po’ di serenità. Nel frattempo, anche per lei sarebbe importante trovare un equilibrio, cercando di non portare tutto il peso della situazione sulle sue spalle. Essere accanto a sua madre non significa dover rinunciare alla propria tranquillità. Con il tempo, le cose potrebbero prendere una direzione più chiara, e magari, sia lei che sua madre riuscirete a trovare il modo migliore per affrontare questa situazione con più serenità.
Buongiorno, mi contatti pure in privato. Le darò maggiori delucidazioni
Cordiali saluti
Dott.ssa Laura Francesca Bambara
Cordiali saluti
Dott.ssa Laura Francesca Bambara
Buonasera, sua madre esprime il malessere che lei descrive? condivide con lei le le difficoltà relazionali e i problemi di comunicazione con suo padre? le faccio queste domande per capire se avete la stessa percezione della situazione. Se sua mamma esprime disagio per quello che sta' vivendo è utile fare una consulenza con uno psicologo, in modo da poter rileggere insieme le dinamiche relazionali di coppia. La consulenza permetterebbe a sua madre di far chiarezza in merito al rapporto con il marito e decidere come proseguire nella relazione. Se sua madre con lei non ha condiviso la problematica che ha esposto, la invito a parlarne ed esprimere le sue preoccupazioni. La condivisione vi aiuterà a focalizzare meglio il problema e trovare insieme la soluzione migliore per la vostra famiglia.
Salve, grazie per la condivisione.
Immagino quanto l'amore per sua madre la faccia sentire preoccupata e quanto il suo benessere influenzi anche il suo stato d’animo. Il fatto che lei si senta "sempre un po’ giù", che dica di essere stanca mentalmente e che il rapporto con suo padre sia fonte di tensioni, sono segnali importanti e la sua sensibilità nel notarli dimostra quanto sia attenta e coinvolta.
Ma vorrei soffermarmi anche su di lei: ha detto di provare ansia quando deve uscire di casa, come se avesse bisogno di controllare la situazione per essere sicura che sua madre stia bene. Questo senso di responsabilità costante può essere molto pesante da portare da sola. Si è mai chiesta da quanto tempo vive questa fatica? Da quanto tempo si sente quasi “intrappolata” in questa dinamica familiare?
Un percorso psicologico potrebbe certamente essere utile per sua madre, ma credo che potrebbe esserlo anche per lei. Non perché ci sia qualcosa di sbagliato nel suo modo di affrontare le cose, anzi, ma perché merita di sentirsi più serena, di alleggerire il peso di queste preoccupazioni e di capire come gestire queste emozioni in modo più equilibrato.
Le suggerirei di riflettere e lavorare su alcuni aspetti:
- Poter distinguere tra ciò che è sotto il suo controllo e ciò che non lo è.
- Gestire l’ansia e la paura che prova quando si allontana da casa.
- Esplorare il suo ruolo all’interno della famiglia e come questo influisce sul suo benessere.
- Capire come supportare sua madre senza sacrificare il proprio equilibrio emotivo.
Se ha piacere, posso fornirle il mio supporto, sono disponibile anche online!
Un caro saluto, Dott.ssa Chiara Quinto - Psicologa Clinica
Immagino quanto l'amore per sua madre la faccia sentire preoccupata e quanto il suo benessere influenzi anche il suo stato d’animo. Il fatto che lei si senta "sempre un po’ giù", che dica di essere stanca mentalmente e che il rapporto con suo padre sia fonte di tensioni, sono segnali importanti e la sua sensibilità nel notarli dimostra quanto sia attenta e coinvolta.
Ma vorrei soffermarmi anche su di lei: ha detto di provare ansia quando deve uscire di casa, come se avesse bisogno di controllare la situazione per essere sicura che sua madre stia bene. Questo senso di responsabilità costante può essere molto pesante da portare da sola. Si è mai chiesta da quanto tempo vive questa fatica? Da quanto tempo si sente quasi “intrappolata” in questa dinamica familiare?
Un percorso psicologico potrebbe certamente essere utile per sua madre, ma credo che potrebbe esserlo anche per lei. Non perché ci sia qualcosa di sbagliato nel suo modo di affrontare le cose, anzi, ma perché merita di sentirsi più serena, di alleggerire il peso di queste preoccupazioni e di capire come gestire queste emozioni in modo più equilibrato.
Le suggerirei di riflettere e lavorare su alcuni aspetti:
- Poter distinguere tra ciò che è sotto il suo controllo e ciò che non lo è.
- Gestire l’ansia e la paura che prova quando si allontana da casa.
- Esplorare il suo ruolo all’interno della famiglia e come questo influisce sul suo benessere.
- Capire come supportare sua madre senza sacrificare il proprio equilibrio emotivo.
Se ha piacere, posso fornirle il mio supporto, sono disponibile anche online!
Un caro saluto, Dott.ssa Chiara Quinto - Psicologa Clinica
Buon Pomeriggio,
capisco la sua preoccupazione per sua madre e il senso di responsabilità che sente nei suoi confronti. Da ciò che descrive, sembra che la situazione familiare la stia coinvolgendo profondamente, al punto da rendere difficile per lei vivere con serenità la propria quotidianità.
Il desiderio di aiutarla è comprensibile e ammirevole, ma è importante ricordare che non può farsi carico da sola del suo benessere. Si chiede se un supporto psicologico possa esserle d’aiuto, e la risposta è sì: potrebbe offrirle uno spazio in cui esprimere il proprio malessere e trovare strumenti per affrontarlo. Tuttavia, anche lei sta vivendo un forte carico emotivo, con ansia e timori che influenzano la sua tranquillità. Per questo, potrebbe essere utile anche per lei un percorso di supporto psicologico, uno spazio in cui elaborare ciò che sta vivendo senza sentirsi sopraffatta.
Il desiderio di proteggere sua madre è naturale, ma è fondamentale distinguere tra il supporto e il farsi carico del suo dolore. Per aiutare sua madre, è importante che sia lei per prima a prendersi cura di sé. Le consiglio di valutare un percorso psicologico per se stessa: questo potrebbe non solo aiutarla a gestire meglio il suo vissuto emotivo, ma anche fornirle strumenti per affrontare la situazione familiare con maggiore serenità. Se in futuro sua madre sentisse il bisogno di un supporto, potrebbe aiutarla a trovare un/una collega adatto/a alle sue esigenze.
