Salve, vorrei sapere cosa si intende per insulino-resitenza. Mi potrebbe dare più informazioni possi

6 risposte
Salve, vorrei sapere cosa si intende per insulino-resitenza. Mi potrebbe dare più informazioni possibili a riguardo? Grazie mille.
Prof. Alfonso Bellia
Endocrinologo, Diabetologo, Andrologo
Roma
Gentile paziente,
l'insulino-resistenza consiste in un'alterazione del metabolismo energetico dovuta ad una "ridotta" capacità di determinati tessuti (ad esempio tessuto adiposo, fegato, muscoli) di "rispondere" al segnale trasmesso dall'ormone insulina. E' un tratto comune a diverse patologie endocrino-metaboliche quali il diabete tipo 2, la ridotta tolleranza al glucosio, la sindrome metabolica o la sindrome dell'ovaio policistico. Molto spesso, ma non esclusivamente, l'insulino-resistenza è associata al sovrappeso, e in tali casi sono di primaria importanza un'alimentazione ipocalorica e l'attività fisica aerobica come base per il trattamento.
Spero di esserle stato utile, dovendo necessariamente essere anche sintetico...
Un cordiale saluto

Risolvi i tuoi dubbi grazie alla consulenza online

Se hai bisogno del consiglio di uno specialista, prenota una consulenza online. Otterrai risposte senza muoverti da casa.

Mostra risultati Come funziona?
Dott. Daniele Consoli
Endocrinologo, Diabetologo, Dietologo
Siracusa
L'insulino-resistenza, si concretizza in una resistenza periferica all'azione dell'ormone che può riconoscere una causa genetica, ormonale o farmacologica. Si diagnostica con un test da carico orale di glucosio.
Nel mondo endocrinologico questa alterazione glico-metabolica funge da primum movens per lo sviluppo di alcune patologie particolarmente incidenti sul nostro territorio, tra cui Diabete Mellito tipo 2, sindrome dell'ovaio policistico, alterata tolleranza ai carboidrati.
Dott.ssa Cora Bertone
Endocrinologo, Diabetologo
Tivoli
Per insulino-resistenza si intende l'incapacità di alcuni tessuti di rispondere correttamente allo stimolo dell'insulina. Nello specifico l'insulina veicola il glucosio nei tessuti, oltre ad altre attività essendo un ormone anabolizzante con effetti sul metabolismo lipidico. Comunemente ciò che si tende a chiamare insulino-resistenza è in realtà ciò che ne consegue, l'iperisulinismo che viene diagnosticato con con un semplice esame del sangue o con una curva glicemico-insulinemica e che, in realtà mostra solo l'aumento rispetto a "range di normalità" dell'ormone. Diagnosticare l'insulino-resistenza è più complicato e non standardizzato ( non esistono range di riferimeto comunemente accettati). Per quanto riguarda l'aspetto clinico è associato a cause diverse, quali sovrappeso/obesità, ovaio policistico, stile di vita (attività fisica e alimentazione), ma soprattutto genetica. Può essere associato ad attacchi di fame, con particolare predilezione per dolci e carboidrati in genere, vere e proprio crisi ipoglicemiche, spossatezza tendenza all'aumento di peso o difficoltà a perdere peso, disturbi dell'umore, disturbi mestruali, e la lista potrebbe essere ancora più lunga. La conseguenza più grave, che non si verifica in tutti i casi ed è sempre legata alla predisposizione e alla familiarità, è il diabete mellito di tipo 2
L'insulino resistenza consiste nella diminuzione della capacità delle cellule di rispondere all'azione dell'insulina, in particolare di quelle del tessuto muscolare e adiposo. L'insulina è un ormone prodotto dalle cellule beta del pancreas. Dopo ogni pasto vengono normalmente rilasciate in circolo piccole quantità di insulina, con lo scopo di aiutare l'ingresso del glucosio nelle cellule, dove può essere utilizzato come fonte energetica. Le cellule per poter vivere necessitano del glucosio; per questo motivo in presenza di insulino-resistenza, l'organismo cerca di compensare la diminuzione dell'ingresso di glucosio nelle cellule, producendo quantità maggiori di insulina. Ne consegue un innalzamento dei livelli di insulina e l'iperstimolazione dei tessuti ancora sensibili all'azione dell'ormone. Nel tempo, questo processo comporta uno sbilanciamento dell'equilibrio tra glucosio e insulina che, se non trattato, può portare a complicanze in varie parti dell'organismo.
L'insulino resistenza è spesso associata ad alterazioni della concentrazione e della quantità dei vari tipi di lipidi, con aumento significativo della quantità di trigliceridi e colesterolo LDL e diminuzione del colesterolo HDL nel sangue. L'insulino resistenza è definita come l'anticamera del diabete di tipo 2. Quindi per evitare il conclamarsi di tale patologia è consigliabile rivolgersi ad un nutrizionista per migliorare lo stile alimentare e di vita in modo personalizzato. Per ulteriori informazioni non esiti a contattarmi. Cordiali Saluti
Dott.ssa Valeria Manicardi
Diabetologo, Dietologo, Internista
Reggio Emilia
La insulino resistenza è una condizione in cui l’insulina , prodotta dal pancreas in quantità normali o anche aumentate , non riesce a svolgere la sua azione metabolica sui tessuti periferici (fegato, muscolo e Ts Adiposo), e quindi spinge il pancreas a produrne ancora di più.(Iperinsulinismo). Questa condizione è tipica del Diabete Tipo 2, del sovrappeso e obesità, ed anche della Ipertensione. Per ridurre l’insulino - resistenza bisogna cambiare stile di vita: fare attività fisica e ridurre il peso , se possibile recuperare il peso ideale . L’insulino -resistenza è anche una caratteristica di chi soffre di Ovaio Policistico.
Dott. Petros Tsamatropoulos
Endocrinologo, Diabetologo
Modena
Buongiorno,

