Sono andata due volte in ospedale...e la prima volta delle gocce di en. Non respiravo ,tachicardia,d

23 risposte
Sono andata due volte in ospedale...e la prima volta delle gocce di en. Non respiravo ,tachicardia,dolori al petto. Tutto bene gli esami. La seconda volta idem pero un piccolissimo soffio al cuore. E ogni tanto mi vengono attacchi ma mi manca solo il respiro.
Dott.ssa Silvia Pinna
Psicologo, Psicoterapeuta, Tecnico sanitario
Roma
Buongiorno
In ospedale le hanno fatto una diagnosi? Questo è fondamentale per darle un feedback successivo. Diversamente si rischia di creare una rincorsa senza fine. È importante capire quali risposte ottenga ai controlli

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Dott. Simone Tealdi
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Torino
Buongiorno, ultimati i controlli in ospedale, si vedrà cosa bisogna fare. Se la diagnosi fosse di disturbo d'ansia, si rivolga ad uno psicologo che possa aiutarla a risolvere rapidamente, così da non portare avanti ancora tanto questa problematica.
dott Tealdi
Dott.ssa Allegra Carpaneto
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Torino
Buongiorno, per prima cosa ritengo sia essenziale fare un pò di chiarezza sulla sua condizione clinica, per poter comprendere meglio il quadro generale. Tuttavia, immagino che questi episodi siano stati alquanto spiacevoli per lei, se fosse preoccupata per ciò che è accaduto, o per quello che potrebbe succedere, penso che parlare con uno psicologo le sarebbe senz'altro d'aiuto per comprendere meglio la situazione e affrontarla nel migliore dei modi. Le consiglio un colloquio quanto prima, anche attraverso modalità online. Resto a disposizione! un saluto dott.ssa Allegra Carpaneto
Buongiorno, quando si viene dimessi dall'ospedale, anche se non ricoverati, viene rilasciato un certificato con tutti i suoi dati, la sua sintomatologia, gli esami fatti e le terapie che le hanno somministrato a cui fanno seguito anche la diagnosi e la prescrizione terapeutica.
Controlli per prima cosa la diagnosi che le hanno fatto insieme al suo medico di fiducia che conosce la sua storia medica.
Potrebbe essere una sintomatologia ansiosa legata a questo periodo critico, il timore di quello sta accadendo o potrebbe accadere, la libertà limitata, oppure una sintomatologia che questo periodo ha accentuato.
In ogni caso, esclusa la natura organica dei suoi disturbi, le consiglio anche un colloquio psicologico che può aiutarla ad inquadrare meglio la situazione e il da farsi.
Un cordiale saluto.
Dr.ssa Patrizia De Sanctis
Dott. Lorenzo Lucidi
Psicoterapeuta, Psicologo
Firenze
Buongiorno. Quando dice esami tutto ok e piccolo soffio immagino si riferisca alla diagnosi che le è stata data alla dimissione dall'ospedale.
Rivedrei questi esami e le lettere di dimissioni che le sono state consegnate con il suo medico curante e di valutare anche con il suo consiglio se una consulenza di tipo psicologico potesse esserle d'aiuto.
Cordiali saluti
lorenzo
Dr. Ioannis Georgantas
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Torino
Buongiorno, si rivolga al suo medico di fiducia per avere un quadro completo per ciò che riguarda la diagnosi e il referto ospedaliero e se è necessario una cura farmacologica. In seguito sarebbe opportuno che lei si rivolgesse ad uno psicoterapeuta per poter approfondire il suo stato d'ansia . La consulenza psicologica può averla anche con modalità online. Cordiali saluti
Dott. Daniel Michael Portolani
Psicoterapeuta, Sessuologo, Psicologo clinico
Milano
Buongiorno. Innanzitutto è necessario verificare la presenza di una condizione organica all'origine della sintomatologia: parli con il medico di base e gli mostri i verbali di pronto soccorso. Se lo riterrà opportuno, prescriverà una visita cardiologica. Non è chiaro se ha assunto il farmaco prima o in conseguenza di questi episodi: anche questa associazione andrà chiarita. Laddove tutto sia nella norma, è verosimile che si sia trattato di attacchi d'ansia o panico. In questo caso è lo psicoterapeuta il professionista di riferimento: ne contatti uno per una consulenza psicodiagnostica. Gli attacchi d'ansia infatti sono comuni, e normali in alcune situazioni di crisi (come quella rappresentata da una pandemia globale...) ma se sono fonte di paura e di limitazione, al punto da recarsi ripetutamente in pronto soccorso, possono essere le spie di un malessere esistenziale che consiglierei di approfondire. In bocca al lupo! DP
Dott.ssa Alessia Capone
Psicoterapeuta, Psicologo
Mercogliano
Salve. Dispnea, tachicardia sono sintomi tipici di una crisi ansiosa. Le suggerisco di contattare uno psicologo per un’attenta valutazione e di fare una serie di accertamenti specialistici che possano escludere una causa organica. Resto a sua disposizione
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Dott.ssa Denise Raccis
Psicologo, Psicoterapeuta
Roma
La paura di soffocare può sembrare un problema originale in realtà è più diffuso di quanto si pensi. Si ha la sensazione di mancanza d’aria e di apnea, si cerca di fare grandi respiri ma più ci si sforza di prendere aria più sembra di non averne.
Le sensazioni sono spaventose: fame d’aria, un peso sul petto, un nodo in gola, l’incapacità di respirare, iperventilazione, giramento di testa, vertigini, sensazione di svenire, tachicardia, caldo improvviso, paura di sentirsi male, di svenire e paura di morire.