Un caro saluto
capisco la sua preoccupazione per sua madre e il senso di responsabilità che sente nei suoi confronti. Da ciò che descrive, sembra che la situazione familiare la stia coinvolgendo profondamente, al punto da rendere difficile per lei vivere con serenità la propria quotidianità.
Il desiderio di aiutarla è comprensibile e ammirevole, ma è importante ricordare che non può farsi carico da sola del suo benessere. Si chiede se un supporto psicologico possa esserle d’aiuto, e la risposta è sì: potrebbe offrirle uno spazio in cui esprimere il proprio malessere e trovare strumenti per affrontarlo. Tuttavia, anche lei sta vivendo un forte carico emotivo, con ansia e timori che influenzano la sua tranquillità. Per questo, potrebbe essere utile anche per lei un percorso di supporto psicologico, uno spazio in cui elaborare ciò che sta vivendo senza sentirsi sopraffatta.
Il desiderio di proteggere sua madre è naturale, ma è fondamentale distinguere tra il supporto e il farsi carico del suo dolore. Per aiutare sua madre, è importante che sia lei per prima a prendersi cura di sé. Le consiglio di valutare un percorso psicologico per se stessa: questo potrebbe non solo aiutarla a gestire meglio il suo vissuto emotivo, ma anche fornirle strumenti per affrontare la situazione familiare con maggiore serenità. Se in futuro sua madre sentisse il bisogno di un supporto, potrebbe aiutarla a trovare un/una collega adatto/a alle sue esigenze.
Un caro saluto
Buon pomeriggio,
I tuoi genitori, in quanto adulti, sono gli unici che possono decidere se e come portare avanti la loro relazione. Anche se il loro rapporto non sembra sereno, la scelta di separarsi o rimanere insieme spetta a loro. Non è facile accettarlo, ma tu non puoi farti carico di una responsabilità che non è tua. La tua preoccupazione è comprensibile, ma non puoi sostituirti alle loro decisioni né vivere in funzione di risolvere i loro problemi.
Un altro aspetto importante riguarda il livello di conflitto tra loro. Da quello che scrivi, non si evince chiaramente se vi siano forme di aggressività fisica. Se così fosse, allora sarebbe opportuno coinvolgere i servizi competenti o le forze dell’ordine per garantire la sicurezza di tutti. Se invece si tratta di tensioni emotive e discussioni, anche se dolorose da vedere, questo rientra nella loro dinamica relazionale, ed è qualcosa che devono affrontare loro due.
Dal tuo canto forse dovresti prendere in considerazione la possibilità di intreprendere tu un percorso psicologico, che ti fornisca gli strumenti per affrontare al meglio questa situazione.
Cordiali Saluti,
Dott.ssa Carolina Giangrandi
I tuoi genitori, in quanto adulti, sono gli unici che possono decidere se e come portare avanti la loro relazione. Anche se il loro rapporto non sembra sereno, la scelta di separarsi o rimanere insieme spetta a loro. Non è facile accettarlo, ma tu non puoi farti carico di una responsabilità che non è tua. La tua preoccupazione è comprensibile, ma non puoi sostituirti alle loro decisioni né vivere in funzione di risolvere i loro problemi.
Un altro aspetto importante riguarda il livello di conflitto tra loro. Da quello che scrivi, non si evince chiaramente se vi siano forme di aggressività fisica. Se così fosse, allora sarebbe opportuno coinvolgere i servizi competenti o le forze dell’ordine per garantire la sicurezza di tutti. Se invece si tratta di tensioni emotive e discussioni, anche se dolorose da vedere, questo rientra nella loro dinamica relazionale, ed è qualcosa che devono affrontare loro due.
Dal tuo canto forse dovresti prendere in considerazione la possibilità di intreprendere tu un percorso psicologico, che ti fornisca gli strumenti per affrontare al meglio questa situazione.
Cordiali Saluti,
Dott.ssa Carolina Giangrandi
Gentile utente, preoccuparsi per il proprio genitore credo possa essere assolutamente legittimo e normale. Tuttavia con il tempo mi sembra di capire che questa intensa preoccupazione le stia impedendo di vivere la sua vita. Sua madre è una donna adulta, che in questo momento sta attraversando un periodo di fatica, può sicuramente proporle di affrontare un percorso. Non potrà forzarla però. Potrebbe inoltre occuparsi della sua di preoccupazione, per poter vivere meglio questo momento faticoso per lei a sua volta. Rimango a sua disposizione Dott.ssa Alessia D'Angelo
buongiorno
la sua sofferenza e preoccupazione arrivano con forza. non so quanti anni lei abbia, da molti anni mi occupo di adolescenti e in più di un caso mi sono state riportate situazioni analoghe a questa: uno stato di preoccupazione continua per un genitore o per l'altro, trovandosi quindi a ricoprire ruoli che non competono alla persona interessata, con ricadute negative sulla sua vita sociale e sulla sua serenità personale. in questi casi è importante saper riconoscere le situazioni di pericolo, ma anche i propri limiti, mi domando ad esempio se vi siano stati episodi di violenza tali da far immaginare che la mamma corra dei rischi. venendo ai limiti credo che ognuno debba agire in relazione alle proprie possibilità, buona idea ad esempio quella di convincere la mamma a fare un percorso psicologico che la possa aiutare a gestire i propri vissuti, meno sensato e utile è invece vigilare in continuazione su una situazione che anche volendo non possiamo tenere sempre sotto controllo, ne è giusto immaginare che la presenza di una figlia possa essere l'unico deterrente per due genitori a litigare e a trattarsi male. si ricordi che i suoi genitori sono adulti e quindi la responsabilità di gestire se stessi e il loro benessere spetta in primis a loro. le consiglio quindi di continuare in questa opera di convincimento nei riguardi della mamma ad intraprendere un percorso, e qualora le cose non si smuovano, potrebbe iniziare lei un percorso psicologico presso un consultorio della zona, per essere aiutata a gestire le sue emozioni e le scelte di volta in volta.
