Salve vi spiego rapidamente il mio problema, 3 anni fa ho iniziato il corso che mi ha portato al mio

23 risposte
Salve vi spiego rapidamente il mio problema, 3 anni fa ho iniziato il corso che mi ha portato al mio attuale lavoro non so perche ma mi è iniziata a salire un ansia incredibile, sarà stato il fatto di cambiare vita completamente... per 3 mesi sono stato malissimo arrivando anche al panico, a tremare... poi piano piano risolto il problema... ho assunto dei farmaci, delle gocce datemi da un psichiatra che poi col tempo e piano piano ho eliminato e cosa che nn vorrei ritornare piu ad assumerle... ho fatto amche un percorso psicologico senza nessun esito positivo... pero di tanto in tanto fin ora mi capita spesso nn come prima ma di sentirmi nausea, senso di vomito e come un peso sullo stomaco... ma quasi tutti i giorni... sono piu i giorni che sto cosi che quelli che sto bene... questa cosa mi lacera perche e' continuativa e nn mi fa vivere sereno... qualsiasi cosa fldevo fare anche piccolezze sembra che chissa cosa devo fare ed aumenta l ansia.... non vorrei fare una vita cosi... ti uccide sta cosa... capisco che non è un problema facile da risolvere online ma un consiglio per cercare di vivere meglio e spensierato? Premetto che nn ho problemi seri che mi danno pensieri anzi ora sono anche tranquillo e stabilizzato col mio lavoro
Grazie
Dott. Valeriano Fiori
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Roma
Salve, come mai ha interrotto il primo percorso psicologico? Comunque, credo per lei sia più opportuno intraprendere un nuovo percorso psicologico per comprendere meglio come gestire la sua ansia. Per quanto riguarda i farmaci, si confronti con il suo medico di fiducia.
Buona giornata.
Dott. Fiori