l’insulino-resistenza è una condizione in cui le cellule del nostro corpo (muscoli, fegato, tessuto adiposo) diventano meno sensibili all’insulina, l’ormone che permette al glucosio presente nel sangue di entrare nelle cellule per essere usato come energia o immagazzinato.

In una situazione normale, dopo un pasto il pancreas produce insulina, questa “apre la porta” delle cellule e il glucosio entra, facendo tornare la glicemia nei valori normali. Nell’insulino-resistenza, invece, le cellule rispondono poco all’insulina: il pancreas è costretto a produrne di più per ottenere lo stesso effetto. Con il tempo questo sforzo può affaticarlo, portando prima a valori di insulina molto alti (iperinsulinemia) e poi, se la produzione non basta più, a un aumento stabile della glicemia fino allo sviluppo di diabete di tipo 2.

Le cause più comuni sono la predisposizione genetica, il sovrappeso (soprattutto con accumulo addominale), la sedentarietà, un’alimentazione ricca di zuccheri e grassi saturi, ma anche alcune condizioni ormonali come la sindrome dell’ovaio policistico o l’ipotiroidismo. Spesso non dà sintomi evidenti, ma talvolta si manifestano stanchezza dopo i pasti, difficoltà a perdere peso, fame frequente o alterazioni del ciclo nelle donne.

La diagnosi si basa su esami del sangue come glicemia e insulina a digiuno (con calcolo dell’indice HOMA-IR), o su test più approfonditi come la curva da carico di glucosio con insulinemia.

Il trattamento parte quasi sempre da modifiche dello stile di vita: alimentazione equilibrata, attività fisica regolare e, se necessario, perdita di peso. Nei casi in cui queste misure non bastano, il medico può prescrivere farmaci come la metformina o altre terapie specifiche, soprattutto se ci sono patologie associate.

Esperti

Marco Olivieri

Marco Olivieri

Nutrizionista

Roma

Simona Grossi

Simona Grossi

Nutrizionista

Montecchio Emilia

Federico Chiari

Federico Chiari

Nutrizionista

Sesto San Giovanni

Luca Cappelli

Luca Cappelli

Medico di medicina generale, Agopuntore, Dietologo

Viterbo

Claudia Callegari

Claudia Callegari

Dietista, Nutrizionista

Sassuolo

Dario Aversa

Dario Aversa

Dietista

Scordia

Domande correlate

Vuoi inviare una domanda?

I nostri esperti hanno risposto a 146 domande su Insulino resistenza
  • La tua domanda sarà pubblicata in modo anonimo.
  • Poni una domanda chiara, di argomento sanitario e sii conciso/a.
  • La domanda sarà rivolta a tutti gli specialisti presenti su questo sito, non a un dottore in particolare.
  • Questo servizio non sostituisce le cure mediche professionali fornite durante una visita specialistica. Se hai un problema o un'urgenza, recati dal tuo medico curante o in un Pronto Soccorso.
  • Non sono ammesse domande relative a casi dettagliati, richieste di una seconda opinione o suggerimenti in merito all'assunzione di farmaci e al loro dosaggio
  • Per ragioni mediche, non verranno pubblicate informazioni su quantità o dosi consigliate di medicinali.

Il testo è troppo corto. Deve contenere almeno __LIMIT__ caratteri.


Scegli il tipo di specialista a cui rivolgerti
Lo utilizzeremo per avvertirti della risposta. Non sarà pubblicato online.
Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.