resto a disposizione per ulteriore supporto
cordialità
la sua sofferenza e preoccupazione arrivano con forza. non so quanti anni lei abbia, da molti anni mi occupo di adolescenti e in più di un caso mi sono state riportate situazioni analoghe a questa: uno stato di preoccupazione continua per un genitore o per l'altro, trovandosi quindi a ricoprire ruoli che non competono alla persona interessata, con ricadute negative sulla sua vita sociale e sulla sua serenità personale. in questi casi è importante saper riconoscere le situazioni di pericolo, ma anche i propri limiti, mi domando ad esempio se vi siano stati episodi di violenza tali da far immaginare che la mamma corra dei rischi. venendo ai limiti credo che ognuno debba agire in relazione alle proprie possibilità, buona idea ad esempio quella di convincere la mamma a fare un percorso psicologico che la possa aiutare a gestire i propri vissuti, meno sensato e utile è invece vigilare in continuazione su una situazione che anche volendo non possiamo tenere sempre sotto controllo, ne è giusto immaginare che la presenza di una figlia possa essere l'unico deterrente per due genitori a litigare e a trattarsi male. si ricordi che i suoi genitori sono adulti e quindi la responsabilità di gestire se stessi e il loro benessere spetta in primis a loro. le consiglio quindi di continuare in questa opera di convincimento nei riguardi della mamma ad intraprendere un percorso, e qualora le cose non si smuovano, potrebbe iniziare lei un percorso psicologico presso un consultorio della zona, per essere aiutata a gestire le sue emozioni e le scelte di volta in volta.
resto a disposizione per ulteriore supporto
cordialità
Salve Signora, comprendo il suo stato d'animo, la sua difficoltà a "gestire" la possibile sofferenza di una persona cara e il suo sentirsi a volte in una condizione di impotenza... poterne parlare con sua madre potrebbe esserle d'aiuto per un suo futuro percorso ma non sottovaluti quanto questo sta avendo delle ripercussioni nella sua vita e quindi meritevoli anch'esse di attenzione. Qualsiasi cosa non esiti a contattarmi. Saluti
Buonasera, dalle sue parole si avverte il peso che porta a causa di questa situazione, le preoccupazioni e le ansie ad essa legate. Se da una parte è assolutamente comprensibile questo suo vissuto di figlia, che tanto è turbata emotivamente da quella che sembrerebbe una situazione familiare difficilmente tollerabile, dall'altra mi sento di invitarla a riflettere anche sui suoi personali bisogni, che forse rischiano di andare in secondo piano. Deve essere davvero difficile uscire di casa con queste preoccupazioni, ma quanto è giusto per lei vivere tutto questo? Potrebbe certamente provare a suggerisce a sua madre di rivolgersi ad uno specialista che la aiuti ad affrontare, se è quello che davvero lei vuole, un percorso di allontanamento emotivo, intanto, da suo marito, ma attenzione ai messaggi che potrebbero arrivare a sua madre ("sono davvero io ad aver bisogno di aiuto?"/"sono sbagliata?"). Magari potrebbe provare a proporlo alla coppia e, le suggerisco, parallelamente di pensare se non possa far bene anche a lei ritagliarsi uno spazio in cui condividere e riflettere su questi suoi vissuti. Un caro saluto
Quello che lei descrive è una situazione davvero complessa, perché ogni volta che un figlio cerca di risolvere i problemi matrimoniali dei propri genitori si sperimenta tanta impotenza. Sta occupando quindi un ruolo non suo, che non le fa bene. Non rinunci alle sue cose, canalizzi i suoi generosi sforzi su di sè, altrimenti rischia di rimanere impigliata in queste dinamiche familiari che si oppongono alla crescita.
Buongiorno,
Sembra una situazione nella quale entrambe potreste beneficiare di un supporto psicologico (ciascuna per conto suo).
Dott. Marco Cenci
Sembra una situazione nella quale entrambe potreste beneficiare di un supporto psicologico (ciascuna per conto suo).
Dott. Marco Cenci
Salve, un colloquio psicologico per sua madre potrebbe essere molto utile ma non senza motivazione; la cosa che emerge è che purtroppo anche lei è invischiata in questa situazione e la sua reazione è quella di allarme di fronte ad una situazione in cui si sente impotente.
stando a quanto detto sopra, le consiglierei anche una terapia familiare, se possibile, che possa aiutare tutto il nucleo ad uscire da queste problematiche che riporta e che vanno avanti ormai da tanti anni.
Buona fortuna!
stando a quanto detto sopra, le consiglierei anche una terapia familiare, se possibile, che possa aiutare tutto il nucleo ad uscire da queste problematiche che riporta e che vanno avanti ormai da tanti anni.
Buona fortuna!
Buon pomeriggio, comprendo la sua preoccupazione e immagino il dispiacere che si possa provare nel vedere le persone a cui si vuol bene soffrire. Mi sembra di comprendere che la situazione va avanti da molto tempo, forse per questa coppia è più facile stare insieme non andando molto d'accordo piuttosto che pensare di dividersi. Non è solo una questione economica, ma soprattutto un enorme cambiamento che richiede un grosso dispendio di energie per riadattarsi. E non sempre si è pronti a un simil cambiamento. Fortunatamente quando si sta male o si è tristi, affaticati, non per forza deve accadere qualcosa di brutto e irreparabile. Dunque il suo timore è legato ad un reale pericolo per la salute dei suoi cari? Sono emersi sintomi che hanno portato i suoi cari a mettersi realmente in pericolo di vita? Se la risposta è sì allora diventa importante attivare tutte le risorse utili a sostenere la sua famiglia e la sua ansia ha senso di esistere. Qualora invece si rendesse conto che la sua è una paura più irrazionale, un "eccesso" di preoccupazione che va oltre la situazione reale, allora sarebbe opportuno fermarsi e capire cosa succede dentro di lei. Forse il fatto che si sente in dovere di risolvere un problema che non le appartiene direttamente le crea agitazione, timore di non riuscire nell'intento. Purtroppo, laddove il problema non è direttamente nostro, diventa difficile risolverlo. Quello che può fare è invece continuare a sostenere sua mamma e confinare il suo ruolo di figlia che non può diventare la salvatrice. Potrebbe valutare di iniziare lei un percorso di sostegno per capire l'origine della sua ansia e valutare gli strumenti a lei più utili per imparare a gestirla al meglio così da poter essere più lucida nel sostenere mamma. Certamente, può provare a capire se sua mamma senta la necessità di lasciarsi supportare da un professionista e in un secondo momento proporle la terapia, utile soprattutto se si è motivati a ricercare un miglioramento del proprio stato di salute.