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Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso. Comprendo pienamente quanta fatica e sofferenza possa arrecarle questa situazione. Mi spiace per il primo percorso psicologico non abbia dato esito positivo tuttavia ritengo comunque fondamentale che lei faccia un ulteriore tentativo, anche con un altro professionista se lo ritiene più opportuno, al fine di indagare le cause, origini e fattori di mantenimento dei suoi sintomi onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente. E' di fondamentale importanza, dunque, ritagliarsi uno spazio d'ascolto per elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi alla situazione riportata e trovare strategie utili per affrontare le situazioni particolarmente problematiche.
Cordialmente, dott. FDL
Dott.ssa Daniela Bianchi
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Buongiorno, apprendo che il percorso psicologico intrapreso non è stato "generativo" . Può succedere! le suggerisco, tuttavia, di non rinunciare e di riprovare. Questo di cui parla, è un problema che non si risolve con un consiglio, che lei possa assumere come un farmaco. È un disagio invadente in cui occorre la sua partecipazione attiva.
Un caro saluto.
Daniela Bianchi
Dr. Ugo Ungaro
Psicologo, Psicoterapeuta
L'Aquila
Gentile Signore sulla base delle sue indicazione un consulto con uno psicoterapeuta per valutare la sua attuale situazione e le eventuali o ulteriori attività è una buona ipotesi di lavoro su cui riflette. Pur in presenza di un consulto con un medico specializzato in psichiatria è comunque una buona prassi consultare nuovamente un medico di sua fiducia per escludere una possibile causa organica che possa spiegare i sintomi che descrive. In ogni caso i fattori psicologici che emergono nel suo racconto meritano una maggiore attenzione e forse l'analisi del conflitto fra i suoi desideri meno consapevoli e i suoi modi per contrastarli può modificare i suoi attuali equilibri e quindi i comportamenti che le creano disagio. Si tratta di un percorso di lavoro i cui risultati possono essere quantificati solo alla fine ma di solito si possono raggiungere. Un cordiale saluto
Dott.ssa Luciana Harari
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Milano
Buongiorno ,credo che dentro di lei il problema non sia risolto e si manifesta attraverso questi sintomi nausea vomito ,ansia malessere .Il suo corpo le sta "parlando" è necessario capire cosa provoca questa situazione psicosomatica.Riprovi un altro percorso psicologico che le permetta di andare a fondo e allora i sintomi scompariranno Un forte augurio Dottssa Luciana Harari
Dott.ssa Maria Novella Tacci
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Professional counselor
Roma
Non si tratta si dare consigli, si tratta di capire come mai lei entra in ansia con queste insicurezze ed angosce che le causano anche dei disturbi fisici. Per far questo bisogna dedicarci un pò di tempo per lavorarci ovvero aiutarla a capire e superare questi effetti.
Se volesse lavorarci con me, mi chiami
Dott.ssa Giulia Proietti
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Buonasera, le consiglio di effettuare dei colloqui psicologici per comprendere meglio l’ansia che prova e trovare delle strategie per gestirla. Cordiali saluti. Dott.ssa Giulia Proietti
Dott.ssa Federica Leonardi
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Roma
Buongiorno, dice di non voler vivere con questo disagio ma poi alla fine dice che non ha problemi seri. Mi sembra ci sia molta confusione e poca consapevolezza di ciò che dentro di lei sta accadendo, anche a questo serve un percorso di psicoterapia. Ha accennato che ne ha fatto uno ma quando? Quanto tempo è durato? Aveva fiducia nel professionista? Se non vuole riprendere farmaci e il suo scopo è quello di vivere più serenamente la sua quotidianità, come è giusto che sia, chieda un consulto.
Rimango a disposizione se ha bisogno.
Dott.ssa Federica Leonardi
Dr. Stefano Golasmici
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Milano
Gent.mo, per cercare di capire e superare questi stati di disagio che descrive è necessaria una valutazione della sua situazione e un lavoro psicoterapeutico che le consenta di esplorare e trasformare questi aspetti della sua esperienza. Per svolgere questo intervento però occorre tempo. SG
Dott. Diego Ferrara
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Quarto
Gentile utente di mio dottore,
Il malessere da cui è affetto è tipico di alcuni disturbi d' ansia. Questi ultimi possono esser trattati con successo attraverso un approccio di tipo integrato, caratterizzato da farmacoterapia e psicoterapia. La prima interviene sul sintomo limitandone raggio di azione nell' immediato, la seconda guarderebbe ad un benessere più a lungo termine consentendole di comprendere e approfondire le funzioni relazionali del sintomo.
Si affidi quanto prima ad uno specialista, vedrà riuscirà a star meglio
Cordiali saluti
Dottor. Diego Ferrara
Dott.ssa Dafne Buttini
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Arezzo
Dalle sue parole sembra attraversare un momento davvero particolare che meriterebbe di essere condiviso. I suoi vissuti, anch'essi così importanti e delicati, necessiterebbero di essere ascoltati e approfonditi in un contesto terapeutico, certamente un percorso psicologico la aiuterebbe a fare chiarezza e ad affrontare questo momento. La psicoterapia è prima di tutto un viaggio, un'esplorazione di noi stessi con la compagnia di qualcuno a cui affidarsi e su cui poter contare che può aiutarci a conoscerci meglio, a sondare parti di noi emozioni, pensieri, prospettive ancora sconosciuti che è arrivato il momento di incontrare. Le suggerisco di valutare l'inizio di un percorso di terapia con la compagnia di qualcuno che si sintonizzi al meglio con le sue necessità e aspettative, in caso mi trova disponibile ad riceverla (attraverso la video-consulenza online) e, se mi permette, la invito con piacere a ritagliarsi qualche minuto per leggere la mia descrizione presente su questa piattaforma e farsi una prima idea di me del mio approccio; se la lettura le piacerà e se la motiverà a mettersi in gioco (scegliere di affrontare il nostro dolore è una scelta molto coraggiosa e una scommessa su noi stessi!), mi troverà felice di accoglierla. Resto a sua disposizione e, se vuole, la aspetto. Un gentile saluto
Dott.ssa Paola Trombini
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Torino
Gentile utente quelli che descrive possono essere riconducibili a sintomi ansiosi. Le consiglio di intraprendere un nuovo percorso psicoterapeutico, uno spazio dove poter esprimere il suo malessere e individuare i significati profondi che la portano a sentirsi così. Potrà poi valutare con il professionista la possibilità di riprendere degli psicofarmaci. Rimango disponibile, un cordiale saluto, Dott.ssa Paola Trombini
Dott.ssa Maria Elisa delle Fave
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Zanè
Salve, le consiglierei delle tecniche di rilassamento, inizialmente aiutato da qualcuno che sappia effettuarle e insegnargliele. Tuttavia è necessario che lei prenda in considerazione di riprendere un percorso psicologico con un professionista per ridefinire la sua ansia. L'esito del precedente percorso può essere dato da molteplici fattori. Le consiglio vivamente di darsi un'altra possibilità con uno psicologo. A disposizione, Dott.ssa Maria Elisa
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Dott.ssa Pamela Cornacchia
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Gentile utente, ci si può senz'altro curare e si può stare meglio. Inizi un nuovo percorso di terapia.
Un cordiale, Dott.ssa Pamela Cornacchia
Dott.ssa Tiziana Bisegna
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Gentile utente, l'ansia e il disagio persistente che sperimenta sul corpo, meritano di essere ascoltati e necessitano di tempo! Le suggerisco di ripensare ad un percorso psicologico. Cordialmente saluto
Dott.ssa Valeria Randisi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Casalecchio di Reno
Gentile utente, spesso non c'è qualcosa da fare o meglio bisogna prima valutare cosa c'è che non va che le provoca questo malessere. Può parlare con il suo medico curante per valutare l'aspetto fisiologico. Se non c'è nulla e parla di un pregresso disturbo quando ha cambiato lavoro, bisognerebbe indagare sul significato che ha avuto per lei tutto ciò. Mi dispiace che il suo percorso psicologico non abbia dato esiti positivi, ma sarebbe necessario sapere quanto è durato, se è stato interrotto, se si trovava bene e se l'approccio usato era quello idoneo a lei in quanto individuo unico e irripetibile.
Le consiglierei di riprovare anche con un altro dottore.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Dott. Alessandro D'Agostini
Psicologo, Psicoterapeuta
Roma
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo e della difficoltà che sta vivendo. Qualora volesse, sono a disposizione. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
Dott.ssa Marianna Larocca
Psicologo clinico, Psicologo
Potenza
Buonasera. Mi dispiace per il senso di disagio e di malessere che ha chiaramene espresso. Purtroppo può capitare di concludere un percorso psicologico e/o psicoterapeutico per una svariata serie di motivi, ma le suggerisco di darsi un'altra possibilità e di dare un'altra possibilità ad un nuovo collega. La relazione terapeutica che si instaurerà sarà una nuova relazione e non sarà mai uguale a quella precedente. Nonostante lei ritenga che non ci siano problemi seri, le sue parole indicano comunque dei vissuti ansiosi e un senso generale di malesssere, per cui si ascolti e dia importanza alle sue sensazioni, che a volte possono rappresentare dei segnali molto importanti pur non essendo facilmente comprensibili. Le auguro il meglio.
Distinti Saluti,
Dott.ssa Marianna Larocca
Dott.ssa Giada Bertone
Psicologo, Psicologo clinico
Mazzano Romano
Salve! Per poterle dare dei suggerimenti che siano adatti alla sua persona, occorrerebbero molte più informazioni, sulla sua vita, sull'opinione che ha di sè, sul suo passato ecc.. Però forse conoscere "l'ansia" più da vicino può aiutarla. Spiego cosa voglio dire: l'ansia è un'emozione come le altre, e come tutte le emozioni ha una sua funzione. Per esempio la rabbia può esserci utile nel momento in cui subiamo una prepotenza, e abbiamo bisogno di far valere i nostri diritti. L'ansia deriva dalla paura, spesso ci sentiamo ansiosi rispetto ad una minaccia che anticipiamo, ma che temiamo possa diventare reale. Provi a fare un pochino di introspezione e a riflettere su cosa teme, cosa immagina che potrebbe accadere quando si accinge a fare una determinata cosa. In breve, inviti l'ansia a sedere con lei, cerchi di conoscerla il più possibile, perchè può inviarle dei messaggi su qualcosa che per lei in questo momento della sua vita, non va bene. E non esiti a chiedere aiuto ad un altro professionista della salute mentale, ogni terapia è diversa, come ogni essere umano.
Dott.ssa Giada Bertone
Dott.ssa Valeria Mazzoli
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Salve gentile utente,
i sintomi somatici che riporta sono in linea con la problematica di ansia di cui ci parla. Capisco perfettamente il disagio di sentire la fatica per fare anche piccole cose della vita quotidiana. Il mio consiglio è di cercare di capire che origini abbiano queste sue manifestazioni in modo da poterci lavorare su per eliminarle e tornare alla sua serenità.

