Salve vorrei un parere non so più che fare mia figlia di 13 anni e 20 giorni che accusa dolore forte

20 risposte
Salve vorrei un parere non so più che fare mia figlia di 13 anni e 20 giorni che accusa dolore forte al petto mancanza d aria e tachicardia con oscillazione di.pressione la tachicardia e sinusale abbiamo fatto 3 controlli cardiologici elettrocardiogramma regolari ecocardio regolare rx regolari emocromo perfetto tiroide esami perfetti ricerca enzimi di infarto inesistenti pneumologo con esito 3 cistite al prontossocorso il dolore no passa con nulla ne antinfiammatori ne antidolorifici ne cortisone ne protettori solo 3 giorni dopo l assunzione di pantapranzolo 20 ma dopo il terzo giorno e ritornato costante giorno e notte dato gocce per calmarsi nulla la notte dorme normalmente
Salve, Mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso da tua figlia. Per quanto riguarda i farmaci, Ritengo che sia meglio esporre la questione ad un medico, sicuramente persona più competente in materia. Tuttavia, se gli esiti diagnostici non hanno riscontrato cause organiche tutto ciò potrebbe essere riconducibile a cause psicologiche. Ritengo pertanto fondamentale che la ragazza intraprende un percorso psicologico al fine di indagare le cause, origini ed i fattori di mantenimento dei suoi sintomi onde evitare che la situazione possa irrigidirsi.
Cordialmente, dott FDL

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Buongiorno, come mai scrive a degli psicologi? Escluse le cause organiche le è stata forse paventata o lei sta pensando che il problema possa avere un'origine psichica?
E' significativo che il dolore non interferisca con il sonno, immagino pertanto che la notte questo non ci sia... Pertanto, a mio avviso, se le cause organiche sono state escluse, penso che possa essere utile consultare uno psicoterapeuta.
Saluti dott.ssa Silvia Lodovica Pusceddu
Gentile Signora dalla sua nota emerge che sua figlia ha una serie di malesseri in relazione all'apparato respiratorio e cardiocircolatorio
(dolore forte al petto, mancanza d aria, oscillazione di pressione, tachicardia sinusale). Gli accertamenti medici sono tutti negativi (3 controlli cardiologici , elettrocardiogramma regolari, ecocardio regolare, rx regolari emocromo perfetto, tiroide esami perfetti, ricerca enzimi di infarto, inesistenti, pneumologo). fatta eccezione per "esito 3 cistite".
Sono stati usati vari farmaci con esito negativo, (antinfiammatori
antidolorifici, cortisone , protettori ). Solo il ("pantapranzolo") pantoprazolo ha avuto un effetto durato tre giorni e delle non meglio indicate "gocce per calmarsi". Non è chiaro se la situazione di malessere è presente anche la notte nonostante indichi che "la notte dorme normalmente".
Sulla base di queste indicazioni emerge che la situazione organica risulta analizzata da diversi specialisti che non hanno individuato una patologia in grado di spiegare i malesseri. Dalla sua, però, nota non si comprende se tutti questi accertamenti sono stati eseguiti nell'ambito dei consulti richiesti da uno specialista che sta valutando l'intera situazione o siano dovuti a degli interventi di tipo emergenziale che tentavano di risolvere la situazione immediata. E' sicuramente una buona prassi affidarsi ad un medico di fiducia che si occupi di eseguire una diagnosi e di seguire l'andamento della terapia. Solitamente questo compito dovrebbe essere rimandato al medico di famiglia che dovrebbe conoscere la storia clinica del paziente. Qualora tutto questo sia stato eseguito, ovvero un medico di vostra fiducia ha verificato le possibili patologie e le ha escluse si deve valutare la possibilità di una componente psicologica. Le indicazioni che riporta nella sua nota possono essere anche ricollegate a situazioni di tipo psicologico ma vanno prima categoricamente escluse quelle di natura organica. Non è sbagliato chiedere un consulto con uno psicoterapeuta per valutare anche questo aspetto. Sicuramente anche in presenza di un disturbo di tipo organico può essere utile un intervento psicologico, ma le ribadisco l'importanza di uno specialista in medicina che valuti la situazione nel suo insieme e solo in caso negativo di considerare come fattore primario un elemento psicologico. Un cordiale saluto
Cara utente, mi dispiace molto per sua figlia. Se avete fatto degli accertamenti medici ed è tutto nella norma proverei a consultare uno psicoterapeuta dell’età evolutiva per approfondire la sintomatologia.
Resto a disposizione. Dott.ssa Francesca Tardio
Buonasera, se gli accertamenti medici escludono una causa organica la invito a rivolgersi ad uno psicoterapeuta. In questo periodo di pandemia un grande numero di bambini ed adolescenti manifestano gli stessi disturbi di sua figlia . Cordiali saluti dottoressa Adriana Casile
Buonasera, mi dispiace per la situazione descritta e capisco le sue preoccupazioni. Da quello che racconta mi sembra che siano state escluse possibili cause mediche. E' importante che questi sintomi non interferiscono con il sonno. Come vanno invece durante la giornata? Sono costanti o si manifestano/acuiscono in determinate circostante? Le consiglio di rivolgersi ad uno psicologo che possa aiutarvi a definire meglio la situazione e, sicuramente, a trovare una soluzione.Un cordiale saluto.
Buonasera Gentile Utente, mi dispiace per la situazione. Se avete già escluso cause organiche, è probabile che questa sensazione al petto che sente sua figlia riguardi la sfera ansiosa. Per poterla meglio indagare sarebbe bene intraprendere un percorso psicologico. Cordialmente, dott. Simeoni
Gentile utente, solo se è stata esclusa ogni possibile causa organica con gli accertamenti del caso, valuti dunque la possibilità di svolgere un colloquio di consulenza con uno psicoterapeuta.
Tanti cari auguri
Dottoressa Mg Fanciulli
Salve, io credo che, per il caso di sua figlia, potrebbe essere utile intraprendere anche un percorso psicoterapeutico al fine di individuare eventuali cause psicosomatiche della tua problematica. Saluti
Cara utente, anche in questo caso molto probabilmente un disagio psicologico sta mandando segnali attraverso il corpo. Sembrerebbero chiare somatizzazioni ansiose.
Provi a consigliare a sua figlia un percorso psicologico sicuramente ne trarrà beneficio.
Cari saluti
Dott.ssa Scaglione
Gentile utente,
Escludendo le cause organiche che sarebbero potute essere motivo della sintomatologia che riporta, si potrebbe tenere in considerazione una condizione psicologica sottostante. Provi a rivolgersi ad un/una psicoterapeuta per un consulto.
Un cordiale saluto.
Dr.ssa Marta Fuscà
Buonasera, da quanto lei scrive tutti gli accertamenti sono risultati negativi, quindi la ragazza con i suoi sintomi sta chiedendo aiuto alla famiglia. Sicuramente l'adolescenza, in alcuni casi è difficile d'affrontare, forse ci potrebbe essere qualche difficoltà scolastica, e non riesce a dirlo alla famiglia. Quindi dei colloqui con una psicoterapeuta potrebbe aiutare la ragazza ad elaborare dei pensieri che l'angosciano ed ha difficoltà a verbalizzare, ma l'esprime con il suo corpo tramite i sintomi da lei descritti, la saluto cordialmente, dott. Eugenia Cardilli.
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Buongiorno, comprendo la sua preoccupazione nel vedere lasofferenza di sua figlia sentendosi impotente. Siamo qui per darle un aiuto in più, rispetto a quello già richiesto dagli altri specialisti. Se sono state escluse tutte le possibili cause organiche potrebbe essere una problematica legata alla mal gestione dell'ansia e in questa fase che stiamo attraversando questo può peggiorare o amplificarsi. Le consiglio di rivolgersi ad uno psicoterapeuta per avere un parere professionale in merito.
Se ha bisogno sarò felice di poterci aiutare.
Saluti,
Dott.ssa Federica Leonardi
Gentile utente di mio dottore,
I sintomi di sua figlia potrebbero essere di natura psicogena. Sarebbe opportuno effettuare un primo incontro, magari vedendovi insieme per cercare di capire cosa rende difficile e sofferente in questo momento la vita di sua figlia e cosa sta accadendo nella vostra famiglia. I ragazzi a quel età sono facilmente impressionabili; é probabile che la condizione di sua figlia sia reattiva a qualcos’altro.
Dovesse sentir l’ esigenza non esiti a contattarmi in privato.