Le auguro di ritrovare serenità.
Le auguro di ritrovare serenità.
Gentile utente,
comprendo la sua preoccupazione per sua mamma e la situazione dei suoi genitori. Concordo sul fatto che far seguire sua mamma da un professionista possa essere una buona idea, sempre che lei sia motivata e d'accordo.
In quanto figlia le sue preoccupazioni sono comprensibili ma non si dimentichi di prendersi anche lei cura di sè stessa.
Se dovessere avere necessita rimango a disposizione,
Cordialmente
Dott.ssa Filippi
comprendo la sua preoccupazione per sua mamma e la situazione dei suoi genitori. Concordo sul fatto che far seguire sua mamma da un professionista possa essere una buona idea, sempre che lei sia motivata e d'accordo.
In quanto figlia le sue preoccupazioni sono comprensibili ma non si dimentichi di prendersi anche lei cura di sè stessa.
Se dovessere avere necessita rimango a disposizione,
Cordialmente
Dott.ssa Filippi
Ho letto della sua preoccupazione e la sollecitudine che ha per la mamma . potrebbe certamente essere di aiuto per lei confrontarsi con lo psicologo e il medico di base può farle l'impegnativa che le consentirebbe di prenotare un primo colloquio tramite il SSN, inoltre sua madre dovrebbe essere coinvolta e disponibile e approvare questa soluzione.
Ciao, grazie per aver condiviso il tuo pensiero e la tua preoccupazione per tua madre, che sono sentimenti molto legittimi e comprensibili. È evidente che stai vivendo una situazione di forte stress e ansia, legata sia al rapporto tra tua madre e tuo padre che alle difficoltà emotive che tua madre sta attraversando. Questo tipo di preoccupazioni sono comuni in molte famiglie, ma il fatto che tu stia cercando aiuto dimostra che hai a cuore il benessere della tua famiglia e il tuo.
### **Preoccupazione per tua madre**
Il fatto che tua madre si senta "stanca mentalmente" e che ci siano difficoltà nel suo rapporto con tuo padre è sicuramente una fonte di stress per lei, ma anche per te, come figlia. Quando si percepisce che un genitore non sta bene o non è felice, questo può generare una grande ansia, perché ci si sente in dovere di "sistemare le cose". Questo è un impulso naturale di chi si preoccupa per una persona cara, ma è anche importante riconoscere che, purtroppo, non sempre possiamo controllare o risolvere i problemi degli altri, soprattutto se questi riguardano dinamiche relazionali complesse.
### **Il tuo ruolo in questa situazione**
Sentirsi coinvolta in modo emotivo in queste situazioni familiari, come nel caso in cui ti sei messa in mezzo alle discussioni tra tua madre e tuo padre, è comprensibile, ma può anche essere molto faticoso e stressante. Spesso, quando ci si trova in questo tipo di ruolo, può esserci la sensazione di dover "salvare" gli altri o risolvere per loro, ma questa pressione può rivelarsi pesante. Inoltre, cercare di essere sempre presente e risolvere tutto per loro, può portare a un'esperienza di ansia, come quella che descrivi, nel temere che qualcosa possa accadere quando non sei fisicamente presente.
### **Ansia e difficoltà ad allontanarti**
L’ansia che provi quando devi uscire di casa e lasciare tua madre da sola è un altro aspetto che potrebbe essere legato a una sorta di "controllo" che senti di dover mantenere per sentirti al sicuro. Questo tipo di pensieri può diventare un circolo vizioso, in cui ti senti obbligata a rimanere vicino a tua madre per "garantire" che tutto vada bene, ma allo stesso tempo ti impedisce di vivere con serenità la tua vita e i tuoi spazi. È importante cercare di capire che, sebbene tu voglia esserci per lei, anche tua madre ha bisogno di affrontare le sue difficoltà in modo autonomo, e che tu non puoi essere sempre presente in ogni momento.
### **Separazione e benessere di tua madre**
Per quanto riguarda la questione della separazione, è un tema molto delicato. Se tua madre si sente stanca e insoddisfatta, potrebbe essere utile esplorare se una separazione potrebbe migliorare la sua qualità di vita. Tuttavia, come giustamente sottolinei, ci sono molte considerazioni pratiche e finanziarie che complicano la situazione. Una separazione, sebbene possa portare sollievo in certi casi, porta anche con sé un carico emotivo e pratico che va affrontato con attenzione.
Il fatto che tu abbia pensato di portarla a un colloquio psicologico è una scelta davvero valida. Un supporto psicologico può essere utile per lei per comprendere meglio le sue emozioni, esplorare le sue difficoltà e trovare modi più sani di gestire lo stress. Inoltre, la terapia può aiutarla a prendere decisioni più consapevoli riguardo al suo benessere e al suo futuro. Non è mai troppo tardi per iniziare un percorso psicologico, e un professionista potrà offrirle un supporto concreto.
### **Cosa puoi fare per te stessa**
Nel frattempo, è fondamentale che tu prenda in considerazione anche il tuo benessere emotivo. È comprensibile che tu voglia stare vicino a tua madre, ma è altrettanto importante che tu non ti dimentichi di te stessa. Cerca di dedicarti anche del tempo per te, di mantenere la tua indipendenza e di vivere la tua vita, senza sentirti in colpa per farlo. Se l’ansia che provi ti impedisce di vivere serenamente, anche tu potresti considerare di parlare con un professionista per gestire meglio questa situazione e il peso emotivo che senti. Un percorso psicoterapico per te potrebbe darti strumenti per affrontare l'ansia e migliorare il modo in cui vivi la tua vita quotidiana.