Se vuole parlarne può prendere un appuntamento sul mio profilo. Le mando un caro saluto.

Dott.ssa Valeria Mazzoli

Dott.ssa Cristina Aprea
Psicologo, Psicologo clinico
Napoli
Gentile utente,
mi dispiace leggere del suo malessere. Sopportare un simile peso quotidianamente deve essere faticoso.
Come lei stesso scrive, non ci sono strategie semplici da poter suggerire con un messaggio online. Il lavoro psicologico su se stessi è complesso e spesso tortuoso, ma senza questo tipo di lavoro anche il farmaco, sebbene efficace sul sintomo, non fornisce sempre una soluzione a lungo termine. Per questo il suggerimento che sento di darle è quello di intraprendere un percorso di psicoterapia.
Il buon esito della terapia può essere dettato da molti fattori, come il grado di motivazione o la consapevolezza che il cambiamento richiede tempo e fatica. Ma la relazione terapeutica è un elemento fondamentale per costruire degli strumenti che possano aiutarla ad affrontare al meglio le sue difficoltà.
Un caro saluto, Dott.ssa Aprea Cristina
Dott. Francesco Giampaolo
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Buongiorno,
Ti ringrazio sinceramente per aver condiviso questa tua esperienza così personale. Riconosco quanto possa essere faticoso vivere con sintomi d'ansia persistenti che, come hai ben descritto, "ti lacerano" e non ti permettono di vivere serenamente.