La fobia può originare da un’esperienza traumatica vissuta direttamente o indirettamente oppure, piano piano, può semplicemente insinuarsi nella mente il pensiero spaventoso che questo possa accadere. Dato che i sintomi sono fisici, è buona norma escludere eventuali cause organiche. Da quanto scrive i medici che l’hanno visitata hanno ipotizzato che il suo disturbo possa avere origine ansiosa dato che le hanno prescritto le gocce di EN. La Terapia Breve Strategica ha studiato un protocollo ad hoc per la risoluzione in tempi brevi di questo disturbo e ha messo appunto delle tecniche specifiche per la rieducazione del respiro e la gestione delle sensazioni che originano il cortocircuito del panico.
Rimango a disposizione qualora decidesse di rivolgersi ad un professionista, sarei felice di poterla aiutare!
La saluto. Dott.ssa Denise Raccis
Dott.ssa Sabrina Marini
Psicologo, Psicologo clinico
Brescia
Buongiorno,
a seguito degli accessi in ospedale che restituzione le hanno dato?
Quando avverte questi attacchi e tachicardia sono in momenti specifici in cui le succede qualcosa?
Credo che sarebbe necessario approfondire il quadro per comprendere al meglio la sua sintomatologia.
Buona giornata!
Dott.ssa Iulia Murrocu
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Buongiorno, non è chiaro come si sia concluso l’iter diagnostico.
Se le confermano un disturbo d’ansia sappia che rivolgersi ad uno/a psicoterapeuta le potrebbe essere di grande aiuto.
Dott.ssa Barbara Gizzi
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Palermo
Salve, dovrebbe fare una indagine medica accurata e se viene esclusa una patologia organica, sarebbe opportuno rivolgersi ad uno psicoterapeuta per valutare se è presente un disturbo d'ansia. Resto a sua disposizione. Dottoressa Barbara Gizzi
Dott.ssa Francesca Carolina Ferbo
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Napoli
Ciao, quello che descrivi potrebbe somigliare ad un attacco di panico. Quando parli di "soffio al cuore" intendi una diagnosi che ti è stata fatta o una tua impressione? All'ospedale ti hanno detto qualcosa?
La tua domanda è molto riassuntiva quindi mi risulta difficile comprendere e darti una risposta adeguata.
Ti consiglio di prendere un appuntamento con uno psicologo a cui tu possa raccontare questi eventi nel dettaglio e che possa aiutarti e indirizzarti al meglio.
Un abbraccio
Dott.ssa Miriam Jahier
Psicologo, Psicoterapeuta
Torino
Buongiorno deve prima escludere una eventuale patologia organica o disturbi eventuali da menopausa. Dopo la diagnosi medica si può successivamente procedere con un consulto da uno psicoterapeuta con cui eventualmente lavorare sui disturbi di ansia o attacchi di panico. Esistono diverse tipologie di intervento, ma è necessario escludere prima la parte organica. Il consulto può essere effettuato anche online. Buona giornata
Buon pomeriggio, i sintomi che descrive potrebbero nascere da un problema sia di natura organica che psicologica come un disturbo d'ansia. In questo caso è opportuno in primo luogo escludere la presenza di un problema di tipo organico. Pertanto le consiglio di rivolgersi al suo medico di fiducia e valutare la necessità di fare ulteriori controlli medici. Una volta esclusa la presenza di un problema organico, le consiglio di intraprendere un percorso di psicoterapia che le possa aiutare a dare senso ai suoi sintomi. Dalla descrizione sembra che, esclusa qualsiasi causa organica, abbia avuto degli episodi di attacchi di panico: si avverte solitamente una sensazione di mancanza d’aria, un peso sul petto, giramenti di testa e/o vertigini, sensazione di svenire, tachicardia, paura di sentirsi male, di svenire e di poter morire. L'attacco di panico, per quanto spaventoso, è un episodio di paura intensa; è un modo attraverso il quale il nostro corpo ci parla urlando (con la paura intensa) qualcosa che però non siamo capaci di ascoltare e capire. Colga questi due episodi come un'occasione di crescita che le permetta di capire, tramite un percorso di psicoterapia, quale messaggio c'è dietro di essi. E' utile chiedere subito aiuto ad un professionista per evitare che la situazione possa con il tempo peggiorare. Resto a sua disposizione per ulteriori chiarimenti. Cordiali saluti. Dott.ssa Giovanna Di Lauro
Dott.ssa Barbara Carpentieri
Psicologo, Psicoterapeuta
Avellino
salve, in ospedale hanno fatto una diagnosi definitiva? in questo modo sarà più semplice lavorare sul panico, a cui c'è sempre una spiegazione, e dunque una soluzione.
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Dott.ssa Lavinia Dilillo
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Buonasera,
Che diagnosi le hanno fatto? in questo modo sarà più semplice escludere alcune patologie e soffermarsi sulla problematica psicologica.
Saluti
Dott.ssa Lavinia Dilillo
Dott. Andrea De Simone
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Salerno
Buongiorno, provi a richiedere una consulenza da uno psicoterapeuta per comprendere ed affrontare meglio la sua situazione.
Resto a sua disposizione.
Ottime cose, Dottor Andrea De Simone
Dott.ssa Elisa Zonelli
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Fucecchio
Buonasera, dalla sua descrizione risulterebbe che in ospedale le sono stati fatti alcuni esami (sarebbe utile sapere quali). Inoltre non risulta chiaro se dopo il primo ricovero dall'ospedale le era stata fatta una diagnosi e in tal caso quale fosse. Il mio consiglio è, dato anche il soffio al cuore di cui lei parla, di effettuare una visita più specifica in tal senso per esempio una visita cardiologica comprendere se la mancanza di respiro che lei lamenta possa essere dovuto ad esso. Resto a disposizione. Cordiali saluti Dott.ssa Elisa Zonelli
Dott. Valeriano Fiori
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Roma
Salve, come si è concluso l'iter diagnostico? E' importante per capire alcune cose.
Comunque, una volta avuta la risposta, può consultarsi con un terapeuta.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Dr. Manuel Marco Mancini
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve,
proceda con il percorso diagnostico, al termine del quale, se compatibile con la diagnosi, contatti uno psicologo.
Un saluto,
MMM
Dott. Alessandro D'Agostini
Psicologo, Psicoterapeuta
Roma
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo e della difficoltà che sta vivendo. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
Dott.ssa Cecilia Scipioni
Psicologo, Neuropsicologo
Casalgrande
Quello che descrivi è un quadro che, clinicamente, può rientrare negli attacchi di panico: senso di mancanza d’aria, tachicardia, dolore toracico, sensazione di non riuscire a respirare. Il fatto che in ospedale abbiano escluso problematiche cardiache o organiche rilevanti è un elemento molto rassicurante e offre una base solida da cui partire.