### **Conclusione**
In sintesi, quello che stai vivendo è una situazione complessa, che coinvolge sia il tuo ruolo familiare che il tuo benessere personale. È molto positivo che tu stia cercando di comprendere meglio la situazione e stia valutando di dare a tua madre il supporto psicologico di cui potrebbe aver bisogno. Al contempo, è essenziale che tu non ti dimentichi di te stessa e che cerchi il modo di affrontare l’ansia e la preoccupazione che senti. Aiutare gli altri è importante, ma ricorda che anche tu hai bisogno di tempo e supporto per stare bene. Non c'è nulla di sbagliato nell'affrontare questa situazione con un po’ di aiuto esterno, sia per tua madre che per te stessa.
Se hai bisogno di supporto, non esitare a cercarlo anche per te.
### **Preoccupazione per tua madre**
Il fatto che tua madre si senta "stanca mentalmente" e che ci siano difficoltà nel suo rapporto con tuo padre è sicuramente una fonte di stress per lei, ma anche per te, come figlia. Quando si percepisce che un genitore non sta bene o non è felice, questo può generare una grande ansia, perché ci si sente in dovere di "sistemare le cose". Questo è un impulso naturale di chi si preoccupa per una persona cara, ma è anche importante riconoscere che, purtroppo, non sempre possiamo controllare o risolvere i problemi degli altri, soprattutto se questi riguardano dinamiche relazionali complesse.
### **Il tuo ruolo in questa situazione**
Sentirsi coinvolta in modo emotivo in queste situazioni familiari, come nel caso in cui ti sei messa in mezzo alle discussioni tra tua madre e tuo padre, è comprensibile, ma può anche essere molto faticoso e stressante. Spesso, quando ci si trova in questo tipo di ruolo, può esserci la sensazione di dover "salvare" gli altri o risolvere per loro, ma questa pressione può rivelarsi pesante. Inoltre, cercare di essere sempre presente e risolvere tutto per loro, può portare a un'esperienza di ansia, come quella che descrivi, nel temere che qualcosa possa accadere quando non sei fisicamente presente.
### **Ansia e difficoltà ad allontanarti**
L’ansia che provi quando devi uscire di casa e lasciare tua madre da sola è un altro aspetto che potrebbe essere legato a una sorta di "controllo" che senti di dover mantenere per sentirti al sicuro. Questo tipo di pensieri può diventare un circolo vizioso, in cui ti senti obbligata a rimanere vicino a tua madre per "garantire" che tutto vada bene, ma allo stesso tempo ti impedisce di vivere con serenità la tua vita e i tuoi spazi. È importante cercare di capire che, sebbene tu voglia esserci per lei, anche tua madre ha bisogno di affrontare le sue difficoltà in modo autonomo, e che tu non puoi essere sempre presente in ogni momento.
### **Separazione e benessere di tua madre**
Per quanto riguarda la questione della separazione, è un tema molto delicato. Se tua madre si sente stanca e insoddisfatta, potrebbe essere utile esplorare se una separazione potrebbe migliorare la sua qualità di vita. Tuttavia, come giustamente sottolinei, ci sono molte considerazioni pratiche e finanziarie che complicano la situazione. Una separazione, sebbene possa portare sollievo in certi casi, porta anche con sé un carico emotivo e pratico che va affrontato con attenzione.
Il fatto che tu abbia pensato di portarla a un colloquio psicologico è una scelta davvero valida. Un supporto psicologico può essere utile per lei per comprendere meglio le sue emozioni, esplorare le sue difficoltà e trovare modi più sani di gestire lo stress. Inoltre, la terapia può aiutarla a prendere decisioni più consapevoli riguardo al suo benessere e al suo futuro. Non è mai troppo tardi per iniziare un percorso psicologico, e un professionista potrà offrirle un supporto concreto.
### **Cosa puoi fare per te stessa**
Nel frattempo, è fondamentale che tu prenda in considerazione anche il tuo benessere emotivo. È comprensibile che tu voglia stare vicino a tua madre, ma è altrettanto importante che tu non ti dimentichi di te stessa. Cerca di dedicarti anche del tempo per te, di mantenere la tua indipendenza e di vivere la tua vita, senza sentirti in colpa per farlo. Se l’ansia che provi ti impedisce di vivere serenamente, anche tu potresti considerare di parlare con un professionista per gestire meglio questa situazione e il peso emotivo che senti. Un percorso psicoterapico per te potrebbe darti strumenti per affrontare l'ansia e migliorare il modo in cui vivi la tua vita quotidiana.
### **Conclusione**
In sintesi, quello che stai vivendo è una situazione complessa, che coinvolge sia il tuo ruolo familiare che il tuo benessere personale. È molto positivo che tu stia cercando di comprendere meglio la situazione e stia valutando di dare a tua madre il supporto psicologico di cui potrebbe aver bisogno. Al contempo, è essenziale che tu non ti dimentichi di te stessa e che cerchi il modo di affrontare l’ansia e la preoccupazione che senti. Aiutare gli altri è importante, ma ricorda che anche tu hai bisogno di tempo e supporto per stare bene. Non c'è nulla di sbagliato nell'affrontare questa situazione con un po’ di aiuto esterno, sia per tua madre che per te stessa.
Se hai bisogno di supporto, non esitare a cercarlo anche per te.
Gentile utente,
la sua preoccupazione sulla relazione tra i suoi genitori è legittima e comprensibile. Vivendo, da come ci scrive, le loro discussioni, i dissapori e la mancanza di attenzioni reciproche, è altrettanto normale che sia lei stessa a pagarne le conseguenze in termini di benessere psicologico e senso di sicurezza.
Sua madre sta avvertendo che questa situazione la sta portando a vivere male la sua quotidianità, e credo anche per suo padre, in fin dei conti, non sia facile stare al fianco di una persona con cui non va più d'accordo come un tempo. Molte coppie, per preservare una certa stabilità familiare, affettiva ed economica, scelgono di sopportare una convivenza forzata, rimanendo però distanti emotivamente. Non ritengo sia la soluzione migliore, sebbene possa apparire in alcuni casi la più logica o l'unica opzione possibile.
L'altra possibilità è che ognuno degli attori in gioco diventi pienamente consapevole di cosa stia accadendo e di quali sono le strade percorribili per fare in modo che ognuno ritrovi la giusta serenità, il suo spazio vitale essenziale per coltivare i propri interessi, per raggiungere una certa qualità di vita e soddisfazione.