Quello che racconti è un percorso iniziato tre anni fa con un importante cambiamento lavorativo, che ha portato a manifestazioni d'ansia intense, poi attenuatesi ma mai completamente risolte. I tuoi sintomi attuali - nausea, senso di vomito e peso allo stomaco - sono manifestazioni fisiche molto comuni dell'ansia che il corpo utilizza per segnalare un disagio emotivo più profondo.

È particolarmente significativo che questi sintomi si presentino "quasi tutti i giorni" e che anche le "piccolezze" vengano percepite come montagne da scalare. L'ansia, quando diventa cronica, può effettivamente colorare di grigio anche le giornate più serene, creando quella sensazione di peso costante che descrivi.

Comprendo il tuo desiderio di non tornare ad assumere farmaci e rispetto pienamente questa tua scelta, ma ti suggerisco sempre ed in ogni caso di parlarne con un medico specializzato in psichiatria prima di prendere decisioni.
Esistono fortunatamente diverse strategie che potresti trovare utili per alleggerire questi sintomi:
- Tecniche di respirazione e rilassamento: Dedicare anche solo 10-15 minuti al giorno a esercizi di respirazione profonda può fare una grande differenza. La respirazione diaframmatica (respirare con la pancia anziché con il petto) è particolarmente efficace per calmare il sistema nervoso.

- Attività fisica regolare: L'esercizio è uno dei migliori ansiolitici naturali. Non serve diventare atleti: anche una camminata veloce di 30 minuti può ridurre significativamente i livelli di ansia.

- Routine di sonno regolare: Un sonno insufficiente o irregolare può amplificare notevolmente l'ansia. Cerca di mantenere orari costanti e crea una routine serale rilassante.

- Attenzione all'alimentazione: Ridurre caffeina, alcol e zuccheri raffinati può avere un impatto positivo sui livelli d'ansia.

- Tecniche di mindfulness: Portare l'attenzione al momento presente può interrompere il ciclo di pensieri ansiosi.

Mi colpisce che tu menzioni di essere ormai "tranquillo e stabilizzato" nel tuo lavoro, mentre i sintomi persistono. Questo suggerisce che l'ansia potrebbe essersi in qualche modo "sganciata" dalla causa iniziale, diventando un pattern autonomo. È un fenomeno molto comune nell'ansia cronica: il cervello "impara" a essere ansioso e continua a produrre risposte d'allerta anche quando non ce n'è più bisogno.

Considera che l'ansia può essere affrontata da diversi punti di vista e con differenti metodologie. Se un approccio non ha funzionato per te, potrebbero esisterne altri più adatti alla tua situazione specifica. Ciò che funziona per una persona potrebbe non essere efficace per un'altra.

Ricorda che gestire l'ansia è spesso un processo graduale, fatto di piccoli progressi quotidiani. Ogni giorno in cui riesci a sentire anche solo un po' meno peso è una vittoria importante da riconoscere e valorizzare.
Dott.ssa Alessandra Mascellani
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Caro utente, intanto grazie per la tua condivisione e per la fiducia che attribuisci a questo spazio! Capisco quanto queste sensazioni ti stiano pesando e affaticando. I sintomi, come l’ansia o i disagi fisici che descrivi, possono essere visti come un messaggio che arriva da una parte di te che chiede di essere ascoltata e compresa. Per questo, più che combatterli o cercare di eliminarli subito, può essere utile provare ad accoglierli e chiederti: “Che cosa sta cercando di dirmi questa parte di me?” o “Di cosa ho davvero bisogno in questo momento?”.
Spesso il malessere nasce quando c’è distanza tra ciò che c’è dentro di noi e ciò che viviamo fuori. Dare spazio e accoglienza ai tuoi vissuti, senza giudicarli, può diventare il primo passo per ritrovare equilibrio e serenità. Ti auguro di ‘ritrovarti’ presto, cioè di raggiungere una consapevolezza di te stesso che ti aiuti a vivere al meglio. Un caro saluto Dott.ssa Alessandra Mascellani

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