Il piccolo soffio al cuore, quando viene definito innocuo e non accompagnato da indicazioni per ulteriori indagini urgenti, rientra spesso nelle varianti fisiologiche. Tuttavia, se dovessi sentirti più tranquilla chiedendo una valutazione cardiologica di approfondimento, è assolutamente lecito farlo per avere ulteriore chiarezza e serenità.

Da ciò che racconti, il tuo organismo sta reagendo con una forte attivazione fisiologica, e la percezione di queste sensazioni può mantenere alto il livello di vigilanza e predisporre a nuovi episodi. Non è un segno di fragilità, ma di un sistema nervoso che in questo momento risponde in maniera molto sensibile agli stimoli corporei.

Il lavoro terapeutico, in questi casi, si orienta nello sviluppare strumenti di regolazione respiratoria e somatica, e nel costruire una maggiore sicurezza interna rispetto alle sensazioni fisiche, affinché non vengano più interpretate come segnali di pericolo imminente.

Se desideri, possiamo valutare insieme un percorso mirato che ti aiuti a ristabilire un equilibrio tra corpo e mente, ridurre la frequenza e l’intensità degli episodi e aumentare la tua capacità di gestione nelle fasi di maggiore attivazione. Sarà un percorso strutturato e personalizzato, orientato alla stabilità e al benessere.

Per una valutazione cardiologica o endocrinologica le consiglio di rivolgersi innanzitutto al suo medico curante così da poter approfondire il tema del soffio al cuore e avere un check del suo stato cardiocircolatorio magari con ecg.
Saluti

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