Questo livello di consapevolezza passa dalla comunicazione dei rispettivi bisogni, delle esigenze e delle mancanze, che si possono osservare in questo momento. E qui, sicuramente, il suo ruolo di figlia può essere importante: dovrebbe dire anche a loro quello che ha scritto a noi, cioè che sta vivendo un periodo di forte ansia e stress per la situazione familiare, che ha paura che possa succedere qualcosa da un momento all'altro, che ha bisogno di sentirsi al sicuro e protetta dentro casa e non esposta a litigi e continue incomprensioni. Non è facile esternare tutto ciò, perché c'è una forte componente emotiva che tende a togliere lucidità, ma trovando il momento e il posto giusto potrà riuscirci.
L'aiuto di un professionista potrebbe essere importante. Lei non può convincere sua madre della necessità di questo tipo di supporto, piuttosto deve essere lei a rendersi conto che potrebbe fare la differenza per ritrovare un certo benessere mentale.
Comunque, vale la pena parlare con sua madre di questa opportunità e del concreto aiuto che potrebbe riceverne.
Valuti anche per lei stessa il supporto di uno psicologo/a, per affrontare la difficile situazione familiare: l'ansia che sta provando quando è fuori casa, e lo stress di dover vivere certe situazioni in ambito domestico, sono segnali che non vanno trascurati e il fatto che lei ne sia così consapevole, vuol dire che hanno procurato già degli effetti importanti sul suo equilibrio psicologico.
Ciò che è importante capire è che certi comportamenti non si possono modificare, sebbene da parte di persone a noi molto care. Quindi, al di là di come andranno le cose, deve cominciare ad accettare di non poter interferire sulle opinioni, sui giudizi e sulle azioni dei suoi genitori. Loro credo siano abbastanza maturi da prendersi la responsabilità delle scelte e indirizzare la vita familiare sulla strada più opportuna.
Spero di averla confortata e aiutata a leggere la situazione con più oggettività. Resto a sua disposizione per ulteriore supporto, anche tramite consulenza online.
Un caro saluto, Dott. Antonio Cortese
la sua preoccupazione sulla relazione tra i suoi genitori è legittima e comprensibile. Vivendo, da come ci scrive, le loro discussioni, i dissapori e la mancanza di attenzioni reciproche, è altrettanto normale che sia lei stessa a pagarne le conseguenze in termini di benessere psicologico e senso di sicurezza.
Sua madre sta avvertendo che questa situazione la sta portando a vivere male la sua quotidianità, e credo anche per suo padre, in fin dei conti, non sia facile stare al fianco di una persona con cui non va più d'accordo come un tempo. Molte coppie, per preservare una certa stabilità familiare, affettiva ed economica, scelgono di sopportare una convivenza forzata, rimanendo però distanti emotivamente. Non ritengo sia la soluzione migliore, sebbene possa apparire in alcuni casi la più logica o l'unica opzione possibile.
L'altra possibilità è che ognuno degli attori in gioco diventi pienamente consapevole di cosa stia accadendo e di quali sono le strade percorribili per fare in modo che ognuno ritrovi la giusta serenità, il suo spazio vitale essenziale per coltivare i propri interessi, per raggiungere una certa qualità di vita e soddisfazione.
Questo livello di consapevolezza passa dalla comunicazione dei rispettivi bisogni, delle esigenze e delle mancanze, che si possono osservare in questo momento. E qui, sicuramente, il suo ruolo di figlia può essere importante: dovrebbe dire anche a loro quello che ha scritto a noi, cioè che sta vivendo un periodo di forte ansia e stress per la situazione familiare, che ha paura che possa succedere qualcosa da un momento all'altro, che ha bisogno di sentirsi al sicuro e protetta dentro casa e non esposta a litigi e continue incomprensioni. Non è facile esternare tutto ciò, perché c'è una forte componente emotiva che tende a togliere lucidità, ma trovando il momento e il posto giusto potrà riuscirci.
L'aiuto di un professionista potrebbe essere importante. Lei non può convincere sua madre della necessità di questo tipo di supporto, piuttosto deve essere lei a rendersi conto che potrebbe fare la differenza per ritrovare un certo benessere mentale.
Comunque, vale la pena parlare con sua madre di questa opportunità e del concreto aiuto che potrebbe riceverne.
Valuti anche per lei stessa il supporto di uno psicologo/a, per affrontare la difficile situazione familiare: l'ansia che sta provando quando è fuori casa, e lo stress di dover vivere certe situazioni in ambito domestico, sono segnali che non vanno trascurati e il fatto che lei ne sia così consapevole, vuol dire che hanno procurato già degli effetti importanti sul suo equilibrio psicologico.
Ciò che è importante capire è che certi comportamenti non si possono modificare, sebbene da parte di persone a noi molto care. Quindi, al di là di come andranno le cose, deve cominciare ad accettare di non poter interferire sulle opinioni, sui giudizi e sulle azioni dei suoi genitori. Loro credo siano abbastanza maturi da prendersi la responsabilità delle scelte e indirizzare la vita familiare sulla strada più opportuna.
Spero di averla confortata e aiutata a leggere la situazione con più oggettività. Resto a sua disposizione per ulteriore supporto, anche tramite consulenza online.
Un caro saluto, Dott. Antonio Cortese
Buongiorno. Capisco quanto questa situazione possa essere difficile per lei e quanto possa sentirsi in ansia per il benessere di sua madre. Da ciò che ci racconta, sembra che il suo coinvolgimento nelle dinamiche familiari sia molto forte, al punto da farle sentire una grande responsabilità nel proteggere e supportare sua madre. È naturale preoccuparsi per una persona cara, ma quando questa preoccupazione diventa così intensa da limitare la sua serenità, potrebbe essere utile esplorare meglio questi vissuti.
Sicuramente, un supporto psicologico per sua madre potrebbe aiutarla a elaborare la sua stanchezza mentale e a trovare strategie per affrontare le difficoltà. Tuttavia, anche per lei potrebbe essere utile uno spazio di ascolto, per imparare a gestire l’ansia e il bisogno di controllo sulla situazione familiare. Uno psicologo potrebbe aiutarla a trovare un equilibrio tra il prendersi cura di chi ama e preservare il proprio benessere emotivo. Un caro saluto.