Un caro saluto
Dott. Diego Ferrara
Gentile Signora,
la preoccupazione per un figlio è forse la più forte che possiamo sperimentare nella nostra vita. E nella sua risposta, nonostante ci elenchi tutti gli esami a cui la sua piccola è stata sottoposta, questo grande disagio si comprende molto bene.
Intanto il fatto che nessun esame a cui sua figlia è stata sottoposta ha dato risultati negativi va preso come un buon segno. Ora la cosa da fare sarebbe un consulto con un neuropsichiatra infantile, e con uno psicoterapeuta esperto in età evolutiva: possiamo ipotizzare che questo malessere dipenda da cause neurologiche o psicologiche che vanno indagate.

con i migliori auguri
dr. Ventura
Salve, rivolga questa domanda al suo medico di fiducia, noi psicologi non somministriamo farmaci.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Salve,
capisco la situazione di disagio in cui si finisce nel momento in cui si gira a vuoto da uno specialista all'altro. Chiaramente come hanno suggerito da alcuni colleghi, sarebbe da ritornare dal medico di base, per verificare il quadro, che, da comune paziente, mi pare più legato all'apparato gastrico (dolore al petto che si riduce con pantaprazolo). Se la causa non dovesse essere organica, ma bensì di ordine psicologico a ricaduta somatica, è chiaro che iniziare una psicoterapia sarebbe la risposta ottimale. E' probabile che ci possano essere stati o siano in corso delle situazioni che mettono sua figlia profondamente a disagio.
Anche se così non fosse, in un questo momento di difficoltà nel trovare una risposta adeguata al dolore fisico, dei colloqui di supporto psicologico, anche per un breve periodo, potrebbero essere indicati.
Personalmente non prendo in carico persone così giovani, ma qualora ne avesse bisogno, posso provare ad indicarle delle colleghe. Cordiali saluti
Buongiorno, se la domanda è sull'aspetto farmacologico, deve rivolgere la domanda al suo medico di riferimento. Se invece è interessata all'aspetto psicologico, il consiglio è quello di fissare un appuntamento con un professionista per avere un confronto con lui. Qualora volesse, sono a disposizione. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
Salve signora, la invito a esporre i quesiti farmacologici al pediatra di sua figlia. Se non si dovessero riscontrare patologie di tipo organico, sarebbe opportuno portarla a fare una consulenza psicologica.
Cordiali saluti,
Rosella Pettinari
Buonasera! Visto che gli esami non hanno riscontrato nulla di anomalo, sarebbe opportuno procedere ad un consulto con una psicoterapeuta per valutare eventuali aspetti psicologici connessi. Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi

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