Sicuramente, un supporto psicologico per sua madre potrebbe aiutarla a elaborare la sua stanchezza mentale e a trovare strategie per affrontare le difficoltà. Tuttavia, anche per lei potrebbe essere utile uno spazio di ascolto, per imparare a gestire l’ansia e il bisogno di controllo sulla situazione familiare. Uno psicologo potrebbe aiutarla a trovare un equilibrio tra il prendersi cura di chi ama e preservare il proprio benessere emotivo. Un caro saluto.
Capisco profondamente la sua preoccupazione per sua madre e il peso emotivo che sta portando nel cercare di aiutarla e proteggere la sua serenità. Da quello che racconta, sembra che il malessere di sua madre non sia una questione recente, ma qualcosa che si è accumulato nel tempo, e il suo desiderio di starle vicino e "sistemare le cose" è del tutto comprensibile. È naturale, quando si ama una persona, sentire il bisogno di essere presenti e fare il possibile affinché stia meglio. Tuttavia, è importante riconoscere anche i limiti di ciò che lei può fare. Il suo ruolo di figlia la porta a sentire un forte senso di responsabilità nei confronti di sua madre, ma è fondamentale ricordare che la relazione tra i suoi genitori appartiene a loro due. Lei può offrire supporto, vicinanza e comprensione, ma non può né risolvere i loro problemi di coppia né prendersi completamente carico del benessere emotivo di sua madre. Il fatto che si senta in ansia quando esce di casa, per paura che possa accadere qualcosa mentre non è lì a controllare la situazione, suggerisce che la sua mente sta cercando di mantenere il controllo su qualcosa che, in realtà, non dipende completamente da lei. Questo tipo di ansia può essere legata alla sensazione di impotenza di fronte a situazioni che non può gestire direttamente e al desiderio di proteggere chi ama. La preoccupazione costante può portare a sviluppare schemi di pensiero e comportamenti che la fanno sentire bloccata, come il bisogno di essere sempre presente o la difficoltà a concedersi momenti di leggerezza e serenità. Da un punto di vista cognitivo-comportamentale, potrebbe essere utile per lei lavorare sulla gestione dell’ansia e su strategie per ridurre il senso di iper-responsabilità. Una tecnica efficace potrebbe essere imparare a riconoscere e modificare i pensieri automatici che la portano a sentirsi sempre all’erta, ad esempio sostituendo il pensiero "se non sono a casa succederà qualcosa" con qualcosa di più realistico come "mia madre è un’adulta, ha le risorse per gestire la situazione anche senza di me". Per quanto riguarda sua madre, un supporto psicologico potrebbe essere un’ottima idea, se lei fosse disposta a considerarlo. A volte le persone che si sentono giù per lungo tempo tendono a convincersi che "è solo un momento" o che "passerà da solo", quando invece un aiuto professionale potrebbe dare loro strumenti concreti per sentirsi meglio. Se pensa che possa essere ricettiva, potrebbe parlarle di questo come di una possibilità per prendersi cura di sé, piuttosto che come una "soluzione a un problema". Infine, vorrei rassicurarla sul fatto che quello che sta provando è una reazione normale a una situazione familiare difficile. Il suo desiderio di trovare una via d’uscita è segno della sua sensibilità e del suo amore per sua madre, ma è anche importante che si conceda di vivere la sua vita senza sentirsi in colpa. Il benessere di sua madre è importante, ma lo è anche il suo. Se sente che questa situazione sta pesando molto su di lei, potrebbe considerare di rivolgersi a uno psicologo anche per se stessa, per lavorare su questi pensieri e trovare strategie per vivere con meno ansia e più equilibrio. Cari saluti, Dott. Andrea Boggero
Buongiorno, aver condiviso le tue preoccupazioni dimostra quanto ci tieni a tua madre e quanto sia difficile per te vedere una situazione che ti crea ansia e incertezza. È comprensibile che tu possa sentirti intrappolata in questa dinamica familiare e che ti preoccupi per tua madre, specialmente quando la percepisci come stanca e in difficoltà emotive. Vivere in una situazione in cui c’è una tensione tra i genitori può essere molto difficile, soprattutto quando si ha una relazione stretta con entrambi e si desidera che stiano bene. La tua preoccupazione per loro e per il loro benessere è molto comprensibile, e la tua ansia nel voler "essere sempre presente" per cercare di risolvere le cose, purtroppo, ti mette in una posizione difficile. Ti invito a riflettere su quanto tu possa effettivamente influire sulle dinamiche fra tua madre e tuo padre e se, a volte, stando così tanto concentrata su di loro, rischi di non prenderti cura anche di te stessa e delle tue esigenze. Riguardo alla possibilità di aiutare tua madre, il suggerimento di un percorso psicologico potrebbe essere davvero utile. Parlare con un professionista può aiutarla a comprendere meglio le sue emozioni, migliorare il suo benessere e trovare degli strumenti per affrontare il suo disagio. Allo stesso modo, potresti anche considerare l'idea di rivolgerti a un supporto psicologico per te stessa, visto che la situazione ti sta causando ansia e difficoltà a gestire la tua serenità.
Capisco che la paura di una separazione e le incertezze legate a come vivere un eventuale cambiamento possano creare confusione e angoscia, ma è importante ricordare che le soluzioni a situazioni così complesse richiedono tempo, riflessione e, soprattutto, il coinvolgimento di tutti i membri della famiglia, non solo uno. Non sei sola in questa situazione, e un percorso di consulenza familiare potrebbe essere un'opzione interessante per affrontare insieme questi temi.
Ti consiglio di provare a parlare con tua madre di come ti senti, ma senza sentirti obbligata a risolvere tutto da sola. Sostenerla, senza però assumere una responsabilità che non ti appartiene, è fondamentale per la tua serenità. Se hai bisogno di supporto, possiamo organizzare insieme un incontro per parlare di come affrontare al meglio questa situazione.
Saluti
Dott.ssa Marika Muscarella
Capisco che la paura di una separazione e le incertezze legate a come vivere un eventuale cambiamento possano creare confusione e angoscia, ma è importante ricordare che le soluzioni a situazioni così complesse richiedono tempo, riflessione e, soprattutto, il coinvolgimento di tutti i membri della famiglia, non solo uno. Non sei sola in questa situazione, e un percorso di consulenza familiare potrebbe essere un'opzione interessante per affrontare insieme questi temi.
Ti consiglio di provare a parlare con tua madre di come ti senti, ma senza sentirti obbligata a risolvere tutto da sola. Sostenerla, senza però assumere una responsabilità che non ti appartiene, è fondamentale per la tua serenità. Se hai bisogno di supporto, possiamo organizzare insieme un incontro per parlare di come affrontare al meglio questa situazione.
Saluti
Dott.ssa Marika Muscarella
Buongiorno gentile Utente, capisco quanto possa essere difficile trovarsi in una situazione come la sua, in cui si sente coinvolta emotivamente nel malessere di sua madre e allo stesso tempo avverte una forte responsabilità nel proteggerla e nel cercare di trovare una soluzione. La preoccupazione che prova è comprensibile, soprattutto perché quando si vuole bene a qualcuno è naturale volerlo vedere sereno e stare accanto a lui nei momenti difficili. Tuttavia, il carico che sta assumendo su di sé sembra molto pesante e rischia di influenzare anche il suo benessere.
Sua madre, da ciò che racconta, sembra attraversare un momento di stanchezza mentale e forse di insoddisfazione, ma è importante ricordare che spetta a lei scegliere come affrontare questa situazione. Certamente, suggerirle di valutare un supporto psicologico potrebbe essere un'idea utile, soprattutto se sente che parlare con qualcuno potrebbe aiutarla a vedere le cose in modo più chiaro e ad alleggerire il peso che sta portando. Tuttavia, deve essere una scelta che lei sente sua, altrimenti rischierebbe di percepirla come un'imposizione.
Per quanto riguarda lei, invece, sarebbe importante riflettere su quanto questa situazione stia condizionando la sua serenità. Il senso di ansia quando esce di casa e il bisogno di controllo su ciò che accade a sua madre indicano che anche lei sta vivendo un forte stress. È naturale voler proteggere chi si ama, ma è anche fondamentale ricordare che non tutto dipende da lei e che ognuno ha la propria responsabilità nel gestire la propria vita. Forse potrebbe essere utile per lei stessa considerare uno spazio di ascolto, come un percorso di supporto psicologico, per aiutarla a gestire meglio queste emozioni e a trovare un equilibrio tra il desiderio di aiutare sua madre e la necessità di prendersi cura di sé.
Se sua madre dovesse accettare di confrontarsi con un professionista, potrebbe essere un primo passo verso una maggiore consapevolezza della sua situazione e delle sue possibilità. In ogni caso, l'importante è che anche lei trovi un modo per affrontare questa situazione senza sentirsi schiacciata da un peso troppo grande da portare da sola.
Dott. Luca Vocino
Sua madre, da ciò che racconta, sembra attraversare un momento di stanchezza mentale e forse di insoddisfazione, ma è importante ricordare che spetta a lei scegliere come affrontare questa situazione. Certamente, suggerirle di valutare un supporto psicologico potrebbe essere un'idea utile, soprattutto se sente che parlare con qualcuno potrebbe aiutarla a vedere le cose in modo più chiaro e ad alleggerire il peso che sta portando. Tuttavia, deve essere una scelta che lei sente sua, altrimenti rischierebbe di percepirla come un'imposizione.
Per quanto riguarda lei, invece, sarebbe importante riflettere su quanto questa situazione stia condizionando la sua serenità. Il senso di ansia quando esce di casa e il bisogno di controllo su ciò che accade a sua madre indicano che anche lei sta vivendo un forte stress. È naturale voler proteggere chi si ama, ma è anche fondamentale ricordare che non tutto dipende da lei e che ognuno ha la propria responsabilità nel gestire la propria vita. Forse potrebbe essere utile per lei stessa considerare uno spazio di ascolto, come un percorso di supporto psicologico, per aiutarla a gestire meglio queste emozioni e a trovare un equilibrio tra il desiderio di aiutare sua madre e la necessità di prendersi cura di sé.
Se sua madre dovesse accettare di confrontarsi con un professionista, potrebbe essere un primo passo verso una maggiore consapevolezza della sua situazione e delle sue possibilità. In ogni caso, l'importante è che anche lei trovi un modo per affrontare questa situazione senza sentirsi schiacciata da un peso troppo grande da portare da sola.
Dott. Luca Vocino
Salve,
Capisco quanto la situazione familiare e l’ansia che provi siano pesanti per lei. Mi chiedo: cosa teme che possa accadere se non si trova a casa o non riesce a "controllare" tutto? A volte, l’ansia nasce proprio dalla paura di non poter essere utile o presente per le persone care. Riguardo a sua madre, l’idea di un supporto psicologico potrebbe essere un buon punto di partenza, ma sarebbe interessante anche esplorare insieme come lei percepisce questo desiderio di aiutarla e cosa può fare per alleviare anche il suo stress. Se lo desidera, possiamo approfondire insieme questi temi per aiutarla a trovare una maggiore serenità. Cordiali saluti!
Dr. Giorgio De Giorgi
Capisco quanto la situazione familiare e l’ansia che provi siano pesanti per lei. Mi chiedo: cosa teme che possa accadere se non si trova a casa o non riesce a "controllare" tutto? A volte, l’ansia nasce proprio dalla paura di non poter essere utile o presente per le persone care. Riguardo a sua madre, l’idea di un supporto psicologico potrebbe essere un buon punto di partenza, ma sarebbe interessante anche esplorare insieme come lei percepisce questo desiderio di aiutarla e cosa può fare per alleviare anche il suo stress. Se lo desidera, possiamo approfondire insieme questi temi per aiutarla a trovare una maggiore serenità. Cordiali saluti!
Dr. Giorgio De Giorgi
Buongiorno, sì, un supporto psicologico sarebbe ertamente d'aiuto a sua madre, ma solo se sarà lei a decidere di farsi aiutare. Cordiali saluti.
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